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Leon Battista Alberti
Momo o Del Principe

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  • LIBRO SECONDO.
      • -7-
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-7-

 

Mentre è solo che si lava, Momo pensa così tra sé: «Una volta a buon diritto stavo sulle scatole a tutti per quel personaggio tosto e tristo che m'ero scelto, con quell'andatura impettita, l'aspetto truculento e spaventoso, vestito come un selvaggio, con la barba e i capelli ispidi e incolti; con quell'aria da fanatico fin troppo accigliato, chiuso in un silenzio ostinato o sempre pronto a punzecchiare e far battute pesanti, facevo paura proprio a tutti quanti. Ma ora mi pare giunto il momento di entrare in un altro personaggio, più confacente alla mia nuova condizione. Quale personaggio, Momo? Senz'altro uno che si mostra simpatico, mite e cordiale. Sarà bene che impari ad essere alla mano con tutti e accondiscendente, a ricevere di buon umore le persone, intrattenerle amabilmente, farle andar via contente, E tu, Momo, potrai far cose che contrastano a fondo con la tua natura? Certo che potrò, se voglio. E com'è possibile che lo voglia? Perché no? Attratto dalla speranza, spinto dalla forza delle cose e dai vantaggi che si prospettano, potrò ben modellare me stesso e adattarmi a quel che sarà utile. Vai avanti, Momo: otterrai da te stesso tutto quel che vuoi, e sarai capace di realizzare nel modo più brillante tutto ciò che non ti sarai precluso da solo. E poi? Perderemo per questo l'abitudine innata e inveterata di colpire? Neanche per sogno; però la terremo sotto controllo con un comportamento discreto, e conserveremo l'antica animosità contro gli avversari con un nuovo sistema per colpire di sorpresa. Penso, insomma, che gli uomini d'affari e chi ha un'intensa vita di relazione debbano comportarsi in questo modo: non dimenticare mai nel profondo del cuore le offese ricevute, senza lasciar trapelare il rancore in nessun caso, e adattarsi scrupolosamente alle circostanze, simulando e dissimulando; e, nel far tutto questo, non distrarsi un attimo, star sempre alle vedette, pronti ad afferrare i sentimenti di ciascuno, le sue ambizioni, i suoi pensieri, le intenzioni che ha, cosa si sta mettendo a fare, con chi è intrallazzato, di cosa ha bisogno, chi sono i suoi amici e i suoi nemici, quali sono le sue opinioni, le sue preferenze, le probabilità di successo negli affari e la linea di condotta che porta avanti. Dall'altra parte, devono saper nascondere le proprie ambizioni e i desideri con l'abile arte di fingere; sempre vigili, sempre all'erta, siano sempre pronti a non lasciarsi scappar l'occasione di farsi valere, quando gli si offre; devono aver sempre il pieno controllo di se stessi e non aver mai pietà per gli avversari, se non quando si vuol colpire più forte, alla stregua d'arieti, che prendono la rincorsa da lontano per caricare con più violenza; infierire sul nemico con le azioni più che con le parole, coi fatti più che con manifestazioni di aperta ostilità; tener ben coperta l'animosità interiore sotto un'apparenza amichevole e melliflua; pensare che i discorsi di ognuno possono essere tutti indistintamente pieni d'insidie; non credere a nessuno, ma far vista di credere a tutti; non aver riguardi per nessuno, ma abituarsi ad approvare e adulare chiunque in pubblico. Chi si mostrerà carrozzato in questo modo avrà fama di persona a posto, sarà apprezzato dagli intellettuali, tutti lo rispetteranno e cercheranno di compiacerlo, soprattutto quando si accorgeranno che conosce a puntino tutti i fatti loro, come se li avesse schedati; al contrario, se uno si lascia un po' andare, se lascia fare ai petulanti, se sopporta i rompiscatole, va a finire che se ne approfittano e diventano ogni giorno più sfacciati grazie alla sua pazienza, e che magari certi ubriaconi arroganti si sentiranno in qualche modo autorizzati a tormentarlo. C'è altro da aggiungere? In definitiva, una sola è la cosa che serve ricordare sempre e comunque: colorare bene e abilmente tutto quanto con le tinte fittizie dell'onestà e dell'incapacità di far male; conseguiremo brillantemente l'obiettivo se ci abitueremo a modellare perfettamente le parole, il viso e tutto quanto l'aspetto esteriore in modo da sembrare molto simili a quelli che sono ritenuti buoni e inoffensivi, per quanto siamo profondamente diversi da loro. Che ottima cosa saper celare e avvolgere nella nebbia i propri sentimenti con l'esperienza nell'arte colorita e ingannevole della simulazione!




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