Scena
Seconda. Clitennestra, Egisto.
CLITENNESTRA Deh! volgi
addietro i passi.
EGISTO Ah scellerata! all'armi
corri tu pure?
CLITENNESTRA Io vo' salvarti: ah! m'odi;
non son più quella...
EGISTO Perfida...
CLITENNESTRA T'arresta.
EGISTO Darmi, perfida, vivo promettesti
a quel fellon tu forse?
CLITENNESTRA A lui sottrarti,
perir dovessi, io giuro. Ah! qui rimani;
in securo ti cela; al furor suo
argin son io frattanto.
EGISTO Al furor suo
argin miglior fian l'armi. Or va'; mi lascia.
Io corro...
CLITENNESTRA Ahi! dove?
EGISTO A trucidarlo.
CLITENNESTRA A morte
tu corri. Oimè! che fai? del popol tutto
non odi gli urli, il minacciar? t'arresta;
io non ti lascio.
EGISTO Invan l'empio tuo figlio
speri a morte sottrar. Scostati, taci,
lasciami, o ch'io...
CLITENNESTRA Tu sì, svenami, Egisto,
se a me non credi. «Oreste». Odi tu? «Oreste».
Qual d'ogni intorno quel terribil nome
alto risuona? ah! più non sono io madre,
se tu in periglio stai: contro il mio sangue
già ridivengo io cruda.
EGISTO Il sai, gli Argivi
odian l'aspetto tuo: nei loro petti,
or col mostrarti, addoppieresti l'ira.
Ma il fragor cresce. Ah! tu ne fosti, iniqua,
tu la
cagion: per te indugiai vendetta,
ch'or torna in me.
CLITENNESTRA Me dunque uccidi.
EGISTO Scampo
io troverò per altra via.
CLITENNESTRA Ti sieguo.
EGISTO Mal ti fai scudo a me; lasciami:
vanne:
a niun patto al mio fianco te non voglio.
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