Parte, Paragrafo
1 1, 1| degli dèi del cielo: ma era così potente, nell'inaudita
2 1, 1| diceva che, certo, il bue era un animale utile, abbastanza
3 1, 1| occhi fissi a terra non era in grado di colpire il nemico
4 1, 1| nemico nel punto che voleva: era stata proprio un'incapace
5 1, 1| poiché di sotto non le era stato applicato un carro
6 1, 1| all'uomo, affermava che era, sì, un qualche cosa di
7 1, 1| poteva ammirare in lui non era certo un'invenzione del
8 1, 1| invenzione del suo creatore, ma era stata fatta a immagine e
9 1, 1| nessuna trovata ingegnosa era degna d'encomio quanto quella
10 1, 1| Giove, dongiovanni com'era, senza dubbio avrebbe concupito
11 1, 1| opportuno. Con questi trucchetti era riuscita a strappare molti
12 1, 1| Per di più la dea Frode s'era data da fare affinché tutti
13 1, 1| dicendo che Momo in fondo non era cattivo, ma aveva uno spirito
14 1, 2| direzione generale dei fuochi era stata data al Fato, sarà
15 1, 2| Poiché, dunque, il fuoco era adatto al compimento di
16 1, 3| incredibile rapidità, s'era radunata a palazzo reale
17 1, 3| degli dèi? Certo una volta era proprio contentissimo, Giove
18 1, 5| faceva lui. Così, non ce n'era uno dei grossi guai che
19 1, 5| dominio, cosicché non c'era più dio, né maschio né femmina,
20 1, 5| questi ragionamenti Momo s'era conquistato parecchi seguaci,
21 1, 5| Quest'ultimo, ostinato com'era in tutte le sue questioni,
22 1, 6| un punto del cielo da cui era possibile udire con chiarezza
23 1, 6| di cacio di cinico gli si era avvinghiato al collo e gli
24 1, 6| cercare il colpevole; però era impossibile sentire il racconto
25 1, 6| peli della barba che si era mangiato, si misero a ridere
26 1, 7| l'approvazione generale, era quella di mandare a restaurare
27 1, 7| sostenitori autorevoli: era quella di richiamare Momo,
28 1, 7| richiamare Momo, il cui carattere era ben noto da un pezzo a tutti
29 1, 7| peggior specie d'esilio era proprio stare in mezzo ai
30 1, 7| grazie a loro, se non c'era altro mezzo, gli ospiti
31 1, 8| 8-~ ~Momo s'era accorto che c'erano dèe
32 1, 8| brontolone attaccabrighe che s'era scelto da un pezzo e aveva
33 1, 8| disponibile; e capiva che era suo interesse non mettersi
34 1, 8| aggiungeva la cotta che s'era preso per Lode. Alla fine
35 1, 9| Rimuginando così tra sé, Momo era arrivato vicino al tempio,
36 1, 9| le ragazze divine, Lode era uno di quei tipetti molto
37 1, 9| sguardi provocanti, e già se n'era tirati dietro moltissimi
38 1, 9| con tutte le arti di cui era capace per rendersi piacevole
39 1, 9| per la loro eleganza. Momo era scocciato d'essersi imbattuto
40 1, 9| comunicare alla dea Virtù che c'era uno della sua gente, Momo,
41 1, 10| caratteraccio: nella sua condizione, era proprio assurdo incaponirsi
42 1, 10| avesse voluto dargli aiuto era in grado di farlo. Lei tuttavia,
43 1, 10| sorta, giurando che tutto era dovuto da parte sua a dèi
44 1, 15| spirito di una volta, si era dato anima e corpo a meditare
45 1, 16| 16-~ ~C'era una ragazza, una sorella
46 1, 16| fuori del comune. Costei era andata in campagna per curarsi
47 1, 16| impressione, con quel viso che non era più brutto e anemico come
48 1, 16| e anemico come prima, ma era diventato come per miracolo
49 1, 17| presto, verso l'alba, s'era addormentata, stanca e distrutta
50 1, 17| balia morta. Il suo guaio era questo: se la prendeva aspramente
51 1, 18| discorso della balia, Momo era ormai riuscito a colmare
52 1, 21| delle figlie di Virtù. Si era dunque risolto a non lasciar
53 1, 21| oltre che difficile e arduo, era tutt'altro che sicuro. Perciò,
54 1, 21| Lode, che, guarda caso, era la sola ancora sveglia,
55 1, 24| della vita. Poiché non c'era modo di cancellare l'accaduto,
56 1, 24| che sconcertava ancor più, era dotato d'una loquacità straordinaria
57 1, 25| il corpo e le forze. C'era lì vicino un sacro guanciale
58 1, 26| Fortuna, e che uno dei due era scemo e l'altro deficiente.
59 1, 27| per la stessa finestra dov'era passato Momo per fare il
60 1, 27| ascoltare e riferire, non c'era luogo, per quanto fuori
61 1, 28| queste considerazioni, Momo era sicuro che le chiacchiere
62 1, 28| passione d'amore, imitando, com'era evidente, il padre degli
63 1, 29| quelle storie diceva che era arrivata la dea Fortuna
64 1, 29| preoccupassero, la dea Fortuna era tuttavia felice che l'eco
65 1, 29| che in fondo anche Ercole era per certi aspetti assai
66 1, 30| si rese conto che Ercole era ormai arrivato in cielo,
67 1, 30| reggia di Marte, e che vi si era fermato nel cortile, per
68 1, 31| grande importanza, come era diventato un dio, dando
69 1, 31| di Ercole. Infatti non c'era argomento più brillante
70 1, 32| lasciato perdere Ercole, si era diretta verso la vicina
71 1, 32| adesso pensavano non solo che era un grosso vantaggio che
72 1, 32| stato, anzi, sostenevano che era loro precipuo interesse
73 1, 34| Quelli gli chiesero se era il caso di trasformarsi
74 1, 35| ammirati. Trofeo invece, che era di grossa stazza, mutandosi
75 1, 35| Gli uomini delusi per come era andata a finire, a forza
76 2, 2| ingenuità, una pregava perché era grassottella, un'altra perché
77 2, 3| copricapo del reduce. Pallade era riluttante ad andare tra
78 2, 3| ubbidire. Su nel cielo la legge era stata appena approvata,
79 2, 3| dopo se ne pentiva; non c'era figura in cui non desiderasse
80 2, 5| di Momo, pensava che non era affatto conveniente agli
81 2, 5| progenitore di mostri finché era indebolito dall'esilio e
82 2, 6| tra loro e conclusero che era competenza di Giove stabilire
83 2, 8| istante nel ruolo che si era imposto recitando brillantemente
84 2, 8| agli altri dèi che lui non era affatto immemore e ingrato
85 2, 8| suoi desideri: ecco perché era diventato capace, senza
86 2, 8| massima aspirazione, insomma, era che gli venisse concessa
87 2, 9| desiderato. Il fatto è che Giove era gonfio di rabbia nei confronti
88 2, 9| confronti di Febo, quindi era preso dal problema di rimproverare
89 2, 9| frattempo torna Mercurio, che era stato mandato da Giove a
90 2, 9| persona di lì a poco: non era come volevano insinuare
91 2, 9| dovere per superbia, ma gli era piombata addosso una massa
92 2, 10| problema dei voti che non gli era stato possibile badare a
93 2, 10| vedendo che la dea Virtù non era lì in mezzo a Giove e agli
94 2, 10| gran figlio di puttana che era diventato si dispone totalmente
95 2, 10| pesantissimi oltraggi, ed era riuscito a fuggire dopo
96 2, 10| convincessero che quella era stata un'autentica infamia.
97 2, 10| numerosa dei suoi non c'era nessuno, secondo lui, abbastanza
98 2, 11| provvedere anche al fatto che non era giusto che tua moglie avesse
99 2, 12| tutta l'arte oratoria di cui era capace per insinuargli dentro
100 2, 13| domandato a Mercurio com'era possibile che i voti avessero
101 2, 13| gonfi, un ascesso, e anzi si era arrivati al punto veramente
102 2, 13| o un fuso. Ma questo non era ancora niente; la cosa peggiore
103 2, 13| la maggior parte dei voti era infarcita: odio, paura,
104 2, 14| quando l'avesse scoperto; si era applicato in ciascuno di
105 2, 14| ne restano da imparare. Era arrivato alla conclusione
106 2, 14| importanti e conclamate, gli era parsa molto conveniente
107 2, 14| strada più adatta a lui: era stato perciò un soldato,
108 2, 14| aveva dato prova di valore, era arrivato infine a comandare
109 2, 14| di umanità e pietà, tutto era trascinato alla convenienza
110 2, 14| cielo scoperto; e poi c'era da farsela in mezzo a gente
111 2, 14| verso lo scontro armato: era davvero uno spettacolo vedere
112 2, 15| cozzare tra loro. La massa era attonita, le classi dirigenti
113 2, 15| eserciti sterminati, il cielo era coperto di frecce, i corsi
114 2, 15| crollavano, le urla di chi era stato colpito dalla disgrazia;
115 2, 16| Ne sentirai una bella. C'era tra i filosofi un raro esemplare
116 2, 16| mezzo ai vagabondi, per com'era combinato. Ora te lo descrivo
117 2, 16| gobba pesante; l'andatura era a passi lunghi e larghi,
118 2, 16| volta quest'uomo, non perché era così conciato, ma perché
119 2, 16| cosa che mi dava fastidio era vedere fin troppi vagabondi
120 2, 16| non riuscivo a mandar giù era quando i ragazzini scatenavano
121 2, 16| si mise a giurare che non era mai stato così poco toccato
122 2, 16| preoccupazioni come quand'era un vagabondo, e che nel
123 2, 16| d'esser raccontata. Gli era capitato d'imbattersi in
124 2, 16| di camminare. All'inizio era scoppiato a ridere di uno
125 2, 16| a quel modo, ma poi gli era tornato in mente quanti
126 2, 16| quello là, bestione com'era, lasciò perdere l'asino
127 2, 16| aveva risposto che se l'era andata a cercare, perché,
128 2, 16| tribolazioni degli uomini, si era lasciato commuovere dai
129 2, 18| con l'arte oratoria di cui era esperta, facendogli così
130 2, 18| fuoco sacro, di cui lui era all'oscuro, mentre cercava
131 2, 18| di convincerlo che non c'era stata mancanza da parte
132 2, 18| prepotente come Pallade; non c'era da stupirsi, del resto,
133 2, 18| aveva con la dea Frode, c'era anzi da guardare con una
134 2, 19| così vedere a tutti com'era diventato buono e caro il
135 2, 19| Minerva se ne andò, ma era quasi appena uscita dal
136 2, 19| comportarsi bene con lui: era enormemente pentita di questa
137 2, 19| messaggero degli dèi, che era venuto per ordine di Giove
138 2, 19| la sua disponibilità si era prestato ad essere il passatempo
139 2, 19| precedente: da quando si era reso conto, infatti, di
140 2, 19| modo di fare simpatico, si era messo a poco a poco sulla
141 2, 19| racconto delle sue sventure era strettamente intrecciato
142 2, 19| pena dell'esilio non gli era mai riuscita dura e pesante
143 2, 19| gli toccava subire, ma non era facile dire da quanti cumuli
144 2, 19| quanti cumuli di avversità era stato sommerso: la cosa
145 2, 19| affliggeva più di ogni altra era il fatto che non gli si
146 2, 19| fondo; la loro presunzione era talmente assurda e sfrenata
147 2, 19| posizioni in contrasto: non era però ancora abbastanza chiaro
148 2, 19| sostenevano che l'universo era il prodotto del caso, in
149 2, 19| altra per chiarire che non era certo caratteristica degli
150 2, 19| andava incontro, non si era saputo dimostrare un avvocato
151 2, 19| La passione con cui si era messo al servizio della
152 2, 19| giocato un brutto scherzo: era stato oggetto di pesanti
153 2, 19| senso di chicchessia. C'era poi una terza categoria
154 2, 19| esperienza, al punto che non c'era nulla che non potessero
155 2, 19| gli uomini, per i quali era così importante una concessione
156 2, 20| Momo affermò che questo era stato il discorso di quel
157 2, 20| provocatorio e sobillatore che si era trattenuto a stento dal
158 2, 20| avanti il compito che si era assunto, non aveva potuto
159 2, 20| dèi, e avvertendoli che era meglio riflettere mille
160 2, 20| comportarsi così verso di loro; era meglio stare bene attenti,
161 2, 22| Vedeva infatti che Giove era ammutolito e batteva nervosamente
162 2, 23| immensa costruzione per cui era stato buttato tanto materiale
163 2, 24| vedere che razza di casino era riuscito a combinare agli
164 2, 26| nell'arte dell'inganno, era diventato anche troppo potente
165 2, 26| domandasse a Momo cosa glien'era parso di quel po' po' di
166 3, 2| grande affluenza di voti, era disposta ad accettare qualunque
167 3, 2| calorosamente, oltre ad Ercole, che era deputato alla salvezza degli
168 3, 4| altezza del programma che si era proposto, decise di approfittare
169 3, 4| comunque si comportavano, com'era facile capire, in modo di
170 3, 4| approfondite ricerche; non c'era problema da discutere di
171 3, 5| considerazione che lui non era certo abituato ad avere
172 3, 5| suo fianco gente a cui c'era poco da comandare, anzi
173 3, 5| poco da comandare, anzi c'era da ubbidire, data la loro
174 3, 6| cercando un ladro che si era nascosto la notte. Vedendoli
175 3, 6| che quelli là, di cui s'era messo in testa che sapevano
176 3, 6| l'idea di partire che gli era venuta. A un tratto, passando
177 3, 6| una botte puzzolente che era tutta un rottame, sbadigliando
178 3, 6| appena seppe che quello lì era un filosofo, aggiunse naturalmente
179 3, 7| Siccome l'operazione gli era parsa stupefacente per un
180 3, 7| vicino. Ma quell'uomo non era smosso per niente dall'arrivo
181 3, 7| frase non si riferisse ‑ com'era in effetti ‑ alla donna,
182 3, 9| riconosciuto; e quell'idea era rafforzata dall'aver visto
183 3, 9| Mercurio rispose che non era facile rintracciare la dea,
184 3, 9| modo perché sapeva quant'era curioso Mercurio, e come
185 3, 9| chiacchiere che avrebbe fatto, com'era sua abitudine, sulle faccende
186 3, 10| punto che tutto il cielo era diviso in non meno di tre
187 3, 10| pretesti più svariati: c'era chi andava a congratularsi
188 3, 10| occasioni. La sostanza, però, era sempre quella: aspettavano
189 3, 11| della missione di Mercurio (era convinto di ottenere un
190 3, 11| terra, infatti, Mercurio s'era tolto i calzari alati e
191 3, 11| tolto i calzari alati e si era diretto verso l'Accademia,
192 3, 11| quella fabbrica di filosofi s'era imbattuto nel filosofo Socrate
193 3, 11| e buoni?». Socrate, che era uno di compagnia, veramente
194 3, 11| maniera di discorrere che era per lui ormai istintiva
195 3, 11| venne a sapere che quello era Mercurio, e la ragione precisa
196 3, 11| ragione precisa per cui era venuto, e che cosa stessero
197 3, 11| vecchia e fradicia com'era ‑ e la fracassò colpendola
198 3, 11| frenare la rabbia, e che era una colpa per lui non esser
199 3, 11| tanto biasimato; e poi non c'era cosa più vergognosa di un
200 3, 13| autorità di un principe che era stato sempre così affettuoso
201 3, 14| vedeva proprio: allora Giove era lì lì per crollare dallo
202 3, 14| cerimoniale. Dalla parte opposta c'era una folla fittissima di
203 3, 14| quel famoso discorso che era il principale motivo per
204 3, 14| alte personalità: anzi, c'era chi iniziava a irritarsi
205 3, 14| escluso, per quanto gli era possibile; di conseguenza,
206 3, 14| decisione voleva accertarsi se c'era qualcosa che essi intendevano
207 3, 14| di quell'enorme massa che era il mondo, per trasferirla
208 3, 14| Momo, acuto e sveglio com'era, aveva il presentimento
209 3, 14| famosi quaderni; tuttavia era convinto che si dovesse
210 3, 15| assemblea, sentì subito che c'era stato un grosso cambiamento
211 3, 15| d'infimo grado: non ce n'era uno a cui la vista di Momo
212 3, 16| fianchi e il petto rovinati, era senza fiato, la vecchiaia
213 3, 16| unghie, disse: «In effetti, era proprio il caso di riflettere
214 3, 16| vibrante affermazione che era proprio ammirato di vedere
215 3, 16| precisione i problemi per cui era stata convocata l'assemblea.
216 3, 16| aveva da dire sull'argomento era che lui si sarebbe tenuto
217 3, 16| mondo davvero splendidi, ed era pronto a esibirli, se si
218 3, 16| autocelebrazione che si era preparato da un pezzo, non
219 3, 16| però un piccolo particolare era di grosso impedimento: comunque
220 3, 16| il piano fraudolento che era stato preordinato assegnava
221 3, 17| femmine Momo, da maschio che era, divenne uno che maschio
222 3, 17| divenne uno che maschio non era più: gli strapparono completamente
223 3, 18| venivano repressi, e non c'era altro modo per reprimerli
224 3, 18| perché in questo modo si era liberato dell'angoscia che
225 3, 18| decisioni; dato che ciò non era possibile per la disgrazia
226 3, 19| In quella confusione c'era anche la dea Notte, che
227 3, 19| Ho pensato perciò che era meglio lasciar perdere quella
228 3, 19| completamente: l'unica differenza era che Democrito aveva gli
229 3, 20| Platone qualcuno diceva che era molto lontano, in quel suo
230 3, 20| che pochi giorni innanzi era stato riconosciuto in un
231 3, 20| accorse che la cinghietta era rotta e gli avevano portato
232 3, 20| suoi danni; e siccome si era intrattenuto anche troppo
233 3, 20| amichevolmente con Socrate, era persuaso che il furto l'
234 3, 21| oltre che in popolarità c'era tutto da guadagnare in elogi,
235 3, 21| nutrisse verso i mortali era chiarissimo, del resto,
236 3, 21| dovevano considerare se era mai possibile che uno che
237 3, 21| approvazione delle masse era l'unico premio che andava
238 3, 21| degli architetti nuovi, si era già avuta sufficiente dimostrazione
239 3, 21| la gente a commentare che era stato costruito con l'unico
240 3, 21| concessione quel che lui stesso era già intenzionato a fare.
241 3, 21| non arrabbiarmi con chi era insofferente dello stato
242 3, 21| a uno che avevo caro, ed era poi così multiforme ed astuto?
243 3, 21| mi sono accorto che Momo era fatto così, continuavo a
244 4, 1| turbamenti di prima, quand'era assolutamente libero di
245 4, 2| immensa armonia. In più c'era il mormorio intenso della
246 4, 2| battuta di spirito, siccome era piuttosto ritardato e grossolano
247 4, 2| rimaneva nel posto che si era scelto ad osservare con
248 4, 2| celesti, affermò che non era confacente alla maestà divina,
249 4, 2| spaventosi della terra, ma non era mai riuscito neanche a fronteggiare
250 4, 2| assalto alla cieca: la massa era facile a scaldarsi, di principi
251 4, 2| capricciosa, passionale; era facile indurla a qualunque
252 4, 2| la massa impazzita non era nemmeno capace di non volere
253 4, 2| non volere tutto ciò che era suo completo arbitrio; non
254 4, 2| la cosa veramente strana era che gli uomini, presi singolarmente,
255 4, 2| assennati e conoscevano ciò che era giusto, ma appena si mettevano
256 4, 3| montagne, opera gigantesca: era pieno di stupore nel vedere
257 4, 3| in cuor suo perché non si era rivolto ai costruttori di
258 4, 3| modello del mondo futuro. Gli era successo proprio quello
259 4, 3| rischio di subire oltraggi. C'era una sola difficoltà: non
260 4, 3| su, il dio Stupore, che era un tipo robusto e muscoloso,
261 4, 3| sulle spalle. La statua era enorme e pesantissima, ma
262 4, 4| verificò sia nella foresta dov'era la statua di Stupore, sia
263 4, 4| proprio dentro la grotta dov'era stata messa la statua del
264 4, 4| si misero a discutere se era meglio strozzare il prigioniero
265 4, 4| poteva pagare di riscatto. Era una notte buia e senza vento:
266 4, 4| per i capelli un altro che era completamente annichilito
267 4, 6| buttato del vino che si era tracannato. Non è proprio
268 4, 7| briganti; disse che però non era riuscito a riconoscere il
269 4, 7| grazie al cui intervento se l'era cavata così bene, e quindi
270 4, 7| beneficio ricevuto. Non gli era sembrato Giove, né Febo
271 4, 8| proprio duro di mente, non lo era al punto di essere insensibile
272 4, 8| grattata, ma, ritardato com'era, non sapeva come fare. D'
273 4, 10| terra degli uomini di lassù era molto rischioso, e sapeva
274 4, 10| ritornare nel posto da cui era fuggito molto volentieri,
275 4, 10| dicevano, per concludere, che era meglio sopportare qualunque
276 4, 10| per il semplice motivo che era morto in estrema povertà
277 4, 10| povertà e quindi non si era portato niente per pagare
278 4, 10| quel poveraccio, se non c'era possibilità di pagare? Doveva
279 4, 10| tra i morti? È chiaro che era costretto ad affrontare
280 4, 12| la strada ancora da fare era troppa per stare fermo a
281 4, 13| così grande e a quali scopi era destinata; quando capì che
282 4, 13| quando capì che quello era un teatro, fatto per recitarvi
283 4, 14| dire che Gelasto in vita era stato molto colto e saggio,
284 4, 14| mentre altri sostenevano che era sciocco e faceva stramberie,
285 4, 14| vedere quest'uomo che in vita era mio intimo amico fare certe
286 4, 14| che il suo modo di fare era una finzione, un prodotto
287 4, 14| finzione, non la verità era la faccia amichevole che
288 4, 14| divina. Ma Gelasto, che era pratico di teatro, si mise
289 4, 14| scapole, camminando carponi. «Era così Ercole con la clava!»
290 4, 15| si accorse che Caronte s'era spaventato e disse allora
291 4, 15| a portarsela dietro: si era stancato da morire cercando
292 4, 16| mozzi suoi pari. Quello che era stato sorteggiato re per
293 4, 16| prevista per i renitenti era d'immergerli in acqua. Così
294 4, 17| quindi, infangato e sozzo com'era da capo a piedi, si mise
295 4, 18| mescolare mare e cielo. Era successo che, al momento
296 4, 18| stridere l'ali, raccontando cos'era successo agli dèi e a Caronte.
297 4, 18| quell'apparato festivo non era stato gradito dagli dèi
298 4, 18| fossero derisi dai mortali: era meglio per gli dèi sopportare
299 4, 18| eccetto il dio Stupore, che era diventato pallido e duro
300 4, 18| Stupore e Speranza, che era rimasta, mutilata, sulla
301 4, 19| quella di Apollo e, siccome era cava, ci aveva ficcato dentro
302 4, 19| trasporto. Però, occupato com'era, non si accorse della borsa.
303 4, 19| Plutone, dal canto suo, era rimasto intricato in quel
304 4, 20| E così gli chiesero chi era e perché mai si trovava
305 4, 20| su dall'acqua, visto che era proprio fatto a pezzi per
306 4, 20| tutti quanti. Quello che era risalito tra i celesti era
307 4, 20| era risalito tra i celesti era il vecchio Momo di sempre,
308 4, 20| addosso malanimo, da chi c'era da aspettarsi un aiuto materiale
309 4, 21| po' a colpi di tridente era riuscito a bloccare la loro
310 4, 21| il mare, dopo di che si era recato a far visita a Momo.
311 4, 21| filo e per segno quello che era capitato a Stupore, Giove,
312 4, 21| quanto ti pare, una cosa era sicura, se facevamo la prova:
313 4, 21| volevano tutti bene, non c'era uno di cui non potessi fidarmi.
314 4, 21| sacco di perplessità, tutto era pieno di rischi; per me
315 4, 21| di rischi; per me non c'era nessuno di questi ostacoli,
316 4, 21| obbedivano ai tuoi ordini, ma era al suono della mia tromba
317 4, 21| tutti quanti, a me non c'era uno che non obbedisse. Ma
318 4, 21| io lo volessi; per te c'era nulla dei tuoi beni e delle
319 4, 21| tutto fosse esattamente com'era e niente di più. Infine,
320 4, 22| uomini e re degli dèi? Chi era più felice di te? Per una
321 4, 22| spiacevoli che conteneva. Era piacevole ritrovarvi consigli
322 4, 22| gloria e successo. Questo era il contenuto dell'opuscolo:
323 4, 23| innumerevoli fastidi del potere: era quella di suddividere in
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