24. La duplice aspirazione
all’uguaglianza e alla partecipazione è diretta a promuovere un tipo di società
democratica. Diversi modelli sono proposti, taluni vengono esperimentati; ma
nessuno soddisfa del tutto, e la ricerca resta aperta tra le tendenze
ideologiche e pragmatiche. Il cristiano ha l’obbligo di partecipare a questa
ricerca e all’organizzazione e alla vita della società politica. In quanto
essere sociale, l’uomo costruisce il suo destino in una serie di raggruppamenti
particolari che esigono, come loro compimento e condizione necessaria del loro
sviluppo, una società più vasta, di carattere universale: la società politica.
Ogni attività particolare deve sistemarsi in questa società allargata, e assumere,
con ciò stesso, la dimensione del bene comune. Ciò sottintende l’importanza
dell’educazione alla vita associata, dove, oltre l’informazione sui diritti di
ciascuno, sia messo in luce il loro necessario correlativo: il riconoscimento
dei doveri nei confronti degli altri. Il significato e la pratica del dovere
sono condizionati dal dominio di sé, come pure dall’accettazione delle
responsabilità e dei limiti posti all’esercizio della libertà dell’individuo o
del gruppo.
25. L’azione politica - è
necessario sottolineare che si tratta innanzi tutto di un’azione e non di una
ideologia? deve poggiare su un progetto di società, coerente nei suoi mezzi
concreti e nella sua ispirazione, alimentata a una concezione totale della
vocazione dello uomo e delle sue diverse espressioni sociali. Non spetta né
allo stato né a dei partiti politici, che sarebbero chiusi su se stessi, di
tentare d’imporre una ideologia, con mezzi che sboccherebbero nella dittatura
degli spiriti, la peggiore di tutte. È compito dei raggruppamenti culturali e
religiosi, nella libertà di adesione ch’essi presuppongono, di sviluppare nel
corpo sociale, in maniera disinteressata e per le vie loro proprie, queste
convinzioni ultime sulla natura, l’origine e il fine dell’uomo e della società.
A tale riguardo, è opportuno ricordare il principio proclamato dal concilio
Vaticano II: " La verità s’impone soltanto con la forza della stessa
verità che penetra nelle menti soavemente e insieme con vigore ".
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