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Dante Alighieri
Convivio

IntraText - Concordanze

uomo

    Parte, Capitolo,  Paragrafo, Capoverso
1 1, 1, 0, 2 | cagioni, che dentro a l’uomo e di fuori da esso lui rimovono 2 1, 1, 0, 3 | 3. Dentro da l’uomo possono essere due difetti 3 1, 1, 0, 4 | 4. Di fuori da l’uomo possono essere similemente 4 1, 1, 0, 8 | 8. Ma però che ciascuno uomo a ciascuno uomo naturalmente 5 1, 1, 0, 8 | ciascuno uomo a ciascuno uomo naturalmente è amico, e 6 1, 2, 0, 3 | cagione parlare, e da ciò è l’uomo rimosso, perché parlare 7 1, 2, 0, 5 | però che a l’amico dee l’uomo lo suo difetto contare strettamente, 8 1, 2, 0, 5 | nullo è più amico che l’uomo a sé; onde ne la camera 9 1, 2, 0, 6 | menare le più volte non è l’uomo vituperato, ma del non volere 10 1, 2, 0, 8 | testimonianza fare; però che non è uomo che sia di sé vero e giusto 11 1, 4, 0, 9 | questa, è da sapere che l’uomo è da più parti maculato, 12 1, 4, 0, 10| 10. Quando è l’uomo maculato d’una passione, 13 1, 4, 0, 11| questo è quello per che l’uomo buono dee la sua presenza 14 1, 5, 0, 11| più virtuosa. Onde dicemo uomo virtuoso che vive in vita 15 1, 5, 0, 13| bellezza. Quella cosa dice l’uomo essere bella cui le parti 16 1, 5, 0, 13| piacimento. Onde pare l’uomo essere bello, quando le 17 1, 6, 0, 7 | conoscesse; e così in qualunque uomo fosse tutto l’abito del 18 1, 7, 0, 9 | quando fa trentadue denti a l’uomo, e non più né meno, e quando 19 1, 7, 0, 9 | e non più né meno; e l’uomo è obediente a la giustizia [ 20 1, 10, 0, 1 | ragione che partire faccia l’uomo da quello che per li altri 21 1, 10, 0, 3 | Ragione a comandare che l’uomo avesse diligente riguardo 22 1, 10, 0, 8 | grandezza puote avere l’uomo maggiore che quella de la 23 1, 10, 0, 10| gelosia de l’amico fa l’uomo sollicito a lunga provedenza. 24 1, 11, 0, 12| pochi, che vogliono che l’uomo li tegna dicitori; e per 25 1, 11, 0, 20| con quella misura che l’uomo misura se medesimo, misura 26 1, 12, 0, 4 | più prossima quella dove l’uomo tiene se medesimo, però 27 1, 12, 0, 9 | ciascuna vertù sia amabile ne l’uomo, quella è più amabile in 28 1, 12, 0, 11| concede da lunga usanza che uomo parli di sé, sì come detto 29 1, 13, 0, 3 | che due perfezioni abbia l’uomo, una prima e una seconda - 30 2, 1, 0, 3 | che vuol dire che lo savio uomo con lo strumento de la sua 31 2, 2, 0, 9 | ne la quale sì vuole l’uomo parlare a l’opera medesima, 32 2, 4, 0, 4 | Altri furono, sì come Plato, uomo eccellentissimo, che puosero 33 2, 5, 0, 2 | di Ioacchino e d’Adamo: uomo vero, lo quale fu morto 34 2, 6, 0, 4 | L’altra ragione è: quand’uomo riceve beneficio, o vero 35 2, 7, 0, 3 | la loro forma; sì come l’uomo da la ragione, e non dal 36 2, 7, 0, 3 | Onde, quando si dice l’uomo vivere, si dee intendere 37 2, 7, 0, 3 | vivere, si dee intendere l’uomo usare la ragione, che è 38 2, 7, 0, 4 | parte sensitiva, non vive uomo, ma vive bestia; sì come 39 2, 8, 0, 10| duodecimo de li Animali che l’uomo è perfettissimo di tutti 40 2, 8, 0, 11| perfettissimo animale, cioè l’uomo, fosse imperfettissimo - 41 2, 12, 0, 3 | la consolazione di Lelio, uomo eccellentissimo, ne la morte 42 2, 12, 0, 5 | come essere suole che l’uomo va cercando argento e fuori 43 2, 15, 0, 6 | può notare: che non dee l’uomo, per maggiore amico, dimenticare 44 3, 2, 0, 14| raggia in quella: e però è l’uomo divino animale da li filosofi 45 3, 2, 0, 17| vede: ché solamente de l’uomo e de le divine sustanze 46 3, 3, 0, 5 | oneste cose. E però che l’uomo, avvegna che una sola sustanza 47 3, 3, 0, 9 | cioè de le piante, ha l’uomo amore a certo cibo, non 48 3, 3, 0, 10| animali, cioè sensitiva, hae l’uomo altro amore, per lo quale 49 3, 3, 0, 10| bestia; e questo amore ne l’uomo massimamente ha mestiere 50 3, 3, 0, 11| angelica, cioè razionale, ha l’uomo amore a la veritade e a 51 3, 4, 0, 6 | terzo de l’Etica, che l’uomo è degno di loda e di vituperio 52 3, 4, 0, 6 | le cose siano parte de l’uomo medesimo. ~ 53 3, 4, 0, 7 | non dovemo vituperare l’uomo perché sia del corpo da 54 3, 4, 0, 7 | così non dovemo lodare l’uomo per biltade che abbia da 55 3, 4, 0, 10| 10. E di ciò non è l’uomo da biasimare, ché non esso, 56 3, 5, 0, 9 | mare dove, se fosse uno uomo, la stella [li] sarebbe 57 3, 5, 0, 15| mezza notte iguale; e se uno uomo fosse dritto in Maria e 58 3, 5, 0, 17| 17. E se uno uomo fosse in Lucia dritto, sempre 59 3, 7, 0, 5 | altra è impedita, sì come l’uomo ch’è tutto ne l’acqua fuor 60 3, 7, 0, 8 | da sapere che solamente l’uomo intra li animali parla, 61 3, 7, 0, 11| suoi atti’ - non dico «qual uomo’, però che più onestamente [ 62 3, 7, 0, 11| prende esperienza che per l’uomo -; e dico quello che di 63 3, 8, 0, 1 | de la divina sapienza l’uomo è mirabilissimo, considerato 64 3, 8, 0, 7 | vedemo che ne la faccia de l’uomo, dove fa più del suo 65 3, 8, 0, 11| E però si conviene a l’uomo, a dimostrare la sua anima 66 3, 8, 0, 17| che certi vizii sono ne l’uomo a li quali naturalmente 67 3, 8, 0, 17| consuetudine, e fassi l’uomo per essa virtuoso, sanza 68 3, 8, 0, 19| E però è più laudabile l’uomo che dirizza sé e regge sé 69 3, 9, 0, 4 | è generata, così puote l’uomo dire «sorella’ de l’opera 70 3, 10, 0, 2 | allora non giudica come uomo la persona, ma quasi come 71 3, 10, 0, 9 | si puote intendere che l’uomo non dee essere presuntuoso 72 3, 12, 0, 2 | uno studio lo quale mena l’uomo a l’abito de l’arte e de 73 3, 13, 0, 7 | altro dire se non quando l’uomo è in ispeculazione attuale, 74 3, 13, 0, 8 | 8. Veramente, sempre è l’uomo che ha costei per donna 75 3, 13, 0, 8 | virtù avendo; e dicemo l’uomo facundo eziandio non parlando, 76 3, 15, 0, 3 | quella essere non può [l’uomo] contento, che è essere 77 3, 15, 0, 4 | quella, tanto cioè che l’uomo, in quanto ello è uomo, 78 3, 15, 0, 4 | l’uomo, in quanto ello è uomo, vede terminato ogni desiderio, 79 3, 15, 0, 7 | la sapienza possa fare l’uomo beato, non potendo a lui 80 3, 15, 0, 7 | naturale desiderio sia a l’uomo di sapere, e sanza compiere 81 4, 2, 0, 11| quello «valore’ per lo quale uomo è gentile veracemente. E 82 4, 4, 0, 1 | con ciò sia cosa che l’uomo abbisogna di molte cose, 83 4, 4, 0, 1 | però dice lo Filosofo che l’uomo naturalmente è compagnevole 84 4, 4, 0, 2 | 2. E sì come un uomo a sua sufficienza richiede 85 4, 4, 0, 3 | case, [e per le case] de l’uomo; e così s’impedisce la felicitade. ~ 86 4, 4, 0, 4 | bisogno, lo qual preso, l’uomo viva felicemente; che è 87 4, 5, 0, 3 | prevaricazione del primo uomo da Dio era partita e disformata, 88 4, 5, 0, 9 | bestiuole che a guisa d’uomo voi pascete, che presummete 89 4, 6, 0, 7 | l’umana vita al quale l’uomo è ordinato in quanto elli 90 4, 6, 0, 7 | ordinato in quanto elli è uomo, lo maestro e l’artefice 91 4, 7, 0, 2 | nepote d’alcuno valente uomo, tutto che esso sia da niente. 92 4, 7, 0, 9 | altro villano. E perché l’uomo da questa infima viltade 93 4, 7, 0, 10| veramente morto lo malvagio uomo dire si puote, e massimamente 94 4, 7, 0, 11| dico, bruti -, vivere ne l’uomo è ragione usare. ~ 95 4, 7, 0, 12| dei viventi e vivere ne l’uomo è ragione usare, ragione 96 4, 7, 0, 12| ragione usare è l’essere] de l’uomo, e così da quello uso partire 97 4, 7, 0, 14| va? Rispondo che è morto [uomo] e rimaso bestia. Ché, sì 98 4, 7, 0, 15| ragione, non rimane più uomo, ma cosa con anima sensitiva 99 4, 8, 0, 12| 12. Puote l’uomo disdicere la cosa doppiamente: 100 4, 8, 0, 12| doppiamente: per uno modo puote l’uomo disdicere offendendo a la 101 4, 8, 0, 12| per un altro modo puote l’uomo disdicere non offendendo 102 4, 8, 0, 12| negare’: sì come disdicere l’uomoessere del tutto mortale, 103 4, 9, 0, 15| natura, sì come constituire l’uomo d’etade sofficiente a ministrare, 104 4, 10, 0, 4 | differenza per la quale uomo da la bestia si parte. ~ 105 4, 11, 0, 5 | ordinate a la possessione de l’uomo, sono ricchezze, e per questo 106 4, 11, 0, 9 | Aristotile che «quanto l’uomo più subiace a lo ’ntelletto, 107 4, 11, 0, 11| 11. E quale buono uomo mai per forza o per fraude 108 4, 11, 0, 13| credendo comperare uno uomo per lo beneficio, mille 109 4, 12, 0, 5 | nel principio a ciascuno uomo, questa promissione in certa 110 4, 12, 0, 14| come è scritto: «Facciamo l’uomo ad imagine e similitudine 111 4, 13, 0, 8 | Simonide poeta parlando, che «l’uomo si dee traere a le divine 112 4, 13, 0, 8 | solamente da la parte de l’uomo desiderante, ma deesi fine 113 4, 13, 0, 15| 15. E però l’uomo di diritto appetito e di 114 4, 14, 0, 3 | di questi erranti è che uomo prima villano mai gentile 115 4, 14, 0, 3 | prima villano mai gentile uomo dicer non si possa; né uomo 116 4, 14, 0, 3 | uomo dicer non si possa; né uomo che figlio sia di villano 117 4, 14, 0, 3 | quale toglie via che villano uomo mai possa esser gentile 118 4, 14, 0, 5 | viltade in gentilezza, d’un uomo in altro o di padre a figlio, 119 4, 14, 0, 12| Gherardo da Cammino fosse vile uomo? e chi non parlerà meco, 120 4, 14, 0, 14| Lo quarto si è che tale uomo sarebbe tenuto nobile morto 121 4, 15, 0, 2 | Ove è da sapere che, se uomo non si può fare di villano 122 4, 15, 0, 3 | non generandosi di vile uomo in lui medesimo, né di vile 123 4, 15, 0, 3 | padre in figlio), sempre è l’uomo tale quale nasce, e tale 124 4, 15, 0, 6 | lo processo da uno primo uomo, pur vuole una sola essenza 125 4, 15, 0, 8 | Gentili, dicendo: «Nato è l’uomo» - non disse ‘li uomini’; 126 4, 15, 0, 8 | uomini’; dissenato’, e ‘l’uomo’ - «o vero che questo l’ 127 4, 15, 0, 8 | manifestamente pone lo primo uomo uno solo essere stato. ~ 128 4, 15, 0, 9 | cioè che cominciamento ad uomo non fosse. E soggiugne la 129 4, 15, 0, 13| li Proverbii: «Vedesti l’uomo ratto a rispondere? di lui 130 4, 15, 0, 18| come si può conoscere l’uomo in cui essa è. E ciò dico 131 4, 16, 0, 5 | 5. Onde non pur de l’uomo è predicata, ma eziandio 132 4, 16, 0, 5 | eziandio di tutte cose - ché l’uomo chiama nobile pietra, nobile 133 4, 16, 0, 5 | pargolo», cioè non perfetto uomo: e non è pargolo uomo pur 134 4, 16, 0, 5 | perfetto uomo: e non è pargolo uomo pur per etade, ma per costumi 135 4, 17, 0, 8 | sono quelle che fanno l’uomo beato, o vero felice, ne 136 4, 19, 0, 7 | terra!», dove commenda l’uomo, quasi maravigliandosi del 137 4, 19, 0, 7 | dicendo: «Che cosa è l’uomo, che tu, Dio, lo visiti? 138 4, 21, 0, 2 | prima è da sapere che l’uomo è composto d’anima e di 139 4, 21, 0, 14| secondo de l’Etica, che l’uomo s’ausi a ben fare e a rifrenare 140 4, 22, 0, 1 | benefici hanno parlato, che l’uomo dee mettere ingegno e sollicitudine 141 4, 22, 0, 8 | più [nobile] parte de l’uomo sia l’animo che ’l corpo, 142 4, 22, 0, 12| se da sua naturale radice uomo non ha questa sementa, ben 143 4, 23, 0, 1 | puote omai che è lo nobile uomo, da procedere pare a la 144 4, 23, 0, 1 | conoscere si puote il nobile uomo che detto è. ~ 145 4, 23, 0, 4 | per che potemo conoscere l’uomo nobile a li segni apparenti, 146 4, 23, 0, 7 | che l’arco de la vita d’un uomo è di minore e di maggiore 147 4, 24, 0, 2 | dinanzi a quella etade l’uomo non possa certe cose fare 148 4, 25, 0, 1 | però che in essa comincia l’uomo ad essere grazioso, o vero 149 4, 25, 0, 9 | però lo pudico e nobile uomo mai non parla sì, che ad 150 4, 25, 0, 9 | sta male a ciascuno nobile uomo che onore vada cercando, 151 4, 26, 0, 1 | per che potemo conoscere l’uomo nobile a li segni apparenti, 152 4, 26, 0, 5 | e quanto si conviene, l’uomo è ne li termini de la sua 153 4, 27, 0, 3 | come Aristotile dice, l’uomo è animale civile, per che 154 4, 27, 0, 4 | altri; e conviensi aprire l’uomo quasi com’una rosa che più 155 4, 27, 0, 16| quale più pare che lei l’uomo ascolti che nulla più tostana 156 4, 28, 0, 15| senio tornare a Dio. E quale uomo terreno più degno fu di 157 4, 29, 0, 1 | etade appaiono nel nobile uomo e per li quali conoscere 158 4, 29, 0, 5 | memoria d’alcuno valente uomo, si dissimiglia ne lo effetto 159 4, 29, 0, 7 | che ‘lo figlio del valente uomo dee procurare di rendere 160 4, 29, 0, 7 | così come chi uno valente uomo infama è degno d’essere 161 4, 29, 0, 7 | scacciato, e de’ si lo buono uomo chiudere li occhi per non 162 4, 29, 0, 8 | sue parti, sì come in uno uomo è una essenza di tutto e


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