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Carlo Goldoni La locandiera IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, Scena grigio = Testo di commento
1506 2, 1| signor Conte d'Albafiorita strepitava che voleva essere servito 1507 3, 15| Che comanda, signore? Che strepiti sono questi? In una locanda 1508 0, aut| attenzioni, gli fa delle finezze studiate, mostrandosi lontana dal 1509 | su 1510 1, 4| non volete pensare alla successione?~CAVALIERE: Ci ho pensato 1511 2, 18| rinviene ancora? La fronte le suda. Via, cara Mirandolina, 1512 2, 6| giudicarne bisogna beverne a sufficienza.~SERVITORE: Ecco le ova. ( 1513 | sulle 1514 0, aut| biasimare le donne istesse. Superata con ciò l'avversione che 1515 1, 22| e me lo fa mostrare. La superbia contrasta con la povertà). ( 1516 2, 16| accendere. Ma anderò via; supererò questa incognita forza... 1517 2, 1| sì debole. Avanti ch'io superi l'avversion per le donne, 1518 1, 6| che aveste a perdere, io supplirò e pagherò tutto. (Sentite, 1519 1, 11| 1753. (Chi scrive?) Orazio Taccagni. Amico carissimo. La tenera 1520 | tale 1521 | tali 1522 1, 23| compiace, deve o presto o tardi a suo dispetto cadere. ( 1523 3, 11| avrò.~SERVITORE (cerca sul tavolo): Dove diamine sarà questa 1524 1, 15| tavola.~CAVALIERE: Oh! Queste tele di Fiandra, quando si lavano, 1525 1, 23| arte sua? Chi fugge non può temer d'esser vinto, ma chi si 1526 2, 7| cose grandi. Colui è un temerario. Io son chi sono, e non 1527 1, 5| contegno, io lo chiamerei temerità, impertinenza). (Al Marchese.)~ 1528 1, 10| fo per mio interesse, per tener in credito la mia locanda. 1529 1, 11| Taccagni. Amico carissimo. La tenera amicizia che a voi mi lega, 1530 1, 21| signor Marchese, favorirà tenerci un poco di compagnia.~DEJANIRA: 1531 1, 15| parole, lo facciamo per tenerli a bottega; e poi, io principalmente, 1532 1, 10| delle pretensioni. Voglio tenerlo in isperanza, perché mi 1533 1, 5| so che dire... mi preme tenermi amici gli avventori della 1534 1, 22| Non l'avrà. Mirandolina, tenetelo caro. Fazzoletti di quella 1535 1, 20| ORTENSIA: Ma via, Contessina, tenetevi un poco nel vostro decoro.~ 1536 2, 13| Oh via, dunque; non lo tenghiamo più in soggezione il nostro 1537 2, 4| con un discorso nuovo a tentarmi. Signor Cavaliere, mi favorisca 1538 3, 13| vorrei che il diavolo lo tentasse di venir qui. Voglio chiudere 1539 3, 12| comnpagni, e la favola è terminata.~MARCHESE: (La mia boccetta!). ( 1540 1, 9| cosa che mi muove la bile terribilmente. É nemico delle donne? Non 1541 1, 15| sì, la libertà è un gran tesoro.~MIRANDOLINA: E tanti la 1542 3, 3| FABRIZIO: Sto cheto. (Ell'è una testolina bizzarra, ma le voglio bene). ( 1543 2, 7| conosco all'odore. (S'alza e tiene la bottiglia in mano.)~CAVALIERE: 1544 1, 2| Che vorreste dire?~CONTE: Tieni. Ti dono uno zecchino. Fa 1545 2, 14| andare. Che si pensavano? Di tirarmi nella rete? Povere sciocche! 1546 2, 4| MIRANDOLINA: Tocchi. (Gli fa toccare il bicchiere col suo.) Che 1547 1, 4| essa fatte, non ho potuto toccarle un dito.~CAVALIERE: Arte, 1548 1, 11| amici vostri vorrebbero che toccasse a voi una tal fortuna, e 1549 3, 18| dove vuoi cimentare la mia tolleranza. Meriteresti che io pagassi 1550 2, 9| lasciato cento diavoli che mi tormentano.~SERVITORE: Comanda le frutta 1551 1, 15| qualità di serva, senza tormentarmi con pretensioni ridicole, 1552 3, 6| donne.~CAVALIERE: Non mi tormentate più. Vi siete vendicata 1553 3, 1| avete detto? (Con tenerezza, tornando indietro.)~MIRANDOLINA: 1554 3, 8| macchiato il vestito.~CAVALIERE: Torno a dir, compatitemi.~MARCHESE: 1555 1, 19| scaturir non possono che torrenti di grazie.~ ~ 1556 3, 12| che ha saputo fingere per tradirmi, in altra maniera me ne 1557 0, aut| le ho abbozzate, lo farà trascurare anche questa comodità.~ ~ ~ 1558 1, 12| Almeno fra me e voi possiamo trattarci con confidenza; ma quel 1559 2, 3| bisogna pagare il doppio. Trattarla bene, ma andar via presto.~( 1560 0, aut| lacci gli amanti, aspramente trattarli, ho voluto dar un esempio 1561 0, aut| donne, che mai ha seco loro trattato; ma appunto per questo più 1562 1, 23| che con quelle si vanno trattenendo, mi lasceranno in pace; 1563 3, 18| MIRANDOLINA: Oh sì, signore. Si trattenga un momento.~CAVALIERE: ( 1564 1, 15| Così fo con gli altri. Mi trattengo qualche momento; sono piuttosto 1565 1, 18| ORTENSIA: Bene. Così ci tratterà meglio.~DEJANIRA: Ma ci 1566 1, 4| corrispondenza, come un tributo alla sua nobiltà. Io la 1567 2, 13| CAVALIERE: Bello quel viso trionfato! (Ad Ortensia.)~ORTENSIA: ( 1568 2, 19| si renda pubblico il mio trionfo, a scorno degli uomini presuntuosi, 1569 0, aut| aumenta l'ardire.~Dice delle tronche parole, avanza degli sguardi, 1570 | Troppe 1571 1, 22| DEJANIRA: Signor Marchese, se trova il fazzoletto, mi raccomando. ( 1572 3, 2| ritrovata, e durerò fatica a trovarla). (Da sé, parte.)~ ~ 1573 3, ul| loro cuore; e quando mai si trovassero in occasioni di dubitare, 1574 2, 11| andar verso la cucina. Lo troverai.~SERVITORE: Subito. (Parte.)~ 1575 2, 11| CONTE: De' fazzoletti ne troveremo.~DEJANIRA: Egli è che ne 1576 | tua 1577 2, 13| CAVALIERE: Bello quel tuppè finto! (A Dejanira.)~DEJANIRA: ( 1578 2, 6| Mirandolina, e l'altro per sé, turando bene la bottiglia): Che 1579 3, 5| Che avete, che mi parete turbato? (A Fabrizio, con tenerezza.)~ 1580 2, 10| non ha appena da vivere. Tuttavolta gli piace fare il grazioso.~ 1581 2, 6| servito. (Questo non li ubbriaca certo. (Da sé; parte.)~CAVALIERE: 1582 2, 4| Sarebbe meglio che io mi ubbriacassi. Un diavolo scaccerebbe 1583 3, ul| Scena Ultima. Il Servitore del Cavaliere 1584 1, 15| CAVALIERE: Debolezze! Miserie umane!~MIRANDOLINA: Questo è il 1585 1, 21| annoverata nel ruolo delle sue umilissime serve.~MIRANDOLINA: (Ha 1586 1, 22| CONTE: Dame? M'inchino umilmente.~ORTENSIA: Serva divota. ( 1587 1, 11| dispiace). Ha lasciato la sua unica figlia nubile erede di centocinquanta 1588 2, 4| acquistar merito, facendo unicamente il mio dovere.~CAVALIERE: 1589 1, 4| voluta.~MARCHESE: Ma siete unico della vostra casa: non volete 1590 1, 4| trovato una donna che sappia unire, come questa, la gentilezza 1591 2, 10| Siamo amiche, goderemo unitamente le di lei grazie.~CONTE: 1592 3, 18| Mirandolina, è meglio un uovo oggi, che una gallina domani. 1593 1, 1| MARCHESE: Ma se la locandiera usa a me delle distinzioni, 1594 1, 9| amanti spasimati; e voglio usar tutta l'arte per vincere, 1595 2, 10| Se il signor Conte vuol usarci qualche finezza, non l'ha 1596 0, aut| Cavaliere per essa, principia a usargli delle attenzioni, gli fa 1597 3, 12| Cavaliere di Ripafratta, ha usato verso di lui quelle attenzioni 1598 1, 13| scontento. (Se sapessi come uscirne con riputazione!) (Da sé.)~ 1599 2, 3| è a tavola?~SERVITORE: È uscito di casa, e non si è ancora 1600 2, 14| nella rete? Povere sciocche! Vadano ora dal Conte e gli narrino 1601 1, 9| consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia 1602 2, 2| illustrissimo.~CAVALIERE: Vaglielo a dir subito.~SERVITORE: 1603 1, 4| CAVALIERE: Tutte cose che non vagliono un fico. Sono tre giorni 1604 3, 10| Mirandolina. Che cosa può valere? Un filippo?). (Da sé.)~ 1605 2, 6| MIRANDOLINA: (Sente come si vanta?). (Al Cavaliere, piano.)~ 1606 0, aut| è il luogo questo né di vantarmi delle mie follie, né di 1607 1, 22| distanza.~MARCHESE: Bella cosa! Vantarsi in pubblico di una grande 1608 1, 13| Mostra uno zecchino e varie monete.)~MARCHESE: Quello 1609 | varrà 1610 1, 19| ORTENSIA: Occorrendo, mi varrò di voi.~DEJANIRA: (Ortensia 1611 3, 12| merito di questa donna; veda che io non m'invaghisco 1612 1, 9| mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. 1613 3, 12| praticato né a voi, né a me; e vedesi che, colle donne, più che 1614 1, 15| dirò: noi altre locandiere vediamo e sentiamo delle cose assai; 1615 3, 10| quella macchia, che non si vedrà nemmeno dove sia stata.~ 1616 3, 18| ma egli lo soffrirà, e vedranno...~CAVALIERE: Di chi volete 1617 1, 21| questo sarà difficile; ma vedremo.~MIRANDOLINA: (Brava la 1618 2, 3| Credo di no; ma appena le ha vedute, le ha invitate a pranzo 1619 1, 21| MARCHESE: Ne avete più veduti di così belli? (Ad Ortensia.)~ 1620 3, 3| dire che sono interessate e venali.~FABRIZIO: Ecco qui il ferro. ( 1621 2, 6| Queste mie nemiche si vanno vendicando di me). (Come sopra.)~MIRANDOLINA: ( 1622 3, 12| CONTE: Con costei mi voglio vendicar così. Il Cavaliere poi, 1623 3, 14| bella che ora Fabrizio si vendicasse di me, e non volesse... 1624 3, 6| tormentate più. Vi siete vendicata abbastanza. Stimo voi, stimo 1625 3, 12| di no.~CONTE: Andiamo, e vendichiamoci di questa femmina sconoscente.~ 1626 1, 1| contea, quando voi avete venduto il marchesato.~MARCHESE: 1627 0, aut| della Locanda, parlava in veneziano, quando si recitò la prima 1628 3, 4| mistero. Sì, lo capisco. Ma veniteci, cara, che vi chiamerete 1629 1, 10| servire.~FABRIZIO: Benissimo. Venitemi dunque a metter fuori la 1630 | Veniva 1631 1, 20| Scena Ventesima. Mirandolina e dette~ ~DEJANIRA: 1632 1, 22| Scena Ventiduesima. Il Conte e detti~ ~CONTE: 1633 1, 23| Scena Ventitreesima. Mirandolina sola~ ~MIRANDOLINA ( 1634 1, 21| Scena Ventunesima. Il Marchese e dette~ ~MARCHESE: 1635 | venuta 1636 | venuti 1637 0, aut| cosa mi fare nel terzo, ma venutomi in mente, che sogliono coteste 1638 2, 4| Sentite. Voglio dirvi una cosa vera, verissima, che ritornerà 1639 1, 8| Provatemi.~MIRANDOLINA: Ma verbigrazia, in che?~MARCHESE: Per bacco! 1640 3, 17| me, a me rispondete. Vi vergognate forse d'aver mal proceduto?~ 1641 2, 4| Voglio dirvi una cosa vera, verissima, che ritornerà in vostra 1642 1, 2| Fabrizio.)~FABRIZIO: (Dice la verita. Ci è differenza: me ne 1643 1, 5| bisogno di qualche cosa verra il cameriere a servirla.~ 1644 | Verranno 1645 | verrò 1646 | veruna 1647 1, 4| CONTE: È bella, parla bene, veste con pulizia, è di un ottimo 1648 3, 8| acqua mi ha macchiato il vestito.~CAVALIERE: Torno a dir, 1649 1, 12| fattucchierie consistono nei loro vezzi, nelle loro lusinghe, e 1650 2, 10| noi.~DEJANIRA: Non siamo vezzose come Mirandolina; ma finalmente 1651 0, aut| hanno provveduto le mie vicende medesime!... Ma non è il 1652 1, 19| voi m'inchino. (Si burlano vicendevolmente.)~DEJANIRA: Qual fortuna 1653 2, 6| avrà gelosia, che siate vicina a me). (Piano a Mirandolina.)~ 1654 | vieni 1655 1, 8| donne della vostra sorta si vincano con i regali.~MIRANDOLINA: 1656 3, 18| costo mio imparare, che per vincerlo non basta, no, disprezzarlo, 1657 2, 17| nostre armi, colle quali si vincono gli uomini. Ma quando sono 1658 2, 6| voi di questa sorta di vini non ve ne intendete. Vi 1659 0, aut| dei miserabili che hanno vinti, per mettere in orrore la 1660 1, 15| MIRANDOLINA: Bella fortezza! Bella virilità!~CAVALIERE: Debolezze! Miserie 1661 0, aut| obbligare alla gratitudine. Lo visita, lo serve in tavola, gli 1662 2, 13| sorte?~CAVALIERE: Bello quel viso trionfato! (Ad Ortensia.)~ 1663 2, 19| solo, per compiere la mia vittoria, che si renda pubblico il 1664 2, 17| per me quelle due preziose vivande.~MIRANDOLINA: Se fosse per 1665 2, 15| sempre ella. Anche quando viveva suo padre. Scrive e sa far 1666 0, aut| Cavaliere, troverà un esempio vivissimo della presunzione avvilita, 1667 | vogliamo 1668 | vogliate 1669 1, 20| spendo il mio denaro, intendo volere esser servita come una dama, 1670 0, aut| mostrandosi lontana dal volerlo obbligare alla gratitudine. 1671 | volermi 1672 | volersi 1673 | Volevate 1674 | volevo 1675 3, 17| MARCHESE: Io non parlo.~CONTE: Voltatevi a me, a me rispondete. Vi 1676 1, 4| darmi moglie, né mai l'ho voluta.~MARCHESE: Ma siete unico 1677 | vorrebbero 1678 2, 1| Povero sciocco! Che cosa vorresti ch'ella facesse di te? (