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Leon Battista Alberti
Istorietta amorosa fra Leonora De' Bardi e Ippolito Bondelmonti

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Ippolito perseverava nella confessione, in tanto che il podestà lo fece raffermare a banco, e assegnogli il termine a produrre ogni sua difesa. Di che giunto il termine, il podestà fa mettere in punto per far giustizia. E qui mandato pel padre d'Ippolito, «Vedi - diss'egli - il tuo figliuolo è nelle mie mani, il quale di sua volontà ha confessato e confessa, e raffermato il delitto. Dio sa che a me duole d'essere esecutore di questa giustizia, ma bisognandomi seguitare l'ufficio mio, io ti priego che tu mi perdoni e che tu abbi pazienza a quello che la disposizione fatale ha deliberato. E acciocché tu sappi se io ti dico il vero, io voglio che tu parli al tuo figliuolo». E miselo nel luogo ov'era Ippolito, al quale messer Bondelmonte con un fonte di lacrime si gli gittò al collo abbracciandolo e baciandolo. «Figliolo - disse'egli - a mal punto ti generai, poiché per te tal duolo doveva sentire el cuore mio, quale è quello che sente. E certo non ti faceva bisogno la roba d'altri. Ma la fortuna ha permesso questo acciocché la vita mia più non sia contenta, neanche quella della tua dolorosa madre, la quale io lasciai in tanto pianto e dolore, che io non so se io la troverò viva». A queste parole lo infelice Ippolito nulla rispondea; di che 'l padre dopo molti lamenti si partì.




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