ISABELLA Oh cielo!
Che miro? oimè!...
FILIPPO Donna, che fia?
ISABELLA La reggia
tutta di meste grida dolorose
udìa dintorno risuonare...
FILIPPO Udisti
flebile suono; è ver...
ISABELLA Dal tuo cospetto
non vidi io il prence strascinato a forza?
FILIPPO Tu ben vedesti; è desso.
ISABELLA Il figliuol tuo?...
FILIPPO La mia consorte impallidisce, e trema,
nel veder trarre?...
ISABELLA Io tremo?
FILIPPO E n'hai ben donde. –
Il tuo tremar... dell'amor tuo... non lieve
indizio m'è... Pel tuo... consorte or tremi:
ma, riconforta il cor; svanì il periglio.
ISABELLA Periglio!... e quale?
FILIPPO Alto periglio io corsi:
ma omai mia vita in securtà...
ISABELLA Tua vita?...
FILIPPO A te sì cara e necessaria, è in salvo.
ISABELLA Ma il traditor?...
FILIPPO Del tradimento pena
dovuta avrà. Più non temer, ch'io mai
per lui riapra a pietà stolta il core.
Passò stagione; or di giustizia il solo
terribil grido ascolterò.
ISABELLA Ma quale,
qual trama?...
FILIPPO Oh ciel! contro a me sol non era
forse ordita la trama. A chi del padre
il sangue vuol, (s'ei la madrigna abborre
del padre al par) nulla parrebbe il sangue
versar della madrigna...
ISABELLA In me?... Che parli?...
Ahi lassa!... Il prence...
FILIPPO Ingrato, i tuoi non meno,
che i miei cotanti beneficj obblia. –
Ma tu, in te stessa torna;... e lieta vivi;...
e a me sol fida la importante cura
di assicurar la tua con la mia pace.
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