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Carlo Goldoni
Gli innamorati

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Scena Dodicesima. Flamminia, Eugenia e Fulgenzio

 

FUL. E di quali casi intende di dire?

FLA. Chi lo sa, gli badate voi? Noi non ci pensiamo nemmeno. Eugenia non lo può vedere.

FUL. Così credo ancor io.

FLA. Caro signor Fulgenzio, siete assai sospettoso.

EUG. Non parlate, sorella, ché or ora lo farete dar nelle furie.

FUL. Oh, non vi è dubbio. Non vi è pericolo che mi vediate infuriare. Ho preso un altro sistema, son diventato pacifico. Non mi riscaldo più.

FLA. Via dunque; siate buono. Mia sorella, poverina, credetelo, vi ama di vero cuore. Io l'ho veduta piangere...

EUG. Non le credete. Lo dice a posta. (a Fulgenzio)

FLA A che servono ora codeste scene? Io non le voglio assolutamente. Vado di , perché il signor Conte non dica. (Sorella, abbiate giudizio!).(piano ad Eugenia) (Abbiate carità, signor Fulgenzio).(piano a Fulgenzio) Ah poveri innamorati! (a tutti e due, e parte)

 




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