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| Carlo Goldoni Ircana in Ispaan IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 5, 7| te cimentar non voglio.~Dicolo, e ciò ti basti; più replicar
502 | dieci
503 3, 10| ALÌ: Grazie ai Dei, che mi diero simile sposa in dono.~TAMAS:
504 2, 1| un forte,~Altri i giardin difendano, altri le doppie porte.~
505 3, 2| con sue vittorie onora,~Difenderà il monarca col proprio sangue
506 3, 5| dalle guardie sono obbligati difendersi da due parti. S’attaccano
507 3, 2| Temi la Persia tutta che il difensor ti chiama.~Presto si perde
508 1, 5| Fatima marito?~V'è una gran differenza di Tamas dallo stato~A quello
509 0, ded| scienza all'intelletto loro difficile, si persuadono di possederla,
510 0, ded| in tutti i Secoli Gloria, Dignità, Onori, e tutti sanno egualmente,
511 3, 10| tuo sposo, lo chiedo a te dinante.~So che tradii me stesso
512 | dinanzi
513 1, 4| LISCA: Lo stesso anch'io direi; voi lo stesso direste.~ ~
514 1, 4| anch'io direi; voi lo stesso direste.~ ~
515 0, aut| nel negozio medesimo ch'ei dirigeva, continuandosi la Ditta,
516 2, 4| fatto de' strapazzi, che a dirli ora ho vergogna,~E in questa
517 4, 1| lei quel che si vuole può dirsi impunemente:~Vecchia, befana,
518 3, 2| gloria nato.~Ordine ho sol di dirti che i tuoi guerrieri armati~
519 4, 13| nell'età avanzato, son dai disagi oppresso,~L'impiego e la
520 2, 2| Padre se stesso inganna, se disamar procura:~Vince ogni sdegno
521 3, 7| teco. (combattono ed Osmano disarma Machmut) ~Oh sorte mia funesta!~
522 2, 9| mio amor, di mia fede.~O disarmar l'audace saprò donna orgogliosa.~
523 5, 5| vita,~Non basta a' tuoi disastri la mia paterna aita,~Ch'
524 3, 12| stento)~Fingesti, anima vile, discendere al cimento.~Se non veniva
525 3, 11| MACHMUT: Non più fra noi discordie; lungi lo stile audace.~
526 2, 4| che,~Dubito che fra loro discorrano di me.~E arrabbio dal dispetto
527 1, 5| lor mariti appresso;~Ma le disgrazie loro hanno principio adesso.~
528 2, 9| Esser suol nei perigli disperazion maestra.~Attenderlo qua
529 1, 6| amor mi preme,~Che pria di dispiacerti teco penar vo' insieme.~
530 3, 9| può molto oro ed argento.~Dispor de' scrigni miei ti lascio
531 0, ded| compassione, il secondo il dispregio. Chi non sa, per povertà
532 5, 9| Che cento volte e cento la disprezzai da forte;~Ma l'onor mio
533 1, 6| tua pace al suon de' miei disprezzi.~Fammi veder che a forza,
534 3, 4| parlasti al campo con tal disprezzo, Osmano,~Qual fossi al mondo
535 1, 7| Tamas ferir si vide.~Muoio, diss'ei cadendo, e il genitor
536 2, 8| fatto.~Colla pietà che meco dissimulando usasti,~Del padre e dello
537 1, 4| Dovriano agli occhi altrui dissimularla almeno.~IBRAIMA: Pensiamoci
538 0, aut| arti e nelle scienze, sapea distinguere il buono, e conosceva dei
539 0, aut| dirigeva, continuandosi la Ditta, o sia Ragione medesima;
540 1, 2| nel petto,~Suol per cagion diversa produr diverso effetto~Tu
541 0, aut| principali, condur tre azioni diverse; e prega il Signore per
542 5, 1| sposa.~Ma mirerà qual passa diversità d'amore~Dal cuor della consorte
543 1, 2| per cagion diversa produr diverso effetto~Tu la pietade ostenti
544 4, 1| di questa vecchia miglior divertimento. (ad Ibraima e parte) ~IBRAIMA:
545 3, 10| sentire affetto,~Ora per te diviene giustissimo rispetto.~E
546 4, 4| IRCANA: (Fin che da lei diviso~Nol vegga, i' tremerò). (
547 4, 10| Alzar tutti dobbiamo, usar dobbiam rispetto~A chi del signor
548 0, ded| delicati, e li convertono in dolce mele. La ragione, per cui
549 0, ded| Ragionarono esse meco sì dolcemente dei pregi ammirabili di
550 4, 7| veder il padre fa il mio dolor maggiore.~IRCANA: Senza
551 3, 2| Scach-Abass la storia,~Di cui sì dolorosa vive ancor la memoria?~Per
552 1, 8| possibil fia?~IRCANA: Non domandargli in dono~La vita di una rea,
553 3, 10| chieda a te il perdono.~Te lo domando in faccia al genitore amante,~
554 2, 1| Machmut ~ ~MACHMUT: Voi, domestiche guardie, voi, militari armati,~
555 5, 7| Nati siam noi nel mondo per dominar quel sesso.~Qua, più d'altrove,
556 4, 11| grande, alto, possente, dominator del mondo,~Il Sofì della
557 4, 11| meco venisti, il so.~Non si dona, si vende. Avidi, il comprerò. (
558 4, 1| Quando comprate foste, donde veniste, e come;~E più dell'
559 2, 1| giardin difendano, altri le doppie porte.~Sieno appostati alcuni
560 5, 3| virtù che ha in seno, al doppio benefizio~Ch'ella ci usò
561 0, ded| amabile oltre quella del dotto ed umile.~Tale è l'E.V.
562 0, ded| spendendo il termine di dottrina per quello che comunemente
563 4, 9| è avvezzo.~Osmano a noi dovendo la libertà e la vita,~Calmati
564 1, 3| condannarmi.~FATIMA: Quando servir dovete, dell'età sua che importa?~
565 3, 6| sposa tua furente;~Attendere dovevi soccorso sufficiente,~Senza
566 4, 5| VAJASSA: Con me della superbia dovran lasciare il vizio.~Cospetto!
567 1, 3| Ed ora che Machmut farmi dovria contenta~Temo la mia nemica,
568 1, 4| queste donne in seno!~ZAMA: Dovriano agli occhi altrui dissimularla
569 2, 8| siasi la custode premer dovriati poco:~D'Alì dovrà la sposa
570 5, 1| Dalla superba Ircana prender dovrò la legge?~Non basta alla
571 5, 9| A te devo la vita, a te dovuto è il sangue.~Vivo ai trionfi
572 5, 7| spoglia.~Sono d'Osmano ancora dubbi dell'alma i sensi:~Non so
573 4, 4| desio.~VAJASSA: Vanne, non dubitare. So far l'uffizio mio.~IRCANA:
574 2, 4| parlano, ed io non so di che,~Dubito che fra loro discorrano
575 3, 12| caro, più non darotti un duolo;~Tutto soffrir m'impegno,
576 | ebbi
577 0, ded| allorché intesi essere l'Eccel. V ostra destinata in Isposa
578 0, ded| destinata in Isposa all'Eccellentissimo Signore Marcantonio Erizzo,
579 0, ded| A sua Eccellenza la Signora Matilde Erizzo
580 0, ded| mendicando le lodi dai doni eccelsi della Fortuna. Sa tutto
581 5, 1| caderà col padre in replicati eccessi.~Sul di lui cuore Ircana,
582 4, 2| altiere mi proveran chi sono.~Eccone una; eppure sembra nel volto
583 | Eccoti
584 2, 6| Anche nelle parole io voglio economia.~Quando che si saluta, s'
585 0, aut| indi la morte dell'onorato Editore Francesco Pitteri, che Dio
586 0, ded| macchina sconcertata, o dalla educazione infelice, così vili e adulatori
587 3, 7| mio pro egli stesso il più efficace impegno,~Usandomi lo sposo
588 0, ded| vanta, e impari da così egregia Maestra che l'onesta Commedia
589 3, 2| soffri, avrai giustizia eguale;~Ma il ritornar dal campo
590 0, ded| Dignità, Onori, e tutti sanno egualmente, che unendo un sì gran sangue
591 5, 8| E che a te stessa intima elegger la tua sorte,Che d'una donna
592 0, ded| Eccellentissima Signora Marchesa Eleonora Albergati, ed in Ferrara
593 5, 7| e solo sposa al talamo eletta~Può comandare all'altre,
594 3, 2| ha la Persia, vendicatori eletti~All'onte, all'ingiustizie
595 5, 4| Osmano reca il ministro eletto.~MACHMUT: Si usi ai regi
596 0, ded| amabile alla società.~Quest'elogio ch'io formo a V.E., comecché
597 2, 1| novel costume ogni tua colpa emendi.~TAMAS: Che della tua bontade
598 0, ded| quanto giustamente la Fama empie il mondo delle ammirabili
599 | entrambe
600 | entrambi
601 5, 6| e le Guardie di Machmut. Entrando il Bey col firman, tutti
602 2, 9| onor della tua mano.~Osmano entrar vedrassi amico in queste
603 4, 6| isfogar mio sdegno.~(va per entrare da Fatima)~TAMAS: Dove t'
604 1, 7| uccidi.~Rustica man con l'erbe lascia che a vita il renda,~
605 | eri
606 0, ded| gran sangue a quello degli Erizzi, la provvidenza si è meritata
607 3, 7| genitor, inganni. Egli è un eroe pietoso,~Che padre a me
608 0, ded| ragionamenti senza affettazione eruditi, e le sue massime pronunziate
609 3, 12| IRCANA: Segno sarà, se dritto esaminar si deve,~Che nel tuo seno
610 2, 9| non veggansi rinchiusi.~Esci di loro a fronte; io sarò
611 1, 2| Voce di cuor sincero ad esclamar ripiglia:~Alì viverà meco;
612 5, 8| impegna,~So che il volerla esclusa è pretensione indegna.~Viver
613 4, 11| comun voti dal tribunale esclusi.~O le richieste borse a
614 5, 6| additate e nel medesimo tempo escono da un’ altra parte con vari
615 2, 1| primiero, torno al fatale esiglio.~Non so mirar del padre
616 3, 9| permetto.~FATIMA: Piacqueti ch'esponessi per te alla spada il seno;~
617 2, 9| rio perielio~Trovar, se ci esponiamo primi di Osmano al ciglio?~
618 3, 6| dell'inimico a fronte,~Senza espor la tua vita alle ferite,
619 1, 2| soffristi, e tanto,~Fatima non esporre d'una nemica accanto!~Per
620 2, 9| tu speri invano.~Sì, là esporrommi al campo, sola d'Osmano
621 2, 9| il cuore~Se non vedermi esposta vuoi sola al furor cieco,~
622 3, 12| provassi in cuore affetto,~Esposto io non avrei alle ferite
623 0, ded| ha Ella fregiato chi di esserle servidore si vanta, e impari
624 | esserti
625 | essi
626 5, 3| me se resti;~Ma fra gli estremi il senno mezzi ritrova onesti.~
627 1, 7| qual sarà la sua sorte?~Esule, in odio al padre, senza
628 1, 7| genitore intorno,~Di lunga etade i danni finiscano in un
629 2, 2| Bulganzar)~Perché voi altri eunuchi, se altro mal non ci fate,~
630 5, 7| segno,~Che d'uom nato in Europa l'atto sarebbe indegno?~
631 5, 7| spogliato.~Ma in così dubbio evento te cimentar non voglio.~
632 5, 8| trarla da te non bramo;~Per evitare il peggio, dico allo sposo:
633 3, 12| peso di docile consorte;~Evvi per tutti un Nume che provveder
634 2, 5| conceda e pace e sanità,~E facciavi vedere di Nestore l'età.~
635 4, 1| amore.~Saprò qualche cosetta facilitare anch'io:~Basta che il ver
636 0, ded| incomodo e fastidioso. Si può facilmente soffrire uno stolido; ma
637 2, 1| impara.~TAMAS: Conosco i falli miei, condanno i miei trascorsi;~
638 2, 2| minaccia e intima,~Ma dopo il fallo ancora parla l'amor di prima.~
639 0, ded| medesimo quanto giustamente la Fama empie il mondo delle ammirabili
640 2, 8| tuoi rimorsi che ciò a te fan temere;~Paventi giustamente
641 5, 8| cangiarmi, se tal fui da fanciulla;~Ma la fierezza mia non
642 0, aut| per me, che m'avvalori la fantasia ormai stanca, ma pregalo
643 0, ded| lascio altrui la briga di fantasticare a suo senno; se ho da parlare
644 1, 4| fossimo in tal caso, che si faria da noi?~Se in luogo d'esser
645 | farti
646 0, ded| il secondo è incomodo e fastidioso. Si può facilmente soffrire
647 5, 6| Guardie Reali con apparato fastoso, indi Schacc Bey che aperto
648 3, 12| ver che mi ami, fuggi il fatal periglio.~TAMAS: E il genitor
649 3, 2| reggia ancora;~Tornai senza fatica; farò brieve dimora.~Se
650 4, 1| non mi sente, è vano il faticarmi.~ZAMA: Zama son io...~VAJASSA:
651 0, aut| cure e delle sue incessanti fatiche. Non lasciò non pertanto
652 2, 9| Fatima vidi, e seco non favellai d'amore,~Ma del furor che
653 3, 1| via~Il Bey delle guardie a favellarti invia.~OSMANO: Venga, l’
654 4, 9| ricompensato.~TAMAS: Deh! se favello al padre tenero anch'io,
655 0, ded| Patrocinio. Parvemi che la sorte favorisse i miei voti, allorché intesi
656 3, 7| faccia di un Osmano.~Tamas fec'io tuo sposo; esser lo dee,
657 4, 11| della Persia, re di pietà fecondo,~Figlio del sol lucente,
658 1, 8| mi piagar quei lumi della fedel consorte,~E il tuo rigore,
659 2, 2| Se abilità s'accoppia e fedeltate in lei. (parte)~ ~
660 0, ded| dappresso, e molto più del felicissimo Sposo, che la possiede.
661 0, ded| laudi che dar le posso. La felicità ch'Ella gode, forma quella
662 0, ded| Viene l'Illustre Dama a felicitare la nostra Patria, e potrò
663 2, 2| Avvezza a custodire le femmine son io.~Sotto di me le schiave
664 1, 6| destra unito,~L'ombre ti fer mio sposo, ti alzi col sol
665 3, 7| Perfido, morirai. (in atto di ferirlo)~FATIMA: Ah genitor, ti
666 3, 10| nemico altero;~Osman volea ferirmi, Osman va prigioniero:~E
667 3, 12| trapassarmi il petto.(in atto di ferirsi)~IRCANA: Ferma; ver me rivolta
668 1, 7| crudel, lasciasti ch'ei si ferisse il petto?~IRCANA: Sì, a
669 4, 11| i morti, ottanta e più i feriti.~Devono risarcirsi, e monta
670 3, 12| ver me rivolta il braccio feritore.~TAMAS: Barbara, s'egli
671 1, 8| mia ferita ho al cuore, la feritrice è Ircana.~Sì, mi piagar
672 0, ded| Eleonora Albergati, ed in Ferrara l'Eccellentissima Signora
673 4, 9| Musica avremo e danze, feste, trionfi e giuochi.~Ma quel
674 5, 6| Attendi.~Olà, sia collo stesso festevole decoro~Tratto da quelle
675 5, 4| uso d'Ispaan,~Da corteggio festoso il Bey col firman:~La grazia
676 3, 3| lagnisi di me, se in lui fidando poco,~Qua scelsi a mio talento
677 2, 1| deputati,~E voi, servi miei fidi, pronti in ogni ardua impresa,~
678 1, 7| arrestandolo)~Giunge il figliuolo estinto a impietosirti il
679 0, ded| ammaestramento della sana Filosofia destata in seno dalla Natura,
680 2, 1| militari armati,~Alle regie finanze dal Visir deputati,~E voi,
681 | Finché
682 2, 1| Sieno appostati alcuni alle finestre, ai fori,~Respinti in ogni
683 3, 12| che tollerasti a stento)~Fingesti, anima vile, discendere
684 3, 12| Questo è quel che doveva finire i giorni tuoi:~Con questo
685 1, 7| Di lunga etade i danni finiscano in un giorno.~Ei mi preceda
686 0, ded| industriose api succhiano da vari fiori quei succhi che più convengono
687 4, 11| io la corte che in Ispaan fiorisce:~Col sangue degli oppressi
688 5, 3| l'amor tuo il consente, fissar la mia dimora~In Ispaan
689 4, 14| aita.~Oh terribili donne! flagel di nostra vita. (parte)~ ~
690 2, 3| Nelle giornate umide certa flussion mi viene...~Grazie al ciel,
691 4, 1| asciutto,~Si scioglie la flussione, e sento quasi tutto.~LISCA:
692 2, 2| riescono brave e buone,~E fo che soprattutto rispettino
693 3, 4| tien contro un armato nel fodero la spada.~E trattenendo
694 2, 2| Che la ragion nei figli folle passion non copra;~Sdegni,
695 0, aut| Libraia, e quantunque a fondo non instruito nell'arti
696 3, 7| Che non gradir suoi doni fora protervia insana~Placati,
697 1, 6| peregrinando per balze e per foreste:~Fuggiam da queste piagge
698 2, 1| alcuni alle finestre, ai fori,~Respinti in ogni lato gli
699 0, ded| di loro. Beati quelli che formano il cuor da se stessi, coll'
700 4, 9| istessi, che hanno il bel cuor formato,~Sarà con larghi doni il
701 2, 1| Parte di voi coll'armi formi nel centro un forte,~Altri
702 0, ded| società.~Quest'elogio ch'io formo a V.E., comecché comune
703 3, 8| stuol de' fuggitivi avrei fors'anche unito;~Né mi vedrei
704 1, 8| si potesse...~Ah tu sei fortunata fin nelle colpe istesse.~ ~
705 1, 5| uomini miei pari, e ricchi e fortunati.~Se avessi bianco viso,
706 1, 5| quello di costui, che meno è fortunato.~Egli al campo vicino a
707 2, 4| E son la mia disgrazia forzata a maledire.~Oh non si tien
708 1, 7| ad onta, m'ha all'imeneo forzato;~Pianger, pregar non valse
709 4, 11| Spiacque al Re mio signore~Che fosse a tal eccesso spinto Osman
710 1, 5| Era men mal che andato fossevi Bulganzar.~BULGANZAR: Brava;
711 3, 4| disprezzo, Osmano,~Qual fossi al mondo nato da genitor
712 | foste
713 4, 7| VAJASSA: Cos'è questo fracasso?~Mi han detto che si grida.~
714 0, aut| morte dell'onorato Editore Francesco Pitteri, che Dio Signore
715 3, 4| Olà; pria d'avanzarvi, franchi parlate, e dite~Se amici,
716 3, 7| FATIMA: Ah non fia mai. (si frappone)~OSMANO: Ritira, figlia,
717 3, 7| corre in difesa di Machmut, frapponendosi al colpo)~OSMANO: Sempre,
718 4, 1| poco bene;~Ma se il Caucaso freddo ci manda il vento asciutto,~
719 0, ded| e generoso, onde ha Ella fregiato chi di esserle servidore
720 5, 3| sdegni, veggala Ircana, e frema. (Tamas ed Alì abbassano
721 1, 5| come prima, veduto ho che fremea.~Lo sa che in questa casa
722 0, aut| dei libri qualcosa più del frontispizio e dei prezzi. Le protezioni,
723 1, 6| per balze e per foreste:~Fuggiam da queste piagge orribili
724 2, 9| Allor la sua vendetta noi fuggiremmo invano,~Caduti per sventura
725 4, 11| si contano cento guerrier fuggiti:~Sono sessanta i morti,
726 3, 8| avrei ferito.~Lo stuol de' fuggitivi avrei fors'anche unito;~
727 1, 3| che farà il padre, or che fuggito è il figlio?~FATIMA: Non
728 3, 7| passo.~Oppressi dalla forza fuggono i miei guerrieri,~Ma il
729 3, 10| Odo da lungi il tuono, il fulmine mi aspetto).(da sé) ~FATIMA:
730 1, 6| queste piagge orribili e funeste.~Adatterò la mano fino all'
731 4, 7| alla nemica appresso,~Tali funesti incontri ponno accader di
732 5, 8| Tamas sa il mio disegno: o fuor di queste porte,~O tolgami
733 | fuori
734 5, 8| più vili e abbiette;~Mi fur senza lagnarmi le tue catene
735 2, 9| Machmut in faccia.~(movendosi furiosamente verso la scena)~TAMAS: Dove
736 | furono
737 3, 8| codesta, stanco de' tuoi furori.~Vanne, superbo, e fremi;
738 1, 5| LISCA: Vien, Bulganzar garbato.~ZAMA: Racconta qualche
739 5, 1| chiude in seno alma d'onor gelosa,~Adorerà costante il cuor
740 1, 4| rivale amata non saremmo gelose?~LISCA: Che fareste voi,
741 5, 9| Deh Fatima, perdona il mio geloso eccesso;~Perdona, Alì cortese,
742 4, 12| contento.~FATIMA: Anime generose, non so quel ch'io mi dica.~
743 0, ded| questa strada. Il vostro genio felice può incoraggirmi
744 2, 2| Vajassa~ ~MACHMUT: Miseri genitori! usasi ogni arte, ogni opra,~
745 0, ded| grande della sua venerabile Genitrice. Ammiri per una parte l'
746 2, 4| aver smarrito~Quando le genti parlano, ed io non so di
747 0, ded| esempio. Cresciuto il caro germe in età, fra le grandezze
748 1, 8| Eccomi a' piedi tuoi. (si getta ai piedi di Machmut)~MACHMUT:
749 1, 5| dimora in questo tetto.~Gettarsi ella vorrebbe del suocero
750 3, 12| tua incostanza ti avria gettato al piede.~Dir non ardivi
751 1, 7| sempre in miglior loco.~Giace colà fra i tronchi il figlio
752 1, 6| tu mi favelli, ingrata?~Giacqui con lei fra l'ombre, l'abbandonai
753 4, 1| unite al passatempo, al gioco.~Sarò con voi discreta più
754 2, 3| Trombetta? Eccola qui!~Nelle giornate umide certa flussion mi
755 2, 4| tien da conto salute in gioventù,~E poscia vi si pensa quando
756 1, 3| importa?~LISCA: Talor la gioventude ci allegra e ci conforta~
757 1, 9| il duce, noi ricovrar ci giovi.~TAMAS: Deh vieni meco,
758 4, 5| Fatima)~VAJASSA: Povero giovinetto, goda la sposa in pace:~
759 2, 8| tuo pensiero.~L'opera tua giovommi; pensar deggio a premiarla.~
760 3, 2| in lui solo confida.~Han giudice i privati che siede in tribunale;~
761 1, 4| Pensiamoci un po' bene, e giudichiam dappoi.~Se fossimo in tal
762 3, 2| nulla ottener mi resta.~Giudici, il so, ha la Persia, vendicatori
763 5, 6| d’oro, sempre al suono di giulivi strumenti.~MACHMUT: Inchinatevi
764 3, 1| Sian le vie guardate, né giungami improvviso~Stuol da veruna
765 3, 5| al padre in faccia.~Non giungavi il timore ad avvilir così. (
766 1, 7| Signore, (arrestandolo)~Giunge il figliuolo estinto a impietosirti
767 0, ded| prepara la Patria, se mai gli giungono per avventura i miei volumi
768 4, 11| leggi lo sventurato a morte.~Giunsero a piè del trono di Machmut
769 0, ded| voi medesima che se io non giunsi alla meta, non cessai almeno
770 0, ded| che non sanno; e perché giunti ad intendere qualche cosa
771 0, ded| protezione sua decorato. Giunto il giorno per me felice,
772 4, 9| danze, feste, trionfi e giuochi.~Ma quel che più vi bramo,
773 4, 6| Ircana?~IRCANA: Ecco la fé giurata,~Ecco le certe prove d'anima
774 1, 2| cangiando il mio costume antico~Giustificar le colpe d'un barbaro nemico.~
775 3, 10| affetto,~Ora per te diviene giustissimo rispetto.~E tu, poiché mi
776 4, 11| error del capitano;~Ma delle glorie ad onta d'uom valoroso e
777 3, 2| vi è tempo ancora. Torna glorioso al campo,~Cerca all'error
778 1, 2| destin meco inclemente,~Godendo fra me stessa di un'anima
779 1, 2| a me un tal dono so che goder non lice;~Sarei, se l'accettassi,
780 5, 7| qui resto, invano speri godere il frutto~Della pietà che
781 4, 9| consiglia.~Lieto colla tua sposa godrai giorni felici.~Padre son
782 0, aut| le amicizie ch'egli ha goduto in vita, onorano la sua
783 3, 12| armi, lasciando io pur la gonna,~O adatterò la mano a ciò
784 2, 8| io veggio!~Spiacemi se al governo star della vecchia io deggio.~
785 3, 7| dolcezza umana,~Che non gradir suoi doni fora protervia
786 0, aut| mi dà coraggio a sperarla gradita ancor nelle Stampe. Pregoti
787 0, ded| caro germe in età, fra le grandezze della Famiglia, e fra gli
788 2, 8| involontaria aita.~FATIMA: Gratitudine merta chi serba altrui la
789 2, 8| e dello sposo l'amor ti guadagnasti.~L'arte conobbi allora del
790 4, 13| Ircana?) (pateticamente guardandola)~IRCANA: E che vuoi dirmi?~
791 3, 1| scena.~ ~OSMANO: Sian le vie guardate, né giungami improvviso~
792 0, ded| può leggere senza temer di guastarsi, in quella maniera che le
793 4, 11| cagion si contano cento guerrier fuggiti:~Sono sessanta i
794 2, 9| d'amore,~Ma del furor che guida per essa il genitore.~Ella
795 1, 7| Se gli perdoni, e teco lo guidi alle tue porte,~Che sarà
796 4, 7| innocenza o colpa che ti guidò a quel sito,~Ciò non saria
797 0, ded| Sposo, che la possiede. Iddio, dator d'ogni bene, conoscitore
798 0, ded| coloro che oltraggiano gl'ignoranti, resi tali o dalla macchina
799 4, 11| pregi non sono al regno ignoti.~Questi all'imprese aggiunti
800 1, 2| mio sposo, son nell'onore illesa.~MACHMUT: Ma d'un amante
801 0, aut| lui bellissimo cuore, e la illibatezza de' suoi costumi, che rimanga
802 3, 2| lor mi vanti sì giusti ed illibati,~Che dubitar non possa dall'
803 3, 2| ti vede.~Le tue vittorie illustri, il tuo valore antico,~Fa
804 1, 5| BULGANZAR: Ora è in un bell'imbroglio anche il povero Alì.~IBRAIMA:
805 1, 7| cuore ad onta, m'ha all'imeneo forzato;~Pianger, pregar
806 0, ded| tollerare un altero; e siccome l'immagine più odiosa sopra la terra
807 0, ded| esserle servidore si vanta, e impari da così egregia Maestra
808 3, 1| pavento~Che alcun voglia impedirmi il mio risentimento~Pensar
809 2, 3| dica all’orecchio delle impertinenze)~Sì, va a chiamar le schiave;
810 4, 13| son dai disagi oppresso,~L'impiego e la famiglia regolerai
811 1, 7| Giunge il figliuolo estinto a impietosirti il core?~Morto lo piangi,
812 5, 9| Venga, sentiam quel core s'è impietosito o altero~FATIMA: (Ah che
813 1, 1| udite la legge che Machmut v'impone,~Mosso al fiero comando
814 5, 2| Che della sposa ai sdegni imponerà il confine;~Ed io tanto
815 4, 13| questo tetto.~Pensa, risolvi, imponi. La tua sentenza aspetto.(
816 3, 2| chi governa e regge;~A te impor non si aspetta, devi accettar
817 3, 10| cuor perdono.~FATIMA: (Tal importuno assalto non mi aspettava
818 2, 1| fidi, pronti in ogni ardua impresa,~Di me, di queste soglie
819 4, 11| regno ignoti.~Questi all'imprese aggiunti del valoroso Osmano,~
820 0, ded| deh! non isdegni mirarvi impresso il nome grande della sua
821 3, 12| Io fui la prima allora ad impugnare il brando;~E fu quel che
822 3, 9| quelle mura~Ti fece, per impulso d'affetto e di natura.~Torna
823 1, 7| al tuo rigore:~La gioia inaspettata premio sia dell'amore.~MACHMUT:
824 4, 6| vuole.~Muoia la mia nemica. (incamminandosi)~TAMAS: No, che t'inganni.~
825 1, 5| così ancor io.~Un albero incapace di rendere buon frutto,~
826 0, ded| ciò le acclamazioni e gl'incensi.~Ma quel, che forma il bene
827 0, aut| delle sue cure e delle sue incessanti fatiche. Non lasciò non
828 5, 6| Bey col firman, tutti si inchinano colla mano alla fronte.~ ~
829 0, ded| l’onore la prima volta di inchinarmi all'E.V. conobbi da me medesimo
830 5, 6| giulivi strumenti.~MACHMUT: Inchinatevi all'oro, che uscir dee dal
831 5, 2| doni io sono, i tuoi voleri inchino,~Ma la tua pace io bramo,
832 1, 3| so ben anche qual sia l'inclinazione;~Seguir potrebbe anch'egli
833 2, 6| Bisogno c'era dunque di tanto incomodarmi?~Anche nelle parole io voglio
834 0, ded| società; ma il secondo è incomodo e fastidioso. Si può facilmente
835 3, 12| mia rival dimora.~S'ella t'incontra, e parla, puoi ripentirti
836 2, 9| cimentarti, Ircana, non incontrar ruine.~Sei coraggiosa e
837 4, 7| nemica appresso,~Tali funesti incontri ponno accader di spesso.~
838 0, ded| vostro genio felice può incoraggirmi a tentar più oltre i progressi,
839 1, 7| dal tuo cuore istesso a incrudelire appresi.~Dissi fra me in
840 5, 3| patrio tetto~Seguir le leggi indegne d'un sregolato affetto.~
841 3, 7| offesa,~De' tuoi nemici indegni ti mirerò in difesa?~FATIMA:
842 5, 2| figlio privo?~A tal legge indiscreta, signor, non mi soscrivo.~
843 5, 3| frutto~A te sarà funesto, e indomito per tutto.~No, non comanda
844 3, 4| innanzi adesso.~Se la pietà m'indusse stringere al seno mio...~
845 0, ded| in quella maniera che le industriose api succhiano da vari fiori
846 1, 7| mio sdegno~L'odiai sposo infedele, l'odiai di te consorte:~
847 4, 14| donne, oh donne al mondo infeste!~Voi gli uomini infelici
848 4, 6| pretesto e vile d'anima infida e rea.~Vidi te pure io stessa
849 4, 6| scellerata.~Per ricondurmi, infido, pien di pensier sì rei,~
850 4, 10| Ditemi quel che avete parlato infino adesso:~MACHMUT: Non intendesti?~
851 0, ded| animo di chi la tratta, e gl'infonde ammirazione e rispetto.~
852 4, 1| sopra)~IBRAIMA: Non basta ad informarla né anche una settimana. (
853 1, 2| seduttor Cupido, dell'alme ingannatore.~MACHMUT: Parla così una
854 4, 1| Due che son qui venute ad ingiuriarmi insieme.~IBRAIMA: Ibraima
855 0, ded| colpa lo aggrava; e siccome ingiusti sono coloro che oltraggiano
856 3, 2| vendicatori eletti~All'onte, all'ingiustizie de' popoli soggetti;~Ma
857 2, 2| schifosa, non pazza e non ingorda;~Non ha che un sol difetto,
858 4, 11| De' persian ministri sia l'ingordigia usata.~A mercatar quel sangue
859 3, 5| assaliscono a tergo, e gl'inimici a fronte.~OSMANO: Non paventate,
860 4, 11| sangue degli oppressi s'innalza e si arricchisce.~SCACH
861 3, 12| mia nemica non comparire innanti.~O fa che il padre tuo più
862 1, 2| passar, ti priego, pria che s'innoltri il giorno,~D'Alì, benché
863 4, 6| da Fatima)~TAMAS: Dove t'inoltri, Ircana?~IRCANA: Ecco la
864 1, 7| tormentosa a torto;~Ma l'inquieto costume fin dalla culla
865 5, 3| veggasi scoppio di sdegni insani.~Perdi, s'io parto, un figlio,
866 5, 3| il cuore,~Anche prudenza insegna sceglier dei due il minore.~
867 2, 9| cento spade a fronte,~T'insegnerò la via di vendicar nostr'
868 3, 7| OSMANO: Sempre, figlia insensata, fin nell'onor offesa,~De'
869 3, 12| fu quel che or mi vanti insolito valore,~Timor della tua
870 0, aut| e quantunque a fondo non instruito nell'arti e nelle scienze,
871 5, 3| sregolato affetto.~Tu m'insultasti, ingrato, ti perdonai gl'
872 | intanto
873 0, ded| sanno; e perché giunti ad intendere qualche cosa di una scienza
874 4, 10| infino adesso:~MACHMUT: Non intendesti?~VAJASSA: Che?~MACHMUT:
875 4, 13| TAMAS: Senza ch'io parli, intendi. (come sopra)~MACHMUT: Vieni,
876 4, 9| siede e tutti si mostrano inteneriti)~IRCANA: Tu piangi? (piano
877 2, 1| Tamas che li conosce, Tamas intenerito~Da tua bontade estrema,
878 1, 2| tuo sdegno, a vendicarsi intento,~Oggetti perigliosi, soggetti
879 1, 8| figlio sia la tua gioia intera.~Tamas trionfi, e Ircana
880 1, 5| questa casa venir le fu interdetto;~Sa che Fatima ancora dimora
881 0, aut| Non lasciò non pertanto d'interessarsi con vero amore per gli Amici
882 4, 8| famiglia. (ai servi)~Fatima v'intervenga, che il nome ha di mia figlia.~
883 5, 8| tentato invano.~Se di partire intimo al figlio tuo che adoro,~
884 1, 5| nel mondo non servi che d'intrico.~Un uom che ha la consorte,
885 4, 1| Talor quando il scirocco a inumidir ci viene,~Per dir la verità,
886 0, ded| ho accennati, il primo è inutile alla società; ma il secondo
887 0, ded| la scusa, ma chi sa, ed invanisce, perde il merito del sapere,
888 0, ded| La ragione, per cui molti invaniscono del lor sapere si è perché
889 5, 2| insulta, che di timori è invasa.~Grato a' tuoi doni io sono,
890 2, 8| suoi beni noi, generoso, invita.~Torna ver me sdegnato il
891 4, 8| signor ciascuno ad ascoltar s'inviti.~(partono alcuni servi per
892 0, ded| ammirazione parlarne, che m'invogliai di conoscerla, e di acquistarmi
893 2, 8| hai rapito.~IRCANA: Tu d'involar pensavi cuor che a me si
894 4, 9| Per insultar un padre, per involargli un figlio?~Ferri, veleni
895 2, 8| Merito invan pretende l'involontaria aita.~FATIMA: Gratitudine
896 5, 8| se dritto miri,~Effetto irragionevole di barbari deliri.~Dimmi:
897 1, 2| doni miei, ti prego, non isdegnar ritrosa.~Voce di cuor sincero
898 0, ded| dinanzi agli occhi, deh! non isdegni mirarvi impresso il nome
899 4, 7| Ircana)~IRCANA: Taci. (con isdegno)~VAJASSA: Non parlo più. (
900 4, 6| quei rei mi attendono ad isfogar mio sdegno.~(va per entrare
901 5, 3| nel tetto;~No, Tamas non isperi partirsi a mio dispetto.~
902 0, ded| Eccel. V ostra destinata in Isposa all'Eccellentissimo Signore
903 1, 8| fortunata fin nelle colpe istesse.~ ~
904 4, 9| virtude amica;~E che dai Numi istessi, che hanno il bel cuor formato,~
905 4, 7| Alì.~Credete ch'io non sia istrutta di ogni cosa?~Tu bada a
906 1, 2| Signore, un de' tuoi servi da Julfa or or venuto~Tamas per via,
907 1, 6| Rimprovero sì acerbo udir dai labbri tuoi.~Tu, crudel, mi rinfacci
908 2, 8| mirare alfin pentito~Del laccio lusinghiero un cuor che
909 1, 6| scostano alquanto in atto di lacrimare in segreto)~TAMAS: Oh forza
910 4, 9| altrui lo sposo, e non si lagna, e tace.~Fatima, se tu taci,
911 4, 12| mi pento.~Figlio, puoi tu lagnarti?~TAMAS: No, padre, io son
912 3, 3| sangue di un Osmano;~Né lagnisi di me, se in lui fidando
913 5, 8| son vile a tal segno:~Di lagrimare in vece, accendomi di sdegno.~
914 3, 2| vegga delle tue spade il lampo.~L'ordine a te fu dato di
915 1, 7| de' miei sdegni ad onta langue in me la natura.~Tu senza
916 4, 9| bel cuor formato,~Sarà con larghi doni il don ricompensato.~
917 3, 11| lasciar così.~IRCANA: Alì, lasciaci soli.~TAMAS: Deh non partire,
918 1, 7| mi avesse a costar tanto.~Lasciami andar.~IRCANA: Ti arresta;
919 3, 12| O servirem fra l'armi, lasciando io pur la gonna,~O adatterò
920 3, 5| combattendo si avviano tutti e lasciano la scena vuota.)~ ~
921 4, 5| me della superbia dovran lasciare il vizio.~Cospetto! a queste
922 5, 2| figlia: invano tenti, Alì, di lasciarmi.~Sposa è Ircana del figlio,
923 1, 7| MACHMUT: Ah tu, crudel, lasciasti ch'ei si ferisse il petto?~
924 2, 5| rispetto e obbedienza,~Lasciate che vi baci la man per riverenza. (
925 2, 2| vedrete il buon effetto.~Non lascierò venire nessun, fin ch'io
926 3, 6| seguirti omai, misero padre e lasso.~Pure l'amor mi sprona...(
927 0, ded| congratulo e le do quelle laudi che dar le posso. La felicità
928 4, 9| della vittoria i frutti.~Lauto convito apprestano ad un
929 4, 2| destinate~Sono ai bassi lavori.~VAJASSA: Andate, o non
930 0, ded| e da un sì sublime nodo legata. Ma lascio altrui la briga
931 0, ded| tali buoni princìpi si può leggere senza temer di guastarsi,
932 2, 8| Facile amor vi sparge per leggerezza il tosco.~E sempre, a te
933 3, 10| tue pietose, le luci tue leggiadre,~Mi preservar la vita; ora
934 0, aut| legge~ ~Eccoti finalmente, Lettor carissimo, quella Commedia
935 0, aut| dai Torchi.~Nulla dirò, Lettore carissimo, di questa Commedia
936 4, 5| sposa, e vuoi vederla, è lì.(gli addita le stanze di
937 2, 5| Potremo a nostra voglia parlar liberamente. (parte)~IBRAIMA: Sì, sì,
938 5, 7| per pietà il concedi.~Nel liberar tue soglie da una infelice
939 1, 6| Torna, se così pensi, nel libero tuo stato.~TAMAS: Ma per
940 4, 11| valoroso Osmano,~E vita e libertade gli otterran dal Divano.~
941 0, aut| Abilissimo egli era nell'arte Libraia, e quantunque a fondo non
942 0, aut| il buono, e conosceva dei libri qualcosa più del frontispizio
943 5, 9| sposo accogli, Osman, con liete ciglia;~Ma non negar ch'
944 2, 8| Bastami dal tuo seno ogni livor rimosso;~Venderti a minor
945 1, 8| in amoroso affanno.~Ma se lodata è l'opra, allor che giova
946 0, ded| Ella merita, mendicando le lodi dai doni eccelsi della Fortuna.
947 5, 9| amor tuo sì forte, ch'io lodo e benedico,~Faccia che in
948 3, 2| Pubblici son miei torti. La lontananza sola~Di vendicar gl'insulti
949 4, 11| fecondo,~Figlio del sol lucente, prole di semidei,~Consolator
950 3, 10| Le voci tue pietose, le luci tue leggiadre,~Mi preservar
951 0, ded| l'Eccellentissima Signora Lucrezia Rondinelli. Ragionarono
952 1, 7| del genitore intorno,~Di lunga etade i danni finiscano
953 1, 2| tenero padre un giorno:~Ché lungamente, il sai, sdegno, furor non
954 0, aut| questa remora la malattia lunghissima ed indi la morte dell'onorato
955 0, ded| opere mie compiacevasi, mi lusingai di esser io stesso dalla
956 5, 8| se una donna è amata, se lusingar si vede,~Vile è colei che
957 3, 2| Nella ragion che vanta, può lusingarsi invano.~Lungi non era il
958 5, 8| non crede.~Pure, da sue lusinghe resa superba e vana,~Qual
959 5, 9| grato qual devo a te non mi lusingo.~L'opra so generosa del
960 5, 8| senza lagnarmi ancora.~M a se una donna è amata,
961 3, 1| regio piede,~Far posso, se m0’impegno, tremar la regal
962 5, 9| orrido aspetto,~E risarcir le macchie dell'onor mio prometto.~
963 0, ded| ignoranti, resi tali o dalla macchina sconcertata, o dalla educazione
964 | maggiore
965 0, aut| volta considerare quanto sia malagevole impegno sullo stesso Argomento,
966 0, aut| ebbe in questa remora la malattia lunghissima ed indi la morte
967 2, 4| mia disgrazia forzata a maledire.~Oh non si tien da conto
968 3, 2| dei regi può dell'uom la malizia.~E a fronte dei vicini chi
969 3, 12| per me vanti, meco e ancor malsicuro.~TAMAS: Falso argomento
970 1, 5| ridere. (parte)~BULGANZAR: Maltrattano le donne con sprezzo e villania,~
971 3, 12| volermi, o cara, sì perfido e malvaggio;~Padre da me non abbia questo
972 2, 9| e franco.~E se valor ti manca per assalir quell'empio,~
973 2, 9| IRCANA: Femmina sono, è vero, mancar mi può il valore,~Ma tal
974 3, 2| rimproverarmi in faccia~Di mancator la colpa, di fellonia la
975 2, 1| vegliate alla difesa.~Armi non mancheranno, non munizion da guerra;~
976 1, 5| egli stesso? Altri dovea mandar;~Era men mal che andato
977 2, 5| vedere di Nestore l'età.~Mantengavi, qual siete, il ciel robusta
978 0, ded| all'Eccellentissimo Signore Marcantonio Erizzo, Patri-~zio Veneto,
979 1, 5| che sien contente ai lor mariti appresso;~Ma le disgrazie
980 4, 6| senza smarrirti in volto,~Mascherar le tue colpe? Vattene, non
981 0, ded| sua Eccellenza la Signora Matilde Erizzo nata Marchesa Bentivoglio~ ~
982 2, 5| o venerabile, degnissima matrona,~O tal che fra le donne
983 1, 8| Deesi punir talora chi meditolla audace?~Tu perdonasti al
984 5, 7| un'aspide inumana?~Ha di Medusa il volto? Olà, qui venga
985 0, ded| e li convertono in dolce mele. La ragione, per cui molti
986 1, 7| amici,~Meco dovrà, vivendo, menar giorni infelici.~Pria di
987 1, 6| inimico, il Trace,~Purché menare io possa teco i miei giorni
988 4, 6| IRCANA: Ah perfido! ah mendace! ah traditore ingrato,~Vai
989 0, ded| quell'onor, ch'Ella merita, mendicando le lodi dai doni eccelsi
990 3, 12| Non ti smarrir temendo di mendicar tua sorte,~Non ti avvilisca
991 3, 12| IRCANA: No, il labbro tuo mentisce.~Spinto da' miei rimproveri (
992 | mentre
993 4, 6| cara.~IRCANA: Via, qual menzogna il labbro in tuo favor prepara?~
994 4, 11| sia l'ingordigia usata.~A mercatar quel sangue meco venisti,
995 0, ded| Erizzi, la provvidenza si è meritata anche in ciò le acclamazioni
996 0, ded| uso fatto per abito, e per mestiere, rade volte m'inganna. Trovai
997 4, 4| IRCANA: (Tamas confuso e mesto, solo in giardin dimora?~
998 0, ded| che se io non giunsi alla meta, non cessai almeno di battere
999 0, aut| Dio piacendo, usciranno metodicamente un dopo l'altro alla luce.
1000 0, ded| io preferibile agli studi metodici, che confondono l’intelletto,