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| Carlo Goldoni Il ritorno dalla villeggiatura IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1009 1, 4| condur seco loro Tognino e mover lite a suo padre per gli
1010 2, 7| pronta, scuoter la macchina, moversi violentemente, mordersi
1011 2, 2| Giacché sapete lo stato mio, movetevi a compassione di me. Io
1012 3, 11| questo colloquio; ed io muoio di volontà di leggere quella
1013 2, 5| Sentendo lui, può essere che si muova. Per me mi è venuto a noia
1014 2, 11| La seconda ragione che mi muove ad importunarvi con questa
1015 3, 6| vi dico, che se mi fate muover la bile, vi caccio via di
1016 2, 2| che il proponimento non nasca dall'impotenza, piuttosto
1017 3, ul| ROSINA: Sì, sì, non si può nascondere, si ha da sapere, ed ho
1018 3, 3| Livorno? Ho d'andarmene di nascosto? Ho da fare una figura trista?~
1019 1, 2| poi, dopo le coserelle che nate sono in villeggiatura, quando
1020 3, ul| obbligata. Vari disordini sono nati, che non sarebbero succeduti.
1021 1, 4| la molesta.~FERDINANDO: Naturalmente.~VITTORIA: Per mio fratello
1022 | ne'
1023 2, 2| LEONARDO: È vero, non so negarlo; tutto quello che dite,
1024 1, 8| permesso. A voi non sarà negato l'accesso; onde vi supplico,
1025 1, 1| il conto, che manderò al negozio a pagarlo.~CECCO: Benissimo,
1026 3, 3| i vostri effetti liberi, netti, e ben custoditi.~LEONARDO:
1027 3, ul| auguro ogni bene ai di lei nipoti. Riverisco il signor Guglielmo. (
1028 2, 6| Che fa la mia carissima nipotina? Si sono bene divertiti
1029 | Niuno
1030 3, 6| con parrucca lunga a tre nodi e cappello colla piuma all'
1031 0, aut| una Scena; ma diverrebbe noioso ed insopportabile, se una
1032 1, 4| signor egli in caso retto. Nominativo hic, egli, genitivo huius,
1033 3, 2| consorte, maneggierà uxorio nomine quegli effetti, non li potrà
1034 | nostri
1035 3, 8| lettera.~GUGLIELMO: A tutti è nota la passione della signora
1036 1, 1| L'ha consegnata a me; ha notato nel suo libretto il mio
1037 2, 11| La prima si è per farvi noto ch'io non ho mancato al
1038 2, 6| Siete padroni di giorno, di notte, a tutte le ore.~FULGENZIO:
1039 0, aut| personaggio di Bernardino, novellamente in questa Commedia introdotto.
1040 3, 12| dal seno per introdurne un novello, lasciar il padre per seguire
1041 | null'
1042 3, 12| colui che mi destinano i numi, e che mi ha accordato mio
1043 1, 8| differisce di sottoscrivere il nuzial contratto?~GUGLIELMO: Questo
1044 2, 4| mi consolo che al pasto nuziale ci avrà da essere la mia
1045 2, 4| lasciarvi servire.~VITTORIA: Obbedisco. (Principio ad essere un
1046 3, 1| Quando non vi siano maggiori obbietti per concludere le vostre
1047 1, 6| improvviso dolor di stomaco mi obbliga a ritirarmi. Ricevi tu il
1048 3, 2| non si potrebbe vedere di obbligare Leonardo a mandarmi qualche
1049 1, 1| vogliono tormentare, e vogliono obbligarmi a quel ch'io non posso fare.
1050 1, 4| Ben tornato.~FERDINANDO: Obbligatissimo. Ma non mi credea di dover
1051 2, 2| di me, e qualche maggior obbligazione di soccorrervi nelle vostre
1052 1, 4| in sospetto, e siete in obbligo di disingannarmi.~FERDINANDO:
1053 1, 4| FERDINANDO: Il signor lui in caso obbliquo, è il signor egli in caso
1054 3, 3| sagrificherei del mio se occorresse.~LEONARDO: Sì, ma non lo
1055 1, 1| in Livorno, dopo le cose occorse in campagna? Guglielmo tuttavia
1056 1, 5| tutti i pensieri che mi occupano di presente; io non ho altro
1057 1, 5| tutti i mei pensieri sono occupati all'allestimento che si
1058 2, 7| questa: Quand'uno si trova occupato da un pensiere molesto,
1059 3, 12| pure non mancheranno le occupazioni, gl'impicci. Senza perdere
1060 2, 2| campagna. Le ho concepito un odio sì grande, che non andrei
1061 0, aut| facilmente che un carattere odioso, come quello di Bernardino,
1062 3, ul| Vittoria, eccomi pronto ad offerirvi la mano.~VITTORIA: Per la
1063 3, ul| del comodo che ha loro offerto la troppo libera villeggiatura.
1064 | ogn'
1065 | oltre
1066 2, 11| mal volentieri chi gli fa ombra, chi lo inquieta, chi lo
1067 3, 8| molto più se è una lettera onesta, scritta con sincerità e
1068 3, ul| rispettosa a chi mi ascolta e mi onora. Vedeste le Smanie per villeggiare.
1069 0, aut| esito fortunato della Putta onorata, Commedia Veneziana, alla
1070 3, 11| FERDINANDO: Colla maggiore onoratezza del mondo. Sentite: Crudele: (
1071 1, 2| ci s'intende. I poveri operai, quando domandano il sangue
1072 3, 2| Non occorr'altro. Lasciate operare a me.~FILIPPO: Ehi! dite:
1073 1, 5| che la virtù del legame operi meglio per l'avvenire.~GIACINTA:
1074 2, 4| faticare, per cogliere l'opportunità di rivedere Giacinta). (
1075 3, 6| Senti: va alla bottega ad ordinare il caffè. Ehi! senti: se
1076 3, 12| maritata non si può far senza orgasmo, senza una interna commozione
1077 2, 11| assolutamente di farmi io stessa l'origine del loro discioglimento.
1078 2, 2| assistetemi; sono sull'orlo del precipizio, non fate
1079 1, 4| VITTORIA: Sono parole le vostre orribili, velenose; parole che mi
1080 1, 1| che torni il procuratore. Orsù, affrettati. Va a vedere
1081 1, 1| E che cosa c è?~CECCO: Osservi. Una citazione.~LEONARDO:
1082 2, 7| te, né a lui. Non ci vedo ostacoli al tuo matrimonio; basta
1083 3, 1| è un po' capricciosa ed ostinatella. Me ne sono avveduto allora
1084 3, 4| Parte.)~FULGENZIO: Siete ben ostinato, signor Filippo! (Parte.)~
1085 3, 2| Benissimo; siamo stati in ottima compagnia. Si è mangiato
1086 2, 6| buon umore. Il parentado è ottimo, me ne rallegro infinitamente.~
1087 | ove
1088 1, 1| di pagare ogni altro per pagar lui, fidandomi ch'ei m'assista,
1089 1, 1| che manderò al negozio a pagarlo.~CECCO: Benissimo, glielo
1090 2, 2| aiutar voi? Ch'io voglia pagarvi i debiti, perché ne facciate
1091 2, 10| in un'estrema curiosità. Pagherei quanto ho al mondo, a poter
1092 1, 10| traditore, mi vendicherò, me la pagherete.~SERVITORE: Signore, un
1093 3, 2| FILIPPO: Bisognerà ch'io paghi il quattro per cento.~FULGENZIO:
1094 3, 2| interesse.~FULGENZIO: E che paghiate almeno il quattro per cento.~
1095 1, 1| de' suoi clienti! Io lo pago, gli do il salario, lascio
1096 3, 2| me la voglio godere da paladino). (Parte.)~ ~
1097 1, 11| Sequestrati i mobili del palazzino? Sino la biancheria, le
1098 3, 5| COSTANZA: Suo padre è un palmo più alto di lui.~ROSINA:
1099 1, 1| fare; pare che non abbiano pan da mangiare. Sono sempre
1100 1, 3| garbo, le sono obbligata del panegirico che ci ha fatto, e della
1101 3, 2| senza incomodarvi di un paolo, senza dipendere da nessuno.
1102 2, 6| allegro, di buon umore. Il parentado è ottimo, me ne rallegro
1103 2, 5| uffizi. Siamo amici, siamo parenti. Il signor Leonardo? Oh!
1104 3, 7| signora Vittoria a lei deve parere un'altra bestialità. (A
1105 1, 4| criticata. Peggio assai mi parerebbe s'io tenessi a bada due
1106 1, 2| questa mattina.~VITTORIA: Mi pareva impossibile che avesse trascurato
1107 2, 2| il linguaggio de' vostri pari: sono disperato, voglio
1108 2, 10| merito di essere compatita. Parlami, che ti ascolterò senza
1109 2, 3| dallo zio Bernardino, e parlargli, ed intendere...~FULGENZIO:
1110 3, 2| Quando siete venuto voi a parlarmi, perché non mi avete fatti
1111 0, aut| nove. Risponderei a chi parlasse in tal guisa, che Calisto
1112 2, 4| VITTORIA: Signor Guglielmo, parlatemi con sincerità.~GUGLIELMO:
1113 3, 4| E con questa occasione parleremo a Giacinta.~FULGENZIO: Ma
1114 3, 2| parlar voi?~FILIPPO: Le parlerò poi ancor io.~FULGENZIO:
1115 2, 4| essere un marito poco felice. Parliamoci chiaro, signora: se io vi
1116 3, 10| avrei bisogno di dirvi una parolina.~COSTANZA: Servitevi come
1117 3, 6| un abito assai lungo, con parrucca lunga a tre nodi e cappello
1118 3, ul| giudizio, e spendere con parsimonia. Ringrazio il signor Fulgenzio
1119 3, ul| Signor Guglielmo, prima ch'io parta, mi lusingo che si stabilirà
1120 1, 1| prima del mezzogiorno ha da partecipare l'arrivo loro.~LEONARDO:
1121 1, 2| sala, l'avranno veduto a partirsi.~CECCO: Non signora, è andato
1122 1, 3| mi è riuscito far che si partissero, e sospendessero quella
1123 2, 9| Padrone. (A Ferdinando; partono i tre suddetti.)~FILIPPO:
1124 2, 8| VITTORIA: Eh! un abitino passabile.~FERDINANDO: Principia anche
1125 2, 7| conversazioni, di tavole, di passeggi e di cose simili; e se la
1126 2, 2| impiego per voi il tempo, i passi, e le parole, e i consigli,
1127 0, aut| degl'interessi e delle passioni non dovrebbe sembrare indifferente
1128 2, 2| voglia, si ha da far questo passo, si ha da principiare da
1129 3, 2| FULGENZIO: Sì, vi manderà delle paste quante volete, dei canditi
1130 2, 4| Basta; mi consolo che al pasto nuziale ci avrà da essere
1131 3, ul| Riverisco il signor Guglielmo. (Patetica.) Parto per Genova col mio
1132 2, 8| veleno. Ma se patisco io, patisca ella ancor qualche cosa). (
1133 2, 8| maceri dal veleno. Ma se patisco io, patisca ella ancor qualche
1134 1, 4| piangeva il morto; ed io ho patito una noia infinita.~VITTORIA:
1135 1, 5| tal segno? Innamorarmi sì pazzamente? Che vita miserabile non
1136 | pel
1137 2, 2| serve che di rossor, che di pena. Assistetemi, signor Fulgenzio,
1138 2, 11| germana il consorte. Si ha da penare, si ha da morire. Ma si
1139 2, 7| l'ho subito discacciato pensando al signor Ferdinando, che
1140 1, 9| BRIGIDA: Signore, non pensasse mai...~LEONARDO: Andate,
1141 1, 4| FERDINANDO: Io non so che pensaste allora, né quel che pensiate
1142 3, 3| dee rassegnarsi.~LEONARDO: Pensava a un'altra cosa, signor
1143 3, 2| FILIPPO: Ci ho pensato, e ci penserò.~FULGENZIO: Avete ancora
1144 1, 5| via, signora padrona, non pensi tanto. Si diverta, stia
1145 2, 7| chiuda la cellula del rio pensiero, e s'apra quella cui la
1146 1, 9| sospettare, e poi mi fa talvolta pentire de' miei sospetti. La premura
1147 1, 5| sono prestissimo annoiati e pentiti; e che altri che l'hanno
1148 | perciò
1149 3, 5| COSTANZA: Volete voi ch'egli perda il tempo?~ROSINA: No, ma
1150 1, 10| a sposarla. Ho dunque da perderla? Ho da metterla in libertà,
1151 1, 10| ad ogni costo. A costo di perdermi, di precipitarmi. Sono in
1152 3, 1| in caso contrario non vi perdete d'animo, non vi lascierò
1153 2, 3| Leonardo.)~LEONARDO: (Non perdiamo tempo dunque). (A Fulgenzio.)~
1154 2, 5| parti.~FULGENZIO: (Or ora perdo la sofferenza. Me l'ha detto
1155 3, 10| A Costanza.)~COSTANZA: Perdonino, le camere sono ancora ingombrate.
1156 2, 8| giù, l'avete innamorata perdutamente. E un uomo d'onore non ha
1157 1, 10| stima, né gratitudine. Sono perdute le mie attenzioni; è vana
1158 1, 4| FERDINANDO: A proposito. Ho perduto l'amante. La signora Sabina
1159 3, 11| COSTANZA: Ha la lacrimetta perenne.~FERDINANDO: Bene, bene.
1160 1, 10| sentimento d'onore. Sì, perfida, sì, amico traditore, mi
1161 3, 8| GIACINTA: (Lo capisco, il perfido! lo capisco).~ROSINA: Anzi
1162 2, 9| indegne parole, che mi fan perfino sudare?). (Cava il fazzoletto
1163 1, 5| signora, ella non correrà pericolo d'annoiarsi per averlo troppo
1164 2, 3| Vittoria non dice male. È pericolosa l'indifferenza. Giacinta
1165 2, 8| simulazioni. Sono cose barbare, pericolose, inumane.~FERDINANDO (si
1166 3, 1| d'animo, non vi lascierò perire sicuramente.~LEONARDO: Il
1167 3, ul| Prima di andarmene, mi si permetta rivolgermi rispettosa a
1168 3, 11| Ah! la modestia non mi permette dir d'avvantaggio. Dacché
1169 3, 10| Costanza è buona, e me lo permetterà.~COSTANZA: Vi torno a dire,
1170 2, 7| leggere; vorrei pregarla mi permettesse poter anch'io leggere un
1171 2, 11| vi trovaste disobbligata, permettetemi ch'io vi dica ch'io sono
1172 3, 2| beccafichi, quaglie, starne, pernici. Ho dato mangiate, v'assicuro
1173 2, 8| mattina voi mi avete preso a perseguitare.~GIACINTA: Sì, voglio perseguitarvi.
1174 2, 8| perseguitare.~GIACINTA: Sì, voglio perseguitarvi. Voglio far le vendette
1175 0, aut| riuscito felicemente nelle Tre Persiane, di modo che il pubblico
1176 3, 1| Preveggo bensì difficile il persuadere Giacinta a lasciar Livorno,
1177 1, 5| quel che vuole, io non mi persuaderò mai che la piaga sia risanata).~ ~ ~
1178 2, 4| penso fuor di ragione; e mi persuado di quel ch'io vedo.~VITTORIA:
1179 3, 12| non fossi da me medesima persuasa. Scusate la debolezza del
1180 2, 11| assolutamente supplire ai pesi di un maritaggio, né vostro
1181 1, 4| vanno mal gl'interessi, sto pessimamente nel cuore. Povera me! Sconto
1182 2, 11| una ragazza arditissima, petulante. Perché trattar male colle
1183 1, 8| farsi qualunque volta vi piaccia.~LEONARDO: Facciamolo dentro
1184 2, 9| GIACINTA: Oh! brava, ho piacer grandissimo. Sarà venuto
1185 2, 4| nozze?~VITTORIA: Quando piacerà al gentilissimo signor Guglielmo.~
1186 1, 4| è fatto un viaggio così piacevole, che se durava due ore di
1187 1, 5| mi persuaderò mai che la piaga sia risanata).~ ~ ~
1188 3, 5| Eh, Tognino non è tanto piccolo di statura.~COSTANZA: Bisognerà
1189 2, 5| uomo come lui? Batte un piè per terra, e saltano fuori
1190 3, 11| bellezza mia, venite per pietà a consolarmi. Ah! sì, venite;
1191 2, 10| perché hai tu ricusato di pigliar quella lettera?~BRIGIDA:
1192 2, 10| Eccola. Ho fatto male a pigliarla?~GIACINTA: No, che tu sia
1193 3, 6| tre nodi e cappello colla piuma all'antica; poi un Servitore~ ~
1194 2, 2| non nasca dall'impotenza, piuttosto che dalla volontà di far
1195 2, 10| sono in collera. Ti ascolto placidamente. Che cosa ti ha detto?~BRIGIDA:
1196 | pochi
1197 | pochissima
1198 3, 2| poi Filippo~ ~FULGENZIO: Poh! io sono inimicissimo degl'
1199 1, 8| siete né sì attento, né sì polito verso la vostra sposa.~GUGLIELMO:
1200 1, 1| È un giovane che ha una polizza in mano. Credo sia il giovane
1201 2, 6| BERNARDINO: Con licenza. (Si pone la berretta.) Siete stati
1202 3, 1| assistervi, e vi assisterò. Ponetevi in quiete, rasserenatevi,
1203 3, 10| ingombrate. Se comandano, si ponno servire in sala.~FILIPPO:
1204 3, 7| campagna, e sta qui in un porcile). (Da sé.)~ROSINA: (Che
1205 3, ul| queste vostre caricature. O porgete ad esso la mano, o vi metterò
1206 1, 1| l'arrivo loro.~LEONARDO: Portami il cappello e la spada.~
1207 3, 6| servitore acciò m'aiutasse a portar via questo a mio padre.~
1208 3, 9| padroni, che restino serviti. Portate qui delle seggiole. (Al
1209 3, 9| Lasciatelo stare, signora, e portategli rispetto, che è maritato.~
1210 3, 5| che quell'anticaglia che portava per Montenero?~ROSINA: Mi
1211 3, 6| andate di là, che il caffè lo porterò io.~TOGNINO: Son maritato,
1212 1, 1| Hai tu le chiavi della porticina segreta?~CECCO: Sono sulla
1213 1, 1| accetto le citazioni: che la portino al mio procuratore.~CECCO:
1214 3, 2| Genova, delle melarancie di Portogallo.~FILIPPO: Oh! che le melarancie
1215 2, 4| ci avrà da essere la mia posata). (Parte con Vittoria.)~
1216 1, 11| Sino la biancheria, le posate e l'argenteria che mi fu
1217 2, 11| maggiore agitazione del mondo. Poss'io credere a questo foglio?
1218 2, 11| che avrà la felicita di possedere la vostra mano ed il vostro
1219 1, 4| sentire di peggio? Mi ha posto mille pulci nel capo. Ho
1220 1, 1| pagherò. Se sarò in istato di poterli pagare, li pagherò.~CECCO:
1221 | potermi
1222 | potessero
1223 | poteste
1224 | potete
1225 | potevate
1226 | potrebbero
1227 2, 6| e ottomila scudi di dote potrebbono ristorarmi. Ma se voi non
1228 | potreste
1229 2, 8| questo braccio.~GIACINTA: Poverino! povero delicatino! V'ho
1230 2, 9| ho fame e voglio andar a pranzare. (Parte.)~ ~ ~
1231 2, 7| GIACINTA: L'ho messa in pratica immediatamente. Appena volea
1232 1, 5| Perché non ha da voler che io pratichi un suo cognato?~BRIGIDA:
1233 0, aut| fare colla commedia che lo precede. È vero che Damone, il Bugiardo,
1234 0, aut| di conclusione alle due precedenti, per provare la follia delle
1235 1, 3| buona intenzione che ha di precipitar mio fratello.~FULGENZIO:
1236 1, 10| A costo di perdermi, di precipitarmi. Sono in disordine, è vero,
1237 2, 11| vostro padre vorrà vedervi precipitata. Oh cieli! che colpo è questo!
1238 1, 1| che la scala è oscura, è precipitosa.~LEONARDO: Non importa;
1239 2, 3| scogli, che tempeste, che precipizi). Andate, dite alla signora
1240 3, 2| mio zio. Ma non so dire precisamente che cosa. Maneggia uno ch'
1241 1, 3| Sì, lo so benissimo. È un predicare a' sordi.~VITTORIA: Fateli
1242 2, 11| che non è indissolubile, e preferire ad uno sposo, sì poco amato,
1243 2, 4| d'amarmi, e in faccia mia preferite un altro?~FERDINANDO: Ehi!
1244 2, 7| non saper leggere; vorrei pregarla mi permettesse poter anch'
1245 3, ul| temerità in me soverchia, lo pregherei di regolare un po' meglio
1246 2, 11| prima avessi conosciuto il pregio del suo bel cuore... Ma
1247 2, 8| quando sa di poter essere di pregiudizio agl'interessi, o al buon
1248 1, 7| BRIGIDA: Caro signor mio, prenda la cosa come le pare; io
1249 2, 8| Date qui, una sedia qui. (Prende una sedia con forza.)~BRIGIDA: (
1250 3, 7| Favorisca, aspetti, che prenderemo il caffè.~GIACINTA: No,
1251 2, 11| aveva ella per questo da prendersi la libertà di rispondergli
1252 2, 7| addita ed il buon voler ci presenta.~BRIGIDA: Mi dispiace non
1253 3, 8| queste signore hanno da presentargli una lettera della signora
1254 3, 1| confusione, che non ardisco presentarmi a nessuno. Quel sordido
1255 1, 5| pensieri che mi occupano di presente; io non ho altro in testa
1256 0, aut| stesso legame le tre Commedie presenti; con questa differenza però,
1257 3, 12| può far sul momento, alla presenza del padre mio, della padrona
1258 1, 11| e l'argenteria che mi fu prestata? Paolino medesimo arrestato
1259 2, 6| LEONARDO: E se voi non mi prestate soccorso...~BERNARDINO:
1260 1, 5| sposati per amore, si sono prestissimo annoiati e pentiti; e che
1261 2, 1| Giacinta? Come potrò io pretendere dal signor Filippo la di
1262 3, 9| Rosina, sappiate che io ci pretendo, e che voi non l'avrete,
1263 2, 3| tutto le potrebbe servir di pretesto).~FULGENZIO: (O venite,
1264 2, 4| Ferdinando, s'io non mi prevalgo delle sue grazie.~FERDINANDO:
1265 1, 9| dispiace il suo male, che ne prevedo la causa, e che dal canto
1266 3, 1| lusingare d'un esito fortunato. Preveggo bensì difficile il persuadere
1267 3, 1| signor Fulgenzio? Non v'ho io prevenuto di quel che si poteva sperare
1268 3, 2| è mangiato bene: vitello prezioso, capponi stupendi, tordi,
1269 0, aut| Commedia intelligibile, principiata e finita, e lo stesso si
1270 2, 4| scritture si fanno anche privatamente. Mi era esibito di servirvi
1271 2, 11| lettera, assicuratevi non procedere in me da mal animo, ma da
1272 2, 11| debolezza. L'aver io stessa procurato gli sponsali fra Vittoria
1273 1, 3| portato per far del bene, procurereste almeno di liberare ora la
1274 2, 2| Eccolo qui il pazzo, il prodigo, l'infatuato).~LEONARDO:
1275 3, 6| studiare, imparar bene la professione del medico.~TOGNINO: Oh!
1276 3, 8| per non venir sola, ho profittato della compagnia del signor
1277 3, 2| incuria vostra non ne ricavate profitto alcuno, fate così: assegnate
1278 3, 1| sicuramente.~LEONARDO: Il progetto vostro non può essere meglio
1279 1, 1| non si veggiono. Mi hanno promesso, s'io non ritornava subito
1280 3, 2| Ma io son uno che fa e promette, perché mi fanno fare e
1281 2, 11| soffrirete inquietudini, promettendovi sull'onor mio che, a costo
1282 3, 2| perché mi fanno fare e promettere. Quando siete venuto voi
1283 3, 2| vuol sempre qualcheduno che promova il divertimento.~FILIPPO:
1284 3, ul| signora Vittoria, eccomi pronto ad offerirvi la mano.~VITTORIA:
1285 1, 5| trovare, e con che grazia li pronunciava! (Con passione.)~BRIGIDA: (
1286 1, 5| potrò.~BRIGIDA: Perdoni, proponendosi ella di volerlo sì ben rispettare,
1287 | propri
1288 3, 7| colla casa sì malandata, che propriamente mi fa arrossire.~GIACINTA:
1289 | proprie
1290 | proprio
1291 3, 7| propria.~GIACINTA: Anzi è proprissima. (Tanto sfarzo in campagna,
1292 2, 8| di core, che non ho mai provata la simile.~FERDINANDO: Ci
1293 3, ul| non per l'amore che voi provate per me?~GIACINTA: Ha ragione
1294 3, ul| dico; so io qual piacere ho provato, e quanto caro mi costa
1295 2, 10| cimentarti con barzellette a provocare la mia sofferenza.~BRIGIDA:
1296 3, 1| abbandona nessuno. È una provvidenza per me il vostro tenero
1297 2, 4| FERDINANDO: Dice bene; parla prudentemente. Andate voi a sollecitare
1298 3, ul| voi stessi della vostra prudenza, della vostra moderazione,
1299 2, 11| sincero e leale. Si dice pubblicamente, e si sa di certo, essere
1300 3, 5| al figliuolo, allora si pubblicherà il matrimonio.~ROSINA: Tutto
1301 1, 4| peggio? Mi ha posto mille pulci nel capo. Ho da gran tempo
1302 3, 7| obbligato a restare). (Si pulisce.)~ROSINA: Vuole dell'acqua
1303 2, 8| gli scherzi quando sono pungenti...~GIACINTA: Oh! ecco, ecco
1304 3, 11| GUGLIELMO: (Mi par di essere al punto di dover sentire la mia
1305 0, aut| l'esito fortunato della Putta onorata, Commedia Veneziana,
1306 3, 2| stupendi, tordi, beccafichi, quaglie, starne, pernici. Ho dato
1307 | qualchedun
1308 | qualcun
1309 | quali
1310 | Quant'
1311 | quante
1312 | quanti
1313 1, 5| momenti per esser meco a quattr'occhi, e che soavi termini
1314 2, 5| terra, e saltano fuori i quattrini da tutte le parti.~FULGENZIO: (
1315 | quegli
1316 | quei
1317 3, 1| vi assisterò. Ponetevi in quiete, rasserenatevi, che vi assisterò.~
1318 0, aut| una Commedia Spagnuola in quindici atti; non è maraviglia che
1319 2, 8| Guglielmo.~GIACINTA: Voi, voi, raccontateci voi. (A Ferdinando, battendolo
1320 3, 2| maladetto...~FULGENZIO: Mi racconterete con comodo; permettete che
1321 1, 4| ora si vergogni delle sue ragazzate e non voglia più venire
1322 2, 6| FULGENZIO: Tronchiamo gl'inutili ragionamenti. Sapete quel che vi ho detto.
1323 3, ul| inquietate, di grazia; son ragionevole più di quel che credete.
1324 2, 11| umilissimo foglio per due ragioni. La prima si è per farvi
1325 1, 1| là.~CECCO: Sarà piena di ragnatele, si sporcherà il vestito.~
1326 3, ul| con animo risoluto di non rammentarmi che il mio dovere. Desidero
1327 2, 11| merita; ma non si ha da rapire alla di lui germana il consorte.
1328 0, per| Servitori~ ~La scena si rappresenta, come nella prima, parte
1329 0, aut| Calisto e Melibea non potrebbe rappresentarsi in una sera, e non potrebbe
1330 0, aut| potrebbe dividersi in tre rappresentazioni; poiché l'azione di questa
1331 1, 7| BRIGIDA: Bene, signore. Io rappresenterò alla padrona le di lei finezze,
1332 3, 3| babbuino, la figliuola dee rassegnarsi.~LEONARDO: Pensava a un'
1333 3, 1| assisterò. Ponetevi in quiete, rasserenatevi, che vi assisterò.~LEONARDO:
1334 1, 5| tratto, ho avuto campo di ravvedermi, e di fortificarmi lo spirito
1335 2, 3| Dovunque mi volga, non ravviso che scogli, che tempeste,
1336 2, 11| ha trattenuto finora dal recedere da un impegno che non è
1337 1, 3| però il bene di uno non rechi danno o disonore ad un altro.~
1338 1, 5| il rispetto ha da esser reciproco. S'io ho del rispetto per
1339 3, 12| oscura la vista, non posso reggermi in piedi).~LEONARDO: Oh
1340 1, 5| non mi cambierei con una regina. Dopo che non vedo colui,
1341 3, ul| soverchia, lo pregherei di regolare un po' meglio gli affari
1342 2, 8| l'ha fatto monsieur de la Réjouissance?~VITTORIA: Sì, quello che
1343 3, 2| Genova; se li godano in pace, rendano quel che san rendere, non
1344 3, 2| doppio di quello che gli renderebbero gli ottomila scudi in Livorno.
1345 1, 8| Favorite di andar dal notaro a renderlo di ciò avvisato.~GUGLIELMO:
1346 1, 7| da lei?~GUGLIELMO: Ho da renderne conto a voi? Vo' fare il
1347 3, 3| creditori, e col tempo vi renderò i vostri effetti liberi,
1348 3, 2| schiettamente, a voi non rendono nulla, e a lui sul fatto,
1349 1, 9| po' caricata; ma se fosse reo di qualche indegna passione,
1350 1, 3| per poche monete mettono a repentaglio la nostra riputazione.~FULGENZIO:
1351 3, 1| e dubito molto della sua resistenza.~FULGENZIO: Veramente la
1352 2, 11| tentare la mia virtù. Si ha da resistere ad ogni costo. Si ha da
1353 3, 7| sia chi mi ha obbligato a restare). (Si pulisce.)~ROSINA:
1354 1, 4| voluto venire a Livorno. È restata lì a Montenero, e credo
1355 2, 10| ti farei un regalo che ne resteresti contenta.~BRIGIDA: (Io non
1356 2, 7| simili; e se la ragione è restia, e se la volontà non è pronta,
1357 3, 9| loro che son padroni, che restino serviti. Portate qui delle
1358 3, 2| Felice me, se succede! Se resto solo, se non isminuisco
1359 2, 10| dunque ch'essi scendevano, restò indietro il signor Guglielmo.
1360 1, 4| è il signor egli in caso retto. Nominativo hic, egli, genitivo
1361 3, 2| l'incuria vostra non ne ricavate profitto alcuno, fate così:
1362 1, 2| riceverò io.~CECCO: Le vuol ricever ella, signora?~VITTORIA:
1363 1, 2| in sala, e va via senza riceverle, e senza almen congedarle?
1364 1, 4| quattrino, si è fatta pregare a riceverlo. Finalmente non ha potuto
1365 1, 2| sono persone di garbo, le riceverò io.~CECCO: Le vuol ricever
1366 2, 5| E se non temessi che lo riceveste male, ve lo farei venire
1367 1, 6| mi obbliga a ritirarmi. Ricevi tu il signor Guglielmo,
1368 1, 1| La mia lettera l'avranno ricevuta ieri. Oggi dovrei aver la
1369 1, 7| e sarà come se le avesse ricevute in persona.~GUGLIELMO: Non
1370 2, 6| non merito di esser da voi ricevuto con tanto amore, quanto
1371 3, 12| soccomba. Ma lo stato mio lo richiede, la mia virtù mi sollecita,
1372 2, 7| pensare a Guglielmo, ho da ricorrere alla ragione, e la ragione
1373 1, 1| sempre citazioni, sempre ricorsi. Ma giusto cielo! s'io non
1374 3, 7| finezza.~GIACINTA: Per non ricusar le sue grazie. (Siedono.
1375 2, 7| infinitamente.~BRIGIDA: Rida e scuota la macchina, e
1376 1, 4| per non essere posta in ridicolo da tutto il mondo.~VITTORIA:
1377 2, 8| crepar di ridere, e quando rido di core, mi manca il fiato.~
1378 3, 12| vi esibisco la mano, e vi ridomando la vostra.~FILIPPO: Ah!
1379 1, 3| casa! In che stato sei tu ridotta!).~VITTORIA: Bravo, bravo,
1380 2, 6| in capo.~LEONARDO: Mi ha ridotto agli estremi.~BERNARDINO:
1381 3, 2| bene, e vo' vedere se mi riesce di far del bene.~FILIPPO:
1382 2, 11| giusti, ai più virtuosi riflessi. Che cosa mi ha trattenuto
1383 2, 4| ricordo il vostro saggio riflesso. Finché non siete mio sposo,
1384 2, 2| angolo in cui sperare di rifugiarmi, sarò costretto ad abbandonarmi
1385 1, 3| partiti, non ho scritto una riga a vostro fratello; e vostro
1386 2, 5| per una cosa di non lieve rimarco.~BERNARDINO: Caro signor
1387 2, 7| alle mani; è intitolato: Rimedi per le malattie dello spirito.
1388 2, 5| FULGENZIO: Ma se non si rimedia alle sue disgrazie, non
1389 2, 2| buona. Ma dal canto mio ci rimedierò: farò sapere al signor Filippo
1390 1, 2| mi viene in mente, mi si rimescola tutto il sangue. Guglielmo
1391 2, 5| BERNARDINO: Benissimo, si rimetterà.~FULGENZIO: Però ha bisogno
1392 2, 5| FULGENZIO: Ma si potrebbe rimettere facilmente.~BERNARDINO:
1393 3, 2| non ci penso. Fate voi, mi rimetto in voi.~FULGENZIO: Non occorr'
1394 3, 7| più di così, è inutile di rimproverarlo.~GIACINTA: Serva, signora
1395 2, 3| LEONARDO: (Oh malizioso rimprovero che mi trafigge!). Signor
1396 1, 5| colui, mi pare di essere rinata. Sto così bene, che non
1397 1, 9| padrona la riverisce, la ringrazia della sua attenzione, e
1398 3, 3| LEONARDO: E perché ho da ringraziare quel sordido?~FULGENZIO:
1399 3, 3| termini sufficienti per ringraziarvi.~FULGENZIO: Ringraziate
1400 3, 3| ringraziarvi.~FULGENZIO: Ringraziate vostro zio Bernardino.~LEONARDO:
1401 3, 4| contentissimo.~FILIPPO: Sia ringraziato il cielo, saremo tutti contenti.~
1402 2, 10| GIACINTA: No, cara, ti ringrazierei, ti benedirei, ti farei
1403 2, 4| Leonardo mi ha incaricato di rintracciar il notaro. L'ho già veduto,
1404 2, 7| si chiuda la cellula del rio pensiero, e s'apra quella
1405 1, 5| che il signor Leonardo si riporti alla di lui sorella. Non
1406 1, 9| poco bene, ed ha bisogno di riposare.~LEONARDO: È a letto la
1407 1, 5| persuaderò mai che la piaga sia risanata).~ ~ ~
1408 2, 8| impertinenze).~VITTORIA: (Si è riscaldata bene la signora Giacinta.
1409 2, 7| veemenza, finché la fantasia si rischiari, si chiuda la cellula del
1410 3, ul| Genova col mio caro sposo. (Risoluta.) Prima di andarmene, mi
1411 3, ul| Genova, e parto con animo risoluto di non rammentarmi che il
1412 3, 11| VITTORIA: Sicché dunque cosa risolvete di fare?~FERDINANDO: Un'
1413 1, 1| in cui sono, l'unico mio risorgimento potrebbe essere la sua dote.~
1414 1, 5| dal padre. So ch'io devo rispettarlo ed amarlo. Circa al rispetto,
1415 3, 5| dell'anno. Almeno lì sono rispettata.~ROSINA: Il signor dottore
1416 3, ul| mi si permetta rivolgermi rispettosa a chi mi ascolta e mi onora.
1417 3, ul| merito, uno sposo fedele, un rispettoso consorte.~VITTORIA: Tutto,
1418 3, 9| Ricordatevi che alle lettere si risponde. (A Ferdinando.)~GIACINTA:
1419 3, 8| Ella parla con me, e volete risponder voi? (A Guglielmo.) E che
1420 3, 8| Ferdinando risponda.~ROSINA: Risponderà, se avrà volontà di rispondere.~
1421 0, aut| abbia composta una in nove. Risponderei a chi parlasse in tal guisa,
1422 2, 11| prendersi la libertà di rispondergli con impertinenza.~Sopraggiunto
1423 2, 11| massima è già fissata. Gli risponderò in un modo che lo farà arrossire,
1424 2, 5| ascoltatemi come va, e rispondetemi in miglior maniera. Sappiate
1425 1, 1| ho loro scritto, e non mi rispondono. La mia lettera l'avranno
1426 2, 6| scudi di dote potrebbono ristorarmi. Ma se voi non mi liberate
1427 3, 11| VITTORIA: Pare che ora vi risvegliate. (A Guglielmo.)~GUGLIELMO:
1428 1, 6| di stomaco mi obbliga a ritirarmi. Ricevi tu il signor Guglielmo,
1429 2, 8| ha da desistere, ha da ritirarsi, e non ha da seguitare a
1430 3, 1| signor Filippo.~FULGENZIO: Ritiratevi, se volete. Lasciate che
1431 3, ul| mano, o vi metterò in un ritiro.~VITTORIA: Mi fa ridere
1432 2, 8| VITTORIA: Sì, l'ho fatto un po' ritoccare.~GIACINTA: Ve l'ha fatto
1433 3, 7| Tognino; lo dà al Servitore, e ritorna subito.) Visite, signora
1434 1, 4| Ma non mi credea di dover ritornare sì presto.~VITTORIA: Sarete
1435 3, 7| dire che sono anch'esse ritornate quest'anno prima del solito?~
1436 1, 1| hanno promesso, s'io non ritornava subito a Montenero, che
1437 1, 8| BRIGIDA: Compatisca. Quando ritornerà?~LEONARDO: Volete andare,
1438 1, 5| Bisogna pur ch'io mi avvezzi a ritrovarmi con esso lui, come mi ho
1439 2, 4| ritorno, fra un'ora al più, vi ritrovassi qui col notaio. (A Guglielmo.)~
1440 2, 4| la prima volta ch'io la ritrovo meco così gentile. No, no,
1441 3, 1| signor Filippo. Io mi lusingo riuscirne. Ma in caso contrario non
1442 0, aut| continuazione. Animato dalla buona riuscita di due Commedie consecutive,
1443 1, 1| Sono impazientissimo di riveder Giacinta. Chi sa qual accoglimento
1444 2, 9| Giacinta.)~VITTORIA: A buon rivederci. (Partendo.)~GIACINTA: Addio.~
1445 2, 4| cogliere l'opportunità di rivedere Giacinta). (Parte.)~ ~ ~
1446 2, 11| potrò avere la fortuna di rivedervi. Volesse il cielo ch'io
1447 0, aut| se una seconda volta si rivedesse.~~
1448 1, 1| Montenero, che sarebbero qui rivenuti bentosto, e non vengono,
1449 1, 6| Guglielmo che le vorrebbe far riverenza.~BRIGIDA: (Veggiamo un poco
1450 2, 9| SERVITORE: Signori, manda a riverirli la signora Costanza, e dar
1451 2, 11| venuto questa mattina per riverirvi. Non mi è stato permesso.
1452 1, 9| Signore, la mia padrona la riverisce, la ringrazia della sua
1453 3, ul| andarmene, mi si permetta rivolgermi rispettosa a chi mi ascolta
1454 2, 6| ve l'ho detto? Mi sento rodere; non la posso soffrire). (
1455 2, 2| foste mio figliuolo, vorrei rompervi l'ossa di bastonate. Ecco
1456 1, 6| BRIGIDA: (Oh! come vien rossa la poverina!).~GIACINTA: (
1457 2, 2| vita non mi serve che di rossor, che di pena. Assistetemi,
1458 1, 3| farci venire a Livorno a rotta di collo?~FULGENZIO: Io,
1459 3, 8| GIACINTA: (Così mi fossi rotto uno stinco pria di venirci).~
1460 2, 9| GIACINTA: (Oh! che ti venga la rovella!). Oh, voglio subito andar
1461 2, 2| che credete? Ch'io voglia rovinar me per aiutar voi? Ch'io
1462 1, 4| batticuori. Costui ha finito di rovinarmi. Ho male in casa, vanno
1463 2, 2| cosa vi resta per essere rovinato più di quello che siete?
1464 3, 5| dottore. Ho fatto questo sacrifizio per amor vostro. Vi voglio
1465 2, 4| VITTORIA: Mi ricordo il vostro saggio riflesso. Finché non siete
1466 2, 11| debole a segno di volermi sagrificare, sarei io obbligata ad acconsentire
1467 3, 3| impegnato a tal segno, che sagrificherei del mio se occorresse.~LEONARDO:
1468 1, 1| clienti! Io lo pago, gli do il salario, lascio di pagare ogni altro
1469 1, 1| Conto stracciato, debito saldato).~LEONARDO: Va un po' a
1470 1, 1| subito che sarà ritornato, lo salderà.~CECCO: Sì, signore. (Parte.)~
1471 1, 1| dato ordine a Paolino che saldi il conto. Che aspettasi
1472 1, 2| Niente altro che ricevere il saldo de' loro conti.~VITTORIA:
1473 2, 10| dico di averla presa, mi salta agli occhi).~GIACINTA: (
1474 2, 5| Batte un piè per terra, e saltano fuori i quattrini da tutte
1475 2, 9| Servo di lor signori. (Saluta Filippo e Giacinta.)~FILIPPO:
1476 1, 8| Leonardo.)~GUGLIELMO: Amico. (Salutando Leonardo.)~LEONARDO: Schiavo
1477 2, 6| BERNARDINO: Vi prego di salutare il signor Filippo per parte
1478 3, 2| in pace, rendano quel che san rendere, non ci penso. Fate
1479 1, 5| GIACINTA: No, t'inganni. Sono sana, sanissima, com'era prima.
1480 1, 5| No, t'inganni. Sono sana, sanissima, com'era prima. Ora tutti
1481 1, 5| studiate attenzioni! E come sapea trovare i momenti per esser
1482 1, 7| GUGLIELMO: Come dite di non saperlo, se poco fa mi diceste ch'
1483 2, 4| Perché credete voi ch'io il sapessi?~FERDINANDO: Perché si è
1484 3, 11| vedermi piangere per amore. Se sapeste, se vi potessi dir tutto,
1485 2, 10| in mano.~GIACINTA: E come sapesti che quella carta veniva
1486 2, 2| fanciulla in isposa. Voi sapevate lo stato vostro, e chiamasi
1487 2, 3| non posso. Andateci voi. Sappiatemi dire come sta, come vi riceve,
1488 3, 2| dunque di fare?~FILIPPO: Non saprei. Ho de' fondi, ho de' capitali;
1489 1, 4| Parliamo d'altro. L'avete saputa la nuova?~VITTORIA: Di che?~
1490 1, 4| è tornato suo padre. Ha saputo che voleva sposare quella
1491 | saranno
1492 | saremo
1493 | Sarete
1494 3, 11| ridere.~VITTORIA: (Oh che satiro!).~ROSINA: Oh! eccoli: il
1495 1, 4| la tavola; ma c'è poco da sbattere, ed il ragazzo è di buona
1496 1, 1| di là.~CECCO: Badi che la scala è oscura, è precipitosa.~
1497 0, aut| questa Commedia, irregolare e scandalosa, non è suscettibile di divisione
1498 2, 6| Fulgenzio.~FULGENZIO: (Lo scannerei colle mie proprie mani). (
1499 2, 5| che non sa da qual parte scansarsi.~BERNARDINO: Oh! quando
1500 1, 5| aria, fornimenti di bionda, scarpe, cuffie, ventagli. Questo
1501 1, 1| pagherò.~CECCO: Signore, nello scendere le scale ho incontrato appunto
1502 2, 10| BRIGIDA: Nell'atto che scendeva le scale la signora Vittoria,
1503 2, 10| Nell'atto dunque ch'essi scendevano, restò indietro il signor
1504 2, 8| GIACINTA: Eh! via, non fate scene, restate qui. (Allegra.)~
1505 2, 8| Eh! via, sedete qui. Ho scherzato. (Lo fa sedere a forza.)
1506 1, 5| e da tenermi in conto di schiava.~BRIGIDA: (Eh! già; vuol
1507 3, 2| alla dote; e per dirvela schiettamente, a voi non rendono nulla,
1508 2, 5| stentatamente; ed ei gode, scialacqua, tripudia, sta allegramente: