3. Certamente, molto diverse
sono le situazioni in cui, volenti o nolenti, i cristiani si trovano impegnati,
a seconda dei paesi, dei sistemi socio-politici, delle culture. In alcuni paesi
essi sono ridotti al silenzio, tenuti in sospetto e per così dire messi al
margine della società, inquadrati senza libertà in un sistema totalitario.
Altrove essi rappresentano una debole minoranza, la cui voce si fa difficilmente
sentire. In altre nazioni, dove la chiesa ha una situazione riconosciuta e
talvolta in maniera ufficiale, essa stessa si trova esposta ai contraccolpi
della crisi che scuote la società, ed alcuni dei suoi membri sono tentati da
soluzioni radicali e violente, nella convinzione di poterne sperare uno sbocco
più felice. Mentre certuni, senza rendersi conto delle ingiustizie presenti, si
sforzano di prolungare la situazione esistente, altri si lasciano sedurre da
ideologie rivoluzionarie, che promettono, non senza illusione, un mondo
definitivamente migliore.
4. Di fronte a situazioni
tanto diverse, ci è difficile pronunciare una parola unica e proporre una
soluzione di valore universale. Del resto non è questa la nostra ambizione e
neppure la nostra missione. Spetta alle comunità cristiane analizzare
obiettivamente la situazione del loro paese, chiarirla alla luce delle parole
immutabili del vangelo, attingere principi di riflessione, criteri di giudizio
e direttive di azione nell’insegnamento sociale della chiesa, quale è stato
elaborato nel corso della storia, e particolarmente in questa era industriale,
a partire dalla data storica del messaggio di Leone XIII "sulla condizione
degli operai", di cui abbiamo l’onore e la gioia di celebrare oggi
l’anniversario. Spetta alle comunità cristiane individuare, con l’assistenza
dello Spirito santo, - in comunione coi vescovi responsabili, e in dialogo con
gli altri fratelli cristiani e con tutti gli uomini di buona volontà - le
scelte e gli impegni che conviene prendere per operare le trasformazioni
sociali, politiche ed economiche che si palesano urgenti e necessarie in molti
casi.
In questa ricerca dei cambiamenti da
promuovere, i cristiani dovranno innanzi tutto rinnovare la loro fiducia nella
forza e nell’originalità delle esigenze evangeliche. Il vangelo non è
sorpassato per il fatto che è stato annunciato, scritto e vissuto in un
contesto socio-culturale differente. La sua ispirazione, arricchita
dall’esperienza vivente della tradizione cristiana lungo i secoli, resta sempre
nuova per la conversione degli uomini e per il progresso della vita associata,
senza che per questo si giunga a utilizzarla a vantaggio di scelte temporali
particolari, dimenticando il suo messaggio universale ed eterno.
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