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Dante Alighieri Convivio IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte, Capitolo, Paragrafo, Capoverso
1 1, 1, 0, 13 | vivanda col pane, che la far[à] loro e gustare e patire. ~ 2 3, 15, 0, 6 | queste cose nostro intelletto abbagliano, in quanto certe cose [si] 3 3, 10, 0, 2 | parte concupiscibile e più abbandona la ragione. Sì che allora 4 2, 15, 0, 6 | onesta lamentanza l’altro abbandonando, ne la quale dà cagione, 5 3, 11, 0, 9 | l’altre scienze fuggono e abbandonano, che sono tutte membra di 6 3, 12, 0, 10 | quella fiori, e per li vani abbandonasse la produzione de li fruttiferi. ~ 7 2, 14, 0, 15 | comanda, perché non siano abbandonate, quelle essere apprese e 8 4, 7, 0, 4 | lungamente da questa cultura abbandonato! Certo non del tutto questo 9 2, 6, 0, 6 | persuasione, cioè, dico, abbellimento, annunziando loro la mia 10 4, 25, 0, 13 | nobile natura lo suo corpo abbellisca e faccia conto e accorto, 11 2, 7, 0, 5 | tanto quanto «suaso’, cioè abbellito, dolce, piacente e dilettoso), 12 | abbiate 13 1, 8, 0, 12 | la nostra vita di quello abbisogni, e lo fine de la vertù sia 14 3, 15, 0, 16 | con certo giro vallava li abissi, quando suso fermava [l’ 15 3, 8, 0, 9 | che nel dificio del corpo abita, cioè l’anima; però che 16 4, 13, 0, 12 | povera vita! oh stretti abitaculi e masserizie! oh non ancora 17 1, 6, 0, 8 | Ma questo non è; ché uno abituato di latino non distingue, 18 4, 15, 0, 12 | vizio Tullio massimamente abomina nel primo de li Offici e 19 4, 12, 0, 6 | Tullio in quello De Paradoxo, abominando le ricchezze: «Io in nullo 20 4, 11, 0, 9 | che io mi taccio per non abominare alcuno.~ 21 4, 1, 0, 5 | potea, li errori de la gente abominava e dispregiava, non per infamia 22 1, 1, 0, 5 | sono degne di biasimo e d’abominazione. ~ 23 2, 7, 0, 4 | pecora o d’altra bestia abominevole. ~ 24 4, 12, 0, 6 | desiderare quelle di che abondano. Però che in nullo tempo 25 4, 12, 0, 6 | io vedesse li uomini ne l’abondanza di queste cose massimamente 26 4, 6, 0, 14 | dove Plato studiava, cioè Academia; né da Socrate presero vocabulo, 27 3, 14, 0, 12 | dice com’ell’avvalora e accende amore dovunque ella si mostra, 28 2, 13, 0, 22 | però dice Albumasar che l’accendimento di questi vapori significa 29 3, 4, 0, 11 | più ampi a parlare che ad accennare. ~ 30 2, 8, 0, 14 | 14. Ancora, n’accerta la dottrina veracissima 31 3, 1, 0, 1 | picciolo in grande fiamma s’accese; sì che non solamente vegghiando, 32 3, 8, 0, 11 | poco movimento de la sua [f]accia; sì che donna, che allora 33 1, 10, 0, 6 | lo qual naturalmente e accidentalmente amo e ho amato. ~ 34 4, 26, 0, 13 | era raccomandato a lui, s’accinse e prese la scure ad aiutare 35 4, 12, 0, 10 | nascere non può, quanto che accolte siano! E questo è quello 36 2, 6, 0, 7 | altro che un altro pensiero accompagnato di consentimento, che, repugnando 37 3, 14, 0, 11 | e miri li atti sui, cioè accompagnisi di questo amore, e guardi 38 4, 25, 0, 13 | altro a dire se non che l’acconcia a perfezione d’ordine, e, 39 1, 10, 0, 12 | convenevolmente, sufficientemente e acconciamente, quasi come per esso latino, 40 3, 15, 0, 17 | ella fu amatrice di voi, acconciando e ordinando lo vostro processo; 41 1, 13, 0, 6 | quella; e quella sarebbe acconciare sé a più stabilitade, e 42 4, 20, 0, 7 | perfettamente ne la sua persona, acconcio e disposto a questo divino 43 4, 21, 0, 10 | le precedenti vertudi s’accordassero sovra la produzione d’un’ 44 2, 5, 0, 15 | avvenga che tutti siano accordati in questo, che tanti sono 45 3, 15, 0, 9 | avaro maladetto, e non s’accorge che desidera sé sempre desiderare, 46 2, 5, 0, 14 | 14. E perché li antichi s’accorsero che quello cielo era qua 47 4, 25, 0, 13 | abbellisca e faccia conto e accorto, non è altro a dire se non 48 3, 1, 0, 4 | mia prontezza, ad esso m’accostai per più fiate, che io deliberai 49 1, 13, 0, 9 | Per che, se l’amistà s’accresce per la consuetudine, sì 50 4, 12, 0, 10 | manifestissimo, quelle in accrescendo essere del tutto imperfette, 51 4, 12, 0, 6 | solamente per desiderio d’accrescere quelle cose che hanno si 52 1, 13, 0, 7 | l’amistà è confermata e accresciuta.~ 53 3, 9, 0, 5 | 5. Proposta questa accusa, procedo a la scusa per 54 1, 10, 0, 14 | difetto e la malizia de lo accusatore, dirò, a confusione di coloro 55 1, 10, 0, 11 | difendere lui da molti suoi accusatori, li quali dispregiano esso 56 3, 4, 0, 5 | dire alcuno: «tu scusi [e accusi] te insiememente’. Ché argomento 57 3, 4, 0, 5 | brievemente rispondere che non m’accuso, ma iscuso veramente. ~ 58 4, 28, 0, 4 | morte non è dolore né alcuna acerbitate, ma sì come uno pomo maturo 59 4, 27, 0, 20 | nacque Aiace, e di Peleus Achilles.~ 60 2, 10, 0, 7 | secondo quelle che per noi acquistar si possono, massimamente 61 4, 4, 0, 8 | di convento universale fu acquistata, ma per forza, che a la 62 3, 12, 0, 2 | studio lo quale ne l’abito acquistato adopera, usando quello. ~ 63 1, 11, 0, 7 | conviene che per usanza s’acquisti, ed ellino la loro usanza 64 3, 7, 0, 15 | campiamo da etternale morte e acquistiamo etternale vita. ~ 65 4, 22, 0, 3 | coloro che non veggiano l’addita.~ 66 4, 6, 0, 20 | li vostri consiglieri v’è additato! Meglio sarebbe a voi come 67 4, 6, 0, 16 | si può, Aristotile essere additatore e conduttore de la gente 68 2, 0, 1, 56 | Onde, se per ventura elli addivene~ 69 4, 4, 0, 7 | è chiamato, sanza nulla addizione, però che esso è di tutti 70 4, 11, 0, 10 | piaciuto a Dio che quello che addomandò lo Provenzale fosse stato, 71 4, 21, 0, 5 | quale potenzialmente in sé adduce tutte le forme universali, 72 4, 26, 0, 11 | figliuolo, con li altri adolescentuli armeggiando. Per che appare 73 1, 8, 0, 10 | che biasimevole è invano adoperare, biasimevole è non solamente 74 2, 4, 0, 6 | intendessero quelle come Plato, e adoravano le loro imagini, e faceano 75 4, 26, 0, 2 | ubidente, soave e vergognosa, e adornatrice de la sua persona si mostra, 76 4, 13, 0, 12 | venne, per passare lo mare Adriano. ~ 77 1, 11, 0, 21 | bocca meretrice di questi adulteri; a lo cui condutto vanno 78 4, 17, 0, 6 | 6. L’ottava si è Affabilitade, la quale fa noi ben convenire 79 1, 1, 0, 6 | questo cibo sempre vivono affamati. ~ 80 3, 3, 0, 6 | muove lo suo corpo, più s’affatica. Per la natura seconda, 81 3, 9, 0, 15 | questa canzone, che per affaticare lo viso molto, a studio 82 4, 12, 0, 5 | quantità di loro accrescimento affermando: e poi che quivi sono adunate, 83 2, 4, 0, 16 | secondo de la Metafisica -, e affermar loro essere. ~ 84 2, 13, 0, 21 | quello per che esso pare affocato di colore, quando più e 85 3, 9, 0, 16 | luoghi oscuri e freddi, e con affreddare lo corpo de l’occhio con 86 4, 23, 0, 8 | per accidentale infertade affrettata; ma solamente quella che 87 2, 11, 0, 5 | distinzioni, e la bellezza fosse agevole a vedere, parvemi mestiero 88 1, 10, 0, 13 | comento, nel quale si vedrà l’agevolezza de le sue sillabe, le proprietadi 89 3, 9, 0, 3 | ntelletto de la quale a più agevolmente dare a intendere, mi conviene 90 2, 5, 0, 16 | secondo che nel libro de l’Aggregazion[i] de le Stelle epilogato 91 1, 5, 0, 9 | d’Italia, se bene volemo agguardare, da cinquanta anni in qua 92 1, 10, 0, 13 | fanno; le quali chi bene agguarderà, vedrà essere piene di dolcissima 93 4, 2, 0, 10 | la sua Pistola: «Ecco lo agricola aspetta lo prezioso frutto 94 4, 9, 0, 13 | pare aver parentela con l’agricoltura; che non hanno insieme alcuna 95 | ai 96 4, 27, 0, 20 | del quale Telamon nacque Aiace, e di Peleus Achilles.~ 97 2, 6, 0, 8 | pensiero che la memoria aiutava, chiamo lui anima e l’altro 98 4, 5, 0, 18 | proprie a la battaglia dove li Albani con li Romani, dal principio, 99 4, 18, 0, 5 | 5. Ché lo piè de l’albero, che tutti li altri rami 100 4, 16, 0, 6 | alcuno suo cittadino; e Albuino de la Scala sarebbe più 101 2, 13, 0, 22 | 22. E però dice Albumasar che l’accendimento di questi 102 | alcuni 103 4, 11, 0, 14 | non è ancora [ne]l cuore Alessandro per li suoi reali benefici? 104 2, 13, 0, 11 | miglia, secondo che pone Alfagrano, che dice quello essere 105 4, 11, 0, 12 | confortando li uomini a liber[ali]tade di benefici, che sono 106 3, 3, 0, 13 | che quasi parea di fuori alienato: come chi guarda col viso 107 | alla 108 4, 27, 0, 2 | è giusta, sì è larga, e allegra di dir bene in prode d’altrui 109 4, 12, 0, 6 | ricchezze, né le signorie, né l’allegrezze de le quali massimamente 110 1, 4, 0, 13 | cose sanza dubbio meco sono alleviate; conviemmi che con più alto 111 4, 27, 0, 4 | conviene venire quella che alluma non pur sé ma li altri; 112 3, 14, 0, 5 | quanto esso è in altra parte alluminata ripercosso. ~ 113 4, 12, 0, 18 | e molte altre quale meno allungandosi e quale meno appressandosi, 114 | almen 115 4, 2, 0, 1 | ne la prima parte pr[oemi]almente si parla, ne la seconda 116 3, 2, 0, 5 | sua cagione - sì come dice Alpetragio quando afferma che quello 117 2, 14, 0, 3 | si vada se non esso diece alterando con gli altri nove e con 118 4, 10, 0, 9 | alterazione, e ogni cosa che è alterata conviene essere congiunta 119 1, 10, 0, 12 | vertù, sì com’è per esso altissimi e novissimi concetti convenevolmente, 120 | altrettante 121 4, 22, 0, 7 | cose che a lui sono più amabili e meno, e più odibili [e 122 1, 10, 0, 13 | piene di dolcissima e d’amabilissima bellezza. ~ 123 3, 12, 0, 13 | druda de la quale nullo amadore prende compiuta gioia, ma 124 4, 28, 0, 6 | li vostri padri, che io amai, e non pur quelli [che io 125 4, 13, 0, 15 | quelle mai non ama, e, non amandole, non si unisce ad esse, 126 3, 13, 0, 2 | ntelletto, la sua privazione è amarissima e piena d’ogni tristizia.~ 127 4, 17, 0, 5 | onori e fama. La sesta si è Amativa d’onore, la quale è moderatrice 128 3, 15, 0, 17 | innanzi che voi foste, ella fu amatrice di voi, acconciando e ordinando 129 3, 1, 0, 4 | commendava la persona che s’amava.~ 130 4, 18, 0, 2 | truovano convenire in una, che ambo queste si deono riducere 131 3, 2, 0, 18 | chiamati ne la gramatica «amenti’ e «dementi’, cioè sanza 132 3, 11, 0, 12 | intra sé è che ciascuno ami tutto ciascuno, che ’l vero 133 1, 12, 0, 3 | crive] Tullio in quello De Amicitia, non discordando da la sentenza 134 3, 11, 0, 6 | del suo proprio atto, cioè Amicizia. Onde si può vedere, considerando 135 4, 13, 0, 12 | la casetta del pescatore Amiclas venne, per passare lo mare 136 4, 4, 0, 4 | questa posa le vicinanze s’amino, in questo amore le case 137 4, 25, 0, 1 | e la maggiore parte de l’amistadi si paiono seminare in questa 138 3, 11, 0, 6 | Filosofia non è altro che amistanza a sapienza, o vero a sapere; 139 3, 1, 0, 6 | questa ragione due grandi ammaestramenti si possono intendere: l’ 140 4, 24, 0, 14 | del padre, e lo padre lui ammaestrare. ~ 141 3, 9, 0, 3 | canzone sì come a persona ammaestrata di quello che dee fare, 142 2, 14, 0, 15 | quelle essere apprese e ammaestrate’; e così lo detto cielo 143 2, 5, 0, 2 | 2. Ma noi semo di ciò ammaestrati da colui che venne da quello, 144 2, 5, 0, 1 | parte da li suoi profeti ammaestrato, «ne li quali, per molte 145 4, 26, 0, 11 | da le fatiche; e quando ammaestrò in questo luogo Ascanio, 146 4, 29, 0, 4 | colui che di quelle si vuole ammantare male si vive? se per colui 147 1, 11, 0, 15 | quella, credono più essere ammirati che ritraendo quelle de 148 3, 10, 0, 7 | crescerebbe al suo amico quello ammonendo o menomerebbe suo onore, 149 2, 11, 0, 8 | 8. Ora appresso ammonisco lei e dico: Se per avventura 150 3, 10, 0, 7 | paziente ma iracundo a l’ammonizione, questa figura è bellissima 151 4, 12, 0, 17 | desiderii umani si fanno più ampii, l’uno appresso de l’altro. ~ 152 2, 1, 0, 6 | Lo quarto senso si chiama anagogico, cioè sovrasenso; e questo 153 2, 14, 0, 6 | Altri dissero, sì come fu Anassagora e Democrito, che ciò era 154 4, 26, 0, 9 | de l’anima di suo padre Anchise, contra tanti pericoli, 155 3, 15, 0, 5 | Chi gitta via la sapienza AND la dottrina, è infelice: 156 4, 22, 0, 14 | Maria Iacobi e Maria Salomè andaro per trovare lo Salvatore 157 3, 5, 0, 17 | lo sole, vedrebbe quello andarsi nel braccio sinistro. Per 158 4, 5, 0, 19 | giovane non avesse impresa l’andata in Africa per la sua franchezza? 159 1, 3, 0, 4 | quasi mendicando, sono andato, mostrando contra mia voglia 160 4, 1, 0, 9 | gente che per mal cammino andavano, acciò che per diritto calle 161 2, 8, 0, 14 | per essa sanza impedimento andiamo a la felicitade di quella 162 4, 9, 0, 16 | questo è quello [che cerc]ando s’andava. ~ 163 4, 3, 0, 6 | non ostante che Ridolfo e Andolfo e Alberto poi eletti siano, 164 1, 11, 0, 9 | mille passi, tutte l’altre l’andrebbero dietro; e se una pecora 165 4, 5, 0, 19 | cittadini che tre moggia d’anella in Africa erano portati, 166 3, 6, 0, 6 | massimamente in quelle menti angeliche che fabbricano col cielo 167 4, 5, 0, 1 | provedenza, che del tutto l’angelico e lo umano accorgimento 168 4, 5, 0, 19 | quando, per la guerra d’Annibale avendo perduti tanti cittadini 169 4, 26, 0, 14 | giuochi in Cicilia ne l’anniversario del padre; che ciò che promise 170 2, 5, 0, 8 | nobilitade e che ultima noi annoveriamo. E puotesi contemplare la 171 2, 13, 0, 20 | più bella relazione, ché, annumerando li cieli mobili, da qualunque 172 4, 6, 0, 20 | vi siede per consiglio, e annumerate quante volte lo die questo 173 2, 6, 0, 6 | cioè, dico, abbellimento, annunziando loro la mia intenzione, 174 3, 3, 0, 7 | gigante che si chiamava Anteo, tutte volte che lo gigante 175 4, 14, 0, 14 | quali la memoria de li loro anticessori, dico di là da Dardano, [ 176 4, 6, 0, 8 | ciascuno disia naturalmente, antichissimamente fu per li savi cercato. 177 3, 11, 0, 4 | furono quelli sette savi antichissimi, che la gente ancora nomina 178 3, 5, 0, 4 | fatta, e chiamava quella Anticthona; e dicea ch’erano ambe in 179 2, 12, 0, 8 | questo, quasi maravigliandomi apersi la bocca nel parlare de 180 4, 4, 0, 13 | E che ciò sia, per due apertissime ragioni vedere si può, le 181 4, 25, 0, 3 | E però che la vergogna è apertissimo segno in adolescenza di 182 1, 8, 0, 5 | uno cavaliere scritti li Aphorismi d’Ipocràs, ovvero li Tegni 183 4, 17, 0, 12 | verrebbe a la conoscenza de le api per lo frutto de la cera 184 4, 25, 0, 6 | ricordossi del risponso che Apollo dato avea per le sue figlie, 185 2, 1, 0, 5 | transfigurarsi, che de li dodici Apostoli menò seco li tre; in che 186 3, 13, 0, 5 | speculazione, de la quale s’appaga lo ’ntelletto e la ragione - 187 4, 12, 0, 4 | lo raunatore pieno d’ogni appagamento; e con questa promissione 188 4, 12, 0, 8 | quelle hanno raunate, come s’appagano, come si riposano. ~ 189 4, 21, 0, 12 | non che la natura umana li apparecchi la terra a seminare! e beati 190 1, 1, 0, 11 | Per che ora volendo loro apparecchiare, intendo fare un generale 191 3, 15, 0, 16 | Sapienza: «Quando Iddio apparecchiava li cieli, io era presente; 192 3, 8, 0, 11 | de l’anima, cioè uno lume apparente di fuori secondo sta dentro? 193 4, 24, 0, 15 | sempre santa e onesta dee apparere a li suoi figli; e così 194 3, 2, 0, 8 | appaiono perfette: lo quale apparimento è fatto secondo che la conoscenza 195 2, 10, 0, 3 | vilmente per questa donna che è apparita: - e qui è da notare che, 196 2, 15, 0, 4 | li occhi de la Filosofia apparite, quando essa con li suoi 197 3, 11, 0, 17 | le scienze sono Filosofia appellate.~ 198 | appena 199 3, 15, 0, 16 | suoi confini, quando elli appendeva li fondamenti de la terra, 200 2, 15, 0, 10 | esso studio, lo quale è applicazione de l’animo innamorato de 201 1, 11, 0, 4 | anche cieco, ch’a lui s’appoggia, vegnano a mal fine. Però 202 2, 5, 0, 5 | quelle cose che dilettano, appoggiata sopra l’amico suo?» - dice, 203 4, 14, 0, 1 | parte che a le ricchezze s’appoggiava, [seguita che si riprovi 204 1, 10, 0, 1 | per li suoi convitati, s’appone pane di biado e non di frumento; 205 4, 12, 0, 3 | sommettendo ciò che promettono, apportano lo contrario. ~ 206 4, 12, 0, 5 | sete e ogni mancanza, e apportare ogni saziamento e bastanza; 207 1, 2, 0, 1 | sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da ogni 208 2, 1, 0, 5 | deono intentamente andare appostando per le scritture, ad utilitade 209 2, 1, 0, 5 | di loro discenti: sì come appostare si può ne lo Evangelio, 210 2, 13, 0, 29 | cerchio compiere, cioè ne lo apprendimento di quella, volge grandissimo 211 3, 13, 0, 4 | avere non possono alcuna apprensione. ~ 212 4, 2, 0, 9 | fine d’ogni desiderio, e appresenta, quasi come donatore, a 213 4, 12, 0, 18 | allungandosi e quale meno appressandosi, così ne la vita umana sono 214 3, 15, 0, 6 | non cose negando si può appressare a la sua conoscenza, e non 215 4, 28, 0, 12 | cittade, a la quale io m’appresso’; e però benedice la via 216 4, 9, 0, 1 | cioè in riprovando o in approvando l’oppinione de lo Imperadore, 217 4, 5, 0, 20 | li uomini è predicato e approvato.~ 218 3, 15, 0, 17 | amistà di costei fuggite, aprite li occhi vostri e mirate: 219 4, 20, 0, 8 | siano sì come valli volte ad aquilone, o vero spelunche sotterranee, 220 4, 30, 0, 3 | del buono frate Tommaso d’Aquino, che a uno suo libro, che 221 4, 5, 0, 15 | spontaneamente quello rifiutando a lo arare essere ritornato? Chi dirà 222 4, 5, 0, 15 | dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l’officio, 223 3, 12, 0, 10 | prima che li fiori d’un’arbore in certa parte perdere si 224 2, 1, 0, 3 | mansuete le fiere, e li arbori e le pietre a sé muovere; 225 2, 1, 0, 10 | apparecchiata; e la forma de l’arca venire, se la materia, cioè 226 3, 11, 0, 16 | quando Isifile dice ad Archimoro: «O consolazione de le cose 227 4, 26, 0, 13 | legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto, come era 228 4, 19, 0, 6 | diversamente. Certo da dovvero ardisco a dire che la nobilitade 229 2, 13, 0, 25 | bianca si mostra, quasi argentata. E queste cose sono ne la 230 4, 25, 0, 6 | quando Adrasto, rege de li Argi, vide Polinice coverto d’ 231 4, 25, 0, 8 | quando Aceste, nutrice d’Argia e di Deifile, figlie d’Adrasto 232 2, 12, 0, 2 | tempo, la mia mente, che si argomentava di sanare, provide, poi 233 4, 26, 0, 11 | con li altri adolescentuli armeggiando. Per che appare a questa 234 2, 5, 0, 14 | disse ad Amore: «Figlio, armi mie, potenzia mia». ~ 235 3, 8, 0, 1 | congiunse, e come sottilmente armoniato conviene esser lo corpo 236 1, 7, 0, 14 | cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela 237 2, 13, 0, 23 | come si vede ne le parole armonizzate e ne li canti, de’ quali 238 4, 27, 0, 15 | buoni essere tenuti, [se li] arricchiscono per qual ragione essere 239 4, 8, 0, 3 | non solamente è di persona arrogante, ma di dissoluta»; che non 240 2, 14, 0, 5 | convenienti al suo fervore, arse lo luogo per lo quale passò, 241 3, 3, 0, 4 | lungo l’acque quasi can[s]arsi, e certe sopra li gioghi 242 2, 14, 0, 5 | rimasevi quella apparenza de l’arsura: e credo che si mossero 243 1, 5, 0, 8 | volgare, lo quale a piacimento artificiato si transmuta. ~ 244 4, 25, 0, 5 | lavorii d’oro e di pietre e d’artificio, acciò che quelli che le 245 2, 1, 0, 1 | porto; per che, dirizzato l’artimone de la ragione a l’òra del 246 1, 3, 0, 9 | riportamento, sì come qu[as]i suo effetto, procura d’ 247 4, 26, 0, 11 | ammaestrò in questo luogo Ascanio, suo figliuolo, con li altri 248 2, 5, 0, 5 | Salomone: «Chi è questa che ascende del diserto, piena di quelle 249 4, 15, 0, 13 | mai non domandano, mai non ascoltano, disiano essere domandati 250 3, 3, 0, 15 | ascolta e che lo sente: «ascoltare’, quanto a le parole, e « 251 4, 17, 0, 10 | le parole del Salvatore ascoltava. ~ 252 4, 27, 0, 16 | più pare che lei l’uomo ascolti che nulla più tostana etade, 253 4, 12, 0, 4 | le pietre che si voleano ascondere, preziosi pericoli, cavoe?». ~ 254 4, 5, 0, 1 | operazioni a li uomini medesimi ascondono la loro intenzione; ma da 255 4, 16, 0, 6 | nobile pietra del mondo; e Asdente, lo calzolaio da Parma, 256 1, 6, 0, 3 | onde sono signori di sì asinina natura che comandano lo 257 2, 7, 0, 4 | eccellentissimo Boezio: «Asino vive». Dirittamente dico, 258 4, 11, 0, 8 | di dumilia anni l’aveano aspettato. ~ 259 4, 2, 0, 13 | 13. E però dice aspra quanto al suono de lo dittato, 260 4, 0, 3, 66 | in tanto quanto assegna~ 261 2, 3, 0, 5 | d’un’altra, grossamente assegnando. ~ 262 3, 10, 0, 4 | naturali e sovrannaturali assegnare; ma basti qui tanto avere 263 3, 9, 0, 12 | presenza del sole e a la sua assenza; e a la presenza lo mezzo, 264 4, 1, 0, 8 | sostenni -, quasi ne la sua assenzia dimorando, entrai a riguardare 265 4, 23, 0, 6 | quasi ad imagine d’arco assimiglianti. Tornando dunque a la nostra, 266 3, 14, 0, 3 | quanto esso è possibile a lui assimigliarsi. E ponsi la qualitade de 267 4, 21, 0, 8 | vertude sia bene astratta e assoluta da ogni ombra corporea, 268 3, 12, 0, 12 | questa nobilissima di tutte assolutamente, in quanto perfettissimamente 269 4, 17, 0, 4 | la nostra soperchievole astinenza ne le cose che conservano 270 4, 28, 0, 5 | essendo a Dio renduta e astrattasi da le mondane cose e cogitazioni, 271 3, 14, 0, 11 | pensieri amici di quella sono astratti da le basse e terrene cose. ~ 272 4, 12, 0, 6 | quali massimamente sono astretti, tra cose buone o desiderabili 273 4, 27, 0, 5 | procede, ma è da chiamare astuto; ché sì come nullo dicerebbe 274 4, 14, 0, 7 | ciò sia cosa, com’ho no[t]ato, che la cosa quanto è migliore 275 2, 9, 0, 7 | conoscea la sua disposizione atta a ricevere l’atto di questa 276 2, 14, 0, 13 | ultima etade del secolo, e attendemo veracemente la consummazione 277 2, 6, 0, 6 | sia, a rendere l’uditore attento, promettere di dire nuove 278 2, 3, 0, 15 | che ha più movimento e più attualitade e più vita e più forma, 279 4, 17, 0, 4 | arme e freno a moderare l’audacia e la timiditate nostra, 280 4, 24, 0, 14 | primo suo comandamento): «Audi, figlio mio, l’ammaestramento 281 4, 2, 0, 16 | lo quale a l’anima de li auditori porta desiderio d’udire: 282 4, 12, 0, 16 | procedendo, desiderare uno augellino; e poi, più oltre, desiderare 283 2, 13, 0, 22 | però, che ne la morte d’Augusto imperadore vide in alto 284 4, 6, 0, 3 | quanto «legare parole’, cioè «auieo’. E chi ben guarda lui, 285 4, 9, 0, 15 | imperiale sia in questa parte autentica -: sì come [diffinire] giovinezza 286 4, 6, 0, 5 | vocabulo greco che dice «autentin’, che tanto vale in latino 287 4, 8, 0, 5 | non presummere [contra l’autorità del Filosofo; poi mostrerò 288 4, 23, 0, 14 | primavera, in estate, in autunno e in inverno; e nel die, 289 | avanti 290 2, 14, 0, 11 | cominciamento di creazione e non averanno fine: e di queste tratta 291 1, 9, 0, 2 | fuori di lingua italica non averebbono potuto avere questo servigio, 292 4, 27, 0, 8 | chesto, e de la mia arte non averò frutto?’ Rispondo, sì come 293 4, 14, 0, 12 | ancora non fosse del suo avolo venuta: chi sarà oso di 294 | avrà 295 4, 28, 0, 12 | passato, questo tesoro non avre’ io, e non avrei di ch’io 296 3, 15, 0, 9 | impossibile a giungere). Avrebbelo anco la Natura fatto indarno, 297 | avrebbero 298 | avrei 299 | avrete 300 | avute 301 | avuto 302 3, 14, 0, 12 | sussequentemente dice com’ell’avvalora e accende amore dovunque 303 2, 11, 0, 8 | ammonisco lei e dico: Se per avventura incontra che tu vadi là 304 4, 27, 0, 18 | lo tempo da dare è, bene avventuroso e sanza escusa».~ 305 4, 14, 0, 14 | oblivione. Secondo l’oppinione avversa, Laomedonte fu gentile e 306 4, 2, 0, 16 | sempre prima combatteo con li avversari de la veritade e poi, quelli 307 4, 22, 0, 2 | dolcezza chi prima non l’avvisa. ~ 308 4, 28, 0, 19 | fosse a Dio la sua [oper]azione. Oh sventurati e male nati, 309 4, 15, 0, 16 | che non saprebbero l’a. b. c., e vorrebbero disputare 310 4, 13, 0, 8 | mostra che a certo fine bada la nostra potenza. E nel 311 4, 5, 0, 11 | Tarquini, che furono quasi baiuli e tutori de la sua puerizia, 312 3, 8, 0, 9 | similitudine, si possono appellare balconi de la donna che nel dificio 313 4, 5, 0, 5 | del qual nasce[tt]e la baldezza e l’onore de l’umana generazione, 314 4, 5, 0, 15 | ritornato? Chi dirà di Cammillo, bandeggiato e cacciato in essilio, essere 315 1, 12, 0, 8 | la maschiezza essere ben barbuto, e nella femminezza essere 316 1, 9, 0, 5 | questi nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt’altra 317 3, 14, 0, 11 | quella sono astratti da le basse e terrene cose. ~ 318 2, 4, 0, 15 | vedere assai, ma queste bastino al presente.~ 319 2, 4, 0, 12 | più amata, più le è la sua beatanza stata larga; e se più l’ 320 2, 4, 0, 9 | maggior parte, e che quelle beate non siano in perfettissimo 321 1, 6, 0, 6 | sa se s’è cane o lupo o becco. ~ 322 3, 2, 0, 17 | lo superno essemplo, tu, bellissimo, bello mondo ne la mente 323 3, 15, 0, 14 | sapere che li costumi sono beltà de l’anima, cioè le vertudi 324 4, 11, 0, 14 | buono Conte di Tolosa, o Beltramo dal Bornio, o Galasso di 325 4, 20, 0, 7 | disposta a ricevere questa benedetta e divina infusione: sì come 326 4, 28, 0, 11 | tempi passati; e bene li può benedicere, però che, per quelli rivolvendo 327 3, 6, 0, 13 | sopra) questa donna da Dio beneficiata e fatta nobile cosa. E questa 328 2, 2, 0, 2 | poi fero tale, che lo mio beneplacito fu contento a disposarsi 329 4, 4, 0, 11 | grandissima e umanissima benignitade si richiedesse, questo era 330 4, 21, 0, 12 | sementa! e oh ammirabile e benigno seminatore, che non attende 331 2, 9, 0, 4 | 4. La prima è che bestemmia l’ora che questa donna li 332 1, 1, 0, 8 | sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono erba e 333 4, 20, 0, 4 | uomini sono vilissimi e bestiali, così uomini sono nobilissimi 334 4, 14, 0, 11 | ma col coltello a tanta bestialitade, quanta è dare a la nobilitade 335 2, 8, 0, 8 | Dico che intra tutte le bestialitadi quella è stoltissima, vilissima 336 4, 5, 0, 9 | stoltissime e vilissime bestiuole che a guisa d’uomo voi pascete, 337 4, 14, 0, 12 | più vile villano che mai bevesse del Sile o del Cagnano, 338 2, 4, 0, 6 | quale dissero dea de la biada. ~ 339 4, 22, 0, 5 | l’erbate quasi di diversi biadi, si simiglia. E non pur 340 2, 13, 0, 27 | E ancora la Geometria è bianchissima, in quanto è sanza macula 341 3, 11, 0, 4 | quinto Lindio, lo sesto Biante, e lo settimo Prieneo. ~ 342 1, 11, 0, 17 | fama; sì come colui che biasimasse lo ferro d’una spada, non 343 3, 4, 0, 5 | defettivo, deggio essere biasimato. A ciò si può brievemente 344 1, 11, 0, 14 | Beni, però che al suo tempo biasimavano lo latino romano e commendavano 345 1, 1, 0, 17 | etade che sono sconci e biasimevoli ad altra, sì come di sotto, 346 1, 2, 0, 3 | parladore non lodi o non biasimi quelli di cui elli parla; 347 3, 0, 2, 69 | biasmar per non parer queta e umile,~ 348 4, 5, 0, 16 | quando nel proemio de la Bibbia, là dove di Paolo tocca, 349 3, 15, 0, 12 | 12. E però dico che sua biltà, cioè moralitade, piove 350 3, 15, 0, 13 | cioè quale anima, sente sua biltate biasimare per non parere 351 3, 0, 2, 65 | creatore d’ogni pensier bono;~ 352 4, 11, 0, 14 | di Tolosa, o Beltramo dal Bornio, o Galasso di Montefeltro? 353 1, 12, 0, 8 | tutta la faccia; sì come nel bracco bene odorare, e sì come 354 3, 15, 0, 18 | luce nel cammino di questa brevissima vita.~ 355 4, 13, 0, 11 | sollazzando fanno loro cammino più brieve. ~ 356 1, 4, 0, 5 | lieti e spesso tristi di brievi dilettazioni e tristizie, 357 4, 2, 0, 10 | serotino». E tutte le nostre brighe, se bene veniamo a cercare 358 3, 7, 0, 10 | lo parlare [che] l’anima bruta ripresenta, o vero dimostra, 359 | buon 360 4, 13, 0, 12 | temere con alcuno tumulto, bussando la mano di Cesare?» E quello 361 4, 15, 0, 16 | che non saprebbero l’a. b. c., e vorrebbero disputare 362 4, 5, 0, 15 | Cammillo, bandeggiato e cacciato in essilio, essere venuto 363 2, 12, 0, 7 | dolcezza, che lo suo amore cacciava e distruggeva ogni altro 364 3, 8, 0, 12 | Lo tuo riso sia sanza cachinno», cioè sanza schiamazzare 365 2, 13, 0, 10 | vocabuli rinasceranno che già caddero».~ 366 1, 8, 0, 13 | suole dire Martino: «Non caderà de la mia mente lo dono 367 3, 5, 0, 10 | polo, cioè meridionale, cadesse una pietra, ch’ella caderebbe 368 1, 11, 0, 4 | cieco farà guida, e così cadranno ambedue ne la fossa». ~ 369 2, 10, 0, 3 | smarrimento nel quale se’ caduta vilmente per questa donna 370 4, 10, 0, 9 | congiunta con l’altera[nte cag]ione, sì come vuole lo Filosofo 371 4, 14, 0, 12 | mai bevesse del Sile o del Cagnano, e la oblivione ancora non 372 4, 28, 0, 3 | esso appropinqua al porto, cala le sue vele, e soavemente, 373 3, 3, 0, 3 | potenza; onde vedemo la calamita sempre da la parte de la 374 4, 28, 0, 3 | quello; così noi dovemo calare le vele de le nostre mondane 375 4, 28, 0, 8 | montefeltrano. Bene questi nobili calaro le vele de le mondane operazioni, 376 4, 6, 0, 15 | ebbe sopranome, e Zenocrate Calcedonio, suo compagnone, [e per 377 4, 22, 0, 6 | umani appetiti per diversi calli dal principio se ne vanno, 378 4, 15, 0, 9 | ed è rompitrice d’ogni calunnia, mercè de la somma luce 379 4, 13, 0, 6 | 6. Ben puote ancora calunniare l’avversario dicendo che, 380 4, 24, 0, 16 | presente etade. E se alcuno calunniasse: ‘Ciò che detto è, è pur 381 4, 12, 0, 11 | quella. Potrebbe dire alcuno calunniatore de la veritade che se, per 382 4, 16, 0, 6 | del mondo; e Asdente, lo calzolaio da Parma, sarebbe più nobile 383 4, 5, 0, 15 | essere ritornato? Chi dirà di Cammillo, bandeggiato e cacciato 384 4, 13, 0, 11 | appo sé sente ricchezza, in camminando, in soggiornando, non pur 385 4, 7, 0, 7 | alcuno da l’una parte de la campagna e vuole andare a una magione 386 4, 11, 0, 4 | l’oro, le margherite e li campi perfettamente forma e atto 387 3, 7, 0, 15 | come quella per la quale campiamo da etternale morte e acquistiamo 388 4, 5, 0, 18 | presa, prendeano di furto Campidoglio di notte, e solamente la 389 3, 3, 0, 4 | piante lungo l’acque quasi can[s]arsi, e certe sopra li 390 3, 5, 0, 14 | punto è lo principio del Cancro, e l’altro è lo principio 391 3, 15, 0, 5 | di lei parlando: «Essa è candore de la etterna luce e specchio 392 1, 6, 0, 6 | perfettamente, perché non sa se s’è cane o lupo o becco. ~ 393 4, 12, 0, 9 | l’una e l’altra Ragione, Canonica dico e Civile, tanto quanto 394 4, 13, 0, 11 | sono, pieni di sicurtade, cantando e sollazzando fanno loro 395 2, 11, 0, 2 | farla, fenno quella perché, cantata la canzone, con certa parte 396 4, 13, 0, 12 | cammino, dinanzi a li ladroni canterebbe». E ciò vuol dire Lucano 397 3, 14, 0, 8 | non curando, né barba né capelli né unghie si togliea; Platone, 398 3, 5, 0, 14 | altro è lo principio del Capricorno. Però conviene che Maria 399 3, 8, 0, 12 | Libro de le quattro vertù cardinali: «Lo tuo riso sia sanza 400 4, 5, 0, 13 | grandissima quantità d’oro per carità de la patria rifiutare, 401 2, 10, 0, 6 | amore, misericordia e altre caritative passioni.~ 402 4, 6, 0, 20 | prese avete - e dico a voi, Carlo e Federigo regi, e a voi 403 4, 28, 0, 10 | quella ch’è manifesta in carne è circuncisione; ma quelli 404 4, 23, 0, 14 | li pagani, diceano che ’l carro del sole avea quattro cavalli: 405 3, 9, 0, 14 | nostra lettera in su la carta umida: e questo è quello 406 4, 5, 0, 14 | del cattivato Regolo, da Cartagine mandato a Roma per commutare 407 4, 5, 0, 14 | Roma per commutare li presi cartaginesi a sé e a li altri presi 408 4, 13, 0, 12 | come Cesare di notte a la casetta del pescatore Amiclas venne, 409 4, 12, 0, 5 | refrigerio danno e recano sete di casso febricante intollerabile; 410 4, 11, 0, 14 | è ancora lo buono re di Castella, o il Saladino, o il buono 411 4, 9, 0, 7 | battaglia, sì come stare casto e lussuriare, e queste del 412 4, 5, 0, 19 | tanto cittadino quanto era Catellina la romana libertà difese? 413 4, 5, 0, 14 | la patria? Chi dirà del cattivato Regolo, da Cartagine mandato 414 2, 12, 0, 2 | libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato 415 4, 6, 0, 16 | puotesi appellare quasi cattolica oppinione. Per che vedere 416 2, 3, 0, 8 | fuori di tutti questi, li cattolici pongono lo cielo Empireo, 417 3, 11, 0, 6 | alcuno modo si può dicere catuno filosofo secondo lo naturale 418 4, 14, 0, 15 | ragione che ponea la oblivione causa di nobilitade essere falsa 419 4, 10, 0, 7 | mostro come elle non possono causare nobilitade, perché sono 420 3, 13, 0, 1 | secondamente dico essa essere ne le causate intelligenze. ~ 421 3, 2, 0, 5 | afferma che quello che è causato da corpo circulare ne ha 422 4, 26, 0, 6 | appetito conviene essere cavalcato da la ragione; ché sì come 423 1, 9, 0, 5 | nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt’altra nobile gente, 424 4, 12, 0, 4 | ascondere, preziosi pericoli, cavoe?». ~ 425 4, 5, 0, 11 | l’opportunitade del pr[o]cedente tempo. ~ 426 3, 5, 0, 16 | tutto mostrando; e poi si cela, e comincialo a vedere Lucia, 427 3, 11, 0, 8 | amico la cui amistà non è celata a la persona amata e a cui 428 4, 30, 0, 2 | quanto puote, acciò che più celebre e più prezioso da lui si 429 3, 14, 0, 11 | è in atto, si dichina un celestial pensiero, nel quale si ragiona 430 4, 29, 0, 10 | con la sua grida oscuri e celi lo contrario che dentro 431 2, 14, 0, 16 | uno anno quasi, e lo Sole centottantadue dì e quattordici ore (dico 432 4, 9, 0, 16 | e questo è quello [che cerc]ando s’andava. ~ 433 4, 8, 0, 7 | falsissimo. Ché, secondo lo cercamento e la invenzione che ha fatto 434 4, 0, 3, 2 | cercar ne’ miei pensieri,~ 435 4, 3, 0, 3 | presente e da li autori poco cercata, e che lungo convegna essere 436 4, 6, 0, 8 | antichissimamente fu per li savi cercato. E però che li disideratori 437 3, 8, 0, 2 | più forti cose di te non cercherai; ma quelle cose che Dio 438 3, 5, 0, 19 | lo quale tutta la palla cerchia, sempre ha lo die iguale 439 2, 13, 0, 26 | punto e lo cerchio - e dico «cerchio’ largamente ogni ritondo, 440 2, 4, 0, 6 | dissero dio del fuoco, ed a Cerere, la quale dissero dea de 441 | certamente 442 2, 13, 0, 27 | sanza macula d’errore e certissima per sé e per la sua ancella, 443 1, 2, 0, 16 | segnoreggiata; la quale infamia si cessa, per lo presente di me parlare, 444 2, 14, 0, 18 | 18. E non altrimenti, cessando la Morale Filosofia, l’altre 445 2, 13, 0, 24 | del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: sì è 446 4, 12, 0, 7 | l’umana generazione non cesserà di piangere». ~ 447 1, 12, 0, 13 | altro capitolo, manifesto è ched ella è de le cagioni stata 448 4, 27, 0, 8 | eziandio che non mi sia chesto, e de la mia arte non averò 449 2, 14, 0, 20 | vero vedere nel quale si cheta l’anima nostra. E però, 450 2, 4, 0, 5 | ciascuna de la sua spezie; e chiamale Plato «idee’, che tanto 451 3, 0, 2, 80 | chiaman la stella talor tenebrosa.~ 452 3, 0, 2, 46 | vanno chiamando Amor ciascuno a prova~ 453 4, 30, 0, 6 | questa canzone si dà ad essa, chiamandola amica di quella la cui propria 454 2, 0, 1, 48 | e pensa di chiamarla donna, omai!~ 455 4, 6, 0, 13 | al presente si ragiona; e chiamaronlo «operazione con virtù’. ~ 456 4, 26, 0, 7 | usa quando elli caccia, e chiamasi quello freno temperanza, 457 4, 23, 0, 14 | quattro cavalli: lo primo chiamavano Eoo, lo secondo Pirroi, 458 4, 7, 0, 8 | dinanzi. Questo altro come si chiamerà? Rispondo: vilissimo. Perché 459 2, 10, 0, 11 | cioè a l’anima mia, che chiami omai costei sua donna, promettendo 460 2, 14, 0, 7 | quello albore, lo quale noi chiamiamo Galassia: e puote essere, 461 3, 3, 0, 13 | procedendo, meno le vede chiare; poi, più oltre, dubita; 462 4, 21, 0, 1 | nobilitade si chiama, da chiarire è in questo speziale capitolo 463 4, 13, 0, 8 | dice che «’l disciplinato chiede di sapere certezza ne le 464 4, 5, 0, 20 | 20. Per che più chiedere non si dee, a vedere che 465 4, 27, 0, 6 | del populo essere posto, chiese a Dio, sì come nel terzo 466 3, 11, 0, 4 | ebbe nome Solon, lo secondo Chilon, lo terzo Periandro, lo 467 4, 14, 0, 6 | non curi, degno è che la chiosa a ciò risponda. E però rispondo 468 1, 9, 0, 10 | latino, che per comento e per chiose a molte scritture è già 469 1, 8, 0, 9 | un bel nappo d’una bella chitarra, così è biasimevole muover 470 4, 29, 0, 7 | e de’ si lo buono uomo chiudere li occhi per non vedere 471 3, 15, 0, 18 | etternale imperadrice - non chiudete li orecchi a Salomone che 472 | ciascheduna 473 | ciascheduno 474 3, 8, 0, 5 | contenta, tanto dolcemente ciba la sua bellezza li occhi 475 1, 1, 0, 8 | che a così alta mensa sono cibati non sanza misericordia sono 476 4, 5, 0, 15 | 15. Chi dirà di Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto 477 4, 4, 0, 2 | avere e fratellanza con le circavicine cittadi; e però fu fatto 478 3, 15, 0, 16 | fonti de l’acque, quando circuiva lo suo termine al mare e 479 4, 28, 0, 16 | l’anima stette ferma a le civili operazioni. Dice: «E tolsi 480 4, 4, 0, 13 | le quali mostrano quella civitade imperatrice, e da Dio avere 481 3, 11, 0, 4 | terzo Periandro, lo quarto Cleobulo, lo quinto Lindio, lo sesto 482 4, 10, 0, 6 | grida, elli fosse loico e clerico grande: ché la diffinizione 483 3, 5, 0, 12 | tutta l’estremità del primo climate, dove sono intra l’altre 484 4, 28, 0, 5 | astrattasi da le mondane cose e cogitazioni, vedere le pare coloro che 485 4, 30, 0, 4 | però questa lascia e quello coglie. ~ 486 4, 15, 0, 8 | sottile e diafano, li semi del cognato cielo ritenea. La quale, 487 4, 28, 0, 17 | dire che la nobile anima, cognoscendosi non avere più ventre da 488 4, 17, 0, 7 | queste vertudi ha due inimici collaterali, cioè vizii, uno in troppo 489 4, 27, 0, 10 | questa etade erano; e però lo collegio de li rettori fu detto Senato. ~ 490 3, 8, 0, 17 | come certi per complessione collerica sono ad ira disposti -, 491 4, 27, 0, 16 | volontà e diletto di stare in colloquio più ch’io non solea».~ 492 3, 9, 0, 13 | fatica si transmuta in alcuno coloramento e in alcuna debilitade; 493 1, 11, 0, 3 | quanto elle sono di fuori colorate, così la parte razionale 494 3, 3, 0, 9 | membruti e bene vivacemente colorati, e certi fare lo contrario 495 4, 20, 0, 2 | E rende essemplo ne li colori, dicendo: sì come lo perso 496 4, 24, 0, 17 | Onde dice l’Apostolo a li Colossensi: «Figliuoli, obedite a li 497 3, 4, 0, 4 | quale non deggio essere colpato, veggendo altri le mie parole 498 4, 21, 0, 12 | quelli che tale sementa coltivano come si conviene! ~ 499 4, 22, 0, 11 | perviene per male essere coltivato, e per essere disviata la 500 4, 9, 0, 8 | scritta, e per mostrarla e per comandarla. Onde dice Augustino: «Se 501 1, 7, 0, 11 | nessuno dubita, che s’elle comandassero a voce, che questo non fosse 502 4, 30, 0, 5 | considerando, a cautela di ciò comando a la canzone che suo mestiere 503 3, 8, 0, 2 | ma quelle cose che Dio ti comandò, pensa, e in più sue opere