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Dante Alighieri
Vita nuova

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


10-dole | doler-ovidi | paion-tolse | tolsi-vuol

                                                         grassetto = Testo principale
     Capitolo, Paragrafo,  Capoverso                     grigio = Testo di commento
1 | 10 2 11 | Capitolo 11.~ ~Dico che quando ella 3 | 12 4 | 13 5 | 14 6 | 15 7 | 16 8 | 17 9 | 18 10 | 19 11 | 20 12 | 21 13 | 22 14 | 23 15 | 24 16 | 25 17 | 26 18 | 27 19 | 28 20 | 29 21 | 30 22 | 31 23 | 32 24 | 33 25 | 34 26 | 35 27 | 36 28 | 38 29 | 39 30 | 4 31 | 40 32 | 41 33 | 42 34 | 5 35 | 6 36 | 7 37 | 8 38 | 9 39 | a' 40 16, 1, 6 | sì che la vita quasi m'abbandona:~ 41 32, 1, 14| abbandonata de la sua salute.~ 42 31, 1, 67| par che mi dica: - Io t'abbandono -,~ 43 | abbiano 44 26, 1, 14| narrato è dinanzi, che non abbisogna d'alcuna divisione; e però 45 11 | manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine, la quale 46 9, 1, 4 | in abito leggier di peregrino.~ 47 29 | qua giuso secondo la loro abitudine insieme, questo numero fue 48 25 | come sustanzia, ma è uno accidente in sustanzia. E che io dica 49 25 | parlano, e detto che molti accidenti parlano, sì come se fossero 50 35 | tutta la pietà parea in lei accolta. Onde, con ciò sia cosa 51 8, 1, 14| che piangeacciò che s'acconcino più ad ascoltarmi; ne la 52 13, 1, 12| E se con tutti vòi far accordanza,~ 53 13 | costoro, cioè ove tutti s'accordassero, questa era via molto inimica 54 13, 1, 14| in che tutti pare che s'accordino; ne la quarta dico che volendo 55 14 | che molte di queste donne, accorgendosi de la mia trasfigurazione, 56 34 | alquanto anzi che io me ne accorgesse. Quando li vidi, mi levai, 57 14 | temendo non altri si fosse accorto del mio tremare, levai gli 58 31, 1, 65| sì mi fa travagliar l'acerba vita;~ 59 6 | di quella gentilissima ed acompagnarlo di molti nomi di donne, 60 18 | come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve, 61 25 | altra gente addivenisse e addivegna ancora, sì come in Grecia), 62 16 | appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia. La quarta si è come cotale 63 25 | forse che tra altra gente addivenisse e addivegna ancora, sì come 64 6 | componendola, maravigliosamente addivenne, cioè che in alcuno altro 65 23 | parole di questo che m'era addivenuto, però che mi parea che fosse 66 12 | aiuta lo tuo fedele», m'addormentai come uno pargoletto battuto 67 41 | acciò che più onorevolemente adempiesse li loro prieghi. E dissi 68 12, 1, 12| com'io credo, è ver di me adirata:~ 69 29 | astrologa, li detti cieli adoperino qua giuso secondo la loro 70 12 | intese da lei, ma falle adornare di soave armonia, ne la 71 19, 1, 63| quella di cui laude so' adornata».~ 72 22 | tristizia, molte donne s'adunaro colà dove questa Beatrice 73 22 | donne e uomini con uomini s'adunino a cotale tristizia, molte 74 8, 2, 6 | di te blasmar la lingua s'affatica.~ 75 31 | tempo lagrimato, e tanto affaticati erano che non poteano disfogare 76 19, 1, 34| per che onne lor pensero agghiaccia e père;~ 77 12, 1, 44| movi in quel punto che tu n'aggie onore.~ ~Questa ballata 78 19, 1, 70| Canzone, io so che tu, aggiungo una stanza quasi come ancella 79 25 | video, bella parantur, ait. E per questo puote essere 80 12 | cortesia, e dicendo «Amore, aiuta lo tuo fedele», m'addormentai 81 21, 1, 14| chiamando le donne che m'aiutino onorare costei. Poscia quando 82 21, 1, 14| ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente parte ed 83 30 | maravigli perché io l'abbia allegato di sopra, quasi come entrata 84 7, 1, 19| di fuor mostro allegranza,~ 85 19, 1, 59| ammonisco, perch'io t'ho allevata~ 86 14, 1, 13| sì ch'io non senta bene allore~ 87 19, 1, 9 | E io non vo' parlaraltamente,~ 88 23 | continuamente soffersi per nove amarissima pena; la quale mi condusse 89 22 | manifesto è che questa donna fue amarissimamente piena di dolore. E con ciò 90 12 | andai a bagnare la terra d'amarissime lagrime. E poi che alquanto 91 3 | letizia si convertia in amarissimo pianto; e così piangendo, 92 38 | tu ritrarre te da tanta amaritudine? Tu vedi che questo è uno 93 18 | queste parole: «A che fine ami tu questa tua donna, poi 94 14 | parte io fui condotto per amica persona, credendosi fare 95 3, 1, 14| quasi lo principio de l'amistà tra lui e me, quando elli 96 23 | molto, tuttavia per alcuno ammonimento d'Amore mi rivolsi a loro. 97 19, 1, 59| Or t'ammonisco, perch'io t'ho allevata~ 98 38 | molte volte pensava più amorosamente, tanto che lo cuore consentiva 99 19, 1, 13| donne e donzelle amorose, con vui,~ 100 19, 1, 70| aggiungo una stanza quasi come ancella de l'altre, ne la quale 101 24 | mirabile Beatrice. Queste donne andaro presso di me così l'una 102 7 | la sopradetta cittade e andasse in paese molto lontano: 103 31, 1, 61| che la mia donna andò nel secol novo,~ 104 2 | cercasse per vedere questa angiola giovanissima; onde io ne 105 2 | quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta 106 25 | non è animata a le cose animate, nel terzo de lo Eneida, 107 41 | abbia a quelle benedette anime, sì come l'occhio debole 108 34 | di dire parole, quasi per annovale, e scrivere a costoro li 109 12, 1, 42| fa che li annunzi un bel sembiante pace».~ 110 8, 2, 2 | di dolor madre antica,~ 111 25 | prima è da intendere che anticamente non erano dicitori d'amore 112 23 | Beatrice», quando riscotendomi apersi li occhi, e vidi che io 113 38 | cui mi piace che ciò sia aperto. Vero è che nel precedente 114 13, 1, 5 | altro sperando m'aporta dolzore,~ 115 40 | patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi romei, in quanto 116 3 | li nove anni appresso l'apparimento soprascritto di questa gentilissima, 117 23, 1, 50| turbar lo sole ed apparir la stella,~ 118 39 | purpureo, lo quale suole apparire per alcuno martirio che 119 25 | numero d'anni passati, che appariro prima questi poete volgari; 120 24, 1, 14| e come parve che Amore m'apparisse allegro nel mio cuore da 121 2 | sì disse queste parole: «Apparuit iam beatitudo vestra». In 122 3 | Pensando io a ciò che m'era apparuto, propuosi di farlo sentire 123 23, 1, 41| visi di donne m'apparver crucciati,~ 124 | appena 125 15, 1, 6 | tramortendo, ovunque s'appoia;~ 126 23, 1, 10| e appressârsi per farmi sentire.~ 127 16 | dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia. 128 3 | furono passati tanti die, che appunto erano compiuti li nove anni 129 29 | che, secondo l'usanza d'Arabia, l'anima sua nobilissima 130 3 | questa cosa che in mano li ardea, la quale ella mangiava 131 3, 1, 12| svegliava, e d'esto core ardendo~ 132 3 | tenesse una cosa, la quale ardesse tutta; e pareami che mi 133 19, 1, 70| direi s'io non perdessi l'ardimento; ne la terza dico come credo 134 26, 1, 4 | e li occhi no l'ardiscon di guardare.~ 135 23, 1, 52| li augelli volando per l'âre,~ 136 23 | li uccelli volando per l'aria cadessero morti, e che fossero 137 25 | tamen, debes civilibus, armis. Per Orazio parla l'uomo 138 12 | falle adornare di soave armonia, ne la quale io sarò tutte 139 3 | veduto per me medesimo l'arte del dire parole per rima, 140 19, 1, 70| intesa, la dividerò più artificiosamente che l'altre cose di sopra. 141 23, 1, 5 | e ascoltando le parole vane,~ 142 8, 1, 14| acciò che s'acconcino più ad ascoltarmi; ne la seconda narro la 143 1 | quali è mio intendimento d'asemplare in questo libello; e se 144 18 | erano che mi guardavano, aspettando che io dovessi dire. Altre 145 16, 1, 5 | ch'Amor m'assale subitanamente,~ 146 16 | spesse volte di subito m'assaliaforte, che 'n me non 147 22 | che le lagrime m'aveano assalito. E però dimorando ancora 148 37 | miei occhi, e li sospiri m'assalivano grandissimi e angosciosi. 149 28 | la sua partita, e poi n'assegnerò alcuna ragione, per che 150 33, 1, 4 | dolore intorno 'l cor m'assembra~ 151 33, 1, 13| che sono astioso di chiunque more.~ 152 29 | secondo comune opinione astrologa, li detti cieli adoperino 153 16, 1, 9 | mi sforzo, ché mi voglio atare;~ 154 19, 1, 26| è alcun che perder lei s'attende,~ 155 22 | occhi: e se non fosse ch'io attendea audire anche di lei, però 156 18 | tutte l'altre cominciaro ad attendere in vista la mia risponsione. 157 12 | pietosamente, e parea che attendesse da me alcuna parola; ond' 158 7, 1, 2 | attendete e guardate~ 159 7, 1, 20| qui transitis per viam, attendite et videte si est dolor sicut 160 3, 1, 5 | Già eran quasi che atterzate l'ore~ 161 31, 1, 59| ne 'ncrescerebbe a chi m'audesse:~ 162 14 | per avventura ne la sua audienza. E allora dissi questo sonetto, 163 7, 1, 4 | e prego sol ch'audir mi sofferiate,~ 164 23, 1, 52| cader li augelli volando per l'âre,~ 165 | autem 166 12, 1, 36| avante che sdonnei,~ 167 19, 1, 58| donne assai, quand'io t'avrò avanzata.~ 168 37 | crucciava nel mio cuore, ed avèamene per vile assai. Onde più 169 | avean 170 27, 1, 13| Questo m'avene ovunque ella mi vede,~ 171 8, 1, 11| sovra la morta imagine avenente;~ 172 12, 1, 17| appresso che averai chesta pietate:~ 173 22 | e però che volentieri l'averei domandate, se non mi fosse 174 23, 1, 62| e s'altro avesser detto, a voi dirèlo.~ 175 | avrò 176 19, 1, 70| divisioni che fatte sono, s'elli avvenisse che molti le potessero audire.~ 177 14 | desiderando che venissero per avventura ne la sua audienza. E allora 178 39 | Capitolo 39.~ ~Contra questo avversario de la ragione si levoe un 179 23 | ma piangea con li occhi, bagnandoli di vere lagrime. Io imaginava 180 22, 1, 6 | bagnar nel viso suo di pianto Amore?~ 181 12 | in solinga parte andai a bagnare la terra d'amarissime lagrime. 182 23, 1, 57| Levava li occhi miei bagnati in pianti,~ 183 22 | che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia, onde io mi 184 21, 1, 5 | sì che, bassando il viso, tutto smore,~ 185 22, 1, 2 | con li occhi bassi mostrando dolore,~ 186 12 | addormentai come uno pargoletto battuto lagrimando. Avvenne quasi 187 19, 1, 28| io vidi la speranza de' beati».~ 188 2 | queste parole: «Apparuit iam beatitudo vestra». In quello punto 189 12, 1, 42| fa che li annunzi un bel sembiante pace».~ 190 6 | nomi di sessanta le più belle donne de la cittade ove 191 26 | femmina, anzi è uno de li bellissimi angeli del cielo». E altri 192 14, 1, 4 | quando riguardo la vostra beltate.~ 193 41 | intelletto s'abbia a quelle benedette anime, sì come l'occhio 194 26 | Questa è una maraviglia; che benedetto sia lo Segnore, che sì mirabilemente 195 24 | dicesse nel cor mio: «Pensa di benedicere lo che io ti presi, però 196 42 | qui est per omnia secula benedictus.~ 197 31, 1, 34| entrar no 'i puote spirito benegno.~ 198 26, 1, 6 | benignamente d'umiltà vestuta;~ 199 31, 1, 20| ma solo fue sua gran benignitate;~ 200 37 | vile assai. Onde più volte bestemmiava la vanitade de li occhi 201 23 | dinanzi da loro una nebuletta bianchissima. A me parea che questi angeli 202 12 | sedere uno giovane vestito di bianchissime vestimenta, e, pensando 203 3 | apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo a due gentili 204 23 | cioè la sua testa, con uno bianco velo; e pareami che la sua 205 8, 2, 20| cagione per che io mi muovo a biasimarla: ne la terza, la vitupero; 206 28 | quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae: e però lascio 207 24, 1, 9 | vidi monna Vanna e monna Bice~ 208 19, 1, 50| per esemplo di lei bieltà si prova.~ 209 8, 2, 6 | di te blasmar la lingua s'affatica.~ 210 12, 1, 10| ché forse non è bon sanza lui gire;~ 211 12, 1, 37| saprà contar mia ragion bona:~ 212 22 | si crede e vero è, fosse bono in alto grado; manifesto 213 22 | fosse in altissimo grado di bontade, e lo suo padre, sì come 214 7, 1, 7 | Amor, non già per mia poca bontate,~ 215 27 | credendo potere ciò narrare in brevitade di sonetto, cominciai allora 216 10 | che lo mio parlare sia più brieve, dico che in poco tempo 217 17 | dicerò, quanto potrò più brievemente. ~ 218 23, 1, 52| cader li augelli volando per l' 219 18 | e sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella 220 23 | uccelli volando per l'aria cadessero morti, e che fossero grandissimi 221 8, 1, 2 | udendo qual cagion lui fa plorare~ 222 31, 1, 19| né di calore, come l'altre face,~ 223 9 | mi desse di sé; e, quasi cambiato ne la vista mia, cavalcai 224 16, 1, 7 | càmpami uno spirto vivo solamente,~ 225 12, 1, 22| lo face,come vol,vista cangiare:~ 226 14, 1, 12| ond'io mi cangio in figura d'altrui,~ 227 8, 2, 18| che per le propietà sue canosciute.~ 228 23 | parea che questi angeli cantassero gloriosamente, e le parole 229 12, 1, 3 | la scusa mia, la qual tu cante,~ 230 23 | gloriosamente, e le parole del loro canto mi parea udire che fossero 231 11 | passava e redundava la mia capacitade. ~ 232 25 | explorare labor; mihi jussa capessere fas est. Per questo medesimo 233 9, 1, 8 | per non veder la gente, a capo chino.~ 234 11 | mi giugnea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare 235 33 | stanzia, si lamenta questo mio caro e distretto a lei; ne la 236 31 | innanzi. Io dico che questa cattivella canzone ha tre parti: la 237 9 | cambiato ne la vista mia, cavalcai quel giorno pensoso molto 238 5 | ragionavano. Con questa donna mi celai alquanti anni e mesi; e 239 7, 1, 18| che per vergogna celan lor mancanza,~ 240 22, 2, 8 | punto celar la dolorosa mente?~ 241 40 | quello che io volea del tutto celare ad altrui. Ed io, accorgendomi 242 7 | quale io avea tanto tempo celata la mia volontade, convenne 243 22, 1, 11| che sia di lei no 'l mi celate.~ 244 23, 1, 63| diceva Amor: - Più nol ti celo;~ 245 | cento 246 12 | queste parole: «Ego tanquam centrum circuli, cui simili modo 247 2 | puerizia molte volte l'andai cercando, e vedèala di sì nobili 248 2 | comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola 249 15 | questa donna, perché pur cerchi di vedere lei? Ecco che 250 | certamente 251 23 | E parlandomi così, sì mi cessò la forte fantasia entro 252 12, 1, 44| altro che queste parole ched io parlo: e però dico che 253 13, 1, 7 | e sol s'accordano in cherer pietate,~ 254 12, 1, 17| appresso che averai chesta pietate:~ 255 18 | li suoi occhi verso me e chiamandomi per nome, disse queste parole: « 256 40 | sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che 257 24 | lo imponitore del nome a chiamarla così Primavera, cioè prima 258 23, 1, 84| seconda, dicendo a che ora mi chiamaro, le ringrazio chiusamente; 259 24 | considerare, quella Beatrice chiamerebbe Amore, per molta simiglianza 260 13, 1, 14| da tutti, convene che io chiami la mia inimica, madonna 261 9, 1, 9 | Quando mi vide, mi chiamò per nome,~ 262 28 | signore de la giustizia chiamòe questa gentilissima a gloriare 263 41 | donna onorata suso; e chiamolo allora 'spirito peregrino', 264 9 | fiume bello e corrente e chiarissimo, lo quale sen gìa lungo 265 19 | lo quale sen gìa uno rivo chiaro molto, a me giunse tanta 266 9, 1, 8 | non veder la gente, a capo chino.~ 267 28 | cotale trattato ad altro chiosatore. Tuttavia, però che molte 268 23, 1, 84| mi chiamaro, le ringrazio chiusamente; e comincia quivi questa 269 25 | presente tempo per cento e cinquanta anni. E la cagione per che 270 2 | umile ed onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che 271 12 | parole: «Ego tanquam centrum circuli, cui simili modo se habent 272 12 | cui simili modo se habent circumferentiae partes; tu autem non sic». 273 14 | ad una pintura, la quale circundava questa magione; e temendo 274 40, 1, 6 | per lo suo mezzo la città dolente,~ 275 34 | questa donna era fatta de li cittadini di vita eterna, io mi sedea 276 25 | Multum, Roma, tamen, debes civilibus, armis. Per Orazio parla 277 24 | verace luce, dicendo: Ego vox clamantis in deserto: parate viam 278 22 | tristizia, molte donne s'adunaro colà dove questa Beatrice piangea 279 12, 1, 33| che mi comandi per messo ch'eo moia,~ 280 13 | suo cuore. E ciascuno mi combattea tanto, che mi facea stare 281 13 | molti e diversi pensamenti a combattere ed a tentare, ciascuno quasi 282 38 | io avendo così più volte combattuto in me medesimo, ancora ne 283 23 | diceano: «Tu se' morto». Così cominciando ad errare la mia fantasia, 284 23 | ch'i' hoe avuto». Allora, cominciandomi dal principio infino a la 285 35 | miseri veggiono di loro compassione altrui, più tosto si muovono 286 34 | quello giorno nel quale si compiea l'anno che questa donna 287 23 | E quando io avea veduto compiere tutti li dolorosi mestieri 288 28 | ancora di questa canzone, e compiuta n'avea questa soprascritta 289 3 | tanti die, che appunto erano compiuti li nove anni appresso l' 290 29 | perfetto numero nove volte era compiuto in quello centinaio nel 291 6 | non per dire quello che, componendola, maravigliosamente addivenne, 292 26 | che quelli che la miravano comprendeano in loro una dolcezza onesta 293 39 | sonetto, ne lo quale io comprendesse la sentenza di questa ragione. 294 12 | per rima, ne le quali tu comprendi la forza che io tegno sopra 295 18 | mia molte persone avessero compreso lo secreto del mio cuore, 296 6 | posta da l'altissimo sire, e compuosi una pìstola sotto forma 297 25 | cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di parlare 298 5 | li occhi miei. Allora mi confortai molto, assicurandomi che 299 23 | tra loro: «Procuriamo di confortarlo»; onde molte parole mi diceano 300 23 | molte parole mi diceano da confortarmi, e talora mi domandavano 301 23, 1, 27| E quando un poco confortato fui,~ 302 15, 1, 14| acciò che mi sarebbe alcuno conforto; ne l'ultima dico perché 303 12, 1, 44| dico a lei ov'ella vada, e confòrtola però che vada più sicura, 304 23 | propinquissima sanguinitade congiunta, elle si trassero verso 305 40 | lontani, li quali noi non conoscemo». Poi dicea fra me medesimo: « 306 23, 1, 40| di conoscenza e di verità fora,~ 307 12 | volontade la quale sentendo, conoscerà le parole de li ingannati. 308 11 | loro. E chi avesse voluto conoscere Amore, fare lo potea, mirando 309 12 | Allora mi parea che io lo conoscesse, però che mi chiamava così 310 24, 1, 4 | allegro sì, che appena il conoscia,~ 311 38, 1, 4 | che face consentir lo core in lui.~ 312 38 | ragionare. E quando io avea consentito ciò, e io mi ripensava sì 313 38 | amorosamente, tanto che lo cuore consentiva in lui, cioè nel suo ragionare. 314 13 | come è scritto: Nomina sunt consequentia rerum. Lo quarto era questo: 315 15, 1, 14| prima dico quello che Amore, consigliato da la ragione, mi dice quando 316 38 | in così vile modo vuole consolare me e non mi lascia quasi 317 23, 1, 23| Deh, consoliam costui,»~ 318 12 | lo tuo secreto per lunga consuetudine, voglio che tu dichi certe 319 36, 1, 13| che de la voglia si consuman tutti;~ 320 23, 1, 80| Poi mi partìa, consumato ogne duolo;~ 321 12, 1, 37| che le saprà contar mia ragion bona:~ 322 39 | avvenia che per lo lungo continuare del pianto, dintorno loro 323 12 | gentilissima, la quale è contraria di tutte le noie, non degnò 324 28 | fosse l'uno e l'altro, non è convenevole a me trattare di ciò, per 325 28 | acciò che pare al proposito convenirsi. Onde prima dicerò come 326 3 | dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto; e 327 22, 2, 5 | E perché piangi tu sì coralmente,~ 328 39, 1, 8 | li 'ncerchia di corona di martìri.~ 329 26 | chi non lo credesse. Ella coronata e vestita d'umilitade s' 330 23 | dolorosi mestieri che a le còrpora de li morti s'usano di fare, 331 25 | sì come fosse sustanzia corporale: la quale cosa, secondo 332 26 | passava per via, le persone correano per vedere lei; onde mirabile 333 9 | volgessero ad uno fiume bello e corrente e chiarissimo, lo quale 334 19, 1, 67| solo con donne o con omo cortese,~ 335 12, 1, 5 | Tu vai, ballata, sì cortesemente,~ 336 3 | puòsimi a pensare di questa cortesissima. [3] E pensando di lei mi 337 5 | altrui, feci per lei certe cosette per rima, le quali non è 338 3, 1, 2 | nel cui cospetto ven lo dir presente,~ 339 39 | possedere alquanti die contra la costanzia de la ragione; e discacciato 340 27, 1, 2 | e costumato a la sua segnoria,~ 341 15 | costei». Onde io, mosso da cotali pensamenti, propuosi di 342 23, 1, 68| vedea che donne la covrìan d'un velo;~ 343 23 | e pareami che donne la covrissero, cioè la sua testa, con 344 19, 1, 3 | non perch'io creda sua laude finire,~ 345 14 | condotto per amica persona, credendosi fare a me grande piacere, 346 5 | anni e mesi; e per più fare credente altrui, feci per lei certe 347 26 | testimoniare a chi non lo credesse. Ella coronata e vestita 348 36, 1, 12| e voi crescete sì lor volontate,~ 349 15, 1, 13| la qual si cria ne la vista morta~ 350 29 | secondo Tolomeo e secondo la cristiana veritade, nove siano li 351 29 | posta, ed ella fue de li cristiani del terzodecimo centinaio. 352 40 | benedetta la quale Jesu Cristo lasciò a noi per esemplo 353 23, 1, 41| visi di donne m'apparver crucciati,~ 354 37 | onde molte volte me ne crucciava nel mio cuore, ed avèamene 355 8, 2, 11| ma per farne cruccioso~ 356 8, 1, 6 | ha miso il suo crudele adoperare,~ 357 33, 1, 19| fu giunta da la sua crudelitate;~ 358 | dallo 359 25 | terzo de lo Eneida, quivi: Dardanide duri. Per Lucano parla la 360 32 | lamentasse alquanto, e di darlo a questo mio amico, acciò 361 27, 1, 12| la donna mia, per darmi più salute.~ 362 19, 1, 41| ha Dio per maggior grazia dato~ 363 2 | signoria per la vertù che li dava la mia imaginazione, che 364 12, 1, 2 | e con lui vade a madonna davante,~ 365 25 | dice che Juno, cioè una dea nemica de li Troiani, parlòe 366 33, 1, 2 | ch'io non debbo giammai~ 367 25 | quivi: Multum, Roma, tamen, debes civilibus, armis. Per Orazio 368 23 | ritornai pensando a la mia debilitata vita; e veggendo come leggero 369 11 | sensitivi, pingea fuori li deboletti spiriti del viso, e dicea 370 3 | grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, 371 23 | quale mi condusse a tanta debolezza, che me convenia stare come 372 27 | adoperava in me, pareami defettivamente avere parlato. E però propuosi 373 3 | m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. E ne l'una 374 12 | contraria di tutte le noie, non degnò salutare la tua persona, 375 | dei 376 2 | frequenter impeditus ero deinceps!». D'allora innanzi dico 377 19, 1, 70| in due: che ne l'una dico deli occhi, li quali sono principio 378 25 | domandato, non sapesse denudare le sue parole da cotale 379 25 | ragione, né quelli che rìmano dèono parlare così, non avendo 380 24 | dicendo: Ego vox clamantis in deserto: parate viam Domini. Ed 381 14 | altrui; e propuòsile di dire, desiderando che venissero per avventura 382 39 | occhi pareano due cose che desiderassero pur di piangere; e spesso 383 23, 1, 77| Vedi che sì desideroso vegno~ 384 38, 1, 11| reca innanzi me li suoi desiri;~ 385 30 | ancora lagrimando in questa desolata cittade, scrissi a li prìncipi 386 | desse 387 34, 1, 6 | s'era svegliato nel destrutto core,~ 388 29 | comune opinione astrologa, li detti cieli adoperino qua giuso 389 2 | disse queste parole: «Ecce deus fortior me, qui veniens 390 26, 1, 3 | ch'ogne lingua deven tremando muta,~ 391 25 | quivi ne la sua Poètria: Dic mihi, Musa, virum. Per Ovidio 392 22, 1, 14| seconda le prego che mi dicano di lei. La seconda comincia 393 12 | mi sforzava di parlare, e diceali queste parole: «Che è ciò, 394 12 | sospirando mi chiamasse, e diceami queste parole: «Fili mi, 395 23, 1, 42| che mi dicean pur: - Morràti, morràti -.~ 396 23 | credendo che io sognasse, e dicèanmi: «Non dormire più» e «Non 397 25 | sono parole d'Orazio, ma dìcele quasi recitando lo modo 398 23, 1, 55| dicendomi: - Che fai? Non sai novella?~ 399 23, 1, 28| io dissi: «Donne, dicerollo a vui.~ 400 9 | che Amore mi chiamasse, e dicèssemi queste parole: «Io vegno 401 23, 1, 25| e dicevan sovente:~ 402 14, 1, 14| acciò che lo mio parlare dichiarando sarebbe indarno, o vero 403 25 | dubitare persona degna da dichiararle onne dubitazione, e dubitare 404 25 | sustanzie ed uomini; degno è lo dicitore per rima di fare lo somigliante, 405 33 | soprascritto sonetto li diedi, dicendo io lui che per 406 | dietro 407 13, 1, 14| madonna la Pietà, che mi difenda.~ ~Questo sonetto in quattro 408 19, 1, 22| Sola Pietà nostra parte difende,~ 409 16 | veduta non solamente non mi difendea, ma finalmente disconfiggea 410 16 | questa donna, credendo che mi difendesse la sua veduta da questa 411 9 | donna la quale sarà tua difensione, come questa era». E nominòllami 412 8, 2, 20| lo mio intendimento sia diffinita. La seconda comincia quivi: 413 30 | vedova dispogliata da ogni dignitade; onde io, ancora lagrimando 414 7, 1, 11| Deo, per qual dignitate~ 415 18 | le quali adunate s'erano, dilettandosi l'una ne la compagnia de 416 37 | miei occhi si cominciaro a dilettare troppo di vederla; onde 417 17 | cagione de la nuova matera è dilettevole a udire, la dicerò, quanto 418 19, 1, 24| Diletti miei, or sofferite in pace~ 419 18 | sostenere la sua presenza? Dilloci, ché certo lo fine di cotale 420 9 | cuore sentia, però ch'io mi dilungava da la mia beatitudine. E 421 12 | in parole volgari: «Non dimandare più che utile ti sia». E 422 16 | veduta da questa battaglia, dimenticando quello che per appropinquare 423 37 | ed ora pare che vogliate dimenticarlo per questa donna che vi 424 39 | sé alcuno pensero, ch'io dimenticava lui e dov'io era. Per 425 18 | ardia di cominciare; e così dimorai alquanti con disiderio 426 38, 1, 2 | sen vene a dimorar meco sovente,~ 427 7, 1, 15| ond'io pover dimoro,~ 428 15, 1, 11| sol dimostrando che di me li doglia,~ 429 35, 1, 8 | di dimostrar con li occhi mia viltate.~ 430 40, 1, 4 | com'a la vista voi ne dimostrate,~ 431 39 | lungo continuare del pianto, dintorno loro si facea uno colore 432 22 | come noi avemo». Altre dipoi diceano di me: «Vedi questi 433 19, 1, 27| e che dirà ne lo inferno: «O malnati,~ 434 23, 1, 62| altro avesser detto, a voi dirèlo.~ 435 23, 1, 84| e come promisi loro di dirla; ne la seconda dico come 436 23 | rispuosi a loro: «Io vi diròe quello ch'i' hoe avuto». 437 9 | vili drappi. Elli mi parea disbigottito, e guardava la terra, salvo 438 14 | morti spiriti miei, e li discacciati rivenuti a le loro possessioni, 439 39 | costanzia de la ragione; e discacciato questo cotale malvagio desiderio, 440 3 | fuoco, dentro a la quale io discernea una figura d'uno segnore 441 9 | modo che per loro non si discernesse lo simulato amore che tu 442 15 | Poscia che tu perviene a così dischernevole vista, quando tu se' presso 443 23, 1, 46| veder donne andar per via disciolte,~ 444 16 | così, io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa 445 16 | difendea, ma finalmente disconfiggea la mia poca vita. E però 446 7 | venuta meno, assai me ne disconfortai, più che io medesimo non 447 31, 1, 76| vatten disconsolata a star con elle.~ 448 8, 2, 17| Più non vòi discovrir qual donna sia~ 449 9, 1, 14| compiutamente per tema ch'avea di discovrire lo mio secreto; ne la terza 450 23, 1, 76| e dèi aver pietate e non disdegno.~ 451 13, 1, 14| dico «madonna» quasi per disdegnoso modo di parlare. La seconda 452 31 | parlo a questa canzone, disegnandole a quali donne se ne vada, 453 34 | a la mia opera, cioè del disegnare figure d'angeli: e facendo 454 31 | trestizia, pensai di volere disfogarla con alquante parole dolorose; 455 32, 1, 2 | cor gentili, chè pietà 'l disia:~ 456 18 | dimorai alquanti con disiderio di dire e con paura di cominciare. ~ 457 41, 1, 5 | Quand'elli è giunto dove disira,~ 458 31, 1, 24| sì che dolce disire~ 459 12, 1, 14| leggeramente ti faria disnore.~ 460 19, 1, 70| possa intendere, a me non dispiace se la mi lascia stare, ché 461 9 | a la vista, l'andare mi dispiacea sì, che quasi li sospiri 462 30 | sopradetta cittade quasi vedova dispogliata da ogni dignitade; onde 463 2 | quale fu sì tosto a lui disponsata, e cominciò a prendere sopra 464 14 | d'una gentile donna che disposata era lo giorno; e però, secondo 465 27 | dicesse come me parea essere disposto a la sua operazione, e come 466 32, 1, 12| e dispregiar talora questa vita~ 467 13 | scriverne parole rimate; e dìssine allora questo sonetto, lo 468 14 | petto da la sinistra parte e distendersi di subito per tutte le parti 469 16, 1, 14| non m'intrametto se non di distinguere le parti per li loro cominciamenti. 470 22, 2, 14| sentenzia de le parti, e però le distinguo solamente. La seconda comincia 471 33 | lo servigio e nudo a così distretta persona di questa gloriosa. 472 11 | salutare, uno spirito d'amore, distruggendo tutti li altri spiriti sensitivi, 473 31 | cui tanto dolore era fatto distruggitore de l'anima mia; e cominciai 474 10 | gentilissima, la quale fue distruggitrice di tutti li vizi e regina 475 37, 1, 7 | ch'i' non ven disturbasse ogne cagione,~ 476 3 | stato alquanto, pareami che disvegliasse questa che dormia; e tanto 477 3 | sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato. E mantenente cominciai 478 22, 1, 7 | Ditelmi, donne, che 'l mi dice il 479 19, 1, 70| bellezze che sono secondo diterminata parte de la persona, quivi: 480 20, 1, 2 | sì come il saggio in suo dittare pone,~ 481 25 | parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori per rima 482 19, 1, 10| ch'io divenisse per temenza vile;~ 483 33, 1, 22| divenne spirital bellezza grande,~ 484 40 | questa gentilissima; onde io divenni in picciolo tempo poi di 485 39, 1, 10| diventan ne lo corangosciosi,~ 486 31, 1, 52| e sì fatto divento,~ 487 19, 1, 36| diverria nobil cosa, o si morria;~ 488 13, 1, 14| diversi, e narro la loro diversitade; ne la terza dico in che 489 19, 1, 70| trattare di questa donna. E dividesi questa parte in due: ne 490 19, 1, 15| Angelo clama in divino intelletto~ 491 38 | che li miei pensieri erano divisi. L'una parte chiamo 'cuore', 492 31, 1, 45| reca quella che m'ha 'l cor diviso;~ 493 20 | questa canzone fue alquanto divolgata tra le genti, con ciò fosse 494 21, 1, 14| dico: Aiutatemi, donne, do a intendere a cui la mia 495 2 | la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado, 496 34, 1, 11| le lagrime dogliose a li occhi tristi.~ 497 8, 2, 4 | che hai data matera al cor doglioso,~ 498 38, 1, 3 | e ragiona d'amordolcemente,~ 499 23 | chiamava la Morte, e dicea: «Dolcissima Morte, vieni a me, e non 500 39, 1, 11| vi tramortisce, sì glien dole;~


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