18. Con la crescita
demografica che si avverte soprattutto nelle giovani nazioni, il numero di
coloro che non riescono a trovar lavoro e sono costretti alla miseria o al
parassitismo, andrà aumentando nei prossimi anni, a meno che un risveglio della
coscienza umana non dia vita a un movimento generale di solidarietà attraverso
una efficace politica di investimenti, di organizzazione della produzione e
della commerciabilità, come pure, del resto, di formazione. Ci è nota
l’attenzione dedicata a questi problemi nei consessi internazionali, e vivamente
auspichiamo che i loro membri non tardino a far seguire alle proprie
dichiarazioni un’azione concreta.
È inquietante costatare in questo campo una
specie di fatalismo, che s’impadronisce persino dei responsabili. Tale
sentimento conduce talvolta a soluzioni maltusiane, esaltate da un’attiva
propaganda a favore della contraccezione e dell’aborto. In simile critica
situazione, occorre invece affermare che la famiglia, senza la quale nessuna
società può sussistere, ha diritto ad una assistenza che le assicuri le
condizioni di un sano sviluppo. "È certo - dicevamo nella nostra enciclica
Populorum progressio - che i poteri pubblici, nell’ambito della loro
competenza, possono intervenire, mediante la diffusione di una appropriata
informazione e l’adozione di misure adeguate, purché siano conformi alle
esigenze della legge morale e rispettose della giusta libertà della coppia:
perché il diritto al matrimonio e alla procreazione è un diritto inalienabile,
senza del quale non si dà dignità umana ".
19. In nessun’altra epoca come
la nostra, l’appello all’immaginazione sociale è stato così esplicito. Occorre
dedicarvi sforzi di inventiva e capitali altrettanto ingenti come quelli
impiegati negli armamenti o nelle imprese tecnologiche. Se l’uomo si lascia
superare e non prevede in tempo l’emergere delle nuove questioni sociali,
queste diventeranno troppo gravi perché se ne possa sperare una soluzione
pacifica.
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