A ciascun'alma presa, e
gentil core,
nel cui cospetto ven lo dir presente,
in ciò che mi rescrivan suo parvente
salute in lor segnor, cioè Amore.
Già eran quasi che atterzate l'ore
del tempo che onne stella n'è lucente,
quando m'apparve Amor subitamente
cui essenza membrar mi dà orrore.
Allegro mi sembrava Amor tenendo
meo core in mano, e ne le braccia avea
madonna involta in un drappo dormendo.
Poi la svegliava, e d'esto core ardendo
lei paventosa umilmente pascea:
appresso gir lo ne vedea piangendo.
Questo sonetto si divide in due parti; che la prima parte saluto e domando
risponsione, ne la seconda significo a che si dee rispondere. La seconda parte
comincia quivi: Già eran. A questo sonetto fue risposto da molti e di
diverse sentenzie; tra li quali fue risponditore quelli cui io chiamo primo de
li miei amici, e disse allora uno sonetto, lo quale comincia: Vedesti al
mio parere onne valore. E questo fue quasi lo principio de l'amistà tra
lui e me, quando elli seppe che io era quelli che li avea ciò mandato. Lo
verace giudicio del detto sogno non fue veduto allora per alcuno, ma ora è
manifestissimo a li più semplici.
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