15. Progressi sono già stati
compiuti, per introdurre nei rapporti umani una maggiore giustizia ed una più
ampia partecipazione alle responsabilità. Ma in questo campo immenso, molto
resta ancora da fare. Occorre pertanto proseguire attivamente nella riflessione,
nella ricerca, negli esperimenti, sotto pena di restare in ritardo rispetto
alle legittime aspirazioni dei lavoratori, le quali si vanno maggiormente
affermando, mano a mano che si sviluppa la loro formazione, la coscienza della
loro dignità, il vigore delle loro organizzazioni.
L’egoismo e il dominio sono, tra gli uomini,
tentazioni permanenti. È pertanto necessario un discernimento sempre più
avvertito per cogliere alla radice le situazioni frutto d’ingiustizia, e per
instaurare progressivamente una giustizia sempre meno imperfetta. Nei mutamenti
industriali, che reclamano un adattamento rapido e costante, coloro che vengono
a trovarsi colpiti saranno più numerosi e meno in grado di fare intendere le
proprie voci. Verso questi nuovi "poveri" - minorati e disadattati,
vecchi, emarginati di origine diversa - si dirige l’attenzione della chiesa,
per riconoscerli, aiutarli, diffondere il loro posto e la loro dignità in una
società indurita dalle competizioni e dall’attrattiva del successo.
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