14. La chiesa lo ha
riaffermato solennemente nell’ultimo concilio: "La persona umana è e deve
essere il principio, il soggetto e il fine di tutte le istituzioni ". Ogni
uomo ha diritto al lavoro, alla possibilità di sviluppare le proprie qualità e
la propria personalità nell’esercizio della sua professione, ad un’equa
rimunerazione che permetta "a lui e alla sua famiglia condurre una vita
degna sul piano materiale, sociale, culturale e spirituale",
all’assistenza in caso di bisogno per motivi di malattia o di età. Se, per la
difesa di questi diritti, le società democratiche accettano il principio del
diritto sindacale, esse non sono, peraltro, sempre aperte all’esercizio di tale
diritto. Si deve ammettere la funzione importante dei sindacati: essi hanno per
scopo la rappresentanza delle diverse categorie di lavoratori, la loro
legittima collaborazione all’incremento economico della società, lo sviluppo
del senso delle loro responsabilità per la realizzazione del bene comune.
Tuttavia, la loro azione non è priva di difficoltà: qua e là può manifestarsi
la tentazione di approfittare di una posizione di forza per imporre,
segnatamente con lo sciopero - il cui diritto come ultimo mezzo di difesa resta
certamente riconosciuto -, delle condizioni troppo pesanti per l’insieme della
economia o del corpo sociale, o per voler rendere efficaci delle rivendicazioni
d’ordine direttamente politico. Quando si tratta, in particolare, di pubblici
servizi, necessari alla vita quotidiana di un’intera comunità, bisognerà saper
valutare il limite oltre il quale il torto causato diventa inammissibile.
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