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Alfabetica [« »] diciamo 2 dicitore 3 dicitori 2 dico 270 dicono 13 dido 1 die 25 | Frequenza [« »] 284 sua 272 ciò 272 loro 270 dico 265 sia 262 parte 250 cose | Dante Alighieri Convivio IntraText - Concordanze dico |
Parte, Capitolo, Paragrafo, Capoverso
1 1, 2, 0, 4 | un dubbio che qui surge, dico che peggio sta biasimare 2 1, 2, 0, 12| principale intendimento tornando, dico, come è toccato di sopra, 3 1, 3, 0, 3 | pena ingiustamente, pena, dico, d’essilio e di povertate. ~ 4 1, 4, 0, 2 | 2. Dico adunque che per tre cagioni 5 1, 4, 0, 2 | le quali è puerizia, non dico d’etate ma d’animo; la seconda 6 1, 4, 0, 8 | ciascuno appresentato: e dico lo male, perché molti, dilettandosi 7 1, 5, 0, 9 | transmuta lo maggiore. Sì ch’io dico, che se coloro che partiron 8 1, 6, 0, 2 | 2. Dico che ’l latino non sarebbe 9 1, 6, 0, 4 | digressione; se non in tanto, che dico in genere che cotali sono 10 1, 7, 0, 7 | comandamento io mi portasse l’una, dico che la mia obedienza non 11 1, 7, 0, 13| loro volere, largo parlando dico, sarebbe essere esposta 12 1, 9, 0, 3 | 3. E a vituperio di loro dico che non si deono chiamare 13 1, 9, 0, 4 | al principale proposito, dico che manifestamente si può 14 1, 10, 0, 5 | 5. La quale proseguendo, dico che - poi ch’è manifesto 15 1, 10, 0, 6 | 6. Dico che lo naturale amore principalmente 16 1, 11, 0, 1 | loro proprio dispregiano, dico che la loro mossa viene 17 1, 12, 0, 3 | 3. Dico che, sì come vedere si può 18 1, 13, 0, 2 | 2. Dico, prima, ch’io per me ho 19 2, 1, 0, 2 | 2. Dico che, sì come nel primo capitolo 20 2, 1, 0, 13| conoscemo non così bene: dico che la natura vuole, in 21 2, 2, 0, 1 | 1. Cominciando adunque, dico che la stella di Venere 22 2, 2, 0, 6 | le sposizioni de l’altre, dico che questo ordine, che in 23 2, 2, 0, 7 | 7. Adunque dico che la canzone proposta 24 2, 3, 0, 1 | questo terzo cielo lo quale dico loro muovere: e prima dirò 25 2, 3, 0, 3 | 3. Dico adunque, che del numero 26 2, 3, 0, 5 | oriente in occidente: la quale dico che si compie quasi in ventiquattro 27 2, 3, 0, 15| 15. Dico ancora, che quanto lo cielo 28 2, 5, 0, 12| qui da tacere una parola. Dico che di tutti questi ordini 29 2, 5, 0, 18| motrice che questo intende: e dico toccata, non corporalmente, 30 2, 6, 0, 1 | precedenti capitoli è ragionato. Dico adunque a quelli ch’io mostrai 31 2, 6, 0, 1 | Udite il ragionare; e non dico udite perch’elli odano alcuno 32 2, 6, 0, 1 | elli non hanno senso, ma dico udite, cioè con quello udire 33 2, 6, 0, 2 | 2. Dico: Udite il ragionar lo quale 34 2, 6, 0, 3 | questa ragione tocco quando dico: Ch’io nol so dire dire 35 2, 6, 0, 5 | questa ragione tocco, quando dico: El ciel che segue lo vostro 36 2, 6, 0, 5 | condizione. Però conchiudo e dico che ’l mio parlare a loro 37 2, 6, 0, 5 | sì come detto è; e questo dico qui: Onde ’l parlar de la 38 2, 6, 0, 5 | loro de lo ’ntendere quando dico: Però vi priego che lo mi ’ 39 2, 6, 0, 6 | questa persuasione, cioè, dico, abbellimento, annunziando 40 2, 6, 0, 6 | la loro stella. E questo dico in quelle ultime parole 41 2, 6, 0, 7 | intendimento di queste parole, dico che questo [spirito] non 42 2, 6, 0, 9 | 9. Dico anche che questo spirito 43 2, 6, 0, 9 | cioè transparente, non dico che vegna questo spirito, 44 2, 7, 0, 4 | Asino vive». Dirittamente dico, però che lo pensiero è 45 2, 7, 0, 4 | che non l’hanno: e non dico pur de le minori bestie, 46 2, 7, 0, 5 | 5. Dico adunque che vita del mio 47 2, 7, 0, 6 | 6. E dico la final cagione incontanente 48 2, 7, 0, 6 | saliva pensando, quando dico: Ove una donna gloriar vedia; 49 2, 7, 0, 7 | 7. Poi sussequentemente dico l’effetto di questo pensiero, 50 2, 7, 0, 7 | andare là dov’elli gìa, e ciò dico quivi: Di cui parlava me 51 2, 7, 0, 9 | 9. Poi quando dico: Or apparisce chi lo fa 52 2, 7, 0, 9 | che fa quello cessare. E dico «fuggire’, per mostrare 53 2, 7, 0, 10| 10. E dico che questo pensiero, che 54 2, 8, 0, 2 | 2. Dico che prima si conviene dire 55 2, 8, 0, 6 | suo effetto conservare. Dico «effetto’, in quanto l’anima 56 2, 8, 0, 8 | 8. Dico che intra tutte le bestialitadi 57 2, 8, 0, 13| si pensa sottilmente - e dico «corporeo o incorporeo’ 58 2, 8, 0, 15| 15. Questa dottrina dico che ne fa certi sopra tutte 59 2, 9, 0, 1 | Tornando al proposito, dico che in questo verso che 60 2, 9, 0, 1 | lamentevole parlare, quando dico: Trova contraro tal che 61 2, 9, 0, 2 | 2. Poi quando dico: L’anima piange, sì ancor 62 2, 9, 0, 2 | con tristizia parlare: e dico che dice parole lamentandosi, 63 2, 9, 0, 3 | appresso, ad iscusa di sé dico che si volge tutto lo mio 64 2, 9, 0, 3 | cioè l’anima, de la quale dico questa affannata, e parla 65 2, 9, 0, 3 | dice questa affannata. E dico ch’ella dice di loro e contra 66 2, 9, 0, 5 | è leggiere. Però quando dico che tal donna li vide, è 67 2, 10, 0, 11| quello che in questa canzone dico, parlando a quelle intelligenze 68 2, 11, 0, 2 | più pienamente sia intesa, dico che generalmente si chiama 69 2, 11, 0, 4 | 4. E però dico al presente che la bontade 70 2, 11, 0, 5 | bontade. E questo è quello che dico in questa parte.~ 71 2, 11, 0, 7 | 7. Dico adunque: Io credo, canzone, 72 2, 11, 0, 7 | che intendano te bene. E dico la cagione, la quale è doppia. 73 2, 11, 0, 7 | faticosa parli – «faticosa’ dico per la cagione che detta 74 2, 11, 0, 7 | che forte parli – «forte’ dico quanto a la novitate de 75 2, 11, 0, 8 | appresso ammonisco lei e dico: Se per avventura incontra 76 2, 12, 0, 1 | principiando ancora da capo, dico che, come per me fu perduto 77 2, 13, 0, 2 | 2. Dico che per cielo intendo la 78 2, 13, 0, 9 | 9. Dico che ’l cielo de la Luna 79 2, 13, 0, 26| l punto e lo cerchio - e dico «cerchio’ largamente ogni 80 2, 14, 0, 1 | come più volte s’è narrato. Dico che lo Cielo stellato si 81 2, 14, 0, 2 | 2. Dico che lo Cielo stellato ci 82 2, 14, 0, 12| 12. Però dico che questo movimento significa 83 2, 14, 0, 16| centottantadue dì e quattordici ore (dico dì, cioè tanto tempo quanto 84 2, 15, 0, 12| questo secondo trattato, dico e affermo che la donna di 85 3, 0, 2, 57| dico ne li occhi e nel suo dolce 86 3, 1, 0, 11| 11. Dico che pensai che da molti, 87 3, 2, 0, 1 | questa canzone fu ordinata, dico che dividere in tre parti 88 3, 2, 0, 1 | e questo comincio quando dico: Però, se le mie rime avran 89 3, 2, 0, 2 | è questo loco nel quale dico esso ragionare. ~ 90 3, 2, 0, 9 | ragionatore del quale io dico; poi che da lui continui 91 3, 2, 0, 10| 10. Lo loco nel quale dico esso ragionare sì è la mente; 92 3, 2, 0, 11| 11. Dico adunque che lo Filosofo 93 3, 2, 0, 19| E questo è il luogo dove dico che Amore mi ragiona de 94 3, 3, 0, 1 | 1. Non sanza cagione dico che questo amore ne la mente 95 3, 3, 0, 12| sensibile dilettazione. Dico poi disiosamente, a dare 96 3, 3, 0, 13| 13. E dico «move sovente cose che fanno 97 3, 3, 0, 13| ntelletto’. E veramente dico; però che li miei pensieri, 98 3, 3, 0, 14| consequentemente narro l’altra, quando dico: Lo suo parlare. E dico 99 3, 3, 0, 14| dico: Lo suo parlare. E dico che li miei pensieri - che 100 3, 3, 0, 14| e perché dire nol posso, dico che l’anima se ne lamenta 101 3, 3, 0, 15| compiutamente seguace. E dico l’anima ch’ascolta e che 102 3, 4, 0, 1 | narrano la mia insufficienza. Dico adunque che la mia insufficienza 103 3, 4, 0, 2 | non terminando: e questo dico in quella seguente particula: 104 3, 4, 0, 3 | 3. Poi quando dico: E di quel che s’intende, 105 3, 4, 0, 3 | E di quel che s’intende, dico che non pur a quello che 106 3, 4, 0, 4 | la dignitade di questa; e dico che se difetto fia ne le 107 3, 4, 0, 9 | Tornando adunque al proposito, dico che nostro intelletto, per 108 3, 4, 0, 10| biasimare, ché non esso, dico, fue di questo difetto fattore, 109 3, 4, 0, 13| veramente scusare quando dico: Di ciò si biasmi il debole 110 3, 5, 0, 3 | dal sole è girato. Prima dico che per lo mondo io non 111 3, 5, 0, 10| cittade e abbia nome Maria, dico ancora che se da l’altro 112 3, 5, 0, 13| vedere come lo sole la gira. Dico adunque che ’l cielo del 113 3, 6, 0, 1 | parte a la quale s’intende. Dico adunque che in questa parte 114 3, 6, 0, 1 | comparazione a l’altre cose; e dico che ’l sole, girando lo 115 3, 6, 0, 4 | 4. Poi quando dico: Ogni Intelletto di là su 116 3, 6, 0, 4 | rispetto ad altra cosa. E dico che le Intelligenze del 117 3, 6, 0, 6 | quale individua. Però quando dico: Ogni Intelletto di là su 118 3, 6, 0, 7 | affermare, soggiungo quando dico: E quella gente che qui 119 3, 6, 0, 8 | veramente quella perfezione, dico che quella gente che qua 120 3, 6, 0, 8 | loro pensieri, per questa, dico, tanto essere perfetta quanto 121 3, 6, 0, 9 | 9. Poi quando dico: Suo esser tanto a Quei 122 3, 6, 0, 10| vertù e di grazia. Onde dico qui che esso Dio, che dà 123 3, 6, 0, 11| 11. Poi quando dico: La sua anima pura, pruovo 124 3, 7, 0, 2 | questa parte seconda quando dico: Di costei si può dire. 125 3, 7, 0, 2 | costei si può dire. Dunque dico prima: In lei discende la 126 3, 7, 0, 7 | l’Etica, divini; e cotale dico io che è questa donna, sì 127 3, 7, 0, 8 | 8. Poi quando dico: E qual donna gentil questo 128 3, 7, 0, 11| 11. Dico che «qual donna gentile 129 3, 7, 0, 11| gentile non crede quello ch’io dico, che vada con lei, e miri 130 3, 7, 0, 11| miri li suoi atti’ - non dico «qual uomo’, però che più 131 3, 7, 0, 11| esperienza che per l’uomo -; e dico quello che di lei colei 132 3, 7, 0, 14| 14. Poi quando dico: Di costei si può dire, 133 3, 7, 0, 17| 17. E però ultimamente dico che da etterno, cioè etternamente, 134 3, 8, 0, 4 | 4. Dico adunque che, poi che aperta 135 3, 8, 0, 4 | da vedere è come, quando dico Cose appariscon ne lo suo 136 3, 8, 0, 5 | 5. E dico che ne lo suo aspetto appariscono 137 3, 8, 0, 8 | E in questi due luoghi dico io che appariscono questi 138 3, 8, 0, 13| 13. E dico che Amore le reca queste 139 3, 8, 0, 14| 14. Poi quando dico: Elle soverchian lo nostro 140 3, 8, 0, 14| sovrastando a quella; e dico che poco ne dico per due 141 3, 8, 0, 14| quella; e dico che poco ne dico per due ragioni. L’una si 142 3, 8, 0, 14| ntelletto nostro, cioè umano: e dico come questo soverchiare 143 3, 8, 0, 15| 15. Poi quando dico: Sua bieltà piove fiammelle 144 3, 8, 0, 16| 16. E però dico che la biltade di quella 145 3, 8, 0, 20| 20. Dico adunque che queste fiammelle 146 3, 8, 0, 20| l’altro capitolo, quando dico ch’ella è aiutatrice de 147 3, 8, 0, 21| 21. Ultimamente quando dico: Però qual donna sente sua 148 3, 8, 0, 21| fatta fue tanta biltade; e dico che qual donna sente per 149 3, 9, 0, 3 | produce con la scusa, quando dico: Tu sai che ’l cielo; ultimamente 150 3, 9, 0, 3 | quello che dee fare, quando dico: Così ti scusa, se ti fa 151 3, 9, 0, 4 | 4. Dico dunque in prima: «O canzone, 152 3, 9, 0, 4 | sorella’. Per similitudine dico «sorella’; ché sì come sorella 153 3, 9, 0, 4 | alcuno modo è generazione. E dico che par che parli contrara 154 3, 9, 0, 5 | si puote tra[nsmu]tare. Dico: Tu sai che ’l ciel sempr’ 155 3, 9, 0, 7 | dentro a l’occhio - non dico le cose, ma le forme loro - 156 3, 10, 0, 1 | ritorno al proposito e dico che sì come li nostri occhi « 157 3, 10, 0, 2 | E ciò manifesto quando dico: ché l’anima temea, sì che 158 3, 10, 0, 4 | 4. E non sanza cagione dico: là v’ella mi senta, e non 159 3, 10, 0, 5 | 5. Poi quando dico: Così ti scusa, se ti fa 160 3, 10, 0, 10| licenzia, per lo modo ch’io dico che domandi questa canzone. 161 3, 11, 0, 1 | dal principio ritornando, dico che questa donna è quella 162 3, 11, 0, 3 | 3. Dico adunque che anticamente 163 3, 11, 0, 18| è quella donna di cu’ io dico - e come lo suo nobile nome 164 3, 12, 0, 2 | 2. Dico: Amor che ne la mente mi 165 3, 12, 0, 6 | da procedere, là ove io dico: Non vede il sol, che tutto ’ 166 3, 12, 0, 11| 11. Dico adunque che Iddio, che tutto 167 3, 12, 0, 14| tanto gentile quanto questa: dico cosa alcuna, in quanto l’ 168 3, 13, 0, 1 | vedere è come secondamente dico essa essere ne le causate 169 3, 13, 0, 2 | 2. Dico adunque: Ogni Intelletto 170 3, 13, 0, 2 | da sapere che «di là su’ dico, facendo relazione a Dio 171 3, 13, 0, 3 | 3. Poi quando dico: E quella gente che qui 172 3, 13, 0, 3 | trattato, essa commendando. Dico adunque che la gente che 173 3, 13, 0, 9 | 9. Dico dunque appresso: «Suo essere 174 3, 14, 0, 3 | virtude lume ricevere. Così dico che Dio questo amore a sua 175 3, 14, 0, 5 | secondo che Avicenna sente. Dico che l’usanza de’ filosofi 176 3, 14, 0, 6 | 6. Dico adunque che la divina virtù 177 3, 15, 0, 12| 12. E però dico che sua biltà, cioè moralitade, 178 3, 15, 0, 14| vedere si potrà. E però dico che, a fuggire questo, si 179 3, 15, 0, 14| soggiungo che, mirando costei - dico la sapienza - in questa 180 3, 15, 0, 14| diritto e buono; e però dico: Questa è colei ch’umilia 181 3, 15, 0, 15| massima laude di sapienza, dico lei essere di tutto madre [ 182 4, 0, 3, 81| Dico ch’ogni vertù principalmente~ 183 4, 0, 3, 83| vertute, dico, che fa l’uom felice~ 184 4, 0, 3, 89| Dico che nobiltate in sua ragione~ 185 4, 1, 0, 4 | massimamente: a partire, dico, la malizia de le cose, 186 4, 2, 0, 2 | usato mi parto; nel secondo dico quello che è di mia intenzione 187 4, 2, 0, 3 | 3. Dico adunque che «a me conviene 188 4, 2, 0, 3 | cagione assegno, perché dico che ciò non è per intendimento 189 4, 2, 0, 4 | vedere come altra volta dico che l’apparenza de la veritade 190 4, 2, 0, 5 | 5. Appresso, quando dico: E poi che tempo mi par 191 4, 2, 0, 5 | tempo mi par d’aspettare, dico, sì come detto è, questo 192 4, 2, 0, 11| 11. Dico: «poi che da aspettare mi 193 4, 2, 0, 11| Amore parlando hoe tenuto; e dico di dicere di quello «valore’ 194 4, 2, 0, 17| 17. Ultimamente, quando dico: E, cominciando, chiamo 195 4, 3, 0, 2 | seconda parte comincia: Dico ch’ogni vertù principalmente. 196 4, 3, 0, 4 | 4. Dunque dico che ora questa prima parte 197 4, 3, 0, 6 | 6. Dico dunque: Tale imperò, cioè 198 4, 3, 0, 6 | imperadore de li Romani - ultimo dico per rispetto al tempo presente, 199 4, 3, 0, 7 | 7. E dico che altri fu di più lieve 200 4, 3, 0, 8 | 8. E dico che questa oppinione è quasi 201 4, 6, 0, 11| fine essere voluptade (non dico «voluntade’, ma scrivola 202 4, 6, 0, 15| lae, chiamati furono - lui dico, e li suoi compagni - Peripatetici, 203 4, 6, 0, 20| d’Italia prese avete - e dico a voi, Carlo e Federigo 204 4, 7, 0, 2 | 2. Dico dunque che questa ultima 205 4, 7, 0, 10| terra, a maggiore detrimento dico questo cotale vilissimo 206 4, 7, 0, 11| animali è sentire - animali, dico, bruti -, vivere ne l’uomo 207 4, 8, 0, 6 | 6. Dico adunque che quando lo Filosofo 208 4, 8, 0, 11| 11. Dico adunque che, a mostrare 209 4, 8, 0, 11| vedere che è «reverenza’. Dico che reverenza non è altro 210 4, 8, 0, 11| subiezione, per manifesto segno, dico, e la non reverenza è negare 211 4, 9, 0, 2 | giurisdizione quanto tutto lo mondo, dico lo cielo e la terra, si 212 4, 10, 0, 4 | 4. Dico adunque, Chi diffinisce: « 213 4, 10, 0, 5 | 5. Poi dico che per questo modo fu erroneo 214 4, 10, 0, 5 | d’imperiale officio. Poi dico similemente lui errare, 215 4, 10, 0, 7 | 7. Poi quando dico: Ché le divizie, sì come 216 4, 10, 0, 7 | difetto; e questo fo quando dico: Che siano vili appare. ~ 217 4, 10, 0, 9 | proposte, così procedo, e dico che le divizie, come altri 218 4, 10, 0, 9 | diversitade avere con quella, dico che non la possono torre 219 4, 11, 0, 2 | 2. Dico adunque: Che siano vili 220 4, 11, 0, 6 | 6. Dico che la loro imperfezione 221 4, 11, 0, 7 | illicito procaccio: licito dico, quando è per arte o per 222 4, 11, 0, 7 | servigio meritante; illicito dico, quando è per furto o per 223 4, 11, 0, 8 | quella iniquitade che io dico, ché più volte a li malvagi 224 4, 11, 0, 9 | subiace a la fortuna». E dico che più volte a li malvagi 225 4, 11, 0, 10| lo retaggio de l’avere! E dico che più volte a li malvagi 226 4, 12, 0, 9 | l’altra Ragione, Canonica dico e Civile, tanto quanto a 227 4, 12, 0, 10| se li loro cominciamenti, dico de la loro scrittura, si 228 4, 12, 0, 13| per ragione. Per che io dico che non solamente ne l’acquisto 229 4, 13, 0, 1 | la questione rispondendo, dico che propriamente crescere 230 4, 14, 0, 3 | 3. Dico adunque: Né voglion che 231 4, 14, 0, 14| de li loro anticessori, dico di là da Dardano, [anche 232 4, 15, 0, 10| 10. Poi quando dico: Per che a ’ntelletti sani 233 4, 15, 0, 10| errore essere confuso, e dico che tempo è d’aprire li 234 4, 15, 0, 10| veritade; questo dice quando dico: E dicer voglio omai, sì 235 4, 15, 0, 10| voglio omai, sì com’io sento. Dico adunque che, per quello 236 4, 15, 0, 10| sanza midolla di veritade. E dico sani non sanza cagione. ~ 237 4, 15, 0, 11| può dir sano e infermo: e dico intelletto per la nobile 238 4, 15, 0, 17| la luce de la veritade, dico essere manifesto l’oppinione 239 4, 15, 0, 18| falsi li riprovo. E appresso dico che da venire è a la veritade 240 4, 15, 0, 18| la veritade mostrare; e dico che mostrare [è] quello, 241 4, 15, 0, 18| uomo in cui essa è. E ciò dico quivi: E dicer voglio omai, 242 4, 16, 0, 1 | sapienza è essa veritade. Dico adunque che però si rallegrerà 243 4, 16, 0, 2 | parte adunque, che comincia: Dico ch’ogni vertù principalmente, 244 4, 16, 0, 4 | prenominata diffinizione. Dico adunque che, se volemo riguardo 245 4, 16, 0, 9 | intende lo presente processo. Dico adunque che, con ciò sia 246 4, 17, 0, 1 | dice e comincia adunque: Dico ch’ogni vertù principalmente 247 4, 17, 0, 1 | da una radice: Vertute, dico, che fa l’uom felice In 248 4, 18, 0, 1 | quella parte che comincia: Dico che nobiltate in sua ragione. ~ 249 4, 18, 0, 3 | colui di cui si dice; e dico ciò quando dice: Per che 250 4, 19, 0, 8 | novella, pruova ciò che dico, mostrando che la nobilitade 251 4, 21, 0, 4 | 4. E però dico che quando l’umano seme 252 4, 21, 0, 6 | manifestare a lingua, lingua, dico, veramente volgare. Per 253 4, 22, 0, 7 | 7. Dico adunque che dal principio 254 4, 22, 0, 14| domandate lo Salvatore, e io vi dico che non è qui; e però non 255 4, 23, 0, 6 | tutte le [terrene] vite (e dico [terrene], sì de li [uomini] 256 4, 23, 0, 6 | al presente s’intende, sì dico ch’ella procede a imagine 257 4, 23, 0, 12| pare essere appropriata, dico a ciascuna, una parte de 258 4, 24, 0, 1 | Ritornando al proposito, dico che la umana vita si parte 259 4, 24, 0, 3 | tornando a la ragione propria, dico che ne li più, ne li quali 260 4, 24, 0, 9 | per sé ne puote vedere, dico che questa prima etade è 261 4, 24, 0, 16| del padre e non d’altri’, dico che al padre si dee riducere 262 4, 25, 0, 4 | 4. Dico che per vergogna io intendo 263 4, 25, 0, 11| verbo e non nome: verbo, dico, indicativo del tempo presente 264 4, 27, 0, 9 | 9. Dico dunque, messer lo legista, 265 4, 29, 0, 5 | questo, con reverenza lo dico, mi discordo dal Poeta, 266 4, 29, 0, 10| nobili uomini [vincere] (dico ‘vincere’ essere più che 267 4, 30, 0, 3 | 3. Dico adunque: Contra-li-erranti 268 4, 30, 0, 4 | 4. Dico adunque che ‘tu andrai’: 269 4, 30, 0, 5 | quella. E a questi cotali dico che manifesti lo suo mestiere, 270 4, 30, 0, 6 | 6. E dico ad essa: Dì a questa donna, «