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Mentre in teatro avvenivano cose
di quel genere, nell'aldilà cominciarono ad accadere fatti nuovi, molto
divertenti e soprattutto di enorme interesse. Caronte, infatti, aveva appreso
dalle continue dicerie dei defunti che il mondo stava per essere totalmente
distrutto, e che le Parche e le Ispiadi avevano già cominciato a sterminare
intere famiglie, mentre tutto quanto andava tristemente in rovina nel terrore
della distruzione imminente. Pertanto Caronte aveva deciso di andare a vedere
questo mondo, prima che una creazione così grande e meravigliosa venisse
distrutta, poiché non l'aveva mai visto in passato., e in futuro non avrebbe
potuto più farlo; però aveva sentito dire che il percorso che conduceva dagli
inferi alla terra degli uomini di lassù era molto rischioso, e sapeva bene come
fosse noto e consentito solo a pochissimi. Non aveva quindi il coraggio di
partire senza precauzioni, e in tutta la moltitudine dei defunti non gli
riusciva di trovarne uno che si lasciasse convincere, con qualunque offerta, a
ritornare nel posto da cui era fuggito molto volentieri, liberandosi del tetro
carcere del corpo: anzi, per dissuaderlo da quell'intenzione parlavano
diffusamente delle sventure umane e mettevano a confronto i mali dei vivi con
la libertà dei morti; dicevano, per concludere, che era meglio sopportare
qualunque guaio piuttosto che tornare ad affrontare le angosce umane. Il caso
volle però che ci fosse tra i morti un certo Gelasto, un filosofo in complesso
tutt'altro che banale, che però Caronte aveva lasciato da parte da molto tempo
per il semplice motivo che era morto in estrema povertà e quindi non si era
portato niente per pagare il costo dei traghetto. Caronte si mette d'accordo
con lui che l'avrebbe trasportato gratis se quello gli avesse fatto da compagno
e da guida nel suo viaggio sulla terra. Gelasto si assunse l'incarico, per
quanto malvolentieri e senza sapere la strada. Del resto, che avrebbe potuto
fare quel poveraccio, se non c'era possibilità di pagare? Doveva restar fermo
in eterno in quel luogo, senza poter essere considerato né tra i vivi né tra i
morti? È chiaro che era costretto ad affrontare qualunque evenienza, il noto e
l'ignoto, le prove più dure, soprattutto perché non arrivava mai nessuno, né
tra i suoi amici né tra le persone più ricche, a cui fosse possibile chiedere
una mano d'aiuto: infatti a nessuno dei defunti è stato mai concesso di
portarsi dalla terra più della moneta che serve a pagare il traghetto.
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