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| Carlo Goldoni Gli innamorati IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1001 1, 1| Ed io scommetto che non passano due ore che Fulgenzio è
1002 1, 1| tempo che viene qui, è mai passato un giorno o una sera senza
1003 2, 13| finito d'essere innamorato). (passeggia)~EUG. (Voglio piùttosto
1004 1, 11| di me? Non ve n'importa? (passeggiando in giro con isdegno)~EUG.
1005 1, 11| e se il cielo vuole, non passerà gran tempo che sarete mia. ~
1006 1, 11| sono andato a far quattro passi con mia cognata...~EUG.
1007 2, 13| è possibile mai, che vi passino per mente pensieri così
1008 3, 1| TOG. E quale, di queste passioni, nel cuore della signora
1009 1, 8| di aver fatto io questo passo, lo riconoscessi pentito.
1010 1, 7| lesto.~FAB. Lo sai fare il pasticcio di maccheroni?~SUC. Gnor
1011 2, 9| sottilizzare. Sono bugie patenti) (da sé) ~FAB. Oggi, signor
1012 1, 1| farete bene. (dopo una pausa) Ma torno a dire, io dubito
1013 3, 12| consolata? Ardireste voi paventare, ch'io frequentassi con
1014 2, 13| Ha il cuore con tanto di pelo).(da sé)~FUL. (Ci scommetterei
1015 1, 1| cielo ha voluto e che ho penato tre anni in povertà col
1016 3, ul| nostri affanni, le nostre pene. Chi potrà dire che non
1017 2, 13| che per me). (da sé)~FUL. (Penerò un poco, ma lo supererò
1018 1, 11| si poteva lasciar nella penna.~EUG. Mi scappò, non volendo.
1019 2, 9| restar a pranzo con me. Ci pensa poco, al vedere). (da sé) ~
1020 1, 7| ho da dire.~FAB. Bisogna pensare a trovar denari.~SUC. Gnor
1021 1, 8| gli abbia io suggerito di pensarvi, di star a vedere, di non
1022 1, 5| per la rabbia.~EUG. Eh, pensate...è andato via perché aveva
1023 1, 10| motivo di dolervi di lei, pensateci prima di risolvere, ma quando
1024 3, 9| ella v'ha acconsentito. Penserò io a farmi render giustizia. (
1025 2, 12| gli badate voi? Noi non ci pensiamo nemmeno. Eugenia non lo
1026 2, 13| che vi passino per mente pensieri così indegni di voi e di
1027 1, 1| abbandonare ogni cattivo pensiero e di questa donna vi prego
1028 3, 9| frema, e si disperi, e si penta, quando mi avrà perduta). (
1029 1, 8| questo passo, lo riconoscessi pentito. Tant'è, è costantissimo,
1030 3, 4| Fulgenzio si stanchi e vi perda l'amore. ~EUG Che importa
1031 1, 9| voi, Ridolfo amatissimo, perdonate le mie debolezze, e ricevete
1032 3, 9| si penta, quando mi avrà perduta). (da sé) ~FAB. Via. Cuor
1033 1, 1| Egli è innamorato di voi perdutamente; si vede, si conosce che
1034 0, aut| che si amano fedelmente, perfettamente, dovrebbero esser felici,
1035 3, 12| fazzoletto e resta così) ~FUL. Ah perfida! ah disleale! quest'è l'
1036 3, 8| come un trionfo della sua perfidia? No, non fia vero; vada
1037 2, 12| non vi è dubbio. Non vi è pericolo che mi vediate infuriare.
1038 2, 6| sono soggetti alle loro peripezie. Anzi, quando le cose sono
1039 2, 9| nobile cittadino? È una perla, veda, è oro colato. ~ROB.
1040 3, 5| compiacervi!~FUL. Mi avete a permettere, ch'io possa ricondurre
1041 3, 5| FUL. Signora Eugenia, mi permettete ch'io vi dica una cosa forse
1042 2, 3| Ridolfo)~RID. Con vostra permissione. Vado per ritornare tra
1043 3, 7| che glielo dico; ed egli persiste ad importunarmi. ~RID. Via
1044 0, per| Personaggi~ ~FABRIZIO, vecchio, cittadino.~
1045 1, 5| sentirà lui sarà qualche gran personaggio. Sarà di costa di re. Egli
1046 2, 1| piange, che si dispera, e lo persuada ad essere un poco più umano,
1047 2, 1| Fulgenzio, e con bel modo persuaderlo di tornar qui, per consolare
1048 3, 4| poi? (placata)~FLA. Son persuasa di sì: sapete che non vi
1049 3, ul| il signor Conte, il quale persuaso dalle mie ragioni, si contenterà
1050 | pertanto
1051 1, 11| sofisticare, non conviene pesare le parole con la bilancia
1052 3, 4| Ora sono nelle mie ore pessime. Lasciatemi stare. (come
1053 2, 2| balsamo. Resti a mangiarne un pezzetto con noi. ~RID. Vi ringrazio,
1054 1, 6| fategli vedere quei quattro pezzi stupendi del Wandich, quelle
1055 3, 11| cercherò che il Conte mi piaccia; imiterò l'indifferenza
1056 1, 2| belle frutta! Sa che vi piacciono e ve le manda. Invece di
1057 3, 1| Flamminia?~LIS. Par che pianga ella pure. (osserva)~TOG.
1058 1, 1| vada a spasso con lei e pianti me qui sola come una bestia?~
1059 2, 2| animelle: che roba! che piatto! che esquisitezza! Ne avete
1060 2, 9| quadri. Ha veduto la mia piccola galleria? (a Roberto) ~ROB.
1061 2, 11| ROB. Bella, magnifica, piena di meraviglie.~FLA. A noi
1062 1, 6| quell'opera insigne del pittor de' pittori. Vedrà, signor
1063 1, 6| galantuomini, ed il più bravo pittore che sia stato al mondo,
1064 1, 6| opera insigne del pittor de' pittori. Vedrà, signor cavaliere,
1065 1, 6| Conte, ella si diletterà di pitture.~ROB. Certamente, me ne
1066 3, 11| Stolta ch'io sono; riderà piuttosto, se crederà ch'io mi sia
1067 1, 2| FLA. Voglio scrivere per placarlo e non per irritarlo di più.~
1068 2, 13| ditela. (come sopra)~EUG. Placatevi, se volete ch'io parli.~
1069 3, 12| caro fratello me l'accorda placidamente; mi esibisce poter condurre
1070 3, 12| col Conte?) (smaniosa e plangente) ~FUL. Oh stelle! così accogliete
1071 3, 9| casa, spiantato, vagabondo, plebeo? ~EUG. Signore, non vi ricordate
1072 1, 11| con questo ella mi ha un pochino sturbato, signora mia.~EUG.
1073 | pochissima
1074 1, 2| non l'ho mai usata questa politica e non la saprei usare.~EUG.
1075 1, 7| SUC. Gnor sì.~FAB. Con le polpettine?~SUC. Gnor sì.~FAB. E coi
1076 3, 3| Eugenia da sola~ ~EUG. (Ponendosi a sedere con sdegno)No,
1077 2, 8| presso a Flamminia) ~EUG. Poni qui una sedia, Lisetta.
1078 2, 4| Fidato, attento, sollecito, pontuale, bravo cuoco, buono spenditore:
1079 3, ul| Deh concedetemi che io le porga la destra. (a Fabrizio) ~
1080 3, 4| e busse! ~FLA. Dovevate portar rispetto al padrone di casa
1081 1, 11| che vi avanzi, favorite portarmelo, che mi divertirò un poco
1082 2, 1| naturalmente di buon core, portata a far del bene a tutti,
1083 2, 13| se non per l'amore che mi portate, per quello almeno che mi
1084 3, 9| per altro Eugenia è un portento: fa invidia a tutte le donne,
1085 1, 1| castigherà.~EUG. Io non le porto odio, ma non la posso vedere.~
1086 2, 2| importa; darai a me una posata di stagno; mettila bene
1087 1, 2| Tognino)~TOG. Dove vuole ch'io posi questo canestro?~FLA. Date
1088 | possan
1089 2, 8| voi, che avete la sorte di possedere il più bel cuore del mondo. ~
1090 | possiate
1091 2, 3| venerato da principi e da potentati. ~ROB. Basta, basta, signor
1092 2, 15| malinconia. ~FUL. Signora, non potere dire che sia stato sempre
1093 2, 1| e non vi è stato caso di poterla quietare. Supplico pertanto
1094 | potermi
1095 | poteva
1096 | potevano
1097 | potrà
1098 2, 6| compiaccio ma dei casi ne potriano succedere. ~EUG. Non vorrei
1099 | potrò
1100 | potuta
1101 1, 6| FAB. Picciole cosarelle da pover'uomo. Si serva, favorisca
1102 2, 12| siate buono. Mia sorella, poverina, credetelo, vi ama di vero
1103 1, 2| Un po' di frutta.~FLA. Poverino!~EUG. Sentite come mi scrive!(
1104 2, 9| Fulgenzio, avrete l'onor di pranzare col primo lume della nobiltà,
1105 2, 13| quali domestichezze ho io praticate col Conte, oltre l'onesta
1106 1, 1| spendere in corbellerie ha precipitata la casa; che io mi sono
1107 3, 1| Dubito di qualche gran precipizio). (da sé)~LIS. È sdraiato
1108 3, 12| del cielo. Ti lascio in preda del tuo rossore; parlino
1109 3, 5| per timore di non essere preferita; ma, carda Eugenia, disingannatevi;
1110 2, 9| tanto pregare.~FUL. Mi farei pregar meno, se non temessi di
1111 2, 9| Fulgenzio, che vi fate tanto pregare.~FUL. Mi farei pregar meno,
1112 3, 4| Parlategli con umiltà.~EUG. Ho da pregarlo? Oh questo poi no.~FLA.
1113 2, 11| FLA. (Signor Conte, vorrei pregarvi di una finezza). (al Conte) ~
1114 2, 9| al signor Fulgenzio.~FAB. Pregatelo. (ad Eugenia)~EUG. Oh, questo
1115 2, 9| padrone, e il padrone lo pregherà di restare. ~ROB. Signore,
1116 3, 4| sarà cosa illecita che lo preghiate di metter su casa da sé. ~
1117 3, 9| ROB. Io non ho tutti i pregi dei quali mi caricate: ma
1118 1, 6| limitate. Quelle di che mi pregio si è la sincerità e l'onore.~
1119 2, 6| Conte. Il suo amore non pregiudica né voi, né il signor Fulgenzio,
1120 3, 12| il maggior affare che mi premesse. ~EUG. Cioè gli avrete reso
1121 2, 1| il signor Ridolfo volersi prender l'incomodo di ricercar Fulgenzio,
1122 2, 14| guarir del tutto. Vado a prendere un maraviglioso, stupendo
1123 1, 11| Eugenia, ci conosciamo.~EUG. Prenderete anche ciò in mala parte?~
1124 2, 9| subito andiate a casa, che prendiate la signora Clorinda vostra
1125 1, 2| parola d'amore.~EUG. Mi prendo la libertà di mandarvi due
1126 2, 2| detti~ ~FAB. Flamminia, preparatemi una camiscia, che son tutto
1127 1, 6| corrispondente alle sue rare prerogative.~FAB. Al giorno d'oggi c'
1128 0, aut| questi Innamorati ch'io vi presento; ridete di loro, e non fate
1129 3, 7| sfortunato. Levatelo dalla presenza di una irragionevole, di
1130 2, 10| trovata. Farò così, me ne farò prestar due dalla signora Clorinda.
1131 2, 11| questo momento, e parte prestissimo di Milano. ~FLA. Io ho parlato
1132 3, 4| rispetto. ~EUG. Sì, ha ragione; pretende che non si parta da lei,
1133 3, 12| signora Eugenia.~EUG. Che pretendete da me? (con isdegno)~FUL.
1134 3, 12| inclinazione pel mio rivale. Erano pretesti per istancarmi le gelosie
1135 1, 6| Cavaliere, s'accomodi.~ROB. Mi prevalerò delle vostre grazie. (in
1136 2, 6| Fulgenzio, e non si possono prevedere i casi. (Io non vorrei vedere
1137 2, 15| grazie. ~FUL. (Oh cieli! prevedo qualche nuovo disastro). (
1138 3, 5| una cosa forse da voi non preveduta. Ho piacere che vi si trovi
1139 3, 9| accadesser di que' casi da me previsti, non avrei alcuna difficoltà
1140 1, 6| conte d'Otricoli, una delle prime famiglie d'Italia, di una
1141 0, aut| tutte l'onesto amore è il principale movente della Comica azione.
1142 0, aut| che nella nostra Italia principalmente è il flagello de' cuori
1143 2, 3| dal signor Ridolfo, dal principe dei curiali; gliela farà
1144 3, 9| dama, una gran signora, una principessa. ~ROB. Non tanto, signora.
1145 1, 11| dissimulasse. Orsù, non principiamo a sofisticare. ~EUG. Serva
1146 2, 13| vi dà la pena il vedermi, privatemi della vostra vista, ma conservatemi
1147 2, 9| col più ricco cavaliere privato dei nostri giorni. ~ROB. (
1148 1, 3| Fulgenzio?~TOG. Quando è in casa procura di divertirla.~EUG. E la
1149 2, 9| FUL. (Se non crepo, è un prodigio).(da sé)~FLA. (Ma giusto
1150 2, 9| Ma io, signore, non posso profittar delle vostre grazie.~FAB.
1151 3, 9| rampollo illustre di eccelsi progenitori, il fiore della nobiltà,
1152 2, 15| da me. Qui è dove gli si promove la malinconia. ~FUL. Signora,
1153 3, 12| condurre la moglie in casa. È pronto dividere, s'io lo voglio,
1154 1, 1| lo tormentate sempre sul proposito di sua cognata.~EUG. Sua
1155 1, 2| amante simile, lo vorrei propriamente adorare. (parte coi frutti)~ ~
1156 3, 4| Clorinda?~EUG. Già, tutti proteggono quella gran dama: io sono
1157 3, 9| esempio della onoratezza, il prototipo della vera cavalleria! Felice
1158 2, 9| può vedere).(da sé) ~FAB. Proviamo, andate a dirglielo in nome
1159 3, 1| vanità d'esser la distinta provien dall'amore: che importerebbe
1160 2, 15| ci ci? Questo è un volere provocare la mia sofferenza. (parte) ~
1161 1, 11| parlare.~FUL. Ma se sempre mi provocate.~EUG. Mi voglio mettere
1162 1, 8| Fulgenzio m'ha detto di dirlo pubblicamente. L'amico, per mezzo mio,
1163 0, aut| o moderarla. Darsi de' pugni pel capo, stracciarsi le
1164 1, 11| lui, né di me? (si dà un pugno nella testa) ~EUG. Facciamo
1165 3, 1| che cos'è dunque?~LIS. È puntigliosa. Non le dispiacciono le
1166 2, 1| innamoratissimi, ma sono tutti e due puntigliosi. Mia sorella è sofistica.
1167 1, 1| ch'egli sia sofistico e puntiglioso assai più di me.~FLA. Non
1168 2, 9| che vanta il sangue puro purissimo della più cospicua cittadinanza
1169 2, 9| Uno che vanta il sangue puro purissimo della più cospicua
1170 3, 4| conoscete.~FLA. Vi conosco purtroppo! (un poco alterata)~EUG.
1171 | qual
1172 | qualcheduno
1173 3, 1| usi la menoma attenzione a qualsisia persona di questo mondo.
1174 | Quand'
1175 | Quant'
1176 | quanti
1177 1, 4| testone vale, in Milano, quarantacinque soldi di buona moneta. (
1178 2, 2| vado io in cucina in tre quarti d'ora fò da mangiare per
1179 1, 7| sì.~FAB. E non hai più un quattrino?~SUC. Gnor no.~FAB. Maledetto
1180 | que'
1181 | quei
1182 2, 1| è stato caso di poterla quietare. Supplico pertanto il signor
1183 3, 1| padrona è di temperamento quieto e pacifico. Non vi è stato
1184 2, 15| Scena Quindicesima. Eugenia, Clorinda, e Fulgenzio~ ~
1185 1, 7| staffe d'oro. Semino per raccogliere e il grano della mia testa
1186 1, 9| Eugenia di quello che vi avevo~raccomandato?)~RID. Ma se non ho veduto
1187 3, 8| acciò se ne vanti, e vada raccontando agli amici la mia disperazione,
1188 1, 2| due frutta perché possiate raddolcirvi la bocca che avete per solito
1189 1, 11| c'è sotto a questo vostro ragionamento? ~EUG. Niente, signore.
1190 3, 7| importunarmi. ~RID. Via dunque, rammentatevi del fratello, e fate il
1191 3, 9| illibato, celebre, dovizioso, rampollo illustre di eccelsi progenitori,
1192 0, per| Fulgenzio.~ ~La scena si rappresenta in una stanza comune,~in
1193 0, aut| titolo gl'Innamorati, dee rappresentar un amore più violento di
1194 2, 2| È da dipingere? È cosa rara? Eh, la vitella che ho io
1195 1, 6| corrispondente alle sue rare prerogative.~FAB. Al giorno
1196 2, 9| meno, se non temessi di recar disturbo alla compagnia. ~
1197 2, 15| Eugenia, se son venuta a recarvi incomodo. Il signor Fabrizio,
1198 3, 11| tormentarmi l'indegno? Non posso reggere a quella vista. Sarà meglio
1199 2, 3| bravo legale di tutto il regno della Giurisprudenza. ~ROB.
1200 3, 9| acconsentito. Penserò io a farmi render giustizia. (parte) ~ ~
1201 3, 5| perché non cercate la via di rendermi consolata? (a Fulgenzio) ~
1202 3, 12| che mi lusingai dovesse rendervi consolata? Ardireste voi
1203 1, 11| perché vorrei sentirmelo replicare ogn'ora, ogni momento. ~
1204 3, 12| premesse. ~EUG. Cioè gli avrete reso conto della custodia, in
1205 3, 5| Sarebbe tempo che il mio cuor respirasse.~FLA. Abbiate giudizio.
1206 2, 9| Costui non vorrebbe che ci restassi, converrà ch'io ci stia
1207 1, 11| stata in complimenti, e mi è restato il lei fra le labbra.~FUL.
1208 2, 2| mani. E il Signor Ridolfo resterà a favorire con noi. ~RID.
1209 2, 2| scienze, è un mostro di virtù. Resterete maravigliato. (a Ridolfo) ~ ~
1210 3, 5| zio, perché non può egli restituirla dove l'ha presa? ~FUL. Il
1211 2, 15| di mio consorte. Che fo? resto, o men vado? La prudenza
1212 2, 6| per lo più sono forzate a retrocedere, a diminuire. Caso mai che
1213 2, 13| amante di me più amabile, più ricca, più meritevole, ma non
1214 1, 6| famiglie d'Italia, di una ricchezza immensa.~ROB. Mi fa troppo
1215 1, 6| ci sono più debiti che ricchezze. Dei Conti d'Otricoli non
1216 2, 1| volersi prender l'incomodo di ricercar Fulgenzio, e con bel modo
1217 2, 5| FAB. Eh, cosa dice mai? Lo riceve per grazia, per onore, per
1218 1, 9| perdonate le mie debolezze, e ricevete le mie suse in questo tenero
1219 1, 4| acciò possa dir che l'ha ricevuta da me.~FLA. Fin qui non
1220 3, 7| Eugenia)~RID. Ogni onestà lo richiede. (a Fulgenzio)~FUL. Sì,
1221 1, 6| FAB. Sì signora. M'è stata richiesta dalla prima nobiltà di Milano
1222 3, 7| ricusa ogni altro, se non la riconduce il cognato. ~EUG . E perché
1223 3, 5| permettere, ch'io possa ricondurre mia cognata alla propria
1224 1, 8| fatto io questo passo, lo riconoscessi pentito. Tant'è, è costantissimo,
1225 3, 9| plebeo? ~EUG. Signore, non vi ricordate voi d'averlo lodato?~FAB.
1226 2, 11| Flamminia) Signora Eugenia, si ricordi dei casi che possono nascere.
1227 1, 6| mie mani.~ROB. Non posso ricusar le vostre grazie. (Egli
1228 0, aut| non fate che si abbia a rider di voi.~ ~ ~ ~
1229 3, 11| delirare? Stolta ch'io sono; riderà piuttosto, se crederà ch'
1230 2, 2| che son tutto sudato. (Ridofo lo saluta) ~FLA. Ditelo
1231 1, 3| mangiano insieme.~EUG. Ridono, a tavola?~TOG. Qualche
1232 3, 13| se vi aggrada; siatemi rigoroso, se il vostro cuor lo comporta;
1233 2, 1| insinuargli di ommettere ogni riguardo, di superare ogni difficoltà,
1234 3, 1| da questa tenda si può rilevar qualche cosa.(va alla porta,
1235 1, 4| è questo?~EUG. Ci fò la rima.~FLA. Mi fareste dir delle
1236 1, 2| per assicurarmi se vi è rimasta nel cuore qualche scintilla
1237 1, 6| che i primi ballerini sono rimasti storditi. Canta poi di un
1238 2, 14| Fulgenzio! mi dispiace che rimasto sia sconcertato. Compatisco
1239 1, 4| fareste dir delle brutte rime! Finiamola! Vedrete ch'io
1240 3, 13| padrona. (l'alzano e la rimettono sulla sedia)~FUL. Ah! se
1241 3, 12| rossore; parlino per me i tuoi rimorsi; e per ultimo dono di chi
1242 2, 6| alla vostra bontà, e mi rincresce che inutilmente impiegate
1243 1, 9| impegni.~FUL. Avete ragione. Ringraziamo il cielo che è andata bene.
1244 2, 11| Se parlate per lui, mi rinunzia solennemente. (a Roberto) ~
1245 3, 13| amasse? ~LIS. Via, via, è rinvenuta.~FLA. Ah, sorella mia, ve
1246 2, 10| e torno subito. (Eh, per ripieghi non c'è un par mio. Starei
1247 2, 13| perdere la salute ed il riposo per lei). (come sopra)~EUG. (
1248 2, 10| legno).~FAB. (Sciocco! la riputazione. Zitto, l'ho trovata. Farò
1249 2, 12| diventato pacifico. Non mi riscaldo più. ~FLA. Via dunque; siate
1250 3, 1| della signora Eugenia, ne risento anch'io la mia parte!~TOG.
1251 1, 6| alle donne, con qualche risetto)~FLA. Signore, attribuisco
1252 1, 8| Questa volta l'amico è risolutissimo. Per quanto gli abbia io
1253 1, 10| lei, pensateci prima di risolvere, ma quando avete pensato,
1254 3, 9| persone non conosciute, e a risparmiare gli insulti ai cavalieri
1255 3, 1| gli parla, ma egli non gli risponde. ~TOG. Lasciatemi un po'
1256 1, 2| d'amore per me.~FLA. Via, rispondetegli, e usategli un poco di carità.~
1257 1, 5| dico; e ne son stucca, e ristucca.~EUG. Gran premura aveva
1258 3, 1| LIS. Sì, soddisfatevi. (si ritira dalla porta)~TOG. (Non vorrei
1259 3, 4| fare, domani?~EUG. Voglio ritirarmi dal mondo.~FLA. Sì sì; dormiteci
1260 3, 12| risposto che siete in camera ritirata e parte a momenti accompagnata
1261 2, 3| Andate, signor Ridolfo, a ritrovare il signor Fulgenzio, e fatelo
1262 3, 12| è arrivato poc'anzi, non ritrovò in casa la sposa Seppe dov'
1263 3, 12| vostra inclinazione pel mio rivale. Erano pretesti per istancarmi
1264 1, 10| Ridolfo~ ~RID. Amico, a rivederci.~FUL. Andate via?~RID. Volete
1265 1, 7| Gnor no. (parte con una riverenza, poi torna)~FAB. Io non
1266 1, 2| padrone?~TOG. Sta bene. La riverisce e le manda questo biglietto.~
1267 3, 1| la sola stimata, la sola riverita ed amata da colui specialmente
1268 3, 11| quest'ora mi principia a rodere il verme di una patetica
1269 2, 3| primo cavaliere dello Stato Romano, che ha feudi con padronanza
1270 0, aut| gentile amore. Non è da romanzo il coltello, con cui si
1271 3, 12| lascio in preda del tuo rossore; parlino per me i tuoi rimorsi;
1272 3, 1| parte!~TOG. Parmi sentir del rumore di là dove mangiano!~LIS.
1273 3, ul| di questo mondo, il più saggio, il più dotto, il più nobile
1274 3, 6| l'adempirò. Posso tutto sagrificarvi fuor che l'onore di me e
1275 1, 7| SUC. Io son lesto.~FAB. Lo sai fare il pasticcio di maccheroni?~
1276 1, 7| Gnor sì.~FAB. Eh, il tuo salario, che ti ho dato, l'hai speso?~
1277 2, 7| allegro, e l'ho veduto venire saltellando verso la casa). ~EUG. (Sia
1278 2, 2| tutto sudato. (Ridofo lo saluta) ~FLA. Ditelo a Lisetta,
1279 2, 13| mio tempo, e a perdere la salute ed il riposo per lei). (
1280 2, 2| Questi sono piccioni, che li salvano solamente per me. E sentirete
1281 3, 1| elle mi ha tirato giù per saper quel che fanno e quel che
1282 2, 6| liberamente, se ha piacere di saperlo. Io non mi vergogno di manifestare
1283 2, 5| il signor Ridolfo? (Se lo sapeva, non ci veniva). (da sé)~
1284 3, 5| giudizio. Se siete in pace, sappiateci stare.~FUL. Eugenia carissima,
1285 3, 5| fratello? che dirà egli, quando saprà che per cagion vostra ho
1286 1, 8| Fulgenzio e la signora Eugenia sapranno eglino la cagione.~LIS.
1287 1, 6| intendiamo di quadri e non sapremmo distinguere come voi...(
1288 1, 5| del Perché? Leggetelo e lo saprete.~FLA. Sguaiaterie, vi dico;
1289 2, 15| prudenza insegna dissimulare. Saprò farlo col padrone di questa
1290 1, 8| il signor Fulgenzio abbia saputo del forastiere e che si
1291 3, 5| che farebbe intenerire i sassi. Possibile ch'ella voglia
1292 2, 13| Voglio piùttosto mettermi un sasso al collo, e andarmi a gettar
1293 2, 2| Lo compatisco: non si può saziare. Andatelo a chiamare il
1294 2, 11| fissato di non volermi più scaldare il sangue per voi. Signor
1295 3, 12| animo vostro non può per ora scancellarsi, vi prometto, vi giuro di
1296 1, 11| lasciar nella penna.~EUG. Mi scappò, non volendo. La riverisco.
1297 1, 1| quando è morto ho avuto scarsa occasione di piangere. Così
1298 1, 11| amoroso)~EUG. Se mi parerà.(scherzando con amore)~FUL. Con chi
1299 3, 5| Felice voi, che potete scherzare. Nello stato in cui mi trovo,
1300 2, 9| mia figlia, vi darei degli schiaffi). (da sé)~FAB. Via, signor
1301 2, 2| da sé.~FAB. È un'arca di scienze, è un mostro di virtù. Resterete
1302 1, 7| FAB. Non mi star a far lo scimunito che oggi ho da dar da pranzo
1303 1, 2| rimasta nel cuore qualche scintilla d'amore per me.~FLA. Via,
1304 2, 10| quelle di legno).~FAB. (Sciocco! la riputazione. Zitto,
1305 2, 13| di pelo).(da sé)~FUL. (Ci scommetterei la testa, che il Conte le
1306 2, 14| dispiace che rimasto sia sconcertato. Compatisco l'amore, e mi
1307 3, 5| che trovi in casa degli sconcerti. ~EUG. Sì, sì, avete ragione.
1308 0, aut| veduti. Povera gioventù sconsigliata! Volersi tormentar per amore!
1309 2, 6| non vorrei vedere nessuno scontento) (da sé)~EUG. Per me non
1310 3, 3| amata, e chi mi ama ha da scordarsi d'ogni altro affetto. Ma
1311 2, 10| FAB. Succianespole si è scordato di comprare una cosa. Vado
1312 2, 13| Farò un viaggio; me ne scorderò). (come sopra)~EUG. (Ha
1313 3, 4| fresco su la minestra se scotta, e se non lo fa dice che
1314 2, 3| e si faccia consegnar le scritture. ~RID. Ma se sta per accomodarsi... (
1315 1, 2| Poverino!~EUG. Sentite come mi scrive!(a Flamminia)~FLA. È sdegnato?~
1316 1, 2| non la saprei usare.~EUG. Scrivetegli voi per me.~FLA. Volete
1317 3, 1| portato in casa seimila scudi. Dubita che il signor Fulgenzio
1318 3, ul| cittadino di Milano. ~ROB. Scuso in voi la più sonora, la
1319 1, 11| ogni menoma cosa subito si sdegna, và in bestia, non può soffrir
1320 2, 13| FUL. (Maladetta!) (si va sdegnando a poco a poco)~EUG. Perché
1321 1, 2| temuto accrescere i vostri sdegni.~FLA. Sentite? (ad Eugenia)~
1322 3, 7| Andate, andate con lui. (sdegnosa)~RID. Siete sdegnata meco?~
1323 3, 7| FUL. Andiamo. (a Ridolfo, sdegnoso contro Eugenia)~RID. Ogni
1324 3, 1| precipizio). (da sé)~LIS. È sdraiato sopra la tavola, colla testa
1325 2, 13| qui?~FUL. (Le si possano seccar le labbra). (come sopra)~
1326 1, 5| EUG. Ha sempre seco delle seccature.~FLA. Sì, chi sentirà lui
1327 2, 6| pacificato. (Così non mi seccherà più costui colle sue sguaiataggini). (
1328 1, 6| bellezza.~EUG. Vi prego non secondare mio zio nel piacer di mortificarmi.~
1329 2 | ATTO SECONDO~ ~
1330 3, 4| tornerà suo marito, non seguiteranno a convivere insieme? (alterata)~
1331 3, 1| Clorinda abbia portato in casa seimila scudi. Dubita che il signor
1332 1, 10| più compatita. Se poi vi sembra aver giusto motivo di dolervi
1333 1, 7| cavalcare con le staffe d'oro. Semino per raccogliere e il grano
1334 3, ul| Fabrizio gli faccia una semplice scusa. ~FAB. Scusatemi,
1335 3, 13| volersi nutrire una serpe nel seno; e lascia in libertà la
1336 3, 12| una sedia vicina)~FUL. (Sentendo strepito si volta) Oimè;
1337 2, 10| grembiale, che or ora vengo, e senti: cresci qualche cosa per
1338 3, 4| qui...~EUG. Zitto zitto. Sentiamo cosa dice.~ ~
1339 2, 11| Ella interpreta i miei sentimenti a misura delle sue inclinazioni. ~
1340 3, 1| la mia parte!~TOG. Parmi sentir del rumore di là dove mangiano!~
1341 2, 2| salvano solamente per me. E sentirete che salsa ch'io ci farò.
1342 1, 11| la domando, perché vorrei sentirmelo replicare ogn'ora, ogni
1343 3, 9| Oh bocca d'oro! L'avete sentita? (al Conte)~ROB. Tocca a
1344 0, aut| amanti, intorbida il bel sereno, e fa nascer e le tempeste
1345 3, 5| mettete in ridicolo una cosa seria. (ad Eugenia) ~EUG. Io voglio
1346 3, 13| pazzo a volersi nutrire una serpe nel seno; e lascia in libertà
1347 2, 7| fatto bene mia sorella a servirsi di lui). ~ROB. (Ha degl'
1348 1, 6| per ora, che mi trattiene. Servitelo intanto, che poi verrò io
1349 2, 3| signor Conte vuol essere servito da lei, e con chi crede
1350 2, 4| spenditore: è l'oracolo dei servitori. ~ ~
1351 3, 1| conoscerlo, non che essere al suo servizio. Mi fa compassione). (da
1352 2, 12| a Fulgenzio)~FLA A che servono ora codeste scene? Io non
1353 1, 9| Sarei caduto per terra se il sevitore non mi sosteneva. Ah, quell'
1354 3, 5| EUG. Se fossi un uomo, mi sfiderebbe alla spada. ~FUL. Felice
1355 3, 7| Soccorretelo quel povero sfortunato. Levatelo dalla presenza
1356 3, 5| trasportato. Ella non mi ha sforzato a insultar mia cognata;
1357 3, 5| signor Fulgenzio! Ecco lo sforzo della delicatezza d'onore!
1358 1, 4| caricata)~FLA. Siete pure sguaiata Mi pare un secolo che non
1359 2, 6| seccherà più costui colle sue sguaiataggini). (da sé) ~FLA. Sentite,
1360 3, 13| perdonatemi.~FLA. O che sian benedetti!~LIS. Mi fanno
1361 2, 6| innamorata. (a Roberto) ~ROB. Siatelo, che il cielo vi benedica.
1362 3, 13| Usatemi carità, se vi aggrada; siatemi rigoroso, se il vostro cuor
1363 | siccome
1364 1, 6| ROB. No certo.~FAB. Per sicurissimo.~ROB. Ne parleremo.~FAB.
1365 2, 11| affettando indifferenza, ma si siede che freme) ~FLA. (Signor
1366 0, aut| dalla passione, convien che sien leggieri, fantastici e quasi
1367 | sieno
1368 1, 4| caricatura)~FLA. Cosa vorreste significare?~EUG. Niente, dico che dite
1369 1, 9| mie suse in questo tenero sincero abbraccio.~LIS. (Mi pareva
1370 1, 6| Signore, attribuisco a mia singolar fortuna l'onor di conoscere
1371 1, 6| Wandich, quelle due cene singolarissime insigni del Veronese, quella
1372 | sino
1373 2, 12| infuriare. Ho preso un altro sistema, son diventato pacifico.
1374 3, 12| impegnarmi col Conte?) (smaniosa e plangente) ~FUL. Oh stelle!
1375 3, 7| Fulgenzio)~FUL. Sì, andiamo. (smanioso e incerto)~RID. Ma se ve
1376 3, 13| LIS. Cos'è stato?~FUL. Soccorretela.~FLA. Sorella.~LIS. Signora
1377 3, 7| soccorretemi per carità!~EUG. Soccorretelo quel povero sfortunato.
1378 3, 7| parola.~FUL. Ah Ridolfo, soccorretemi per carità!~EUG. Soccorretelo
1379 3, 12| Eugenia, Eugenia, aiuto, soccorso! ~ ~
1380 3, 6| all'animo mio; basta che soddisfacciate al vostro. ~FUL. Io non
1381 3, 1| accosta alla porta)~LIS. Sì, soddisfatevi. (si ritira dalla porta)~
1382 1, 8| questa natura ha battuto sodo, mi ha risposto come un
1383 2, 15| volere provocare la mia sofferenza. (parte) ~CLO. Che vuol
1384 1, 11| sdegna, và in bestia, non può soffrir niente il signor delicato.
1385 1, 1| inquietare? Parmi ch'egli sia sofistico e puntiglioso assai più
1386 2, 6| anche i grandi amori sono soggetti alle loro peripezie. Anzi,
1387 1, 7| delle fortunaccie. I gran soggettoni ch'io tratto, i principi,
1388 2, 13| resta qui, avrà paura, avrà soggezione. ~FUL. (Possa parlare per
1389 2, 9| EUG. Io non mi sono mai sognata questa bestialità.~FAB.
1390 2, 13| coltello.~FUL. Che cosa vi sognate voi di coltello?~EUG. Che
1391 | solamente
1392 1, 4| in Milano, quarantacinque soldi di buona moneta. (parte)~ ~
1393 2, 11| parlate per lui, mi rinunzia solennemente. (a Roberto) ~FUL. Ella
1394 1, 1| litigiosa, indiscreta, con cui solete trattare il signor Fulgenzio.
1395 1, 11| Eh già; queste sono le solite sue buone grazie.~EUG. Ha
1396 2, 4| trova. Fidato, attento, sollecito, pontuale, bravo cuoco,
1397 2, 13| consoli, che dormirà i suoi sonni... ~FUL. (Tira fuori nascostamente
1398 3, ul| ROB. Scuso in voi la più sonora, la più ridicola caricatura
1399 2, 11| ed hanno una galanteria sorprendente.~FUL. Sono così ostinate,
1400 3, 9| io non fo conto di quella sorta di gente. In casa mia non
1401 2, 8| vedendo Roberto resta un poco sospeso) (Chi è costui?) ~FLA. Venga,
1402 3, 1| chi più, chi meno, dubita, sospetta, s'inquieta. Ed ecco le
1403 3, 1| amore, timore, vanità, e sospetto. ~TOG. E quale, di queste
1404 3, 1| amasse tanto non sarebbe né sospettosa né sofistica, a questo segno.
1405 2, 13| volete ch'io parli.~FUL. Ah! (sospira con isdegno)~EUG. Datemi
1406 3, 12| Furono sempre finti i vostri sospiri. Mendaci sono ora le vostre
1407 1, 9| terra se il sevitore non mi sosteneva. Ah, quell'indegno del servitore
1408 3, 12| accompagnarla ~EUG. E perché? (sostenuta)~FUL. Perché è giunto in
1409 3, 12| il signor Anselmo? (meno sostenuto)~FUL. Sì, è arrivato poc'
1410 3, 5| contenta. ~FLA. Che volete voi sottilizzar d'avvantaggio? È una cosa
1411 2, 9| punto! Questo non si chiama sottilizzare. Sono bugie patenti) (da
1412 2, 3| Fabrizio, lo fa trascendere in soverchie lodi.~FAB. Ha qualche causa
1413 2, 6| cuore, quando eccede, è soverchio (sempre in aria melanconica).~
1414 2, 14| Compatisco l'amore, e mi sovviene che il mio caro sposo faceva
1415 3, 5| uomo, mi sfiderebbe alla spada. ~FUL. Felice voi, che potete
1416 2, 2| cinquecento persone. ~FLA. Ih che sparata!~FAB. Per modo di dire,
1417 1, 1| si vede, si conosce che spasima, che vi adora, e voi non
1418 3, 2| signora. (Lisetta e Tognino si spaventano)~EUG. Andate via.~LIS. Perdoni. (
1419 1, 6| signor cavaliere, un quadro spaventosissimo del Tiziani di cui mi hanno
1420 0, aut| veleno! Pazzie, pazzie. Specchiatevi, o giovani, in questi Innamorati
1421 3, ul| Innamorati? Oh quanti si saranno specchiati in noi! Deh quelli almeno,
1422 2, 9| azione eroica.~FUL. (Mi fa specie che Eugenia non mi dice
1423 1, 7| Che si impegni e che si spenda: e poi?... in carrozza,
1424 2, 4| pontuale, bravo cuoco, buono spenditore: è l'oracolo dei servitori. ~ ~
1425 2, 3| signor Fulgenzio. Con questa speranza la farò venire). (da se,
1426 2, 15| violenza non si potevano sperar queste buone grazie. ~FUL. (
1427 2, 6| e sono sì poco avvezzo a sperimentarla, che sempre più la signora
1428 2, 2| testa. Ma ho fatto poi una spesa, che ne anche il governatore...
1429 1, 11| faccio vedere un qualche spettacolo.~EUG. Ehi, chi è di là?~
1430 1, 11| FUL. Basta così, che mi si spezza il core per la tenerezza.~
1431 2, 13| volta) (come sopra)~EUG. Mi spiacerebbe che avesse da disgustare
1432 3, 9| sempre a che fare con degli spiantati). (da sé) ~EUG. Signore,
1433 3, 9| indegno della mia casa, spiantato, vagabondo, plebeo? ~EUG.
1434 3, 12| palesai l'amor mio: gli spiegai la brama di avervi in moglie.
1435 1, 8| parlar con una di esse, spiegar l'intenzione dell'amico
1436 0, aut| calma. Per maggiormente spiegare il carattere de' veri amanti,
1437 3, 1| alle bottiglie. Avranno gli spiriti in moto.~TOG. Ho curiosità
1438 1, 6| fate conoscere il vostro spirito la vostra vivacità. Non
1439 2, 2| Fabrizio, Succianespole colla sporta, e detti~ ~FAB. Flamminia,
1440 3, 9| signor Conte si degnerebbe di sposar mia nipote?~ROB. Sì, certo,
1441 3, 1| signor Fulgenzio l'avrà sposata.~TOG. E perché non la sposa?~
1442 3, 14| con me.~FLA. Sentite. La sposerà senza dote.~FAB. Senza dote? (
1443 3, 5| ingrato al mio sangue e sprezzatore del decoro della famiglia.
1444 3, 12| per ultimo dono di chi tu sprezzi, assicurati di non vedermi
1445 1, 7| carrozza.~SUC. In carretta. (spuntando dalla scena, e subito parte)~
1446 3, 4| per venirmi a vedere? Sa staccarsi un momentino dalla cognata? ~
1447 1, 7| mi faran cavalcare con le staffe d'oro. Semino per raccogliere
1448 2, 2| darai a me una posata di stagno; mettila bene sotto la salvietta,
1449 3, 7| Eugenia, fremendo)~EUG. Sono stanca.~FUL. Ingrata! (come sopra)~
1450 3, 4| perché il signor Fulgenzio si stanchi e vi perda l'amore. ~EUG
1451 0, per| scena si rappresenta in una stanza comune,~in casa di Fabrizio,
1452 | starà
1453 | Starei
1454 | starete
1455 | starò
1456 2, 9| della nobiltà, colla prima stella d'Italia, col più ricco
1457 3, 12| smaniosa e plangente) ~FUL. Oh stelle! così accogliete una nuova,
1458 | stiamo
1459 | Stiano
1460 3, 1| una vorrebbe esser la sola stimata, la sola riverita ed amata
1461 2, 3| conosciuto da tutta l'Europa, è stimato e venerato da principi e
1462 3, 1| che il signor Fulgenzio la stimi e la veneri anche per questo
1463 3, 9| padrone, o sono qualche stivale? ~EUG. Con chi l'avete,
1464 3, 9| signor Fulgenzio, per quello stolido? per quell'ignorante? uomo
1465 3, 11| ha da fremere e delirare? Stolta ch'io sono; riderà piuttosto,
1466 1, 6| primi ballerini sono rimasti storditi. Canta poi di un gusto,
1467 1, 7| servitore solo, vecchio e stordito. Ma farò io. I buoni piatti
1468 2, 10| SUC. Signore. (con una stoviglia in mano)~FAB. (Tieni questo
1469 2, 13| una pazza.~FUL. (Seguita a stracciare il fazzoletto)~EUG. Ma si
1470 0, aut| Darsi de' pugni pel capo, stracciarsi le vesti, minacciare la
1471 1, 4| Non glielo dite che ha stracciata la lettera.~EUG. Anzi, glielo
1472 3, 12| sedia vicina)~FUL. (Sentendo strepito si volta) Oimè; che è questo?
1473 1, 8| che sa nascere, io non vò strolicar d'avvantaggio.~LIS. Se voi
1474 1, 5| Sguaiaterie, vi dico; e ne son stucca, e ristucca.~EUG. Gran premura
1475 1, 6| materia di quadri delle cose stupende, cose che non le ha il Re
1476 1, 6| vedere quei quattro pezzi stupendi del Wandich, quelle due
1477 2, 14| prendere un maraviglioso, stupendo arcano del famosissimo,
1478 2, 9| disegno). (da sé) ~EUG. (Stupisco che non abbia piacere di
1479 1, 11| questo ella mi ha un pochino sturbato, signora mia.~EUG. Questa
1480 2, 1| Fulgenzio è caldo, intollerante, subitaneo. Insomma si potrebbe fare
1481 2, 6| ma dei casi ne potriano succedere. ~EUG. Non vorrei che foste
1482 2, 2| camiscia, che son tutto sudato. (Ridofo lo saluta) ~FLA.
1483 3, 4| Scena Quarta. Flamminia e la suddetta~ ~FLA. Che fate qui da voi
1484 1, 4| righe, che non ho termini sufficienti per ispiegarvi il giubbilo
1485 1, 8| Per quanto gli abbia io suggerito di pensarvi, di star a vedere,
1486 | sull'
1487 | sulla
1488 | sulle
1489 1, 3| solito, non erano ancor suonate le due.~EUG. Che ha detto
1490 2, 1| ommettere ogni riguardo, di superare ogni difficoltà, e di concludere
1491 2, 13| Penerò un poco, ma lo supererò questo indegnissimo amore). (
1492 1, 9| debolezze, e ricevete le mie suse in questo tenero sincero
1493 2, 3| chiamarla.~FAB. Uh siete pure svenevole. Lisetta. (chiama)~LIS.
1494 3, 12| atto di partire) ~EUG. (Svenuta cade sopra una sedia vicina)~
1495 | T'
1496 | tali
1497 | taluno
1498 2, 11| com'è fatto? Ha voglia di taroccare. ~FUL. E voi avete voglia
1499 3, 14| FAB. Cosa fa qui questo temerario?~FLA. Abbiate pazienza,
1500 2, 9| farei pregar meno, se non temessi di recar disturbo alla compagnia. ~