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| Carlo Goldoni Gli innamorati IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 3, 9| dovizioso, rampollo illustre di eccelsi progenitori, il fiore della
502 | Eccomi
503 | eglino
504 3, 1| avveduto questa mattina quando elle mi ha tirato giù per saper
505 1, 6| merito nessuno di questi elogi.~FAB. Eh, non serve dire
506 3, 9| non avrete dato fede all'elogio, spero non crederete al
507 2, 13| temperamento. Le sarà parso vedervi entrare burbero e sospettoso. Amore
508 3, 5| dirò io.~EUG. Voi non c'entrate, signora. (a Flamminia)~
509 2, 9| bell'agio. ~FLA. (Pare che c'entri il diavolo a bella posta.) (
510 0, aut| Commedie, nelle quali non entrino innamorati, e in quasi tutte
511 1, 7| sì.~FAB. Una zuppa con le erbucce?~SUC. Gnor sì.~FAB. Con
512 3, ul| FAB. Sì, generoso nipote: eroe del Ticino, gloria del nostro
513 2, 9| Fulgenzio, faccia un'azione eroica.~FUL. (Mi fa specie che
514 3, 5| cognata. Ha commesso un error grandissimo. Si sente morire
515 3, 9| Fareste meglio, signore, a esaltar meno le persone non conosciute,
516 0, aut| amore. Ne ho veduti degli esempi cogli occhi miei, e se non
517 3, 12| accorda placidamente; mi esibisce poter condurre la moglie
518 3, 9| convenienze della mia casa esigono qualche dote). (piano a
519 2, 2| che roba! che piatto! che esquisitezza! Ne avete da mangiar una
520 1, 8| per ordine di suo zio gli fà veder certi quadri.~RID.
521 2, 2| s'incammina adagio)~FAB. Fa' presto.~SUC. Gnor sì (come
522 2, 13| niente, vi dico.~EUG. Non facciam ragazzate.~FUL. All'onore
523 | facciate
524 | facessi
525 | faceste
526 1, 8| eglino la cagione.~LIS. Oh, è facile indovinare il perché. Avranno
527 1, 5| Non istate a credere sì facilmente...~EUG. O già, io non credo
528 3, 12| voglio, l'abitazione e le facoltà. Mi ama tanto, che nulla
529 1, 6| Otricoli, una delle prime famiglie d'Italia, di una ricchezza
530 2, 14| maraviglioso, stupendo arcano del famosissimo, magnificentissimo Cosmopolita. (
531 0, aut| convien che sien leggieri, fantastici e quasi irragionevoli i
532 1, 7| cavalieri ch'io servo mi faran cavalcare con le staffe
533 | faranno
534 2, 9| fate tanto pregare.~FUL. Mi farei pregar meno, se non temessi
535 1, 7| Eccellenza.~FAB. Qualche volta mi faresti arrabbiare con questa tua
536 | farle
537 | farsi
538 | farvi
539 2, 2| tanto camminato,. ho tanto faticato, che mi gira la testa. Ma
540 | fatte
541 3, 1| delle massime poco a lei favorevoli. Sa di aver poca dote. Ha
542 1, 9| da sé)~FUL. Se volesse favorir di venire...~LIS. Glielo
543 2, 9| Ridolfo. Bravo; è venuto a favorirci, ho piacere, vuol restare
544 1, 11| di carte che vi avanzi, favorite portarmelo, che mi divertirò
545 0, aut| Due persone che si amano fedelmente, perfettamente, dovrebbero
546 3, 12| quest'è l'amore? questa è la fedeltà? No, che non aveste amore
547 1, 7| SUC. Gnor sì.~FAB. E coi fegatelli arrostiti?~SUC. Gnor sì.~
548 1, 2| per solito amareggiata di fele.~FLA. È amore, è amore!~
549 0, aut| perfettamente, dovrebbero esser felici, tanto più ch'io non figuro
550 0, aut| coltello, con cui si vuol ferire l'amante invasato da quest'
551 2, 3| dello Stato Romano, che ha feudi con padronanza assoluta,
552 3, 8| della sua perfidia? No, non fia vero; vada egli, ed ammiri
553 2, 9| compagnia. ~EUG. Che ragioni fiacche! dite che non volete restare
554 3, 5| non fo poco, se ho tanto fiato da poter parlare. L'amor
555 1, 1| la prima volta.~FLA. Vi fidate troppo della sua bontà.~
556 2, 4| servitore come lui non si trova. Fidato, attento, sollecito, pontuale,
557 2, 6| vostro amante non fosse fido, quanto voi siete, avrò
558 2, 9| Flamminia.~FLA. Signore. Bella figura!~FAB. Sapete voi dove sia
559 2, 7| a Lisetta)~LIS. (Dalla finestra).~EUG. (Era solo?)~LIS. (
560 2, 11| vorrei pregarvi di una finezza). (al Conte) ~ROB. (Comandatemi). (
561 2, 8| FUL. Non mancherà tempo. (fingendo allegria)~EUG. Chi ha tempo,
562 1, 11| a due mani)~EUG. Animo; finiamo queste sguaiaterie. (fra
563 3, 1| Tognino)(dubito che non voglia finir in bene). (da sé)~TOG. Vi
564 1, 11| battersi)~EUG. Non la volete finire?(con un poco di tenerezza)~
565 3, 1| LIS. Voglia il cielo che finiscan di penare. Vi assicuro che
566 3, 6| comandatemi.~EUG. Andate, finitela, e non mi tormentate di
567 1, 8| come un cane arrabbiato e fino con le lagrime agli occhi
568 3, 12| amore per me. Furono sempre finti i vostri sospiri. Mendaci
569 1, 6| mio di Bologna, che è il fior de' galantuomini, ed il
570 3, 9| eccelsi progenitori, il fiore della nobiltà, l'esempio
571 2, 11| gusto non ve lo darò più. Ho fissato di non volermi più scaldare
572 0, aut| Italia principalmente è il flagello de' cuori amanti, intorbida
573 1, 7| arrabbiare con questa tua flemmaccia maledetta.~SUC. Io son lesto.~
574 3, 12| istancarmi le gelosie mal fondate, i sospetti ingiuriosi,
575 3, 1| s'inquieta. Ed ecco le fonti donde derivano le smanie
576 2, 13| partire) ~FUL. Buon viaggio. (forte)~EUG. Felice ritorno (si
577 1, 7| importa. Io ho da avere delle fortunaccie. I gran soggettoni ch'io
578 3, 13| che aveste me in aiuto; fortunata Eugenia, che ha una sorella
579 3, 13| Fulgenzio) ~FUL. Ah sì, fortunatissimo Conte. ~FLA Fortunato voi
580 1, 6| meno degli altri; le mie fortune sono assai limitate. Quelle
581 2, 6| eccesso, per lo più sono forzate a retrocedere, a diminuire.
582 3, 5| intaccar nell'onore. ~EUG. Se fossi un uomo, mi sfiderebbe alla
583 1, 7| sì.~FAB. Un fricandò alla francese?~SUC. Gnor sì.~FAB. Una
584 1, 6| cose che non le ha il Re di Francia. Originali dei primi maestri
585 3, 9| detto. È una sciocca, è una frasca, è un'impertinente. ~EUG.
586 3, 1| cognato si amavano come fratelli. ~LIS. E quest'amore innocente,
587 3, 9| essere che quell'ingrato frema, e si disperi, e si penta,
588 2, 11| indifferenza, ma si siede che freme) ~FLA. (Signor Conte, vorrei
589 3, 7| FUL. Barbara! (ad Eugenia, fremendo)~EUG. Sono stanca.~FUL.
590 3, 12| Ardireste voi paventare, ch'io frequentassi con passione mia cognata?
591 1, 11| letto sì presto. Voi avete fretta di partire la sera, e vi
592 1, 7| maccheroni?~SUC. Gnor sì.~FAB. Un fricandò alla francese?~SUC. Gnor
593 1, 2| propriamente adorare. (parte coi frutti)~ ~
594 2, 8| ROB. La sua allegrezza è frutto della vostra venuta, signore.~
595 2, 13| dico di core, il cielo mi fulmini.~FUL. Ma perché addomesticarvi
596 3, 2| qui vi dico.~LIS. (Oh, le fuma il capo davvero). (da sé
597 | fummo
598 2, 13| Fulgenzio? Io darmi ad altri fuorché al mio bene, all'anima mia,
599 3, 5| incauto, il malaccorto, il furente. Eugenia mi ama, ed è per
600 2, 12| ora lo farete dar nelle furie. ~FUL. Oh, non vi è dubbio.
601 1, 1| il servitore.~FLA. Povero galant'uomo! è di bonissimo core.~ ~
602 2, 11| Sì, certo, ed hanno una galanteria sorprendente.~FUL. Sono
603 0, aut| minacciare la propria vita sono galanterie di questo gentile amore.
604 1, 9| partiste mi sono sentito gelar il sangue. Sarei caduto
605 0, aut| irragionevoli i motivi de' gelosi sospetti, e ciò per rendere
606 1, 3| marito è anche qualche poco geloso: è andato a Genova per affari,
607 3, ul| a Fabrizio) ~FAB. Sì, generoso nipote: eroe del Ticino,
608 1, 3| poco geloso: è andato a Genova per affari, l'ha raccomandata
609 3, 9| conto di quella sorta di gente. In casa mia non ci verrà
610 2, 11| avessi un'amante, come questa gentil signora, mi chiamerei fortunato. ~
611 0, aut| sono galanterie di questo gentile amore. Non è da romanzo
612 0, per| cognata di Fulgenzio~ROBERTO gentiluomo~RIDOLFO amico di Fabrizio~
613 2, 13| prende velocemente e lo getta via) ~FUL. (Mi sento morire). (
614 2, 13| sasso al collo, e andarmi a gettar nel Naviglio). (da sé) ~
615 1, 6| mondo.~EUG. (Poveri danari gettati! Ha tutte copie e gliele
616 2, 14| terra? (Non sappia, ch'io mi gettava ai piedi della nipote). (
617 1, 3| egli vero?~TOG. Sì signora, giocano, qualche volta.~EUG. E vanno
618 1, 11| divertirò un poco dopo cena a giocare una partita con mia sorella. ~
619 3, 9| a tutte le donne, è una gioia, è un incanto. Sa di tutto,
620 1, 4| consolare la vostra cara gioietta.~EUG. Con quella bella grazietta! (
621 1, 11| dice ella di queste belle giornate?~FUL. Con questo ella, con
622 0, aut| pazzie. Specchiatevi, o giovani, in questi Innamorati ch'
623 0, aut| chi li ho veduti. Povera gioventù sconsigliata! Volersi tormentar
624 2, 2| ho tanto faticato, che mi gira la testa. Ma ho fatto poi
625 2, 14| Sì, certo, mi è venuto un giramento di capo: non avete osservato,
626 2, 13| ho da fare io con questo girandolone? Meglio che me ne vada). (
627 1, 11| Fermatevi, che mi fate girar il capo.~FUL. Né di lui,
628 1, 11| importa? (passeggiando in giro con isdegno)~EUG. Fermatevi,
629 2, 6| Anzi, quando le cose sono giunte all'eccesso, per lo più
630 3, 12| sostenuta)~FUL. Perché è giunto in Milano il di lei consorte. ~
631 2, 3| di tutto il regno della Giurisprudenza. ~ROB. Me ne rallegro infinitamente.~
632 3, 3| disgustar per me la cognata? Oh! gliel'ha raccomandata il fratello.
633 1, 6| gettati! Ha tutte copie e gliele fanno pagare per originali!). (
634 2, 9| qualcheduno s'inganna, resterò a godere le vostre grazie. ~FAB.
635 1, 9| Tenete queste poche monete, godetele per amor mio, e voi, Ridolfo
636 3, 12| invettive e gl'insulti. Godi, o barbara, della mia disperazione,
637 2, 2| una spesa, che ne anche il governatore... Succianespole, è vero? ~
638 1, 6| a nessuno. Ho delle idee grandiose sopra di lei.~ROB. In fatti
639 1, 7| Semino per raccogliere e il grano della mia testa m'ha da
640 1, 1| usargli per giustizia e per gratitudine. È un uomo civile, è un
641 2, 15| Sarebbe un insulto troppo grave al decoro mio. Fortuna che
642 1, 4| gioietta.~EUG. Con quella bella grazietta! (con ironia)~FLA. Che modo
643 1, 3| TOG. Qualche volta.~EUG. È grazioso veramente, il vostro padrone...
644 2, 15| qualche volta.~EUG. E da me grida, bestemmia; tira fuori i
645 2, 1| signor Fulgenzio è partito gridando, chiamando il diavolo, che
646 2, 2| signor Ridolfo: un pezzo grosso; uno di quelli, che fanno
647 2, 3| dei curiali; gliela farà guadagnare senz'altro. ~ROB. Ma se
648 2, 15| ora non posso parlare. (guardandosi da Eugenia) ~EUG. Che cosa
649 1, 1| oramai non vi posso più guardar con amore.~EUG. Bella davvero!
650 0, aut| impazzire chi a tempo non sa guardarsene, o moderarla. Darsi de'
651 2, 14| Aspettate, che vi voglio guarir del tutto. Vado a prendere
652 1, 6| Veronese, quella meraviglia del Guercino, quell'aurora inimitabile
653 3, 13| cuor lo comporta; in ogni guisa mi duole d'avervi offeso,
654 | han
655 1, 6| dare a nessuno. Ho delle idee grandiose sopra di lei.~
656 3, 13| perdono. ~FUL. Ah non più, idolo mio!~EUG. Sì, perdonatemi.~
657 1, 3| han veduti a spasso anche ier sera.~TOG. Può essere.~EUG.
658 1, 3| che ora è venuto a casa, iersera, il vostro padrone?~TOG.
659 3, 9| quello stolido? per quell'ignorante? uomo vile, indegno della
660 2, 3| che legali? Sono tutti ignoranti. Questi è il legale, e non
661 2, 2| cinquecento persone. ~FLA. Ih che sparata!~FAB. Per modo
662 1, 11| sia di buon umore. Mi pare ilare in volto. Ma qualche volta
663 3, 5| vostro talento. La vostra ilarità in un caso simile dipende,
664 3, 4| vi sposa, non sarà cosa illecita che lo preghiate di metter
665 3, 9| Otricoli, cavaliere sublime, illibato, celebre, dovizioso, rampollo
666 3, 13| l'ama. Il Conte fu da me illuminato. Seppe che lo faceva per
667 3, 11| che il Conte mi piaccia; imiterò l'indifferenza di quel perfido,
668 3, 1| assiduità di servirla; s'immagina che gli possano insinuare
669 3, 9| Ha tutte le buone parti immaginabili della bontà. ~ROB. Credo
670 1, 6| Italia, di una ricchezza immensa.~ROB. Mi fa troppo onore
671 3, 9| fortuna, e per me una gloria immortale. Il signor conte d'Otricoli,
672 3, 14| sorella. ~FAB. Non è degno d'imparentarsi con me.~FLA. Sentite. La
673 0, aut| il Mondo, e arriva a far impazzire chi a tempo non sa guardarsene,
674 1, 1| testa? Che Fulgenzio sia impazzito per la cognata? Sapete pure
675 2, 11| fortunato. ~FUL. E chi v'impedisce una sì gran fortuna?~ROB.
676 3, 6| accordarmi?~EUG. Io non v'impedisco che la conduciate.~FUL.
677 1, 7| restano sei. Siamo in quattro, impegnamone due. ~SUC. Gnor sì.~FAB.
678 3, 12| incauta! ah ingrata! perché impegnarmi col Conte?) (smaniosa e
679 1, 7| erano dodici. Sei le ho impegnate, restano sei. Siamo in quattro,
680 2, 6| fortuna, nei casi che possono impensatamente accadere; in qualche esempio
681 1, 6| non li avrà la tavola dell'Imperadore, e saranno fatti dalle mie
682 3, 9| sciocca, è una frasca, è un'impertinente. ~EUG. Signor Conte, siccome
683 2, 6| rincresce che inutilmente impiegate il vostro amore e la vostra
684 1, 11| interessi, avete degli affari importanti, ed io starò a divertirmi
685 3, 7| dico; ed egli persiste ad importunarmi. ~RID. Via dunque, rammentatevi
686 3, 12| sì gran torto. Pure, se l'impressione nell'animo vostro non può
687 2, 13| compiacere a mio zio? M'imputate a delitto l'avergli palesato
688 2, 2| lavorare.~SUC. Gnor sì (s'incammina adagio)~FAB. Fa' presto.~
689 3, 9| donne, è una gioia, è un incanto. Sa di tutto, sa far di
690 3, 12| servirla, terminato ho l'incarico di accompagnarla ~EUG. E
691 3, 12| meno rispetto. ~EUG. (Ah incauta! ah ingrata! perché impegnarmi
692 3, 5| cognata; sono stato io l'incauto, il malaccorto, il furente.
693 3, 7| Sì, andiamo. (smanioso e incerto)~RID. Ma se ve lo dice ella
694 1, 11| dell'amor mio? In un anno incirca che ho la consolazione della
695 2, 11| Roma, signore, degli uomini incivili ve ne sono ? (a Roberto) ~
696 1, 11| non posso trattarla con inciviltà; se siete una donna ragionevole,
697 3, 12| sono avveduto della vostra inclinazione pel mio rivale. Erano pretesti
698 2, 11| sentimenti a misura delle sue inclinazioni. ~FLA. Il signor Conte non
699 2, 9| a quest'ora? ~FAB. È ora incomoda questa? Vi mancano due ore
700 2, 9| Sì, vi par cosa propria incomodar una signora a quest'ora? ~
701 2, 1| presa. Perdonatemi, se vi ho incomodato. ~RID. Anzi è onor mio il
702 1, 7| per il mondo mi verranno incontro con le carrozze, coi tiri
703 2, 13| per mente pensieri così indegni di voi e di me? Io amar
704 2, 13| poco, ma lo supererò questo indegnissimo amore). (come sopra)~EUG. (
705 2, 14| Clorinda restano un poco indietro ammirati) ~EUG. (Ah, trema
706 1, 8| appunto vi è una novità non indifferente.~LIS. (La prima l'ho indovinata;
707 1, 1| maniera aspra, litigiosa, indiscreta, con cui solete trattare
708 3, 5| se non mi facesse essere indiscreto, incivile, e quel ch'è peggio,
709 1, 8| indifferente.~LIS. (La prima l'ho indovinata; vo' un po' veder se indovino
710 1, 8| indovinata; vo' un po' veder se indovino ancor la seconda).Viene
711 2, 13| burbero e sospettoso. Amore l'indusse al desio di acchetarvi,
712 1, 6| Buonarotti, quella notte inestimabile del Correggio. Tesori, signor
713 | Infatti
714 3, 13| vivete; il cielo mi vuol infelice. Pazienza. Vi amerò da lontano,
715 2, 3| signor Conte, si faccia informare, e si faccia consegnar le
716 1, 9| sorella.~FUL. (Lisetta è informata di nulla?)~RID. (Sì, qualche
717 2, 8| momento, è stato di già informato dalla signora Eugenia? ~
718 2, 12| pericolo che mi vediate infuriare. Ho preso un altro sistema,
719 2, 9| vedere che qualcheduno s'inganna, resterò a godere le vostre
720 2, 10| SUC. (Come faremo?)~FAB. (Ingegnati).~SUC. (Vi sono quelle di
721 2, 13| compatitemi per carità. (s'inginocchia ai piedi di Eugenia, e restano
722 1, 1| perdono.~FLA. Voi l'avete ingiuriato ed egli vi chiederà il perdono?~
723 3, 12| mal fondate, i sospetti ingiuriosi, le invettive e gl'insulti.
724 1, 11| moscherini col microscopio per ingrandirli. Son troppo caldo, lo conosco
725 1, 6| le vostre grazie. (Egli ingrandisce tutte le cose, ma non credo
726 3, 5| assistenza del cielo? ~FLA. L'ingratitudine è odiosa agli uomini e ai
727 2, 11| che non istiano sempre ingrugnati. (a Roberto) ~FUL. Sarei
728 1, 6| del Guercino, quell'aurora inimitabile di Michel'Angelo Buonarotti,
729 2, 1| non si amano? ~FLA. Sono innamoratissimi, ma sono tutti e due puntigliosi.
730 3, 1| fratelli. ~LIS. E quest'amore innocente, e questa loro buona corrispondenza,
731 3, 5| di affliggere le persone innocenti; odiate chi vi consiglia
732 2, 13| fede che avete di me fa inquietar voi, ed insulta la mia onoratezza:
733 1, 1| e voi non cercate che d'inquietarlo, e corrispondergli con mala
734 1, 7| gnor sì e gnor no?~SUC. Insegnatemi che cosa ho da dire.~FAB.
735 1, 6| maraviglioso, quell'opera insigne del pittor de' pittori.
736 1, 6| due cene singolarissime insigni del Veronese, quella meraviglia
737 3, 1| immagina che gli possano insinuare delle massime poco a lei
738 2, 1| supplico, per amor del cielo, insinuargli di ommettere ogni riguardo,
739 3, 6| medesima!~EUG. Avvertite che insolenze io non ne voglio soffrire.~
740 | Insomma
741 2, 13| me fa inquietar voi, ed insulta la mia onoratezza: quali
742 3, 5| Ella non mi ha sforzato a insultar mia cognata; sono stato
743 3, 5| di me, può deridermi, può insultarmi, ma non mi può intaccar
744 3, 13| a Fulgenzio)~EUG. Sì, insultatemi, che mi si conviene. Conosco
745 2, 15| gelosa di me? Sarebbe un insulto troppo grave al decoro mio.
746 3, 5| insultarmi, ma non mi può intaccar nell'onore. ~EUG. Se fossi
747 | intanto
748 2, 9| al tempo dei Longobardi. Intendente di tutto, specialmente di
749 1, 6| FAB. Che serve? Se non ve n'intendete voi se ne intende il signor
750 1, 6| nipoti.~FLA. Ma noi non ce n'intendiamo di quadri e non sapremmo
751 2, 13| una mela.~EUG. Fulgenzio. (intenerendosi)~FUL. Lasciatemi stare. (
752 3, 5| una maniera, che farebbe intenerire i sassi. Possibile ch'ella
753 1, 8| con una di esse, spiegar l'intenzione dell'amico Fulgenzio, e
754 2, 11| a Roberto) ~FUL. Ella interpreta i miei sentimenti a misura
755 2, 11| signor Conte non è capace di interrompere il corso dei vostri amori. ~
756 2, 1| sofistica. Fulgenzio è caldo, intollerante, subitaneo. Insomma si potrebbe
757 0, aut| flagello de' cuori amanti, intorbida il bel sereno, e fa nascer
758 1, 11| bene io. Ed ella come sta? (intorbidandosi un poco)~EUG. Benissimo.
759 2, 6| bontà, e mi rincresce che inutilmente impiegate il vostro amore
760 0, aut| si vuol ferire l'amante invasato da quest'amore. Ne ho veduti
761 | Invece
762 3, 12| sospetti ingiuriosi, le invettive e gl'insulti. Godi, o barbara,
763 2, 9| quel che farò. Anderò io a invitarla). Succianespole.~ ~
764 3, 4| padrone di casa che l'ha invitata. ~EUG. Ma che cosa le ho
765 2, 9| Conte, si contenta che si inviti a pranzo con noi questo
766 3, 8| perfido mi abbandoni, ma ira contro me stessa per avergli
767 1, 11| anderete.~EUG. Sicuro! (ironica)~FUL. Non volete venire
768 0, aut| leggieri, fantastici e quasi irragionevoli i motivi de' gelosi sospetti,
769 1, 2| scrivere per placarlo e non per irritarlo di più.~EUG. Credete che
770 2, 9| converrà ch'io ci stia per iscoprire il disegno). (da sé) ~EUG. (
771 1, 7| sì.~FAB. Hai denari per ispendere?~SUC. Gnor no.~FAB. T'ho
772 1, 4| termini sufficienti per ispiegarvi il giubbilo del mio cuore.~
773 3, ul| fortuna le ha concesso in isposo il re de' galantuomini,
774 2, 2| perché ha da venir qui? Non istà bene dov'egli sta? ~FAB.
775 3, 12| rivale. Erano pretesti per istancarmi le gelosie mal fondate,
776 1, 5| servitore?~EUG. Niente.~FLA. Non istate a credere sì facilmente...~
777 2, 8| voi poi non vi sentite in istato di confermarlo...~ ~
778 2, 11| lor qualche cosa, che non istiano sempre ingrugnati. (a Roberto) ~
779 1, 4| medesima, con le mie mani l'ho lacerata.(straccia la lettera)~FLA.
780 1, 8| anche detto all'amico che mi lagnerei se, dopo di aver fatto io
781 2, 11| Conte) ~ROB. (Sì, è giusto, lasciamoli in libertà). (a Flamminia)
782 1, 11| vuol bene. Se vuol dire, lasciarla dire. Eccola. Voglia il
783 2, 3| compatisco, hanno pensato meglio lasciarmi solo. ~FAB. Dov'è Eugenia?
784 3, 6| tormentate di più.~FUL. E ho da lasciarvi qui in questo stato?~EUG.
785 3, 9| ci deve essere. Me l'ha lasciata mio padre, e mio zio non
786 2, 4| Voglio andare in cucina a lavorar per il mio padrone: il signor
787 2, 11| da dove viene ora, se è lecito? ~ROB. Da Roma, signore.~
788 3, 11| se crederà ch'io mi sia legata altrui per isdegno. Farò
789 0, aut| L'autore a chi legge~ ~Poche sono quelle Commedie,
790 1, 5| letto il libro del Perché? Leggetelo e lo saprete.~FLA. Sguaiaterie,
791 2, 13| chi ama davvero soffre un leggier travaglio, in grazia di
792 0, aut| passione, convien che sien leggieri, fantastici e quasi irragionevoli
793 1, 7| foco?~SUC. Perché non c'è legna.~FAB. Non mi star a far
794 2, 10| SUC. (Vi sono quelle di legno).~FAB. (Sciocco! la riputazione.
795 1, 7| flemmaccia maledetta.~SUC. Io son lesto.~FAB. Lo sai fare il pasticcio
796 2, 9| chi la servirà. Il primo letterato d'Europa. Uno che vanta
797 3, 7| quel povero sfortunato. Levatelo dalla presenza di una irragionevole,
798 3, 2| Compatisca. (ad Eugenia)~EUG. Levatevi di qui vi dico.~LIS. (Oh,
799 3, 2| e detti~ ~EUG. Che fate lì a quella porta?~LIS. Niente,
800 1, 8| amico, per mezzo mio, si licenzia dalla signora Eugenia. Desidera
801 3, 9| finita. Fulgenzio è da me licenziato. ~FAB. Oh brava! Sente,
802 2, 6| Divertiamoci; parliamo di cose liete. (ad Eugenia) ~EUG. È impossibile,
803 1, 6| le mie fortune sono assai limitate. Quelle di che mi pregio
804 1, 1| sofferir quella maniera aspra, litigiosa, indiscreta, con cui solete
805 3, 9| signore, me l'avete pure lodata, avete pur detto che non
806 2, 13| palesato l'amor che ho per voi? Lodatemi anzi d'averlo fatto. Segno
807 3, 9| vi ricordate voi d'averlo lodato?~FAB. Che lodare! che lodare!
808 2, 7| EUG. Sì. (come sopra)~ROB. Lode al cielo, vi vedo pure colla
809 2, 3| trascendere in soverchie lodi.~FAB. Ha qualche causa in
810 2, 6| il signor Fabrizio?~FLA. Lodo la vostra modestia, dovevate
811 2, 9| cittadinanza sino al tempo dei Longobardi. Intendente di tutto, specialmente
812 3, 3| Andrò in un ritiro; andrò lontana dal mondo. Già il signor
813 2, 9| onor di pranzare col primo lume della nobiltà, colla prima
814 3, 12| accogliete una nuova, che mi lusingai dovesse rendervi consolata?
815 2, 13| disingannare chi per avventura si lusingasse di me. La povera mia sorella
816 1, 7| sai fare il pasticcio di maccheroni?~SUC. Gnor sì.~FAB. Un fricandò
817 3, 4| dama: io sono il cane del macellaio, ossa e busse! ~FLA. Dovevate
818 1, 6| Francia. Originali dei primi maestri dell'arte. Signore nipoti,
819 2, 10| Starei bene a una Corte, maggiordomo, primo ministro. Non sono
820 0, aut| in mezzo alla calma. Per maggiormente spiegare il carattere de'
821 2, 14| arcano del famosissimo, magnificentissimo Cosmopolita. (parte) ~ ~
822 3, 5| sono stato io l'incauto, il malaccorto, il furente. Eugenia mi
823 3, 6| conduciate.~FUL. Ma con malanimo.~EUG. Non dovete badare
824 2, 6| che foste l'augello del malaugurio~ROB. No, signora, non mi
825 1, 5| Quando si tratta di quelle maledette bugie, non le posso soffrire.~
826 2, 15| è dove gli si promove la malinconia. ~FUL. Signora, non potere
827 3, 12| EUG. Ah sì, Fulgenzio, maltrattatemi, disprezzatemi, che avete
828 2, 9| ora incomoda questa? Vi mancano due ore a mezzogiorno. Ha
829 1, 4| Sarà per sua grazia, non mancherò di servirla.~FLA. Dico che
830 1, 4| dite vi do un testone di mancia.~TOG. Sarà per sua grazia,
831 1, 2| Mi prendo la libertà di mandarvi due frutta perché possiate
832 1, 1| assolutamente.~EUG. Quasi quasi gli manderei a dir qualche cosa.~FLA.
833 1, 1| Aspettate prima. Chi sa che non mandi qualche ambasciata che vi
834 2, 9| lei). (da sé) ~EUG. (Ora mangia il veleno. Lo conosco. Ci
835 2, 2| butirro, è un balsamo. Resti a mangiarne un pezzetto con noi. ~RID.
836 1, 4| signora sorella ha delle maniere obbliganti... un testone
837 2, 6| saperlo. Io non mi vergogno di manifestare una verità, che non mi fa
838 3, 10| data la parola, converrà mantenerla. (ad Eugenia) ~EUG. Ma signore...~
839 3, 9| Dote!) (a Roberto, con maraviglia)~ROB. La volete maritar
840 2, 2| mostro di virtù. Resterete maravigliato. (a Ridolfo) ~ ~
841 3, 9| maraviglia)~ROB. La volete maritar senza dote?~FAB. (Ho sempre
842 1, 11| fratello.~EUG. Non potete maritarvi senza di lui?~FUL. La convenienza
843 1, 1| la casa; che io mi sono maritata come il cielo ha voluto
844 3, 3| troverà un'altra amante; si mariterà. (a poco a poco si dispone
845 1, 11| Se avete in casa qualche mazzo di carte che vi avanzi,
846 | medesime
847 | medesimo
848 3, 12| patetica)~FUL. Resterò qui, se mel concedete.~EUG. Non volete
849 2, 13| FUL. Voglio mondare una mela.~EUG. Fulgenzio. (intenerendosi)~
850 1, 3| nessuno; ella è di natural melanconico. Suo marito è anche qualche
851 2, 15| consorte. Che fo? resto, o men vado? La prudenza insegna
852 3, 12| finti i vostri sospiri. Mendaci sono ora le vostre smanie.
853 3, 5| stato io più debole è più mentecatto di lei, doveva conoscere
854 1, 6| insigni del Veronese, quella meraviglia del Guercino, quell'aurora
855 2, 11| Bella, magnifica, piena di meraviglie.~FLA. A noi non importa
856 1, 6| avuto per marito il primo mercante di Milano.~FLA. (È morto
857 3, 13| per me avete; so di non meritarlo. Usatemi carità, se vi aggrada;
858 3, 5| cercherò in avvenire di meglio meritarmi l'affetto vostro; e spero
859 2, 15| stima e quel rispetto che meritate; ma dacché partì mio marito,
860 3, 5| signora. (a Flamminia)~FLA. Meritereste che tutti vi abbandonassero.~
861 2, 13| amabile, più ricca, più meritevole, ma non più tenera, né più
862 2, 3| lui. Faccia a mio modo, si metta nelle di lui mani. Signor
863 3, 4| illecita che lo preghiate di metter su casa da sé. ~EUG. E la
864 1, 11| provocate.~EUG. Mi voglio mettere a non dir più una parola.~
865 3, 4| su casa da sé. ~EUG. E la metterebbe, poi? (placata)~FLA. Son
866 3, 5| queste cose.~FUL. Come? Mettereste in dubbio la mia onoratezza?~
867 2, 13| EUG. (Voglio piùttosto mettermi un sasso al collo, e andarmi
868 2, 2| me una posata di stagno; mettila bene sotto la salvietta,
869 1, 2| mi farete piacere. Io ci metto assai tempo a scrivere;
870 2, 9| questa? Vi mancano due ore a mezzogiorno. Ha tempo quanto vuole a
871 1, 6| quell'aurora inimitabile di Michel'Angelo Buonarotti, quella
872 1, 11| guardare i moscherini col microscopio per ingrandirli. Son troppo
873 1, 1| di voi che non siete nel migliore stato del mio. Il signor
874 2, 11| Sono così ostinate, come le milanesi?~FLA. Questa poi, compatitemi..(
875 | mille
876 0, aut| capo, stracciarsi le vesti, minacciare la propria vita sono galanterie
877 3, 4| pranzo a farle fresco su la minestra se scotta, e se non lo fa
878 2, 10| Corte, maggiordomo, primo ministro. Non sono morto. Chi sa!) (
879 3, 12| mia buona fede, deridi un misero che per te more, ma trema
880 2, 11| interpreta i miei sentimenti a misura delle sue inclinazioni. ~
881 0, aut| tempo non sa guardarsene, o moderarla. Darsi de' pugni pel capo,
882 1, 11| assolutamente correggermi, vo' moderarmi. Già so che mi vuol bene.
883 2, 6| Fabrizio?~FLA. Lodo la vostra modestia, dovevate dire così caricato.~
884 2, 6| allegra. Io non vi darò molestia su questo punto. Divertiamoci;
885 | moltissimo
886 3, 4| vedere? Sa staccarsi un momentino dalla cognata? ~FLA. Eccolo,
887 1, 6| sento avete una galleria da monarca.~FAB. Picciole cosarelle
888 2, 13| Che lo so io?~FUL. Voglio mondare una mela.~EUG. Fulgenzio. (
889 1, 4| quarantacinque soldi di buona moneta. (parte)~ ~
890 1, 9| padrona. Tenete queste poche monete, godetele per amor mio,
891 1, 7| SUC. Gnor sì.~FAB. Và al monte e spicciati. ~SUC. Gnor
892 3, 13| EUG. Deh lasciate ch'io mora.~FUL. Ah no, vivete; il
893 3, 9| cuor bellissimo: saggia, morigerata, obbediente. Ha tutte le
894 2, 13| sarà mai, non sarà mai. Morirei prima di farlo. ~FUL. Lo
895 3, 3| innanzi così, diverrò tisica, morirò disperata. Veggo da me medesima,
896 1, 6| secondare mio zio nel piacer di mortificarmi.~ROB. È ancora zittella
897 3, 5| non ho cuore di vederla mortificata. Eugenia è assai ragionevole
898 1, 11| bilancia dell'oro, e guardare i moscherini col microscopio per ingrandirli.
899 2, 8| merito di essere desiderato. (mostrando indifferenza) ~FLA. Accomodatevi. (
900 1, 3| venir sì presto?~TOG. Ha mostrato di aver piacere.~EUG. Aveva
901 2, 2| un'arca di scienze, è un mostro di virtù. Resterete maravigliato. (
902 3, 1| Avranno gli spiriti in moto.~TOG. Ho curiosità di sentire.
903 0, aut| onesto amore è il principale movente della Comica azione. Questa
904 3, 5| Fulgenzio. Io la conosco questa mozzina, lo dice apposta per farvi
905 3, 5| Le caccierei la testa nel muro). (da sé, e parte) ~ ~
906 2, 4| signore zio, non vi siete mutato?~FAB. Mi muterò. Voglio
907 2, 6| accadere; in qualche esempio di mutazioni accadute. Chi sa? anche
908 2, 4| vi siete mutato?~FAB. Mi muterò. Voglio andare in cucina
909 1, 8| dell'amico Fulgenzio, e nasca quel che sa nascere, io
910 0, aut| intorbida il bel sereno, e fa nascer e le tempeste anche in mezzo
911 3, 4| voi sola?~EUG. Niente. (nascondendo le lagrime)~FLA. Eh via,
912 2, 13| sonni... ~FUL. (Tira fuori nascostamente un coltello)~EUG. Eh dico,
913 1, 3| vien mai nessuno; ella è di natural melanconico. Suo marito
914 2, 1| Vi dirò, signore. Io sono naturalmente di buon core, portata a
915 2, 13| e andarmi a gettar nel Naviglio). (da sé) ~FUL. (Si vede
916 1, 8| signor Ridolfo?~RID. Ho necessità di parlar con una delle
917 3, 4| sì: sapete che non vi sa negar cosa alcuna. ~EUG. Guardate
918 3, 12| ama tanto, che nulla seppe negarmi, e permettetemi ch'io lo
919 | nei
920 | Nello
921 3, 5| ragione, son divenuto brutale, nemico degli uomini e di me stesso.
922 2, 9| Piùttosto non ci resterò nemmen io.~EUG. Sì, piùttosto andrà
923 2, 15| da che vi sono diventata noiosa. ~CLO. Eppure mi parla sempre
924 | nol
925 1, 6| Angelo Buonarotti, quella notte inestimabile del Correggio.
926 3, 5| odiosa agli uomini e ai numi. Voi trattate male con chi
927 3, 12| stelle! così accogliete una nuova, che mi lusingai dovesse
928 3, 13| Non è sì pazzo a volersi nutrire una serpe nel seno; e lascia
929 3, 9| bellissimo: saggia, morigerata, obbediente. Ha tutte le buone parti
930 2, 1| Anzi è onor mio il potervi obbedire.~FLA. Quant'è che non avete
931 2, 6| più la signora Eugenia mi obbliga a riverirla e ad amarla. ~
932 2, 2| con noi. ~RID. Siete tanto obbligante, che non si può dire di
933 1, 4| sorella ha delle maniere obbliganti... un testone vale, in Milano,
934 2, 9| vuole, perché lo vogliamo obbligare? (a Fabrizio) ~FUL. (Costui
935 2, 9| ragione, signor zio. Non l'obbligate a dar un dispiacere a quella
936 3, 12| isdegno) ~FUL. Finito ho l'obbligo di servirla, terminato ho
937 3, 3| ne ha mai voluto. Nelle occasioni si conosce chi ama. Se avesse
938 1, 1| mi guardate così di mal occhio?~FLA. Eugenia mia, compatitemi;
939 3, 5| affliggere le persone innocenti; odiate chi vi consiglia al bene;
940 1, 11| domandandomi questa cosa, voi mi offendete.~EUG. Ve la domando, perché
941 3, 9| avrei alcuna difficoltà ad offerirvi la mano. ~FAB. Come? Il
942 1, 6| Tiziani di cui mi hanno offerto due mila doppie ed io l'
943 3, 13| guisa mi duole d'avervi offeso, e vi domando perdono. ~
944 2, 13| travaglio, in grazia di quell'oggetto che piace. Fulgenzio mio,
945 | ogn'
946 1, 8| sdegnato per questo?~RID. Oibò, mi ha detto di certa lettera,
947 | oltre
948 3, 5| sapete ch'io v'amo, ma sapete oltresì ch'io sono uomo d'onore. (
949 3, 1| per lei, e ogni cosa le fa ombra; e chi più, chi meno, dubita,
950 2, 1| del cielo, insinuargli di ommettere ogni riguardo, di superare
951 3, 9| una vendetta sarebbe pure opportuna). (da sé) ~FAB. Via, risolvete.
952 2, 4| cuoco, buono spenditore: è l'oracolo dei servitori. ~ ~
953 1, 1| tanto venir la bile che oramai non vi posso più guardar
954 1, 8| con un forastiere che per ordine di suo zio gli fà veder
955 1, 6| parte) ~FLA. (Gran testa originale è costei!) (da sé e parte)~
956 1, 7| non vi è mai il bisogno e ormai ho dato fine a tutto. Ma
957 3, 4| sono il cane del macellaio, ossa e busse! ~FLA. Dovevate
958 2, 2| Lasciami veder quel cappone. Osservate. Si è mai veduto da che
959 2, 14| giramento di capo: non avete osservato, ch'io era caduto in terra? (
960 0, aut| tanto più ch'io non figuro ostacoli che attraversino le loro
961 2, 11| sorprendente.~FUL. Sono così ostinate, come le milanesi?~FLA.
962 3, 9| essere. Me l'ha lasciata mio padre, e mio zio non la può negare. ~
963 2, 3| Romano, che ha feudi con padronanza assoluta, ch'è conosciuto
964 1, 8| qualche novità tra lui e la padroncina?~RID. Per l'appunto vi è
965 3, 9| sono in questa casa altri padroni che io; e una nipote, che
966 2, 2| vitella che ho io in questo paese non l'ha nessuno. Signor
967 1, 6| tutte copie e gliele fanno pagare per originali!). (da sé) ~
968 2, 6| sincerità non vi è oro che la paghi. ~ROB. Mi piace tanto la
969 1, 6| la miseria, ma sentirà un paio di piatti, che i simili
970 3, 12| sposa.~FUL. No, ingrata. Gli palesai l'amor mio: gli spiegai
971 2, 13| subito con confidenza? e palesargli l'impegno che avete meco?
972 2, 13| imputate a delitto l'avergli palesato l'amor che ho per voi? Lodatemi
973 1, 4| sincera amante. Eugenia Pandolfi. Vi pare che non abbia scritto
974 1, 7| SUC. Gnor no.~FAB. C'è pane?~SUC. Gnor no.~FAB. Che
975 3, 7| Protettore di chi?~EUG. Della parentela.~RID. Vi compatisco, perché
976 1, 11| ridente amoroso)~EUG. Se mi parerà.(scherzando con amore)~FUL.
977 1, 1| Oh sì, vi prometto di non parlarne mai più.~FLA. Se lo farete,
978 3, 4| adagio. Sarà sdegnato?~FLA. Parlategli con umiltà.~EUG. Ho da pregarlo?
979 1, 6| da che~mondo è mondo, una parlatrice compagna.~ROB. È ammirabile
980 2, 7| EUG. (Era solo?)~LIS. (Parlava col signor Ridolfo).~EUG. (
981 2, 1| darà più disgusti, che non parlerà più di quella tal persona
982 1, 8| alla signora Eugenia, ma io parlerei più volentieri alla signora
983 1, 6| Per sicurissimo.~ROB. Ne parleremo.~FAB. Mi dà parola?~ROB.
984 2, 13| Placatevi, se volete ch'io parli.~FUL. Ah! (sospira con isdegno)~
985 2, 6| questo punto. Divertiamoci; parliamo di cose liete. (ad Eugenia) ~
986 1, 11| Mi maraviglio di voi, che parliate così. Vi torno a dire, non
987 3, 12| in preda del tuo rossore; parlino per me i tuoi rimorsi; e
988 2, 13| vostro temperamento. Le sarà parso vedervi entrare burbero
989 3, 4| ragione; pretende che non si parta da lei, che stia seco a
990 3, 9| obbediente. Ha tutte le buone parti immaginabili della bontà. ~
991 2, 15| che meritate; ma dacché partì mio marito, non sono uscita
992 3, 7| signora Clorinda ha risolto di partir sola. Ricusa la mia compagnia,
993 1, 9| per carità. Dopo che da me partiste mi sono sentito gelar il
994 2, 8| pena che si prende, quando parto da lei sdegnato). (da sé) ~
995 2, 13| le mie inquietudini sono partorite da more. Vi tormento, sì,
996 1, 9| eccesso della sua gelosia è partorito da un eccesso di amore.
997 2, 7| sdegnato?)~LIS. (Anzi mi parve allegro, e l'ho veduto venire
998 2, 7| col signor Ridolfo).~EUG. (Parveti che fosse sdegnato?)~LIS. (
999 2, 11| Signori miei, amore non si pasce di sdegno, ma di dolcezze. (
1000 2, 11| sarete la consolazione di Pasquino.~FUL. Fa caldo oggi, mi