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rob 69
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71 mio
69 rob
63 perché
61 questo
60 come
Carlo Goldoni
Gli innamorati

IntraText - Concordanze

rob
   Atto, Scena
1 1, 6| di una ricchezza immensa.~ROB. Mi fa troppo onore il signor 2 1, 6| tanta stima.(a Roberto)~ROB. Posso il consolarmi...~ 3 1, 6| una donna come Flamminia.~ROB. Mi rallegro infinitamente 4 1, 6| una parlatrice compagna.~ROB. È ammirabile la signora, 5 1, 6| piacer di mortificarmi.~ROB. È ancora zittella la signora 6 1, 6| grandiose sopra di lei.~ROB. In fatti ella merita una 7 1, 6| è che uno solo al mondo.~ROB. Io vaglio molto meno degli 8 1, 6| si diletterà di pitture.~ROB. Certamente, me ne diletto 9 1, 6| per originali!). (da sé) ~ROB. Si vede che siete assai 10 1, 6| Tesori, signor Conte, tesori.~ROB. Voi a quel che sento avete 11 1, 6| che non avrà mai vedute.~ROB. Mi sarà carissima la vostra 12 1, 6| signor Cavaliere, s'accomodi.~ROB. Mi prevalerò delle vostre 13 1, 6| partire)~FAB. Eh favorisca.~ROB. Che mi comandate?~FAB. 14 1, 6| una cattiva zuppa con noi.~ROB. Oh questo poi...~FAB. Oh, 15 1, 6| FAB. Oh, non c'è risposta.~ROB. No certo.~FAB. Per sicurissimo.~ 16 1, 6| certo.~FAB. Per sicurissimo.~ROB. Ne parleremo.~FAB. Mi 17 1, 6| parleremo.~FAB. Mi parola?~ROB. Contentatevi...~FAB. Mi 18 1, 6| Contentatevi...~FAB. Mi parola?~ROB. Non so che dire.~FAB. Compatirà 19 1, 6| saranno fatti dalle mie mani.~ROB. Non posso ricusar le vostre 20 2, 3| Roberto e detti, poi Lisetta~ ~ROB. Queste signore si sono 21 2, 3| regno della Giurisprudenza. ~ROB. Me ne rallegro infinitamente.~ 22 2, 3| Milano il signor Conte?~ROB. Ne avevo una, per dirla, 23 2, 3| guadagnare senz'altro. ~ROB. Ma se già ho i miei legali.~ 24 2, 3| principi e da potentati. ~ROB. Basta, basta, signor Fabrizio. 25 2, 4| contento di lui.(a Roberto) ~ROB. (Dica quello che vuole, 26 2, 4| gli piace la salsa verde? ~ROB. Si signore, mi piace.~FAB. 27 2, 4| gli piace lo stufato? ~ROB. Anzi moltissimo.~FAB. Si 28 2, 5| non ci veniva). (da sé)~ROB. La mia compagnia non piace 29 2, 6| Roberto, tutti a sedere~ ~ROB. È sempre così gioviale 30 2, 6| sempre in aria melanconica).~ROB. Che ha la signora Eugenia, 31 2, 6| vi è oro che la paghi. ~ROB. Mi piace tanto la verità 32 2, 6| vostra stima. (con serietà) ~ROB. Non per questo cesserò 33 2, 6| E in che volete sperare?~ROB. Nelle vicende della fortuna, 34 2, 6| Fulgenzio, o di nessun altro. ~ROB. Così dovete dire, e mi 35 2, 6| l'augello del malaugurio~ROB. No, signora, non mi prendete 36 2, 6| innamorata. (a Roberto) ~ROB. Siatelo, che il cielo vi 37 2, 7| sorella a servirsi di lui). ~ROB. (Ha degl'interessi la signora 38 2, 7| Eugenia)~EUG. Sì. (come sopra)~ROB. Lode al cielo, vi vedo 39 2, 7| Eccolo, eccolo. (ridente) ~ROB . (Fa invidia un sì bell' 40 2, 8| Milano. È vero? (a Roberto) ~ROB. Sì signora, come comanda.~ 41 2, 8| lei sdegnato). (da sé) ~ROB. La sua allegrezza è frutto 42 2, 8| mia venuta? (con serietà)~ROB. Sì, mi consolo con voi, 43 2, 9| perla, veda, è oro colato. ~ROB. Signore, non siete padrone 44 2, 9| piccola galleria? (a Roberto) ~ROB. Sì signor, l'ho veduta 45 2, 9| privato dei nostri giorni. ~ROB. (E tira innanzi così). ( 46 2, 9| lo pregherà di restare. ~ROB. Signore, s'egli non può, 47 2, 11| Eugenia, Fulgenzio e Roberto~ ~ROB. (In questa casa vi è il 48 2, 11| sagrifizio è male accettato. ~ROB. Signori miei, amore non 49 2, 11| merito del signor Conte. ~ROB. Io non ho merito alcuno; 50 2, 11| impedisce una sì gran fortuna?~ROB. Io non faccio mal'opera 51 2, 11| viene ora, se è lecito? ~ROB. Da Roma, signore.~FUL. 52 2, 11| dice di quella gran città?~ROB. Bella, magnifica, piena 53 2, 11| belle donne, è egli vero? ~ROB. Sì, certo, ed hanno una 54 2, 11| ve ne sono ? (a Roberto) ~ROB. Via, via, non vi lasciate 55 2, 11| una finezza). (al Conte) ~ROB. (Comandatemi). (a Flamminia)~ 56 2, 11| per un poco). (al Conte) ~ROB. (Sì, è giusto, lasciamoli 57 3, 9| sue baggianate). (da sé)~ROB. Signore, non la mortificate 58 3, 9| tirasse a cimento). (da sé) ~ROB. Ma voi, signore, me l'avete 59 3, 9| vorrebbe discreditarmi. ~ROB. Tantvero ch'io non lo 60 3, 9| degnerebbe di sposar mia nipote?~ROB. Sì, certo, e mi chiamerei 61 3, 9| Dice davvero? (al Conte) ~ROB. Io non ho tutti i pregi 62 3, 9| immaginabili della bontà. ~ROB. Credo tutto, ma ella ha 63 3, 9| giusto, pensar con prudenza. ~ROB. Signora Eugenia, sarebbe 64 3, 9| signora, una principessa. ~ROB. Non tanto, signora. Ma 65 3, 9| avete sentita? (al Conte)~ROB. Tocca a voi a terminare 66 3, 9| subito, in questo momento.~ROB. (Signore, vostra nipote 67 3, 9| Roberto, con maraviglia)~ROB. La volete maritar senza 68 3, 9| che so io, se sia ricco?~ROB. Fareste meglio, signore, 69 3, ul| nobile cittadino di Milano. ~ROB. Scuso in voi la più sonora,


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