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Carlo Goldoni Il servitore di due padroni IntraText CT - Lettura del testo |
FACCHINO Ghe digo che no posso più; el pesa che el mazza.
FLORINDO Ecco qui un'insegna d'osteria o di locanda. Non puoi far questi quattro passi?
FACCHINO Aiuto; el baul va in terra.
FLORINDO L'ho detto che tu non saresti stato al caso: sei troppo debole: non hai forza (regge il baule sulle spalle del Facchino).
TRUFFALDINo (Se podess vadagnar diese soldi) (osservando il Facchino). Signor, comandela niente da mi? La possio servir? (a Florindo).
FLORINDO Caro galantuomo, aiutate a portare questo baule in quell'albergo.
TRUFFALDINO Subito, la lassa far a mi. La varda come se fa. Passa via (va colla spalla sotto il baule, lo prende tutto sopra di sé, e caccia in terra il Facchino con una spinta).
FLORINDO Bravissimo.
TRUFFALDINO Se nol pesa gnente! (entra nella locanda col baule).
FLORINDO Vedete come si fa? (al Facchino).
FACCHINO Mi no so far de più. Fazzo el facchin per desgrazia; ma son fiol de una persona civil.
FLORINDO Che cosa faceva vostro padre?
FACCHINO Mio padre? El scortegava i agnelli per la città.
FLORINDO (Costui è un pazzo; non occorr'altro) (vuol andare nella locanda).
FACCHINO Lustrissimo, la favorissa.
FLORINDO Che cosa?
FACCHINO I bezzi della portadura.
FLORINDO Quanto ti ho da dare per dieci passi? Ecco lì la corriera (accenna dentro alla scena).
FACCHINO Mi no conto i passi; la me paga (stende la mano).
FLORINDO Eccoti cinque soldi (gli mette una moneta in mano).
FACCHINO La me paga (tiene la mano stesa).
FLORINDO O che pazienza! Eccotene altri cinque (fa come sopra).
FACCHINO La me paga (come sopra).
FLORINDO (gli dà un calcio) Sono annoiato.
FACCHINO Adesso son pagà (parte).