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Leon Battista Alberti
Istorietta amorosa fra Leonora De' Bardi e Ippolito Bondelmonti

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L'abadessa invitò molte fanciulle alla festa di Madonna Santa Maria di settembre, la quale era il lunedì seguente, e fra le altre invitò Leonora sua nipote. La domenica sera Ippolito, uscitosi della sua casa, se n'andò al monasterio di Monticelli, e quivi dall'abasessa ricevuto in camera, fu da lei assai teneramente confortato. Alla quale Ippolito pietosamente disse: «Madonna, assai di forza hanno i colpi dell'amore, più che non si stimano quelle persone che non hanno provato, in tanto ch'è allo innamorato ogni cosa licita sanza alcuna stima d'onore o di pericolo. E perché questi sono colpi che non si danno a patto, è piaciuto alla fortuna che di tante fanciulle quante bellissime sono nella nostra città e di grande affare, la immagine sola della vostra nipote Leonora per maggior mio duolo m'è entrata nel cuore. E certo che la speranza dell'aiuto vostro mi tiene vivo, dove già sono più giorni che la vita mia sarebbe finita. A voi dunque mi raccomando e alla vostra infinita prudenza, acciocché per Dio e per voi la mia madre dica avere la vita racquistata del suo figliuolo». E dette queste parole attese la risposta.




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