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| Carlo Goldoni Gli innamorati IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1501 0, aut| sereno, e fa nascer e le tempeste anche in mezzo alla calma.
1502 1, 2| in persona se non avessi temuto accrescere i vostri sdegni.~
1503 2, 13| mia sincera dichiarazione tende a disingannare chi per avventura
1504 2, 13| più meritevole, ma non più tenera, né più fedele. Se vi dà
1505 1, 11| ma ho paura non potermi tenere). (da sé)~EUG. Che dice
1506 1, 9| ricevete le mie suse in questo tenero sincero abbraccio.~LIS. (
1507 3, 12| della custodia, in cui gli teneste la sposa.~FUL. No, ingrata.
1508 1, 1| fatto delle finezze.~EUG. Si tenga le sue finezze; meno che
1509 1, 1| tenete sempre da lui.~FLA. Io tengo dalla ragione! (guai se
1510 2, 6| e ad amarla. ~EUG. Sono tenuta alla vostra bontà, e mi
1511 3, 9| Conte)~ROB. Tocca a voi a terminare di consolarmi. (a Fabrizio)~
1512 2, 3| convenire cogli avversari, e terminarla amichevolmente. ~FAB. No,
1513 3, 12| ho l'obbligo di servirla, terminato ho l'incarico di accompagnarla ~
1514 3, 1| essere amata? ~TOG. Ma quando termineranno questi loro deliri?~LIS.
1515 3 | ATTO TERZO~ ~
1516 3, 5| potervi dare la più vera testimonianza dell'amor mio. ~EUG. Sarebbe
1517 3, ul| generoso nipote: eroe del Ticino, gloria del nostro secolo! ~
1518 2, 10| stoviglia in mano)~FAB. (Tieni questo grembiale, che or
1519 2, 13| dico, signor Fulgenzio. (timorosa, vedendo il coltello) ~FUL.
1520 1, 11| avrete più il divertimento di tirar giù quel balordo del mio
1521 3, 9| EUG. (Non vorrei che mi tirasse a cimento). (da sé) ~ROB.
1522 3, 1| mattina quando elle mi ha tirato giù per saper quel che fanno
1523 3, 3| più far questa vita. Se tirerò innanzi così, diverrò tisica,
1524 1, 7| incontro con le carrozze, coi tiri a sei, con le trombette.
1525 3, 3| tirerò innanzi così, diverrò tisica, morirò disperata. Veggo
1526 0, aut| Commedia, adunque, che ha per titolo gl'Innamorati, dee rappresentar
1527 1, 6| quadro spaventosissimo del Tiziani di cui mi hanno offerto
1528 3, 9| sentita? (al Conte)~ROB. Tocca a voi a terminare di consolarmi. (
1529 2, 1| poco più umano, un poco più tollerante, e sopra tutto vi supplico,
1530 1, 11| allegrissima.~FUL. (C'è del torbido: non mi vorrei inquietare,
1531 0, aut| gioventù sconsigliata! Volersi tormentar per amore! Voler che il
1532 3, 11| cieli! eccolo. A che viene a tormentarmi l'indegno? Non posso reggere
1533 3, 3| più. Avrà finito di essere tormentato. Servirà la cognata; troverà
1534 2, 13| sono partorite da more. Vi tormento, sì, qualche volta, ma chi
1535 2, 1| bel modo persuaderlo di tornar qui, per consolare questa
1536 3, 5| di dovere e poi subito tornate qui. (a Fulgenzio) ~EUG.
1537 1, 3| da sé) E a che ora son tornati a casa?~TOG. A tre ore in
1538 3, 4| Clorinda.~EUG. E sì, se tornerà suo marito, non seguiteranno
1539 1, 7| Andremo a spendere quando torni.~SUC. Gnor sì.~FAB. C'è
1540 2, 1| ricorderò più nessuna. ~FLA. Torniamo da capo.~RID. Non basterebbe
1541 3, 5| onore! Ha detto una parola torta alla dilettissima sua cognata.
1542 3, 5| chi vi consiglia al bene; tradite voi stessa; calpestate i
1543 2, 3| il signor Fabrizio, lo fa trascendere in soverchie lodi.~FAB.
1544 2, 11| Via, via, non vi lasciate trasportar dalla collera.~FUL. Andrei
1545 3, 5| dissimulare. La collera mi ha trasportato. Ella non mi ha sforzato
1546 1, 6| cognata? Voglio ancor io trattar con chi m'aggrada!) (da
1547 2, 13| col signor Conte? Perché trattarlo subito con confidenza? e
1548 3, 12| In due parole ho seco lui trattato, e concluso il maggior affare
1549 1, 6| affare, per ora, che mi trattiene. Servitelo intanto, che
1550 2, 13| davvero soffre un leggier travaglio, in grazia di quell'oggetto
1551 3, 12| mia parola.~FUL. E a chi? (tremante)~EUG. Al conte Roberto.~
1552 2, 2| uno di quelli, che fanno tremare. Ma via, chiamatelo. (a
1553 1, 6| vederlo.~FLA. (E pare sieno trent'anni che lo conosce!) (da
1554 3, 12| della mia disperazione, trionfa della mia buona fede, deridi
1555 3, 8| mia disperazione, come un trionfo della sua perfidia? No,
1556 1, 7| coi tiri a sei, con le trombette. Mi dispiace che non ci
1557 | Troppe
1558 2, 4| servitore come lui non si trova. Fidato, attento, sollecito,
1559 3, ul| Deh quelli almeno, che si trovassero nel caso nostro, alzin le
1560 2, 10| riputazione. Zitto, l'ho trovata. Farò così, me ne farò prestar
1561 1, 2| uomo, come questo, non lo trovate più. Io so che se avessi
1562 3, 4| lagrime agli occhi? Perché ha trovato qui suo cognato! ~FLA. Io
1563 3, 3| tormentato. Servirà la cognata; troverà un'altra amante; si mariterà. (
1564 2, 13| ed io vi amerò in eterno. Troverete un'amante di me più amabile,
1565 3, 5| scherzare. Nello stato in cui mi trovo, non fo poco, se ho tanto
1566 | tua
1567 1, 6| miserabile casa, nel povero mio tugurio, nella mia capannuccia,
1568 | tuoi
1569 | tuttavia
1570 2, 3| io, che chiamarla.~FAB. Uh siete pure svenevole. Lisetta. (
1571 3, 12| me i tuoi rimorsi; e per ultimo dono di chi tu sprezzi,
1572 2, 1| persuada ad essere un poco più umano, un poco più tollerante,
1573 3, 3| pacificato più volte; si è umiliato; mi ha domandato perdono,
1574 2, 8| comanda.~FUL. Son servitor umilissimo a quel signor forastiere,
1575 1, 11| cielo ch'ella sia di buon umore. Mi pare ilare in volto.
1576 1, 1| di volervi sposare, è l'unico, forse, che possa fare la
1577 1, 2| politica e non la saprei usare.~EUG. Scrivetegli voi per
1578 1, 1| merita e che voi dovreste usargli per giustizia e per gratitudine.
1579 1, 2| tanto.~FLA. Io non l'ho mai usata questa politica e non la
1580 1, 2| FLA. Via, rispondetegli, e usategli un poco di carità.~EUG.
1581 1, 8| fate cascar morta: almeno usatele carità. Non le date il colpo
1582 3, 13| avete; so di non meritarlo. Usatemi carità, se vi aggrada; siatemi
1583 2, 15| partì mio marito, non sono uscita di casa.~EUG. Né anche la
1584 3, 1| non soffre che l'amante usi la menoma attenzione a qualsisia
1585 1, 8| Perdoni la curiosità. So che V.S. è amico molto del signor
1586 2, 2| Gnor sì .~FAB. Presto, va' in cucina a lavorare.~SUC.
1587 3, 9| della mia casa, spiantato, vagabondo, plebeo? ~EUG. Signore,
1588 1, 6| uno solo al mondo.~ROB. Io vaglio molto meno degli altri;
1589 1, 3| giocano, qualche volta.~EUG. E vanno a spasso la sera.~TOG. Io
1590 2, 9| letterato d'Europa. Uno che vanta il sangue puro purissimo
1591 3, 8| soddisfazione, acciò se ne vanti, e vada raccontando agli
1592 3, 9| dei quali mi caricate: ma vanto quello della sincerità;
1593 2, 12| Non vi è pericolo che mi vediate infuriare. Ho preso un altro
1594 2, 13| come sopra)~EUG. (Lo vedrebbe un cieco, che ha più premura
1595 3, 3| tisica, morirò disperata. Veggo da me medesima, che di giorno
1596 2, 13| Maladetto coltello!). (lo prende velocemente e lo getta via) ~FUL. (Mi
1597 2, 3| tutta l'Europa, è stimato e venerato da principi e da potentati. ~
1598 3, 1| Fulgenzio la stimi e la veneri anche per questo e che concepisca
1599 1, 6| non c'è bisogno che voi ci venghiate!) (ad Eugenia)~EUG. (Anzi
1600 | venirmi
1601 | venissi
1602 | veniste
1603 | veniva
1604 | venute
1605 0, aut| occhi miei, e se non mi vergognassi, direi da chi li ho veduti.
1606 2, 6| piacere di saperlo. Io non mi vergogno di manifestare una verità,
1607 0, aut| spiegare il carattere de' veri amanti, affascinati dalla
1608 2, 7| egli vero, Lisetta? ~LIS. Verissimo.~EUG. Eccolo, eccolo. (ridente) ~
1609 3, 11| mi principia a rodere il verme di una patetica disperazione;
1610 1, 6| singolarissime insigni del Veronese, quella meraviglia del Guercino,
1611 | verranno
1612 3, 4| FLA. Se non vi amasse non verrebbe qui...~EUG. Zitto zitto.
1613 | verrò
1614 | veruna
1615 1, 9| Eugenia?~LIS. È di là che si veste (Non gli dico niente del
1616 0, aut| pel capo, stracciarsi le vesti, minacciare la propria vita
1617 2, 9| Ha tempo quanto vuole a vestirsi, a conciarsi, e a venire
1618 2, 6| volete sperare?~ROB. Nelle vicende della fortuna, nei casi
1619 3, ul| furono dal nostro amore! Vicendevoli sono state le nostre gelosie,
1620 3, 12| Svenuta cade sopra una sedia vicina)~FUL. (Sentendo strepito
1621 | vicino
1622 0, aut| sospetti, e ciò per rendere vieppiù ridicola una debolezza che
1623 3, 9| per quell'ignorante? uomo vile, indegno della mia casa,
1624 1, 7| SUC. Gnor sì.~FAB. C'è vino?~SUC. Gnor no.~FAB. C'è
1625 2, 15| grazie, mi ha, posso dir, violentata. ~EUG. Infatti, senza una
1626 0, aut| rappresentar un amore più violento di tutti gli altri. Due
1627 2, 15| EUG. Infatti, senza una violenza non si potevano sperar queste
1628 1, 1| non facessi così, è una vipera!).(da sé)~EUG. Chi viene?~
1629 1, 6| vostro spirito la vostra vivacità. Non c'è, veda, non c'è
1630 3, 11| crepi di gelosia. So che viverò poco, che già a quest'ora
1631 1, 8| quel che sa nascere, io non vò strolicar d'avvantaggio.~
1632 1, 4| gli darò la risposta in voce. (a Tognino).~TOG. Come
1633 | vogliate
1634 | vogliono
1635 | volendo
1636 | Voler
1637 2, 15| fare ci ci? Questo è un volere provocare la mia sofferenza. (
1638 | volervi
1639 | volessi
1640 1, 11| umore. Mi pare ilare in volto. Ma qualche volta sa fingere.
1641 1, 6| di Milano ma io non l'ho voluta dare a nessuno. Ho delle
1642 1, 4| con caricatura)~FLA. Cosa vorreste significare?~EUG. Niente,
1643 3, 3| trovar un uomo come tu vorresti. Bene, se non c'è, non m'
1644 | vorrete
1645 | vorrò
1646 2, 3| da lei, e con chi crede vossignoria aver a che fare? Col primo
1647 | vuoi
1648 2, 13| Niente. (mostra la mano vuota)~EUG. In quell'altra?~FUL.
1649 1, 6| quattro pezzi stupendi del Wandich, quelle due cene singolarissime
1650 1, 7| FAB. T'ho pur dato uno zecchino!~SUC. Quanto giorni sono?~
1651 1, 6| sia stato al mondo, dopo Zeusi e Apelle. Signor Conte,
1652 1, 6| mortificarmi.~ROB. È ancora zittella la signora Eugenia? (a Fabrizio)~
1653 2, 9| FAB. Sapete voi dove sia lo zucchero?~FLA. Sì signore; è sull'