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Carlo Goldoni Gli innamorati IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 1, 1| consiglio, per vostro meglio, abbandonare ogni cattivo pensiero e 2 1, 11| uomo d'onore. Non posso abbandonarla, non posso trattarla con 3 3, 4| niente ch'avea risolto d'abbandonarlo!~FLA. Io non fo di queste 4 3, 13| Flamminia, con tenerezza) ~FUL. Abbandonarmi per così poco! (ad Eugenia)~ 5 3, 5| Meritereste che tutti vi abbandonassero.~EUG. Basta che non mi abbandoni 6 3, 12| No, non deggio esserlo; abbandonatemi.~FUL. Non dovete esserlo? 7 2, 13| vi tormenterò più. Voi mi abbandonerete, ed io vi amerò in eterno. 8 3, 13| FUL. Perché ad altri si abbandonò per vendetta.~FLA. Volete 9 3, 6| Andate, andate, che mi sono abbastanza disingannata. ~FUL. Ah nemica 10 | abbiano 11 3, 14| il cielo vi benedica. (l'abbraccia)~ ~ 12 3, 12| egli stesso a vederla, ad abbracciarla. Fa ora i suoi convenivoli 13 1, 9| in questo tenero sincero abbraccio.~LIS. (Mi pareva impossibile 14 3, 12| dividere, s'io lo voglio, l'abitazione e le facoltà. Mi ama tanto, 15 2, 6| che possono impensatamente accadere; in qualche esempio di mutazioni 16 3, 9| che se mai per avventura accadesser di que' casi da me previsti, 17 2, 6| qualche esempio di mutazioni accadute. Chi sa? anche i grandi 18 3, 7| ella stessa. (a Fulgenzio, accennando Eugenia) ~FUL. Sì, vi dico; 19 2, 11| ho merito alcuno; ma vi accerto bensì, che se avessi un' 20 2, 13| pare che sia di voi poco accesa? Sono inquieta, è vero; 21 2, 11| che ogni sagrifizio è male accettato. ~ROB. Signori miei, amore 22 2, 13| Amore l'indusse al desio di acchetarvi, e la debolezza le die' 23 3, 9| ardirete d'amarlo... ~EUG. Acchetatevi, che già è finita. Fulgenzio 24 1, 10| abbandoni, e che l'affetto vi acciechi, vi trasporti, e vi avvilisca 25 2, 15| gioviale.~EUG. Sì, non è accigliato, se non quando viene da 26 3, 12| plangente) ~FUL. Oh stelle! così accogliete una nuova, che mi lusingai 27 2, 3| FAB. Non vi ha da essere accomodamento. Il signor Conte vuol essere 28 2, 3| scritture. ~RID. Ma se sta per accomodarsi... (a Fabrizio)~FAB. Non 29 2, 8| mostrando indifferenza) ~FLA. Accomodatevi. (a Fulgenzio)~FUL. Ben 30 2, 5| per onore, per gloria. Si accomodino. Una sedia al padrone. ( 31 3, 12| terminato ho l'incarico di accompagnarla ~EUG. E perché? (sostenuta)~ 32 3, 12| ritirata e parte a momenti accompagnata dal caro sposo. ~EUG. E 33 3, 12| in casa mia? Perché non l'accompagnate? (con isdegno) ~FUL. Finito 34 3, 5| Sì, sì, avete ragione. Accompagnatela pure. (dissimulando) ~FUL. 35 3, 9| vostra nipote; ella v'ha acconsentito. Penserò io a farmi render 36 3, 5| carissima, voi mi avete da accordare una grazia.~EUG. Non siete 37 3, 6| grazia che avete promesso accordarmi?~EUG. Io non v'impedisco 38 3, 9| Fabrizio)~FAB. Per me ve l'accordo subito, in questo momento.~ 39 2, 2| Fabrizio)~FAB. Cosa vuoi? (accostandosi)~SUC. (E le posate?) (piano 40 1, 2| persona se non avessi temuto accrescere i vostri sdegni.~FLA. Sentite? ( 41 1, 2| Servo di lor signore.~EUG. Addio, Tognino. Che fa il padrone?~ 42 2, 13| fulmini.~FUL. Ma perché addomesticarvi col signor Conte? Perché 43 3, 6| portato per altro che per l'adempimento del mio dovere. ~EUG. Adempitelo.~ 44 3, 6| FUL. Sì in ogni maniera l'adempirò. Posso tutto sagrificarvi 45 3, 6| adempimento del mio dovere. ~EUG. Adempitelo.~FUL. Sì in ogni maniera 46 1, 1| conosce che spasima, che vi adora, e voi non cercate che d' 47 1, 2| lo vorrei propriamente adorare. (parte coi frutti)~ ~ 48 | adunque 49 3, ul| nostre gelosie, i nostri affanni, le nostre pene. Chi potrà 50 0, aut| carattere de' veri amanti, affascinati dalla passione, convien 51 3, 5| con chi vi ama; cercate di affliggere le persone innocenti; odiate 52 3, 5| signora Flamminia, non l'affliggete d'avvantaggio. Io non ho 53 2, 1| mondo. Mi dispiace vederla afflitta. Dopo che è partito il signor 54 3, 1| signora non merita queste afflizioni) (da sé). ~LIS. II signor 55 2, 9| conciarsi, e a venire a bell'agio. ~FLA. (Pare che c'entri 56 2, 15| Niente, signora. (Cielo, aiutami). (da sé)~EUG. Fa così in 57 | alcuno 58 2, 8| sdegnato). (da sé) ~ROB. La sua allegrezza è frutto della vostra venuta, 59 1, 11| in grazia sua sono sempre allegrissima.~FUL. (C'è del torbido: 60 3, 11| vista. Sarà meglio ch'io mi allontani (in atto di partire)~ ~ ~ 61 | altre 62 | altrettanto 63 | altrui 64 2, 11| caldo oggi, mi pare. (si alza affettando indifferenza, 65 3, 13| EUG. Oimè, dite il vero? (alzandosi con tenerezza a Flamminia) ~ 66 3, 13| LIS. Signora padrona. (l'alzano e la rimettono sulla sedia)~ 67 3, ul| trovassero nel caso nostro, alzin le mani, ed applaudiscano 68 2, 13| Troverete un'amante di me più amabile, più ricca, più meritevole, 69 2, 13| indegni di voi e di me? Io amar altri che il mio Fulgenzio? 70 1, 2| bocca che avete per solito amareggiata di fele.~FLA. È amore, è 71 2, 6| obbliga a riverirla e ad amarla. ~EUG. Sono tenuta alla 72 3, 12| FUL. No, cara, voglio amarvi teneramente.~EUG. Non merito 73 1, 9| amor mio, e voi, Ridolfo amatissimo, perdonate le mie debolezze, 74 3, 1| marito, e con suo cognato si amavano come fratelli. ~LIS. E quest' 75 3, 1| sapete, siamo di per solito ambiziosette. Abbiamo a sdegno quelle 76 3, 8| e vada raccontando agli amici la mia disperazione, come 77 1, 6| parlatrice compagna.~ROB. È ammirabile la signora, per la virtù 78 1, 6| gusto... avrò occasion d'ammirare.~FAB. Eh. picciole cose. 79 2, 9| Sì signor, l'ho veduta e ammirata.~FAB. Ma in due ore non 80 2, 14| restano un poco indietro ammirati) ~EUG. (Ah, trema della 81 3, 8| fia vero; vada egli, ed ammiri la mia costanza. Ma quale 82 2, 15| signor Fulgenzio, che è ammutolito?~FUL. Niente, signora. ( 83 1, 11| spasso questa sera?(ridente amoroso)~EUG. Se mi parerà.(scherzando 84 3, 4| EUG. Basta. Se le cose andassero veramente come voi dite, 85 2, 2| compatisco: non si può saziare. Andatelo a chiamare il signor Conte, 86 2, 1| tutto ad un tratto sono andati giù di bel nuovo, e il signor 87 2, 9| vi supplica, che subito andiate a casa, che prendiate la 88 2, 9| nemmen io.~EUG. Sì, piùttosto andrà con lei, a servirla di compagnia; 89 2, 11| trasportar dalla collera.~FUL. Andrei a Roma pur volentieri.~EUG. 90 1, 7| ore.~SUC. Gnor no.~FAB. Andremo a spendere quando torni.~ 91 1, 11| che non ne voglio.~FUL. Andrete a spasso questa sera?(ridente 92 1, 6| aurora inimitabile di Michel'Angelo Buonarotti, quella notte 93 3, 8| se volessi amarlo. Quest'angustia di cuore, che ora mi sento, 94 2, 6| signore; ho il core troppo angustiato.~ ~ 95 2, 2| assolutamente. Guardate queste animelle: che roba! che piatto! che 96 1, 11| certa dell'amor mio? In un anno incirca che ho la consolazione 97 2, 13| Si vede chiaro, che è annoiata di me).(come sopra)~EUG. ( 98 2, 3| Queste signore si sono annoiate di me; le compatisco, hanno 99 3, 3| Già il signor Fulgenzio è annoiato di me, ed ha ragione di 100 3, 12| EUG. È arrivato il signor Anselmo? (meno sostenuto)~FUL. Sì, 101 2, 6| quanto voi siete, avrò sempre anticipata la mia onesta dichiarazione. ~ 102 1, 6| stato al mondo, dopo Zeusi e Apelle. Signor Conte, ella si diletterà 103 1, 6| cavalieri onorati, è il libro aperto che insegna agli uomini 104 1, 11| siete una donna ragionevole, appagatevi dell'onesto, compatite le 105 1, 8| RID. Veramente l'affare appartiene alla signora Eugenia, ma 106 3, ul| nostro, alzin le mani, ed applaudiscano alle nostre consolazioni. ~ ~ 107 2, 2| egli viene da sé.~FAB. È un'arca di scienze, è un mostro 108 2, 14| un maraviglioso, stupendo arcano del famosissimo, magnificentissimo 109 3, 12| dovesse rendervi consolata? Ardireste voi paventare, ch'io frequentassi 110 3, 9| non ci verrà più. E se voi ardirete d'amarlo... ~EUG. Acchetatevi, 111 2, 6| è soverchio (sempre in aria melanconica).~ROB. Che ha 112 2, 9| FLA. Sì signore; è sull'armadio nella mia camera.~FAB. Voglio 113 2, 13| Che serve? Non mi fate arrabbiar d'avvantaggio, datelo qui. ( 114 2, 13| dubiti, che avrà finito di arrabbiarsi per me.~FUL. (Straccia il 115 3, 4| avrà finito.~EUG. E quando arriverà questo suo consorte?~FLA. 116 2, 15| Fortuna che non è lontano l'arrivo di mio consorte. Che fo? 117 3, 5| i doni del cielo: e non arrossite di voi medesima? ~FUL. Via, 118 1, 7| sì.~FAB. E coi fegatelli arrostiti?~SUC. Gnor sì.~FAB. Hai 119 1, 6| Originali dei primi maestri dell'arte. Signore nipoti, conducete 120 3, 1| la mia padrona?~LIS. Si asciuga gli occhi. (osserva)~TOG. 121 2, 13| compassione. (come sopra) ~EUG. Ascoltate una parola almeno.~FUL. 122 3, 12| da me? (con isdegno)~FUL. Ascoltatemi per carità.~EUG. L'avete 123 3, 4| consorte?~FLA. Intesi dir che l'aspettano oggi.~EUG. Oggi? (un poco 124 1, 7| Gnor sì.~FAB. E non mi far aspettare due ore.~SUC. Gnor no.~FAB. 125 3, 5| si lascia vedere; e poi aspettasi mio fratello, e non ho piacere 126 2, 3| l'ora del pranzo.~FAB. Vi aspetto. Non si dà in tavola senza 127 1, 1| sofferir quella maniera aspra, litigiosa, indiscreta, 128 1, 6| Certamente, me ne diletto assaissimo.~FAB. Eh, gli uomini grandi, 129 3, 9| se il signor Conte la può assicurare. ~EUG. Un cavalier così 130 1, 2| righe di vostra mano per assicurarmi se vi è rimasta nel cuore 131 3, 12| dono di chi tu sprezzi, assicurati di non vedermi mai più ( 132 3, 1| che finiscan di penare. Vi assicuro che delle stravaganze della 133 3, 1| il signor Fulgenzio dall'assiduità di servirla; s'immagina 134 3, 5| bestia io? non merito l'assistenza del cielo? ~FLA. L'ingratitudine 135 2, 3| ha feudi con padronanza assoluta, ch'è conosciuto da tutta 136 3, 13| Seppe che lo faceva per astio, per capriccio, per disperazione. 137 2, 4| lui non si trova. Fidato, attento, sollecito, pontuale, bravo 138 3, 1| Non le dispiacciono le attenzioni che usa il signor Fulgenzio 139 0, aut| non figuro ostacoli che attraversino le loro brame, ma la pazza 140 1, 6| qualche risetto)~FLA. Signore, attribuisco a mia singolar fortuna l' 141 2, 6| Non vorrei che foste l'augello del malaugurio~ROB. No, 142 1, 6| meraviglia del Guercino, quell'aurora inimitabile di Michel'Angelo 143 0, aut| L'autore a chi legge~ ~Poche sono 144 1, 11| qualche mazzo di carte che vi avanzi, favorite portarmelo, che 145 | avea 146 | avere 147 | avuta 148 2, 3| siamo per convenire cogli avversari, e terminarla amichevolmente. ~ 149 3, 1| questo e che concepisca dell'avversione alla di lei povertà. Noi 150 2, 6| fanciulla, e sono sì poco avvezzo a sperimentarla, che sempre 151 1, 10| acciechi, vi trasporti, e vi avvilisca a tal segno.(parte) ~ ~ 152 3, 6| malanimo.~EUG. Non dovete badare all'animo mio; basta che 153 1, 5| perché avete fatto questa baggianata?~EUG. L'avete mai letto 154 3, 9| mi sente, con queste sue baggianate). (da sé)~ROB. Signore, 155 1, 3| Come ci casca bene il baggiano!) (da sé) E a che ora son 156 1, 6| mondo una giovane come lei. Balla in un modo che i primi ballerini 157 1, 6| Balla in un modo che i primi ballerini sono rimasti storditi. Canta 158 1, 11| divertimento di tirar giù quel balordo del mio servitore. ~EUG. 159 3, 1| TOG. La signora Eugenia è balzata in piedi. (a Lisetta) ~LIS. 160 2, 1| Torniamo da capo.~RID. Non basterebbe ch'io gli dicessi che venga 161 1, 7| maledetto. Gnor sì, che tu sia bastonato!~SUC. Gnor no. (parte con 162 1, 11| Né di lui. né di me?(si batte il capo a due mani)~EUG. 163 1, 11| pazzo, son pazzo?(seguita a battersi)~EUG. Non la volete finire?( 164 1, 8| risoluzione di questa natura ha battuto sodo, mi ha risposto come 165 1, 6| virtù e per il merito della bellezza.~EUG. Vi prego non secondare 166 3, 9| chiarissima, ha un cuor bellissimo: saggia, morigerata, obbediente. 167 1, 2| consoli il mio caro coruccio bello.~FLA. In nome vostro.~EUG. 168 | benché 169 3, 13| perdonatemi.~FLA. O che sian benedetti!~LIS. Mi fanno piangere.~ ~ 170 | bensì 171 2, 15| volta.~EUG. E da me grida, bestemmia; tira fuori i coltelli. ( 172 3, 9| spero non crederete al biasimo con cui vorrebbe discreditarmi. ~ 173 1, 2| riverisce e le manda questo biglietto.~FLA. E qui che ci avete?~ 174 1, 11| pesare le parole con la bilancia dell'oro, e guardare i moscherini 175 1, 6| a me da un amico mio di Bologna, che è il fior de' galantuomini, 176 1, 1| Povero galant'uomo! è di bonissimo core.~ ~ 177 3, 1| mangiano!~LIS. Sono alle bottiglie. Avranno gli spiriti in 178 3, 1| colla testa cacciata fra le braccia. Ho veduto che il signor 179 2, 13| piùttosto che vedervi in braccio ad un altro. ~EUG. Ma come 180 0, aut| che attraversino le loro brame, ma la pazza gelosia, che 181 1, 2| forza)~EUG. Ma ci verrà! Bramerei due righe di vostra mano 182 3, 9| me licenziato. ~FAB. Oh brava! Sente, signor Conte? Queste 183 3, 1| il perché.~LIS. Qualche briga vi è stata tra la signora 184 2, 9| FAB. Voglio fare un dolce e brusco per il mio padrone. Oh compatisca, 185 3, 5| la ragione, son divenuto brutale, nemico degli uomini e di 186 1, 4| FLA. Mi fareste dir delle brutte rime! Finiamola! Vedrete 187 3, 1| alla porta, e guarda dal buco della chiave)~TOG. È un 188 1, 6| inimitabile di Michel'Angelo Buonarotti, quella notte inestimabile 189 1, 7| stordito. Ma farò io. I buoni piatti li farò io. Ehi, 190 1, 1| civile, è un uomo ricco, è di buonissimo core. Considerate che voi 191 1, 5| magnifica tutte le cose e si fa burlare da tutti.~ ~ 192 3, 5| dir quel che vuole; può burlarsi di me, può deridermi, può 193 3, 4| cane del macellaio, ossa e busse! ~FLA. Dovevate portar rispetto 194 2, 2| Ridolfo, questa vitella è un butirro, è un balsamo. Resti a mangiarne 195 3, 5| voglio sentire di più. (Le caccierei la testa nel muro). (da 196 3, 12| partire) ~EUG. (Svenuta cade sopra una sedia vicina)~ 197 2, 13| portato. ~FUL. Ah! (si lascia cadere il coltello di mano)~EUG. ( 198 3, 5| egli, quando saprà che per cagion vostra ho perduto il rispetto 199 1, 11| poco di tenerezza)~FUL. Cagna! Crudele!~EUG. Bell'amore! 200 0, aut| tempeste anche in mezzo alla calma. Per maggiormente spiegare 201 1, 11| teneramente, me l'ha con calore raccomandata. Sono un galantuomo, 202 3, 5| bene; tradite voi stessa; calpestate i doni del cielo: e non 203 0, per| amico di Fabrizio~LISETTA cameriera in casa di Fabrizio~SUCCIANESPOLE 204 2, 2| Flamminia, preparatemi una camiscia, che son tutto sudato. ( 205 2, 2| FAB. Compatitemi. Ho tanto camminato,. ho tanto faticato, che 206 1, 2| vuole ch'io posi questo canestro?~FLA. Date qui, date qui. 207 1, 6| ballerini sono rimasti storditi. Canta poi di un gusto, che chi 208 2, 11| FLA. Il signor Conte non è capace di interrompere il corso 209 1, 6| povero mio tugurio, nella mia capannuccia, dei tesori, in materia 210 3, 5| ch'ella voglia essere così caparbia?) (da sé) ~EUG. Se conoscete 211 1, 1| Così e peggio potrebbe capitare di voi che non siete nel 212 1, 8| certa lettera, ma non l'ho capito. Orsù, fatemi un poco parlare 213 3, 13| lo faceva per astio, per capriccio, per disperazione. Non è 214 1, 4| forse?~EUG. Sì! (con ironia caricata)~FLA. Siete pure sguaiata 215 3, 9| tutti i pregi dei quali mi caricate: ma vanto quello della sincerità; 216 2, 6| modestia, dovevate dire così caricato.~EUG. è di buon cuore, ma 217 1, 7| carrozza, in carrozza.~SUC. In carretta. (spuntando dalla scena, 218 1, 7| verranno incontro con le carrozze, coi tiri a sei, con le 219 1, 11| in casa qualche mazzo di carte che vi avanzi, favorite 220 1, 3| lo domanda?~EUG. (Come ci casca bene il baggiano!) (da sé) 221 1, 8| signora Eugenia, la fate cascar morta: almeno usatele carità. 222 1, 1| sorella cara. Il cielo vi castigherà.~EUG. Io non le porto odio, 223 3, 4| altresì delle ore molto cattive. ~EUG. Ora sono nelle mie 224 2, 3| Conte, questi è il primo causidico di Milano, il primo curiale 225 2, 1| promesso a me che sarà più cauta per l'avvenire, che non 226 1, 7| cavalieri ch'io servo mi faran cavalcare con le staffe d'oro. Semino 227 | ce 228 1, 6| poi per conoscerla non la cedo ai primi conoscitori del 229 1, 11| mi divertirò un poco dopo cena a giocare una partita con 230 1, 3| ore in circa.~EUG. Hanno cenato subito?~TOG. Subito.~EUG. 231 1, 6| del Wandich, quelle due cene singolarissime insigni del 232 | Certamente 233 | certi 234 2, 6| serietà) ~ROB. Non per questo cesserò di sperare.~EUG. E in che 235 | ché 236 2, 1| Fulgenzio è partito gridando, chiamando il diavolo, che pareva un' 237 1, 9| Una parola). (a Ridolfo, chiamandolo in disparte con ansietà)~ 238 3, 9| signor Conte? Queste si chiamano donne. Questo è pensar giusto, 239 2, 3| Voglio far altro io, che chiamarla.~FAB. Uh siete pure svenevole. 240 2, 2| che fanno tremare. Ma via, chiamatelo. (a Flamminia) ~FLA. Senza 241 1, 8| costantissimo, vuol~ch'io lo faccia. Chiamatemi la signora Flamminia.~LIS. 242 2, 4| Grand'uomo! grand'uomo! Si chiamerà contento di lui.(a Roberto) ~ 243 3, 9| far di tutto, ha una mente chiarissima, ha un cuor bellissimo: 244 3, 1| e guarda dal buco della chiave)~TOG. È un po' troppo caldo 245 2, 13| EUG. Perché non le va a chieder licenza di restar qui?~FUL. ( 246 1, 1| avete ingiuriato ed egli vi chiederà il perdono?~EUG. Eh! non 247 3, 5| Fulgenzio) ~FUL. Sì, cara, vi chiedo scusa della poca attenzione 248 3, 12| colla signora Flamminia. Chiese di voi, le fu risposto che 249 2, 13| sopra)~EUG. (Lo vedrebbe un cieco, che ha più premura per 250 3, 9| vorrei che mi tirasse a cimento). (da sé) ~ROB. Ma voi, 251 2, 2| d'ora fò da mangiare per cinquecento persone. ~FLA. Ih che sparata!~ 252 | Cioè 253 2, 13| Finto! doppio come le cipolle!) (da sé)~FUL. (Son pur 254 | circa 255 1, 11| onesto, compatite le mie circostanze, e per l'amor del cielo, 256 2, 11| Che dice di quella gran città?~ROB. Bella, magnifica, 257 2, 9| purissimo della più cospicua cittadinanza sino al tempo dei Longobardi. 258 1, 1| per gratitudine. È un uomo civile, è un uomo ricco, è di buonissimo 259 1, 8| Eugenia. Desidera farlo con~civiltà, ma qui non lo vedrete mai 260 2, 12| Fulgenzio)~FLA A che servono ora codeste scene? Io non le voglio 261 2, 9| È una perla, veda, è oro colato. ~ROB. Signore, non siete 262 | colei 263 | collo 264 3, 12| mio cuore, contro la mia colpevole debolezza. Oimè, mi sento 265 1, 8| usatele carità. Non le date il colpo tutto ad un tratto.~RID. 266 2, 15| bestemmia; tira fuori i coltelli. (Dove è andato quel maladetto 267 | colui 268 | com' 269 1, 6| Eh favorisca.~ROB. Che mi comandate?~FAB. Oggi avrà la bontà 270 1, 11| condotta, perché non mi avete comandato di farlo. ~EUG. Eh, dite 271 2, 9| FUL. Io non son degno dei comandi della signora Eugenia.~FAB. 272 0, aut| principale movente della Comica azione. Questa Commedia, 273 0, aut| legge~ ~Poche sono quelle Commedie, nelle quali non entrino 274 3, 5| dilettissima sua cognata. Ha commesso un error grandissimo. Si 275 1, 8| vo' disimpegnar dalla mia commissione: parlar con una di esse, 276 3, 9| tanto, signora. Ma uno stato comodo non vi mancherà.(ad Eugenia) ~ 277 2, 2| mondo è mondo un cappone compagno? Lasciami vedere quella 278 1, 2| carità.~EUG. Siete molto compassionevole.~FLA. Oh. io non posso vedere 279 1, 10| merita di essere un poco più compatita. Se poi vi sembra aver giusto 280 1, 11| appagatevi dell'onesto, compatite le mie circostanze, e per 281 2, 6| Così dovete dire, e mi compiaccio ma dei casi ne potriano 282 2, 13| conversazione, unicamente per compiacere a mio zio? M'imputate a 283 3, 13| rigoroso, se il vostro cuor lo comporta; in ogni guisa mi duole 284 2, 10| Succianespole si è scordato di comprare una cosa. Vado io, e torno 285 1, 1| EUG. E anch'egli si può compromettere dell'amor mio.~FLA. L'amate, 286 1, 6| giorno d'oggi c'è poco da compromettersi, ci sono più debiti che 287 0, per| rappresenta in una stanza comune,~in casa di Fabrizio, in 288 2, 15| segreti, non avete tempo di comunicarveli in casa? Anche qui venite 289 3, 12| FUL. Resterò qui, se mel concedete.~EUG. Non volete essere 290 3, ul| dei Cavalieri! ~FUL. Deh concedetemi che io le porga la destra. ( 291 3, 1| veneri anche per questo e che concepisca dell'avversione alla di 292 3, 5| so: è uno sdegno da voi concepito per timore di non essere 293 3, ul| molto, e la fortuna le ha concesso in isposo il re de' galantuomini, 294 2, 9| quanto vuole a vestirsi, a conciarsi, e a venire a bell'agio. ~ 295 3, 12| ho seco lui trattato, e concluso il maggior affare che mi 296 1, 6| dell'arte. Signore nipoti, conducete questo cavaliere a vedere 297 1, 11| vogliono venir questa sera, per condurmi a spasso con loro.~FUL. 298 3, 12| placidamente; mi esibisce poter condurre la moglie in casa. È pronto 299 2, 8| vi sentite in istato di confermarlo...~ ~ 300 2, 15| Egli non mi usa simili confidenze. ~CLO. Male, signor cognato; 301 1, 6| uomini la sincerità.~FLA. Lo conoscerete da un pezzo, questo signore. ( 302 1, 6| delle cose! Oh io poi per conoscerla non la cedo ai primi conoscitori 303 3, 1| TOG. (Non vorrei nemmeno conoscerlo, non che essere al suo servizio. 304 1, 6| conoscerla non la cedo ai primi conoscitori del mondo.~EUG. (Poveri 305 3, 9| esaltar meno le persone non conosciute, e a risparmiare gli insulti 306 2, 3| padronanza assoluta, ch'è conosciuto da tutta l'Europa, è stimato 307 2, 3| faccia informare, e si faccia consegnar le scritture. ~RID. Ma se 308 1, 4| sigillar da me.~EUG. La voglio consegnare io a Tognino acciò possa 309 3, 6| amor vostro, ne verrà in conseguenza il fine della mia vita, 310 3, 9| felice, se avessi la sorte di conseguirla.~FAB. Ah nipote, questa 311 2, 13| privatemi della vostra vista, ma conservatemi i giorni vostri. Vivete, 312 1, 1| ricco, è di buonissimo core. Considerate che voi avete pochissima 313 3, 5| innocenti; odiate chi vi consiglia al bene; tradite voi stessa; 314 1, 4| Sentite: Mi hanno tanto consolato le vostre righe, che non 315 3, ul| applaudiscano alle nostre consolazioni. ~ ~FINE DELLA COMMEDIA!~ 316 1, 6| FAB. Mi dà parola?~ROB. Contentatevi...~FAB. Mi dà parola?~ROB. 317 3, ul| persuaso dalle mie ragioni, si contenterà che il signor Fabrizio gli 318 2, 9| affari; non potrò essere continuamente a servirla. Ecco chi la 319 1, 8| queste nozze?~RID. Tutto al contrario. Vi dirò quel ch'io son 320 3, 9| nipote vale un tesoro; ma le convenienze della mia casa esigono qualche 321 2, 3| per dirla, ma siamo per convenire cogli avversari, e terminarla 322 3, 12| abbracciarla. Fa ora i suoi convenivoli con il signor Fabrizio e 323 2, 13| convenienza di sedere in conversazione, unicamente per compiacere 324 0, aut| Voler che il balsamo si converta in veleno! Pazzie, pazzie. 325 3, 4| marito, non seguiteranno a convivere insieme? (alterata)~FLA. 326 1, 6| danari gettati! Ha tutte copie e gliele fanno pagare per 327 3, 12| Oimè, mi sento morire. (si copre col fazzoletto e resta così) ~ 328 1, 1| a forza di spendere in corbellerie ha precipitata la casa; 329 1, 11| avvenire voglio assolutamente correggermi, vo' moderarmi. Già so che 330 1, 6| quella notte inestimabile del Correggio. Tesori, signor Conte, tesori.~ 331 1, 6| ella merita una fortuna corrispondente alle sue rare prerogative.~ 332 3, 1| innocente, e questa loro buona corrispondenza, è quella che fa delirar 333 1, 1| cercate che d'inquietarlo, e corrispondergli con mala grazia. ~EUG. In 334 1, 2| bisogna esser poi tanto corrive, e non è sempre ben fatto 335 2, 11| capace di interrompere il corso dei vostri amori. ~FUL. 336 3, 1| ella sola esser servita, corteggiata, distinta, e non soffre 337 1, 2| che lo consoli il mio caro coruccio bello.~FLA. In nome vostro.~ 338 1, 6| da monarca.~FAB. Picciole cosarelle da pover'uomo. Si serva, 339 2, 14| famosissimo, magnificentissimo Cosmopolita. (parte) ~ ~ 340 3, 9| Roberto e detta~ ~FAB. Cospetto di bacco! chi sono io in 341 2, 9| puro purissimo della più cospicua cittadinanza sino al tempo 342 1, 5| gran personaggio. Sarà di costa di re. Egli magnifica tutte 343 1, 8| riconoscessi pentito. Tant'è, è costantissimo, vuol~ch'io lo faccia. Chiamatemi 344 3, 6| del mio dovere mi ha da costare la perdita dell'amor vostro, 345 3, 1| parlato alla buona, non credendo mai che fosse gelosa di 346 3, 11| sono; riderà piuttosto, se crederà ch'io mi sia legata altrui 347 3, 9| fede all'elogio, spero non crederete al biasimo con cui vorrebbe 348 1, 8| LIS. Non ci credo e non ci crederò mai. Ne ho vedute tante 349 3, 1| della tenerezza e se non credesse di essere amata? ~TOG. Ma 350 2, 12| Mia sorella, poverina, credetelo, vi ama di vero cuore. Io 351 3, 11| me quell'amore ch'io mi credeva, di che ha da fremere e 352 3, 8| contro me stessa per avergli creduto. E sarò così sciocca di 353 3, 11| Fulgenzio mi veda sposa, e crepi di gelosia. So che viverò 354 2, 9| lasciatelo andare.~FUL. (Se non crepo, è un prodigio).(da sé)~ 355 2, 13| FUL. Lasciatemi stare. (crescendo il caldo)~EUG. Per carità.~ 356 2, 10| che or ora vengo, e senti: cresci qualche cosa per due persone 357 0, aut| principalmente è il flagello de' cuori amanti, intorbida il bel 358 2, 3| causidico di Milano, il primo curiale del mondo, il più bravo 359 2, 3| Ridolfo, dal principe dei curiali; gliela farà guadagnare 360 3, 12| avrete reso conto della custodia, in cui gli teneste la sposa.~ 361 | dacché 362 1, 9| LIS. (Oh, questi si amano daddovero!) (da sé e parte)~ ~ 363 1, 6| del mondo.~EUG. (Poveri danari gettati! Ha tutte copie 364 2, 1| l'avvenire, che non gli darà più disgusti, che non parlerà 365 2, 2| FAB. (È vero. Non importa; darai a me una posata di stagno; 366 2, 9| Se foste mia figlia, vi darei degli schiaffi). (da sé)~ 367 1, 7| Succianespole, che cosa daremo oggi da pranzo a sua Eccellenza? ( 368 2, 4| voglio far una lite per dargli gusto).(da sé) ~FLA. E così, 369 0, aut| guardarsene, o moderarla. Darsi de' pugni pel capo, stracciarsi 370 2, 13| arrabbiar d'avvantaggio, datelo qui. (si accosta per averlo) ~ 371 2, 13| sospira con isdegno)~EUG. Datemi quel coltello.~FUL. Signora 372 3, 1| fratello.~TOG. Io credo che debba esser qui a momenti; Una 373 1, 6| compromettersi, ci sono più debiti che ricchezze. Dei Conti 374 1, 11| mia cognata. Ma sapete il debito che mi corre. Mio fratello, 375 3, 5| passione. Sono stato io più debole è più mentecatto di lei, 376 3, 12| cara sposa.~EUG. No, non deggio esserlo; abbandonatemi.~ 377 | degl' 378 3, 9| Come? Il signor Conte si degnerebbe di sposar mia nipote?~ROB. 379 3, 3| esserlo, perché sono assai delicata. Si è pacificato più volte; 380 3, 5| Fulgenzio! Ecco lo sforzo della delicatezza d'onore! Ha detto una parola 381 1, 11| soffrir niente il signor delicato. Finalmente chi vuol bene 382 3, 1| corrispondenza, è quella che fa delirar la signora Eugenia. ~TOG. 383 3, 1| termineranno questi loro deliri?~LIS. Subito che il signor 384 2, 13| a mio zio? M'imputate a delitto l'avergli palesato l'amor 385 | dello 386 2, 13| faccia, che pare il vero demonio). (da sé)~FUL. (E stimo 387 2, 13| Straccia il fazzoletto coi denti)~EUG. Mi duole del tempo 388 | dentro 389 3, 5| può burlarsi di me, può deridermi, può insultarmi, ma non 390 3, 12| trionfa della mia buona fede, deridi un misero che per te more, 391 1, 8| licenzia dalla signora Eugenia. Desidera farlo con~civiltà, ma qui 392 2, 8| serietà) ~EUG. Si fa sempre desiderare il signor Fulgenzio. (allegra)~ 393 2, 8| Io non merito di essere desiderato. (mostrando indifferenza) ~ 394 3, 5| buon animo.~EUG. Se non desidero che compiacervi!~FUL. Mi 395 3, 1| e Tognino~ ~LIS. Ma che desinare arrabbiato è stato quello 396 2, 13| sospettoso. Amore l'indusse al desio di acchetarvi, e la debolezza 397 3, ul| concedetemi che io le porga la destra. (a Fabrizio) ~FAB. Sì, 398 2, 3| LIS. Che comanda?~FAB. Di' subito ad Eugenia, che venga 399 1, 6| le cose, ma non credo si dia un pazzo più grande di lui). ( 400 3, 1| padrone. (da sé)~LIS. O diancine! Non sono in allegria, no. 401 2, 1| Non basterebbe ch'io gli dicessi che venga qui?~FLA. Si; 402 3, 1| colui specialmente che si è dichiarato per lei, e ogni cosa le 403 2, 13| acchetarvi, e la debolezza le die' il cattivo consiglio. Tutto 404 1, 11| aspetti.~EUG. Io lo so, perché differite.~FUL. E perché?~EUG. Perché 405 1, 8| faranno la pace.~RID. Mi par difficile.~LIS. L'hanno fatta tante 406 1, 6| Apelle. Signor Conte, ella si diletterà di pitture.~ROB. Certamente, 407 3, 5| detto una parola torta alla dilettissima sua cognata. Ha commesso 408 1, 6| ROB. Certamente, me ne diletto assaissimo.~FAB. Eh, gli 409 2, 3| domanda il perché?~FAB. Dille che venga qui, che una persona 410 3, 3| che di giorno in giorno vo dimagrando; e per chi? Per un ingrato. 411 2, 6| forzate a retrocedere, a diminuire. Caso mai che il vostro 412 2, 2| vitella. Ah? Che dite? È da dipingere? È cosa rara? Eh, la vitella 413 0, aut| e se non mi vergognassi, direi da chi li ho veduti. Povera 414 1, 6| da sé) ~FAB. È stato diretto a me da un amico mio di 415 2, 9| FAB. Proviamo, andate a dirglielo in nome mio.~FUL. No certo, 416 2, 9| pezzo. Ha una lite, e gliela dirige quell'uomo grande, quell' 417 1, 8| Fulgenzio m'ha detto di dirlo pubblicamente. L'amico, 418 2, 1| camera, si è messa a piangere dirottamente, e non vi è stato caso di 419 2, 15| cieli! prevedo qualche nuovo disastro). (da sé) ~CLO. Voi mi mortificate, 420 3, 12| volete essere col fratello a discorrere degli affari vostri? ~FUL. 421 3, 9| biasimo con cui vorrebbe discreditarmi. ~ROB. Tant'è vero ch'io 422 3, 9| giovane come lei. ~FAB. Mi disdico di quel che ho detto. È 423 2, 9| ci stia per iscoprire il disegno). (da sé) ~EUG. (Stupisco 424 1, 6| morto miserabile, il povero disgraziato).(da sé) ~FAB. È una donna 425 3, 3| dovrebbe, cosa gl'importerebbe disgustar per me la cognata? Oh! gliel' 426 1, 2| Credete che io abbia piacere a disgustarlo? Signora no. Fate anzi una 427 1, 1| davvero!~FLA. E sempre lo disgustate.~EUG. Ho questo temperamento. 428 1, 1| sera si è più del solito disgustato, e starete un pezzo a vederlo! ~ 429 2, 1| avvenire, che non gli darà più disgusti, che non parlerà più di 430 2, 6| consorte; so di avergli dato un disgusto, me ne dispiace, e non son 431 1, 8| in ogni modo io mi vo' disimpegnar dalla mia commissione: parlar 432 1, 8| per carità ch'io venissi a disimpegnarlo.~LIS. Non ci credo e non 433 2, 13| sincera dichiarazione tende a disingannare chi per avventura si lusingasse 434 3, 6| che mi sono abbastanza disingannata. ~FUL. Ah nemica della ragione, 435 3, 5| preferita; ma, carda Eugenia, disingannatevi; vi amo e vi stimo sopra 436 3, 12| così) ~FUL. Ah perfida! ah disleale! quest'è l'amore? questa 437 2, 6| una verità, che non mi fa disonore. Sono innamorata, signore, 438 1, 9| Ridolfo, chiamandolo in disparte con ansietà)~RID. (Non l' 439 2, 9| dunque. (a Fulgenzio)~FUL. Dispensatemi. Son certo che mia cognata 440 2, 1| pure che piange, che si dispera, e lo persuada ad essere 441 3, 6| Farò una risoluzione da disperato.~ ~ 442 3, 9| quell'ingrato frema, e si disperi, e si penta, quando mi avrà 443 1, 1| qualche ambasciata che vi dispiaccia.~EUG. Ha della roba il servitore.~ 444 3, 7| Perdonatemi, signora, s'io vi dispiaccio. Mi preme l'onor dell'amico. 445 3, 1| LIS. È puntigliosa. Non le dispiacciono le attenzioni che usa il 446 2, 9| Non l'obbligate a dar un dispiacere a quella povera signorina . ~ 447 2, 8| FUL. Non signora; non mi dispiacerebbe, se si dicesse la verità. ~ 448 3, 3| mariterà. (a poco a poco si dispone a piangere) ~ ~ ~ 449 3, 12| Fulgenzio, maltrattatemi, disprezzatemi, che avete giusta ragion 450 2, 9| favorirmi per tempo.~FUL. (E mi dissero ch'era venuto in quel punto! 451 3, 5| ragione. Accompagnatela pure. (dissimulando) ~FUL. Me lo dite di cuore?~ 452 1, 11| fingere. Non vorrei che dissimulasse. Orsù, non principiamo a 453 1, 6| di quadri e non sapremmo distinguere come voi...(a Fabrizio)~ 454 3, 1| premura per la cognata, distragga il signor Fulgenzio dall' 455 2, 9| se non temessi di recar disturbo alla compagnia. ~EUG. Che 456 3, 11| di quel perfido, di quel disumano... Oh cieli! eccolo. A che 457 2, 6| avrà i suoi motivi.~EUG. Diteglielo liberamente, se ha piacere 458 2, 13| Una parola sola.~FUL. Via; ditela. (come sopra)~EUG. Placatevi, 459 3, 9| risolvete. In un momento potete diventare una gran dama, una gran 460 2, 15| poco tempo; da che vi sono diventata noiosa. ~CLO. Eppure mi 461 2, 12| preso un altro sistema, son diventato pacifico. Non mi riscaldo 462 3, 5| perdere la ragione, son divenuto brutale, nemico degli uomini 463 3, 3| Se tirerò innanzi così, diverrò tisica, morirò disperata. 464 2, 11| Lasciatelo dire; lasciate che si diverta.~FUL. Mi dicono che a Roma 465 2, 5| Stiano in allegria, si divertano ch'io anderò a lavorare; 466 2, 6| molestia su questo punto. Divertiamoci; parliamo di cose liete. ( 467 1, 3| Quando è in casa procura di divertirla.~EUG. E la diverte bene? ( 468 1, 11| importanti, ed io starò a divertirmi con mia sorella, o anderò 469 1, 11| favorite portarmelo, che mi divertirò un poco dopo cena a giocare 470 3, 12| moglie in casa. È pronto dividere, s'io lo voglio, l'abitazione 471 1, 10| Tutti in questo mondo ci dobbiamo compatire l'un l'altro, 472 1, 7| mi pare.~FAB. Sì, erano dodici. Sei le ho impegnate, restano 473 2, 9| camera.~FAB. Voglio fare un dolce e brusco per il mio padrone. 474 2, 11| si pasce di sdegno, ma di dolcezze. (a Fulgenzio e ad Eugenia) ~ 475 2, 13| del cuore. ~FUL. Anima mia dolcissima, cuor mio caro, vi domando 476 1, 10| sembra aver giusto motivo di dolervi di lei, pensateci prima 477 3, 4| cognato! ~FLA. Io so che si è doluta molto di lui e dice che 478 1, 11| bene?~FUL. Credetemi, che domandandomi questa cosa, voi mi offendete.~ 479 3, 5| signora. Volete che vada io a domandarle scusa per voi? ~FLA. Che 480 2, 14| Fulgenzio? ~EUG. Mi par di sì, domandatelo a lui.~FAB. Vi è venuto 481 3, 3| volte; si è umiliato; mi ha domandato perdono, non vorrà più farlo, 482 2, 13| la mia onoratezza: quali domestichezze ho io praticate col Conte, 483 3, 1| della signora Eugenia, è la dominante? ~LIS. Oh, l'amore, l'amore. 484 1, 11| ad una donna le si deve donar qualche cosa. Bella maniera 485 3, 5| voi stessa; calpestate i doni del cielo: e non arrossite 486 3, 12| tuoi rimorsi; e per ultimo dono di chi tu sprezzi, assicurati 487 2, 13| come sopra)~EUG. (Finto! doppio come le cipolle!) (da sé)~ 488 2, 13| EUG. Ma si consoli, che dormirà i suoi sonni... ~FUL. (Tira 489 3, 4| ritirarmi dal mondo.~FLA. Sì sì; dormiteci sopra e non sarà altro. ~ 490 3, ul| mondo, il più saggio, il più dotto, il più nobile cittadino 491 1, 9| è andata bene. Lisetta, dovè la signora Eugenia?~LIS. 492 3, 12| una nuova, che mi lusingai dovesse rendervi consolata? Ardireste 493 3, 5| è più mentecatto di lei, doveva conoscere il peso delle 494 3, 9| sublime, illibato, celebre, dovizioso, rampollo illustre di eccelsi 495 0, aut| fedelmente, perfettamente, dovrebbero esser felici, tanto più 496 1, 1| ch'egli merita e che voi dovreste usargli per giustizia e 497 1, 11| volete fare il torto di dubitarne? So che vi sta sul core 498 2, 2| molto tardi.~FAB. Eh, non dubitate di niente. Se vado io in 499 3, 1| guarda) ~LIS. (Certo, se durano a far questa vita, io non 500 2, 6| anche il buon cuore, quando eccede, è soverchio (sempre in