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Carlo Goldoni Il cavaliere e la dama IntraText CT - Lettura del testo |
DONNA CLAUDIA e DONNA VIRGINIA.
Donna Virginia - Vogliamo dire che donna Eleonora riposi ancora?
Donna Claudia - Oibò, l'ho sentita muoversi prima che noi uscissimo della camera.
Donna Virginia - Perché dunque non esce, o non ci fa entrare?
Donna Claudia - Prima di farsi vedere, vorrà porsi in bellezze.
Donna Virginia - Credo non ne avrà volontà, dopo il dolor sofferto per la perdita di suo marito.
Donna Claudia - Oh, l'avete detta maiuscola! Credete voi ch'ella abbia sentito dolore per la morte del marito?
Donna Virginia - Non l'avete voi veduta svenire?
Donna Claudia - Cara donna Virginia, siete pur donna anche voi. Non vi siete mai servita di veruno svenimento, per dare ad intendere quel che non era?
Donna Virginia - Voi mi fate ridere. Certo che all'occasioni non ho mancato anch'io di prevalermi di due lacrimette per intenerire. Ma per altro credetemi che la perdita di don Roberto l'ha sconcertata.
Donna Claudia - Ed io penso tutto il contrario. Credo anzi che non vedesse l'ora ch'egli morisse.
Donna Virginia - In quanto a questo poi, il marito è sempre marito, e per cattivo ch'ei sia, non si può fare di meno qualche volta di non amarlo.
Donna Claudia - Sapete cosa dicono gli uomini di noi? Che vi sono per essi due giorni felici: l'uno, quando si maritano; l'altro, quando muore ad essi la moglie. E perché non abbiamo noi a dire lo stesso di loro?