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| Carlo Goldoni La locandiera IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 1, 11| lettera.)~Siena, primo Gennaio 1753. (Chi scrive?) Orazio Taccagni.
2 3, 6| chiede amore e pietà? Non gli abbado, non può essere, non gli
3 3, 16| CAVALIERE: Aprimi, o la getto abbasso. (Di dentro.)~MARCHESE:
4 3, 6| più. Vi siete vendicata abbastanza. Stimo voi, stimo le donne
5 | abbiano
6 1, 15| li posso vedere. Sì come abborrisco anche le donne che corrono
7 0, aut| le cose mie come io le ho abbozzate, lo farà trascurare anche
8 3, 3| sì, è caldo; così foss'io abbruciato.~MIRANDOLINA: Che cosa vi
9 1, 17| così sole? All'aria, all'abito, paiono dame). (Da sé, parte.)~ ~
10 1, 15| cascamorti.~CAVALIERE: Questo accade, perché avete buona maniera.~
11 | accanto
12 2, 16| io principiava a sentirmi accendere. Ma anderò via; supererò
13 1, 15| CAVALIERE: Bene. Mettetela lì. (Accenna il tavolino.)~MIRANDOLINA:
14 2, 3| subito si attacca. Ed esse accettano. E sa il cielo chi sono;
15 2, 4| voluto farlo.~CAVALIERE: Via, accomodatevi.~MIRANDOLINA: Per obbedirla. (
16 1, 10| mi piace, le voglio bene, accomoderei con essa i miei interessi
17 1, 11| mi basta meno. Se fossi accompagnato, non mi basterebbe assai
18 1, 7| orecchini, voglio che li accompagniamo.~MIRANDOLINA: Eh no, signor
19 3, 18| Eh, che siete voi pur d'accordo...~MIRANDOLINA: Si, si vede...~
20 2, 14| cappello, senza che se n'accorga il Marchese.~SERVITORE:
21 3, 3| disinvoltura. In materia d'accortezza, non voglio che si dica
22 1, 22| faccio per voi. Lo faccio per accrescer utile ed avventori alla
23 3, 17| Marchese.)~MARCHESE: Eh via, acquietatevi tutti due. Caro Conte, cosa
24 2, 4| Con lei non pretendo di acquistar merito, facendo unicamente
25 1, 5| signor Conte, vi siete acquistato gran merito. Regalare una
26 1, 7| vedere questo gioiello. Addio, Mirandolina; signor Marchese,
27 2, 12| hanno bisogno di voi. (Gli addita le due donne, le quali subito
28 1, 15| si anderà a poco a poco addomesticando). (Da sé.)~CAVALIERE: Orsù,
29 3, 12| burlandosi esse di che le adora, corrono dietro a chi le
30 1, 9| vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza,
31 1, 15| altro. (Costei vorrebbe adularmi. Donne! Tutte così). (Da
32 1, 20| DEJANIRA: Madama, voi mi adulate. (Ad Ortensia, con caricatura.)~
33 2, 8| CAVALIERE: Sì, voi siete... (Con affanno.)~MIRANDOLINA: Signor Cavaliere,
34 1, 13| zecchino.)~MARCHESE: Ho un affare di premura... amico: obbligato
35 2, 15| Sì, così vogliono i miei affari.~FABRIZIO: La prego di ricordarsi
36 1, 11| vanno maneggiando... Non s'affatichino per me, che non voglio saper
37 1, 15| ridicole, con caricature affettate.~CAVALIERE: (Che diavolo
38 1, 15| mai dato loro un segno d'affetto. Se ho mai scherzato con
39 2, 7| non voglio soffrire simile affronti. (Parte, e porta via la
40 0, aut| innamorarsi a tal segno: un uomo, aggiungasi, disprezzator delle donne,
41 3, 11| Manco male, che con poco l'aggiusterò. Se Mirandolina vorrà la
42 2, 3| illustrissima della bontà che ha d'aggradire le sue debolezze.~CAVALIERE:
43 1, 23| pace; e potrò a mio bell'agio trattar col Cavaliere. Possibile
44 2, 17| CAVALIERE: Mirandolina. Ahimè! Mirandolina. È svenuta.
45 3, 6| ella col ferro lo scotta.) Aimè!~MIRANDOLINA: Perdoni: non
46 1, 8| spendono per vanità, per albagia. Io li conosco, so il viver
47 1, 15| momento; sono piuttosto allegra, dico delle barzellette
48 3, 6| MIRANDOLINA: Oh perdoni! Mi preme allestire questa biancheria per domani.~
49 | allo
50 1, 19| di tutti i passeggeri che alloggiano alla nostra locanda. E se
51 3, 12| boccetta!). (Da sé.) Dove sono alloggiate?~CONTE: In una casa vicino
52 1, 4| meriti meno. Una donna vi altera? vi scompone? Una donna?
53 | altrettanto
54 | altrimenti
55 | altrove
56 1, 2| illustrissimo.~MARCHESE: È alzata dal letto?~FABRIZIO: Illustrissimo
57 2, 13| in soggezione il nostro amabilissimo Cavaliere.~DEJANIRA: Sì,
58 3, 10| MARCHESE: Vi dirò. Io sono amantissimo della pulizia. Voleva levare
59 3, 6| gusto io. Quando volessi amare, non getterei il mio tempo
60 2, 14| trovo obbligato quasi ad amarla. Ma è donna; non me ne voglio
61 3, 18| Se il signor Cavaliere mi amasse, non potrebbe soffrire ch'
62 1, 1| vorreste impedire ch'io amassi Mirandolina? Perché credete
63 1, 4| con nessuno. Non le ho mai amate, non le ho mai stimate,
64 3, 3| signor Cavaliere manda le ambasciate, manda i regali. Il Servitore
65 2, 6| bottiglia): Che nettare! Che ambrosia! Che manna distillata! (
66 3, ul| tua; non dubitare di me ti amerò sempre, sarai l'anima mia.~
67 3, 17| importa a voi che il Cavaliere ami Mirandolina?...~CAVALIERE:
68 2, 10| maniera non si eternano le amicizie, e gli uomini non si rovinano.~
69 1, 22| bambagia, perché non si ammacchi!~CONTE: Osservate questo
70 1, 12| è pericolo che si lasci ammaliare.~MARCHESE: Basta! ci penso
71 1, 8| Con questi suoi denari mi ammazza). (Da sé.)~MIRANDOLINA:
72 2, 10| casa.~ORTENSIA: Ha qualche amoretto, signor Conte?~CONTE: Sì,
73 1, 15| casa. Queste sono i miei amori, i miei passatempi. Se comanderà
74 3, 4| vi chiamerete contenta. (Amoroso.)~MIRANDOLINA: Questo ferro
75 2, 17| non ho spiriti, non ho ampolle. Chi è di là? Vi è nessuno?
76 1, 6| MARCHESE: Sì; e se non vuol andarsene, ditelo a me, che lo farò
77 3, 14| povera voi! Povera me, se vi andassi. La cosa va sempre peggio.
78 3, 14| Se foste maritata, non andrebbe così.~MIRANDOLINA: Orsù,
79 3, 12| sarà per esempio...~CONTE: Andremo in casa d'un mio paesano.
80 3, ul| capisco e vi lodo. Me ne andrò, ma dovunque io sia, assicuratevi
81 0, aut| languisce, non muove gli animi a sdegno contro colei, che
82 1, 15| una ragazza. Ho qualche annetto; non sono bella, ma ho avute
83 1, 18| fare con me. Sono degli anni assai, che cammino il mondo.~
84 1, 9| dietro, presto presto mi annoiano. La nobiltà non fa per me.
85 1, 21| avrò l'alto onore di essere annoverata nel ruolo delle sue umilissime
86 2, 6| un odor che consola. (Lo annusa.)~SERVITORE (porta tre bicchierini
87 2, 1| del Cavaliere, con tavola apparecchiata per il pranzo e sedie.~ ~
88 2, 3| smorfie mi farebbero passar l'appetito.~ ~
89 1, 3| vostre monete.~CONTE: Io non apprezzo quel che vale, ma quello
90 3, 15| non si fa così.~CAVALIERE: Apri questa porta. (Si sente
91 3, 16| Cavaliere non senta.)~CAVALIERE: Aprimi, o la getto abbasso. (Di
92 3, 14| CAVALIERE: Perché non volete aprirmi? (Come sopra.)~MIRANDOLINA:
93 3, 16| parlar con lui.~FABRIZIO: Aprirò; ma le supplico...~CONTE:
94 2, 18| Mirandolina, fatevi coraggio, aprite gli occhi. Parlatemi con
95 3, 16| via. (Al Conte.)~CONTE: Apritegli. (A Fabrizio.) Ho volontà
96 1, 15| MIRANDOLINA: La metterò nell'arcova.~CAVALIERE: Sì, dove volete. (
97 0, aut| ruvidezza, in lei s'aumenta l'ardire.~Dice delle tronche parole,
98 1, 17| due signore così sole? All'aria, all'abito, paiono dame). (
99 2, 17| affatto. Molte sono le nostre armi, colle quali si vincono
100 0, aut| accorta con due lagrimette l'arresta, e con uno svenimento l'
101 3, ul| ho fatto male, e mi sono arrischiata troppo, e non lo voglio
102 3, 13| impegno! Se il Cavaliere mi arriva, sto fresca. Si è indiavolato
103 1, 18| ORTENSIA: Per oggi non possono arrivare a Firenze. Da Pisa a qui
104 2, 3| Chi sono?~SERVITORE: Sono arrivate a questa locanda poche ore
105 3, 12| Sono due comiche. Sono arrivati i loro comnpagni, e la favola
106 1, 23| tutti li suoi regali, non arriverà mai ad innamorarmi; e molto
107 2, 10| commedie.~ORTENSIA: Aspetti che arrivi la compagnia, e che si vada
108 0, aut| esse femmine lusinghiere arrossiranno in guardarmi, e non importa
109 3, 14| Fabrizio, mi hanno fatto arrossire.~FABRIZIO: Vedete: questo
110 1, 9| non lo vorrei. Mi piace l'arrosto, e del fumo non so che farne.
111 0, aut| non sapendo quali sieno le arti loro, e dove fondino la
112 2, 17| MIRANDOLINA: Eccolo. (Si asciuga gli occhi col grembiale,
113 1, 21| spiega, e finge volersi asciugar la fronte.)~MIRANDOLINA:
114 1, 23| vinto, ma chi si ferma, chi ascolta, e se ne compiace, deve
115 2, 8| nessuno. (Andando.)~CAVALIERE: Ascoltatemi. (S'alza, ma resta alla
116 2, 12| vuole la civiltà che si ascoltino.~CAVALIERE: Perdonate. In
117 3, 6| MIRANDOLINA: Parli pure, che io l'ascolto. (Stirando.)~CAVALIERE:
118 3, 17| CAVALIERE: (Indegna! Farmi aspettar nella camera?). (Da sé.)~
119 2, 14| e quando sarà stracco di aspettare, se n'anderà. Va dal cameriere
120 0, aut| ne' loro lacci gli amanti, aspramente trattarli, ho voluto dar
121 3, 10| ne so fare del meglio. (Assaggiandolo.)~MARCHESE: Sapete fare
122 2, 7| Marchese.)~MARCHESE: Non voglio assaggiar niente. Questa è una impertinenza
123 2, 6| sentano, che lo prego di assaggiare un poco del mio vino di
124 2, 7| bottiglia in mano.)~CAVALIERE: Assaggiatelo prima. (Al Marchese.)~MARCHESE:
125 2, 16| Convien soffrire quest'ultimo assalto. Già da qui a due ore io
126 2, 9| vuoi abbattere, mi vuoi assassinare. Ma lo fa con tanta grazia!
127 2, 14| a dormir a casa, chi mi assicura che Mirandolina non finisca
128 3, 18| Conte, ella s'inganna. Posso assicurarla, che certamente s'inganna.~
129 3, ul| andrò, ma dovunque io sia, assicuratevi della mia stima.~MARCHESE:
130 2, 1| per oggi, se può, ma si assicuri che non sono sì debole.
131 2, 3| vede due donne, subito si attacca. Ed esse accettano. E sa
132 3, ul| padrone va alla Posta. Fa attaccare: mi aspetta colla roba,
133 1, 23| ridicola protezione. Se dovessi attaccarmi ad uno di questi due, certamente
134 1, 15| conversare alla libera! senza attacchi, senza malizia, senza tante
135 0, aut| e con uno svenimento l'atterra, lo precipita, l'avvilisce.
136 2, 10| Poverino! Se mi ci mettessi attorno io, scommetto lo farei cambiare
137 1, 8| MARCHESE: Qualche volta mi auguro di essere nello stato del
138 0, aut| scemare la ruvidezza, in lei s'aumenta l'ardire.~Dice delle tronche
139 0, aut| L'autore a chi legge~ ~Fra tutte
140 2, 12| donne, le quali subito s'avanzano.)~CAVALIERE: Disimpegnatemi.
141 2, 6| bottiglia con un dito di vino avanzato.)~MIRANDOLINA: Badi che
142 3, 6| MIRANDOLINA: Mi pare ch'ella si avanzi un poco troppo, signor Cavaliere. (
143 1, 10| ricorderò di mio padre. E chi mi averà servito bene, non potrà
144 | averlo
145 | averne
146 | avranno
147 | avrebbe
148 | avreste
149 | avute
150 0, aut| sguardi, e senza ch'ei se ne avveda, gli dà delle ferite mortali.
151 1, 10| voi.~FABRIZIO: (Già me n'avvedo. Non faremo niente. Ella
152 3, 14| verità non me ne sono mai avveduta.~FABRIZIO: Povera semplice!
153 0, aut| rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, troverà un
154 3, 17| Sì, con questa lama. (S'avventa verso il Conte.)~CONTE:
155 2, 1| debole. Avanti ch'io superi l'avversion per le donne, ci vuol altro.~ ~
156 0, aut| straniero. Ciò ho voluto avvertire, perché non so come la stamperà
157 1, 18| spirito. Due commedianti avvezze a far sulla scena da contesse,
158 3, 18| ciò sarebbe un doppiamente avvilirmi. Fuggo dagli occhi tuoi:
159 0, aut| vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola che insegna
160 3, 18| di te medesima d'avermi avvilito, e vedo sin dove vuoi cimentare
161 3, 17| sono amico di tutti.~CONTE: Azioni indegne son queste.~CAVALIERE:
162 1, 20| MIRANDOLINA: Permetta ch'io le baci la mano. (Ad Ortensia.)~
163 1, 10| MIRANDOLINA: Tutti mi premono. Badate a voi.~FABRIZIO: (Già me
164 2, 6| avanzato.)~MIRANDOLINA: Badi che non gli faccia male,
165 1, 22| Questo è un guasco più badia! di quell'altro). (Piano
166 3, 10| cosa da vostra pari. È una bagattella. Vi servirò di cosa migliore,
167 2, 6| Cavaliere.) Questo poco di balsamo me lo salvo per questa sera. (
168 1, 22| MIRANDOLINA: Eh, lo riporrò nella bambagia, perché non si ammacchi!~
169 1, 9| e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di
170 1, 20| sente. Questa contea, questa baronia, sarebbe mai...~ORTENSIA:
171 2, 13| un braccio.)~CAVALIERE: Basse le cere. (Dandole nelle
172 0, aut| pentirmi delle mie debolezze. Bastami che alcun mi sia grato della
173 0, aut| trionfi, ha creduto che bastar gli dovesse a difendersi
174 1, 15| CAVALIERE: Non pretendevo tanto. Bastavami qualche cosa meglio di quel
175 3, 14| alla porta.~MIRANDOLINA: Battono a questa porta: chi sarà
176 2, 6| cosa?~MARCHESE: I vostri begli ochhi.~MIRANDOLINA: Davvero?~
177 1, 23| lasceranno in pace; e potrò a mio bell'agio trattar col Cavaliere.
178 2, 10| rossa. (Fa cenno che si belletta.)~CONTE: Ha un grande spirito.~
179 3, 4| un prodigio della vostra bellezza, della vostra grazia.~MIRANDOLINA:
180 2, 4| MIRANDOLINA: Beverò le sue bellezze. (Ridendo.)~(Il Servitore
181 3, 12| signor Marchese, della bellissima novità?~MARCHESE: Di quale
182 1, 4| CONTE: Si disputava sopra un bellissimo punto.~MARCHESE: II Conte
183 2, 17| io. Poverina! Che tu sia benedetta! (Parte, e poi ritorna.)~
184 1, 15| mondo. Non sanno vivere. Oh benedetto in conversare alla libera!
185 1, 2| Illustrissimo signore, il cielo la benedica. (Al Conte.) Eccellenza. (
186 1, 13| cioccolata, e si mette a berla senza complimenti, seguitando
187 2, 6| MARCHESE: E son geloso come una bestia. La lascio stare vicino
188 0, aut| non so come la stamperà il Bettinelli; può essere ch'ei si serva
189 3, 2| SERVITORE: Dice così, che beva un poco di questo spirito
190 2, 6| Che manna distillata! (Bevendo.)~CAVALIERE: (Che vi pare
191 2, 4| piatto, signore, bisogna beverlo buono.~CAVALIERE: Dammi
192 2, 6| Per giudicarne bisogna beverne a sufficienza.~SERVITORE:
193 2, 8| CAVALIERE: Nulla. (Si confonde.) Beviamo un altro bicchiere di Borgogna.~
194 1, 14| dispiace più, che mi ha bevuto la mia cioccolata. Che indiscretezza!
195 2, 10| Ma Dejanira subito dà di bianco.~DEJANIRA: Mi vien da ridere,
196 0, aut| ed eccitandolo perfino a biasimare le donne istesse. Superata
197 2, 6| del vino di Cipro nei tre bicchieri.) Galantuomo, con licenza
198 2, 5| egli mi ha soccorso con un bicchierin di Borgogna.~MARCHESE: È
199 3, 3| Uh, è cotto, stracotto e biscottato! Ma siccome quel che ho
200 1, 8| comandatemi.~MIRANDOLINA: Bisognerebbe ch'io sapessi, in che cosa
201 3, 3| cheto. (Ell'è una testolina bizzarra, ma le voglio bene). (Da
202 3, 19| È stato uno scherzo, una bizzarria, un puntiglio. Ero fanciulla,
203 2, 4| MIRANDOLINA: Se mi favorisse un bocconcino di pane...~CAVALIERE: Volentieri.
204 3, 12| zecchini. (Tira fuori la borsa.)~MARCHESE: Aspettate. Ora
205 1, 15| lo facciamo per tenerli a bottega; e poi, io principalmente,
206 2, 4| so far niente di bene; ma bramerei saper fare, per dar nel
207 1, 23| abilità che hanno quelle due brave comiche, ma mi proverò.
208 2, 9| il Servitore~ ~CAVALIERE: Bravissima, venite qui: sentite. Ah
209 3, 17| paura.~CONTE: Non tanta bravura, signor gradasso.~CAVALIERE:
210 3, 16| camera.~CAVALIERE: Va via, briccone, che ti rompo il cranio.~
211 0, aut| personaggio, solito a favellar da Brighella; ove l'ho convertito in
212 3, 18| donna senza grazia, senza brio, incapace d'innamorar persone
213 1, 9| come un orso, mi tratta sì bruscamente? Questi è il primo forestiere
214 2, 10| ORTENSIA: Avrà qualche brutta memoria di qualche donna.~
215 3, 14| È andato via? (Guarda al buco della chiave.) Sì, sì, è
216 3, 12| saporiti, e a me carnaccia di bue, e minestra di riso lungo?
217 2, 2| donne? Perché sono finte, bugiarde, lusinghiere. Ma quella
218 2, 13| CAVALIERE: È ella la signora Buonalana? (Ad Ortensia.)~ORTENSIA:
219 1, 15| Veramente ha una faccia burbera da non piacergli le donne). (
220 3, 12| sa, meno si merita, e che burlandosi esse di che le adora, corrono
221 1, 9| innamoro mai di nessuno. Voglio burlarmi di tante caricature di amanti
222 2, 4| forse per provarmi, e poi burlarsi di me, viene ora con un
223 3, 4| CAVALIERE: Eh furbetta! Vi burlo eh? Via, prendete questa
224 3, 1| la mi tira su, ora la mi butta giù. Non so niente). (Da
225 1, 5| CAVALIERE: (Caro amico, voi li buttate via). (Piano al Conte.)~
226 3, 16| MARCHESE: Via.~CONTE: Via. (Lo cacciano via.)~FABRIZIO: (Corpo di
227 2, 7| Mirandolina, se non lo cacciate via, nasceranno delle cose
228 0, aut| per non soccombere alle cadute.~Mirandolina fa altrui vedere
229 3, 4| non vorrei esser io stato cagione di quel funesto accidente.~
230 1, 19| consegna. (Tira fuori un calamaio ed un libriccino.)~DEJANIRA: (
231 1, 18| che siamo venute noi in calesse.~DEJANIRA: È stata buona
232 3, 4| nuova?~CAVALIERE: Il mio cambiamento non è lunatico. Questo è
233 3, ul| convenienza e dell'onestà. Cambiando stato, voglio cambiar costume;
234 3, ul| Cambiando stato, voglio cambiar costume; e lor signori ancora
235 2, 10| attorno io, scommetto lo farei cambiare opinione.~DEJANIRA: Veramente
236 1, 5| prendete maggior confidenza. Cambiatemi la biancheria. La manderò
237 1, 20| appartamento, ch'io vi darò dei camerini assai comodi.~DEJANIRA:
238 3, 6| Nessuno mi ha mai comandato. (Camminando.)~CAVALIERE: Non intendo
239 1, 18| Sono degli anni assai, che cammino il mondo.~DEJANIRA: Non
240 1, 12| inquieta, è il mio fattor di campagna.~CAVALIERE: Vi ha fatto
241 2, 10| In questa maniera mi date campo di far qualche cosa in vostro
242 1, 4| lei quattro volte un bravo cane da caccia.~MARCHESE: Se
243 3, 8| mi fa andare in collera. (Cangiandosi.)~CAVALIERE: Quando un cavalier
244 3, 8| CAVALIERE: Vi dico, che son capace di darvi qualunque soddisfazione.~
245 1, 15| Questa io non l'ho mai potuta capire.~MIRANDOLINA: Bella fortezza!
246 2, 4| riguardi: non so s'ella mi capisca. Da lei vengo senza scrupoli,
247 1, 20| ma vi prego bene, se mi capitassero persone di rango, cedermi
248 1, 9| Questi è il primo forestiere capitato alla mia locanda, il quale
249 3, 10| ciarliera. Non so se mi capite.~DEJANIRA: Intendo benissimo.
250 2, 13| vuol dire contadino. Vi ho capito. E vi dirò che siete due
251 2, 5| Ah! Che dite? Non è un capo d'opera?~MIRANDOLINA: Signore,
252 1, 4| sostengo, che per cavarsi dei capricci, vogliono esser denari.~
253 2, 10| personaggi, che per imitare i caratteri sono fatti a posta.~CONTE:
254 2, 15| seccatore del signor Marchese. Carino! Fa l'innamorato della padrona;
255 3, 6| ridendo.)~CAVALIERE: Per carità, non chiamate colui.~MIRANDOLINA:
256 3, 12| intingoli saporiti, e a me carnaccia di bue, e minestra di riso
257 1, 19| obbligati a dar il nome, il casato, la patria e la condizione
258 1, 16| quelle che potrebbero farmi cascare più delle altre. Quella
259 1, 15| quelli che s'innamorano. (Mi caschi il naso, se avanti domani
260 3, 14| smorfiette, che bisogna che caschino, se fossero di macigno.
261 3, 10| DEJANIRA: Ho io un segreto per cavar le macchie.~MARCHESE: Mi
262 3, 17| Oh maledetta! (Sforza per cavarlo.)~MARCHESE: Cavaliere, non
263 1, 4| nobiltà: ma sostengo, che per cavarsi dei capricci, vogliono esser
264 3, ul| questi spassi non me ne cavo mai più.~CONTE: Mirandolina,
265 1, 23| Cavaliere. Possibile ch'ei non ceda? Chi è quello che possa
266 3, ul| occasioni di dubitare, di dover cedere, di dover cadere, pensino
267 1, 20| capitassero persone di rango, cedermi quest'appartamento, ch'io
268 3, 18| devo dir, dico, e non posso celare la verità. Ho tentato d'
269 2, 19| in fuoco, in fiamme, in cenere. Restami solo, per compiere
270 2, 6| altro non lo soffrirei per centomila doppie.~CAVALIERE: (Costui
271 1, 8| crederei di farvi un'ingiuria, cercando di obbligarvi con i donativi.~
272 1, 22| CONTE: Mirandolina, io cercava voi.~MIRANDOLINA: Son qui
273 3, 11| galantuomo?~SERVITORE: Cerco una boccetta di spirito
274 2, 13| braccio.)~CAVALIERE: Basse le cere. (Dandole nelle mani.)~ORTENSIA:
275 2, 3| CAVALIERE: Bravo, signor cerimoniere, bravo.~SERVITORE: Ora sta
276 1, 20| MIRANDOLINA: (Oh che dame cerimoniose). (Da sé, in disparte.)~
277 | certi
278 3, 3| la rabbia.~FABRIZIO: Sto cheto. (Ell'è una testolina bizzarra,
279 3, 4| MIRANDOLINA: Fabrizio, il ferro. (Chiamando forte, con caricatura.)~
280 1, 21| me.~DEJANIRA: Potrò ben chiamarmi felice, se avrò l'alto onore
281 1, 5| chiamate contegno, io lo chiamerei temerità, impertinenza). (
282 3, 4| Ma veniteci, cara, che vi chiamerete contenta. (Amoroso.)~MIRANDOLINA:
283 3, 6| Aspettate... (ma no...) chiamerò il mio servitore.~MIRANDOLINA:
284 2, 13| Dejanira.)~DEJANIRA: Io mi chiamo...~CAVALIERE: È ella la
285 3, 14| via? (Guarda al buco della chiave.) Sì, sì, è andato. Mi aspetta
286 1, 13| di bere.) Tenete. (Dà la chicchera al Servitore.) Il punto
287 1, 5| mi pare che la potrebbe chiedere con un poco di gentilezza.~
288 3, ul| grazie da lor signori, una ne chiedo loro per ultimo.~CONTE:
289 1, 10| vita mia. Ah! bisognerà chiuder un occhio, e lasciar correre
290 3, 13| tentasse di venir qui. Voglio chiudere questa porta. (Serra la
291 3, 10| vedere a Mirandolina. È una ciarliera. Non so se mi capite.~DEJANIRA:
292 3, 18| avvilito, e vedo sin dove vuoi cimentare la mia tolleranza. Meriteresti
293 1, 21| che siete pratico della città, fatemi il piacere di mandarmi
294 1, 10| mi sia? Una frasca? Una civetta? Una pazza? Mi maraviglio
295 3, 4| eccolo). (Lo vede colla coda dell'occhio, e stira.)~CAVALIERE:
296 0, aut| anch'esse che si smentiscano codeste simulatrici, che disonorano
297 2, 14| parlargli.~CAVALIERE: Che vuole codesto pazzo? Denari non me ne
298 3, 16| vedo niente niente, me la colgo). (Da sé.)~(Fabrizio apre,
299 | collo
300 0, aut| offerto il petto ignudo ai colpi dell'inimico.~Io medesimo
301 3, 8| Finalmente il vaso non vi ha colpito.~MARCHESE: Una gocciola
302 2, 17| quando sono ostinati, il colpo di riserva sicurissimo è
303 3, 12| tutto è gettato. Mirandolina coltiva il Cavaliere di Ripafratta,
304 2, 4| cotte, portale.~SERVITORE: Coma le comanda le uova?~CAVALIERE:
305 1, 19| FABRIZIO: Ed io le supplico a comandarmi. Ho servito altre dame:
306 3, 6| CAVALIERE: Non intendo di comandarvi: vi prego. (La segue.)~MIRANDOLINA:
307 3, 19| non avevo nessuno che mi comandasse. Quando sarò maritata, so
308 3, 6| MIRANDOLINA: Nessuno mi ha mai comandato. (Camminando.)~CAVALIERE:
309 1, 15| amori, i miei passatempi. Se comanderà qualche cosa, manderò il
310 1, 20| Mirandolina.)~ORTENSIA: Che brava commediante! Non è buona da sostenere
311 3, 12| comiche. Sono arrivati i loro comnpagni, e la favola è terminata.~
312 2, 1| SERVITORE: Illustrissimo, se comoda, è in tavola.~(Il Cavaliere
313 1, 20| darò dei camerini assai comodi.~DEJANIRA: Sì, volentieri.~
314 0, aut| trascurare anche questa comodità.~ ~ ~
315 0, aut| volta; l'ho fatto allora per comodo del personaggio, solito
316 3, 6| alterezza.)~CAVALIERE: Amore, compassione, pietà.~MIRANDOLINA: Un
317 2, 6| donne. Oh, se lo provaste, compatireste ancora me.~CAVALIERE: Sì,
318 3, 8| CAVALIERE: Se non volete compatirmi, se volete soddisfazione,
319 1, 5| far complimenti.~CONTE: Compatitelo. Egli è nemico capitale
320 1, 5| bisogno d'essere da lei compatito.~MIRANDOLINA: Povere donne!
321 0, aut| lodandolo in quelle cose che lo compiacciono, ed eccitandolo perfino
322 1, 23| ferma, chi ascolta, e se ne compiace, deve o presto o tardi a
323 2, 6| parere.~CAVALIERE: Via, per compiacere il signor Marchese, restate. (
324 3, ul| ve la rendo. Partirò per compiacervi, ma in ogni luogo fate pur
325 2, 10| Sarebbe minor male, che si compiacesse d'impiegare le sue finezze
326 2, 19| cenere. Restami solo, per compiere la mia vittoria, che si
327 1, 21| Dejanira dal Sole.~MARCHESE: Oh compitissime dame!~ORTENSIA: E ella chi
328 1, 21| conoscere un cavaliere così compito.~MARCHESE: Se vi potessi
329 2, 4| genio ad un Cavalier sì compìto.~CAVALIERE: (Domani a Livorno). (
330 0, aut| le Commedie da me sinora composte, starei per dire essere
331 1, 21| Getta via il denaro, e non compra mai una galanteria di buon
332 0, aut| della Commedia, e pure, condotto dalla natura, di passo in
333 3, ul| voi avete l'abilità di condur gli uomini dove volete.~
334 3, 6| CAVALIERE: E ancora lo confermate?~MIRANDOLINA: Certo. Perché
335 3, 3| interesse, voglio ch'ei confessi la forza delle donne, senza
336 2, 12| presenza vi dà soggezione. Confidatevi con libertà al Cavaliere,
337 2, 13| indiavolato, che or ora mi confondo ancor io). (Da sé.)~CAVALIERE:
338 3, 12| Vorreste mettere il Cavaliere a confronto di me?~CONTE: Non l'avete
339 1, 19| mi offre la felicissima congiuntura di rassegnarvi il mio profondo
340 3, 12| Mirandolina.~MARCHESE: L'ho caro. Conosca suo malgrado il merito di
341 0, aut| perché sprezzandole senza conoscerle, e non sapendo quali sieno
342 2, 3| chi sieno.~CAVALIERE: Le conosceva il Conte?~SERVITORE: Credo
343 1, 21| conversazione.~DEJANIRA: Non conosciamo nessuno. Non abbiamo altri
344 1, 10| merito... Ma io non son conosciuta. Basta, Fabrizio, intendetemi,
345 1, 9| per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri
346 3, 17| Mirandolina, ch'era già mia conquista.~CAVALIERE: Io? (Alterato,
347 1, 19| loro riverito nome per la consegna. (Tira fuori un calamaio
348 0, aut| soltanto vorrà fermarsi a considerare il carattere della Locandiera,
349 1, 4| pensato più volte ma quando considero che per aver figliuoli mi
350 2, 13| me non potete sperare né consiglio, né aiuto.~ORTENSIA: Oh
351 1, 9| stimo. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata,
352 1, 12| stregheranno? Le loro fattucchierie consistono nei loro vezzi, nelle loro
353 2, 13| CAVALIERE: Contrasto vuol dire contadino. Vi ho capito. E vi dirò
354 1, 4| CAVALIERE: In verità non si può contendere per ragione alcuna che io
355 3, 4| cara, che vi chiamerete contenta. (Amoroso.)~MIRANDOLINA:
356 1, 14| venti zecchini, e poi si è contentato di uno. Finalmente uno zecchino
357 3, 6| Anderò io in cucina, e sarà contento.~CAVALIERE: No, cara, fermatevi.~
358 1, 4| Perché siete venuti a simil contesa?~CONTE: Per un motivo il
359 1, 18| avvezze a far sulla scena da contesse, da marchese e da principesse,
360 1, 22| fa mostrare. La superbia contrasta con la povertà). (Da sé.)~
361 | contro
362 1, 1| delle distinzioni, mi si convengono più che a voi.~CONTE: Per
363 3, ul| saran care, nei limiti della convenienza e dell'onestà. Cambiando
364 2, 14| erano dame, per rispetto mi conveniva fuggire; ma quando posso,
365 1, 20| ORTENSIA: Circa il trattamento, converrà poi discorrere. (A Mirandolina.)~
366 1, 15| vivere. Oh benedetto in conversare alla libera! senza attacchi,
367 0, aut| favellar da Brighella; ove l'ho convertito in toscano, sendo disdicevole
368 3, 13| posso sperar di mettere al coperto il mio interesse e la mia
369 3, 6| re di spade, o del re di coppe? (Stirando.)~CAVALIERE:
370 1, 10| chiuder un occhio, e lasciar correre qualche cosa. Finalmente
371 1, 10| che fo, non ho bisogno di correttori.~FABRIZIO: Bene, bene. Provvedetevi
372 3, 12| CONTE: Ma se Mirandolina gli corrisponde?~MARCHESE: Ciò non può essere.
373 1, 4| più di lui. Egli pretende corrispondenza, come un tributo alla sua
374 2, 3| Orsù, con costei bisognerà corrispondere con generosità. È troppo
375 1, 15| Ma però, con chi vi fa la corte, sapete fingere.~MIRANDOLINA:
376 1, 4| non ostante il mio lungo corteggio e le tante spese per essa
377 1, 12| il mio naturale. Io fo le cortesie a tutti, ma colui non lo
378 1, 6| MIRANDOLINA: In verità, son cosi stomacata del suo mal procedere,
379 3, 18| MARCHESE: Ehi! la guardia costa denari. (La prende di terra.)~
380 3, 18| e mi fa conoscere la sua costanza e la mia debolezza. Confesso
381 3, 18| sesso, e mi hai fatto a costo mio imparare, che per vincerlo
382 | Costoro
383 | Costui
384 1, 10| FABRIZIO: Si è sempre costumato, che i forestieri li serva
385 3, ul| Cambiando stato, voglio cambiar costume; e lor signori ancora profittino
386 0, aut| volesse che io medesimo cotale specchio avessi avuto per
387 2, 5| Io non mi prendo con voi cotanta libertà. (Al Marchese.)~
388 2, 4| conosco benissimo... Non sono cotanto rozzo quanto voi mi credete.
389 | coteste
390 2, 4| cucinare due uova, e quando son cotte, portale.~SERVITORE: Coma
391 3, 3| Fabrizio~ ~MIRANDOLINA: Uh, è cotto, stracotto e biscottato!
392 3, 16| briccone, che ti rompo il cranio.~FABRIZIO: Mi meraviglio
393 1, 22| MIRANDOLINA: Oh! delle male creanze non ne faccio mai. Per non
394 3, 18| delle donne: alle parole non crede; delle lagrime non si fida.
395 1, 8| allo stomaco.~MARCHESE: Io crederei di farvi un'ingiuria, cercando
396 3, 13| prometti, si stancherà di credermi... Sarebbe quasi meglio
397 2, 5| domando scusa. Siamo amici. Credeva che foste solo. Mi rallegro
398 1, 10| soffrire.~MIRANDOLINA: Ma che credi tu ch'io mi sia? Una frasca?
399 1, 10| interesse, per tener in credito la mia locanda. De' regali
400 3, 6| essere, non gli credo. (Crepa, schiatta, impara a disprezzar
401 3, 12| chi non merita; e peni e crepi per gastigo della sua impertinenza.~
402 1, 5| hanno fatto? Perché così crudele con noi, signor Cavaliere?~
403 0, aut| esempio di questa barbara crudeltà, di questo ingiurioso disprezzo
404 2, 17| vorrei che aveste patito, cucinando per me quelle due preziose
405 2, 4| tavola?~CAVALIERE: Fammi cucinare due uova, e quando son cotte,
406 2, 4| casa è ben provveduta di cuochi e servitori. Avrei piacere
407 3, 18| Oimè! Con colui? non ho cuor di soffrirlo). (Da sé, smaniando.)~
408 1, 9| abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici
409 2, 10| Forlipopoli è un carattere curiosissimo. È nato nobile, non si può
410 1, 21| Questa sorta di roba bisogna custodirla con attenzione. Tenete. (
411 | dai
412 | dalle
413 | dallo
414 1, 20| volere esser servita come una dama, e in questo appartamento
415 3, 10| tutto.~MARCHESE: Brava, damina, brava. Così mi piace.~DEJANIRA:
416 2, 13| CAVALIERE: Basse le cere. (Dandole nelle mani.)~ORTENSIA: Diamine!
417 1, 19| Ortensia.)~ORTENSIA: Molti daranno anche il nome finto.~FABRIZIO:
418 1, 13| ne ho.~MARCHESE: Non mi darete ad intendere d'esser senza
419 2, 17| occhi col grembiale, nel dargli il conto.)~CAVALIERE: Che
420 0, aut| si vede, mi è riuscito di darlo vinto alla fine dell'Atto
421 1, 4| Hanno fatto il diavolo per darmi moglie, né mai l'ho voluta.~
422 2, 10| si vada in teatro, e può darsi che ce lo godiamo.~DEJANIRA:
423 1, 20| finezze di questa giovane. Datele la mano.~MIRANDOLINA: La
424 2, 10| dico che Mirandolina è una dea Venere.~DEJANIRA: Sì, sì,
425 0, aut| incontrarmi: che tu sia maledetto!~Deggio avvisarvi, Lettor carissimo,
426 | degl'
427 2, 4| MIRANDOLINA: Oh! Non son degna di tanto, signore.~CAVALIERE:
428 1, 15| MIRANDOLINA: La supplico almeno degnarsi vedere se è di suo genio.~
429 2, 13| Che cosa volete?~DEJANIRA: Degnateci per un momento della vostra
430 1, 22| nella mia camera per tre. Vi degnerete di favorirmi? (Ad Ortensia
431 1, 15| MIRANDOLINA: Favorisca; si degni; osservi, sono pulita.~CAVALIERE:
432 1, 12| quel somaro del Conte non è degno di stare in conversazione
433 1, 10| padre.~FABRIZIO: Ma io son delicato di pelle, certe cose non
434 1, 15| per lui. Sarebbe andato in deliquio. Non darei loro una semplice
435 2, 14| camera che l'aspetta, perché desidera di parlargli.~CAVALIERE:
436 1, 22| appunto per un mio interesse desiderava parlare con un cavaliere
437 | desse
438 3, 18| MIRANDOLINA: Di quello a cui mi ha destinato mio padre.~FABRIZIO: Parlate
439 1, 19| scriviamo il nome che ci dettano, e non cerchiamo di più.~
440 1, 1| Tutti lo sanno, e tutti devono rispettare una giovane che
441 2, 4| operi da suo pari. Non dia nelle debolezze degli altri.
442 1, 15| il nostro interesse; se diamo loro delle buone parole,
443 1, 1| facciamola da buoni amici. Diamole trecento scudi per uno.~
444 2, 9| e mi ha lasciato cento diavoli che mi tormentano.~SERVITORE:
445 0, aut| guardarmi, e non importa che mi dicano nell'incontrarmi: che tu
446 1, 13| mio fattore, come io vi diceva... (Beve.)~CAVALIERE: (Ed
447 3, 9| di me; avrà soggezione a dichiararsi per mio rivale. Mi dispiace
448 3, 16| onorata...~CAVALIERE: Che dici tu? Che sai tu? Tu non entri
449 1, 22| Riponetelo via; non voglio che lo diciate. Quel che fo, non s'ha da
450 | dieci
451 3, 13| nessuno dal cuore che mi difenda. Non ci sarebbe altri che
452 3, 15| FABRIZIO: Non dubitate, io vi difenderò.~CAVALIERE: Apritemi, giuro
453 0, aut| che bastar gli dovesse a difendersi la sua avversione, ed ha
454 3, 17| CONTE: Indietro. (Si pone in difesa.)~ ~
455 1, 4| trattar donne: ne conosco li difetti ed il loro debole. Pure
456 1, 21| Compagno di questo sarà difficile; ma vedremo.~MIRANDOLINA: (
457 0, aut| dell'inimico.~Io medesimo diffidava quasi a principio di vederlo
458 2, 14| cameriere della locanda e digli che subito porti il mio
459 2, 13| Cavaliere...~CAVALIERE: Come si diletta di miccheggiare? (Ad Ortensia.)~
460 3, 19| Piano un poco, signora. Vi dilettate d'innamorar la gente in
461 3, 10| DEJANIRA: Sì, signore mi diletto di tutto.~MARCHESE: Brava,
462 2, 2| L'assaggia.) È preziosa. Dille che mi piace, che la ringrazio.~
463 2, 3| si rovinerà certamente. Dimmi: il Marchese è a tavola?~
464 2, 1| per l'attenzione che mi dimostra.~SERVITORE: È una assai
465 0, aut| e dirà anzi non aver io dipinto altrove una donna più lusinghiera,
466 0, aut| carattere della Locandiera, e dirà anzi non aver io dipinto
467 3, 18| riscaldi, perché questi signori diranno ch'è innamorato davvero.~
468 1, 8| Eccellenza.~MARCHESE: Ah! direi quasi uno sproposito. Maledirei
469 1, 15| qualche salsetta, favorisca di dirlo a me.~CAVALIERE: Vi ringrazio:
470 2, 13| CAVALIERE: Favoriscano dirmi che cosa vogliono.~ORTENSIA:
471 2, 10| amore con voi altre, per dirvela, mi piace poco. Ora ci siete,
472 2, 4| di me, viene ora con un discorso nuovo a tentarmi. Signor
473 0, aut| convertito in toscano, sendo disdicevole cosa introdurre senza necessità
474 1, 21| Marchese lo sa, io non voglio disgustar nessuno. Acciò non vada
475 1, 22| non ne faccio mai. Per non disgustarla, lo prenderò.~(Ortensia
476 3, 4| MIRANDOLINA: Per forza. Per non disgustarlo. (Stirando.)~CAVALIERE:
477 3, 4| fare a me questo torto? e disgustarmi?~MIRANDOLINA: Che importa
478 1, 5| Se non li prendete, mi disgustate.~MIRANDOLINA: Non so che
479 1, 10| Perché, signor Fabrizio? è disgustato di me?~FABRIZIO: Vi ricordate
480 3, 4| a lei, che una donna la disgusti? Già le donne non le può
481 2, 12| s'avanzano.)~CAVALIERE: Disimpegnatemi. Io non ho tempo di trattenermi.~
482 3, 18| sia innamorato; bisogna disingannarli.~CAVALIERE: Non vi è questo
483 3, 3| pulizia, con un poco di disinvoltura. In materia d'accortezza,
484 0, aut| codeste simulatrici, che disonorano il loro sesso, ed esse femmine
485 1, 20| cerimoniose). (Da sé, in disparte.)~DEJANIRA: (Oh quanto mi
486 2, 6| empie li bicchierini, poi lo dispensa al Cavaliere, a Mirandolina,
487 2, 6| MIRANDOLINA: Il signor Marchese mi dispenserà.~MARCHESE: Non volete sentirlo?~
488 2, 14| sento nel partir di qui una dispiacenza nuova, che non ho mai provata.
489 1, 22| Mirandolina, avrete voi dispiacere ch'io serva queste due dame?~
490 1, 22| mie ricchezze, delle quali disponetene liberamente, che io vi faccio
491 3, 6| CAVALIERE: Anzi potete dispor di me con autorità.~MIRANDOLINA:
492 3, 6| Crepa, schiatta, impara a disprezzar le donne). (Da sé, parte.)~ ~
493 2, 6| Il di lei vanto sta nel disprezzare le donne). (Come sopra.)~
494 3, 18| vincerlo non basta, no, disprezzarlo, ma ci conviene fuggirlo. (
495 1, 9| abbiano a innamorare: ma disprezzarmi così? è una cosa che mi
496 1, 4| punto.~MARCHESE: II Conte disputa meco sul merito della nobiltà. (
497 1, 4| di voi altri?~CONTE: Si disputava sopra un bellissimo punto.~
498 2, 2| questo che cos'è?~SERVITORE: Disse la padrona, ch'io le sappia
499 1, 4| questo romore? Vi è qualche dissensione fra di voi altri?~CONTE:
500 2, 6| Per me, signore, non posso dissimulare; non mi piace, lo trovo
501 2, 10| fra suo padre e lui hanno dissipato, ed ora non ha appena da