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Carlo Goldoni
Il bugiardo

IntraText - Concordanze

lel
    Atto, Scena
1 1, 2| Beatrice sul terrazzino~ ~LEL. Che ne dici, Arlecchino, 2 1, 2| serenada no la stimo un soldo.2~LEL. No? Perché?~ARL. Perché 3 1, 2| dove se canta e se magna.~LEL. Osserva, osserva, Arlecchino, 4 1, 2| e adesso l'avì lassada.~LEL. Non me ne ricordo nemmeno 5 1, 2| quattro parole diese busìe.~LEL. Sei un impertinente.~ARL. 6 1, 2| sior Pantalon vostro padre.~LEL. Egli è in campagna. Quando 7 1, 2| volì star alla locanda?~LEL. Sì, per godere la mia libertà. 8 1, 2| sta roba ghe vuol un mese.~LEL. Va, sbrigati, e qui ti 9 1, 2| cercar i fatti d'altri...~LEL. Non far che la collera 10 1, 2| servirla. (torna in locanda)~LEL. Vo' provarmi, se mi riesce 11 1, 2| di luna pare ben vestito.~LEL. (da passeggiando) (Arlecchino 12 1, 2| pazzia! Di che avete paura?~LEL. Gran bella serenità di 13 1, 2| Bellissima! Ascoltiamo.) ~LEL. Non vi è pericolo che l' 14 1, 2| fatto, e parla assai bene.) ~LEL. Se non temessi la taccia 15 1, 2| ROS. Anzi ci fa onore.~LEL. Stanno godendo il fresco? 16 1, 2| assenza di nostro padre.~LEL. Ah, non è in città il loro 17 1, 2| conosce ella nostro padre?~LEL. Oh, è molto mio amico. 18 1, 2| per visitare un infermo.~LEL. (Sono figlie d'un medico.) 19 1, 2| non è da noi conosciuto?~LEL. Sono un adoratore del vostro 20 1, 2| vostro merito.~ROS. Del mio?~LEL. Di quello di una di voi, 21 1, 2| qual di noi v'intendiate.~LEL. Permettetemi che tuttavia 22 1, 3| cercando Lelio) Dov'el andà? ~LEL. (piano ad Arlecchino, incontrandolo) ( 23 1, 3| camerier m'ha dito tutto.)~LEL. (Presto.)~ARL. (Le son 24 1, 3| Le son fie d'un certo...)~LEL. (Non voglio saper questo. 25 1, 3| So pader l'è un medico.)~LEL. (Lo so. Dimmi il loro nome, 26 1, 3| Rosaura, e l'altra Beatrice.)~LEL. (Basta così.) (torna sotto 27 1, 3| veneziano, o pur forestiere?~LEL. Sono un cavaliere napolitano.~ 28 1, 3| ROS. Ma come ci conoscete?~LEL. Sarà ormai un anno, ch' 29 1, 3| arrivadi jer sera). (da sé)~LEL. Appena arrivato, mi si 30 1, 3| dichiararmi...~ROS. Per chi?~LEL. Questo è quello che dir 31 1, 3| avete renitenza a spiegarvi?~LEL. Perché temo prevenuta quella 32 1, 3| l'è la vostra fortuna.) ~LEL. Però si fanno le serenate 33 1, 3| noto chi l'abbia fatta.~LEL. Lo credo anch'io che non 34 1, 3| Siamo donne, e tanto basta.~LEL. Orsù, vi leverò io di queste 35 1, 3| non volete dire per chi?~LEL. No certamente. Avete voi 36 1, 3| diretti i vostri favori.~LEL. Non merita ringraziamenti 37 1, 3| favoritemi almeno il vostro nome.~LEL. Volentieri. Don Asdrubale 38 1, 3| principia a offenderci il capo.~LEL. Volete già ritirarvi?~BEAT. 39 1, 3| perché andiamo al riposo.~LEL. Pazienza! Resto privo di 40 1, 3| goderemo le vostre grazie.~LEL. Domani, se il permettete, 41 1, 3| viene con questa facilità.~LEL. Almeno vi riverirò alla 42 1, 3| ammesso a qualche cosa di più.~LEL. Al ritorno del signor dottore, 43 1, 4| napolitano, ghe baso la man. ~LEL. Che ne dici? Mi sono portato 44 1, 4| busìe senza mai confonderve.~LEL. Ignorante! Queste non sono 45 1, 8| saprò svelare la verità.~LEL. (uscendo dalla locanda) 46 1, 8| Lelio mio dilettissimo.~LEL. Voi qui?~OTT. Voi ritornato 47 1, 8| Voi ritornato alla patria?~LEL. Sì; vi giunsi nel giorno 48 1, 8| da cento strali amorosi?~LEL. Ah, veramente sono di 49 1, 8| Sempre fortunato in amore.~LEL. La fortuna qualche volta 50 1, 8| di pellegrine conquiste.~LEL. Ditemi, siete voi pratico 51 1, 8| Sarà un anno che vi abito.~LEL. Conoscete voi quelle due 52 1, 8| terreno.) Non le conosco.~LEL. Amico, sono due belle ragazze. 53 1, 8| di me.~OTT. Tutt'e due?~LEL. Sì, tutt'e due. Vi par 54 1, 8| a innamorarle sì presto?~LEL. Appena mi videro, furono 55 1, 8| Possibile che ciò sia vero!)~LEL. Pochissime delle mie parole 56 1, 8| amanti.~OTT. Tutt'e due?~LEL. Tutt'e due.~OTT. (Fremo 57 1, 8| OTT. (Fremo di gelosia.)~LEL. Volevano ch'io entrassi 58 1, 8| casa...~OTT. (Anco di più!)~LEL. Ma siccome si avvicinava 59 1, 8| fatto fare una serenata?~LEL. Per l'appunto. Lo sapete 60 1, 8| serenata; Florindo ha ragione.)~LEL. Ma non terminò colla serenata 61 1, 8| che faceste di bello? ~LEL. Smontai dalla peota, feci 62 1, 8| ciò che mi avete narrato.~LEL. Che? vi pajono cose straordinarie? 63 1, 9| Nona. Arlecchino e detti~ ~LEL. Ecco il mio servo. Ricercatelo 64 1, 9| commessa una simile debolezza!)~LEL. Dimmi un poco, Arlecchino, 65 1, 9| ARL. A chiappar i freschi.~LEL. Non ho parlato io sotto 66 1, 9| ARL. Gnorsì, l'è vera.~LEL. Non ho fatta fare una serenata?~ 67 1, 9| ho cantà la canzonetta.~LEL. Dopo non abbiamo fatto 68 1, 9| la cena?~ARL. La cena...~LEL. Sì, la gran cena in casa 69 1, 9| e dalla siora Beatrice.~LEL. Non fu magnifica quella 70 1, 9| che magnada che avemo !~LEL. (ad Ottavio) Sentite? Eccovi 71 1, 9| un uomo assai fortunato.~LEL. Non dico per dire, ma la 72 1, 9| da che derivano queste?~LEL. Sia detto colla dovuta 73 1, 9| piedi... mi par troppo.~LEL. Eh amico! ne vedrete delle 74 1, 9| incammina verso la locanda)~LEL. Dove siete alloggiato?~ 75 1, 9| OTT. In quella locanda.~LEL. (Oh diavolo!) Alloggio 76 1, 9| giuocato tutta la notte.~LEL. Siete qui da tanto tempo 77 1, 9| amicizia. (Non vo' scoprirmi).~LEL. Sentite: se mai v'incontraste 78 1, 9| OTT. Amico, a rivederci.~LEL. Vi sono schiavo.~OTT. ( 79 1, 10| farì cussì, s'imbroieremo.~LEL. Sciocco che sei, secondami 80 1, 10| volì dir qualche busìa...~LEL. Asinaccio! Qualche spiritosa 81 1, 10| la spiritosa invenzion.~LEL. Questa tua goffaggine m' 82 1, 10| segonda, tirè un starnudo.~LEL. Ma vi vuol tanto a dir 83 1, 11| mascherate, di casa, e detti~ ~LEL. Osserva, Arlecchino, quelle 84 1, 11| ARL. Semio de carneval?~LEL. In questa città, il primo 85 1, 11| mattina.~ARL. Chi mai sarale?~LEL. Assolutamente saranno le 86 1, 11| coverti l'è una brutta usanza.~LEL. Signore, non occorre celar 87 1, 11| Colombina) Anco questa?~LEL. Sono impegnato per ora 88 1, 11| padron, questa l'è roba mia.~LEL. Non è gran cosa ch'io abbia 89 1, 11| istessa impressione de' miei.~LEL. Signora, ora che posso 90 1, 11| sorella, benché mascherata?~LEL. E come! Vi amerei ben poco, 91 1, 11| E da che mi conoscete?~LEL. Dalla voce, dalla figura, 92 1, 11| in grazia, chi sono io?~LEL. Siete l'idolo mio.~ROS. 93 1, 11| Ma il mio nome qual è?~LEL. (Conviene indovinarlo). 94 1, 11| conoscete. (si scuopre)~LEL. (Questa volta la sorte 95 1, 11| assicurarmi dell'amor vostro?~LEL. Asdrubale non sa mentire. 96 1, 11| veder quella maschereta!) ~LEL. Rispondi, non è vero? ( 97 1, 11| vi siete finora spiegato?~LEL. Vi dirò, mia cara. Il mio 98 1, 11| la figlia di un medico.~LEL. Eppure è la verità. (starnuta)~ 99 1, 11| merito della vostra casa.~LEL. La casa di Castel d'Oro 100 1, 11| deludiate per divertirvi.~LEL. Guardimi il cielo, che 101 1, 11| della verità che mi dite?~LEL. Subito che ritorna vostro 102 1, 11| mi amate di cuor leale.~LEL. Non troverete l'uomo più 103 1, 12| ROS. Dunque non la voglio.~LEL. Signora Rosaura, ammiro 104 1, 12| Lelio) Voi me li regalate? ~LEL. Sì, mia signora, e volevo 105 1, 12| difficilmente si trova.~LEL. Io poi sono di buon gusto. 106 1, 12| a Lelio) Comanda altro?~LEL. No, andate pure.~GIOV. 107 1, 12| Illustrissimo, mi dona la cortesia?~LEL. Ci rivedremo.~GIOV. (a 108 1, 12| Aspettate, vi darò la mancia...~LEL. Mi maraviglio. Farò io.~ 109 1, 12| infinite. Son qui da lei. ~LEL. Andate, che ci rivedremo.~ 110 1, 13| licenza, torno in casa.~LEL. Non volete ch'io abbia 111 1, 13| lieta me ne ritorno dentro.~LEL. Vi portate con voi il mio 112 1, 13| sorella che dovrò dire?~LEL. Per ora non vi consiglio 113 1, 13| perché m'insinuate di farlo.~LEL. Sposina, amatemi di buon 114 1, 13| Sposa? Ancor ne dubito.~LEL. Le mie parole sono contratti.~ 115 1, 14| la possa veder in fazza.~LEL. Che dici della bellezza 116 1, 14| le spiritose invenzion.~LEL. Dubito che ella abbia qualche 117 1, 14| supplì alle so mancanze.~LEL. Sarei pazzo, se non mi 118 1, 14| d'invidia della vostra.~LEL. Se puoi, approfittati; 119 1, 14| Insegnéme qualche busìa.~LEL. La natura a tutti ne somministra.~ 120 1, 14| padron, ho starnudado.)~LEL. (piano ad Arlecchino) ( 121 1, 14| Gnanca per servizio?)~LEL. (Le dici troppo pesanti.)~ 122 1, 15| Quindicesima. Lelio ed Arlecchino~ ~LEL. Non te l'ho detto? Sei 123 1, 15| man al pezzo più grosso.~LEL. Orsù, sieguimi; voglio 124 1, 15| raccontar tutti i fatti soi.~LEL. Il maggior piacer dell' 125 1, 15| con qualche poco de zonta.~LEL. Il racconto delle avventure 126 1, 18| da Napoli sino a Venezia.~LEL. La mancia è cortesia, e 127 1, 18| l'abbia visto mio fio.)~LEL. Orsù, se vuoi lo zecchino, 128 1, 18| i vetturini napoletani.~LEL. Vattene, e non mi rompere 129 1, 18| questi pidocchi. (parte)~LEL. Temerario! Ti romperò le 130 1, 18| Che el fusse elo mio fio?)~LEL. Vetturini! Non si contentano 131 1, 18| ardir, vienla da Napoli?~LEL. Sì, signore.~PAN. A Napoli 132 1, 18| fortuna el poderla servir.~LEL. Io sono il conte d'Ancora 133 1, 18| certo sior Lelio Bisognosi?~LEL. L'ho conosciuto benissimo; 134 1, 19| signor Lelio a voi presente?~LEL. (Questi è mio padre? L' 135 1, 19| Come? Sior conte d'Ancora? ~LEL. (ridendo) Ah, ah, ah. Caro 136 1, 19| de sta sorte de falsità.~LEL. Credetemi, che questa è 137 1, 19| vegnù a casa a drettura?~LEL. Seppi che eravate in villa, 138 1, 19| dalla consolazion.) (parte)~LEL. Amico. Stamane ho pagata 139 2, 10| Camera in casa di Pantalone~ ~LEL. Arlecchino, sono innamorato 140 2, 10| ve credo una maledetta.~LEL. Credimi che è così.~ARL. 141 2, 10| lo credo, da galantomo.~LEL. Questa volta dico pur troppo 142 2, 10| vero, ma mi no lo credo.~LEL. E perché, s'è vero, non 143 2, 10| crede gnanca la verità.~LEL. Dovresti pur conoscerlo 144 2, 10| tirar zo le povere donne.~LEL. Ella è stata facile un 145 2, 10| romana la v'ha credesto.~LEL. Più di dieci donne hanno 146 2, 10| vegna a trovar a Venezia.~LEL. Non avrà tanto ardire.~ 147 2, 10| le fa delle cosse grande.~LEL. Orsù, tronca ormai questo 148 2, 10| Diese zecchini in merlo.~LEL. (ridendo) Che dici, Arlecchino, 149 2, 10| e gnancora no se magna.~LEL. Aspetta, non essere tanto 150 2, 10| no l'ho gnancora visto.~LEL. È un buonissimo vecchio. 151 2, 11| mio, giusto ti te cercava.~LEL. Eccomi a' vostri comandi.~ 152 2, 11| caro matto! Chi elo costù?~LEL. È un mio servitore, lepido 153 2, 11| Sior padron, una parola.~LEL. Cosa vuoi?~ARL. (a Lelio 154 2, 11| che nol sia voster pader.)~LEL. (E perché?)~ARL. (Perché 155 2, 11| vu si' busiaro.) (parte)~LEL. (da sé) (Costui si prende 156 2, 12| fio mio, t'ho da parlar.~LEL. Son qui ad ascoltarvi con 157 2, 12| poche parole, vôi maridarte.~LEL. A questo già ci aveva pensato. 158 2, 12| fioi se chiama contenti.~LEL. Certo che senza di voi 159 2, 12| contratto delle to nozze.~LEL. Come! Senza di me?~PAN. 160 2, 12| el negozio stabilio.~LEL. Signor padre, perdonatemi: 161 2, 12| tempo per insegnarvelo.~LEL. Ma non volete nemmeno che 162 2, 12| vostro pare, e tanto basta.~LEL. (Ora è tempo di qualche 163 2, 12| cussì, cossa me respondeu?~LEL. Ah, signor padre, ora mi 164 2, 12| è? Cossa gh'è da niovo?~LEL. (s'inginocchia) Eccomi 165 2, 12| di' su, coss'astu fatto?~LEL. Ve lo dico colle lagrime 166 2, 12| PAN. Destrighete, parla.~LEL. A Napoli ho preso moglie.~ 167 2, 12| mio fradello no lo saveva?~LEL. Non lo sapeva.~PAN. Levete 168 2, 12| sposà qualche squaquarina...~LEL. Oh, che dite mai, signor 169 2, 12| PAN. De che condizion?~LEL. È figlia di un cavaliere.~ 170 2, 12| cavaliere.~PAN. De che paese?~LEL. Napoletana.~PAN. Ala dota?~ 171 2, 12| Napoletana.~PAN. Ala dota?~LEL. È ricchissima.~PAN. E d' 172 2, 12| fatto in scondon dei soi?~LEL. Lo sanno tutti.~PAN. Ma 173 2, 12| con mi e co mio fradello?~LEL. Perché ho fatto il matrimonio 174 2, 12| un matrimonio su do piè?~LEL. Fui sorpreso dal padre 175 2, 12| andà in camera della putta?~LEL. Pazzie amorose, frutti 176 2, 12| ala nome la to novizza?~LEL. Briseide.~PAN. E so pare?~ 177 2, 12| Briseide.~PAN. E so pare?~LEL. Don Policarpio.~PAN. El 178 2, 12| Policarpio.~PAN. El cognome?~LEL. Di Albacava.~PAN. Xela 179 2, 12| Albacava.~PAN. Xela zovene?~LEL. Della mia età.~PAN. Come 180 2, 12| Come astu fatto amicizia?~LEL. La sua villa era vicina 181 2, 12| astu introdotto in casa?~LEL. Col mezzo d'una cameriera.~ 182 2, 12| i t'ha trovà in camera?~LEL. Sì, da solo a sola.~PAN. 183 2, 12| PAN. De , o de notte?~LEL. Fra il chiaro e l'oscuro.~ 184 2, 12| rischio che i te mazza?~LEL. Mi son nascosto in un armadio.~ 185 2, 12| Come donca t'ali trovà?~LEL. Il mio orologio di ripetizione 186 2, 12| diavolo! Coss'alo dito?~LEL. Ha domandato alla figlia 187 2, 12| ripetizione.~PAN. E ella?~LEL. Ed ella disse subito averla 188 2, 12| Chi ela sta so cugina?~LEL. La duchessa Matilde, figlia 189 2, 12| ha un parentà strepitoso.~LEL. È d'una nobiltà fioritissima.~ 190 2, 12| dito so pare? S'alo quietà?~LEL. L'ha voluto vedere.~PAN. 191 2, 12| Oh bella! Com'èla andada?~LEL. È venuta Briseide, ha aperto 192 2, 12| ghel davi, no giera altro.~LEL. Nel levarlo dal saccoccino, 193 2, 12| poveretto mi! T'astu fatto mal?~LEL. Niente affatto.~PAN. Cossa 194 2, 12| Cossa ai dito? Cossa stà?~LEL. Strepiti grandi. Mio suocero 195 2, 12| servitù.~PAN. T'hai trovà?~LEL. E come!~PAN. Me trema el 196 2, 12| cuor. Cossa t'ali fatto?~LEL. Ho messo mano alla spada, 197 2, 12| PAN. E se i te mazzava?~LEL. Ho una spada che non teme 198 2, 12| E cussì, xestu scampà?~LEL. Non ho voluto abbandonar 199 2, 12| PAN. Ella coss'ala dito?~LEL. (tenero) Mi si è gettata 200 2, 12| ti me conti un romanzo.~LEL. Eppure vi narro la semplice 201 2, 12| Come ha fenio l'istoria?~LEL. Mio suocero è ricorso alla 202 2, 12| mal sia derivà un ben.)~LEL. (Sfido il primo gazzettiere 203 2, 12| Qua no se usa ste cosse.~LEL. Da quella volta in qua, 204 2, 12| perché no dirlo a to barba?~LEL. Quando è successo il caso, 205 2, 12| Perché no scriverlo a mi?~LEL. Aspettai a dirvelo a voce.~ 206 2, 12| sposa con ti a Venezia?~LEL. È gravida in sei mesi.~ 207 2, 12| Tornemelo a dir, caro fio.~LEL. (Non me lo ricordo più 208 2, 12| Ti m'ha dito d'Albacava.~LEL. Ebbene, Carciofoli è il 209 2, 16| Sedicesima. Lelio e detta~ ~LEL. Ecco la mia bella Rosaura; 210 2, 16| espressioni, che mi sorprendono.)~LEL. Permette la signora Rosaura, 211 2, 16| non vi aveva osservato.~LEL. Che legge di bello? Poss' 212 2, 16| trovo essere a me diretto.~LEL. Sapete voi chi l'abbia 213 2, 16| ROS. Non vi è nome veruno.~LEL. Conoscete il carattere?~ 214 2, 16| carattere?~ROS. Nemmeno.~LEL. Potete immaginarvi chi 215 2, 16| studio, e non l'indovino.~LEL. È bello il sonetto?~ROS. 216 2, 16| ROS. Mi par bellissimo.~LEL. Non è un sonetto amoroso?~ 217 2, 16| scrivere con maggior tenerezza.~LEL. E ancor dubitate chi sia 218 2, 16| Non me lo so figurare.~LEL. Quello è un parto della 219 2, 16| composto questo sonetto?~LEL. Io, sì, mia cara; non cesso 220 2, 16| ROS. Voi mi fate stupire.~LEL. Forse non mi credete capace 221 2, 16| istato di scriver così.~LEL. Non parla il sonetto d' 222 2, 16| tacendo, e v'amo tanto...~LEL. Oh, è mio senz'altro.~Idolo 223 2, 16| jersera già mi parlaste?~LEL. Non vi dissi la centesima 224 2, 16| vuole? Chi mi pretende?~LEL. Solita gelosia degli amanti. 225 2, 16| mia tutto il mio vanto.~LEL. (Ora sì, che sono imbrogliato.)~ 226 2, 16| vostro questo bel sonetto?~LEL. Sì, signora, è mio. Il 227 2, 16| curiosità. Lo finirò di leggere.~LEL. (Che diavolo vi può essere 228 2, 16| verso, se siete napoletano?~LEL. Napoli è una parte della 229 2, 16| comprenda nella Lombardia.~LEL. Perdonatemi, leggete le 230 2, 16| dire, mi vedete sovente?~LEL. Dice vedete?~ROS. Così 231 2, 16| ROS. Così per l'appunto.~LEL. È error di penna, deve 232 2, 16| mio danno, ed or mi svelo.~LEL. È un anno ch'io taccio, 233 2, 16| ROS. All'ultima terzina.~LEL. (Se n'esco, è un prodigio.)~ 234 2, 16| cagion fo qui soggiorno.~LEL. Se non fosse per voi, sarei 235 2, 16| mia, noto è il mio zelo.~LEL. Questo verso non ha bisogno 236 2, 16| vi farò noto un giorno.~LEL. Questo è il giorno, e questa 237 2, 16| intendere, senza la spiegazione.~LEL. I poeti sogliono servirsi 238 2, 16| avete finto anche il nome.~LEL. Ieri sera era in aria di 239 2, 16| stamane in che aria siete?~LEL. Di dirvi sinceramente la 240 2, 16| mi amiate senza finzione?~LEL. Ardo per voi, né trovo 241 2, 16| ingannata, non so disprezzarvi.~LEL. Ma il vostro genitore dove 242 2, 17| ch'io l'ubbidisca. (entra)~LEL. (Veramente mi sono portato 243 2, 17| pare un poco bisbetico.)~LEL. (Ora conviene infinocchiare 244 2, 17| fo umilissima riverenza.~LEL. Non è ella il padre della 245 2, 17| Rosaura?~DOTT. Per servirla.~LEL. Ne godo infinitamente, 246 2, 17| Effetto della sua bontà.~LEL. Signore, io son uomo che 247 2, 17| attestati dell'esser suo.~LEL. Quando mi accordate la 248 2, 17| ella il marchese Asdrubale?~LEL. Vi dirò, caro amico...~ ~ ~ 249 2, 18| Oh diavolo, cosa sento!~LEL. Chiunque mi sia, avrò spirito 250 2, 18| altro tempo ci rivedremo.~LEL. In ogni tempo saprò darvi 251 2, 19| Lelio, poi Arlecchino~ ~LEL. Maledettissimo Ottavio! 252 2, 19| feu colla spada alla man?~LEL. Fui sfidato a duello da 253 2, 19| Ottavio.~ARL. Avì combattù?~LEL. Ci battemmo tre quarti 254 2, 19| ora.~ARL. Com'ela andada?~LEL. Con una stoccata ho passato 255 2, 19| parte.~ARL. El sarà morto.~LEL. Senz'altro.~ARL. Dov'è 256 2, 19| ARL. Dov'è el cadavere?~LEL. L'hanno portato via.~ARL. 257 2, 20| ammirazione, vedendo Ottavio)~LEL. Attendetemi, che vi prometto 258 2, 20| padron, el morto cammina.~LEL. La collera mi ha acciecato. 259 3, 5| Quinta. Lelio e detto~ ~LEL. Signor padre, di voi appunto 260 3, 5| sior Masaniello Capezzali?~LEL. L'ho conosciuto benissimo. ( 261 3, 5| omo schietto e sincero?~LEL. Era tale, ma ora non è 262 3, 5| più.~PAN. No? Mo perché?~LEL. Perché il poverino è morto.~ 263 3, 5| quando in qua xelo morto?~LEL. Prima ch'io partissi da 264 3, 5| che partio da Napoli?~LEL. Per l'appunto.~PAN. Ve 265 3, 5| Masaniello resuscità.~LEL. Eh! Barzellette!~PAN. Vardè, 266 3, 5| questo xelo el so carattere?~LEL. Oibò, non è suo carattere. ( 267 3, 5| nol sia el so carattere?~LEL. Son sicurissimo... E poi, 268 3, 5| per scoverzer la verità.)~LEL. (Sarei curioso di sapere 269 3, 5| Masaniello no xelo morto?~LEL. È morto senz'altro.~PAN. 270 3, 5| fatto al dottor Balanzoni?~LEL. A lui niente.~PAN. A lu 271 3, 5| lu gnente; ma a so fia?~LEL. Ella ha fatto qualche cosa 272 3, 5| diavolo te porla aver fatto?~LEL. Mi ha incantato, mi ha 273 3, 5| Contime mo, com'ela stada?~LEL. Jeri, verso sera, andava 274 3, 5| astu fatto una serenata?~LEL. Oh pensate! Passò accidentalmente 275 3, 5| in casa dopo la serenata?~LEL. Io non dico bugie. In casa 276 3, 5| E ti ha cenà con ella?~LEL. Per dirvi la verità, sì 277 3, 5| confidenze con una putta?~LEL. Ella mi ha invitato, ed 278 3, 5| abbia da far de ste cosse?~LEL. È vero, ho fatto male: 279 3, 5| PAN. Maridà ti certo.~LEL. Quando non fosse morta 280 3, 5| Perché ala da esser morta?~LEL. Può morire di parto.~PAN. 281 3, 5| PAN. Se la in siè mesi.~LEL. Può abortire.~PAN. Dime 282 3, 5| parlà e ti stà in casa?~LEL. È la figlia del dottor 283 3, 5| proposto de darte per muggier.~LEL. Quella?~PAN. Sì, quella.~ 284 3, 5| Quella?~PAN. Sì, quella.~LEL. M'avete detto la figlia 285 3, 5| Balanzoni bolognese.~LEL. (da sé) (Oh diavolo, ch' 286 3, 5| averessistù tiolta volentiera?~LEL. Volentierissimo, con tutto 287 3, 5| PAN. Ma se ti maridà.~LEL. Può essere che mia moglie 288 3, 5| tornerò a mandar a Napoli.~LEL. No, per amor del cielo.~ 289 3, 5| volentiera a veder to muggier?~LEL. Ah, voi mi volete veder 290 3, 5| morire!~PAN. Per cossa?~LEL. Morirò, se mi private della 291 3, 5| Sette, co fa i Turchi?~LEL. Una sola mi basta.~PAN. 292 3, 5| ti gh'ha siora Briseide.~LEL. Oimè... Briseide...~PAN. 293 3, 5| Briseide...~PAN. Cossa gh'è?~LEL. Signor padre, eccomi a' 294 3, 5| mo, cossa vorressi dir?~LEL. Vi domando mille volte 295 3, 5| Mo via, no me penar.~LEL. Briseide è una favola, 296 3, 5| onorato cognome dei Bisognosi.~LEL. Ah, signor padre, voi mi 297 3, 5| che fe pezo per l'avegnir.~LEL. No certamente. Detesto 298 3, 5| consolarte: ma gh'ho paura.~LEL. Se dico più una bugia, 299 3, 5| Napoli no ti maridà.~LEL. No certamente.~PAN. Gh' 300 3, 5| impegno con nissuna donna?~LEL. Con donne non ho mai avuto 301 3, 5| Napoli, né fora de Napoli?~LEL. In nessun luogo.~PAN. Varda 302 3, 5| luogo.~PAN. Varda ben, vè!~LEL. Non direi più una bugia 303 3, 5| le fede del stato libero?~LEL. Non le ho, ma le aspetto 304 3, 5| vegnue, averessistu gusto?~LEL. Il ciel volesse; spererei 305 3, 5| queste? ( le fedi a Lelio)~LEL. Oh me felice! Queste sono 306 3, 5| despiase che le sarà false.~LEL. Perché false? Non vedete 307 3, 5| perché le spedisse un morto.~LEL. Un morto? Come?~PAN. Varda, 308 3, 5| è morto che tre mesi.~LEL. Lasciate vedere; ora riconosco 309 3, 5| Masaniello, come el pare?~LEL. Sì, per ragione di una 310 3, 5| cognossevi el carattere?~LEL. Siamo sempre stati insieme, 311 3, 5| el carattere de so pare?~LEL. Quello lo conoscevo, perché 312 3, 5| lettera col bolin negro?~LEL. Lo sapete pure: il bruno 313 3, 5| contassi delle altre fandonie.~LEL. Se dico più una bugia sola, 314 3, 5| Donca ste fede le bone?~LEL. Buonissime; mi posso ammogliar 315 3, 5| più che ti stà a Roma?~LEL. Questo non si dice a nessuno. 316 3, 5| s'ha da dir altre busie.~LEL. Questa non è bugia, è un 317 3, 5| m'ha el portalettere.~LEL. Viene a me?~PAN. A vu; 318 3, 5| Bisogna che la vegna da Roma.~LEL. Può essere. Datemela, che 319 3, 5| lezer mi. (l'apre bel bello)~LEL. Ma favoritemi... la lettera 320 3, 5| vostro pare, la posso lezer.~LEL. Come volete... (Non vorrei 321 3, 5| Lelio) Carissimo sposo?~LEL. Quella lettera non viene 322 3, 5| Lelio BisognosiVenezia.~LEL. Vedete che non viene a 323 3, 5| viene a me.~PAN. No, perché?~LEL. Noi non siamo illustrissimi.~ 324 3, 5| sposa Cleonice Anselmio.~LEL. Sentite? La lettera non 325 3, 5| viene a me.~PAN. Mo perché?~LEL. Perché io questa donna 326 3, 5| ti ghe n'ha da dir più.~LEL. Il cielo me ne liberi.~ 327 3, 5| liberi.~PAN. Ti ha fina zurà.~LEL. Ho detto: possa morire.~ 328 3, 5| indrizzada sta lettera?~LEL. Vi sarà qualcun altro che 329 3, 5| Bisognosi, altri che mi.~LEL. A Napoli ed a Roma ve ne 330 3, 5| lettera diretta a Venezia.~LEL. E non vi può essere a Venezia 331 3, 5| dar. Sentimo la lettera.~LEL. Signor padre, perdonatemi, 332 3, 5| mio fio la posso lezer.~LEL. Ma se non viene a me.~PAN. 333 3, 5| viene a me.~PAN. Lo vedremo.~LEL. (Senz'altro, Cleonice mi 334 3, 5| tratto siete partito...~LEL. Se lo dico, non viene a 335 3, 5| l'è partio per Venezia.~LEL. Bene: quel tale sarà a 336 3, 5| avete data la fede di sposo.~LEL. Oh, assolutamente non viene 337 3, 5| avè impegno con nissuna.~LEL. No certamente.~PAN. Busie 338 3, 5| Busie no ghe ne disè più.~LEL. Mai più.~PAN. Andemo avanti.~ 339 3, 5| più.~PAN. Andemo avanti.~LEL. (Questa lettera vuol esser 340 3, 5| saprò farmi fare giustizia.~LEL. Qualche povera diavola 341 3, 5| Bisognosi sia un poco de bon.~LEL. Mi dispiace che faccia 342 3, 5| un omo tanto sincero...~LEL. Così mi vanto.~PAN. Sentimo 343 3, 5| padre... Olà! Pantalon?~LEL. Oh bella! S'incontra anco 344 3, 5| Possio sentir de pezo?~LEL. Io gioco che questa è una 345 3, 5| mantegnir la vostra parola.~LEL. Come, signor padre...~PAN. 346 3, 5| una palandrana.12 (parte)~LEL. Forti, niente paura. Non 347 3, 9| Ottavio ed il Dottore~ ~LEL. Signor Dottore, vengo pieno 348 3, 9| discorreremo fra voi e me. ~LEL. (ad Ottavio) Voi vi volete 349 3, 9| protezione.~OTT. Presso di chi?~LEL. Presso il mio amatissimo 350 3, 9| Che vuole dai fatti miei?~LEL. La vostra figlia in consorte.~ 351 3, 9| consorte? E siete maritato?~LEL. Io ammogliato? Non è vero. 352 3, 9| hanno perduto il credito.~LEL. Ma chi vi ha detto che 353 3, 9| figlia di Don Policarpio.~LEL. Ah, signor Dottore, mi 354 3, 9| cesserete d'imposturare?~LEL. (mostra ad Ottavio le fedi 355 3, 9| Non siete voi maritato?~LEL. No certamente.~DOTT. Ma 356 3, 9| intendere che lo siete?~LEL. Ve lo dirò io il perché.~ 357 3, 9| raccontar qualche favola.~LEL. Mio padre si è pentito 358 3, 9| figlia.~DOTT. Per che causa?~LEL. Perché stamane in piazza 359 3, 9| Pantalone mi fa questo aggravio?~LEL. L'interesse accieca facilmente.~ 360 3, 9| innamorato della mia figliuola?~LEL. Sì, signore, pur troppo.~ 361 3, 9| ad innamorarvi sì presto?~LEL. Sì presto? In due mesi, 362 3, 9| siete arrivato jer sera?~LEL. Signor Dottore, ora vi 363 3, 9| Qualche altra macchina.)~LEL. Sapete voi quanto tempo 364 3, 9| saranno tre mesi in circa.~LEL. Ebbene, dove sono stato 365 3, 9| che siete stato in Roma.~LEL. Questo è quello che non 366 3, 9| Pantalone non l'ha saputo?~LEL. Non l'ha saputo, perché, 367 3, 9| ritrovarlo in campagna?~LEL. Perché, veduto il volto 368 3, 9| jeri voi ci siete arrivato.~LEL. Il mio alloggio sinora 369 3, 9| serenata e la cena in casa?~LEL. Della serenata è vero, 370 3, 9| io.~DOTT. E della cena?~LEL. Ho detto di aver fatto 371 3, 9| due sorelle alla malvagìa?~LEL. Oh via! Ho detto delle 372 3, 9| anche che non sia vero.~LEL. Io son libero, ed ecco 373 3, 9| DOTT. Basta che siano veri.~LEL. il signor Ottavio li riconosce.~ 374 3, 9| Certamente, mi pajon veri.~LEL. Il matrimonio fra la signora 375 3, 9| ducati, manca a me di parola.~LEL. Vi dirò. La dote dei cinquanta 376 3, 9| non viene egli a parlarmi?~LEL. Non ardisce di farlo. Ha 377 3, 9| Eh! Mi pare un imbroglio.~LEL. Ve lo giuro sulla mia fede.~ 378 3, 9| quelle fedi di stato libero.~LEL. Eccole.~DOTT. Ma in questi 379 3, 9| potreste esser obbligato.~LEL. Se sono stato sempre in 380 3, 9| DOTT. Ve l'ho da credere?~LEL. Non direi una bugia per 381 3, 10| poi il Dottore e Rosaura~ ~LEL. (Il colpo è fatto. Se mi 382 3, 10| nelle vostre imposture.~LEL. Amico, domani non mi potrò 383 3, 10| batter con voi.~OTT. Perché?~LEL. Perché spero di fare un 384 3, 10| capace di una tal falsità.~LEL. No, mia cara, non sono 385 3, 11| me lo ha da intender.~LEL. Oh via, tutto è finito. 386 3, 11| la lettera di Cleonice)~LEL. Quella lettera non viene 387 3, 11| sfacciatissimo, temerario.~LEL. Giacché mio padre mi vuol 388 3, 11| andar fuori di questa casa.~LEL. Voi mi volete veder morire. 389 3, 11| non ve ne importi un fico.~LEL. Non me ne importa? Chiedetelo 390 3, 12| io sono stato l'autore.~LEL. Siete un bugiardo. Non 391 3, 12| Che dice il signor Lelio?~LEL. Ah, ah, rido come un pazzo. 392 3, 12| scanarlo con le mie man).~LEL. Come, signora Rosaura? 393 3, 12| Andate a sposar la Romana.~LEL. Una donna di mercato non 394 3, 13| Lelio) Sior padron, salveve.~LEL. Che c'è?~PAN. (ad Arlecchino) 395 3, 13| primi mercanti de Roma.~LEL. Non è vero, costui mentisce. 396 3, 13| lontan dal cuor. (parte)~LEL. Scellerate bugie, vi abomino, 397 3, 14| di esser così bugiardo!~LEL. Se mi sentite più dire 398 3, 14| vivere fra gente onesta.~LEL. Se più dico bugie, possa 399 3, 14| impostore s'è fatto merito.~LEL. Il silenzio del signor


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