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Leon Battista Alberti
Istorietta amorosa fra Leonora De' Bardi e Ippolito Bondelmonti

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Il podestà la mattina a buon'ora fa mettere fuori lo stendardo, e fa suonare la prima volta la campana della giustizia. Leonora, che aveva il pensiero levato, quando la campana sonò, essendo in camera, gli parve quel botto della campana gli desse nel mezzo del cuore, e cadde in terra trangosciata. E tornata in sé, insieme con l'animo gli tornò la pena, e avendo tutto il pensiero levato, aspettava ne' grandi tormenti la morte d'Ippolito con animo di torsi anche lei la vita. Intanto suona la seconda e la terza volta la campana, e letta la condannazione, Ippolito disse al podestà: «Voi sapete la grande inimicizia la quale è continuamente stata ed è fra i Bardi e noi; e poiché la fortuna ha voluto del corpo mio vederneoscuro e brutto fine, almeno l'anima mia vorrei secondo il mio potere conducere a migliore fine. E però vi priego che vi piaccia, mandandomi alla giustizia, che io facci la via da casa de' Bardi, acciocché possa domandare perdono dell'odio che io come nimico ho portato loro». Questo faceva Ippolito solo per vedere Leonora una volta prima che morisse. Di che 'l podestà, parendogli la domanda lecita e onesta, commise al cavaliere che andando alla giustizia facessi quella via. E così con lo stendardo e con la famiglia dell'officiale partitisi dal palazzo, s'avviorono verso la casa di messer Amerigo, il quale, avendo inteso la domanda d'Ippolito, con tutti li Bardi si partì di casa per non avere a perdonare al suo nimico, e nelle loro case solo rimasono le donne. Leonora spesso si faceva alla finestra, e intanto ella sentì la tromba, la quale va sonando quando alcuna va alla giustizia, il quale suono gli parve uno coltello nel cuore. E fattasi alla finestra, vide lo stendardo della giustizia, e vedutolo, dalla grande angoscia occupati li sentimenti naturali, cadde adrieto in terra come morta. E presto tornata in sé, fecesi alla finestra; ed eccoti venire Ippolito tutto vestito di nero con molti canapi intorti alla gola fra due manigoldi, il quale alla prima ebbe volti gli occhi verso la finestra, e veduta Leonora, si scontraro insieme con gli sguardi. Allora Ippolito con un grandissimo sospiro volti gli occhi alla sua Leonora, con uno reverente inchino da lei tolse l'ultima licenza.




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