abaco-ammun | amogl-beffa | bel-conci | concl-demmo | demon-duras | duret-gareg | garre-iniqu | iniun-manca | manch-opera | opero-porta | porto-recit | recon-salte | salut-sopra | sorda-torra | torre-zuppa
grassetto = Testo principale
Parte, Capoverso grigio = Testo di commento
3504 1, 41 | esce in luce abbia loro iniunte e interserte certe note
3505 4, 72 | perseverando in questi costumi, iniuriando a' suoi, amando e' lascivi,
3506 4, 130| coperti modi di nuocere e iniuriare, e pertanto inducesse costui
3507 4, 15 | sia in pari grado impietà iniuriarla, quanto fare violenza al
3508 4, 126| presente e assente arderà ad iniuriarmi, e saralli grave la salute
3509 4, 138| animi alieni da te a molto iniuriarti e a perseguitarti con ogni
3510 1, 7 | naufragii miserandi, quali iniustamente patisce la casa nostra anni
3511 1, 57 | e sdegni sopra de' suoi. Iniustissimi, che non emendano sé prima
3512 4, 49 | succedano nuove coppie a iniziar teco nuova conoscenza e
3513 4, 143| Isocrate a Demonico che l'inizio della benivolenza era lodare,
3514 2, 24 | troverrai molti più che innamorate le quali non voglian e domandino
3515 4, 33 | nello stomaco si consumi da innato alcuno in noi quasi ardore
3516 3, 216| grande piacere così piantare, innestare e aggiugnere diverse compagnie
3517 4, 52 | costui assai era dotto a innovarle e raccenderle già spente,
3518 4, 138| sì in ruina che qualunque innumanità e crudelità gli par licita
3519 1, 81 | dubitare alcuna contumacia o inobedienza. E bene per sua negligenza
3520 1, 51 | che sia onesta. Le voglie inoneste a me sempre parsero più
3521 4, 28 | assuefatto a questa oscenissima e inonestissima vita, assediato da perditissimi
3522 2, 28 | Me stessi nel recitare inordinato perturberei, e nella dottrina
3523 1, 8 | figliuolo. La inerzia e desidia inrustichisce e disonesta la famiglia,
3524 pro, 1 | questa mistura di dì in dì insalvatichì e viziossi la nostra prima
3525 4, 42 | dell'animo qualunque ferma inscritta si sia memoria, quanto fa
3526 1, 21 | e quelle ultime parole inscritte nel cuore, quali coll'ultimo
3527 4, 146| satisfare a tutti, solo s'inscrivessero tre le prime lettere, TER.
3528 3, 348| onestissima e continentissima, insegnali farsi ubidire, temere, amare
3529 1, 8 | ricchezze che lo onore, insegnano a' figliuoli arti brutte
3530 3, 212| villani e dispettosi; e inségnanti e' rustici non poco essere
3531 3, 138| comandare a' miei cose giuste, insegnarle loro fare con diligenza
3532 3, 442| fo io? Quando io doverrei insegnarvi essere cortesi e liberali,
3533 4, 34 | adunque vorrei dell'amicizia m'insegnassero acquistarla, accrescerla,
3534 1, 87 | que' tutti tuoi quali hai insegnatomi erudimenti, la casa nostra
3535 4, 33 | attento e loderolli, se m'insegneranno quanto m'è certo necessario
3536 3, 43 | che da altri, il quale c'insegnerebbe forse più tosto essere avaro
3537 1, 58 | dilettosa e dolce, e anche m'insegni come sieno fatti i veri
3538 1, 72 | lettere con molta assiduità, insegnino a' suoi intendere e scrivere
3539 4, 52 | si dilettasse. E vidi io inseminare e farsi molto maggiore la
3540 4, 44 | incivile né imperito; oggi inseminarli qualche espettazione, qualche
3541 4, 68 | constituisce la intera amicizia, ma inseminasi l'amicizia da benivolenza.
3542 1, 41 | de' mortali have ancora inseminato la natura e inceso una cognizione
3543 1, 37 | debbono essere a' padri non insensati e stolti grandissimo dolore,
3544 4, 85 | igniculi e faville d'amore così inserti ne' nostri animi, ben desiderando
3545 pro, 7 | tanto imperio, e contro l'insidiosa fortuna salgono in ultimo
3546 2, 40 | per più che per sé stessi insiem' e per la donna e per suoi
3547 4, 57 | niuna, tu qui ora con questa insinuazione fuggissi satisfare al desiderio
3548 2, 14 | Adovardo ch'ella era cosa molto insita e infissa nel petto de'
3549 4, 115| voglia lungi da sé tenere uno insolente, che presso di sé soffrirlo
3550 | insomma
3551 4, 86 | oppressi da molte difficultà insperate, fingono debiti. E che più
3552 1, 63 | giovani sono infiniti, sono instabilissimi, e credo io sia quasi impossibile
3553 4, 146| voluto dalla plebe, quale instava ne referisse al Senato.
3554 4, 146| alquanto; pur a questi che così instavano, ridomandato, comandò trovassero
3555 4, 52 | inetto, Lionardo, quasi come instituendo te in amicizia, omo quale
3556 4, 46 | fie piacerli quando indi instituimo sceglier copia d'amici a
3557 1, 67 | figliuoli insurgere, apresso e instituiralli di buone lode e di molti
3558 4, 143| nimistà. Più stimo facile bene instituire noi stessi che altrui. Adunque
3559 1, 51 | apetiti e le volontà sue, instituirli che sappino acquistare lodo,
3560 4, 43 | furore d'arme, Mercurio instituisca varie scienze e suttilità
3561 1, 83 | laude ove ti persuadevi e instituisti guidarli?~
3562 2, 40 | Così adunque fu il coniugio instituito dalla natura ottima e divina
3563 1, 51 | lasciare a' figliuoli tale instituzion d'animo che sappino più
3564 1, 63 | giovenile fermare certa alcuna instituzione. E chi potrebbe in tanto
3565 1, 53 | e' possa apprendere buone instituzioni al vivere, e buoni erudimenti
3566 1, 48 | private per dirozzare e instruire e' fanciulli. E così bisogna
3567 4, 47 | disciplina e costume educati e instrutti, tanto fra loro l'uno essere
3568 1, 53 | che lui stesso ne fusse instruttore, né gli parse da preporsi
3569 4, 20 | fuggisse, o troppo ferocissima insultasse; e convenirvi chi la ritenga
3570 1, 67 | quale scorgerà ne' figliuoli insurgere, apresso e instituiralli
3571 3, 325| levasse alto la polvere la insusciderebbe pur sì, e tu la sera la
3572 4, 66 | fermarsi ottima amicizia, a sé intaccavano el dito; e que' due o tre
3573 4, 131| cureremo servare la fama nostra integrissima, qual cosa sempre appresso
3574 1, 43 | età quanto ne' giovenili intelletti umani più possa la volontà
3575 4, 19 | diuturna fama; ché quelle intelligenze celeste così per sé esposero
3576 4, 6 | onestà, che prencipe per intemperante e poco modesto che sia,
3577 4, 121| molto più saremmo stati intemperanti». Credo rise. Filippo, padre
3578 4, 81 | niuno tanto stimo sarà intemperato e pieno di licenza in sé
3579 2, 74 | un mortale iddio felice, intendendo e faccendo con ragione e
3580 4, 36 | sciocco in tutto e nulla intendente non conosce che e' beneficii,
3581 2, 63 | sarà saggio, e per giudicio intenderà in altri quello che altri
3582 2, 79 | vero tra' primi, quanto intenderai in te essere più parte di
3583 4, 21 | lode fie questa, darsi o intendersi di cacce? Seguendo bestie,
3584 4, 137| vero essere amico. Ma parmi intenderti non rimanga per loro quanto
3585 2, 54 | le mie parole come se io intendessi vituperare i femminili animi
3586 3, 293| similitudini atte a quello che voi intendete dimonstrare e molto dilettose
3587 4, 6 | e moderi sé stessi. Così intendiamo che da natura niuno quasi
3588 4, 109| ADOVARDO Così voglio m'intendiate. Ma non però ogni vizio
3589 pro, 3 | pur lodino quello che né intendono, né in sé curano d'intendere.
3590 3, 269| LIONARDO Intendovi: come d'avere bellissimi
3591 3, 3 | Sarebbevi l'animo, credo, tutto intenerito. Stavasi Lorenzo pur grave
3592 1, 18 | e Lionardo stavano muti, intenti, ascoltando. In questi ragionamenti
3593 3, 293| della famiglia in mezzo intento e presto a sentire e vedere
3594 3, 399| per ancora non gli accade interamente provare; piacegli udirne
3595 3, 123| amici, vero, ove tu non interlasci e' fatti tuoi, e ove a te
3596 1, 26 | severissimo, si dice spesso interlassava l'altre grandissime e publice
3597 4, 85 | consigli, tanto in quella parte interlassi quanto, disiunta l'assiduità
3598 2, 12 | fama, i quali vinti d'amore interlassorono e' fatti e gloria civile
3599 4, 113| altri con questa moderazione intermettendo, asseguiremo che non ruinerà
3600 4, 20 | affaticarsi; e bisognavavi chi interpellasse e arrestasse la fera, se
3601 1, 26 | ragionarne con festa e giuoco, interpetrando e lodando quel fece e disse.
3602 3, 498| ispesa. Pare a voi così da interpetrar quel detto antico?~
3603 4, 20 | altro alcuno che me solo interpetre. Così avea fra me deliberato,
3604 4, 130| a chi l'odia. Ma io così interpetro el detto tuo: inimicando
3605 4, 17 | qualche terzo. Così voi interponesti quasi interpretre e, come
3606 3, 401| E potrei io, Adovardo, interpormi in causa alcuna ove il tuo
3607 4, 14 | desse tardo e rattenuto ad interporsi per farmi nota e utile la
3608 3, 18 | altra cosa mai fatto nulla. Interposi pregatori, parenti, amici
3609 4, 121| Ma qui alcuni non bene interpretano, e reputando molesto e dannoso
3610 2, 54 | non mi calunniare, non interpretare le mie parole come se io
3611 4, 49 | presa gli orecchi, quale interpreto io con eloquenza, o forse
3612 4, 17 | Così voi interponesti quasi interpretre e, come dicono, personeta
3613 4, 16 | Vidi così potere, però me interpuosi che gli altri miei, quali
3614 1, 65 | si semina la virtù, non interrompere gli ordinati virili essercizii,
3615 2, 49 | BATTISTA Io non interromperei questo tuo così succinto
3616 2, 34 | pare che io perpetui senza interrompermi il corso del mio recitare?~
3617 1, 74 | acadesse, non però volsi interromperti, tanto da ogni parte a me
3618 4, 121| l'animo incitato a gloria interrompesse el principiato corso suo
3619 2, 70 | basterà il tempo e saracci interrotto el ragionamento. Pertanto
3620 1, 80 | baldanzoso, o che la fortuna non interrumpa il corso loro incominciato
3621 4, 86 | richiesti, preoccupano e interrumpono ogni addito a chi sperava
3622 4, 148| LIONARDO Non interruppi questa tua brevità pregna
3623 pro, 5 | dalla invidiosa fortuna interrutta, non però fu denegata alla
3624 1, 85 | ti sarebbe grave esserti interrutto ogni tua onesta trama? Lionardo,
3625 1, 41 | luce abbia loro iniunte e interserte certe note e segni patentissimi
3626 1, 73 | passare lo strale fra tutti gl'intervalli di que' diti. E usino e'
3627 3, 18 | tutti e lodare. Così a me intervenia. Io aodiava chiunque me
3628 3, 18 | amorevoli temevano a me non intervenisse qualche sciagura, come spesso
3629 3, 125| che, quando la stagione interverrà, noi ci porgiamo tali che
3630 2, 28 | dispiace. Così a me testé interverria sanza avere prima in me
3631 4, 144| passeggiavano, «fuggi». Inteselo e consigliossi.~
3632 3, 399| con eloquenza, con ordine, intesservi essempli, adducervi autorità,
3633 4, 138| corrodendo e viziando ogni intimo suo ragionevol pensiero
3634 4, 66 | più, quali in quel sangue intinta la punta della spada e insieme
3635 1, 31 | mortale, e non gli parea intollerabile se chi era nato per morire
3636 1, 34 | meno che la morte acerbe e intollerabili, e speri ciascun padre sé
3637 3, 327| mia», dissi io. «Tu non ti intonicherai né scialberai il viso per
3638 3, 217| qualunque altro essercizio intopparsi in mille pericoli, hanno
3639 1, 58 | nostri, poi emendargli e intorcergli ad altra nuova via contraria
3640 | intorno
3641 3, 125| mezzo agli ozii privati, ma intra le publiche esperienze nasce
3642 1, 44 | stimeralla non difficile ad intraprenderla. Però si vuole cominciare
3643 2, 76 | dagli altri uomini, e questi intraprendono le fatiche e gran fatti,
3644 1, 8 | civile, el quale n'avesse intrapreso alcuna opera. E con questa
3645 3, 307| donna mia né meco né sola v'intrasse, e più gli comandai, se
3646 3, 500| spese pari o minori che la intrata, e in tutte le cose, atti,
3647 4, 128| venire o da paura o da troppa intrattabile e villana natura. E interviene
3648 4, 56 | grave e capitale, o alfine intriggati in qualche aspera difficultà;
3649 4, 28 | escluso da quella ieri tanto intrinseca domestichezza e consuetudine,
3650 3, 125| forse, giustizia di Dio, s'intropperà in qualche degna e meritata
3651 1, 9 | amici in l'isola di Rodi, introrono in ragionamenti delle inique
3652 1, 86 | sì cattiva, sì perfida e inumana, ch'ella non dia qualche
3653 1, 21 | nollo stimare ingiusto e inumanissimo? Ah! guardisi di tanta crudeltà,
3654 4, 72 | quelli e' quali esso con inumanità sua e impietà sempre da
3655 3, 119| in costoro animo al tutto inumano e crudelissimo, ingiusti
3656 4, 21 | sono spese quelle grandi e inutilissime; poi tutto l'anno la casa
3657 pro, 7 | statuire la fortuna essere invalida e debolissima a rapirci
3658 4, 20 | cane, in tempo ove la fera invano ardea, e in aria perdea
3659 1, 37 | della fortuna, nelle case s'invecchi con lacrime, merore, e in
3660 2, 73 | ozioso, mentre che seguirà invecchiando in desidia e inerzia senza
3661 3, 248| oggi in domane, le cose t'invecchiano pelle mani, vengonsi dimenticando,
3662 1, 55 | nelle menti e uso de' suoi invecchiare alcuna mala radice, però
3663 3, 246| non potrebbono gli errori invecchiarmi tra le mani, e dove fosse
3664 3, 158| vigorosi, stimarei anche io invecchiarvi. Poi, dicoti, porrei mente
3665 4, 136| indignazione fresca, che sendo invecchiata.~
3666 pro, 2 | essere una quasi arte e invenzione scolastica più tosto intesa
3667 3, 262| chi mai credesse più tosto investigalli in uno strano che ne' suoi
3668 4, 139| LIONARDO Affermiamo sarà utile investigarne; se già non seguissi, quanto
3669 4, 44 | ramentami in questo pensiero e investigazione qualche volta meco iscorsi
3670 3, 158| tutto con diligenza molto investigherei se ivi e' cittadini fussino
3671 4, 82 | in loro odio, per questo investigheremo che ragione sia da reggersi
3672 4, 138| conservare la sanità, prima investigoron onde sogliono l'infermitate
3673 4, 58 | accommodatissime a lungo conservare la inviata e cresciuta grazia e benivolenza.
3674 3, 476| veggo e' ricchi essere molto invidiati dagli altri, e dicesi che
3675 pro, 5 | immensa gloria spesso dalla invidiosa fortuna interrutta, non
3676 2, 85 | ora seguano e' parenti invidiosi, duri, inumani: ora t'asalisce
3677 3, 214| piena d'alcune minutissime e invisibili musculine; non si sentono,
3678 3, 92 | chiare, allegre, scorgonsi invitanti, voglionsi fare. Ma le cose
3679 4, 44 | per opera di chi noi quasi invitati coniugniamo a darceli benivoli
3680 4, 144| Scrive Suetonio che Cesar, invitato dall'amico, partendosi con
3681 pro, 3 | celebratissima, queste armi medesime invittissime, sottoposte a' privati appetiti
3682 2, 54 | e difficile cosa sempre invocare l'aiuto d'Iddio. Niuna cosa
3683 2, 19 | e infastidirsi pur qui s'involge nelle voluttà, e sé stessi
3684 4, 6 | erano come la spongia bene inzuppata e pregna, ben gravi di rapina,
3685 4, 26 | Ladislao re. Quale morto, Ioanni papa in Bologna, instigato
3686 4, 42 | coloro quali insieme aranno ioconda e voluttuosa conversazione.
3687 4, 34 | litterati non nego sono pure ioconde, e quasi preludio come all'
3688 4, 70 | sarà poi eterna e molto iocundissima. Direte voi: questi veri
3689 4, 49 | massaro, ruvido, inculto; in Ionia era delicato, vezzoso; in
3690 4, 127| morte; e que' compagni di Iosuo Ierosolimitani rinchiusi
3691 4, 33 | noto se 'l cibo, come dicea Ippocrate, nello stomaco si consumi
3692 3, 411| a dileguarsi, spegnersi, irne in fummo? Quale a tutti
3693 4, 44 | in un tempo volerli avere irretati, ma prima tendere e con
3694 2, 78 | viottolo, vorresti tu pure irvi per la strada militare e
3695 2, 14 | opponendosi sostenere, la iscacci qualche volta ed estermini
3696 1, 50 | dubitando perdere convenirtene iscaricare. Né mai nave alcuna stimo
3697 1, 50 | che necessarie? Ma quale isciocco non conosce lo essercito
3698 1, 51 | insieme col superfluo e isconcio incarco perdere quella parte
3699 3, 22 | quale non stia oscurata e isconosciuta sotto della avarizia? Ed
3700 2, 20 | in sulla porta alle mura iscontrando il figliuol suo, qual prima
3701 4, 44 | investigazione qualche volta meco iscorsi non le cagioni solo onde
3702 4, 40 | provincia Asia dalle molte false iscritte usure in quali ella iacea
3703 1, 69 | dicono assai basta sapere iscrivere il nome tuo, e sapere asommare
3704 2, 15 | onestare l'amore suo con iscusa alcuna, apertamente amava
3705 3, 346| partitosi da te, mai per iscusare sé mancherà materia da incolpare
3706 1, 57 | dissoluti padri, arei io per iscusati se per fare e' suoi onesti
3707 1, 7 | intere e non in gran parte isdrucite e stracciate. E così conoscerà
3708 3, 461| lascerà il figliuolo vestire isfoggiato, né con alcuna leggerezza.
3709 3, 324| per modo che la misera e isfortunatissima fanciulla cade in qualche
3710 pro, 7 | libidine e crudezze d'animi e isfrenate affezioni degli uomini contaminare,
3711 3, 250| può facilmente perdere, e ismarrita più tosto si truova. Agiugni
3712 2, 82 | Italia e fuor d'Italia, in Ispagna, in Ponente, in Soria, in
3713 2, 4 | a Parigi, e così per le Ispagne, a Valenza e a Barzalona,
3714 pro, 5 | Trasimene, fra le Gallie, nelle Ispanie e in altri luoghi, non con
3715 1, 29 | il nome mio doppo me non ispento e anullato, ma anche molto
3716 2, 43 | Costoro con ammunizioni, con ispesso ricordargli e stimolargli
3717 4, 24 | amicissimo che mi fusse, alcuno isse in custodia alcuna, per
3718 2, 46 | figliuoli quando ella sia bene istesa, ma insieme molto ampia
3719 pro, 5 | tempi e poi, la fortuna istessa ci fusse iniqua e infesta,
3720 1, 78 | odiosa vedere chi sempre istia indarno, come facea quel
3721 2, 28 | spiegarle che voi forse non istimate. Truovonsi disseminate e
3722 1, 22 | tutto commosso che io non istimava. Questo tuo ragionamento
3723 1, 3 | indurti così ad animo che tu istimi non esserti questo e ogni
3724 4, 18 | quest'altra fortuna. E così istimo ragionevole instituto quasi
3725 2, 12 | mi pare fra gli antichi istorici fatta menzione d'alcuno,
3726 2, 37 | e requieto porto. E per istôrmi dall'animo ogni acerbità,
3727 1, 82 | a qualunque altro si sia istrano. In ogni modo adunque si
3728 1, 50 | dubita gl'impedimenti e istrumenti da far il vallo, da contenere
3729 1, 57 | buona e fruttifera erba per isverglierne le triste e nocive. Così
3730 3, 26 | e' sono da sé molto, e' isviano altrui. L'altra gioventù,
3731 3, 418| potrei dubitare. Voi testé mi isvilisti il danaio, Iddio buono,
3732 2, 19 | bestia abietta e infima isvilito e spregiato? Qual uomo non
3733 | ita
3734 pro, 4 | e' nostri ottimi passati Itali debellorono e sottoaverono
3735 pro, 1 | nostro padre a noi populi italici così trovarci privati della
3736 1, 32 | miserie nostre, non sono iti errando per le terre altrui
3737 4, 134| qualunque irato sia, costui iudica sé non iniusto difendere
3738 4, 14 | fortuna avesse quasi ad iudicarne: solere per indiligenza
3739 4, 146| Senato comandassero quello iudicassero da seguirne. Così costoro
3740 4, 146| seguìgli che da' patrizii fu iudicato troppo molle e ambizioso
3741 1, 9 | della famiglia nostra, e iudicavano avesse la nostra famiglia
3742 3, 119| questo sia inverso di noi iudice più piatoso che severo verso
3743 4, 135| benificientissimo? Credo prudente niuno iudicherà non essere questo doppio
3744 4, 145| potete comprendere quanto io iudichi in cosa utile e onesta mai
3745 1, 42 | padri sì rozzi e inesperti iudicii che non possano di molti
3746 4, 125| non meno che in cinquanta iudiici capitali accusato: del quale
3747 2, 12 | quella una sola sua carissima Iulia. Non fu certo, non fu poca
3748 4, 58 | arte e opera per molto iungercelo a noi benivolo e amicissimo.
3749 4, 86 | dubita, che la benivolenza iunta alla onestà sia da riputarla
3750 4, 75 | conosca essere animo e volontà iunto a sola onestà. Poi apresso
3751 1, 57 | salire in voce e in superbia, iurare, garrire sanza fine, bestemiare,
3752 4, 66 | quelle loro col sangue suo iurate amicizie, che, come ti ramenta,
3753 pro, 7 | oneste essercitazioni, le iuste volontà, le ragionevoli
3754 4, 136| Greci. E quanto racconta Iustino, bene intesero quelli Eracliensi,
3755 4, 39 | magistrato rendendo ragione era iustissimo e severissimo. Aulo Vitellio,
3756 1 | familie: de officio senum erga iuvenes et minorum erga maiores
3757 4, 41 | morte gli sceleratissimi ivano condennati. Cosa miracolosa!
3758 1, 75 | el quale in Roma disse: «Kere Cesar»; e perché Cesare
3759 4, 143| ridicula non diletti. E dicea Laberio poeta che in via dove pel
3760 3, 124| difficile impresa, ogni laboriosissima e molestissima opera, per
3761 2, 72 | in ogni fatica e in ogni laborioso essercizio per acquistare
3762 4, 49 | gli animi umani: ma sono lacci ancora non pochissimo atti
3763 3, 461| sarano tolti da' ghiotti, da' lacciuoli, da' quali e' giovani sanno
3764 4, 136| invidia era partito da' Lacedemonesi inimico del nome de' Greci.
3765 4, 145| meritano, faremo come Pedareto lacedemoniese, quale, avuta repulsa domandando
3766 3, 339| modesta». Ella me intese, lacrimò. Io gli die' luogo ch'ella
3767 3, 3 | nulla potesse profferire. Lacrimorono.~
3768 2, 85 | si posassino al sicuro! Ladri, tiranni, guerre, negligenza,
3769 4, 111| venisse infamia, accettare un ladro, favoreggiare a un proditore
3770 3, 123| confratellarvi a tutti i ladroncelli, quali perché sono vili,
3771 3, 125| esterminare e spegnere i ladroni e ciascuno vizioso, insieme
3772 4, 146| Chilone filosofo, scrive Laerzio Diogenes, chiamato arbitro
3773 3, 210| padrone suo, allora molto si lagnerà e dirassi povero. Sempre
3774 1, 36 | figliuoli sono a' padri pieni di lagni e maninconie innumerabili.~
3775 2, 48 | tua. Né sono poco le sue lagrime, né hanno pochissima possanza
3776 1, 56 | pregiata, tanto sta sozzo e laido questo vizio che immacola
3777 2, 48 | monstrano infiniti suoi bisogni, lamentansi della fortuna, accusano
3778 3, 210| poi ancora mai resterà di lamentarsi; e quando bene fusse adanaiato
3779 4, 136| inimico a sé rendere amico Lammaco e suo essercito; estimorono
3780 3, 218| piacevole del bue, della lana, delle vigne o delle sementi,
3781 4, 24 | piè schermendo, saltando, lanciando, e dava opera a tutti essere
3782 4, 20 | celebrità e publica festa, né a lanciare, né a saltare, né lottare,
3783 1, 45 | ottimi corridori, saltatori, lanciatori, saettatori, quali prima
3784 1, 73 | potea fortissimo corresse, lanciava dardi, nudava e riponeva
3785 1, 28 | giace deboluzza, e sempre langue carca di molte altre infermità,
3786 1, 55 | Vedesi chi era prima in larga e libera fortuna vivuto
3787 3, 250| migliori, io gli onorerei e largamente bene gli tratterei, e studiare'
3788 2, 78 | donare a molti spesso e largheggiare; chi vorrà essere riputato
3789 3, 18 | era giovane, spendeva e largheggiava.~
3790 3, 123| godiànci quelli beni ci largisce la fortuna faccendone parte
3791 pro, 4 | amplificato, dirass'egli ci fusse largito dalla fortuna? Quel che
3792 1, 21 | figliuoli, fidasi di te, lasciali nel grembo, nelle braccia
3793 2, 50 | necessarie, e sarebbe mancamento lasciarle.~
3794 3, 48 | noi. Siedi. Egli è meglio lasciarsi vincere ubidendo che volere
3795 4, 146| qual de' suoi discepoli lasciasse in luogo suo come erede
3796 3, 298| poiché alla donna vostra lasciasti il governo delle cose minori,
3797 pro, 8 | quali precetti essi abbino lasciati atti e commodi al bene,
3798 2, 50 | detto. Èmmi caro non m'abbi lasciato così trascorrere. E sì,
3799 3, 459| so, con chi avesse così lasciatoli trassinare. Vero? E quale
3800 1, 56 | facciangli loro, e le ingrate lascinle fare ad altri; onde sia
3801 3, 3 | tutto il braccio scoperto e lasciollo un poco più là ricadere,
3802 3, 138| Maisì, a questo modo non si lasciono perdere tempo: comandisi
3803 1, 16 | degli avversi casi umani. Lasciovi in essilio e senza padre,
3804 4, 28 | troppo ozio e per poca virtù lascivissime, temerarie, inconsulte.
3805 4, 22 | contenta; el pigliar aria e lassar l'animo dalle cure publice
3806 1, 35 | in disagii e servitù per lassare gli eredi suoi abondanti
3807 1, 45 | forti, sì ancora per non lassarli summergere dall'ozio e inerzia,
3808 1, 55 | ogni altro simile vizio, né lassino nelle menti e uso de' suoi
3809 4, 138| o da troppo freddo, o da lassitudine, o da dolore e simili contrarie
3810 4, 19 | ciascuno compreenda che que' lasuso divini animi immortali di
3811 4, 55 | a investigare le occulte latebre degli animi umani; ultimo
3812 3, 216| lo scorzo dall'uno de' lati è rotto. Costui ancora di
3813 4, 8 | sordidi e abietti, qualch'ora latitare la virtù. Conviensi adunque
3814 4, 41 | in quella spelonca ove e' latitava, uno lione ferito da un
3815 2, 72 | avarizia e rapina. Ardisconsi latrocinii, omicidii, adulterii, e
3816 4, 123| simile abominevole? Furto, latrocinio, rapina, presta qualche
3817 1, 66 | in mente degli omicidii, latroni e sceleratissimi uomini?
3818 1, 30 | bestialità. E così ancora può la lattatrice male contenta, piena di
3819 1, 62 | volontà de' figliuoli, nelle laudevoli aiutarli, e contrario storgli
3820 4, 146| rodio gli piaceano. Così laudorono la sua sentenza come per
3821 pro, 6 | essuvie e vittoriosi voti e lauree trionfali, subito queste
3822 3, 217| legna, l'olio, ginepri e lauri per, quando ti conduca in
3823 4, 70 | a doni! E raro che mensa lauta e bene apparecchiata stia
3824 3, 325| dimmi, se tu seguissi pur lavandola e impiastrandola più mesi
3825 3, 84 | S'egli è chi l'adoperi in lavarsi il sucidume e fango quale
3826 3, 82 | ove tu la adoperassi in lavarti e mondarti? Vero? Così,
3827 3, 339| gli die' luogo ch'ella si lavasse le lacrime e il liscio.
3828 3, 325| pur sì, e tu la sera la lavassi, e poi e' dì seguenti in
3829 3, 327| coll'acqua, così tu terrai lavata te e netta. E, donna mia,
3830 3, 339| abattesti a qualche padella? Lavera'ti, che questi altri non
3831 3, 216| frutti manco si scalpesta e' lavorati. E are'mi grande piacere
3832 3, 216| sarebbono più diligenti a' lavorìi. E di queste possessioni
3833 2, 61 | marito fuggire la donna lebrosa, diremo noi che sia manco
3834 2, 54 | alcuna volta si veggono, lebrosi, epilentichi, sporchi e
3835 1, 57 | dispiace, questi essendo lecconi aodiano e' ghiotti, essendo
3836 3, 26 | imperoché quelli goditori leconi, quali e' riputavano in
3837 2, 58 | Quirino, quegli altri a Leda Nemesis, a Giunone Leucotea.
3838 3, 78 | GIANNOZZO Non si può legare, non diminuirla; non in
3839 4, 44 | prudenza, e molto uso a legarsi gli animi degli uomini,
3840 4, 125| così piacesse agli dii. E legesi che sanza altri mezzano,
3841 pro, 8 | fortuna. Né manco vi piacerà leggendomi vedere l'antiche maniere
3842 pro, 4 | te piacquero le cose mie, leggerai questo buon padre di famiglia,
3843 3, 324| arai in odio tutte quelle leggerezze colle quali alcune femmine
3844 1, 12 | duri, non ostinati, non leggeri, non vani, ma facilissimi,
3845 4, 39 | accomodatissimi, dolcissimi a leggerli, degnissimi a mandarseli
3846 3, 36 | GIANNOZZO Leggermente, colla misura in mano.~
3847 4, 36 | inesperto prima che mai gli leggessi altrove scritti. E quale
3848 3, 399| studiosi, i quali tutto il dì leggete e vedete divini ingegni,
3849 pro, 10 | ramentavano si facesse. Leggetemi e amatemi.~
3850 1, 70 | el nutrirvi l'ingegno di leggiadre sentenze; dilettivi d'ornarvi
3851 4, 114| che picciola onta volge un leggier fronte.~
3852 1, 3 | opera perché ci sarebbe leggiera e dilettosa cosa addurre
3853 1, 36 | Atene avea il cielo puro e leggiero, però ivi erano uomini sottili
3854 pro, 4 | men materia di inculparci. Leggimi, Francesco mio suavissimo,
3855 3, 32 | perché uno di questi i quali leggono tutto il dì, a me dicesse «
3856 1, 56 | malcomposita, che gli fasci e leghi gli apetiti e volontà bestiali
3857 2, 64 | soleva licita essere e legittima consuetudine fare divorzio
3858 2, 41 | accommodato ch' e' veri e legittimi figliuoli. Agiugni qui che
3859 2, 41 | troppo molesta, e fuggono il legittimo e onestissimo accrescere
3860 3, 217| liberale; ella ti manda la legna, l'olio, ginepri e lauri
3861 2, 22 | trovarsi quelle piladee e lelie amicizie? Certo gl'innamoramenti
3862 2, 48 | con parole rattenute e lento, pare ogni piccola scusa
3863 3, 353| quale fanno alcune mone lentose, quali per suo scusa tengono
3864 2, 15 | alcuna, apertamente amava Leonzia meretrice, alla quale ancora
3865 4, 125| cieli, Affricano e Gracco, Lepido e Flacco inimicissimi tornorono
3866 3, 217| splendidissimo sole, e porgeti la leprettina, il capro, il cervo, che
3867 4, 146| vini ottimi di Rodi e di Lesbo. Gustò l'uno e monstrò gli
3868 3, 123| felice. Voi altri, che avete lette le molte storie, di questo
3869 4, 14 | toscani poeti, degni d'essere letti e molto lodati. E così a
3870 1, 72 | fatti buoni scrittori e lettori. E sarà forse quasi simile
3871 2, 58 | Leda Nemesis, a Giunone Leucotea. Ma siamoci troppo stesi.
3872 4, 113| acqua per amorzarlo; anzi, levando l'uno doppo l'altro e' tizzi
3873 4, 144| Chi adunque non curerà levar della amicizia come parte
3874 2, 17 | tuo argomento per in tutto levarti da questa opinione e servitù
3875 1, 88 | rendermi opera. S'io a te ho levato dell'animo quelle malinconie
3876 1, 13 | gli avessi veduti, sempre levavo me verso loro e discoprivami
3877 4, 131| iniurie. Così adunque faremo: leveremo l'armi a lui, e noi prepararemo
3878 4, 85 | soffrisse, a te qui non leverò io licenza, quanto la ragione
3879 4, 122| potremo constituire: non da' levissimi uomini riceveremo loro cianciamenti
3880 3, 115| mattina, prima, quando io mi levo, così fra me stessi io penso;
3881 3, 386| Giannozzo e Lionardo si levorono incóntroli a salutarlo.
3882 4, 30 | Adunque sorrisono e levoronsi da tavola. Io indi e Carlo
3883 2, 28 | ntelletto mio con molto studio e lezione di molti scrittori, distinguendo
3884 3, 347| essere non però vezzosa e leziosa, ma molto mansueta e continente,
3885 2, 41 | a te sarebbe stato come lì primo veneno e fiamma dell'
3886 4, 53 | costumi facili, umani e liberalissimi.~
3887 1, 54 | troppo dispiaceva, uomo liberalissimo, facilissimo e umanissimo,
3888 3, 307| elle si serbino salve e libere da fuoco e da ogni sinistro
3889 1 | maiores et de educandis liberis.~ ~
3890 4, 142| perché vivono scellerati e libidinosi, nulla curando legge o iudizio
3891 1, 61 | apparecchiati cibi fa l'uomo libidinoso. Onde nacque lo antiquo
3892 4, 113| necessaria cavalcatura, oggi licenzia quelli senza cui opera la
3893 2, 42 | ornamenti, e' quali non erano liciti a chi non avesse aumentata
3894 1, 45 | esser calvo. Così volse Licurgo, quello prudentissimo re
3895 4, 8 | el fico piantata escresce lietissima, e più che in qual sia altrove
3896 2, 12 | diletti, co' quali amore lietissimo e amenissimo si porge? Quale
3897 3, 324| qualche errore, donde mai si lieva se non tutta brutta di molta
3898 3, 262| GIANNOZZO Lievati dall'animo, Lionardo, questa
3899 4, 135| quanto le iniurie nulla lievino le inimicizie, ma molto
3900 2, 44 | uno marito in XXX anni; a Ligurgo piaceva e' padri in XXXVII;
3901 1, 72 | tu forse vi metti cattivo liquore, sempre da poi ne serba
3902 1, 46 | essametri e pentametri, lirici, comici, tragedi e ogni
3903 3, 327| perché a loro solo basta lisciarsi col fiume. Così farai tu,
3904 3, 264| e doppo quella un'altra lite per migliorare sua condizione,
3905 1, 45 | di calculi, e apresso de' liti con molta voce declamava?
3906 3, 218| e testimoni, non seguire litigii e l'altre simili cose acerbissime
3907 2, 48 | riscuotono, tanto sono più litigiose risposte, tanto con più
3908 2, 50 | Publio Crasso, donna formosa, litterata, perita in musica, geometria
3909 1, 48 | udirli stridire, vedili lividi, vergheggiati, e spesso
3910 3, 325| riarso con quelle calcine, e livido, giallo e frollo. Certo
3911 3, 26 | buffoni, ruffiani, frastagli, livree e frange? E forse che tutta
3912 4, 47 | applaudendo e cedendo studiano locar sé superiori, e da te molto
3913 4, 54 | appresso degli altri m'è grato locarmi con benivolenza, e sempre
3914 pro, 7 | che alcuno caso. Né chi locasse nella virtù speranza manco
3915 3, 216| a filo, da guardalli e lodalli volentieri. E così farei
3916 1, 30 | altri antichi quanto e' lodan più el latte della madre
3917 4, 27 | molto ringraziandolo, molto lodandolo presso de' suoi. E quello
3918 1, 70 | udito volentieri, miranoti, lodanoti, amanoti.~
3919 4, 87 | me sperava e me amava? E lodansi alcuni quali esposero persino
3920 3, 1 | cominciato grandemente a lodarci della diligenza la quale
3921 3, 359| luoghi loro colle chiavi, e lodarei le chiavi tutte stessono
3922 4, 144| convenisse gli amici. Adunque non lodaremo questi quali ogni dì viveno
3923 3, 415| suavità, chiaro, netto, puro. Lodarestilo.~
3924 1, 67 | virtù, in ogni ragionamento lodargli e' virtuosi, monstrar loro
3925 4, 17 | Piero, fu el vostro e da lodarlo. Sentenza de' dotti, quanto
3926 1, 29 | eloquenza in demonstrarmi e lodarmi el coniugio, la società
3927 4, 128| qual e' dia colpo. E sempre lodarò chi certando vorrà in prima
3928 4, 36 | parte credo altri che io gli lodassi, a cui sempre qualunque
3929 3, 26 | assentatori bugiardi, e' quali lodavano e chiamavano virtù lo spendere,
3930 4, 66 | colligare gli animi non si loderà coniugarsi a molti. E quelli
3931 pro, 3 | tosto forse e' prudenti mi loderanno s'io, scrivendo in modo
3932 4, 15 | dubitava tutte le genti o loderàno l'amore e officio si rende
3933 2, 61 | quanto si venga da pietà. Loderemo la giustizia e fortitudine
3934 3, 437| so quanto voi massari mi loderete, ma io all'amico sarei in
3935 4, 33 | udirò io più molto attento e loderolli, se m'insegneranno quanto
3936 2, 8 | persuadere le tue ragioni, loderotti disputando, ove ancora esserciti
3937 pro, 3 | quello che pur usano, e pur lodino quello che né intendono,
3938 4, 146| contro, abandonai Italia». Lodollo Silla. E simile poi nelle
3939 3, 268| queste come dipignere la loggia, comperare gli arienti,
3940 3, 230| usata, in casa la vesta più logora. Le veste, Lionardo mio,
3941 3, 354| gettano via più molto che non logorano.~
3942 3, 359| persona sia licito aoperarla e logorarla». Adunque così li dissi;
3943 3, 325| dissi io, «la guasteresti, logorerestila, renderesti quello avorio
3944 3, 371| bastare uno mese non si logori in uno dì».~
3945 pro, 1 | Gallici, Goti, Vandali, Longobardi, e altre simili barbare
3946 4, 27 | stava da loro segregato e lontano; ché sapete l'uso co' viziosi
3947 | lor
3948 4, 113| presto le spegnerà, e senza lordare el pavimento. Agiugni che
3949 3, 324| disonesti occhi lo fanno lordo di biasimo e spesso troppo
3950 4, 20 | lanciare, né a saltare, né lottare, né cavalcare, né simile
3951 4, 29 | questi preti fatti come la lucerna, quale posta in terra a
3952 3, 297| essaminano, persino se le lucerne avessino i lucignoli troppo
3953 4, 36 | Greci hanno Aristotele, Luciano. E questi non li biasimo,
3954 3, 297| se le lucerne avessino i lucignoli troppo doppi, e dicono essere
3955 1, 73 | piacevolezza, che avendo con Lucio Cecilio alla palla perduto
3956 4, 43 | degnità e principati, la Luna conciti viaggi e movimenti
3957 pro, 10 | ardentissimo studio, con molte più lunghe vigilie, con viepiù assidua
3958 4, 138| era da stirparlo, poi per lunghi dì fatto maggiore e raddurato,
3959 4, 34 | quale Annibal, udita la sua lunghissima orazione dove e' disputava
3960 4, 128| crudelità da voi sia sempre luntana. E se forse acade severo
3961 4, 121| non stolto in quel giuoco lupercal antico, in quale, dice Plutarco,
3962 4, 136| incomportabile. Dicea Zenone e' lupini essere durissimi e amarissimi,
3963 3, 428| più tosto fuggirete ogni lusinga e fronte d'ogni tiranno,
3964 4, 136| fedeli amici. Alcibiades con lusinghe e blandizie aumiliò e rapacificò
3965 3, 461| una sola di gittarli in lussurie, in dadi e in ghiottornie?
3966 1, 46 | inclinato ad essere ubriaco e lussurioso, ma con essercitarsi in
3967 3, 325| candidissimo: era pulita, lustrava, posta nel mezzo del tabernaculo
3968 4, 126| e vivane in tristezza e lutto. L'amico meco ogni suo secreto
3969 4, 85 | molto accusava in senatu M. Antonio che contro ogni
3970 4, 127| poiché essi ebbero incese le macchine atorno de' Romani e videro
3971 4, 116| sentenza scrivono fu Filippo macedon padre d'Allessandro, el
3972 4, 113| perturbazioni d'animo e macula d'odio subito si potrebbe
3973 1, 27 | di que' vizii e di quelle macule quali infettano e corrompono
3974 3, 371| autunno non si consumi il maggio, e quello dovea bastare
3975 3, 325| della statua e la grazia del magisterio. Tu adunque aresti perduta
3976 4, 16 | suoi simili ragionamenti magnanimi certo e degni di tal prencipe,
3977 4, 128| Cicerone, proprio officio del magnanimo esser placabile, e nulla
3978 1, 69 | potrei quanto e' qui merita magnificarlo. E né dico degli altri giovinetti,
3979 pro, 6 | prestantissime virtù, pe' tuoi magnificentissimi, validissimi e fortissimi
3980 3, 208| ricordiamo al presente delle magnificenze Alberte, dimentichianci
3981 2, 58 | così e' nomi leggiadri e magnifichi pare a me tengano buona
3982 4, 143| iocundi festivi, co' liberali magnifici; e quanto dicea Cicerone
3983 2, 46 | filosafi che la moglie sia non magra, ma sanza troppo incarco
3984 1 | iuvenes et minorum erga maiores et de educandis liberis.~ ~
3985 4, 27 | e traendoli in invidia e malagrazia, - però che così aviene,
3986 1, 56 | che gli rassetti la mente malcomposita, che gli fasci e leghi gli
3987 4, 116| darli cagione di scorrer maldicendo dove e' non fusse conosciuto.~
3988 4, 123| contro Alessandro, non co' maleditti». E qual sarà a chi non
3989 3, 118| viaggio sempre pensi qualche malefatto de' figliuoli, o della moglie,
3990 1, 66 | sempre pensano il loro maleficio da tutti essere biasimato,
3991 1, 61 | desidia e pigrizia, e sono e' malenconici quasi più che gli altri
3992 4, 136| Dicono che de' malfatti sono medicina le buone parole.
3993 3, 217| nell'animo tuo stia niuna malinconia, émpieti di piacere e d'
3994 3, 379| e pareva alquanto starsi malinconosa.~
3995 3, 442| mi riputiate maestro di malizie. Verso gli amici si vuole
3996 2, 46 | per età pure, per uso non maliziose, per natura vergognose e
3997 3, 212| ingannarti, e tu delle sue malizuole arai mille piaceri fra te
3998 3, 411| danaio: male mani, mala fede, malo consiglio, mala fortuna,
3999 3, 211| a communicare con simili malvagie genti.~
4000 3, 125| inimistà di quale si fusse malvagio e iniquo cittadino. E dove
4001 1, 54 | leggiermente da tutti si rende malvoluto. Onde qui a me piace la
4002 1, 25 | dorma nel grembo della mamma.~
4003 3, 321| che in questo io bene non mancai.~
4004 1, 29 | truova povero di parole, mancandogli ogni altra trama a ragionare,
4005 3, 311| bisogni. In quello che io mancassi supplisci tu, e così insieme
4006 2, 85 | ogni banda loro non gli mancavano. Così credo intervenga quasi
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