8.
Alcuni di voi sono stati chiamati alla vita cosiddetta
"contemplativa". Un’attrattiva irresistibile vi trascina verso il
Signore. Afferrati da Dio, voi vi abbandonate alla sua azione sovrana, che
verso di lui vi solleva ed in lui vi trasforma, mentre vi prepara a quella
contemplazione eterna, che costituisce la nostra comune vocazione. Come
potreste avanzare lungo questa strada ed esser fedeli alla grazia che vi anima,
se non rispondeste con tutto il vostro essere, per un dinamismo il cui impulso
è l’amore, a questo appello che vi orienta, in maniera permanente, verso Dio?
Considerate dunque ogni altra attività immediata, alla quale pur dovete
attendere - rapporti con i fratelli, lavoro disinteressato o rimunerativo,
necessaria distensione - come una testimonianza resa al Signore dell’intima
vostra comunione con lui, perché vi conceda quella purezza d’intenzione
unificante, tanto necessaria per incontrarlo nel momento stesso dell’orazione.
Così voi contribuirete all’estensione del regno di Dio, con la testimonianza
della vostra vita e con " una misteriosa fecondità apostolica ".
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