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Carlo Goldoni
Il teatro comico

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
abbad-depri | desid-marit | masch-rovin | sacri-zoso

                                                    grassetto = Testo principale
     Atto, Scena                                    grigio = Testo di commento
1503 2, 6| che morirò quanto prima, sacrificando la vita al mio decoro, alla 1504 3, 2| mai~Dir si possa, e per te sai quanto ho fatto.~Prima di 1505 2, 1| strapazzare così.~ANSELMO Ma no sàla, che dialoghi, uscite, soliloqui, 1506 1, 11| loro signori. (tutti lo salutano) Mi favoriscano di grazia; 1507 3, 1| virtuosa.~EUGENIO Poeta salvatico, e virtuosa ridicola. (parte)~ ~ ~ 1508 2, 9| ANSELMO Manco fadiga, e più sanità. (parte)~ ~ ~ 1509 2, 15| vuol dire: virtuosa senza saper né legger; né scrivere. ( 1510 1, 1| dell'entrata.~EUGENIO Vorrei sapere per qual causa non volevate 1511 1, 11| Chi è V. S. se è lecito di saperlo?~ORAZIO Sostengo la parte 1512 2, 6| t'ho in sta occasion, sappi che me condanno da mi medesimo, 1513 2, 15| il comico, quando ognuno sappia il suo mestiere; con questa 1514 2, 1| timore, che questi comici ne sappiano più di me). Caro amico, 1515 1, 4| TONINO Tolè pur, Compare, sappième dir, se el bate a tempo 1516 2, 7| modo suo, l'ignorante non saprà fare a modo mio. Col furbo 1517 2, 7| strepitose bellezze, ma non saprei a qual di loro dar dovessi 1518 1, 5| gonza.~ORAZIO Certo, che saprete il fatto vostro; siete commediante.~ 1519 3, 3| della Didone; e se avessi saputo che il signor Lelio ha strappazzati 1520 2, 6| e de mi. De vu, che no sarè più tormentada da sto povero 1521 | saremmo 1522 | sarete 1523 2, 9| l'è goffo e destro; ma no saria mio decoro, che me lassasse 1524 2, 15| sempre nuovi.~ORAZIO Ho il sarto in casa.~ELEONORA Il mio 1525 2, 8| competenza con ti. ~ARLECCHINO Sastu cossa che podemo far? Colombina 1526 3, 9| critica, e non inclini alla satira.~VITTORIA Signor capo di 1527 1, 4| commedia, dubitando, o de no saverla quanto basta, o de no sostegnir 1528 1, 4| che vi disturba.~TONINO Saveu cosa, che gh'ho? Una paura, 1529 3, 3| adulazione è vizio, ma una savia dissimulazione è sempre 1530 3, 10| PETRONIO E quando si sentono sbadigliare?~ORAZIO Segno, che la commedia 1531 2, 4| Andate, e se mi farete sbagliare, povero voi.~SUGGERITORE ( 1532 2, 9| della calamita, che el vento sbalza da garbin a sirocco, ordena 1533 1, 4| sempre. Me par sempre, che el sbalzo sia troppo grando, e me 1534 2, 15| ed è stata intieramente sbandita dai nostri teatri. Io non 1535 3, 3| consolazione, non solo è sbandito qualunque reo costume nelle 1536 2, 9| quando le se fa, la zente sbate le man.~ORAZIO Bisogna vedere 1537 1, 6| col sente le risade, e le sbattude de man.~ ~Poiché se el popol 1538 3, 1| Eleonora, e quando mi sarò sbrigato dal poeta, mandatemi la 1539 3, 11| moglie buona. Nella Vedova Scaltra, e nei Due gemelli veneziani, 1540 2, 3| iscena, ma non i caratteri scandolosi, come sarebbe questo di 1541 2, 8| proverò con argomenti in scarpa. ~COLOMBINA Bene, chi di 1542 0, aut| maggiore; di che non fia scarsa prova il gradimento che 1543 2, 8| vegna per insolentarte, lo scazzerò colle brutte. ~COLOMBINA 1544 2, 3| riescire la commedia stessa una scelleraggine.~LELIO Dunque non si hanno 1545 1, 11| Mi hanno piantato? Così scherniscono un uomo della mia sorta? 1546 0, aut| nel secondo vado in parte schivando il tedio col movimento di 1547 2, 5| ROSAURA Mi credete voi tanto sciocca, che voglia consentire alle 1548 3, 3| giorno, che riceve un nuovo scolare. Però gli sono obbligata. 1549 1, 8| detto, ch'io venga allo sconcerto, e non ho mancato, anzi 1550 2, 6| il Suggeritore) Florindo, scoperto dal padre, non verrà più 1551 2, 6| pericolosa, ma sta sorpresa, sto scoprimento, servirà de fren ai to dessegni, 1552 3, 3| lazzi pericolosi, gesti scorretti, scene lubriche, di mal 1553 2, 6| vedendo in fazza de mio fio scoverte le mie debolezze. granda 1554 0, pre| Commedia in tre atti in prosa scritta in Venezia nell'anno 1750, 1555 2, 10| che potesse fare un poeta scrivendo.~EUGENIO Ma le maschere 1556 2, 3| correggere quest'abuso, e a farsi scrupolo della distanza, e del tempo. 1557 3, 3| primo, che l'udienza si sdegna, e crede, o ignorante, o 1558 1, 11| voi mi amate, tanto più mi seccate. (Uomo) Barbaro cuore ingrato. ~ 1559 1, 11| Anch'io signor poeta, son seccato. (parte)~LELIO (Donna) Va' 1560 2, 3| arte delle commedie per un secolo intiero; sarebbe ormai tempo, 1561 3, 7| intenzione, ed io ciecamente l'ho secondata.~PANTALONE Come? Intenzion 1562 2, 6| dar sospetto. ~FLORINDO Secondatelo fino a certo segno. ~ROSAURA 1563 2, 6| parlarvi d'amore. ~ROSAURA Lo seconderò per non dar sospetto. ~FLORINDO 1564 3, 11| che sono comuni a tutti i secondi zanni. Bisogna crear sempre 1565 1, 11| bontà. (i servi portano una sedia, e partono)~ORAZIO S'accomodi.~ 1566 1, 10| colle cerimonie.~ORAZIO Sediamo dunque. Servitori, dove 1567 3, 7| uomo d'onore, non ha da sedurre la figlia di un buon amico, 1568 0, per| spettatori.~ ~I tre personaggi segnati colla * parlano il linguaggio 1569 1, 6| allegro.~ORAZIO Da questi segni l'avete raffigurato per 1570 1, 4| che ha fatto el so studio segondo l'arte, e che ha fatto l' 1571 1, 8| timidosque, con quel che segue.~ORAZIO Tra poco devo sentire 1572 0, pre| servisse di prima recita. Come seguì nell'autunno dell'anno medesimo: 1573 3, 2| malissimo, e non si devono seguitare~LELIO Dunque non si faranno 1574 2, 2| PLACIDA Signore, se voi seguiterete questo stile, vi farete 1575 1, 11| palchi. Questo è un poeta del Seicento).~ORAZIO Ci favorisca di 1576 0, aut| regola; e io, che fin ad ora sembrerà forse a taluno che voglia 1577 2, 6| PANTALONE Ale curte. Za che semo soli, e nissun ne sente, 1578 2, 3| osservata l'unità del luogo, semprecché si farà la commedia in una 1579 3, 2| i figli!~Il portarli nel seno, il darli al mondo,~L'allevarli, 1580 3, 2| per ispiegare gl'interni sentimenti del cuore, dar cognizione 1581 1, 6| che ognuno dica il suo sentimento. I commedianti, ancorché 1582 1, 11| mi preghi invano. (Uomo) Sentimi o Donna o Dea. ~PETRONIO 1583 1, 6| bisogno.~ANSELMO N'importa; sentimolo per curiosità.~ORAZIO Per 1584 1, 6| semplice curiosità non lo sentirei. Degli uomini dotti dobbiamo 1585 1, 10| donne stanno vicine) Or ora sentiremo un poeta nuovo.~PLACIDA 1586 1, 6| acciocché si trovino tutti qui a sentirlo. Ho piacere, che ognuno 1587 2, 6| Suggeritore) Questa dolorosa separazione? Ah no. A costo di perder 1588 3, 10| e per lo più nelle prime sere delle commedie nuove, per 1589 1, 9| PETRONIO Principiis obsta; sero medicina paratur.~ ~ 1590 3, 3| esclamazione lo richiedesse; servendovi di regola, che principiando 1591 1, 9| siate voi il mio cavaliere servente.~PETRONIO Il Cielo me ne 1592 1, 9| non bado a queste cose. Serventi non ne ho mai avuto, e non 1593 0, per| ELEONORA, cantatrice ~VITTORIA, servetta di teatro, detta COLOMBINA~* 1594 2, 2| parlare all'improvviso, ci serviamo dello stil familiare, naturale, 1595 2, 15| virtuosa, se la volesse restar servida a magnar quattro risi coi 1596 1, 4| Compatime, no ve posso servir.~ORAZIO Già siamo soli, 1597 2, 6| sorpresa, sto scoprimento, servirà de fren ai to dessegni, 1598 0, aut| avviata, percioché alle arti servirebbe sempre di lume e miglioramento.~ 1599 0, pre| Venezia nell'anno 1750, perché servisse di prima recita. Come seguì 1600 1, 9| PETRONIO Per premio della mia servitù, non potrei attendere altro, 1601 3, 5| quando si tratta di far servizio alla gioventù, mi consolo 1602 0, pre| rappresentata in Milano nel mese di settembre antecedente la prima volta.~ ~ 1603 1, 8| Chi non lo crede provi una settimana, e protesto, che gliene 1604 1, 4| pensa, bisogna, che el se sfadiga a studiar, e che el trema 1605 2, 8| BRIGHELLA Mi come omo accorto, sfadigherò, suderò, perché in casa 1606 3, 10| sta puta, e voggio far un sforzo per demostrarghe l'amor 1607 0, aut| difetti che ho procurato sfuggire, e tutti que’ fondamenti 1608 3, 3| suggeritore, e si recita con sgarbo, e senza naturalezza; tutte 1609 3, 10| Voglio assolutamente la scena sgombrata.~EUGENIO Io non so, che 1610 2, 6| voggio tutto el mio ben; sibben, che l'è vecchio, el me 1611 | Sicché 1612 0, aut| essa con qualche specie di sicurezza maggiore; di che non fia 1613 2, 3| mia invenzione, che son sicuro che piacerà alla maggior 1614 1, 10| portano le sedie, tutti siedono; le donne stanno vicine) 1615 2, 5| fino a tanto, che dal mio silenzio mi venga minacciata la vostra 1616 3, 3| bene di battere le ultime sillabe, che s'intendano. Recitate 1617 | sin 1618 3, 3| dritta, e poche volte colla sinistra, e avvertite di non moverle 1619 2, 9| vento sbalza da garbin a sirocco, ordena ai marineri zirar 1620 1, 8| della barca. La barca s'ha slontanà dalla riva, e mi de bergamasco 1621 0, aut| opera mia e a rendere lo smarrito onore alle nostre scene 1622 3, 3| tutti voi. Vedesi veramente smentita la massima di chi crede, 1623 1, 8| in acqua?~GIANNI In tel smontar da una gondola, ho messo 1624 2, 15| signora, quando sento le smorfie delle cantatrici, crepo 1625 2, 3| rincresce, ma non so come soccorrervi.~LELIO Una cosa mi resta 1626 3, 3| che aveva necessità di soccorso, ma l'aria musicale influisce 1627 3, 2| ORAZIO Vi accetto con ogni soddisfazione.~LELIO Quand'è così, son 1628 1, 4| da banda, e parlemo sul sodo. Le commedie de carattere 1629 3, 3| sono contento, ma non posso sofferire di sentir a porre in ridicolo 1630 1, 2| Ci vuol politica; convien sofferirla). Signora mia, vi ho pregata 1631 1, 11| padrone, e il padrone lo soffre perché è faceto? Signor 1632 2, 6| tuo diletto Florindo? E soffrirai questa dolorosa... Zitto. ( 1633 1, 6| perché essendo l'arte comica soggetta a infinite peripezie, l' 1634 2, 3| LELIO Vadano al diavolo i soggetti, le commedie, e la poesia. 1635 3, 1| sentire. Non gli voglio dar soggezione.~ORAZIO Sì, fate bene a 1636 2, 3| recitare. Come quel buon soldato, che non potendo essere 1637 3, 2| Questa è un'uscita, un soliloquio.~ORAZIO E parlando da voi 1638 1, 7| Vittoria~ ~ORAZIO Ecco i soliti versi. Una volta tutte le 1639 1, 3| fatemi un piacere, andate a sollecitar le donne.~EUGENIO Volentieri, 1640 1, 8| non vengono. Anderò io a sollecitargli. Gran pazienza ci vuole 1641 3, 2| al popolo?~ORAZIO Con una somma facilità: sentite il vostro 1642 1, 2| rappresentare?~PLACIDA Il poeta, che somministra a noi le commedie, ne ha 1643 2, 7| contentano mai. Sono vent'ore sonate, e sa il Cielo, se il signor 1644 2, 1| ammetteva i più alti, i più sonori spropositi. Adesso che se 1645 3, 4| Te lo...~ROSAURA Ahi!.(sopirando)~DOTTORE Sì, te lo darò. 1646 1, 11| donna scaccia. (Uomo) Tu sorda più del vento, non odi il 1647 2, 5| Se il vostro genitore vi sorprende, sarà svelato ogni arcano. 1648 3, 7| mai, che in questa età vi sorprendesse una simile malinconia. Compatitemi, 1649 2, 3| improprietà, e indecenze. Due sorti di Commedia distinguo: « 1650 2, 6| Lo seconderò per non dar sospetto. ~FLORINDO Secondatelo fino 1651 3, 4| chi è l'amante, per cui sospiri? ~ROSAURA È il figlio del 1652 2, 1| discerner se la passion sia ben sostegnuda, se il carattere sia ben 1653 2, 10| di bene allogarle, e di sostenerle con merito nel loro carattere 1654 1, 11| lecito di saperlo?~ORAZIO Sostengo la parte di primo amoroso, 1655 2, 3| de' bei caratteri, e ben sostenuti, che non maneggiano bene 1656 1, 4| de carattere le ha butà sottossora el nostro mistier. Un povero 1657 2, 2| voi avete ad essere la mia sovrana, la mia stella, il mio nume.~ 1658 2, 3| pretendono d'aver troppa sovranità su i poeti, e se non fossimo 1659 2, 15| dramma?~ELEONORA Dove? Non mi sovviene.~LELIO A Firenze.~ELEONORA 1660 2, 3| difficoltà solevano praticar gli Spagnuoli, i quali oggidì principiano 1661 3, 1| benefizio, e ci volterà le spalle.~EUGENIO Il mondo è sempre 1662 3, 11| podeva aver anca la bontà de sparagnarme sta gran fadiga.~ORAZIO 1663 1, 11| LELIO (Donna). Fuggi vola sparisci. (Uomo) Fermati, o cruda 1664 2, 6| de sto cuor! Lo savè, che spasemo, che muoro per vu? ~ROSAURA 1665 0, aut| camminare per essa con qualche specie di sicurezza maggiore; di 1666 2, 2| perfezione dell'«optica» potrò «speculare» la vostra bellezza.~PLACIDA 1667 2, 2| matematico».~LELIO Mi renderò «speculativo» nelle prerogative del vostro 1668 2, 2| legare, e condurre allo spedale de' pazzi. (Se troppo stessi 1669 1, 1| Tiratela su, che non voglio spendere in lumi. (verso la scena)~ 1670 3, 10| bisogna robba, bezzi, son qua. Spenderò, farò tutto, ma in sta casa 1671 3, 10| non vi è riparo, ~io qui spendo il mio denaro, ~voglio far 1672 1, 1| ne acquistano, tanti ne spendono. Felici quelli che in capo 1673 1, 5| rivestire cotesti poveri spennacchiati.~ORAZIO Voi ne avete mai 1674 2, 3| conoscere non essere in ella spento il lume de' buoni autori, 1675 1, 11| parte)~LELIO (Donna) Non sperar da me pietà, che pietà di 1676 3, 2| consumati, e poi potrete sperare di far qualche cosa. Credete 1677 3, 9| maniera di far le commedie spererei, che avesse sempre da crescere 1678 2, 15| zecchini vi assolverete dalla spesa di tutti due.~ORAZIO Non 1679 1, 4| brio, la vostra giovialità; spesse volte vi sento cantare.~ 1680 3, 9| genere, sono infiniti in spezie, mentre ogni virtù, ogni 1681 2, 3| da offerirvi.~ORAZIO Mi spiace infinitamente, ma quanto 1682 2, 3| sentito a dire così.~ORAZIO Vi spiegherò io cosa dice Aristotile. 1683 2, 3| concetti non siano arguti, spiritosi, e brillanti, ma gl'uditori 1684 3, 11| ORAZIO Siete veramente spiritoso.~LELIO Anzi vi dirò di più...~ 1685 2, 15| ha fatto male a venir a sporcare i virtuosi suoi piedi sulle 1686 3, 3| parole oscene, equivoci sporchi, dialoghi disonesti. Più 1687 3, 10| sarebbe mai persuasa di sposar voi; dunque era inutile 1688 3, 7| padre, o il figlio l'aveva a sposare. Per me, tanto m'era uno, 1689 3, 9| Florindo, e Rosaura si sono sposati, mentre si sa, che tutte 1690 3, 10| che ghe porto. Florindo sposerà vostra fia, ma perché vostra 1691 2, 8| uomo savio, ed allora vi sposerò. ~BRIGHELLA Arlecchin? ~ 1692 2, 6| mia casa, non sarà più mio sposo? Ahi, che il dolore mi uccide. 1693 2, 3| non vi darà il cuore di sprezzarla.~ORAZIO Ditemi in che consiste?~ 1694 3, 10| Sì, ma taluni dai palchi sputano, e infastidiscono le persone 1695 0, aut| quali il metodo mio ho stabilito, nel comporre le mie Commedie, 1696 2, 1| perché. La commedia l'è stada inventada per corregger 1697 1, 4| bene di voce.~TONINO E se stago ben, me voleu farsi far 1698 2, 12| mangiato?~LELIOieri, né stamattina.~ORAZIO Ma dunque come farà...~ 1699 3, 11| PLACIDA Signor Orazio, sono stanca di star in piedi, avete 1700 | starete 1701 2, 1| lo dirò, e la pol tornar stassera, o domattina, che gh'averò 1702 3, 9| diverranno anticaglie, come la Statua, il Finto Principe, e Madama 1703 2, 6| ho gusto, che ridè, che stè alegra, e quando ve vedo 1704 2, 2| essere la mia sovrana, la mia stella, il mio nume.~PLACIDA Questa « 1705 | stesse 1706 2, 2| improvviso, ci serviamo dello stil familiare, naturale, e facile, 1707 1, 2| specialmente, per cui ho tutta la stima.~EUGENIO (Volete voi dipendere 1708 3, 11| contenta di aver dato uno stimolo alle persone dotte, e di 1709 3, 11| sua botta frizzante, e non stiracchiata. Stroppiar qualche parola 1710 2, 3| che se la commedia senza stiracchiature, o improprietà può farsi 1711 2, 12| bevuto la cioccolata, sono di stomaco, e di voce un poco debole.~ 1712 1, 11| parte)~LELIO Non far di me strapazzo. ~PLACIDA Signor Poeta mio, 1713 3, 3| saputo che il signor Lelio ha strappazzati i drammi d'un così celebre, 1714 1, 9| assoggettarmi all'umore stravagante di una donna. In secondo, 1715 2, 1| proponer per prima commedia una strazza d'un soggetto, che no l' 1716 1, 5| galeotti maledetti!~ORAZIO Eh streghe indiavolate!~VITTORIA Orsù, 1717 3, 10| recitare allora quando si fa strepito nell'udienza. Bisogna sfiatarsi 1718 2, 7| ugualmente accesi delle mie strepitose bellezze, ma non saprei 1719 3, 11| frizzante, e non stiracchiata. Stroppiar qualche parola naturalmente, 1720 3, 11| parola naturalmente, ma non stroppiarle tutte, e guardarsi da quelle 1721 3, 11| tutte, e guardarsi da quelle stroppiature, che sono comuni a tutti 1722 1, 4| canzonetta.~TONINO Dopo, che ho studià tre ore, volè che canta? 1723 1, 5| altra in mano, e la vado studiando.~ORAZIO Bravissima, così 1724 3, 9| attori un con l'altro, come succede nelle scene all'improvviso, 1725 1, 6| incerto, e le disgrazie succedono facilmente.~ANSELMO Sto 1726 3, 6| quegli occhi; mi fanno tutta sudare).~FLORIANO Signor Dottore, 1727 2, 8| omo accorto, sfadigherò, suderò, perché in casa no te manca 1728 3, 3| Dunque vi pare, ch'io possa sufficientemente passare per recitante?~ORAZIO 1729 2, 15| mendicar dalla musica i suffragi per tirar la gente al teatro. 1730 3, 10| vostro figlio... (di dentro, suggerendo) So che non vorreste, che 1731 1, 8| de tutto per metterme in suggezion, e no farè gnente. Mi fazzo 1732 | sui 1733 | sullo 1734 1, 9| commedia intitolata: La Suocera e la Nuora.~BEATRICE Che 1735 3, 3| fidate. Un tale applauso suol essere equivoco. Molti battono 1736 2, 2| contrapposto delle parole non suona bene all'orecchio?~PLACIDA 1737 2, 6| traccia dell'idol mio, voglio superare l'avverso... l'avverso fato... 1738 1, 8| d'una cosa sola pregherò, supplicherò la mia carissima, la mia 1739 1, 11| certamente. (la ritira)~LELIO La supplico... (torna a provare)~BEATRICE 1740 3, 1| Lelio, e la signora Eleonora suppliscono a due persone, ch'erano 1741 0, aut| comico, alloraché nella prova supposta della Commedia rappresenta 1742 2, 10| andrà gran tempo, che si sveglieranno i più fertili ingegni a 1743 2, 5| genitore vi sorprende, sarà svelato ogni arcano. ROSAURA Egli 1744 2, 3| caratteri per correggerli, e svergognarli?~ORAZIO I cattivi caratteri 1745 2, 13| ricciolini, tutta brio, col tabarrino, col cappellino, e domanda 1746 1, 11| insolente qual mosca, o qual tafano. (Uomo) Idolo mio diletto... ~ 1747 3, 1| che sia torbido, e di mal talento.~EUGENIO E così va fatto. 1748 | taluni 1749 | taluno 1750 2, 3| si contentò del grado di tamburino. (parte)~ ~ ~ 1751 2, 3| essere, che mi accetti. Tant'è; mi piace il teatro. Se 1752 2, 4| signori, che l'ora vien tarda. Vengano a provare le loro 1753 1, 2| favoriscono? Signor Orazio, se tardano io me ne vado.~ORAZIO Cara 1754 3, 10| qualcheduno parla dietro le scene, taroccate, che vi si sentono da per 1755 3, 10| per tutto.~SUGGERITORE Se tarocco, ho ragione, mentre la scena 1756 2, 15| virtuosi suoi piedi sulle tavole della commedia.~ELEONORA 1757 1, 3| ritrovarle, o in letto, o alla tavoletta. Queste sono le loro principali 1758 0, aut| vado in parte schivando il tedio col movimento di qualche 1759 2, 5| mano. ~FLORINDO Non mi fa temer vostro padre, ma il mio. 1760 2, 10| che i comici italiani sono temerari, arrischiandosi a parlare 1761 3, 9| La seconda, se a' nostri tempi convenga quel che hanno 1762 3, 3| naturalezza; tutte cose che tendono a rovinar il mestiere, e 1763 2, 5| signor Dottore, amandovi teneramente, non voglia la vostra rovina; 1764 1, 11| Madama, ho delle scene di tenerezza, fatte apposta per voi, 1765 2, 15| signora mia, che la musica si teneva sotto i piedi l'arte comica. 1766 2, 6| ROSAURA Vi sono molto tenuta del vostro amore. ~PANTALONE 1767 3, 11| ORAZIO Andiamo pure: è terminata la prova, e da quanto abbiamo 1768 1, 7| volta tutte le scene si terminavano così.~VITTORIA È verissimo; 1769 1, 8| gondola, ho messo un piede in terra, e l'altro sulla banda della 1770 2, 5| corrispondenza. ~ROSAURA Terrò celato il mio amore fino 1771 1, 1| acciocché facciano due terzi di commedia sopra di loro.~ 1772 3, 6| cuore.~ROSAURA Eccola, in testimonio della mia fede.~COLOMBINA 1773 3, 3| Enea.~ORAZIO Ebbene; si tiene il petto verso l'udienza, 1774 1, 8| GIANNI Audaces fortuna iuvat, timidosque, con quel che segue.~ORAZIO 1775 3, 3| andar le fanciulle, senza timor d'apprendere cose immodeste, 1776 2, 1| carattere.~LELIO (Ho gran timore, che questi comici ne sappiano 1777 2, 1| concetti, disperazion, tirade, le son cosse, che no le 1778 1, 11| carattere di una bellezza tiranna. (a Beatrice)~BEATRICE Il 1779 2, 15| dalla musica i suffragi per tirar la gente al teatro. Ma grazie 1780 1, 1| meglio alzare la tenda. Tiratela su, che non voglio spendere 1781 1, 2| fra voi e me, qualche cosa toccante la direzione delle nostre 1782 1, 5| siccome la parte, che mi è toccata nella commedia, che oggi 1783 1, 8| vece de crudi, che i li toga cotti.~ORAZIO Lodo la vostra 1784 1, 4| io senta il polso.~TONINO Tolè pur, Compare, sappième dir, 1785 1, 8| Arlecchino anche i versi son tollerabili. Ma cotesti signori non 1786 1, 11| donne in istrada, è stata tollerata in Italia per molti anni 1787 2, 2| retorica» tutti i «luoghi topici» del vostro cuore.~PLACIDA ( 1788 3, 1| un bravo comico, che sia torbido, e di mal talento.~EUGENIO 1789 2, 6| De vu, che no sarè più tormentada da sto povero vecchio; de 1790 3, 4| Per amor del Cielo, non mi tormentate.~DOTTORE Vuoi un abito? 1791 2, 11| rincresce aver d'andare, e tornare.~EUGENIO Eh resterete qui 1792 1, 11| fate così, ogni anno che tornate a recitarla, mutate il titolo, 1793 2, 12| ORAZIO Oh mi perdoni! Mi tornerebbe un bel conto.~LELIO Questa 1794 1, 4| sento un certo tremazzo a torno, che me par d'aver la freve.~ 1795 2, 6| Sior sì; sior Pantalon lo torò, ghe voggio tutto el mio 1796 3, 3| Ballano la furlana anco le torri? ~ ~ ~ORAZIO Basta così; 1797 2, 8| copperò! ~ARLECCHINO E mi torrò ed candelier, e ghe farò 1798 1, 8| Son qua, muso duro, fazza tosta, gnente paura.~ORAZIO Arriccordatevi, 1799 2, 6| morte, voglio andare in traccia dell'idol mio, voglio superare 1800 3, 2| matrimonio, ascolta quanti~Pesi trae seco il coniugal diletto.~ 1801 3, 3| siano poco ben costumate, e traggano il loro guadagno parte dalla 1802 3, 7| el mezzan alla putta, per trappolar el fio d'un galantomo, d' 1803 2, 2| sorta, sanno dai «vizi» trar le «figure», e mi l'animo 1804 2, 6| PANTALONE Obedissi, o te trarrò zoso della scala con le 1805 2, 2| pieno d'«antitesi», e di «traslati».~LELIO L'«antitesi» forse 1806 2, 6| compatimento, l'è stà un trasporto dell'amorosa passion. Per 1807 3, 5| non perdo tempo; quando si tratta di far servizio alla gioventù, 1808 2, 15| EUGENIO Sareste stata meglio trattata, se foste venuta con miglior 1809 2, 3| che se avesse terminato il trattato della commedia, avrebbe 1810 3, 10| mi, voggiè ben a mio fio. Trattèlo con amor, e con carità, 1811 3, 10| spropositi in scena, se non mi tratterà bene. Mentre se i commedianti 1812 2, 13| Scena Tredicesima. Vittoria e detti~ ~VITTORIA 1813 1, 4| gnanca mi. Me sento un certo tremazzo a torno, che me par d'aver 1814 2, 3| per me. I Francesi hanno trionfato nell'arte delle commedie 1815 1, 8| Anch'io de' pazzi ho il triplicato onore.~Son poeta, son musico, 1816 1, 4| a tempo ordinario, o in tripola.~ORAZIO Voi non avete febbre, 1817 0, aut| prova il gradimento che trovano fra gli spettatori le mie 1818 1, 6| VITTORIA È stato anche a trovar me, e subito che l'ho veduto, 1819 2, 1| carattere in scena, ognun trovava, o in se stesso, o in qualchedun' 1820 1, 6| gli altri, acciocché si trovino tutti qui a sentirlo. Ho 1821 | tua 1822 1, 4| Che avete, che mi parete turbato?~TONINO No so, gnanca mi. 1823 2, 1| antighi se faceva così, tuto el popolo decideva, perché 1824 | tuttavia 1825 2, 3| io non ne abbia bisogno, tuttavolta per farle piacere, ne prenderò 1826 2, 6| sposo? Ahi, che il dolore mi uccide. Ahi, che l'affanno... ( 1827 2, 2| antitesi» forse non fa bell'udire? Il contrapposto delle parole 1828 3, 2| sentire se sono versi? Ecco, udite, come si fanno conoscere 1829 1, 11| e detti~ ~LELIO Servitor umilissimo a loro signori. (tutti lo 1830 2, 3| contenersi con esso con umiltà. Oh fame, fame, sei pur 1831 2, 1| Italia adesso corre drio unicamente a sta sorte de commedie, 1832 3, 5| tanto bene.~DOTTORE Sei l'unico frutto dell'amor mio.~ROSAURA 1833 2, 15| che verrei volentieri ad unirmi con voi.~ORAZIO Vuol fare 1834 3, 6| la mano.~FLORIANO Eccola, unita al mio cuore.~ROSAURA Eccola, 1835 2, 1| le son cosse, che no le usan più?~LELIO Ma presentemente 1836 3, 9| signor comico novello, mi fa usare una mala creanza. Quando 1837 3, 11| poeta alcune volte li ha usati con ragione, e alcune volte 1838 2, 1| Ma no sàla, che dialoghi, uscite, soliloqui, rimproveri, 1839 1, 6| a infinite peripezie, l'utile è sempre incerto, e le disgrazie 1840 1, 11| seccato. (parte)~LELIO (Donna) Va' pure amante insano, già 1841 2, 3| vagabondi. (parte)~LELIO Vadano al diavolo i soggetti, le 1842 2, 3| siamo, diano ricetto a' vagabondi. (parte)~LELIO Vadano al 1843 2, 2| darsi, che mi riesca di far valere l'impostura. Ma ecco la 1844 3, 3| obbligata. Procurerò di valermene al caso, e giacché mi sono 1845 1, 11| piazza da una compagnia di valorosissimi cerretani. Chi sono costoro, 1846 1, 11| mio lamento? (Donna) Olà, vammi lontano, insolente qual 1847 1, 1| le prime donne hanno la vanità di farsi aspettare.~ ~ 1848 3, 3| e crede, o ignorante, o vano il personaggio distratto. 1849 3, 10| ma perché vostra fia l'ho vardada con qualche passion, e no 1850 3, 9| scritto; mentre siccome si è variato il modo di vestire, di mangiare, 1851 3, 9| LELIO E così questo gusto varierà ancora, e le commedie da 1852 3, 9| prende aria diversa dalla varietà delle circostanze.~LELIO 1853 2, 3| particolare, così fa in lui vario effetto, secondo il modo 1854 1, 9| ricevergli.~BEATRICE Quando sarò vecchia, gli riceverò.~PETRONIO 1855 1, 11| nuove di cancellare tutte le vecchie? Non sarà mai vero, e con 1856 1, 8| qualche dozena de pomi, in vece de crudi, che i li toga 1857 3, 2| senta, e che nessuno lo veda? Quello di parlare col popolo 1858 3, 5| Poverino! Non ho cuore da vederlo penare.~DOTTORE Cosa c'è 1859 3, 3| di loro, e di tutti voi. Vedesi veramente smentita la massima 1860 1, 1| ORAZIO Acciocché non si vedesse da nessuno a provare le 1861 3, 3| Amor di queste luci tenere;~Vedi come in Cartagine bambina,~ 1862 3, 11| debba la moglie buona. Nella Vedova Scaltra, e nei Due gemelli 1863 2, 12| non se ne parla più. Oggi vedrà la mia abilità.~PETRONIO 1864 2, 14| signora.~ORAZIO Or ora la vedremo. Eccola.~ ~ ~ 1865 1, 1| compagnia è stata altre volte veduta, non vi sarà poi tanta curiosità.~ 1866 2, 15| BEATRICE Come voi, che avrete veduti i cartoni di qualche libro 1867 1, 6| trovar me, e subito che l'ho veduto, l'ho raffigurato per poeta.~ 1868 1, 9| dargli, ma ella a quanto veggo non è buona da ricevergli.~ 1869 2, 8| che qualche zerbintoto vegna per insolentarte, lo scazzerò 1870 3, 10| vostre bellezze. Dottor caro, vegnì da mi, che metteremo in 1871 2, 1| Orazio, e spero, che el vegnirà a sentir subito cossa che 1872 3, 10| tutto, ma in sta casa no ghe vegno mai più. Oimè! gh'ho el 1873 2, 9| ordena ai marineri zirar le vele; cusì anca mi, ai marineri 1874 1, 3| pazienza ci vuole, ma il veleno mi rode.~EUGENIO Ecco il 1875 1, 11| sorta? Giuro al Cielo mi vendicherò. Farò loro vedere chi sono. 1876 1, 6| quando non hanno danari, vendono e impegnano per star allegri.~ 1877 2, 6| Qual gelo mi ricerca le vene? In qual'agitazione si ritrova 1878 3, 3| drammi d'un così celebre, e venerabile poeta, non l'avrei accettato 1879 3, 3| splendore,~Caro figliuol di Venere,~E solo Amor di queste luci 1880 2, 3| disprezzo; le lodo, le stimo, le venero, ma non sono il caso per 1881 1, 8| de bergamasco son diventà venezian.~ORAZIO Signor Gianni, domani 1882 1, 2| pettegolezzi delle donne, comedia veneziana.~EUGENIO Fra queste non 1883 3, 11| Scaltra, e nei Due gemelli veneziani, si potevano risparmiare; 1884 3, 2| non parla così. Pare, che venghiate in scena a raccontare a 1885 | veniste 1886 | venite 1887 | venivano 1888 2, 7| si contentano mai. Sono vent'ore sonate, e sa il Cielo, 1889 2, 15| ELEONORA Bisognerà superar la vergogna. Ma che farò? Mi lascierò 1890 0, aut| voglia far da maestro, non mi vergognerò mai di apprendere da chichessia, 1891 3, 9| crescere in meglio. I caratteri veri, e conosciuti piaceranno 1892 1, 7| terminavano così.~VITTORIA È verissimo; tutti i dialoghi si finivano 1893 2, 15| vostro modo di trattare, che verrei volentieri ad unirmi con 1894 2, 15| una virtuosa di grado, non verreste a offerirvi a cantare gl' 1895 | verun 1896 2, 15| Viaggi, alloggi, piccolo vestiario, queste sono cose, che ci 1897 3, 9| si è variato il modo di vestire, di mangiare, e di conversare, 1898 0, aut| e coi loro volti, poscia vestiti e mascherati da scena. Questa 1899 2, 1| tempo.~ANSELMO La vaga a bon viazo.~LELIO Amico, per dirvi 1900 1, 10| siedono; le donne stanno vicine) Or ora sentiremo un poeta 1901 1, 4| Sogliono i precipizi esser vicini.~ ~ORAZIO Sapete il Tasso? 1902 3, 2| sia geloso, e voglia~A te vietar quel ch'egli andrà cercando?~ 1903 3, 2| Fortuna ingrata, tu che mi vietasti il contento di rivedere 1904 1, 11| interesse, Ottavio economo in villa, e Rosaura delirante per 1905 3, 2| quanto ho fatto.~Prima di vincolarti con il durissimo~Laccio 1906 3, 8| memoria la Buccolica di Virgilio.~LELIO So, e non so; ma 1907 2, 15| maniera.~ELEONORA Noi altre virtuose parliamo quasi tutte così.~ 1908 2, 6| sentir da vu le mie care viscere, do parole, che consolasse 1909 1, 9| un bicchier d'acqua nel viso.~BEATRICE Sentite, io non 1910 3, 9| particolare, il vizio, e non il vizioso; che sia mera critica, e 1911 2, 2| qual invaghita farfalla mi vo raggirando intorno al lume 1912 3, 10| m'avè volesto ben a mi, voggiè ben a mio fio. Trattèlo 1913 2, 6| e quando ve vedo de bona vogia, sento propriamente, che 1914 2, 6| V'ho volesto ben, ve ne vogio ancora, e ve ne vorrò. Ma 1915 | vogliate 1916 1, 8| che rida mi, onde no ghe vòi pensar. La sarà co la sarà, 1917 2, 8| pacifico, farò, che tutti te voia ben. ~COLOMBINA Non mi dispiace. ~ 1918 2, 8| lasserò andar sola dove ti vol. ~COLOMBINA Ottimamente. ~ 1919 1, 11| parte)~LELIO (Donna). Fuggi vola sparisci. (Uomo) Fermati, 1920 1, 4| che ho studià tre ore, volè che canta? Compatime, no 1921 2, 9| alle sue grazie. Perché no volela, che fenissa la mia scena?~ 1922 1, 6| facilmente.~ANSELMO Sto poeta lo volemio sentir?~ORAZIO Noi non ne 1923 2, 15| obbligo in ogni piazza, e volendone di più, ci farete un regalo 1924 2, 15| condurrò, so che el la vederà volentiera.~ELEONORA Ma le donne, mi 1925 | voler 1926 | volerla 1927 3, 2| e ha protestato di non volerne fare?~LELIO Effettivamente 1928 | volessi 1929 1, 4| versi del Tasso:~ ~Mentre ai voli troppo alti e repentini~ 1930 1, 8| qualche scena.~GIANNI Se volì un poeta, son qua mi.~ORAZIO 1931 1, 8| gliene anderà via subito la volontà. (parte)~ ~ ~ 1932 3, 3| Con vostra buona grazia. Voltate la vita verso l'udienza.~ 1933 3, 1| ricorderà del benefizio, e ci volterà le spalle.~EUGENIO Il mondo 1934 0, aut| loro di casa e coi loro volti, poscia vestiti e mascherati 1935 1, 2| avventuriere onorato, La donna volubile, I pettegolezzi delle donne, 1936 | voluto 1937 2, 6| che nol me dirà de no. Ma vorave sentir da vu le mie care 1938 2, 6| ferma un pochetto con ela, o vorla, che vaga via? ~ROSAURA 1939 2, 6| consolasse el mio povero cuor. Vorrave, che vu me disessi: Sior 1940 | vorrebbe 1941 1, 6| commedia l'è cattiva, ognun vorria esser in grado de far la 1942 | vorrò 1943 2, 6| Rosaura, patrona reverita. Xèla sola? ~ROSAURA Sì, signore, 1944 1, 8| linguaggio parla el secondo zane?~ORAZIO Dovrebbe parlare 1945 2, 8| se vederò, che qualche zerbintoto vegna per insolentarte, 1946 2, 8| vederò qualchedun, che te zira d'intorno darò logo alla 1947 2, 9| sirocco, ordena ai marineri zirar le vele; cusì anca mi, ai 1948 2, 6| soffrirai questa dolorosa... Zitto. (al Suggeritore) Questa 1949 2, 6| PANTALONE Obedissi, o te trarrò zoso della scala con le mie man. ~


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