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Carlo Goldoni
Il ritorno dalla villeggiatura

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Scena Ottava. Leonardo e detti

 

LEONARDO: (Come! Guglielmo qui? Appena giunta Giacinta).

BRIGIDA: (Ecco il signor Leonardo. E questo diavolo di Guglielmo non ha voluto andarsene).

LEONARDO: Dov'è la signora Giacinta? (A Brigida.)

BRIGIDA: È di col suo signor padre. (A Leonardo.)

GUGLIELMO: Amico. (Salutando Leonardo.)

LEONARDO: Schiavo suo. (A Guglielmo, bruscamente.) Domandatele se mi è permesso di riverirla. (A Brigida.)

BRIGIDA: Sì, signore, la servo. Perdoni: Paolino non è ancor ritornato?

LEONARDO: No, non è ancor ritornato.

BRIGIDA: Compatisca. Quando ritornerà?

LEONARDO: Volete andare, o non volete andare?

BRIGIDA: Vado, vado. (Oh! quest'è bella! Preme anche a me quanto possa premere a loro). (Parte.)

LEONARDO: Siete molto sollecito a venir a complimentare la signora Giacinta.

GUGLIELMO: Fo il mio dovere.

LEONARDO: Non siete né sì attento, né sì polito verso la vostra sposa.

GUGLIELMO: Favorite dirmi in che cosa ho mancato.

LEONARDO: Non mi fate parlare.

GUGLIELMO: Se non parlerete, sarà impossibile ch'io vi capisca.

LEONARDO: L'avete veduta la signora Giacinta?

GUGLIELMO: Non signore. Volea riverirla, e non mi è stato ancora permesso. A voi non sarà negato l'accesso; onde vi supplico, col mezzo vostro, far ch'io possa esercitar con lei il mio dovere.

LEONARDO: Signor Guglielmo, quando pensate voi di concludere le nozze con mia sorella?

GUGLIELMO: Caro amico, io non credo che un matrimonio fra due persone civili s'abbia a formare senza le debite convenienze.

LEONARDO: Ma perché intanto si differisce di sottoscrivere il nuzial contratto?

GUGLIELMO: Questo può farsi qualunque volta vi piaccia.

LEONARDO: Facciamolo dentro d'oggi.

GUGLIELMO: Benissimo...

LEONARDO: Favorite di andar dal notaro a renderlo di ciò avvisato.

GUGLIELMO: Bene. Andrò ad avvisarlo.

LEONARDO: Ma andate subito, se lo volete trovare in casa.

GUGLIELMO: Sì, vado subito. Vi prego di pormi a' piedi della signora Giacinta; dirle ch'era venuto per un atto del mio rispetto. (Convien dissimulare. Non son contento s'io non le parlo ancora una volta). (Parte.)

 

 




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