26.
Le moderne condizioni della esistenza incidono naturalmente sul vostro modo di
vivere l’obbedienza. Molti tra voi svolgono, infatti, una parte delle loro
attività fuori delle case religiose ed esercitano una funzione nella quale
hanno una particolare competenza. Altri sono portati a collaborare in gruppi di
lavoro, aventi un proprio regime. Il rischio inerente a tali situazioni non è
un invito a riaffermare ed approfondire il senso dell’obbedienza? Perché questo
sia veramente benefico, bisogna rispettare alcune condizioni. Si deve,
anzitutto, verificare se il lavoro assunto è conforme alla vocazione
dell’istituto. Conviene anche definire con chiarezza i due ambiti. Bisogna,
soprattutto, saper passare dall’attività esterna alle esigenze della vita
comune, preoccupandosi di garantire tutta la loro efficacia agli elementi della
vita propriamente religiosa. Uno dei compiti dei superiori è quello di
assicurare ai loro confratelli e consorelle in religione le condizioni
indispensabili per la loro vita spirituale. Ora, come potrebbero adempierlo
senza la fiduciosa collaborazione di tutta la comunità?
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