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| Carlo Goldoni La bottega del caffè IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 1, 7| andata?~EUGENIO Caffè! (non abbadando a Don Marzio) ~RIDOLFO Subito. (
2 3, 23| quella.~LEANDRO E se avessi abbadato al signor Don Marzio, l'
3 2, 16| fatto male; non dovevano abbandonare il posto che avevano occupato.~
4 3, 15| con la moglie lo persuade abbandonarla, e andar via?~DON MARZIO
5 3, 19| avete avuto tanto cuore di abbandonarmi? ~LEANDRO Via non ne parliamo
6 | abbiam
7 3, 10| paura di non aver tempo per abbruciarle. DON MARZIO Nascondile!~
8 3, 10| diletta. ~DON MARZIO Presto, abbruciatele subito. Io non parlo.~PANDOLFO
9 3, 10| so delle belle della tua abilita!~PANDOLFO Caro illustrissimo,
10 2, 26| marito. Ma se egli se ne abusa, giuro di cambiare in altrettanto
11 0, aut| si riconosca. Quando ciò accade, non è mia colpa che il
12 1, 2| vicini, e non vorrei, che vi accadessero delle disgrazie. Sapete
13 1, 17| VITTORIA Dubitava gli fosse accaduta qualche disgrazia.~DON MARZIO
14 1, 19| sta qui in questa casa. (accennando la casa) ~VITTORIA Qui?
15 3, 18| agli occhi.~EUGENIO Via, acchetatevi; aspettiamo un poco.~VITTORIA
16 3, ul| spione? Per avere svelato accidentalmente il reo costume di Pandolfo,
17 0, aut| simil titolo e con vari accidenti a questa simili, perché
18 3, 7| se posso, voglio vedere d'accomodarlo.) (entra dal barbiere) ~ ~
19 3, 17| Tutte cose che io le avrei accomodate in un quarto d'ora.~ ~
20 1, 2| messer Pandolfo. Sedete, accomodatevi.~PANDOLFO No, no, bisogna
21 1, 15| Volentieri. Andiamo, che vi accompagnerò. Il locandiere mi conosce,
22 2, 2| danari? Quanto respiro avete accordato al compratore? ~RIDOLFO
23 2, 14| Povero gonzo! non se ne accorge.)~LEANDRO Ehi, messer, Pandolfo?~ ~
24 3, 11| CAPO Or ora lo pagherò. (si accosta alla strada, e fischia.
25 3, 2| andate al diavolo, e non vi accostate più a questa casa.~LEANDRO
26 1, 20| locanda~ ~VITTORIA Voglio accrescere la di lui sorpresa col mascherarmi. (
27 2, 22| del cielo, venga qui, s'acqueti.~EUGENIO (bevendo) E viva
28 1, 8| bottega). Il signor Conte si è addormentato colla testa sul tavolino.
29 3, 18| che mi fanno scordare ogni affanno passato, rendendo grazie
30 3, 17| di maneggio! E quanto s'affatica! E quanto tempo vi mette!
31 3, 5| Povere donne! È meglio affogarsi, che maritarsi così. (entra
32 3, 4| RIDOLFO Ora... Ehi, messer Agabito? (chiama) ~ ~
33 2, 11| castagne sono poche. Se volete, aggiungerò alle castagne un paio di
34 3, 4| Vittoria le vuol bene; tutto si aggiusterà.~PLACIDA Signor Eugenio?~
35 1, 8| differenza? Volete che l'aggiusti io?~EUGENIO Niente, signor
36 2, 22| RIDOLFO Ora sto bene! (la va aiutando, e sostenendo alla meglio) ~ ~
37 2, 2| Ogni uomo è in obbligo di aiutare l'altro quando può, ed io
38 1, 20| grado di rispondervi e di aiutarvi. Non vi potrete dolere dell'
39 1, 14| guarito.~PLACIDA Signore, aiutatemi per carità. Sono arrivata
40 2, 22| la maschera) Ah Ridolfo, ajutatemi per carità.~RIDOLFO Ella
41 3, 10| male c'è? Confidami, che t'ajuterò.~PANDOLFO Sappia, signore,
42 | alcun
43 | alcuni
44 2, 13| giuoco e detti~ ~EUGENIO (allegro e ridente) Schiavo, signori,
45 2, 14| bisogna lasciarsi vincere per allettare.)~DON MARZIO (ad Eugenio)
46 2, 7| È una signora nata bene, allevata bene. M'ha detto, che s'
47 1, 16| pellegrina, che in vece d'essere alloggiata, cerca di alloggiare.~EUGENIO
48 | allora
49 | almen
50 | alquanto
51 3, 20| Che cosa avete? Mi parete alterata.~LISAURA Mi maraviglio del
52 1, 20| messo giudizio.~EUGENIO (alterato) Oh, signora dottoressa,
53 3, 22| queste cose. Abbiamo anzi altercato per questo. Io sosteneva
54 | altrettanto
55 | altrimenti
56 | altrui
57 2, 23| finestre dei camerini si vedono alzarsi tutti da tavola in confusione
58 1, 12| È molto, signora, che è alzata dal letto?~LISAURA In questo
59 1, 20| troppo, e se non vi avessi amato tanto, sarebbe stato meglio
60 1, 20| torti che voi mi fate. V'amerò sempre, ma non mi vedrete
61 2, 9| MARZIO (a Ridolfo) Ehi? L'amica della porta di dietro. ~
62 2, 11| Eugenio?~DON MARZIO Oh, siamo amicissimi. Sono stato, poco fa, a
63 2, 22| su da quel cane; voglio ammazzarmi sugli occhi suoi.~RIDOLFO
64 3, 3| trovate, farete peggio. Vi ammazzerà.~PLACIDA Pazienza. Avrò
65 | anco
66 2, 18| in bottega di Pandolfo, andando e tornando varie volte,
67 3, 13| parte) ~TRAPPOLA Voglio andargli dietro, per veder dove va. (
68 2, 17| aspettate che sia in tavola; andatela a prendere, e senza dir
69 3, 2| Fusina, prendete le poste, e andatevene a Ferrara.~LEANDRO Anderò
70 3, 19| con Leandro) ~DON MARZIO Anderanno tutti e due in pellegrinaggio
71 2, 25| VITTORIA Caro Ridolfo, andiamolo a consolare.~RIDOLFO Questa
72 1, 12| le faccende di casa mia andrebbero meglio. Bisognerà poi risolversi,
73 3, 21| foste una donna onorata, non andreste pel mondo birboneggiando.~
74 3, 18| tenerezza, che m'empiono l'anima di diletto, che mi fanno
75 1, 11| piccolo sfogo d'amore, per l'antica servitù che le professo.
76 0, per| alcuni stanzini praticabili appartenenti alla bisca, colle finestre
77 1, 16| caro signor Eugenio! Egli applica a tutto, anche alla pellegrina.
78 3, 22| poi Vittoria dall'altra, aprendole di mano in mano, e detti
79 3, 2| vi esibite di favorirmi, aprirò a voi tutto il mio cuore,
80 0, aut| feci col Brighella e coll'Arlecchino, ed ebbe, a dir vero, felicissimo
81 2, 7| EUGENIO Se sapeste come era arrabbiala contro di me! Voleva andar
82 2, 16| Signor no; non avevano da arrischiarsi a star lì con il pericolo
83 0, aut| nulladimeno, né voglio arrogarmi il buono che non è mio,
84 3, 18| illuminato, mi avete fatto arrossire: son un altro uomo, e spero
85 3, 2| vostri indegni profitti. Arrossisco in pensarlo; andate al diavolo,
86 2, 2| mestiere nell'ordine degli artigiani pulito, decoroso e civile.
87 2, 24| lei cuore? ~EUGENIO (si asciuga gli occhi, e non parla) ~
88 3, 21| birboneggiando.~DON MARZIO (ascolta, e osserva di qua e di la
89 1, 11| ma di buon cuore; se le ascolterà, sarà meglio per lei. (parte) ~ ~
90 2, 2| interesse, e la mi vuol far aspettare? Anch'io, o signore, ho
91 2, 7| la senseria.~PANDOLFO Ma aspettarli chi sa quanto. Val più una
92 3, 18| qualche altra mia parente ad aspettarmi; non vorrei che mi vedessero
93 2, 5| della bisca) Signor Conte, aspettatemi, che or ora torno. (in atto
94 1, 17| MARZIO Questa notte l'avrete aspettato un bel pezzo.~VITTORIA Dubitava
95 2, 2| EUGENIO Ha il pegno in mano, aspetterà.~RIDOLFO Così poco stima
96 2, 26| VITTORIA Sì, così farò. Vi aspetterò nel camerino. Voglio poter
97 2, 7| sé) (Manco male!)~RIDOLFO Aspetti; quanto importeranno le
98 3, 18| EUGENIO Via, acchetatevi; aspettiamo un poco.~VITTORIA Ridolfo
99 1, 8| parta di qui.~EUGENIO Vi aspetto in questo luogo medesimo.~
100 1, 2| debba soffrire di veder assassinar la gente.~PANDOLFO Eh, amico,
101 1, 11| Non ho cuor di vederla assassinare da questi cani.~EUGENIO
102 2, 24| soddisfaccia. Via, ammazzami, cane, assassino, traditore: ammazzami, disgraziato,
103 1, 20| che ciò succeda, voglio assicurarmi della mia dote. ~EUGENIO
104 3, 2| Andate via.~LEANDRO Ma assicuratevi che ella parta...~DON MARZIO
105 1, 3| via, buffone!~RIDOLFO Le assicuro io che le quattordici ore
106 1, 14| se non ho alcuno che mi assista? Non so nemmeno dove alloggiare.~
107 3, 2| Se vi occorre protezione, assistenza, consiglio, e sopra tutto
108 1, 16| pellegrina!~EUGENIO Non si può assistere una povera creatura, che
109 3, 3| avessi qualcheduno che mi assistesse, vorrei di bel nuovo azzardarmi.
110 2, 23| VITTORIA (resta in bottega assistita da Ridolfo) ~LEANDRO (colla
111 1, 2| strofinandosi gli occhi come assonnato ~ ~RIDOLFO Messer Pandolfo,
112 2, 1| qualcheduno che si fa l'assortimento di chicchere, sgraffignandone
113 3, 16| dire la verità, non me ne astengo. Dico facilmente quello
114 2, 15| all'avvenire ci pensano gli astrologi. (entra nella locanda) ~
115 1, 11| quando uno ha bisogno si attacca a tutto.~RIDOLFO Anche questa
116 1, 11| che ho sentito, V.S. si è attaccata poco bene.~EUGENIO Credete
117 0, aut| trovasi per sua sventura attaccato.~ ~
118 2, 20| Badate ai piatti, che non si attacchi su i nostri avanzi. (entra
119 1, 11| lasci le male pratiche, attenda al suo negozio, alla sua
120 1, 2| bottega. Mi meraviglio che attendiate a queste piccole cose. (
121 2, 1| TRAPPOLA Ero lì coll'occhio attento, e coll'orecchio in veglia.
122 2, 24| per aver quella spada di atterrir tutto il mondo? Questa povera
123 1, 6| tutto il giorno, e posso attestare che in casa sua non vedo
124 0, aut| L’autore a chi legge~ ~Quando composi
125 | avendola
126 | avendomi
127 1, 15| MARZIO (da sé) (Mi pare d'averla veduta altre volte). (guarda
128 | averli
129 | averne
130 | aveste
131 | avevo
132 | avreste
133 | avute
134 2, 7| bottega; Ridolfo non se ne avvede) RIDOLFO Io lo consiglierei
135 2, 15| E poi, buona notte; all'avvenire ci pensano gli astrologi. (
136 3, 19| PLACIDA Lo voglia il cielo. (s'avvicina alla locanda) ~DON MARZIO (
137 3, ul| MARZIO Sono stordito, sono avvilito, non so in qual mondo mi
138 3, 4| Subito che lo vede uscire, mi avvisi, e lasci operare me.~PLACIDA
139 3, ul| confidenza, far la spia è azion da briccone. (entra nella
140 1, 20| senza dirmi niente. Sono azioni di farsi ad una moglie amorosa,
141 3, 3| assistesse, vorrei di bel nuovo azzardarmi. Ma così sola temo di qualche
142 2, 24| minacciandola con la spada) Corpo di bacco, andate via, che farò qualche
143 3, 10| proteggerò. Lascia fare a me. Ma bada bene. Carte segnate ne hai
144 3, 6| ringrazio infinitamente. Ma badiamo a noi. Che pensa ella di
145 1, 6| dietro, pazzo!~RIDOLFO Io bado alla mia bottega, s'ella
146 3, 19| prendere il vostro piccolo bagaglio.~PLACIDA Caro marito, avete
147 1, 1| scrocchi, guadagna a far di balla coi baratori. I denari di
148 1, 9| virtuose, e di tutte le ballerine, ha da venir da me.~EUGENIO
149 1, 19| voglio esser buona, ma non balorda; non voglio che il mio tacere
150 2, 12| DON MARZIO Perché sei un balordo.~RIDOLFO Grazie alla sua
151 2, 1| voi che rubino? Dietro al banco non vien nessuno.~RIDOLFO
152 1, 1| guadagna a far di balla coi baratori. I denari di chi va là dentro
153 3, 5| ne saprà più di noi altri barbieri. (rientra in bottega) ~PLACIDA
154 1, 1| viaggio, i lavoranti, i barcaruoli, i marinai, tutta gente
155 1, 18| Vittoria) Vedete le belle baronate che fa vostro marito? Egli
156 1, 6| RIDOLFO (da sé) (Questa barzelletta mi costerà due soldi.) (
157 1, 2| e poi si termina colla bassetta. No, no, caffè, caffè; giacché
158 2, 2| signor padre. Mi chiamerò bastantemente ricompensato, se di questi
159 2, 7| il negozio.)~RIDOLFO Se bastassero sei o sette zecchini, li
160 3, 10| cheto? E non parlo? E non lo bastono? Briccone! Villanaccio!
161 1, 7| stralunato, guardando il cielo e battendo i piedi; e detti ~ ~DON
162 3, 19| due in pellegrinaggio a battere la birba. Tutta la loro
163 2, 4| MARZIO Eccoli qui; questi belli orecchini non vagliono un
164 1, 5| Marzio, ed io, formiamo una bellissima segreteria.) (parte) ~ ~
165 3, 18| distaccarmi dai vizi. Voi siate benedetto, m'avete aperto gli occhi,
166 3, 18| buone grazie, e un poco coi benefizi mi avete illuminato, mi
167 2, 9| Le fo seccare io ne' miei beni.~LISAURA Si vede che ha
168 1, 3| caffè. (con sdegno) (Oh che bestiaccia!) (da sé) ~DON MARZIO Si
169 3, 3| DON MARZIO Eh, spropositi! Bestialità! Ritornate a Torino.~PLACIDA
170 2, 17| Sono conosciuto più della bettonica.~EUGENIO Dunque fate una
171 1, 9| lingua!)~EUGENIO Vengo qui a bever il caffè ogni giorno; e,
172 1, 12| incomodi.~EUGENIO Verrò a beverla con lei, se mi permette.~
173 1, 8| EUGENIO Andate via.~RIDOLFO Lo beverò io (si ritira col caffè) ~
174 1, 9| MARZIO Venite qui, sedete, beviamo il caffè.~EUGENIO Caffè! (
175 1, 10| esce dal barbiere col panno bianco al collo e la saponata sul
176 0, aut| e della sua porzione di biasimo si contenti.~Questa Commedia
177 1, 6| facezia?~DON MARZIO Dammi un bicchier di rosolio.~RIDOLFO (da
178 2, 21| e smania). ~EUGENIO (col bicchiere di vino fuor della finestra,
179 2, 18| tondini, posate, vino, pane, bicchieri e pietanze in bottega di
180 3, 19| pellegrinaggio a battere la birba. Tutta la loro entrata consiste
181 3, 2| DON MARZIO A fare il birbante.~LEANDRO Ma voi mi strapazzate.
182 3, 21| non andreste pel mondo birboneggiando.~DON MARZIO (ascolta, e
183 3, 22| anno passato a Venezia a birboneggiare; e della signora ballerina,
184 2, 7| trovar i denari che gli bisognano.~RIDOLFO (ad Eugenio) Di
185 1, 12| casa mia andrebbero meglio. Bisognerà poi risolversi, e metter
186 2, 15| anche voi a mangiare un boccone con noi?~RIDOLFO Le rendo
187 1, 4| signore, il caffè vuol bollire. (da sé) (Voglio badare
188 2, 1| volta a danno dei poveri bottegai.~TRAPPOLA Come quelli che
189 1, 1| parrucche. Guarda, anche il botteghino del giuoco è aperto.~TRAPPOLA
190 2, 24| Vittoria e Ridolfo~ ~EUGENIO (Bravando verso la porta della ballerina)
191 2, 25| abbiam fatto, quel poco di bravata, l'ha messo in suggezione,
192 0, aut| presente Commedia, lo feci col Brighella e coll'Arlecchino, ed ebbe,
193 2, 21| fuor della finestra, fa un brindisi a Vittoria non conoscendola)
194 1, 1| mesi al più, acqua calda e brodo lungo. (parte) ~RIDOLFO
195 3, 20| signora ballerina.~LISAURA (bruscamente) La riverisco.~DON MARZIO
196 2, 16| LEANDRO Di Torino.~DON MARZIO Brutta città.~LEANDRO Anzi passa
197 3, 21| non può aver detto una tal bugia; ma di voi si mi ha narrato
198 3, 21| stata.~LISAURA Siete una bugiarda. L'anno passato avete fatta
199 3, 22| disgraziato!~DON MARZIO Sei un bugiardo.~VITTORIA A me ancora ha
200 1, 9| MARZIO Sì savia! Il conte Buonatesta la mantiene. Poi vi va chi
201 3, 19| DON MARZIO (a Leandro burlandolo) Servo di vosustrissima,
202 1, 2| lui perché se perde, si fa burlare, e se guadagna, fa sospettare.~
203 1, 2| PANDOLFO A me basta che non mi burlino; del resto poi, che sospettino
204 1, 2| Mi contento di poco. Ho buscati due zecchini, e non ho voluto
205 3, 2| Si potrebbe vedere di far cacciar via di Venezia colei?~DON
206 1, 11| EUGENIO Sì, quando si è cacciata una cosa in testa vuole
207 1, 8| ho portato, ed ella mi ha cacciato via.~PANDOLFO Gliel'ordini
208 2, 22| più. Aiuto, ch'io muoRo. (cade svenuta) ~RIDOLFO Ora sto
209 1, 12| altre donne, o che fossi caduto in qualche canale, o che
210 1, 1| il caffè, per farne una caffettiera di fresco.~TRAPPOLA Vi metto
211 1, 6| quella povera diavola; e per cagione di lui forse è costretta
212 2, 26| condurglielo qui, come un cagnolino.~VITTORIA Quanto sarebbe
213 2, 4| Glieli mantengo di peso e se calano son qua io. ~DON MARZIO
214 3, 18| che sia durabile il mio cambiamento, a nostra consolazione,
215 0, aut| rendendola più universale, cambiando in essa non solamente in
216 1, 8| via.~RIDOLFO La seconda di cambio.~EUGENIO (a Pandolfo) Un
217 1, 2| Per me, che perda anche la camicia, non ci penso. (s'incammina
218 1, 12| fossi caduto in qualche canale, o che per i debiti me ne
219 3, 4| la virtù del pentimento cancella tutti il demerito dei mancamenti.~
220 2, 23| Flaminio, quando non si fosse cangiato nome.)~LEANDRO E viva la
221 1, 11| vederla assassinare da questi cani.~EUGENIO Voi siete un gran
222 3, 6| E poi?~RIDOLFO Ognun dal canto suo cura si prenda.~EUGENIO
223 3, 11| immediatamente.~CAPO (ai birri sulla cantonata della strada, i quali si
224 2, 15| voi.~EUGENIO Ma dice la canzone: L'allegria non è perfetta,
225 1, 14| abbandonata.~EUGENIO La solita canzonetta. Mio marito mi ha abbandonata.
226 1, 13| signor Conte caro, non sono capaci di mettersi in un impegno
227 1, 2| professione vi sono de' bei capi d'opera!~RIDOLFO Ve ne sono
228 1, 5| soggezione.~DON MARZIO Bravo; ora capisco. È un amico di buon cuore,
229 3, 2| segretezza, son qua io. Fate pur capitale di me. Di cuore, con premura,
230 1, 17| ora, in questo punto, è capitata qui una pellegrina; l'ha
231 1, 4| Meschino, in che mani è capitato!) (da sé) ~TRAPPOLA E al
232 2, 7| una pollastra oggi che un cappone domani.~RIDOLFO Ella ha
233 2, 9| siete cosi pronta a fare le capriole, sarete una brava ballerina.~
234 1, 5| partecipe anche lui delle sue care grazie.~DON MARZIO Meglio!
235 2, 12| RIDOLFO Signore?~DON MARZIO Carestia di donne. Non si degnano
236 1, 3| DON MARZIO Sarà in casa a carezzare la moglie. Che uomo effeminato!
237 2, 23| CAMERIERE Sarà servita. (Solita carica dei camerieri.) (l'introduce
238 3, 8| non anderà!~DON MARZIO Ti caricherò di bastonate!~ ~
239 1, 14| Dovreste far cosi. Siamo ora di carnovale, dovreste mascherarvi, e
240 2, 7| Obbligatissimo. (da sé) (Già vi cascherà un'altra volta.) (ad Eugenio)
241 1, 15| signora: se in tutti i casi si avesse questo riguardo,
242 3, 11| è mal tempo, si va in un casino, e si giuoca. DON MARZIO
243 2, 26| RIDOLFO Signora Vittoria, cattive nuove; non vi è più. È andato
244 1, 2| stato dell'altre volte in cattura.~PANDOLFO Mi contento di
245 3, ul| quando sanno essere prudenti, cauti ed onorati.~ ~- FINE -~
246 3, 19| contessa.~PLACIDA Serva, signor cavaliere delle castagne secche. (
247 3, 6| Se vado solo, mi vorrà cavare gli occhi... Non importa;
248 2, 17| MARZIO Di tabacco non la cedo a nessuno.~LEANDRO (ad Eugenio)
249 1, 2| Giuoca anche adesso. Non ha cenato, non ha dormito e ha perso
250 1, 9| mantenerla, vince i zecchini a centinaia.~DON MARZIO Io ho saputo
251 1, 1| loro caffè.~RIDOLFO Tutti cercan di fare quello che fanno
252 1, 2| cento, che cosa vogliamo cercar di più?~
253 2, 7| che le vuol bene; che vuol cercare di più?~EUGENIO Dite bene,
254 1, 12| Lo chiamerò.~LISAURA Se cerco del signor Conte, ho ragione
255 2, 24| donna pazza, donna senza cervello.~VITTORIA Non sarà mai vero
256 3, 10| A un par mio? E sto cheto? E non parlo? E non lo bastono?
257 2, 2| malmenare dalla lingua d'un chiacchierone? Da uno che fa servizio
258 1, 2| s'incammina) ~ (Tornano a chiamare) ~PANDOLFO Eccomi. (entra
259 1, 17| qualche disgrazia.~DON MARZIO Chiamate poca disgrazia aver perso
260 1, 3| RIDOLFO Ci sarà.~DON MARZIO Chiamatelo. Ehi, Trappola.~ ~
261 3, 7| signor Eugenio mi vuole, chiamatemi, che vengo subito.~TRAPPOLA
262 1, 20| quando non mi potrete vedere. Chiamerete forse per nome la vostra
263 2, 17| DON MARZIO Non avete le chiavi?~LEANDRO Signor no. (gli
264 1, 3| giuoco. Sempre giuoco! (da la chicchera e s'alza) ~RIDOLFO (Sempre
265 3, 9| dentro non lasciate entrar chicchessia. (batte alla casa della
266 2, 26| per non aver coraggio di chiederle scusa, di domandarle perdono.~
267 2, 11| mi ha fatto la finezza di chiudermi la finestra in faccia, senza
268 1, 20| signor consorte!~EUGENIO Meno ciarle, signora: vada a casa, che
269 3, 23| VITTORIA Maldicente!~EUGENIO Ciarlone!~DON MARZIO A me questo?
270 | ciascheduno
271 3, 16| RIDOLFO (da sé) (Oh il ciel lo volesse!)~ ~
272 1, 20| riputazione non verreste a cimentare vostro marito in una bottega
273 2, 7| e tre cinque; uno. Mille cinquecento e sessanta lire. ~RIDOLFO
274 | circa
275 2, 18| anche la volpe non voleva le ciriege. Io per altro mi degnerei. (
276 1, 1| servire gli avventori, con civiltà, con proprietà: perché tante
277 1, 17| pezzo di pellegrina, ma co' fiocchi.~VITTORIA Da quando
278 2, 24| bene.~VITTORIA Lacrime di coccodrillo! Quante volte mi ha promesso
279 2, 24| porta della ballerina) Vile, codardo, fuggi? Ti nascondi? Vien
280 2, 2| si vuol levar d'intorno codesto diavolo tormentatore?~EUGENIO
281 | cogli
282 | coloro
283 | Colui
284 3, 23| DON MARZIO Io non ho mai commesso una mala azione.~ ~
285 1, 13| impegno senza fondamento di comparir con onore. S'ella mi avesse
286 1, 11| glieli do, acciò possa comparire puntuale e onorato; le venderò
287 3, 16| da temerario.~RIDOLFO Mi compatisca, se vuole; e se non vuole,
288 2, 2| EUGENIO Via, avete ragione. Compatitemi, avete ragione. Tenete li
289 2, 18| sua compagnia.~LISAURA Per compiacere il signor Conte.~DON MARZIO
290 1, 1| niente fatto per la mia complessione.~RIDOLFO Eppure bisogna
291 3, 2| voltandosi Leandro, si compone in serietà) ~LEANDRO Amico,
292 0, aut| autore a chi legge~ ~Quando composi da prima la presente Commedia,
293 1, 3| sentite io.~RIDOLFO Dove l'ha comprato quell'orologio?~DON MARZIO
294 1, 1| sempre mi prega che io le compri quattro soldi di legna,
295 3, 4| RIDOLFO La tromba della comunità. Faccia così: si ritiri
296 2, 2| di quello che il cielo mi concede, e non iscambierei il mio
297 1, 19| tacere faciliti la sua mala condotta. Parlerò, dirò le mie ragioni;
298 2, 7| PANDOLFO (Il diavolo l'ha condotto qui. L'abito è andato in
299 2, 17| prendere, e senza dir nulla conducetela su.~EUGENIO Ho fatto quanto
300 2, 23| galantuomo, fatemi un piacere, conducetemi su da questi signori, che
301 2, 26| a ritrovarlo, e spero di condurglielo qui, come un cagnolino.~
302 3, 10| DON MARZIO Che male c'è? Confidami, che t'ajuterò.~PANDOLFO
303 1, 4| persona, alla quale non si può confidar niente.~DON MARZIO Perché?~
304 1, 4| persona, alla quale si può confidare un segreto.~TRAPPOLA Ed
305 3, 2| parlatemi da galantuomo, confidatevi con me, e state sicuro,
306 3, ul| EUGENIO Riverisco il signor confidente. (Parte dalla finestra) ~
307 3, 10| l'ha detto un amico. Mi confido però, che non hanno prove,
308 0, aut| di un simil fatto, perché confrontandosi la mia, che ora io stampo,
309 0, aut| rappresentata, credevasi fatta sul conio degli originali riconosciuti.
310 2, 21| brindisi a Vittoria non conoscendola) Signora maschera, alla
311 3, 15| chi intende la ragione fa conoscere che è un uomo di garbo;
312 3, 11| conoscervi. ~CAPO Or ora mi conoscerete. (s'alza) ~DON MARZIO Andate
313 1, 11| Veramente è fortuna il non conoscerlo.~RIDOLFO Caro signor Eugenio,
314 3, 11| DON MARZIO Non mi par di conoscervi. ~CAPO Or ora mi conoscerete. (
315 1, 16| Come dall'anno passato! La conoscete quella pellegrina?~DON MARZIO
316 3, ul| imputato di spione? Io non conosceva il birro, non prevedeva
317 3, 2| LISAURA La vostra roba vi sarà consegnata dalla mia serva. (entra,
318 1, 11| un ordine, che mi sieno consegnate due pezze di panno, ed io
319 1, 11| Pasquino de' Cavoli... consegnerete a Messer Ridolfo Gamboni...
320 3, 2| saprà certamente.~LEANDRO Mi consigliate ch'io parta?~DON MARZIO
321 3, 15| Ecco lì quello che mi ha consigliato a partire.~RIDOLFO Bravo,
322 2, 7| ne avvede) RIDOLFO Io lo consiglierei andar a casa adesso. Poco
323 3, 2| protezione, assistenza, consiglio, e sopra tutto segretezza,
324 3, 19| birba. Tutta la loro entrata consiste in un mazzo di carte.~ ~
325 2, 25| Caro Ridolfo, andiamolo a consolare.~RIDOLFO Questa è una cosa
326 1, 20| quattro carezze bastano per consolarla. (parte) ~
327 1, 15| PLACIDA Caro signore, voi mi consolate colle vostre cortesissime
328 2, 7| manca al mezzogiorno. Vada, consoli la sua cara sposa. ~EUGENIO
329 1, 20| sentito dire che crudeltà consuma amore. Ho tanto sofferto,
330 1, 3| senza ragione.~DON MARZIO Ho contato in questo punto le ore,
331 2, 2| pensi altro. A suo tempo conteggeremo.~EUGENIO Ma quando tireremo
332 2, 7| EUGENIO Subito ve lo so dire. (conteggia) Settanta zecchini e venti
333 2, 25| sappiatemi dire come ho da contenermi.~RIDOLFO Volentieri. Vado
334 3, 19| M'inchino alla signora contessa.~PLACIDA Serva, signor cavaliere
335 3, 20| mal affare, e in questi contorni non ci sono mai state di
336 1, 9| dica la verità. Tutta la contrada la tiene per una donna da
337 0, aut| prototipo da per tutto, e mi convenne soffrir talora, benché innocente,
338 1, 17| sé) ~DON MARZIO Ora gli converrà vendere a precipizio quel
339 2, 7| ho bisogno di denari, e conviene ch'io rompa il collo ad
340 0, aut| simili, perché da questa copiati. Un amico mio di talento
341 0, aut| d'averlo maliziosamente copiato. No certamente, non son
342 1, 18| Fin a domani? Oh non mi corbellate. Voglio andare a farli vedere
343 2, 4| orecchini non vagliono un corno; mi ha trappolato. Briccone!
344 2, 24| minacciandola con la spada) Corpo di bacco, andate via, che
345 2, 23| PLACIDA (esce dalla bisca correndo, e fugge nella locanda) ~
346 1, 1| fanno gli altri. Una volta correva l'acquavite, adesso è in
347 2, 20| con che amore lo tratto, corrisponde così? Mi burla, mi fa degli
348 1, 20| M'avete con ingratitudine corrisposto; pazienza. Piangerò da voi
349 1, 1| sappia fare il buffone, tutti corrono.~ ~
350 0, aut| dialetto veneziano parlavano.~Corse in Firenze una Commedia
351 1, 16| conosco? E come! È vero che ho corta vista, ma la memoria mi
352 1, 17| Vi supplico dirmelo per cortesia.~DON MARZIO Sentite. (la
353 1, 15| spero che vi userà tutte le cortesie che potrà.~DON MARZIO (da
354 1, 15| mi consolate colle vostre cortesissime esibizioni. Ma la carità
355 2, 24| riputazione, senza cuore, senza coscienza.~EUGENIO (rimette la spada
356 1, 6| Questa barzelletta mi costerà due soldi.) (fa cenno ai
357 2, 6| il negozio? Darlo per il costo?~PANDOLFO Non vi è speranza
358 | costoro
359 1, 6| per cagione di lui forse è costretta a fare quello che non farebbe.
360 3, 21| narrato la vita e i bei costumi. Mi ha egli informato dell'
361 2, 11| lire.~PLACIDA Asino senza creanza. (serra la finestra e parte) ~
362 1, 16| può assistere una povera creatura, che si ritrova in bisogno?~
363 3, 10| protezione, per le mie povere creature.~DON MARZIO Via, sì, t'assisterò,
364 1, 10| è tratta fuori.~RIDOLFO Cred'ella al signor Don Marzio?
365 3, 16| questo e di quello; ma, credendo dire la verità, non me ne
366 3, 4| bene, ma mia moglie non mi crederà più.~RIDOLFO Venga con me;
367 1, 2| RIDOLFO Non terrei giuoco, se credessi di farmi ricco.~PANDOLFO
368 3, 14| ho io fatto? Colui che io credeva un signore di conto, era
369 0, aut| ove fu ella rappresentata, credevasi fatta sul conio degli originali
370 0, aut| dandola io alle stampe, ho creduto meglio servire il Pubblico,
371 1, 1| veramente una cosa che fa crepar di ridere vedere anche i
372 2, 4| a nessuno, se lo vedessi crepare. Dove diavolo sarà costui?
373 1, 1| mai, ed è quel vizio che cresce sempre quanto più l'uomo
374 2, 6| PANDOLFO Non vi è speranza di crescere un quattrinello. EUGENIO (
375 2, 1| lamenti! Barbaro, traditore, crudele! Un poco amorosa, un poco
376 1, 20| sempre sentito dire che crudeltà consuma amore. Ho tanto
377 1, 1| del diavolo va tutta in crusca.~TRAPPOLA Quel povero signor
378 1, 11| riconosco la mia fortuna. Non ho cuor di vederla assassinare da
379 3, 6| RIDOLFO Ognun dal canto suo cura si prenda.~EUGENIO Se non
380 1, 6| fatti degli altri non me ne curo molto.~DON MARZIO Ma sta
381 1, 3| mostra gli orecchini in una custodia) Eccoli qui; questi sono
382 | da'
383 3, 18| degli uomini savi, onorati e dabbene, come voi siete.~RIDOLFO
384 2, 15| signor Don Marzio, avete dama?~DON MARZIO Io no. Sono
385 1, 6| una facezia?~DON MARZIO Dammi un bicchier di rosolio.~
386 2, 18| zuppa si fredda.~LEANDRO (dando mano a Lisaura) Eccoci,
387 0, aut| parte. Ciò non ostante, dandola io alle stampe, ho creduto
388 1, 8| Io ho un amico, che gli darà; ma pegno, e regalo.~EUGENIO
389 2, 20| TRAPPOLA Darò da bere, se mi daranno da mangiare.~EUGENIO Vieni,
390 1, 18| zecchini, ma che non glieli darebbe.~DON MARZIO (a Trappola)
391 1, 8| trovateneglie quaranta; mi darete i miei dieci, e vi darò
392 1, 12| EUGENIO Vuole che venga io a darle una frullatina?~LISAURA
393 2, 6| potrebbe migliorare il negozio? Darlo per il costo?~PANDOLFO Non
394 2, 7| EUGENIO Che? avete da darmene?~PANDOLFO (da sé) (Sta a
395 1, 14| Girando per la città, può darsi che, se vi è, lo troviate.~
396 1, 11| zecchini trenta. Vi metta la data e si sottoscriva.~EUGENIO
397 3, 2| LEANDRO Vi prego d'una grazia, datele questi due zecchini (gli
398 2, 2| EUGENIO Via non vi è male. Datemeli, che vengono a tempo.~RIDOLFO
399 1, 2| pare, che un galantuomo non debba soffrire di veder assassinar
400 2, 8| DON MARZIO L'acqua calda debilita lo stomaco. ~RIDOLFO Certamente
401 1, 12| qualche canale, o che per i debiti me ne fossi andato. So che
402 1, 2| servire, e ho fatto il mio debito onoratamente. Mi sono avanzato
403 2, 7| Ridolfo? Avete veduto il debitore cosi presto? Vi ha dati
404 2, 2| degli artigiani pulito, decoroso e civile. Un mestiere che,
405 2, 11| parte) ~DON MARZIO Non si degna di due lire, e l'anno passato
406 2, 12| Carestia di donne. Non si degnano di due lire. ~RIDOLFO Ma
407 2, 11| lire, e l'anno passato si degnava di meno. (chiama forte)
408 2, 18| ciriege. Io per altro mi degnerei. (entra ancor esso) ~ ~
409 2, 18| Lisaura) Godo che siamo degni della sua compagnia.~LISAURA
410 1, 2| Eh, amico, se sarete così delicato di pelle, farete pochi quattrini.~
411 3, ul| sono reo di quest'infame delitto. Eppur tutti m'insultano,
412 3, 4| pentimento cancella tutti il demerito dei mancamenti.~EUGENIO
413 3, 19| lingua.~DON MARZIO (a Placida deridendola) M'inchino alla signora
414 3, 16| una cosa cattiva ne possa derivare una buona. Separare il marito
415 1, 5| pregiudizio.~TRAPPOLA Anzi desidera che la si profitti per far
416 3, 2| non è egli vero?~LEANDRO E desiderando vedere il mondo...~DON MARZIO
417 3, ul| spia, non venga più a far desinari alla nostra locanda. (entra
418 1, 11| carta.~EUGENIO Son qui; dettatelo voi, ch'io scriverò.~RIDOLFO
419 1, 11| Poche parole, ma buone, dette da un uomo ordinario, ma
420 1, 11| proporre.~EUGENIO Ma che devo fare? Bisogna che io paghi
421 2, 11| riverisco.~PLACIDA Serva devota.~DON MARZIO Dov'è il signor
422 1, 3| mio orologio va bene, tu di' male, e guarda ch'io non
423 0, aut| tre altri ancora, che col dialetto veneziano parlavano.~Corse
424 2, 23| dalla biscaccia, e fugge via dicendo) Rumores fuge.~I CAMERIERI (
425 2, 2| vorrei però che qualcheduno dicesse che è troppo dottore. Infatti
426 3, 2| DON MARZIO (da sé) (Lo diceva io; si serve per la porta
427 1, 6| fa cenno ai giovani, che dieno il rosolio) ~DON MARZIO (
428 2, 24| innocente non ha nessuno che la difenda, ma finché avrò sangue la
429 1, 8| Signor Eugenio, vi è qualche differenza? Volete che l'aggiusti io?~
430 2, 8| rallentano, si fa una cattiva digestione.~DON MARZIO Sì, signore;
431 2, 8| la triturazione del cibo digestivo.~RIDOLFO (Oh che spropositi!
432 1, 5| Eugenio?~DON MARZIO Sì, diglielo pure.~TRAPPOLA (da sé) (
433 3, 10| Ma qualche giuocatore si diletta. ~DON MARZIO Presto, abbruciatele
434 2, 17| DON MARZIO Via, signor dilettante di tabacco, andate a prendere
435 3, 11| MARZIO Voi, signore, vi dilettate di giuocare? CAPO Qualche
436 1, 4| moglie del signor Eugenio, e dimandagli da parte mia, se io sono
437 2, 21| salute!~VITTORIA (freme, e dimena il capo) ~EUGENIO (a Vittoria
438 1, 5| illustrissima.~DON MARZIO Dimmi: sai niente tu di quella
439 1, 1| proprietà: perché tante volte dipende il credito di una bottega
440 0, aut| che dal carattere ch'io dipingo, trovasi per sua sventura
441 3, 22| colla pellegrina; e me le ha dipinte per due scelleratissime
442 1, 20| signor Don Marzio, e lo diranno tutti, che uno di questi
443 2, 17| DON MARZIO A me non lo direbbe.~EUGENIO Siete sicuro che
444 3, 3| anche lo sapessi, non ve lo direi.~PLACIDA Per che causa?~
445 3, 23| signor Leandro non era che diretta a sposarlo, non sapendo
446 2, 7| subito i danari?~RIDOLFO Per dirgli la verità, gli avevo in
447 0, per| uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere;
448 3, 18| Ecco i tre pazzi. Il pazzo discolo, la pazza gelosa, e il pazzo
449 1, 9| un altro caffè, e poi la discorreremo. (si, ritira in bottega) ~
450 2, 2| piacere, che mettere in discredito i galantuomini?~EUGENIO
451 1, 8| trenta zecchini è una cosa discreta.~RIDOLFO (ad Eugenio) Lo
452 1, 12| male. Mia moglie, povera disgraziata, che mai dirà? Questa notte
453 1, 13| Son qui che godo la bella disinvoltura del signor Eugenio.~EUGENIO
454 1, 20| Eccomi qui strascinata dalla disperazione.~EUGENIO Che novità è questa?
455 3, 6| assai.~EUGENIO Di me potrete disporre finch'io viva.~RIDOLFO La
456 3, 16| pregiudizi.~DON MARZIO (con disprezzo) Sei un gran dottore.~RIDOLFO
457 3, 18| ma non sapeva come fare a distaccarmi dai vizi. Voi siate benedetto,
458 2, 16| sempre il rapè. Bisogna distinguere, non sapete quel che vi
459 3, 16| ella è quello che cerca di disunirli.~DON MARZIO Io ho fatto
460 1, 8| parlate col signor Conte, ditegli che mi dia tempo ventiquattr'
461 2, 7| Ma quando va in collera, diventa una bestia. ~RIDOLFO Non
462 2, 11| ciò non ostante gli piace divertirsi coi bei visetti: avete veduto
463 1, 2| va bene.~RIDOLFO Vi siete divertito anche voi a giuocare?~PANDOLFO
464 2, 2| EUGENIO Che so io? Dieci, o dodici zecchini.~RIDOLFO Servita
465 3, 18| ma queste sono lagrime di dolcezza, lagrime d'amore, e di tenerezza,
466 2, 21| è, signora maschera? che domanda?~EUGENIO (bevendo) Vivano
467 1, 16| veniva ogni sera al caffè a domandar l'elemosina. Ma io però
468 1, 11| lui? Non aveva altri da domandare dieci zecchini in prestito?~
469 2, 26| coraggio di chiederle scusa, di domandarle perdono.~VITTORIA Eh, che
470 2, 1| lo viene a ricercare; e domandate dove è andato? ~RIDOLFO
471 2, 1| dove è andato?~TRAPPOLA Che domande? Stanotte non è stato a
472 0, aut| necessità framischiarvi. Donata ho all'amicizia la burla,
473 2, 15| perfetta, quando manca la donnetta.~RIDOLFO (Anche di più vuol
474 1, 2| adesso. Non ha cenato, non ha dormito e ha perso tutti i denari.~
475 1, 20| EUGENIO (alterato) Oh, signora dottoressa, non mi stia ora a seccare.~
476 2, 2| badi bene di spenderli a dovere, di non gettarli. ~EUGENIO
477 0, aut| molte cose da lui inventate dovette per necessità framischiarvi.
478 3, ul| lingua, o presto o tardi, mi doveva condurre a qualche gran
479 1, 20| bottega da caffè.~VITTORIA Non dubitate, non ci verrò più. ~EUGENIO
480 1, 17| aspettato un bel pezzo.~VITTORIA Dubitava gli fosse accaduta qualche
481 3, 18| altro uomo, e spero che sia durabile il mio cambiamento, a nostra
482 3, 11| MARZIO Il tempo non vuol durare.~CAPO Pazienza. Godiamolo
483 2, 25| imbestialito. Quel poco di muso duro, che abbiam fatto, quel
484 | ebbe
485 1, 3| carezzare la moglie. Che uomo effeminato! Sempre moglie! Non si lascia
486 2, 24| trasporto lo prenda per un effetto d'amore. Questa povera signora
487 | ei
488 1, 16| sera al caffè a domandar l'elemosina. Ma io però non glie ne
489 1, 11| panno padovano... a sua elezione, acciò egli ne faccia esito
490 3, 18| amore, e di tenerezza, che m'empiono l'anima di diletto, che
491 3, 9| là dentro non lasciate entrar chicchessia. (batte alla
492 3, 19| la birba. Tutta la loro entrata consiste in un mazzo di
493 1, 17| veduta, gli è piaciuta, ed è entrato subitamente nella locanda.~
494 | entro
495 | Eppur
496 | erano
497 | Ero
498 3, 4| uomini, tutti soggetti ad errare. Quando l'uomo si pente,
499 3, 10| MARZIO Oh s'io avessi da esaminarmi contro di te, ne so delle
500 3, 18| consolazione, a gloria vostra, e ad esempio degli uomini savi, onorati