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Carlo Goldoni Ircana in Ispaan IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 0, pre| volta nell'Autunno dell'anno 756.~~ ~ 2 1, 2| cagion del figlio, che ti abbandona ingrato;~E il torto che 3 1, 6| Giacqui con lei fra l'ombre, l'abbandonai col sole.~Per seguir te, 4 2, 9| cara, non temere ch'io ti abbandoni a Osmano.~Morrò pria di 5 3, 10| vivi con lui felice.~Dell'abbandono ingrato scusami, o bella, 6 2, 8| non pretendo un cuore che abbandonommi ingrato.~Lieta son io di 7 5, 3| e frema. (Tamas ed Alì abbassano il capo in segno di riverenza, 8 5, 3| risponda. (ad Alì)~Figlio, abbastanza ardisti finor nel patrio 9 | abbi 10 5, 3| assicura.~Vivi qual schiavo abbietto, se comandar ricusi,~Soffri 11 1, 2| colpe insieme,~Giusto li abborre il padre, giusto il Signor 12 4, 9| mercé, la schiava soffre abbracciar qual nuora.~Mirami, Ircana, 13 1, 2| Vorrei spingerti io stessa ad abbracciare un figlio~Che alfin, chi 14 3, 4| semidei,~Ma colla plebe abietta me calpestar non dei.~Tamas 15 0, aut| Amicizia, onestà e politezza. Abilissimo egli era nell'arte Libraia, 16 2, 2| soffribile è in costei,~Se abilità s'accoppia e fedeltate in 17 0, ded| mondo, e l'uso fatto per abito, e per mestiere, rade volte 18 4, 7| Tali funesti incontri ponno accader di spesso.~Siasi innocenza 19 4, 7| quel sito,~Ciò non saria accaduto, se pria fosti partito.~ 20 3, 12| ricompensato.~Sia che ti accenda il seno amor, sdegno o dispetto,~ 21 4, 6| voci sole~Del mio furor che accendemi, che vendicar mi vuole.~ 22 2, 7| Fatima)~ IRCANA: (Sento accendermi il sangue nel rimirarla 23 5, 8| segno:~Di lagrimare in vece, accendomi di sdegno.~Lo sdegno mio 24 3, 4| stuol che armato vedi, (accennando ai suoi soldati)~Amici, 25 0, ded| De' due caratteri, che ho accennati, il primo è inutile alla 26 3, 7| acceso.~Scorgo dai molli accenti che donna vil tu sei:~Se 27 1, 7| sua morte.~Tu, di furore accesa, perfido core ingrato,~Per 28 1, 7| consorte:~Seco a ragion mi accese, ma non fino a tal segno.~ 29 3, 7| perdona Osmano, di giusto zelo acceso.~Scorgo dai molli accenti 30 5, 2| Ircana del figlio, sì, l'accettai per nuora,~Ma quella donna 31 3, 2| impor non si aspetta, devi accettar la legge.~O parti, o sei 32 0, ded| quest'Opera mia benignamente accettare, e l'onore mi concedete 33 1, 2| goder non lice;~Sarei, se l'accettassi, più misera e infelice.~ 34 5, 8| senza lagnarmi le tue catene accette;~E se costui che or vedi, 35 2, 2| servizio anch'io la grazia accetto,~E della mia custodia vedrete 36 2, 9| TAMAS: Ah che il furor ti accieca. Qual scampo al rio perielio~ 37 0, ded| meritata anche in ciò le acclamazioni e gl'incensi.~Ma quel, che 38 5, 9| affetto.~Lei collo sposo accogli, Osman, con liete ciglia;~ 39 5, 6| Tutte le Guardie Reali coll’accompagnamento ed i Servi e le Guardie 40 1, 7| Machmut con alcuni Servi che l’accompagnano~ ~IRCANA: Ah che talor, 41 2, 8| difende.~IRCANA: E Tamas vi acconsente?~E Fatima, che in seno ha 42 2, 2| in costei,~Se abilità s'accoppia e fedeltate in lei. (parte)~ ~ 43 0, ded| spesso in una persona sola accoppiate. Due caratteri sono assai 44 2, 1| I regi moschettieri si accoppieranno anch'essi;~E troverà sì 45 1, 2| colle sue colpe intorno;~Gli accorderà il perdono tenero padre 46 2, 7| burlata;~Affé, se me ne accorgo, farò quel che far soglio.~ 47 1, 7| Ti arresta; gente pietosa accorse~All'infelice appresso, della 48 2, 5| sorda. (a Zama)~ZAMA: Me ne accorsi. (a Ibraima)~VAJASSA: Non 49 2, 7| Parla qui... (a Fatima accostando la canna)~FATIMA: (D'uopo 50 0, ded| potrò forse più agevolmente accostarmi a Lei davvicino, e conseguire 51 1, 3| Le mie rassegnazioni mi accrescono gl'impegni.~Ed ora che Machmut 52 5, 8| giorni che tu mi avesti acerba,~Scorgesti me fra l'altre 53 1, 6| mali suoi~Rimprovero sì acerbo udir dai labbri tuoi.~Tu, 54 0, ded| invogliai di conoscerla, e di acquistarmi il di Lei Patrocinio. Parvemi 55 4, 9| tornasti ancora, senza acquistarti un merto,~Del genitore al 56 0, ded| intelletto e delle cognizioni acquistate abusa con vanità ed orgoglio. 57 5, 6| Machmut entrano nelle stanze additate e nel medesimo tempo escono 58 0, aut| prezzi. Le protezioni, le aderenze, le amicizie ch'egli ha 59 5, 1| seno alma d'onor gelosa,~Adorerà costante il cuor della sua 60 0, ded| ammirabili qualità che l’adornano, poiché la pratica, che 61 0, ded| Ella non ama i studi che adulano l'intelletto, ma quei che 62 0, ded| educazione infelice, così vili e adulatori son quelli che soffrono 63 0, ded| intendo confondere coll'adulazione la lode, spendendo il termine 64 4, 7| scoppi furor che in me si aduna.~Salvo non ti do il padre 65 0, ded| nell'E.V. una dolcezza e affabilità di contegno, che nell'atto 66 1, 8| non ti cambiava in amoroso affanno.~Ma se lodata è l'opra, 67 0, ded| suoi ragionamenti senza affettazione eruditi, e le sue massime 68 3, 2| pro della patria a te sono affidati;~Però colle milizie promovere 69 1, 6| mirarlo. Troppo mi rende afflitto,~In faccia al padre mio, 70 0, ded| Patria, e potrò forse più agevolmente accostarmi a Lei davvicino, 71 4, 11| ignoti.~Questi all'imprese aggiunti del valoroso Osmano,~E vita 72 1, 6| più della mia destra gli agi paterni apprezzi,~Ricompra 73 | ahi 74 3, 6| Figlio, mio caro figlio, ahimè, tu sei perduto,~E neghittoso 75 3, 12| provveder non cessa,~Ti aiuterò il tuo pane a procacciarti 76 0, ded| Signora Marchesa Eleonora Albergati, ed in Ferrara l'Eccellentissima 77 1, 5| penso così ancor io.~Un albero incapace di rendere buon 78 | alcuna 79 4, 6| nascosto, indegno, della rivale allato?~Ma ti condusse il cielo 80 1, 3| Talor la gioventude ci allegra e ci conforta~Schiava di 81 5, 3| per noi, ch'io di qua mi allontani,~Male ch'io resti, e veggasi 82 | allorché 83 1, 2| il seduttor Cupido, dell'alme ingannatore.~MACHMUT: Parla 84 | alquanto 85 4, 1| altre due che sembrano più altere.~LISCA: Una è Fatima e l' 86 2, 1| ai servi che pugneranno alteri;~E chi più franco e ardito 87 0, ded| son quelli che soffrono l'alteriggia di chi dell’intelletto e 88 4, 2| ragiono~Ma le due spose altiere mi proveran chi sono.~Eccone 89 | altrettante 90 | altrettanto 91 1, 5| BULGANZAR: Chi sa se Osmano, l'altrier da noi partito,~Contento 92 | Altrimenti 93 1, 7| contento appieno.~Ecco (alzando la destra), ecco il tremendo 94 4, 10| clemenza l'avidità coperta.~Alzar tutti dobbiamo, usar dobbiam 95 1, 6| ombre ti fer mio sposo, ti alzi col sol pentito.~E che, 96 3, 11| prossimo periglio~M'abbia ad amar costretto chi mi sedusse 97 2, 1| non voglio render la pace amara;~Ma dall'esempio almeno 98 1, 6| amassi meno, questo rimbrotto amaro~Farmi potria pentire~IRCANA: 99 3, 10| Degna tu sei d'amore; più amarti a me non lice;~Godi col 100 1, 6| tu mi rinfacci?~Ah, se ti amassi meno, questo rimbrotto amaro~ 101 3, 10| rispetto.~E tu, poiché mi amasti con saggio amor pudico,~ 102 0, ded| del buon costume, che voi amate, spicca nelle morigerate 103 0, aut| memoria, e quanto fu egli amato e stimato vivendo, altrettanto 104 4, 6| di mie vendette al segno;~Ambi quei rei mi attendono ad 105 2, 8| alla morte.~IRCANA: Per ambizion l'hai fatto.~Colla pietà 106 1, 3| FATIMA: Non saprei dirlo, amiche; sopra di voi ragione~Ha 107 0, aut| protezioni, le aderenze, le amicizie ch'egli ha goduto in vita, 108 0, ded| del buon criterio, coll'ammaestramento della sana Filosofia destata 109 0, aut| mie stampe, ed ora sono ammassati più Tomi che, a Dio piacendo, 110 0, ded| sua venerabile Genitrice. Ammiri per una parte l'animo suo 111 5, 2| te, di lei privarmi,~Che amo qual figlia: invano tenti, 112 4, 1| poi dopo la cosa come è andata.~Sappiate che il padrone...~ 113 1, 5| mandar;~Era men mal che andato fossevi Bulganzar.~BULGANZAR: 114 2, 3| VAJASSA: Ho capito~BULGANZAR: Anderà ben così? (forte)~VAJASSA: ( 115 1, 5| campo vicino a ritrovarlo andò;~Ma che ritorni vivo promettere 116 0, ded| e già sento validamente animarmi, dacché vi degnate l'offerta 117 0, pre| volta nell'Autunno dell'anno 756.~~ ~ 118 0, ded| maniera che le industriose api succhiano da vari fiori 119 5, 6| alto le Guardie Reali con apparato fastoso, indi Schacc Bey 120 | appena 121 5, 6| Schacc Bey che aperto ed appoggiato alla fronte porta il firman, 122 4, 11| suoi,~Manda di sua clemenza apportatore a voi.~(tutti odono queste 123 2, 1| altri le doppie porte.~Sieno appostati alcuni alle finestre, ai 124 3, 11| soverchio ardire a moderare apprendi.(parte)~ ~ 125 1, 7| cuore istesso a incrudelire appresi.~Dissi fra me in quel punto: 126 4, 11| richieste borse a numerar ti appresta,~O del Bazar a vista troncasi 127 4, 9| i frutti.~Lauto convito apprestano ad un mio cenno i cuochi;~ 128 3, 7| Labbro che a pro di un empio approva il suo delitto.~Figlia di 129 3, 3| casa di Machmut, e vedesi aprir la porta)~UN SOLDATO: Signor, 130 4, 9| sarei per tutti, pronto ad aprirmi il petto.~(siede e tutti 131 3, 3| porta)~UN SOLDATO: Signor, s'apron le porte.~OSMANO: Dall'insultar 132 1, 6| Adatterò la mano fino all'aratro istesso,~Per procacciarmi 133 4, 13| mi svela questo novello arcano.~TAMAS: Padre... signor... 134 3, 7| Se in grazia della figlia arde il tuo cor sdegnato,~Fatima 135 4, 14| impegno; quel che il mio amore ardente~Fatto ha per lor finora, 136 3, 11| Alì)~ALÌ: Il tuo soverchio ardire a moderare apprendi.(parte)~ ~ 137 1, 1| si vede,~Di por più non ardisca fra le mie soglie il piede.~ 138 3, 2| OSMANO: Bey, mente chi ardisce rimproverarmi in faccia~ 139 5, 3| Alì)~Figlio, abbastanza ardisti finor nel patrio tetto~Seguir 140 3, 12| gettato al piede.~Dir non ardivi ad esso, per ambizione insana:~« 141 2, 1| miei fidi, pronti in ogni ardua impresa,~Di me, di queste 142 3, 9| lo sai, può molto oro ed argento.~Dispor de' scrigni miei 143 3, 8| Ottava. Scach Bey, con gente armata e detti~ ~SCACH BEY: Amici, 144 4, 1| impunemente:~Vecchia, befana, arpia.~VAJASSA: Che dici?~IBRAIMA: 145 3, 10| Fatima pietosa alfin s'arrenda e ceda;~A chi la prega umìle 146 1, 7| scena)~IRCANA: Signore, (arrestandolo)~Giunge il figliuolo estinto 147 3, 4| e detti~ ~TAMAS: Qui v'arrestate, amici, fino che l'uopo 148 3, 8| SCACH BEY: Amici, l'empio s'arresti, o cada.~Cedere, Osman, 149 4, 11| oppressi s'innalza e si arricchisce.~SCACH BEY: Tu perderai 150 3, 6| soccorso sufficiente,~Senza arrischiar te stesso dell'inimico a 151 5, 8| tuo che adoro,~A costo di arrischiare la vita e il mio decoro,~ 152 1, 3| mondo;~Veggo a ogni mal che arriva, succedere il secondo.~Non 153 4, 4| forte)~VAJASSA: Dunque meno arroganza.~Vattene, ed obbedisci, 154 4, 13| Figlio, che brami?~TAMAS: Arrossisco pensando, signor, quanto 155 3, 7| Contro del figlio ingrato arse per me di sdegno.~Prese 156 4, 1| freddo ci manda il vento asciutto,~Si scioglie la flussione, 157 3, 1| invia.~OSMANO: Venga, l’ascolterò. Non credo e non pavento~ 158 3, 10| bastano di un giovane pentito,~Ascolti un padre amante, consigli 159 4, 6| dentro fu dalla vecchia ascosa.~TAMAS: Là disse la custode 160 2, 8| conobbi allora del tuo disegno ascoso.~FATIMA: Arte per te felice, 161 1, 2| libertà è concessa;~Non aspettar vedermi novellamente oppressa.~ 162 2, 3| bene, le spose ancora.~Ti aspetterò. Sta zitto. Che dici in 163 5, 7| donna, è una belva, è un'aspide inumana?~Ha di Medusa il 164 2, 9| E se valor ti manca per assalir quell'empio,~Coraggio in 165 2, 9| Tamas, o vieni meco ad assalire Osmano,~O attenderlo vilmente 166 3, 5| Re le guardie pronte~Ci assaliscono a tergo, e gl'inimici a 167 3, 5| quelli di Osmano, quali assaliti alle spalle dalle guardie 168 2, 1| in ogni lato gli audaci assalitori.~Quadruplicato il prezzo 169 3, 10| FATIMA: (Tal importuno assalto non mi aspettava al cuore).~ 170 5, 3| genitore offeso ti arresta e ti assicura.~Vivi qual schiavo abbietto, 171 5, 3| perdi assai più, s'io resto;~Assicurar tua pace giusto mi sembra 172 0, ded| in favor mio prevenuto; e assicurato ch'Ella delle opere mie 173 3, 6| ardito la sposa tua furente;~Attendere dovevi soccorso sufficiente,~ 174 4, 6| segno;~Ambi quei rei mi attendono ad isfogar mio sdegno.~( 175 2, 2| vorranno... l'occhio terrò attentissimo,~E se parleran piano, le 176 0, ded| che nell'atto medesimo attrae l'animo di chi la tratta, 177 4, 6| T'arresta.~IRCANA: Se mi attraversi il passo...~TAMAS: Se proseguir 178 2, 1| Respinti in ogni lato gli audaci assalitori.~Quadruplicato 179 0, aut| L'autore a chi legge~ ~Eccoti finalmente, 180 5, 2| Né comandar vedrassi con autorevol ciglio,~Nelle mie soglie 181 0, pre| per la prima volta nell'Autunno dell'anno 756.~~ ~ 182 3, 4| morte.~OSMANO: Olà; pria d'avanzarvi, franchi parlate, e dite~ 183 5, 1| sposa ora in sembiante,~Non averà la forza che avea quand' 184 1, 7| vendicar tuoi scorni, tu l'averai svenato.~IRCANA: No, di 185 2, 5| esser si voglia, ci giova averla amica.~Diciamle qualche 186 | avermi 187 | avessi 188 | avesti 189 4, 11| Non si dona, si vende. Avidi, il comprerò. (s’alza)~SCACH 190 | avran 191 | avrebbe 192 | avremo 193 | avuto 194 0, aut| il Signore per me, che m'avvalori la fantasia ormai stanca, 195 4, 13| amor mio sei certo, e in avvenir prometto~Darti maggior le 196 1, 1| pace e mio diletto,~E in avvenire è forza ch'io l'odii a mio 197 1, 7| figlio tuo...~MACHMUT: Che avvenne?~IRCANA: Il tuo diletto 198 3, 7| crudel, tu in prima.(s’avventa contro Fatima) ~MACHMUT: 199 3, 7| Il ferro mio risponda. (avventandosi contro Machmut)~FATIMA: 200 5, 9| Ecco che lieto han fine le avventure d'Ircana.~ ~ 201 | avverso 202 2, 2| per cenno mio di ciò sieno avvertite.(a Bulganzar)~Di sordità 203 2, 2| Vajassa è il nome mio;~Avvezza a custodire le femmine son 204 4, 4| Anderò in altro sito. (s’avvia verso la porta di mezzo)~ 205 1, 7| spoglia voglio morir...~(avviandosi verso la scena)~IRCANA: 206 3, 5| seguaci,e combattendo si avviano tutti e lasciano la scena 207 3, 12| mendicar tua sorte,~Non ti avvilisca il peso di docile consorte;~ 208 3, 1| veruna parte senza opportuno avviso~Machmut si difende, il Re 209 0, aut| caratteri principali, condur tre azioni diverse; e prega il Signore 210 3, 2| in luogo di condurre ver Babilonia il campo,~Qui splendere 211 2, 5| obbedienza,~Lasciate che vi baci la man per riverenza. (le 212 5, 6| ecco il firman soscritto.~Bacialo, Machmut.~MACHMUT: Alle 213 5, 7| salvasti.~Su questa man ch'io bacio, grazie ti rendo al dono:~ 214 2, 5| Prometto d'obbedirvi, e baciovi la mano.(le bacia la mano)~ 215 4, 7| Ma vi comando e dico che badi ognuno a sé,~Che questa 216 5, 5| la virtude, punir la rea baldanza;~La tua minaccia è questa, ( 217 1, 6| Andiam peregrinando per balze e per foreste:~Fuggiam da 218 2, 9| Tremi di noi quell'empio barbaramente armato.~Spada a spada si 219 5, 8| Effetto irragionevole di barbari deliri.~Dimmi: ne' primi 220 2, 2| più lontano. Son nata in Barbaria.~MACHMUT: Come in Persia 221 2, 3| bricconcel sei tu.~Oibò che baronate! uh che cose da foco!~Non 222 4, 2| spose destinate~Sono ai bassi lavori.~VAJASSA: Andate, 223 3, 10| conceda.~Le preci se non bastano di un giovane pentito,~Ascolti 224 0, ded| non sembrerà ad alcuni bastante per una Dama nata di sì 225 0, aut| presento. Ho detto di lei bastantemente nel produr la seconda. La 226 0, ded| bene della Repubblica non basterebbe a far Lei felice, se la 227 3, 5| dalla porta in ordine di battaglia)~UN SOLDATO: Ah signor, 228 0, ded| meta, non cessai almeno di battere questa strada. Il vostro 229 4, 11| numerar ti appresta,~O del Bazar a vista troncasi a Osman 230 0, ded| avventura pensar meglio di loro. Beati quelli che formano il cuor 231 0, aut| Signore nella sua eterna Beatitudine pietosamente comprenda. 232 4, 1| dirsi impunemente:~Vecchia, befana, arpia.~VAJASSA: Che dici?~ 233 1, 5| BULGANZAR: Ora è in un bell'imbroglio anche il povero 234 0, aut| comprenda. Merita il di lui bellissimo cuore, e la illibatezza 235 5, 7| guerra?~È una donna, è una belva, è un'aspide inumana?~Ha 236 | benché 237 5, 9| tuo sì forte, ch'io lodo e benedico,~Faccia che in te, s'io 238 5, 7| ravviso il padre, il mio benefattore;~Grato ti sarà sempre, infin 239 5, 3| che ha in seno, al doppio benefizio~Ch'ella ci usò pietosa, 240 0, aut| cuore e nella bocca de' suoi benevoli, ma nel negozio medesimo 241 2, 2| parleran piano, le sentirò benissimo.~MACHMUT: Credo di no.~VAJASSA: 242 0, ded| la Famiglia illustre de' Bentivogli, e sovrana, e privata, vantò 243 0, ded| Matilde Erizzo nata Marchesa Bentivoglio~ ~Sono parecchi anni ch' 244 1, 5| ricchi e fortunati.~Se avessi bianco viso, andar vorrei lontano,~ 245 0, ded| Zie Paterne dell'E.V.: in Bologna l'Eccellentissima Signora 246 4, 1| quasi tutto.~LISCA: Oggi che borea spira, ci sentirete.~VAJASSA: 247 2, 9| rivale ferir fra le sue braccia,~La svenerò ben anche di 248 3, 12| Ferma; ver me rivolta il braccio feritore.~TAMAS: Barbara, 249 1, 7| fino a tal segno.~Sì che bramai punirlo, ma non colla sua 250 2, 2| di me le schiave riescono brave e buone,~E fo che soprattutto 251 | breve 252 2, 3| VAJASSA: Non è vero, un bricconcel sei tu.~Oibò che baronate! 253 3, 2| Tornai senza fatica; farò brieve dimora.~Se il Re vuol vendicarmi, 254 0, ded| legata. Ma lascio altrui la briga di fantasticare a suo senno; 255 5, 7| vorrian le donne tener le briglie in mano.~E se viltà il consente 256 2, 3| Sta zitto. Che dici in tua buon'ora?~Oh che briccon! Va via; 257 2, 5| Sì, sì, potrem la vecchia burlare impunemente.(parte)~ ~ 258 2, 7| della bocca mi par m'abbia burlata;~Affé, se me ne accorgo, 259 2, 6| sol per salutarmi,~Bisogno c'era dunque di tanto incomodarmi?~ 260 1, 7| si vide.~Muoio, diss'ei cadendo, e il genitor mi uccide.~ 261 5, 1| degli error commessi;~Non caderà col padre in replicati eccessi.~ 262 2, 9| sola d'Osmano al piede;~Cadrò vittima ardita del mio amor, 263 1, 7| vedrai la tua vendetta.~Sulla caduta spoglia voglio morir...~( 264 2, 9| vendetta noi fuggiremmo invano,~Caduti per sventura all'inimico 265 4, 7| IRCANA: Fin che restar ti caglia alla nemica appresso,~Tali 266 2, 9| occhi miei? sì poco a lui cal del mio sdegno?~Ah saprò 267 3, 2| Onde ver l'inimico torna a calcar la strada,~O rendi alle 268 4, 11| il prezzo loro,~Con pietà calcolato, a trenta borse d'oro.~Queste 269 1, 8| morte.~Ella il tuo cuor calmando, porse al mio male aita;~ 270 3, 1| dovrà il Divano,~Ch’io dei Calmucchi e Tartari tengo il comando 271 3, 4| Ma colla plebe abietta me calpestar non dei.~Tamas ha più tesori, 272 3, 2| merto dei conquistati onori.~Cambia sovente il fato in mirti 273 1, 6| E che, per uso, avvezzo cambiar sposa ed amante,~I tuoi 274 1, 8| pietoso inganno~L'odio non ti cambiava in amoroso affanno.~Ma se 275 1, 6| Sesta. Tamas ed Ircana~ ~Campagna rasa con veduta della porta 276 1, 2| anima innocente,~E crederei, cangiando il mio costume antico~Giustificar 277 5, 8| dalla culla:~Sposa non so cangiarmi, se tal fui da fanciulla;~ 278 2, 4| vergogna,~E in questa età canuta penar, soffrir bisogna;~ 279 2, 6| Voi avete una voce che non capisco niente.~LISCA: Dico che 280 1, 4| IBRAIMA: Sì, sì, l'ho già capita, è docile ed umana,~Ma serba 281 4, 11| Piangono le milizie l'error del capitano;~Ma delle glorie ad onta 282 5, 9| e ti perdono.~Vidi nel carcer tetro l'orror non della 283 1, 3| conforta~Schiava di un uomo carico e d'anni e di pensieri,~ 284 4, 11| trenta borse d'oro.~Queste al Casnà si denno del sommo alto 285 1, 4| dappoi.~Se fossimo in tal caso, che si faria da noi?~Se 286 2, 2| passion non copra;~Sdegni, castighi ed onte lor si minaccia 287 5, 7| consente d'uom che sta alla catena,~Solo è di lui la colpa, 288 4, 1| sento poco bene;~Ma se il Caucaso freddo ci manda il vento 289 2, 8| Sposa di lui fui scelta; ceder dovea la schiava.~IRCANA: 290 3, 8| empio s'arresti, o cada.~Cedere, Osman, tu devi o la vita 291 5, 7| sempre è soggetta.~E tu cedi l'impero a femmina a tal 292 4, 13| consolo;~Tutto il poter ti cedo, comanderai tu solo.~TAMAS: ( 293 4, 6| antica~Parlar; da lei sapesti celarsi ivi l'amica.~Forse per te 294 4, 7| forte.~IRCANA: Tu, perfida, celasti colà con trame ordite~La 295 1, 6| Tremo dell'ira sua.~IRCANA: Celati.~TAMAS: E poi?~IRCANA: Riposa~ 296 0, ded| Non m'ingannò la speranza. Cercai la permissione di poter 297 4, 4| trovarti sola.~IRCANA: A che cercarmi Alì?~VAJASSA: Va tu fra 298 4, 2| quel che bisogna.~FATIMA: Cerco lo sposo...~VAJASSA: Andate.~ 299 | certa 300 | certe 301 | certi 302 1, 5| bestiaccia; se scaldasi il cervello,~Rimanda senza testa il 303 0, ded| non giunsi alla meta, non cessai almeno di battere questa 304 3, 8| non sperar vedermi un qua cessar dal pianto,~Se non ritorna 305 3, 3| porte.~OSMANO: Dall'insultar cessate;~Pietà lor non si nieghi, 306 1, 2| stimoli tuoi non sono.~FATIMA: Chiamali del tuo sdegno, a vendicarsi 307 1, 7| vieni al genitore oppresso. (chiamandolo)~Eccolo ch'egli vive, il 308 2, 3| delle impertinenze)~Sì, va a chiamar le schiave; bene, le spose 309 3, 2| OSMANO: Pria che ribel chiamarmi, di' che ci pensi ancora.~ 310 0, aut| quella Commedia comunemente chiamata la Terza Ircana, in grazia 311 4, 1| è il paese mio.~Lisca mi chiamo; in Persia venni, non so 312 0, ded| pronunziate col cuore, mostrano la chiarezza del suo intelletto e la 313 3, 4| Il mio rossor mi porta a chiederti perdono.~Scusa l'amor protervo 314 1, 8| dono~La vita di una rea, chiedi per te il perdono,~Prostrati 315 3, 3| Pietà lor non si nieghi, se chiedonmi pietate.~Venga Tamas pentito; 316 4, 9| abbandonata.~Ella per te ad Osmano chiese il perdon col pianto;~Ella 317 4, 11| odono queste parole col capo chino, colla mano alla fronte)~ 318 5, 3| basta l'istesso tetto~Non chiuda le due donne che miransi 319 5, 1| comanderà il marito.~Tamas, che chiude in seno alma d'onor gelosa,~ 320 3, 1| in prospetto, con porta chiusa.~OSMANO alla testa di vari 321 2, 9| esposta vuoi sola al furor cieco,~Vieni col ferro in mano, 322 3, 12| te mi lega e unisce,~Mi cimentai fra l'armi.~IRCANA: No, 323 5, 7| in così dubbio evento te cimentar non voglio.~Dicolo, e ciò 324 2, 9| morirò tua sposa.~TAMAS: Non cimentarti, Ircana, non incontrar ruine.~ 325 3, 12| anima vile, discendere al cimento.~Se non veniva io stessa, 326 2, 9| sei! quel ferro a che ti cingi al fianco?~Va, l'inimico 327 | cioè 328 5, 7| che in Persia è nato, qual codardia è codesta?~Nati siam noi 329 0, ded| dell’intelletto e delle cognizioni acquistate abusa con vanità 330 | coloro 331 3, 7| speri.~Sottratto da' miei colpi per ora il figlio indegno,~ 332 3, 7| Machmut, frapponendosi al colpo)~OSMANO: Sempre, figlia 333 | com' 334 5, 7| sposa al talamo eletta~Può comandare all'altre, ma all'uom sempre 335 1, 3| padrone avanzato vedere a comandarmi,~È il peggio a che la sorte 336 5, 1| Ma se obbedìo l'amante, comanderà il marito.~Tamas, che chiude 337 4, 13| Tutto il poter ti cedo, comanderai tu solo.~TAMAS: (Ircana?) ( 338 3, 5| contro Osmano, ed i seguaci,e combattendo si avviano tutti e lasciano 339 3, 7| cor.~MACHMUT: Son teco. (combattono ed Osmano disarma Machmut) ~ 340 0, ded| elogio ch'io formo a V.E., comecché comune a tutti quelli che 341 0, ded| spicca nelle morigerate Commedie; e da ciò nacque il diletto 342 3, 12| rammento;~Dell'onte a lui commesse nell'alma ho il pentimento;~ 343 5, 1| farà; pentito è degli error commessi;~Non caderà col padre in 344 3, 2| al campo,~Cerca all'error commesso, coll'obbedir, lo scampo.~ 345 3, 2| Di vendicar gl'insulti il comodo m'invola;~E se la mia vendetta 346 0, ded| prosontuoso. Il primo desta la compassione, il secondo il dispregio. 347 3, 10| Donna che i benefizi suol compensar coi sdegni.(parte)~ ~ 348 4, 9| zelo,~Sia co' suoi benefizi compensatore il cielo. (a Machmut)~MACHMUT: 349 3, 9| mio nemico io stesso, per compiacer te sola,~Procurerò lo scampo; 350 0, ded| ch'Ella delle opere mie compiacevasi, mi lusingai di esser io 351 0, ded| caratteri sono assai da compiangere: l'ignorante ed il prosontuoso. 352 0, aut| vivendo, altrettanto fu compianta universalmente la di lui 353 2, 6| qui).~LISCA: (Vo' farle un complimento).~Madre mia, vi saluto. ( 354 2, 9| ti possiede altera.~Va, compra la tua pace col sagrifizio 355 4, 1| di tutto il nome,~Quando comprate foste, donde veniste, e 356 0, aut| Beatitudine pietosamente comprenda. Merita il di lui bellissimo 357 4, 11| dona, si vende. Avidi, il comprerò. (s’alza)~SCACH BEY: Tal 358 4, 1| Saran due anni ormai che mi comprò il padrone.~VAJASSA: Quando 359 4, 11| grazia abusi,~Saranno i comun voti dal tribunale esclusi.~ 360 0, ded| io formo a V.E., comecché comune a tutti quelli che pensano 361 4, 11| doveva pagar sangue sì caro,~Concedesi che vaglia pagar con il 362 0, ded| accettare, e l'onore mi concedete di potermi umilmente ed 363 1, 5| ch'io narri? Questa è la conclusione:~Ircana finalmente consorte 364 4, 11| d'uom valoroso e forte,~Condannano le leggi lo sventurato a 365 1, 2| ti pensar, signore, ch'io condannar pretenda~Che il tuo paterno 366 1, 3| a che la sorte or potea condannarmi.~FATIMA: Quando servir dovete, 367 1, 8| Tamas trionfi, e Ircana sia condannata e pera.~(Machmut guarda 368 1, 3| prima ha sospirato~Noi altre condannate a vivere in prigione,~Siam 369 2, 9| Tragga veloce il piede, o mi condanni a morte.~Eccolo. Oh Dei! 370 2, 1| cagione Osmano vien da furor condotto.~Ti perdonai, non voglio 371 2, 7| queste porte~Machmut ti conduca.~VAJASSA: Parla un poco 372 1, 2| Tamas al patrio tetto spera condurla invano.~Ei non è più mio 373 3, 2| le piante;~E in luogo di condurre ver Babilonia il campo,~ 374 5, 3| non deve lungi da te, il confesso;~Resti con te, che il merta, 375 5, 3| pietà soverchia colla viltà confina;~Chi feo la tua fortuna, 376 5, 2| sposa ai sdegni imponerà il confine;~Ed io tanto potere serbo 377 3, 2| della Persia nostra turba i confini audace:~Ciascuno all'inimico 378 0, ded| l'E.V. Ne io qui intendo confondere coll'adulazione la lode, 379 1, 6| questo cielo errar non mi confondo.~Vivesi dappertutto. Patria 380 0, ded| agli studi metodici, che confondono l’intelletto, vincolandolo 381 1, 3| gioventude ci allegra e ci conforta~Schiava di un uomo carico 382 1, 2| merto, signore, è il mio conforto.~MACHMUT: Fatima, la virtude 383 4, 7| Tamas)~IRCANA: (Parla costei confusa).~TAMAS: Spiegati, vecchia 384 1, 8| in vita.~(Machmut guarda confusamente Tamas e Arcana)~IRCANA: 385 3, 12| Dal genitor io stesso a congedarmi or vado.~IRCANA: Fermati; 386 4, 13| obbediran le schiave, a Fatima congiunta.~IRCANA: (Senti?) (a Tamas)~ 387 2, 9| nemici miei, tutto al mio mal congiura:~Altro non vi è rimedio 388 0, ded| io per questo seco Lei mi congratulo e le do quelle laudi che 389 4, 10| VAJASSA: Ho capito. Il congresso si è fatto in grazia mia:~ 390 5, 7| essere a te pretendo più conoscente e grata.~Finché qui resto, 391 4, 1| E più dell'altre schiave conoscere mi preme~Due che son qui 392 0, aut| distinguere il buono, e conosceva dei libri qualcosa più del 393 0, ded| Iddio, dator d'ogni bene, conoscitore del vero merito e Fonte 394 3, 2| Presto si perde il merto dei conquistati onori.~Cambia sovente il 395 0, ded| accostarmi a Lei davvicino, e conseguire il bene desiderato. Non 396 5, 3| Non mi negar tal dono; sì, conseguirlo io spero.~ALÌ: Tamas, non 397 0, aut| solamente volere un'altra volta considerare quanto sia malagevole impegno 398 2, 9| soglie sdegnato il genitore,~Consigliavi e promove di Fatima l'amore.~ 399 3, 4| Scusa l'amor protervo che consigliommi altero,~Scusa il mio cuor 400 3, 11| partire, Alì.~IRCANA: Per consolar la sposa, il caro amico 401 4, 11| lucente, prole di semidei,~Consolator de' giusti sterminator dei 402 3, 9| affetto.~FATIMA: Signor, tu mi consoli; sulla tua fé riposo.~MACHMUT: 403 4, 13| sposa unito vederti or mi consolo;~Tutto il poter ti cedo, 404 4, 11| perdono;~E chi il danar mi conta, ha la sua vita in dono.~ 405 3, 2| dubitar non possa dall'or contaminati?~Il mio nemico è tale che 406 4, 11| denaro.~Per sua cagion si contano cento guerrier fuggiti:~ 407 0, ded| dolcezza e affabilità di contegno, che nell'atto medesimo 408 3, 9| consiglia.~Usa, non tel contendo, usa l'amor di figlia.~Del 409 0, ded| Altrimenti ho scorto io contenersi l'E.V. Ella non ama i studi 410 3, 12| Tutto soffrir m'impegno, contentami in ciò solo.~Non ti smarrir 411 5, 1| riconoscente e onesto~Di contentar l'ingrata a mio dispetto 412 2, 1| trascorsi;~In mezzo a' miei contenti mi turbano i rimorsi.~Scordati, 413 0, aut| medesimo ch'ei dirigeva, continuandosi la Ditta, o sia Ragione 414 0, aut| sia Ragione medesima; e continueranno con questa anche le opere 415 2, 4| maledire.~Oh non si tien da conto salute in gioventù,~E poscia 416 3, 12| che ti chiedo è molto, ma contrastar nol dei,~Se mi vorrai felice, 417 5, 8| di venir ricusa, se tu il contrasti e il nieghi,~Vano sarà ch' 418 5, 8| soffrir la legge;~O schiava contumace, o docile consorte.~IRCANA: 419 0, ded| fiori quei succhi che più convengono ai loro stomachi delicati, 420 3, 12| ogni opra dell'amor mio converti,~Come scordare i segni puoi 421 5, 3| tuoi deliri, in carcere converto.~Vivo non uscirai, crudel, 422 0, ded| stomachi delicati, e li convertono in dolce mele. La ragione, 423 4, 9| vittoria i frutti.~Lauto convito apprestano ad un mio cenno 424 4, 10| della clemenza l'avidità coperta.~Alzar tutti dobbiamo, usar 425 2, 8| salvasti, è vero,~Colla pietà coprendo l'idea del tuo pensiero.~ 426 4, 9| Fatima e Ircana col velo si coprono)~ ~ 427 2, 9| non incontrar ruine.~Sei coraggiosa e forte; ma sei femmina 428 4, 11| furore.~N'ebbe il Visir cordoglio, spiacer n'ebbe il Divano,~ 429 2, 5| fra le donne ha merto di corona,~O degna d'obbedienza, o 430 3, 7| Ah genitor, ti arresta. (corre in difesa di Machmut, frapponendosi 431 5, 4| preceduto, all'uso d'Ispaan,~Da corteggio festoso il Bey col firman:~ 432 4, 1| è l'amore.~Saprò qualche cosetta facilitare anch'io:~Basta 433 4, 5| dovran lasciare il vizio.~Cospetto! a queste donne io farò 434 0, aut| gli altri prove ho avuto costanti e vere della sua perfetta 435 3, 12| tuo seno il corso della costanza è breve.~Segno che, qual 436 1, 7| il perderlo mi avesse a costar tanto.~Lasciami andar.~IRCANA: 437 | costoro 438 1, 3| FATIMA: Anche a servir costretta soffrirei la mia sorte~ZAMA: 439 4, 7| farò che il sappia Alì.~Credete ch'io non sia istrutta di 440 0, ded| del lor sapere si è perché credono di sapere molto più che 441 2, 6| LISCA: (s’inchina) (Mi fa crepar di ridere la vecchia sgangherata). ( 442 4, 1| ZAMA: Andiam, che ormai crepare dal ridere mi sento:~Non 443 0, ded| serva ad esso d'esempio. Cresciuto il caro germe in età, fra 444 0, ded| buoni, colla scorta del buon criterio, coll'ammaestramento della 445 3, 8| contenta. Il padre è disarmato.~Cruda, se tu non eri, l'indegno 446 4, 9| apprestano ad un mio cenno i cuochi;~Musica avremo e danze, 447 1, 2| genitore,~Fu il seduttor Cupido, dell'alme ingannatore.~ 448 3, 10| tradii me stesso nel non curar quel core~Ch'è il centro 449 2, 3| solleticata.~BULGANZAR: (Curcuma in questa vecchia mi par 450 0, aut| sollecitudine delle sue cure e delle sue incessanti fatiche. 451 2, 2| grazia accetto,~E della mia custodia vedrete il buon effetto.~ 452 3, 6| Ma chi restar doveva a custodir le mura~Per render la famiglia 453 2, 2| è il nome mio;~Avvezza a custodire le femmine son io.~Sotto 454 2, 2| costei per ora le donne custodite;~Di te per cenno mio di 455 | dacché 456 | dallo 457 0, ded| protezione di due Nobilissime Dame Sorelle, Zie Paterne dell' 458 4, 11| avrà il perdono;~E chi il danar mi conta, ha la sua vita 459 4, 9| cuochi;~Musica avremo e danze, feste, trionfi e giuochi.~ 460 1, 6| non mi confondo.~Vivesi dappertutto. Patria di tutti è il mondo.~ 461 0, ded| posso il bene di chi le vive dappresso, e molto più del felicissimo 462 2, 9| anima il suo coraggio. Forza darammi amore.(parte)~ ~ 463 2, 1| amor consiglio~Tanto piacer daratti. Sì, rasserena il ciglio. ( 464 3, 12| IRCANA: Tieni.(gli vuol dare uno stilo)~Questo ferro 465 1, 8| il tuo rigore, o padre, darmi potea la morte.~Ella il 466 3, 12| crederò mio caro, più non darotti un duolo;~Tutto soffrir 467 4, 1| dissi? (forte)~VAJASSA: Può darsi.~ZAMA: Non avete sentito~ 468 4, 13| certo, e in avvenir prometto~Darti maggior le prove del tenero 469 0, ded| che la possiede. Iddio, dator d'ogni bene, conoscitore 470 | davanti 471 0, ded| agevolmente accostarmi a Lei davvicino, e conseguire il bene desiderato. 472 3, 2| L'ordine a te fu dato di debellare il Trace,~Che della Persia 473 4, 4| in cui dee la mia sorte~Decider di mia vita, ovver della 474 0, ded| stesso dalla protezione sua decorato. Giunto il giorno per me 475 0, aut| sudato mai sempre per il decoroso stato di sua Famiglia, unica 476 5, 6| porta il firman, cioè il decreto reale, e dall’altro lato 477 2, 7| viso).~VAJASSA: (Non si degnan costoro far meco il lor 478 0, ded| convengono ai loro stomachi delicati, e li convertono in dolce 479 4, 11| che vaglia pagar con il denaro.~Per sua cagion si contano 480 4, 11| d'oro.~Queste al Casnà si denno del sommo alto Regnante;~ 481 3, 1| comando in mano,~E pria che lo deponga, davanti al regio piede,~ 482 2, 1| regie finanze dal Visir deputati,~E voi, servi miei fidi, 483 0, ded| davvicino, e conseguire il bene desiderato. Non m'ingannò la speranza. 484 5, 8| Questa costante brama, questo desire onesto,~Fu il mio primiero 485 | desse 486 | dessi 487 | desso 488 0, ded| il prosontuoso. Il primo desta la compassione, il secondo 489 3, 12| provocai la pugna il tuo rossor destando,~Io fui la prima allora 490 0, ded| ammaestramento della sana Filosofia destata in seno dalla Natura, e 491 0, ded| essere l'Eccel. V ostra destinata in Isposa all'Eccellentissimo 492 4, 2| men delle schiave le spose destinate~Sono ai bassi lavori.~VAJASSA: 493 2, 5| Quinta. Ibraima, Zama e detta~ ~IBRAIMA: Eccola la custode. 494 3, 10| cuore~Per far quel che mi dettan le leggi dell'onore.~Tamas 495 1, 5| Scena Quinta. Bulganzar e dette~ ~BULGANZAR: Posso venir?~ 496 0, ded| soscrivere~ ~Di V.E.~ ~Umiliss. Devotiss. Obbligatiss. Servidore~~ ~ 497 4, 2| obbedirvi.~VAJASSA: (Non so che diavol dica).~FATIMA: Però men 498 2, 6| aver parlato forte io vi dicea il perché.~Scusatemi, vi 499 0, ded| Erizzo, Patri-~zio Veneto, dicendo fra me medesimo: Viene l' 500 2, 5| ci giova averla amica.~Diciamle qualche lode all'uso del