10-dole | doler-ovidi | paion-tolse | tolsi-vuol
grassetto = Testo principale
Capitolo, Paragrafo, Capoverso grigio = Testo di commento
1001 39, 1, 5 | E fatti son che paion due disiri~
1002 19, 1, 66| ingègnati, se puoi, d'esser palese~
1003 36 | vista pietosa e d'un colore palido quasi come d'amore; onde
1004 40 | onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini, in
1005 40 | de l'Altissimo: chiamansi palmieri, in quanto vanno oltremare,
1006 2 | mia memoria sotto maggiori paragrafi.~
1007 25 | Bella mihi, video, bella parantur, ait. E per questo puote
1008 24 | vox clamantis in deserto: parate viam Domini. Ed anche mi
1009 23, 1, 58| e vedea (che parean pioggia di manna)~
1010 26, 2, 10| e non fa sola sé parer piacente,~
1011 12 | m'addormentai come uno pargoletto battuto lagrimando. Avvenne
1012 14 | come stanno li altri nostri pari». Io dico che molte di queste
1013 23 | Non ti sconfortare». E parlandomi così, sì mi cessò la forte
1014 19, 1, 14| ché non è cosa da parlarne altrui.~
1015 25 | di parlare che a li altri parlatori volgari; onde, se alcuna
1016 19 | Allora dico che la mia lingua parlò quasi come per se stessa
1017 25 | dea nemica de li Troiani, parlòe ad Eolo, segnore de li venti,
1018 40 | propinquo paese, in alcuna vista parrebbero turbati passando per lo
1019 33, 1, 21| partendo sé da la nostra veduta,~
1020 5 | vi fue posto mente, che, partendomi da questo luogo, mi sentio
1021 12 | se habent circumferentiae partes; tu autem non sic». Allora,
1022 34, 1, 8 | per che ciascun dolente si partia.~
1023 22 | quelle donne che da lei si partìano, io mi sarei nascoso incontanente
1024 21, 1, 14| intra queste due parti è una particella, ch'è quasi domandatrice
1025 23, 1, 9 | fecer lei partir via,~
1026 2 | alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse; e trapassando molte
1027 7 | volontade, convenne che si partisse de la sopradetta cittade
1028 34 | meco, però pensava». Onde partiti costoro, ritornàimi a la
1029 12 | giunse tanto dolore, che, partito me da le genti, in solinga
1030 14 | intendimento di ritornare». E partitomi da lui, mi ritornai ne la
1031 12 | chiamato; e riguardandolo, parvemi che piangesse pietosamente,
1032 3, 1, 3 | ciò che mi rescrivan suo parvente~
1033 3, 1, 13| lei paventosa umilmente pascea:~
1034 19, 1, 54| e passan sì che 'l cor ciascun retrova:~
1035 40 | che alquanti peregrini passavano per una via la quale è quasi
1036 31, 1, 22| passò li cieli con tanta vertute,~
1037 14, 1, 9 | che fère tra' miei spiriti paurosi,~
1038 23 | maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico
1039 3, 1, 13| lei paventosa umilmente pascea:~
1040 15, 1, 14| meno; ne la quarta dico che pecca quelli che non mostra pietà
1041 | pel
1042 15 | trasfigurazione, mi giunse uno pensamento forte, lo quale poco si
1043 33 | detto èi questo sonetto, pensandomi chi questi era a cui lo
1044 40 | di queste qui, ché forse pensano de li loro amici lontani,
1045 14, 1, 2 | e non pensate, donna, onde si mova~
1046 12, 1, 24| pensatel voi, da che non mutò 'l
1047 23 | la mia donna. E quando èi pensato alquanto di lei, ed io ritornai
1048 35, 1, 5 | Allor m'accorsi che voi pensavate~
1049 19, 1, 70| quinci si lievi ogni vizioso pensiero, ricòrdisi chi ci legge
1050 19, 1, 70| avere a me stesso quand'io penso lo suo valore, e com'io
1051 38, 1, 9 | Ei le risponde: «Oi anima pensosa,~
1052 39 | cominciò dolorosamente a pentère de lo desiderio a cui sì
1053 2 | sensitivi portano le loro percezioni, si cominciò a maravigliare
1054 19, 1, 26| là ov' è alcun che perder lei s'attende,~
1055 12, 1, 41| s'ella pel tuo prego li perdona,~
1056 7, 1, 20| mostrano, e dico che io hoe ciò perduto. La seconda parte comincia
1057 19, 1, 34| lor pensero agghiaccia e père;~
1058 29 | tutti e nove li mobili cieli perfettissimamente s'aveano insieme. Questa
1059 29 | li anni Domini, in cui lo perfetto numero nove volte era compiuto
1060 12, 1, 44| sicuramente andare e sanza pericolo alcuno; ne la seconda dico
1061 15, 1, 4 | che dice: «Fuggi, se 'l perir t'è noia».~
1062 19, 1, 47| Color di perle ha quasi in forma, quale~
1063 12, 1, 44| seconda dico quello che lei si pertiene di fare intendere; ne la
1064 15 | ragionamento meco: «Poscia che tu perviene a così dischernevole vista,
1065 37 | voi, se non in quanto le pesa de la gloriosa donna di
1066 22, 1, 10| piàcciavi di restar qui meco alquanto,~
1067 28 | beata. E avvegna che forse piacerebbe a presente trattare alquanto
1068 5 | una gentile donna di molto piacevole aspetto, la quale mi mirava
1069 19, 1, 60| figliuola d'Amor giovane e piana,~
1070 8 | di molte donne, le quali piangeano assai pietosamente. Allora
1071 12 | riguardandolo, parvemi che piangesse pietosamente, e parea che
1072 23 | mi faceano giudicare che piangessero; e pareami che li uccelli
1073 37, 1, 8 | membrandovi colei cui voi piangeste.~
1074 23, 1, 8 | di me per quella che meco piangia,~
1075 39, 1, 7 | e spesse volte piangon sì ch'Amore~
1076 23, 1, 31| piànsemi Amor nel core, ove dimora;~
1077 14 | queste parole: «Io tenni li piedi in quella parte de la vita,
1078 40 | de la mia vista; e molti pieni d'invidia già si procacciavano
1079 40 | e acciò che più paresse pietoso, propuosi di dire come se
1080 31, 1, 33| core ha di pietra sì malvagio e vile,~
1081 15, 1, 8 | le pietre par che gridin: «Moia, moia».~
1082 13, 1, 14| pigli matera, e se la voglio pigliare da tutti, convene che io
1083 14, 1, 10| e quale ancide, e qual pinge di fore,~
1084 11 | altri spiriti sensitivi, pingea fuori li deboletti spiriti
1085 19, 1, 55| voi le vedete Amor pinto nel viso,~
1086 14 | persona simulatamente ad una pintura, la quale circundava questa
1087 23, 1, 58| e vedea (che parean pioggia di manna)~
1088 6 | altissimo sire, e compuosi una pìstola sotto forma di serventese,
1089 28 | Quomodo sedet sola civitas plena populo! facta est quasi
1090 8, 1, 2 | udendo qual cagion lui fa plorare~
1091 7, 1, 20| dentro dallo core struggo e ploro.~ ~Questo sonetto ha due
1092 | poche
1093 | pochi
1094 25 | buono Omero, quivi ne la sua Poètria: Dic mihi, Musa, virum.
1095 14 | corpo. Allora dico che io poggiai la mia persona simulatamente
1096 20, 1, 2 | il saggio in suo dittare pone,~
1097 15 | che avrestù da rispondere, ponendo che tu avessi libera ciascuna
1098 15 | lei da cotale riprensione, ponesse anche di quello che mi diviene
1099 28 | sedet sola civitas plena populo! facta est quasi vidua domina
1100 14, 1, 5 | Se lo saveste, non porìa Pietate~
1101 22 | onde io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei
1102 2 | di sì nobili e laudabili portamenti, che certo di lei si potea
1103 2 | tutti li spiriti sensitivi portano le loro percezioni, si cominciò
1104 31, 1, 74| erano usate di portar letizia;~
1105 40 | Dicea d'Amore, però che io portava nel viso tante de le sue
1106 33, 1, 7 | chè li tormenti che tu porterai~
1107 23 | desidero; e tu lo vedi, ché io porto già lo tuo colore». E quando
1108 9 | avere a lei, io l'ho meco, e pòrtolo a donna la quale sarà tua
1109 7, 1, 9 | mi pose in vita sì dolce e soave,~
1110 39 | vilmente s'avea lasciato possedere alquanti die contra la costanzia
1111 38, 1, 7 | ed è la sua vertù tanto possente,~
1112 14 | discacciati rivenuti a le loro possessioni, dissi a questo mio amico
1113 25 | ragione, la quale poi sia possibile d'aprire per prosa. Che
1114 28 | medesimo, la quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae:
1115 19, 1, 56| là 've non pote alcun mirarla fiso.~
1116 | potei
1117 | potendo
1118 27 | vertude; e non credendo potere ciò narrare in brevitade
1119 | potessi
1120 13, 1, 3 | ch'altro mi fa voler sua potestate,~
1121 | potete
1122 41 | quivi: So io che parla. Potrèbbesi più sottilmente ancora dividere,
1123 | potremmo
1124 | potrò
1125 7, 1, 15| ond'io pover dimoro,~
1126 33 | per lui fatto, vidi che povero mi parea lo servigio e nudo
1127 12 | Fili mi, tempus est ut praetermictantur simulacra nostra». Allora
1128 28 | guardare nel proemio che precede questo libello; la seconda
1129 24 | quello Giovanni lo quale precedette la verace luce, dicendo:
1130 3 | tutti li fedeli d'Amore; e pregandoli che giudicassero la mia
1131 23, 1, 24| pregava l'una l'altra umilemente;~
1132 12, 1, 31| ed a la fine falle umil preghero,~
1133 18 | queste parole: «Noi ti preghiamo che tu ne dichi ove sia
1134 8, 2, 14| e ciò ch'è in donna da pregiar vertute:~
1135 32 | fue meco a ragionare, mi pregòe ch'io li dovesse dire alcuna
1136 13, 1, 9 | io non so da qual matera prenda;~
1137 19 | grande letizia, pensando di prenderle per mio cominciamento; onde
1138 18 | non puoi sostenere la sua presenza? Dilloci, ché certo lo fine
1139 26, 2, 14| non solamente ne la sua presenzia, ma ricordandosi di lei,
1140 36, 1, 2 | non preser mai così mirabilmente~
1141 28 | volte lo numero del nove ha preso luogo tra le parole dinanzi,
1142 25 | dire, è che quasi fuoro li primi che dissero in lingua di
1143 7, 1, 20| Questo sonetto ha due parti principali; che ne la prima intendo
1144 30 | desolata cittade, scrissi a li prìncipi de la terra alquanto de
1145 40 | molti pieni d'invidia già si procacciavano di sapere di me quello che
1146 23 | morto», e a dire tra loro: «Procuriamo di confortarlo»; onde molte
1147 20, 1, 14| e questa potenzia siano produtti in essere, e come l'uno
1148 23, 1, 84| fantasia da certe donne, e come promisi loro di dirla; ne la seconda
1149 8, 2, 18| che per le propietà sue canosciute.~
1150 11 | quando ella fosse alquanto propinqua al salutare, uno spirito
1151 23 | me, la quale era meco di propinquissima sanguinitade congiunta,
1152 14 | prese veggendosi in tanta propinquitade a la gentilissima donna,
1153 40 | so che s'elli fossero di propinquo paese, in alcuna vista parrebbero
1154 42 | vidi cose che mi fecero proporre di non dire più di questa
1155 25 | in latino, secondo alcuna proporzione. E segno che sia picciolo
1156 | propri
1157 40 | in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio
1158 | proprie
1159 14 | ne giugnerebbe altrui; e propuòsile di dire, desiderando che
1160 25 | sia possibile d'aprire per prosa. Che li poete abbiano così
1161 25 | licenza di parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori
1162 16 | questa battaglia d'Amore mi pugnava così, io mi movea quasi
1163 13 | tanto più gravi e dolorosi punti li conviene passare. L'altro
1164 3 | luogo d'una mia camera, e puòsimi a pensare di questa cortesissima. [
1165 41 | sottilmente fare intendere; ma puòtesi passare con questa divisa,
1166 19, 1, 44| esser pò sì adorna e sì pura?»~
1167 19 | sono gentili e che non sono pure femmine. Allora dico che
1168 39 | loro si facea uno colore purpureo, lo quale suole apparire
1169 | qualora
1170 13 | sunt consequentia rerum. Lo quarto era questo: la donna per
1171 19, 1, 18| d'un'anima che 'nfin quassù risplende».~
1172 | que'
1173 | quia
1174 | quid
1175 19, 1, 70| fine d'amore. E acciò che quinci si lievi ogni vizioso pensiero,
1176 | quindi
1177 39 | là dov'io era. Per questo raccendimento de' sospiri si raccese lo
1178 39 | raccendimento de' sospiri si raccese lo sollenato lagrimare,
1179 19, 1, 70| raccomàndami a lui come tu dei.~ ~Questa
1180 12, 1, 44| licenzio del gire quando vuole, raccomandando lo suo movimento ne le braccia
1181 12, 1, 37| che le saprà contar mia ragion bona:~
1182 31 | canzone, ne la quale piangendo ragionassi di lei, per cui tanto dolore
1183 14, 1, 14| sia cosa che per la sua ragionata cagione assai sia manifesto,
1184 26 | gentilissima donna, di cui ragionato è ne le precedenti parole,
1185 5 | le più persone che di me ragionavano. Con questa donna mi celai
1186 12 | quelli, volentieri le ne ragionerò; e per questo sentirà ella
1187 25 | che poete volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore
1188 14, 1, 3 | ch'io vi rassembri sì figura nova~
1189 18 | donna non era con esse, rassicurandomi le salutai, e domandai che
1190 20, 1, 4 | com'alma razional sanza ragione.~
1191 31, 1, 16| nel reame ove li angeli hanno pace,~
1192 40 | oltremare, là onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini,
1193 26, 2, 13| che nessun la si può recare a mente,~
1194 25 | d'Orazio, ma dìcele quasi recitando lo modo del buono Omero,
1195 9, 1, 12| e rècolo a servir novo piacere».~
1196 21, 1, 14| ne la seconda dico come reduce in atto Amore ne li cuori
1197 11 | quale molte volte passava e redundava la mia capacitade. ~
1198 2 | volta sofferse che Amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio
1199 11 | tutto allora sotto lo suo reggimento, molte volte si movea come
1200 23, 1, 82| guardando verso l'alto regno:~
1201 19, 1, 45| Poi la reguarda, e fra se stesso giura~
1202 36, 1, 10| che non reguardin voi spesse fiate,~
1203 32, 1, 5 | che gli occhi mi sarebber rei,~
1204 12, 1, 39| reman tu qui con lei,~
1205 14, 1, 11| sì che solo remane a veder vui:~
1206 31, 1, 3 | sì che per vinti son remasi omai.~
1207 25 | libro c'ha nome Libro di Remedio d'Amore, quivi: Bella mihi,
1208 26, 2, 4 | di bella grazia a Dio render merzede.~
1209 13 | Nomina sunt consequentia rerum. Lo quarto era questo: la
1210 3, 1, 3 | in ciò che mi rescrivan suo parvente~
1211 19, 1, 12| a respetto di lei leggeramente,~
1212 22, 1, 10| piàcciavi di restar qui meco alquanto,~
1213 19, 1, 65| non restare ove sia gente villana;~
1214 40, 1, 9 | Se voi restaste per volerlo audire,~
1215 37 | le vostre lagrime avere restate». E quando così avea detto
1216 14 | io riposato alquanto, e resurressiti li morti spiriti miei, e
1217 28 | nome fue in grandissima reverenzia ne le parole di questa Beatrice
1218 39 | alcuno martirio che altri riceva. Onde appare che de la loro
1219 12 | nel cammino de li sospiri, ricevea da te alcuna noia; e però
1220 3 | pianto; e così piangendo, si ricogliea questa donna ne le sue braccia,
1221 23 | Onde io essendo alquanto riconfortato, e conosciuto lo fallace
1222 22 | la mia faccia, onde io mi ricopria con porre le mani spesso
1223 26, 2, 14| ne la sua presenzia, ma ricordandosi di lei, mirabilmente operava.
1224 6 | una volontade di volere ricordare lo nome di quella gentilissima
1225 38 | desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima donna
1226 19, 1, 70| lievi ogni vizioso pensiero, ricòrdisi chi ci legge che di sopra
1227 3 | mi partio da le genti, e ricorsi a lo solingo luogo d'una
1228 40 | che questo non si potea ricovrire. E quando mi domandavano: «
1229 38 | Capitolo 38.~ ~Ricovròmi la vista di quella donna
1230 25 | corpo. Dico anche di lui che ridea, e anche che parlava; le
1231 18 | quali n'avea certe che si rideano tra loro. Altre v'erano
1232 24, 1, 6 | e ciascuna parola sua ridia.~
1233 19, 1, 70| da viltà; ne la quarta, ridicendo anche a cui ne intenda dire,
1234 26 | onesta e soave, tanto che ridìcere non lo sapeano; né alcuno
1235 40 | la casa di sa' Iacopo o riede. E però è da sapere che
1236 3 | leggeramente; la quale io riguardando molto intentivamente, conobbi
1237 12 | sonni m'avea già chiamato; e riguardandolo, parvemi che piangesse pietosamente,
1238 34 | convenia di fare onore. E riguardavano quello che io facea; e secondo
1239 14, 1, 4 | quando riguardo la vostra beltate.~
1240 38 | altro pensare?». Poi si rilevava un altro pensero, e dicea
1241 16, 1, 8 | e que' riman, perché di voi ragiona.~
1242 31 | che questa canzone paia rimanere più vedova dopo lo suo fine,
1243 37 | battaglia che io avea meco non rimanesse saputa pur dal misero che
1244 30 | partita da questo secolo, rimase tutta la sopradetta cittade
1245 22 | trapassaro queste donne; ed io rimasi in tanta tristizia, che
1246 25 | vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto vesta di figura
1247 25 | poete, conceduto è a li rimatori. Dunque, se noi vedemo che
1248 37 | potete fate, ché io la vi pur rimembrerò molto spesso, maladetti
1249 37 | medesimo; ne la seconda, rimuovo alcuna dubitazione, manifestando
1250 23, 1, 84| che ora mi chiamaro, le ringrazio chiusamente; e comincia
1251 24 | che ha meco». Onde io poi ripensando, propuosi di scrivere per
1252 38 | consentito ciò, e io mi ripensava sì come da la ragione mosso,
1253 20, 1, 7 | dentro la qual dormendo si riposa~
1254 14 | che io avesse. Allora io riposato alquanto, e resurressiti
1255 38 | acciò che la mia vita si riposi». E molte volte pensava
1256 15 | me, anzi continuamente mi riprendea, ed era di cotale ragionamento
1257 30 | E se alcuno volesse me riprendere di ciò, ch'io non scrivo
1258 19 | d'amore. Queste parole io ripuosi ne la mente con grande letizia,
1259 23 | avea «O Beatrice», quando riscotendomi apersi li occhi, e vidi
1260 31, 1, 51| ch'io mi riscuoto per dolor ch'i' sento;~
1261 25 | uomo, e spezialmente essere risibile; e però appare ch'io ponga
1262 21, 1, 14| l'altro lo suo mirabile riso; salvo che non dico di questo
1263 22, 2, 3 | Tu risomigli a la voce ben lui,~
1264 19, 1, 18| un'anima che 'nfin quassù risplende».~
1265 15 | vertude, in quanto tu le rispondessi? » Ed a costui rispondea
1266 3, 1, 14| sentenzie; tra li quali fue risponditore quelli cui io chiamo primo
1267 22, 2, 14| in loro le donne per cui rispondo; e però che sono di sopra
1268 23 | conosciuto lo fallace imaginare, rispuosi a loro: «Io vi diròe quello
1269 21, 1, 14| che la memoria non puote ritenere lui né sua operazione.~
1270 34 | Onde partiti costoro, ritornàimi a la mia opera, cioè del
1271 10 | Capitolo 10.~ ~Appresso la mia ritornata mi misi a cercare di questa
1272 19 | cominciamento; onde poi ritornato a la sopradetta cittade,
1273 15 | potesse levare; e però non mi ritraggono le passate passioni da cercare
1274 38 | tribulazione, perché non vuoli tu ritrarre te da tanta amaritudine?
1275 31, 1, 72| e ritruova le donne e le donzelle,~
1276 9 | difesa, e so che lo suo rivenire non sarà a gran tempi; e
1277 14 | spiriti miei, e li discacciati rivenuti a le loro possessioni, dissi
1278 19 | lungo lo quale sen gìa uno rivo chiaro molto, a me giunse
1279 39 | malvagio desiderio, sì si rivolsero tutti li miei pensamenti
1280 23 | alcuno ammonimento d'Amore mi rivolsi a loro. E quando mi videro,
1281 40 | altro apostolo; chiamansi romei, in quanto vanno a Roma,
1282 12 | disparve, e lo mio sonno fue rotto. Onde io ricordandomi trovai
1283 3 | poteo sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato. E mantenente
1284 23, 1, 48| che di tristizia saettavan foco.~
1285 20, 1, 9 | Bieltate appare in saggia donna pui,~
1286 20, 1, 2 | sì come il saggio in suo dittare pone,~
1287 41 | dire che lo mio pensero sale ne la qualitade di costei
1288 34, 1, 14| oggi fa l'anno che nel ciel salisti».~
1289 18 | esse, rassicurandomi le salutai, e domandai che piacesse
1290 34 | Quando li vidi, mi levai, e salutando loro dissi: «Altri era testé
1291 3 | sonetto, ne lo quale io salutasse tutti li fedeli d'Amore;
1292 11 | questa gentilissima salute salutava, non che Amore fosse tal
1293 3 | meritata nel grande secolo, mi salutoe molto virtuosamente, tanto
1294 23 | lo suo durare, ancora che sana fosse, sì cominciai a piangere
1295 23 | questa gentilissima. Onde poi sanato di questa infermitade, propuosi
1296 39 | Beatrice con quelle vestimenta sanguigne co le quali apparve prima
1297 22, 1, 8 | perch'io vi veggio andar sanz'atto vile.~
1298 23 | venni a quello ch'io non sapea ove io mi fosse; e vedere
1299 25 | mio primo amico e io ne sapemo bene di quelli che così
1300 26 | sensibilmente vedere, ma li altri sappiano di lei quello che le parole
1301 14 | bellezze. Onde io, quasi non sappiendo a che io fossi menato, e
1302 12, 1, 37| che le saprà contar mia ragion bona:~
1303 31, 1, 64| non vi saprei io dir ben quel ch'io sono,~
1304 32, 1, 5 | però che gli occhi mi sarebber rei,~
1305 | sarebbero
1306 | sarei
1307 37 | ricevere più divisioni, ma sariano indarno, però che è manifesto
1308 | sarò
1309 19, 1, 30| or vòi di sua virtù farvi savere.~
1310 14, 1, 5 | Se lo saveste, non porìa Pietate~
1311 38 | gentile, bella, giovane e savia, e apparita forse per volontade
1312 35 | fore una vista di terribile sbigottimento. Onde io, accorgendomi del
1313 15, 1, 10| se l'alma sbigottita non conforta,~
1314 7 | lontano: per che io quasi sbigottito de la bella difesa che m'
1315 14, 1, 14| li guai de li scacciati tormentosi.~ ~Questo sonetto
1316 36, 1, 8 | temo forte no lo cor si schianti.~
1317 25 | Orazio parla l'uomo a la sua scienzia medesima, sì come ad altra
1318 23, 1, 54| ed omo apparve scolorito e fioco,~
1319 18 | loro era stata a molte mie sconfitte; ed io passando appresso
1320 23 | Non dormire più» e «Non ti sconfortare». E parlandomi così, sì
1321 23, 1, 12| qual dicea: «Perché sì ti sconforte?»~
1322 31 | dividerò prima che io la scriva: e cotale modo terrò da
1323 13 | mi giunse volontade di scriverne parole rimate; e dìssine
1324 14, 1, 14| cagione di questo sonetto, si scrivono dubbiose parole, cioè quando
1325 12, 1, 36| avante che sdonnei,~
1326 2 | vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò
1327 42 | colui qui est per omnia secula benedictus.~
1328 14, 1, 8 | prende baldanza e tanta securtate,~
1329 24 | imaginazione, avvenne uno die che, sedendo io pensoso in alcuna parte,
1330 25 | secondo alcuna proporzione. E segno che sia picciolo tempo,
1331 2 | fosse baldanza d'Amore a segnoreggiare me, tuttavia era di sì nobilissima
1332 9 | dolcissimo segnore, lo quale mi segnoreggiava per la vertù de la gentilissima
1333 2 | allora innanzi dico che Amore segnoreggiò la mia anima, la quale fu
1334 12 | ballata, ne la quale io seguitasse ciò che lo mio segnore m'
1335 13 | ciò sia cosa che li nomi sèguitino le nominate cose, sì come
1336 12, 1, 42| fa che li annunzi un bel sembiante pace».~
1337 3, 1, 9 | Allegro mi sembrava Amor tenendo~
1338 14 | avea, dissi a lui: «Perché semo noi venuti a queste donne?».
1339 3, 1, 14| manifestissimo a li più semplici.~
1340 26 | pur coloro che la poteano sensibilmente vedere, ma li altri sappiano
1341 25 | inanimate sì come se avessero senso e ragione, e fàttele parlare
1342 14, 1, 13| ma non sì ch'io non senta bene allore~
1343 26, 1, 5 | Ella si va, sentendosi laudare,~
1344 39 | quale io comprendesse la sentenza di questa ragione. E dissi
1345 3, 1, 14| risposto da molti e di diverse sentenzie; tra li quali fue risponditore
1346 24, 1, 14| le quali dice come io mi sentii svegliare lo tremore usato
1347 12 | ragionerò; e per questo sentirà ella la tua volontade la
1348 3, 1, 14| tra lui e me, quando elli seppe che io era quelli che li
1349 40 | di Galizia, però che la sepultura di sa' Iacopo fue più lontana
1350 21, 1, 14| precedente parte ed a la sequente, e comincia quivi: Aiutatemi,
1351 19, 1, 70| prima parte è proemio de le sequenti parole; la seconda è lo
1352 6 | una pìstola sotto forma di serventese, la quale io non scriverò:
1353 12, 1, 34| e vedrassi ubidir ben servidore.~
1354 20 | pensando che l'amico era da servire, propuosi di dire parole
1355 14 | ch'elle siano degnamente servite». E lo vero è che adunate
1356 19, 1, 70| trattato; la terza è quasi una serviziale de le precedenti parole.
1357 6 | donna. E presi li nomi di sessanta le più belle donne de la
1358 22, 1, 13| e vèggiovi tornar sì sfigurate,~
1359 31, 1, 4 | Ora, s'i' voglio sfogar lo dolore,~
1360 32, 1, 8 | che sfogasser lo cor, piangendo lei.~
1361 9, 1, 2 | pensoso de l'andar che mi sgradia,~
1362 5 | maravigliandosi del mio sguardare, che parea che sopra lei
1363 | sic
1364 12, 1, 44| confòrtola però che vada più sicura, e dico ne la cui compagnia
1365 | sicut
1366 23 | O Beatrice, benedetta sie tu»; e già detto avea «O
1367 14 | le quali, parlando a lei, significasse la cagione del mio trasfiguramento,
1368 26, 1, 14| parole ne le quali ciò fosse significato: e dissi allora questo altro
1369 40 | peregrini' secondo la larga significazione del vocabulo; ché peregrini
1370 3, 1, 14| risponsione, ne la seconda significo a che si dee rispondere.
1371 24 | chiamerebbe Amore, per molta simiglianza che ha meco». Onde io poi
1372 12 | tanquam centrum circuli, cui simili modo se habent circumferentiae
1373 29 | numero fue ella medesima; per similitudine dico, e ciò intendo così.
1374 12 | est ut praetermictantur simulacra nostra». Allora mi parea
1375 14 | io poggiai la mia persona simulatamente ad una pintura, la quale
1376 9 | loro non si discernesse lo simulato amore che tu hai mostrato
1377 32 | donna che s'era morta; e simulava sue parole, acciò che paresse
1378 14 | incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito
1379 29 | mese; e secondo l'usanza di Siria, ella si partìo nel nono
1380 23, 1, 37| e furon sì smagati~
1381 12, 1, 28| fu vostro, e mai non s'è smagato».~
1382 23, 1, 32| per che l'anima mia fu sì smarrita,~
1383 16, 1, 10| e così smorto, d'onne valor vòto,~
1384 7, 1, 4 | e prego sol ch'audir mi sofferiate,~
1385 7, 1, 20| dolor meus, e pregare che mi sofferino d'audire; nella seconda
1386 19, 1, 24| Diletti miei, or sofferite in pace~
1387 23 | infermitade, onde io continuamente soffersi per nove dì amarissima pena;
1388 31, 1, 2 | hanno di lagrimar sofferta pena,~
1389 19, 1, 35| e qual soffrisse di starla a vedere~
1390 23 | isvegliarmi, credendo che io sognasse, e dicèanmi: «Non dormire
1391 3, 1, 14| verace giudicio del detto sogno non fue veduto allora per
1392 37 | nel mio pensero: «Or voi solavate fare piangere chi vedea
1393 37 | gloriosa donna di cui piangere solete; ma quanto potete fate,
1394 12 | partito me da le genti, in solinga parte andai a bagnare la
1395 3 | le genti, e ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera,
1396 8, 1, 14| parti: ne la prima chiamo e sollìcito li fedeli d'Amore a piangere
1397 14, 1, 14| sono, è manifesto ciò che solverebbe le dubitose parole: e però
1398 24, 1, 14| quell'ha nome Amor, sì mi somiglia».~ ~Questo sonetto ha molte
1399 25 | dicitore per rima di fare lo somigliante, ma non sanza ragione alcuna,
1400 23, 1, 78| esser de' tuoi, ch'io ti somiglio in fede.~
1401 19, 1, 29| Madonna è disiata in sommo cielo:~
1402 35, 1, 11| ch'era sommosso da la vostra vista.~
1403 12 | come assai fiate ne li miei sonni m'avea già chiamato; e riguardandolo,
1404 33, 1, 15| un sòno di pietate,~
1405 14, 1, 14| sarebbe indarno, o vero di soperchio.~
1406 13, 1, 14| dividere: ne la prima dico e soppongo che tutti li miei pensieri
1407 3 | 3] E pensando di lei mi sopragiunse uno soave sonno, ne lo quale
1408 2 | utile a udire. E però che soprastare a le passioni e atti di
1409 31, 1, 73| a cui le tue sorelle~
1410 21, 1, 12| ch'ella par quando un poco sorride,~
1411 40 | distrutto questo Amore?», ed io sorridendo li guardava, e nulla dicea
1412 39, 1, 9 | Questi penseri, e li sospir ch'eo gitto,~
1413 31, 1, 57| Pianger di doglia e sospirar d'angoscia~
1414 41, 1, 2 | passa 'l sospiro ch'esce del mio core:~
1415 3 | verso lo cielo; onde io sostenea sì grande angoscia, che
1416 10 | cagione, cioè di questa soverchievole voce che parea che m'infamasse
1417 11 | beatitudine, ma elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale,
1418 33, 1, 23| che per lo cielo spande~
1419 37, 1, 10| e spavèntami sì, ch'io temo forte~
1420 19, 1, 25| che vostra spene sia quanto me piace~
1421 41 | allora, comincia: Oltre la spera; lo quale ha in sé cinque
1422 13, 1, 5 | altro sperando m'aporta dolzore,~
1423 8, 2, 20| non speri mai d'aver sua compagnia.~ ~
1424 38 | Tu vedi che questo è uno spiramento d'Amore, che ne reca li
1425 33, 1, 22| divenne spirital bellezza grande,~
1426 38, 1, 10| questi è uno spiritel novo d'amore,~
1427 14 | molto mi dolea di questi spiritelli, che si lamentavano forte
1428 41 | spirito peregrino', acciò che spiritualmente va là suso, e sì come peregrino
1429 16, 1, 7 | càmpami uno spirto vivo solamente,~
1430 41, 1, 7 | e luce sì che per lo suo splendore~
1431 31, 1, 40| d'onne consolar l'anima spoglia,~
1432 14 | magione del suo novello sposo. Sì che io credendomi fare
1433 41 | fuori de la sua patria, vi stae. Ne la quarta dico come
1434 | stanno
1435 19, 1, 70| so che tu, aggiungo una stanza quasi come ancella de l'
1436 33 | soprascritto sonetto, sì dissi due stanzie d'una canzone, l'una per
1437 19, 1, 35| e qual soffrisse di starla a vedere~
1438 35, 1, 3 | quando guardaste li atti e la statura~
1439 31 | quali donne se ne vada, e stèasi con loro. ~
1440 2 | ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte
1441 23 | sole oscurare, sì che le stelle si mostravano di colore
1442 | stessa
1443 | stessi
1444 26 | ciò, volendo ripigliare lo stilo de la sua loda, propuosi
1445 25 | di quelli che così rìmano stoltamente. ~
1446 13 | la donna per cui Amore ti stringe così, non è come l'altre
1447 31, 1, 58| mi strugge 'l core ovunque sol mi trovo,~
1448 7, 1, 20| e dentro dallo core struggo e ploro.~ ~Questo sonetto
1449 14, 1, 14| vita, salvo che fuori de li strumenti loro. E questo dubbio è
1450 42 | lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella
1451 | su
1452 41, 1, 4 | piangendo mette in lui, pur sù lo tira.~
1453 16, 1, 5 | ch'Amor m'assale subitanamente,~
1454 28 | proposito, ancora non sarebbe sufficiente la mia lingua a trattare,
1455 | sunt
1456 39 | colore purpureo, lo quale suole apparire per alcuno martirio
1457 21, 1, 7 | fugge dinanzi a lei superbia ed ira.~
1458 25 | parlano, sì come se fossero sustanzie ed uomini; degno è lo dicitore
1459 24, 1, 14| quali dice come io mi sentii svegliare lo tremore usato nel cuore,
1460 34, 1, 6 | s'era svegliato nel destrutto core,~
1461 3, 1, 12| Poi la svegliava, e d'esto core ardendo~
1462 23 | quello che veduto avea, tacendo lo nome di questa gentilissima.
1463 24 | rima a lo mio primo amico, tacendomi certe parole le quali pareano
1464 17 | avvegna che sempre poi tacesse di dire a lei, a me convenne
1465 | tamen
1466 | tanquam
1467 | tanti
1468 34 | disegnava uno angelo sopra certe tavolette; e mentre io lo disegnava,
1469 9, 1, 14| che non compiutamente per tema ch'avea di discovrire lo
1470 19, 1, 10| ch'io divenisse per temenza vile;~
1471 9 | rivenire non sarà a gran tempi; e però quello cuore che
1472 12 | queste parole: «Fili mi, tempus est ut praetermictantur
1473 33, 1, 6 | dico: - Anima mia, chè non ten vai?~
1474 3, 1, 9 | Allegro mi sembrava Amor tenendo~
1475 15, 1, 14| la cagione per che non mi tengo di gire presso di questa
1476 14 | amico queste parole: «Io tenni li piedi in quella parte
1477 13 | pensamenti a combattere ed a tentare, ciascuno quasi indefensibilemente;
1478 39 | desiderio malvagio e vana tentazione paresse distrutto, sì che
1479 26, 2, 3 | quelle che vanno con lei son tenute~
1480 5 | che parea che sopra lei terminasse. Onde molti s'accorsero
1481 5 | gentilissima Beatrice e terminava ne li occhi miei. Allora
1482 9 | non tanto fosse lontano lo termine de lo mio andare quanto
1483 23 | che fossero grandissimi terremuoti. E maravigliandomi in cotale
1484 35 | parere de fore una vista di terribile sbigottimento. Onde io,
1485 31 | la scriva: e cotale modo terrò da qui innanzi. Io dico
1486 25 | animata a le cose animate, nel terzo de lo Eneida, quivi: Dardanide
1487 29 | fue de li cristiani del terzodecimo centinaio. Perché questo
1488 7, 1, 14| che si movea d'amoroso tesoro;~
1489 23 | covrissero, cioè la sua testa, con uno bianco velo; e
1490 | testé
1491 26 | come esperti, mi potrebbero testimoniare a chi non lo credesse. Ella
1492 12 | puerizia. E di ciò chiama testimonio colui che lo sa, e come
1493 | tibi
1494 41, 1, 4 | mette in lui, pur sù lo tira.~
1495 36 | donna, la quale parea che tirasse le lagrime fuori de li miei
1496 29 | che lo primo mese è ivi Tisirin primo, lo quale a noi è
1497 8 | con la mia donna. E di ciò toccai alcuna cosa ne l'ultima
1498 27, 1, 5 | Però quando mi tolle sì 'l valore~
1499 29 | ciò sia cosa che, secondo Tolomeo e secondo la cristiana veritade,
1500 31, 1, 18| no la ci tolse qualità di gelo~
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