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| Carlo Goldoni La bottega del caffè IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1001 2, 1| TRAPPOLA Vuol dire: il lupo pesta la fava. (si ritira in bottega
1002 2, 12| sé) (Mi vien volontà di~pettinargli quella parrucca.)~ ~
1003 1, 8| EUGENIO Se potessi vendere una pezza o due di que' panni, mi
1004 1, 20| casa, ed io resterò dove mi piacerà di restare.~VITTORIA Bella
1005 1, 17| pellegrina; l'ha veduta, gli è piaciuta, ed è entrato subitamente
1006 2, 23| insegue) ~DON MARZIO (esce pian piano dalla biscaccia, e
1007 2, 24| osservi il signor Eugenio; piange, è intenerito, si pentirà ,
1008 3, 3| disperata. (in atto di partire piangendo) ~DON MARZIO Povera donna! (
1009 1, 20| ingratitudine corrisposto; pazienza. Piangerò da voi lontana, ma non saprò
1010 2, 20| entra) ~CAMERIERE Badate ai piatti, che non si attacchi su
1011 0, per| stabile rappresenta una piazzetta in Venezia, ovvero una strada
1012 1, 13| quei gran soggetti, che si piccano d'onoratezza. Non ha un
1013 2, 17| un tondo nel mostaccio.) (picchia dalla ballerina) ~DON MARZIO
1014 1, 15| anch'io uomo di mondo; ma mi picco insieme d'esser un uomo
1015 3, 18| dentro non vi metto più piede.~RIDOLFO Non sa la nuova?
1016 1, 7| guardando il cielo e battendo i piedi; e detti ~ ~DON MARZIO Schiavo,
1017 1, 16| MARZIO Oh sì, è vero; era di Piemonte.~EUGENIO È moglie d'un certo
1018 2, 26| andato via per vergogna, pieno di confusione, per non aver
1019 2, 18| vino, pane, bicchieri e pietanze in bottega di Pandolfo,
1020 2, 15| vede, anch'io... pago la pigione.~LEANDRO Si sa, pagheremo
1021 2, 6| d'oggi, quando si possono pigliare, si pigliano.~EUGENIO Ma
1022 1, 20| dietro alla lontana, e la piglierò con le buone. S'ella mi
1023 | po'
1024 | pochissime
1025 1, 19| sempre in poppa. Orza, e poggia, secondo soffia la tramontana,
1026 3, 17| MARZIO Riverisco il signor politico. Che cosa guadagnate in
1027 2, 7| chi sa quanto. Val più una pollastra oggi che un cappone domani.~
1028 1, 19| navigar col vento sempre in poppa. Orza, e poggia, secondo
1029 2, 16| tabacco di Spagna è una porcheria.~LEANDRO Ed io dico che
1030 3, 20| sono mai state di queste porcherie.~ ~
1031 1, 8| parola.~DON MARZIO Potevate portarmi i dieci, che vi ho prestati. ~
1032 2, 22| Ventiduesima. Camerieri con altra portata vengono dalla locanda, ed
1033 1, 12| mi maraviglio. Giovani, portate a quella signora caffè,
1034 1, 1| RIDOLFO Animo, figliuoli, portatevi bene; siate lesti e pronti
1035 1, 8| avete fatto?~RIDOLFO L'ho portato, ed ella mi ha cacciato
1036 0, per| bisca vedesi la locanda con porte e finestre praticabili.~ ~
1037 2, 4| so.~DON MARZIO Dunque Li porterete a sua moglie?~RIDOLFO Li
1038 2, 4| a sua moglie?~RIDOLFO Li porterò a sua moglie.~DON MARZIO
1039 2, 4| MARZIO Andiamo, andiamo, portiamoli a sua moglie. (s'incammina) ~
1040 2, 18| tovaglia, tovaglioli, tondini, posate, vino, pane, bicchieri e
1041 2, 2| Da uno che fa servizio a posta per vantarsi d'averlo fatto,
1042 3, 2| condurre a Fusina, prendete le poste, e andatevene a Ferrara.~
1043 2, 16| dovevano abbandonare il posto che avevano occupato.~LEANDRO
1044 | potersi
1045 2, 6| fare i fatti vostri, e da potervi riscattare di quel che avete
1046 | Potevate
1047 | potevo
1048 | potrà
1049 | potrei
1050 | potremo
1051 | potuto
1052 2, 1| una alla volta a danno dei poveri bottegai.~TRAPPOLA Come
1053 2, 20| Conte colla ballerina, che pranzano qui sopra nei camerini di
1054 3, 10| perché nella mia bottega praticano tutti galantuomini, e niuno
1055 1, 11| il giuoco, lasci le male pratiche, attenda al suo negozio,
1056 2, 15| Tocca a voi come il più pratico del paese.~DON MARZIO (ad
1057 2, 7| RIDOLFO E vossignoria vuol precipitar la roba così miseramente?~
1058 1, 1| mattine, quasi sempre mi prega che io le compri quattro
1059 1, 3| giorno con tutta segretezza a pregarmi che gli prestassi dieci
1060 3, 16| sperare che disordini e pregiudizi.~DON MARZIO (con disprezzo)
1061 1, 5| cuore, che non vuole recarle pregiudizio.~TRAPPOLA Anzi desidera
1062 2, 11| ammogliato?~PLACIDA A me poco preme che lo sia, o non lo sia.~
1063 2, 9| LISAURA A lei non deve premere che sia brava, o non brava.~
1064 3, 18| costato tante lagrime il prenderlo, tante me ne ha costato
1065 1, 20| più impegnare la roba mia; prendermi un paio di orecchini, senza
1066 2, 14| all'osteria, potremo far preparare qui sopra nei camerini di
1067 1, 14| PLACIDA Con che coraggio ho da presentarmi alla locanda, se non ho
1068 0, aut| Quando composi da prima la presente Commedia, lo feci col Brighella
1069 1, 17| VITTORIA Mi sapreste dire dove presentemente egli sia?~DON MARZIO Lo
1070 1, 2| stimo il meno; ma voi siete preso di mira per giuocator di
1071 2, 15| Volete farci il piacere di prestarci i vostri stanzini per desinare?~
1072 1, 3| segretezza a pregarmi che gli prestassi dieci zecchini sopra un
1073 3, ul| Quei dieci zecchini che prestasti a mio marito, saranno stati
1074 1, 11| panno, ed io medesimo le presterò i trenta zecchini.~EUGENIO
1075 1, 11| domandare dieci zecchini in prestito?~EUGENIO Anche voi lo sapete?~
1076 1, 14| cosi per divertimento o per pretesto?~PLACIDA Né per l'uno, né
1077 2, 7| a credenza? Non mi posso prevalere del mio, ho bisogno di denari,
1078 3, ul| conosceva il birro, non prevedeva l'inganno, non sono reo
1079 2, 20| finestra) Pare propriamente di primavera.~LEANDRO (ad altra finestra)
1080 1, 2| Niente, lo giuocheremo a primiera.~RIDOLFO Io non sono un
1081 2, 2| l'altro quando può, ed io principalmente ho obbligo di farlo con
1082 1, 2| pericolo che tenga giuoco. Si principia con i giuochetti, e poi
1083 1, 2| PANDOLFO Sì, sì, siete principiante.~RIDOLFO Che vorreste dire?~ (
1084 2, 13| quando si va?~EUGENIO Via, mi principierete a seccare?~RIDOLFO Non dico
1085 3, ul| della mia trista lingua mi priverò d'un paese, in cui tutti
1086 | pro
1087 2, 2| degli uomini di talento e di probità. Finalmente non parla né
1088 1, 20| render ragione del vostro procedere e della mia dote.~EUGENIO
1089 3, 15| buoni consigli; invece di procurare di unirlo con la moglie
1090 2, 2| che onoratamente le ho procurati, se ne servirà per profitto
1091 1, 11| l'antica servitù che le professo. Questa che V.S. tiene,
1092 2, 2| procurati, se ne servirà per profitto della sua casa, per risarcire
1093 3, 19| non ne parliamo più. Vi prometto di cambiare vita.~PLACIDA
1094 2, 9| Spiritosa! Se siete cosi pronta a fare le capriole, sarete
1095 2, 2| sa come l'ho servita, con prontezza, spontaneamente, senza interesse,
1096 1, 1| portatevi bene; siate lesti e pronti a servire gli avventori,
1097 2, 13| Signor Eugenio, è questo il proponimento di non giuocare?~EUGENIO
1098 1, 11| razza di negozio le verrà a proporre.~EUGENIO Ma che devo fare?
1099 2, 20| ad altra finestra) Pare propriamente di primavera.~LEANDRO (ad
1100 1, 1| avventori, con civiltà, con proprietà: perché tante volte dipende
1101 | proprio
1102 2, 8| giuocare, o a dir male del prossimo. Io l'impiego a far del
1103 3, 10| Via, sì, t'assisterò, ti proteggerò. Lascia fare a me. Ma bada
1104 3, 2| Sentite: io ho promesso proteggervi, e lo farò; ho promesso
1105 1, 6| potersi regolare. Ella è protetta da quella buona lana del
1106 2, 11| signor Eugenio è uno dei suoi protettori.~PLACIDA E ha moglie?~DON
1107 0, aut| fra gli altri trovò il suo prototipo da per tutto, e mi convenne
1108 0, aut| talento e di spirito fece prova di sua memoria; ma avendola
1109 1, 14| è una malattia che l'ho provata anch'io, e non sono ancora
1110 1, 9| chi vuole.~EUGENIO Io ho provato qualche volta a dirle delle
1111 3, 10| confido però, che non hanno prove, perché nella mia bottega
1112 2, 3| giuoco più.~LEANDRO Dice il proverbio: una volta corre il cane,
1113 3, 18| RIDOLFO (a Vittoria) In verità provo una consolazione infinita.~
1114 2, 1| sono rinfreschi, per farsi provvisione di tazze, e di tondini.~
1115 3, ul| divertimento, quando sanno essere prudenti, cauti ed onorati.~ ~- FINE -~
1116 2, 1| bisogno, e mi regolerò con prudenza.~TRAPPOLA Eccolo che viene:
1117 2, 2| nell'ordine degli artigiani pulito, decoroso e civile. Un mestiere
1118 1, 11| do, acciò possa comparire puntuale e onorato; le venderò il
1119 | puoi
1120 | purché
1121 1, 2| RIDOLFO Bravo, pelar la quaglia senza farla gridare. A chi
1122 | qualcuno
1123 1, 11| fatti miei.~RIDOLFO Che qualità di panno è quello che vorrebbe
1124 2, 7| zecchini meno un ducato. Quarantatré e quattordici lire, moneta
1125 1, 3| perfetti, che abbia fatto il Quarè.~RIDOLFO Se fosse buono,
1126 1, 3| mostra tredici ore e tre quarti.~DON MARZIO Eh, non può
1127 2, 16| moscovite sono andate a' quartieri d'inverno?~LEANDRO Hanno
1128 2, 6| speranza di crescere un quattrinello. EUGENIO (da sé) (Bisogna
1129 | quegli
1130 3, 10| bricconi mi hanno dato una querela di baro di carte.~DON MARZIO (
1131 3, 18| riconosco da voi la pace, la quiete, e posso dire la vita.~EUGENIO
1132 2, 24| freme tra il rossore, e la rabbia. Getta il cappello in terra
1133 2, 1| dietro a dirmi che a voi si raccomanda per il negozio de' panni,
1134 1, 15| introducetemi voi alla locanda. Raccomandatemi al padrone di essa, acciò,
1135 3, 2| signor Conte! Se non si fosse raccomandato a me, gli farei romper l'
1136 1, 13| Mi fa grazia, mediante la raccomandazione di queste belle monete. (
1137 1, 5| So, e non so.~DON MARZIO Raccontami qualche cosa.~TRAPPOLA Se
1138 1, 9| EUGENIO E sì ella pare una ragazza più tosto savia.~DON MARZIO
1139 1, 16| li voglio spender bene. Ragazzi, non è ancora tornato Trappola?
1140 2, 7| dirmi così; non sono già un ragazzo. Basta... dove sono gli
1141 1, 2| quelli non vanno le persone ragguardevoli che vengono alla mia bottega.~
1142 1, 19| condotta. Parlerò, dirò le mie ragioni; e se le parole non bastano,
1143 2, 9| il conte.~LISAURA Me ne rallegro.~DON MARZIO Che degno galantuomo!~
1144 2, 8| e quando queste fibre si rallentano, si fa una cattiva digestione.~
1145 0, per| parlano ~ ~La scena stabile rappresenta una piazzetta in Venezia,
1146 0, aut| o due volte sole veduta rappresentare in Milano, molte cose da
1147 0, aut| in ogni luogo ove fu ella rappresentata, credevasi fatta sul conio
1148 1, 5| buon cuore, che non vuole recarle pregiudizio.~TRAPPOLA Anzi
1149 3, ul| Io fo riverenza al signor referendario. (entra in bottega) ~DON
1150 2, 9| DON MARZIO Volete che vi regali quattro castagne secche? (
1151 3, 16| perdoni, la mia lingua si regola meglio della sua.~DON MARZIO
1152 1, 6| qualche cosa per potersi regolare. Ella è protetta da quella
1153 2, 1| darò il suo bisogno, e mi regolerò con prudenza.~TRAPPOLA Eccolo
1154 1, 11| alla sua famiglia, e si regoli con giudizio. Poche parole,
1155 1, 9| segreta qui nella strada remota? Vanno per di là.~EUGENIO
1156 2, 3| borsa; se volete che ve gli renda, andiamo. ~EUGENIO Son troppo
1157 2, 2| maniera e con riputazione, si rende grato a tutti gli ordini
1158 3, 18| scordare ogni affanno passato, rendendo grazie al cielo, e lode
1159 0, aut| meglio servire il Pubblico, rendendola più universale, cambiando
1160 1, 20| voi mi fate, saprà farsi render ragione del vostro procedere
1161 2, 4| prenda i denari, e favorisca rendere a me gli orecchini.~DON
1162 2, 15| boccone con noi?~RIDOLFO Le rendo grazie; io ho da badare
1163 2, 2| delle persone. Un mestiere reso necessario al decoro delle
1164 2, 2| divertimento di chi ha bisogno di respirare. (entra in bottega) ~EUGENIO
1165 2, 23| serrano la porta) ~VITTORIA (resta in bottega assistita da
1166 2, 20| tavola, a tavola. (siedono, restando Eugenio e Leandro vicini
1167 2, 2| pagherete quando verrà il restante del panno.~RIDOLFO Questo,
1168 1, 20| resterò dove mi piacerà di restare.~VITTORIA Bella vita, signor
1169 1, 13| tempo, e voi non sareste restato al di sotto coi vostri incerti.
1170 1, 20| VITTORIA Anderò a casa, e voi resterete al divertimento.~EUGENIO
1171 1, 20| Voi andate a casa, ed io resterò dove mi piacerà di restare.~
1172 2, 18| che la minestra patisce; resti servita.~LISAURA Con sua
1173 3, 18| mi avete fatto. Mi avete restituito il mio caro consorte, l'
1174 2, 3| LEANDRO (Il merlotto è nella rete.) (entra con Eugenio nella
1175 3, 18| e molte me ne costa il riacquistarlo; ma queste sono lagrime
1176 3, ul| perduto il credito e non lo riacquisto mai più. Anderò via di questa
1177 1, 8| niente. Ho que' panni a Rialto, che voi sapete; obbligherò
1178 1, 6| profitti della ballerina ricava il prezzo della sua protezione.
1179 1, 12| da questa mia libertà ne ricavo più mal che bene, e che
1180 1, 2| giuoco, se credessi di farmi ricco.~PANDOLFO No? Per quale
1181 2, 1| casa. Sua moglie lo viene a ricercare; e domandate dove è andato? ~
1182 2, 9| LISAURA Mi scusi, io non ricevo visite.~DON MARZIO Eh via!~
1183 2, 16| fatto bene; la stagione lo richiedeva.~DON MARZIO Signor no, hanno
1184 2, 2| Mi chiamerò bastantemente ricompensato, se di questi danari, che
1185 0, aut| caso che alcuno in essi si riconosca. Quando ciò accade, non
1186 0, aut| sul conio degli originali riconosciuti. Il Maldicente fra gli altri
1187 2, 2| amico, vi sono obbligato. Ricordatevi nel conto del panno tenervi
1188 3, 18| Sino ch'io sarà viva mi ricorderò sempre del bene che mi avete
1189 3, 6| vi chiamerò.~RIDOLFO Si ricordi che io non servo per testimonio.~
1190 3, 9| rispetto, se non vuol che ricorra. (a Trappola, ed altri garzoni)
1191 1, 19| se le parole non bastano, ricorrerò alla giustizia.~TRAPPOLA
1192 1, 16| ha trovato nessuno che la ricoveri?~EUGENIO Come dall'anno
1193 2, 7| dieci degli orecchini che ho ricuperati, che sono cinquanta; dunque
1194 2, 2| il signor Don Marzio, io ricupererò gli orecchini.~EUGENIO Questi
1195 2, 13| detti~ ~EUGENIO (allegro e ridente) Schiavo, signori, padroni
1196 1, 4| Perché ho un vizio, che ridico tutto con facilità.~DON
1197 1, 3| lascia più vedere, si fa ridicolo. È un uomo di stucco. Non
1198 2, 12| che gira il mondo? Me ne rido.~RIDOLFO Gira il mondo anche
1199 3, 11| DON MARZIO Onorata? È un ridotto di ladri. ~CAPO Mi pare
1200 3, 5| di noi altri barbieri. (rientra in bottega) ~PLACIDA Tutto
1201 3, 11| travature.~CAPO (da sé) (Ho rilevato tanto che basta.)~DON MARZIO
1202 3, 3| zecchini.~PLACIDA Il Cielo vi rimeriti la vostra carità; ma non
1203 2, 24| senza coscienza.~EUGENIO (rimette la spada nel fodero senza
1204 3, 18| consigli, un poco coi vostri rimproveri, un poco colle buone grazie,
1205 2, 23| incalza Leandro, e l'obbliga a rinculare tanto, che trovando la casa
1206 2, 1| quelli che vanno dove sono rinfreschi, per farsi provvisione di
1207 2, 23| sarà niente. ~VITTORIA (rinviene) Io mi sento morire. (dalle
1208 3, 2| Sì, questo è il miglior ripiego. Andate subito: prendete
1209 3, 5| poco, fino che venga io a ripigliarla.~GARZONE Volentieri, venga,
1210 1, 16| tornato Trappola? Non ha riportati gli orecchini, che mi ha
1211 3, 11| ridere? Le nasconde in un ripostiglio sotto le travature.~CAPO (
1212 2, 15| che si servano. Vado a far ripulire. (va in bottega del giuoco) ~
1213 2, 2| profitto della sua casa, per risarcire il suo decoro e la sua estimazione.~
1214 2, 6| dove, signor Eugenio, così riscaldato?~EUGENIO Avete veduto Ridolfo?~
1215 2, 6| fatti vostri, e da potervi riscattare di quel che avete perduto?~
1216 1, 8| Cento zecchini, che aveva riscossi ieri, e poi trenta sulla
1217 1, 19| lasciar maltrattare senza risentirmi? Eh voglio esser buona,
1218 1, 12| andrebbero meglio. Bisognerà poi risolversi, e metter giudizio. Oh quante
1219 1, 8| EUGENIO Si poteva anche risparmiare di dirlo adesso.~DON MARZIO
1220 1, 8| a Ridolfo, che non gli risponde) (Che cosa dicono?)~EUGENIO (
1221 1, 20| non sarà più in grado di rispondervi e di aiutarvi. Non vi potrete
1222 2, 16| muori.~LEANDRO Vi darei la risposta del Veneziano.~DON MARZIO
1223 1, 8| far quel servizio. Se si risveglia, ho lasciato l'ordine al
1224 2, 10| ha fatto le sue.~LISAURA (ritirandosi) Serva sua.~DON MARZIO Andate
1225 3, 11| della strada, i quali si ritirano) (Girate qui d'intorno,
1226 2, 4| trappolato. Briccone! si è ritirato per non pagarmi; è fallito,
1227 3, 3| spropositi! Bestialità! Ritornate a Torino.~PLACIDA Senza
1228 1, 2| io lo beva presto, e che ritorni al travaglio. (un giovane
1229 1, 19| signor Don Marzio, ch'egli ritrovasi in quella locanda con una
1230 1, 15| del bene a tutti. Se non ritroverete vostro marito, vi assisterò
1231 2, 7| EUGENIO Niente, niente. A rivedervi.~RIDOLFO Le son servitore. (
1232 2, 7| Sì, vado, subito. Oggi ci rivedremo.~RIDOLFO Dove posso servirla,
1233 3, ul| finestra) ~TRAPPOLA Io fo riverenza al signor referendario. (
1234 1, 13| potrei io aver la grazia di riverirla?~LEANDRO Fareste meglio
1235 3, 2| raccomandato a me, gli farei romper l'ossa di bastonate.~ ~
1236 2, 8| qualcuno: perché vuoi tu romperti il capo per un giovine,
1237 2, 24| più.~EUGENIO (freme tra il rossore, e la rabbia. Getta il cappello
1238 1, 19| sacrificare le sue sostanze, rovinar la sua casa? Ed io l'ho
1239 3, 10| amor del cielo, la non mi rovini; mi raccomando alla sua
1240 2, 1| nessuno.~RIDOLFO Possono rubar le chicchere. So io, che
1241 3, 23| essere onorato non basta non rubare, ma bisogna anche trattar
1242 2, 23| biscaccia, e fugge via dicendo) Rumores fuge.~I CAMERIERI (dalla
1243 1, 19| miseramente il suo tempo, sacrificare le sue sostanze, rovinar
1244 2, 23| di roba in un tovagliuolo salta da una finestra, e fugge
1245 2, 1| ha nelle mani, gli farà saltare in un giorno.~TRAPPOLA Quando
1246 2, 7| seguitando a scrivere) Oh, vi saluto.~RIDOLFO Negozi, negozi,
1247 2, 23| aperta, entra in quella e si salva) ~
1248 1, 8| pagare.~PANDOLFO Sentite, per salvare la vostra riputazione, son
1249 2, 8| che l'acqua calda sia più sana dell'acqua fredda.~RIDOLFO
1250 3, ul| il divertimento, quando sanno essere prudenti, cauti ed
1251 3, 23| diretta a sposarlo, non sapendo che egli avesse altra moglie.~
1252 1, 8| grand'affare. Sono curioso di saperlo.)~EUGENIO Animo, Pandolfo,
1253 3, 3| lo so, e quand'anche lo sapessi, non ve lo direi.~PLACIDA
1254 3, 18| far questa vita, ma non sapeva come fare a distaccarmi
1255 1, 6| ballerina voglio che tutti la sappiano.) (da sé) ~RIDOLFO Servita
1256 2, 25| VITTORIA Andate prima voi, sappiatemi dire come ho da contenermi.~
1257 3, 2| che i fatti vostri non si sapranno da chi che sia. Voi siete
1258 1, 3| nuovo, Ridolfo?~RIDOLFO Non saprei, signore.~DON MARZIO Non
1259 1, 17| l'ho veduto.~VITTORIA Mi sapreste dire dove presentemente
1260 3, 18| ad esempio degli uomini savi, onorati e dabbene, come
1261 1, 19| TRAPPOLA Oibò pellegrina; ha sbagliato perché finisce in ina ;
1262 2, 14| io non lasciava stare, mi sbancava.~EUGENIO Ah? Son uomo io?
1263 1, 15| vedendomi così sola, non mi scacci, o non mi maltratti.~EUGENIO
1264 3, ul| niuno mi vuole, ognuno mi scaccia. Ah sì, hanno ragione, la
1265 3, 2| siate maledetto!~LEANDRO Mi scacciate?~DON MARZIO Ve lo dico amorosamente,
1266 3, 1| Scena Prima. Leandro scacciato di casa da Lisaura~ ~LEANDRO
1267 2, 23| Aiuto! (fugge via per la scala, Leandro vuol seguirla colla
1268 2, 11| mondo vi sono de' giovani scapestrati.~DON MARZIO Vi ha forse
1269 3, 22| me le ha dipinte per due scelleratissime femmine.~PLACIDA Ah scellerato!~
1270 3, 22| scelleratissime femmine.~PLACIDA Ah scellerato!~LISAURA Ah maledetto!~ ~
1271 2, 20| così? Mi burla, mi fa degli scherzi? Basta: quel che ho fatto
1272 1, 19| soffia la tramontana, o lo scirocco.~VITTORIA E sempre ha da
1273 1, 9| MARZIO Avete un filippo da scommettere? Andiamo. ~RIDOLFO (da sé) (
1274 1, 16| quella dell'anno passato. Scommetterei che è quella che veniva
1275 3, 18| tutta lagrime, arruffata e scomposta. Vi sarà mia madre, e qualche
1276 3, 11| galera. Se trova alcuno che scopra la metà delle sue bricconate,
1277 3, 2| ritrovo; se mia moglie mi scopre, sono esposto a qualche
1278 3, 18| di diletto, che mi fanno scordare ogni affanno passato, rendendo
1279 1, 12| forse giuocato insieme la scorsa notte?~EUGENIO Pur troppo;
1280 1, 5| subito che avrà finito di scorticar quello, servirà V.S. illustrissima.~
1281 1, 2| importa? A me basta che scozzino delle carte assai.~RIDOLFO
1282 2, 7| Eugenio? negozi?~EUGENIO (scrivendo) Un piccolo negozietto.~
1283 1, 11| qui; dettatelo voi, ch'io scriverò.~RIDOLFO Che nome ha il
1284 2, 6| per scrivere) ~PANDOLFO Scrivete al giovane che mi dia quelle
1285 3, 2| zecchini) ; poi mandatela via. Scrivetemi, e torno subito.~DON MARZIO
1286 2, 26| aver coraggio di chiederle scusa, di domandarle perdono.~
1287 2, 25| Conosce il fallo, vorrebbe scusarsi, e non sa come fare.~VITTORIA
1288 2, 9| che parleremo.~LISAURA Mi scusi, io non ricevo visite.~DON
1289 2, 1| Un poco amorosa, un poco sdegnata. Ha fatto tanto che lo ha
1290 2, 9| Perché?~LISAURA Perché ha seccato anche me.~DON MARZIO Brava!
1291 2, 16| farò venire.~DON MARZIO Sediamo. Che cosa v'è di nuovo delle
1292 3, 10| bottega?~PANDOLFO Io non le segno... Ma qualche giuocatore
1293 1, 5| formiamo una bellissima segreteria.) (parte) ~ ~
1294 1, 2| Avete anche voi gli stanzini segreti.~RIDOLFO È vero; ma non
1295 2, 4| badate alla bottega. (lo segue) ~ ~
1296 2, 23| per la scala, Leandro vuol seguirla colla spada, Eugenio lo
1297 2, 7| servitor suo.~EUGENIO (seguitando a scrivere) Oh, vi saluto.~
1298 1, 15| Andiamo in locanda.~PLACIDA Vi seguo. (entra in locanda con Eugenio) ~ ~
1299 1, 8| che vi pagherò la vostra sensaria.~PANDOLFO Lasci che io dica
1300 1, 15| civile, ed onorato.~PLACIDA Sentimenti d'animo onesto, nobile,
1301 2, 2| la mi perdoni, non è un sentimento onesto da par suo. Ella
1302 1, 15| qualche cosa di bello a sentir cosa dicono.) PLACIDA Caro
1303 1, 16| non isbaglia; e poi l'ho sentita parlare.~EUGENIO Che nome
1304 3, 16| possa derivare una buona. Separare il marito dalla moglie,
1305 3, 2| voltandosi Leandro, si compone in serietà) ~LEANDRO Amico, avete veduto?~
1306 2, 23| passano nella locanda, e serrano la porta) ~VITTORIA (resta
1307 2, 9| Costui è un asino, vuol serrar presto la bottega. (a Lisaura,
1308 2, 15| PANDOLFO Benissimo; che si servano. Vado a far ripulire. (va
1309 1, 1| levarsi presto. Bisogna servir tutti. A buon'ora vengono
1310 3, 18| RIDOLFO Vengo ancor io a servirli. (entra come sopra) ~ ~
1311 1, 11| sfogo d'amore, per l'antica servitù che le professo. Questa
1312 | sette
1313 3, 6| Non importa; ch'ella si sfoghi; che poi la collera passerà.
1314 1, 11| faccia con lei un piccolo sfogo d'amore, per l'antica servitù
1315 2, 3| andiamo. ~EUGENIO Son troppo sfortunato, non giuoco più.~LEANDRO
1316 3, 23| Marzio, l'avrei nuovamente sfuggita.~PLACIDA Indegno!~LISAURA
1317 2, 1| assortimento di chicchere, sgraffignandone una alla volta a danno dei
1318 2, 24| pentirà , muterà vita, stia sicura, che le vorrà bene.~VITTORIA
1319 1, 1| conte Leandro, e li ha persi sicuri.~TRAPPOLA Oh quel signor
1320 2, 17| che sia quella?~DON MARZIO Sicurissimo; e poi, se, poco fa, ho
1321 3, 21| locanda e detti~ ~PLACIDA Eh, signorina, come parlate dei fatti
1322 0, aut| vari accidenti a questa simili, perché da questa copiati.
1323 | sin
1324 0, per| e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia
1325 1, 15| non vorrei che venisse sinistramente interpretata. ~EUGENIO Vi
1326 2, 24| mia morte, lasciate che si soddisfaccia. Via, ammazzami, cane, assassino,
1327 1, 20| consuma amore. Ho tanto sofferto, ho tanto pianto, ma ora
1328 1, 19| Orza, e poggia, secondo soffia la tramontana, o lo scirocco.~
1329 3, ul| castagne secche! Signor soffione. (parte dalla finestra)
1330 0, aut| per tutto, e mi convenne soffrir talora, benché innocente,
1331 2, 26| e non sarò più buona a soffrirlo.~RIDOLFO Signora Vittoria,
1332 2, 9| dietro.~LISAURA Anche ella si sogna della porta di dietro? Io
1333 | solamente
1334 3, 11| vantaggio.~DON MARZIO È un baro solennissimo.~CAPO Ha forse truffato
1335 1, 2| altri?~PANDOLFO Loro due soli: a testa a testa.~RIDOLFO
1336 2, 9| di quando in quando col solito occhialetto) Servitor suo,
1337 2, 8| cosa sai tu, che sei un somaro? Sistole e diastole sono
1338 0, aut| carattere tristo a quel vizioso somigli; ma colpa è del vizioso,
1339 2, 7| un via due; un via uno. Somma: nulla; sei; due e tre cinque;
1340 2, 1| fava. (si ritira in bottega sorridendo) RIDOLFO È curioso costui.
1341 1, 17| sono schiavo.~VITTORIA A sorte, avreste voi veduto mio
1342 1, 2| burlino; del resto poi, che sospettino quanto vogliono, non ci
1343 2, 19| con donne, e sua moglie sospira, e sua moglie patisce. Povera
1344 1, 12| ch'ella ha per me, la fa sospirare; le voglio bene ancor io,
1345 1, 20| indiscreto. Ma forse, forse sospirerete d'avermi quando non mi potrete
1346 2, 2| hanno più apparenza e meno sostanza. A me nel mio grado non
1347 1, 19| tempo, sacrificare le sue sostanze, rovinar la sua casa? Ed
1348 2, 22| bene! (la va aiutando, e sostenendo alla meglio) ~ ~
1349 2, 8| vuoi ridere. Un medico vuol sostenere che l'acqua calda sia più
1350 3, 22| altercato per questo. Io sosteneva l'onore della signora Lisaura,
1351 1, 11| trenta. Vi metta la data e si sottoscriva.~EUGENIO Ecco fatto.~RIDOLFO
1352 1, 16| MARZIO Il nome poi non mi sovviene.~EUGENIO Questa ha nome
1353 3, 2| mondo...~DON MARZIO Alle spalle de' gonzi.~LEANDRO Son venuto
1354 2, 24| Eugenio) Se volete sangue, spargete il mio.~EUGENIO Andate via
1355 1, 9| signor Eugenio? Si prende spasso de' fatti miei?~EUGENIO
1356 0, per| ovvero una strada alquanto spaziosa con tre botteghe: quella
1357 2, 2| RIDOLFO La non ci pensi. Spenda quelli, e poi qualche cosa
1358 1, 9| quando esce. So quel che spende, quel che mangia; so tutto.~
1359 1, 16| che sono pochi, li voglio spender bene. Ragazzi, non è ancora
1360 1, 6| sua protezione. Invece di spendere, mangia tutto a quella povera
1361 2, 2| cosa sarà; ma badi bene di spenderli a dovere, di non gettarli. ~
1362 2, 6| costo?~PANDOLFO Non vi è speranza di crescere un quattrinello.
1363 3, 16| Chi pensa male non può mai sperar di far bene. Non s'ha mai
1364 1, 20| lontana, ma non saprò così spesso i torti che voi mi fate.
1365 1, 8| o due di que' panni, mi spiccerei.~PANDOLFO Vuole che veda
1366 2, 11| Come sarebbe a dire? Si spieghi.~DON MARZIO Volete quattro
1367 2, 22| esser rosolio. Quando gli spiriti sono oppressi, vi vuol qualche
1368 2, 9| anche me.~DON MARZIO Brava! Spiritosa! Se siete cosi pronta a
1369 2, 2| servita, con prontezza, spontaneamente, senza interesse, e la mi
1370 2, 7| Vada, consoli la sua cara sposa. ~EUGENIO Sì, vado, subito.
1371 3, 23| Leandro non era che diretta a sposarlo, non sapendo che egli avesse
1372 2, 24| andate via, che farò qualche sproposito.~RIDOLFO (con arme alla
1373 2, 7| PANDOLFO (dalla sua bottega si spurga, acciò Eugenio lo senta
1374 0, per| non parlano ~ ~La scena stabile rappresenta una piazzetta
1375 2, 24| Non sarà mai vero ch'io mi stacchi viva da voi.~EUGENIO (minacciandola
1376 0, aut| ostante, dandola io alle stampe, ho creduto meglio servire
1377 0, aut| confrontandosi la mia, che ora io stampo, con quella dell'amico suddetto,
1378 | stando
1379 2, 1| andato?~TRAPPOLA Che domande? Stanotte non è stato a casa. Sua
1380 | starà
1381 1, 12| di tutto; apra, via, che staremo un'oretta insieme.~LISAURA
1382 1, 17| assolutamente; l'aria, la statura, anche l'abito mi par quello.
1383 1, 11| galantuomo.~RIDOLFO Favorisca di stender l'ordine in carta.~EUGENIO
1384 | stesso
1385 | stiamo
1386 2, 2| aspetterà.~RIDOLFO Così poco stima V.S. la sua riputazione?
1387 2, 6| più di dieci, e tutti lo stimano poco.~EUGENIO Questo compratore,
1388 2, 7| sempre più vi ringrazio; straccio quest'ordine, (a Pandolfo)
1389 1, 10| quella è la porta della stradetta. A star qui la si vede;
1390 1, 7| giuoco, vestito da notte e stralunato, guardando il cielo e battendo
1391 3, 2| birbante.~LEANDRO Ma voi mi strapazzate. Questa non è la maniera
1392 2, 24| minacciarla? Dopo tanti strapazzi, che le ha fatti, anche
1393 1, 17| VITTORIA (Misera me! Mi sento o strappar il cuore.) (da sé) ~DON
1394 1, 20| qui?~VITTORIA Eccomi qui strascinata dalla disperazione.~EUGENIO
1395 1, 2| dalla bottega del giuoco, strofinandosi gli occhi come assonnato ~ ~
1396 1, 3| fa ridicolo. È un uomo di stucco. Non sa quel che si faccia.
1397 3, 18| Credete, amico, ch'io era stufo di far questa vita, ma non
1398 1, 17| è piaciuta, ed è entrato subitamente nella locanda.~VITTORIA
1399 1, 20| tutto; ed io, prima che ciò succeda, voglio assicurarmi della
1400 0, per| e sopra le tre botteghe suddette si vedono alcuni stanzini
1401 0, aut| toscano i due Personaggi suddetti, ma tre altri ancora, che
1402 0, aut| stampo, con quella dell'amico suddetto, sia palese la verità, e
1403 2, 25| di bravata, l'ha messo in suggezione, e l'ha fatto cambiare.
1404 | sugli
1405 1, 12| una frullatina?~LISAURA È superfluo che s'incomodi.~EUGENIO
1406 1, 17| so benissimo.~VITTORIA Vi supplico dirmelo per cortesia.~DON
1407 3, ul| A me spione? Per avere svelato accidentalmente il reo costume
1408 0, aut| dipingo, trovasi per sua sventura attaccato.~ ~
1409 2, 22| Aiuto, ch'io muoRo. (cade svenuta) ~RIDOLFO Ora sto bene! (
1410 2, 23| sarei giunta bene in tempo a svergognarlo. (esce il cameriere dalla
1411 3, 4| PLACIDA Io non pretendo di sviarli da' suoi interessi. Mi raccomando
1412 0, aut| talora, benché innocente, la taccia d'averlo maliziosamente
1413 1, 3| Ecco qui, quel che non tace mai, e che sempre vuole
1414 1, 19| balorda; non voglio che il mio tacere faciliti la sua mala condotta.
1415 2, 14| Ah? Son uomo io? In tre tagli ho fatto il servizio.~LEANDRO
1416 1, 10| so, che ha una lingua che taglia e fende. Ma parla con tanta
1417 1, 2| PANDOLFO Sì, anch'io ho tagliato un poco.~RIDOLFO Compatite,
1418 | Tale
1419 0, aut| tutto, e mi convenne soffrir talora, benché innocente, la taccia
1420 1, 20| Marzio. ~EUGENIO Ah lingua da tanaglie!~VITTORIA Già dice il signor
1421 3, ul| la mia lingua, o presto o tardi, mi doveva condurre a qualche
1422 2, 1| per farsi provvisione di tazze, e di tondini.~RIDOLFO Il
1423 1, 2| PANDOLFO Si lavora a due telai.~RIDOLFO Così presto?~PANDOLFO
1424 2, 7| vorrebbe andare al giuoco ma teme che Ridolfo lo veda) ~RIDOLFO
1425 2, 24| domando perdono, se troppo temerariamente ho parlato. Vossignoria
1426 3, 3| azzardarmi. Ma così sola temo di qualche insulto.~ ~
1427 2, 26| VITTORIA Eh, che da una moglie tenera, come son io, sa egli quanto
1428 2, 3| Son sicuro di non poter tenere le carte in mano; eppure
1429 3, 18| dolcezza, lagrime d'amore, e di tenerezza, che m'empiono l'anima di
1430 2, 2| Ricordatevi nel conto del panno tenervi la vostra senseria.~RIDOLFO
1431 1, 18| accordo anche voi.~VITTORIA Teneteli fin a domani, ch'io troverò
1432 3, 22| ha detto che mio marito teneva pratica colla ballerina,
1433 1, 2| gonzo stia a casa sua. Io tengo giuoco per chi vuole giocare.~
1434 3, 4| Lo ritrovo in Venezia, tenta uccidermi, ed ora è sulle
1435 1, 2| con i giuochetti, e poi si termina colla bassetta. No, no,
1436 3, 3| PLACIDA Pazienza. Avrò terminato almen di penare.~DON MARZIO
1437 1, 2| carte assai.~RIDOLFO Non terrei giuoco, se credessi di farmi
1438 2, 14| e gli pare aver vinto un tesoro, ad averne guadagnati sei.)~
1439 1, 20| dire; questa nega, e quei tien sodo. Don Marzio so che
1440 2, 24| venga con me, e non abbia timor di niente. ~VITTORIA No,
1441 2, 7| Facciamo il conto. Le pezze tirano sessanta braccia l'una:
1442 2, 16| LEANDRO Dovevano dunque tirare avanti.~DON MARZIO Signor
1443 2, 8| Spero un poco alla volta tirarlo in buona strada. Mi dirà
1444 2, 5| dispiace più della perdita. Tirarmi sotto, vincermi tutti i
1445 2, 14| Eugenio) (Non vi vada, la tireranno a giuocare.)~EUGENIO (piano
1446 2, 2| conteggeremo.~EUGENIO Ma quando tireremo il resto del panno?~RIDOLFO
1447 2, 17| Se a tavola fa così gli tiro un tondo nel mostaccio.) (
1448 0, aut| Firenze una Commedia con simil titolo e con vari accidenti a questa
1449 2, 15| ordinate?~LEANDRO (ad Eugenio) Tocca a voi come il più pratico
1450 3, 20| di questa casa. Non posso tollerare la vista, né di lui, né
1451 2, 23| trattiene) ~TRAPPOLA (con un tondino di roba in un tovagliuolo
1452 2, 17| tavola fa così gli tiro un tondo nel mostaccio.) (picchia
1453 2, 2| d'intorno codesto diavolo tormentatore?~EUGENIO Ha il pegno in
1454 1, 11| Mi vorrei liberare dal tormento di don Marzio. Ho qualche
1455 2, 18| bottega di Pandolfo, andando e tornando varie volte, poi Leandro,
1456 1, 2| piccole cose. (s'incammina) ~ (Tornano a chiamare) ~PANDOLFO Eccomi. (
1457 3, 20| LISAURA La pellegrina è tornata alla locanda con quel disgraziato
1458 3, 15| quattro parole l'ho persuaso. Tornerà con la moglie.~LEANDRO (
1459 1, 20| non saprò così spesso i torti che voi mi fate. V'amerò
1460 0, aut| in essa non solamente in toscano i due Personaggi suddetti,
1461 1, 1| RIDOLFO Oh via, andate a tostare il caffè, per farne una
1462 1, 9| ella pare una ragazza più tosto savia.~DON MARZIO Sì savia!
1463 2, 18| Camerieri di locanda che portano tovaglia, tovaglioli, tondini, posate,
1464 2, 18| locanda che portano tovaglia, tovaglioli, tondini, posate, vino,
1465 2, 23| un tondino di roba in un tovagliuolo salta da una finestra, e
1466 3, 11| capitano, tutti li tira al trabocchetto.~CAPO Bisogna ch'egli abbia
1467 3, 14| birro travestito. Mi ha tradito, mi ha ingannato. Io son
1468 0, aut| e forse veri, ma io li traggo dalla turba universale degli
1469 1, 19| poggia, secondo soffia la tramontana, o lo scirocco.~VITTORIA
1470 2, 4| vagliono un corno; mi ha trappolato. Briccone! si è ritirato
1471 2, 24| lei, onde anche questo mio trasporto lo prenda per un effetto
1472 1, 10| Ridolfo? La ballerina si è tratta fuori.~RIDOLFO Cred'ella
1473 1, 20| quale, nauseato dei mali trattamenti che voi mi fate, saprà farsi
1474 3, 1| LEANDRO A me un simile trattamento?~LISAURA (sulla porta) Sì,
1475 3, 23| rubare, ma bisogna anche trattar bene.~DON MARZIO Io non
1476 3, 2| Questa non è la maniera di trattare.~DON MARZIO Sentite: io
1477 2, 20| cuore, con che amore lo tratto, corrisponde così? Mi burla,
1478 1, 2| presto, e che ritorni al travaglio. (un giovane porta il caffè
1479 3, 14| signore di conto, era un birro travestito. Mi ha tradito, mi ha ingannato.
1480 2, 19| lì, pazzo più che mai. A tripudiare con donne, e sua moglie
1481 0, aut| mia colpa che il carattere tristo a quel vizioso somigli;
1482 2, 8| la diastole non possono triturare il cibo.~RIDOLFO Come c'
1483 2, 8| due fibre, che fanno la triturazione del cibo digestivo.~RIDOLFO (
1484 3, 4| chiama Don Marzio.~RIDOLFO La tromba della comunità. Faccia così:
1485 | Troppa
1486 2, 23| obbliga a rinculare tanto, che trovando la casa della ballerina
1487 1, 13| quando non ne hanno, ne trovano. Tenete i vostri trenta
1488 2, 7| poco da un'ora all'altra trovar i denari che gli bisognano.~
1489 2, 4| DON MARZIO Come ha fatto a trovare questi denari?~RIDOLFO Io
1490 0, aut| carattere ch'io dipingo, trovasi per sua sventura attaccato.~ ~
1491 3, 3| DON MARZIO Perché se lo trovate, farete peggio. Vi ammazzerà.~
1492 1, 8| EUGENIO Animo, Pandolfo, trovatemi questi trenta zecchini.~
1493 1, 8| troverò io.~DON MARZIO Bravo; trovateneglie quaranta; mi darete i miei
1494 1, 9| volesse badare a me la non si troverebbe in tal caso.~EUGENIO Non
1495 2, 7| sei o sette zecchini, li troverei.~EUGENIO Eh via! Freddure,
1496 1, 14| e così più facilmente lo trovereste.~PLACIDA Ma come posso farlo,
1497 3, 6| cuore. In caso di bisogno, troverete cento amici che s'impegneranno
1498 1, 14| può darsi che, se vi è, lo troviate.~PLACIDA Se mi vedrà, fuggirà.~
1499 0, aut| Maldicente fra gli altri trovò il suo prototipo da per
1500 3, 11| solennissimo.~CAPO Ha forse truffato ancora a lei?~DON MARZIO
1501 2, 7| scrocchi, senza bricconate da truffatori.~EUGENIO Quand'è cosi, Ridolfo