13.
Solo l’amore di Dio - bisogna ripeterlo - chiama in forma decisiva alla castità
religiosa. Questo amore, del resto, esige tanto imperiosamente la carità
fraterna, che il religioso vivrà più profondamente con i suoi contemporanei nel
cuore di Cristo. A questa condizione, il dono di se stessi, fatto a Dio ed agli
altri, sarà sorgente di una pace profonda. Senza deprezzare in alcun modo
l’amore umano ed il matrimonio - secondo la fede, non è esso immagine e
partecipazione dell’unione di amore, che unisce il Cristo e la chiesa? -, la
castità consacrata richiama questa unione in una maniera più immediata ed opera
quel superamento, verso il quale dovrebbe tendere ogni amore umano, Così, nel
momento stesso in cui quest’ultimo è più che mai minacciato da "un
erotismo devastatore", essa deve essere oggi più che mai compresa e
vissuta con rettitudine e generosità. Virtù decisamente positiva, la castità
attesta l’amore preferenziale per il Signore e simboleggia, nel modo più
eminente e assoluto, il mistero dell’unione del corpo mistico al suo corpo,
della sposa all’eterno suo sposo. Essa infine, raggiunge, trasforma e penetra
l’essere umano fin nel suo intimo, mediante una misteriosa somiglianza con il
Cristo.
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