50.
Questa partecipazione alla missione della chiesa - insiste il concilio - non
può avvenire senza un’apertura ed una collaborazione alle sue " iniziative
e agli scopi che essa persegue nei vari campi, come in quello biblico,
liturgico, dogmatico, pastorale, ecumenico, missionario e sociale ".
Preoccupati di prender parte alla pastorale di insieme, voi lo farete, certo,
sempre " nel rispetto del carattere proprio di ciascun istituto ",
ricordando che l’esenzione riguarda soprattutto la sua struttura interna e che
non vi dispensa dal sottomettervi alla giurisdizione dei vescovi responsabili
" secondo quanto richiedono sia il compimento del loro ministero
pastorale, sia la buona organizzazione della cura d’anime ". Del resto,
non dovete voi, più degli altri, ricordare instancabilmente che l’azione della
chiesa continua quella del Salvatore a profitto degli uomini, solo entrando nel
movimento di Cristo stesso, che tutto riconduce al suo Padre: " Tutto è
vostro, ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio"? L’appello di Dio, in
effetti, vi orienta, nella maniera più diretta e più efficace, nel senso del
regno eterno. Attraverso le tensioni spirituali, inevitabili in ogni vita che
sia veramente religiosa, voi testimoniate, " in forma luminosa e
singolare, che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio se non
nello spirito delle beatitudini ".
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