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| Carlo Goldoni Ircana in Ispaan IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1501 4, 9| ch'io pur ti dica~Ch'alma rinchiudi in seno della virtude amica;~
1502 2, 9| queste soglie non veggansi rinchiusi.~Esci di loro a fronte;
1503 2, 9| mio rossore si vanta e mi rinfaccia?~E soffrirò il periglio
1504 1, 6| In faccia al padre offeso rinnova il mio rifiuto.~Se più della
1505 3, 2| rinascere i tiranni?~Vuoi rinnovar tu adesso di Scach-Abass
1506 3, 7| tanto ho valor che basta~Per rintuzzar chi ardito alla ragion contrasta.~
1507 4, 6| quelle soglie, il giuro, te rinvenir credea.~IRCANA: Scarso pretesto
1508 3, 12| t'incontra, e parla, puoi ripentirti ancora:~Fuggi, s'è ver che
1509 1, 2| cuor sincero ad esclamar ripiglia:~Alì viverà meco; Fatima
1510 1, 2| offrirogli e tanto,~Che riportare io spero della vittoria
1511 1, 6| Celati.~TAMAS: E poi?~IRCANA: Riposa~Sul poter d'una donna, sull'
1512 5, 9| vidi in orrido aspetto,~E risarcir le macchie dell'onor mio
1513 4, 11| ottanta e più i feriti.~Devono risarcirsi, e monta il prezzo loro,~
1514 3, 1| voglia impedirmi il mio risentimento~Pensar dovrà il Sofì, pensar
1515 2, 9| l'inimico affronta; va risoluto e franco.~E se valor ti
1516 4, 13| da questo tetto.~Pensa, risolvi, imponi. La tua sentenza
1517 4, 14| al niente.~Che farò? Che risolvo? Numi, consiglio, aita.~
1518 4, 4| han men delle schiave a rispettar le spose?~IRCANA: Lo so.~
1519 2, 2| buone,~E fo che soprattutto rispettino il padrone.~Se mormorar
1520 3, 5| e detti~ ~OSMANO: Non si risponde a tuono a quel che Osman
1521 4, 4| stanza mia?~VAJASSA: Non rispondere, ardita.~Vanne colà con
1522 2, 2| BULGANZAR: Via, non gli dai risposta?~VAJASSA: Cosa ha detto?~
1523 0, ded| per quello che comunemente risuona. La scienza del costume,
1524 2, 9| quell'empio,~Coraggio in te risvegli di femmina l'esempio.~Dammi
1525 1, 6| Perché resisti, Ircana, se ritentar mi affretto~Del genitor
1526 3, 7| mai. (si frappone)~OSMANO: Ritira, figlia, dal ferro il petto,~
1527 2, 5| cosa!)~IBRAIMA: Io vado a ritirarmi.~ZAMA: A ricamare io vo.~
1528 2, 5| anch'io.~VAJASSA: Andate a ritirarvi, or or sarò da voi.~IBRAIMA:
1529 4, 1| capito. (con ironia)~VAJASSA: Ritiratevi, o figlie, a lavorare un
1530 4, 9| chiede.~Schiave, servi, al ritiro. Vi benedica il cielo.~Spose
1531 3, 2| giustizia eguale;~Ma il ritornar dal campo sol per sì vile
1532 1, 6| Del genitor che m'ama di ritornare al tetto?~IRCANA: Tamas
1533 1, 5| ritrovarlo andò;~Ma che ritorni vivo promettere non vuo'.~
1534 1, 2| ti prego, non isdegnar ritrosa.~Voce di cuor sincero ad
1535 5, 3| gli estremi il senno mezzi ritrova onesti.~Chi è che il restar
1536 1, 5| Egli al campo vicino a ritrovarlo andò;~Ma che ritorni vivo
1537 1, 7| dell'amore.~MACHMUT: Che a rivederlo almeno vada tra fronda e
1538 1, 7| ciel ridoni.~IRCANA: Se lo rivedi in vita, signor, di', gli
1539 3, 12| pietoso?~IRCANA: Più non rivegga il figlio.~TAMAS: Ah non
1540 2, 6| VAJASSA: Che cosa?~LISCA: Riverente.~VAJASSA: Voi avete una
1541 2, 6| quando vorrete voi.~LISCA: Vi riverisco intanto.~VAJASSA: Che cosa?~
1542 3, 12| ferirsi)~IRCANA: Ferma; ver me rivolta il braccio feritore.~TAMAS:
1543 3, 2| qua, senza il lor cenno, rivolte abbi le piante;~E in luogo
1544 5, 7| contro d'Alì lo sdegno aver rivolto;~Contro la figlia istessa
1545 2, 5| Mantengavi, qual siete, il ciel robusta e forte,~E bella, e spiritosa.~
1546 0, ded| Eccellentissima Signora Lucrezia Rondinelli. Ragionarono esse meco sì
1547 3, 8| vedrei costretto, pien di rossori e pene,~Andar senza difesa
1548 5, 3| fortuna, può far la tua rovina.~Fra i due previsti mali,
1549 3, 2| spesso pentir s'udìo.~Non rovinar te stesso. Pensa all'onore;
1550 1, 7| col suo timor l'uccidi.~Rustica man con l'erbe lascia che
1551 5, 6| grande, alto, possente, sacro monarca invitto~Ecco in
1552 2, 5| io sarò cortese.~ZAMA: O saggia, o venerabile, degnissima
1553 4, 1| Ibraima, Lisca, Vajassa~ ~Sala di Machmut con varie porte
1554 3, 9| chi per te nutre in petto~Salda, verace stima, e sviscerato
1555 4, 9| Ma quel che più vi bramo, saldo piacer verace,~Quel che
1556 3, 3| assalgansi le mura. (ai soldati)~Salma non sia là dentro dal mio
1557 4, 9| di nuovo precipitar d'un salto.~Ecco, tornasti ancora,
1558 2, 6| economia.~Quando che si saluta, s'inchina, e si va via.~
1559 2, 6| forte)~VAJASSA: E sol per salutarmi,~Bisogno c'era dunque di
1560 1, 6| avanza.~TAMAS: Ah chi potrà salvarmi?~Tremo dell'ira sua.~IRCANA:
1561 3, 12| più merta, poiché poteo salvarti;~Io merto i sdegni tuoi,
1562 2, 9| a quel della mia morte.~Salvisi Machmut, Tamas si salvi,
1563 4, 9| difese che ti voleva estinto;~Salvò dall'inimico me disarmato
1564 0, ded| coll'ammaestramento della sana Filosofia destata in seno
1565 2, 5| cielo vi conceda e pace e sanità,~E facciavi vedere di Nestore
1566 0, aut| nell'arti e nelle scienze, sapea distinguere il buono, e
1567 4, 1| dopo la cosa come è andata.~Sappiate che il padrone...~VAJASSA:
1568 1, 3| è il figlio?~FATIMA: Non saprei dirlo, amiche; sopra di
1569 | Saranno
1570 | saremmo
1571 | saresti
1572 4, 7| guidò a quel sito,~Ciò non saria accaduto, se pria fosti
1573 3, 7| Contro del genitore vo' satollar lo sdegno.~MACHMUT: Non
1574 2, 8| vicina? (con ironia)~FATIMA: Sazia non sei tu ancora di provocarmi
1575 4, 11| oro richiesto si troverà; saziata~De' persian ministri sia
1576 5, 8| sospetto insano:~Tentai dal sen scacciarlo, ma l'ho tentato invano.~
1577 3, 2| Vuoi rinnovar tu adesso di Scach-Abass la storia,~Di cui sì dolorosa
1578 1, 5| Osmano è una bestiaccia; se scaldasi il cervello,~Rimanda senza
1579 4, 11| invitto.~Ma per vietar lo scandalo in faccia alla milizia,~
1580 5, 3| veggio,~Per mio rossor tu scegli, per tua sventura, il peggio.~
1581 5, 3| Anche prudenza insegna sceglier dei due il minore.~Male
1582 4, 6| Ecco le certe prove d'anima scellerata.~Per ricondurmi, infido,
1583 3, 3| in lui fidando poco,~Qua scelsi a mio talento tempo, vendetta
1584 2, 8| FATIMA: Sposa di lui fui scelta; ceder dovea la schiava.~
1585 4, 11| Me suo ministro umile, scelto tra' servi suoi,~Manda di
1586 1, 1| Ma l'odio in me non puote scemar contro del figlio:~Figlio,
1587 0, aut| fortuna ch'ella ebbe sopra le Scene, mi dà coraggio a sperarla
1588 5, 6| con apparato fastoso, indi Schacc Bey che aperto ed appoggiato
1589 1, 3| padrone.~LISCA: Certo la schiavitudine ad ogni mal prevale.~Ma
1590 5, 3| e ti assicura.~Vivi qual schiavo abbietto, se comandar ricusi,~
1591 2, 2| ogni lode.~Vecchia, ma non schifosa, non pazza e non ingorda;~
1592 0, aut| instruito nell'arti e nelle scienze, sapea distinguere il buono,
1593 4, 1| manda il vento asciutto,~Si scioglie la flussione, e sento quasi
1594 5, 7| siano di Osman le ciglia,~Sciogliendo i lacci suoi la man di una
1595 5, 9| SERVO: Signor, da' lacci sciolto, brama vederti Osmano. (
1596 4, 1| che si fa.~Talor quando il scirocco a inumidir ci viene,~Per
1597 0, ded| resi tali o dalla macchina sconcertata, o dalla educazione infelice,
1598 4, 9| ben ti ha fatto, femmina sconoscente!~Ecco l'illustre donna,
1599 5, 2| che temer non posso tal sconoscenza in lui.~ ~
1600 3, 9| lice intorno~Andar fra noi scoperta, lontan dal suo soggiorno.~
1601 4, 7| alcuna,~O temi che ormai scoppi furor che in me si aduna.~
1602 5, 3| Male ch'io resti, e veggasi scoppio di sdegni insani.~Perdi,
1603 3, 10| avermi a torto offesa~Me lo scordai qualora sposa d'Alì fui
1604 3, 12| dell'amor mio converti,~Come scordare i segni puoi di mia fé più
1605 4, 9| di un'anima sì ardita.~Si scorderà l'insulto fatto da te alla
1606 5, 5| aita,~Ch'io l'error tuo mi scordi, di', non ti basta ancora?~
1607 5, 8| che tu mi avesti acerba,~Scorgesti me fra l'altre andar schiava
1608 3, 7| di giusto zelo acceso.~Scorgo dai molli accenti che donna
1609 0, ded| esempio de' buoni, colla scorta del buon criterio, coll'
1610 0, ded| della ragione. Altrimenti ho scorto io contenersi l'E.V. Ella
1611 1, 6| Idolo mio, ti adoro.~ (si scostano alquanto in atto di lacrimare
1612 3, 9| oro ed argento.~Dispor de' scrigni miei ti lascio a tuo talento.~
1613 3, 10| Dell'abbandono ingrato scusami, o bella, appieno:~Fra noi,
1614 2, 6| strillate, ci sento.~LISCA: Scusate, mi hanno detto che poco
1615 2, 6| forte io vi dicea il perché.~Scusatemi, vi prego, se non è vero.~
1616 5, 8| sorte,Che d'una donna altera sdegna soffrir la legge;~O schiava
1617 1, 5| il malanno.~ZAMA: Non ti sdegnare, amico.~Si sa che tu nel
1618 4, 4| Lo so.~VAJASSA: Lo sai? (sdegnata)~IRCANA: Sì, è vero.(forte)~
1619 5, 7| non soglio.~FATIMA: Ma la sdegnosa Ircana?~ALÌ: Ma la tua nuora
1620 5, 9| vedrete un giorno turbar sdegnoso il ciglio;~Sarò obbediente
1621 0, ded| privata, vantò in tutti i Secoli Gloria, Dignità, Onori,
1622 3, 10| Diè forza al mio valore, e secondò il mio zelo.~ALÌ: Fatima
1623 3, 1| impegno, tremar la regal sede.~ ~
1624 3, 4| altero,~Scusa il mio cuor sedotto da un ciglio lusinghiero.~
1625 5, 8| costui che or vedi, non seduceami allora,~Serva sarei coll'
1626 3, 11| ad amar costretto chi mi sedusse il figlio. (parte)~ALÌ:
1627 1, 2| faccia al genitore,~Fu il seduttor Cupido, dell'alme ingannatore.~
1628 4, 9| MACHMUT: Sedete. (tutti seggono su guanciali)~IRCANA: Ah,
1629 4, 11| soscritto,~Indi ha il firman segnato l'alto monarca invitto.~
1630 3, 12| converti,~Come scordare i segni puoi di mia fé più certi?~
1631 1, 6| in atto di lacrimare in segreto)~TAMAS: Oh forza di destino!~
1632 3, 9| spada il seno;~Ora ch'io segua il padre non mi concedi
1633 3, 5| Ircana contro Osmano, ed i seguaci,e combattendo si avviano
1634 3, 12| Tamas, da me t'invola.~Segui il tuo fido amico; la sposa
1635 1, 7| figlio tuo ferito,~E di seguirlo è pronto il mio coraggio
1636 3, 6| ferite, all'onte.~Vano è il seguirti omai, misero padre e lasso.~
1637 2, 3| Non voglio sentir altro... Seguita un altro poco. (mostrando
1638 2, 3| Ci sento.~BULGANZAR: Se seguiti così,~Ci vuole una trombetta.~
1639 4, 1| son quell'altre due che sembrano più altere.~LISCA: Una è
1640 0, ded| pensano com'Ella pensa, non sembrerà ad alcuni bastante per una
1641 2, 7| voltandosi) ~VAJASSA: (Che sembri agli occhi loro sì orribile
1642 5, 7| ancora dubbi dell'alma i sensi:~Non so qual sarà meco,
1643 4, 1| IBRAIMA: Se parlo, e non mi sente, è vano il faticarmi.~ZAMA:
1644 4, 13| risolvi, imponi. La tua sentenza aspetto.(parte)~ ~
1645 0, ded| nelledue suddette Città sentii con ammirazione parlarne,
1646 4, 1| Oggi che borea spira, ci sentirete.~VAJASSA: Che?~ZAMA: Sorda
1647 4, 1| Può darsi.~ZAMA: Non avete sentito~Da noi la patria e il nome?(
1648 | senz'
1649 4, 3| suo appartamento~Le spose separate van dalle schiave abbiette;~
1650 3, 8| colei che ha il viver tuo serbato?~Pensa che se tua figlia
1651 5, 9| che in te, s'io manco, lor serbi un vero amico.~Prendi, s'
1652 5, 2| confine;~Ed io tanto potere serbo ancor nel mio tetto~Per
1653 5, 7| io stessa.~Lascia che più serene siano di Osman le ciglia,~
1654 1, 3| un giovine in serraglio servire è minor male.~Da un padrone
1655 3, 12| procacciarti io stessa.~O servirem fra l'armi, lasciando io
1656 4, 9| voi tutti che a Machmut servite,~Il signor vostro, il padre,
1657 5, 7| nel mondo per dominar quel sesso.~Qua, più d'altrove, il
1658 4, 1| informarla né anche una settimana. (a Zama)~VAJASSA: Sono
1659 3, 5| superbe anime ardite! (sfodera la spada)~IRCANA: Lascia
1660 3, 5| la porta)~ (Alì e Tamas sfodrano la spada e si pongono in
1661 3, 2| che a mio talento possa sfogar lo sdegno~Contro d'un figlio
1662 5, 3| nel sen lo sdegno,~Vada a sfogarsi altrove, cuor di pietade
1663 5, 8| mezzo di gelosia ai deliri,~Sfogata da se stessa si avria con
1664 1, 5| perché s'avesse dunque con me sfogato~IBRAIMA: Se teco si sfogava,
1665 1, 5| sfogato~IBRAIMA: Se teco si sfogava, che mal sarebbe stato?~
1666 1, 6| questi momenti ancor primieri~Sforza talor ch'io temi, opra talor
1667 3, 12| Sì, tal da me pretendi sforzo d'amore ingrato,(prende
1668 2, 6| crepar di ridere la vecchia sgangherata). (parte)~ ~ ~
1669 5, 2| Non dubitar che il figlio siami a tal segno ingrato~Eccolo:
1670 3, 1| per la scena.~ ~OSMANO: Sian le vie guardate, né giungami
1671 | siano
1672 4, 9| tuoi.~MACHMUT: Udir non siavi grave~Del signor vostro
1673 5, 8| virtù di Fatima prove ho sicure, il veggo:~So che l'insulto
1674 3, 7| non speri dal mio furor sicuro.~FATIMA: Tu per me fremi
1675 4, 11| alla fronte)~MACHMUT: Bey, siedi. Sedete. (siede e fa sedere
1676 3, 10| Grazie ai Dei, che mi diero simile sposa in dono.~TAMAS: Fatima,
1677 3, 10| il ragionar conosco, che simula il dispetto.~Odo da lungi
1678 3, 10| il suo cor restio,~I più sinceri uffizi porgo alla bella
1679 | sinora
1680 2, 7| Fatima,indi voltandosi con smania)~FATIMA: Freme ancor per
1681 1, 6| pace.~IRCANA: Tu servir? tu smarrire di libertà il tesoro?~TAMAS:
1682 4, 6| tracotante, ardisci, senza smarrirti in volto,~Mascherar le tue
1683 5, 8| alle stragi in seno,~Ma non smarrisco il dritto, né la ragion
1684 5, 9| Suderò della gloria per i smarriti allori,~Sarà di Machmut
1685 2, 4| me sarebbe un occhio aver smarrito~Quando le genti parlano,
1686 5, 2| tuo figlio istesso, per soddisfar l'audace,~D'abbandonar il
1687 4, 5| Vedrà quella inumana se soddisfarla io godo.~Seco partir destino;
1688 4, 11| alla milizia,~Dee in parte soddisfarsi la pubblica giustizia;~Onde
1689 3, 3| Fatima venga unita.~Sia soddisfatto il padre, lor si dia pace
1690 3, 12| amami più di lui;~Se mi soddisfi in questo, teco sarò qual
1691 5, 1| casa di Machmut con vari sofà all’intorno.~ ~MACHMUT:
1692 1, 2| meritar mie pene.~Finor soffersi in pace destin meco inclemente,~
1693 4, 10| servir i muti in corte del Soffì. (parte) ~MACHMUT: Ecco
1694 5, 1| Tamas, che sol per lei~Soffrì co' suoi rimorsi l'orror
1695 2, 2| Bulganzar)~Di sordità il difetto soffribile è in costei,~Se abilità
1696 1, 2| signor, che tanto per me soffristi, e tanto,~Fatima non esporre
1697 0, ded| adulatori son quelli che soffrono l'alteriggia di chi dell’
1698 5, 7| altre, ma all'uom sempre è soggetta.~E tu cedi l'impero a femmina
1699 4, 3| alla custode deon essere soggette.~ ~
1700 1, 7| uccide.~Sì, il padre mio, soggiunse, padre inumano, ingrato,~
1701 | solamente
1702 5, 6| prigioniero aspetta.(al suono dei soliti strumenti parte il Bey,
1703 5, 4| usi ai regi caratteri il solito rispetto.~Vengano i servi
1704 3, 3| mio sovrano,~Il Re sia più sollecito pel sangue di un Osmano;~
1705 0, aut| stato di sua Famiglia, unica sollecitudine delle sue cure e delle sue
1706 2, 3| briccon! Va via; tu mi hai solleticata.~BULGANZAR: (Curcuma in
1707 4, 9| caduto?~Io ti porsi la mano a sollevarti in alto:~Volesti tu di nuovo
1708 4, 11| Queste al Casnà si denno del sommo alto Regnante;~Al Visir,
1709 1, 5| la mia fortuna da musico soprano.~ ~
1710 0, ded| di due Nobilissime Dame Sorelle, Zie Paterne dell'E.V.:
1711 1, 8| non ho il cuor sì forte).~Sorgete~TAMAS: Sperar posso il padre
1712 0, ded| umilmente ed ossequiosamente soscrivere~ ~Di V.E.~ ~Umiliss. Devotiss.
1713 5, 2| indiscreta, signor, non mi soscrivo.~Tanto ti devo e tanto,
1714 3, 2| forse con altri usato,~Teco sospender vuole, duce alla gloria
1715 4, 9| Deh genitor...~MACHMUT: Sospendi. Ecco, il Bey si vede.~Per
1716 0, aut| ormai tre anni, che si è sospeso il corso delle mie stampe,
1717 1, 6| sposa ed amante,~I tuoi sospir son frutti di un'anima incostante.~
1718 1, 3| vivrà contenta, se prima ha sospirato~Noi altre condannate a vivere
1719 5, 8| se stessa si avria con li sospiri.~Io sospirar non posso,
1720 3, 12| alle ferite il petto.~Per sostenere il nodo che a te mi lega
1721 4, 9| di padre amante miglior sostenimento.~Il rammentarti è vano quanto
1722 | Sotto
1723 1, 7| me in quel punto: s'io lo sottraggo a morte,~Sposo di me infelice,
1724 3, 2| conquistati onori.~Cambia sovente il fato in mirti anche gli
1725 5, 3| natura occulti:~Ma la pietà soverchia colla viltà confina;~Chi
1726 | sovra
1727 3, 2| e non confonda.~Del mio sovran conosco la virtù, la giustizia;~
1728 0, ded| illustre de' Bentivogli, e sovrana, e privata, vantò in tutti
1729 4, 9| siam da un periglio, che sovrastava a tutti:~Goda la mia famiglia
1730 4, 10| VAJASSA: Che?~MACHMUT: Sovverchio è il tuo difetto.~VAJASSA:
1731 1, 6| tetto?~IRCANA: Tamas non ti sovviene ch'ivi colei dimora~Che
1732 3, 5| Osmano, quali assaliti alle spalle dalle guardie sono obbligati
1733 2, 8| conosco,~Facile amor vi sparge per leggerezza il tosco.~
1734 5, 2| onori col titolo di figlio.~Sparsa per la famiglia udii testé
1735 2, 3| che son fra queste porte~Sparse di qua e di là.~VAJASSA:
1736 1, 3| mia nemica, e il padre mi spaventa.~IBRAIMA: Fatima, siam qui
1737 5, 7| chi è costei che vanta di spaventar la terra,~Che col suo ciglio
1738 3, 8| morte istessa costei può spaventarmi.~Perfida, a pro degli empi
1739 3, 7| sdegno.~MACHMUT: Non mi spaventi, Osmano: tanto ho valor
1740 1, 2| il pondo;~Privarli d'ogni speme giustizia mi consiglia.~
1741 0, ded| coll'adulazione la lode, spendendo il termine di dottrina per
1742 5, 9| sudori.~L'oro avrai che spendesti per me, tra ferri esangue;~
1743 4, 6| dammi la morte almeno.~Spenta ch'io sia... ma pria ch'
1744 0, aut| Scene, mi dà coraggio a sperarla gradita ancor nelle Stampe.
1745 3, 12| qual tu fosti con Fatima spergiuro,~L'amor, che per me vanti,
1746 3, 2| colle milizie promovere non spetta~In faccia a chi comanda
1747 5, 3| perdona se or più che mai ti spiaccio.~Sono, se parlo, ingrato,
1748 2, 8| nella custode io veggio!~Spiacemi se al governo star della
1749 1, 6| miei costumi.~E non vorrai spiacermi, e mi trarrai dal petto~
1750 2, 1| per pietade, quanto potei spiacerti;~Rendimi il primo affetto.~
1751 4, 11| sedere tutti.)~SCACH BEY: Spiacque al Re mio signore~Che fosse
1752 0, ded| costume, che voi amate, spicca nelle morigerate Commedie;
1753 4, 7| costei confusa).~TAMAS: Spiegati, vecchia insana: ~Chi è
1754 1, 2| un mio consiglio,.~Vorrei spingerti io stessa ad abbracciare
1755 4, 1| tutto.~LISCA: Oggi che borea spira, ci sentirete.~VAJASSA:
1756 4, 6| ferro oppressa,~Voglio veder spirare la mia rivale istessa.~Sì,
1757 1, 7| ardito.~MACHMUT: Tamas, se spiri ancora, il mio soccorso
1758 2, 5| robusta e forte,~E bella, e spiritosa.~VAJASSA: Dite un poco più
1759 3, 2| Babilonia il campo,~Qui splendere si vegga delle tue spade
1760 5, 7| dar che venga d'ogni furor spogliato.~Ma in così dubbio evento
1761 1, 6| delitto.~IRCANA: Qual delitto? Sposarmi colpa tu credi, ingrato?~
1762 4, 1| sopra)~LISCA: Fatima avea sposata; (come sopra)~Ma vi dirò
1763 0, ded| l'onesta Commedia non è spregievole e indegna. Sì, nobilissima
1764 1, 5| Maltrattano le donne con sprezzo e villania,~Ma alfin, se
1765 3, 6| e lasso.~Pure l'amor mi sprona...(in atto di partire)~ ~
1766 3, 12| pretension sì forte~Che sol può sradicarla o la tua, o la mia morte.~
1767 1, 5| È ben che dalla terra si sradichi del tutto.~BULGANZAR: Che
1768 5, 3| Seguir le leggi indegne d'un sregolato affetto.~Tu m'insultasti,
1769 0, aut| avvalori la fantasia ormai stanca, ma pregalo di cuore, e
1770 3, 8| Opra è del ciel codesta, stanco de' tuoi furori.~Vanne,
1771 | starà
1772 | stare
1773 | stareste
1774 | stata
1775 1, 5| a dire vi sieno in altri stati~Degli uomini miei pari,
1776 1, 6| patria per procacciare i stenti,~Vuol la ragion che almeno
1777 3, 12| rimproveri (che tollerasti a stento)~Fingesti, anima vile, discendere
1778 4, 11| semidei,~Consolator de' giusti sterminator dei rei,~Me suo ministro
1779 2, 5| or sarò da voi.~IBRAIMA: Stiam ben con questa sorda. (piano
1780 1, 3| Seguir potrebbe anch'egli lo stil della nazione.~Schiave soffrirò
1781 3, 11| noi discordie; lungi lo stile audace.~Regni fra noi l'
1782 4, 2| VAJASSA: Con queste che mi stimano discreta, anch'io ragiono~
1783 0, aut| e quanto fu egli amato e stimato vivendo, altrettanto fu
1784 3, 4| villano.~Non vanta la mia stirpe l'onor de' semidei,~Ma colla
1785 0, ded| che più convengono ai loro stomachi delicati, e li convertono
1786 3, 2| adesso di Scach-Abass la storia,~Di cui sì dolorosa vive
1787 2, 4| si può più.~Ho fatto de' strapazzi, che a dirli ora ho vergogna,~
1788 2, 8| e Fatima~ ~FATIMA: Qual stravagante umore nella custode io veggio!~
1789 2, 6| nell’orecchio)~VAJASSA: Non strillate, ci sento.~LISCA: Scusate,
1790 5, 9| cara figlia, vien che ti stringa al petto.~Genero, Alì mio
1791 4, 6| sposa, è vero;~Quella che stringer speri (me abbandonata) al
1792 5, 9| amico, tenero al sen ti stringo.~Esser grato qual devo a
1793 1, 7| l'amor mio, la mia fede;~Strinsi l'odiata sposa a mio dispetto
1794 2, 7| intendo. (A Ircana)~FATIMA: Stupisco anch'io non meno, come fra
1795 1, 3| Veggo a ogni mal che arriva, succedere il secondo.~Non basta che
1796 0, ded| succhiano da vari fiori quei succhi che più convengono ai loro
1797 0, ded| maniera che le industriose api succhiano da vari fiori quei succhi
1798 0, aut| esempio de' buoni. Egli ha sudato mai sempre per il decoroso
1799 4, 4| Scena Quarta. Ircana e la suddetta~ ~IRCANA: (Tamas confuso
1800 0, ded| di V.E. e tanto nelledue suddette Città sentii con ammirazione
1801 5, 9| istessa dell'ottomano impero.~Suderò della gloria per i smarriti
1802 5, 9| di Machmut il prezzo dei sudori.~L'oro avrai che spendesti
1803 3, 6| Attendere dovevi soccorso sufficiente,~Senza arrischiar te stesso
1804 | sullo
1805 3, 5| OSMANO: Tanto saper mi basta, superbe anime ardite! (sfodera la
1806 4, 5| VAJASSA: Con me della superbia dovran lasciare il vizio.~
1807 4, 13| MACHMUT: Parla, figlio, mi svela questo novello arcano.~TAMAS:
1808 3, 12| sdegni tuoi, se fin tentai svenarti.~Pur, di ragione ad onta,
1809 1, 7| tuoi scorni, tu l'averai svenato.~IRCANA: No, di sua mano
1810 2, 9| ferir fra le sue braccia,~La svenerò ben anche di Machmut in
1811 4, 9| l'illustre donna, ecco la sventurata, (verso Fatima)~Sposa per
1812 4, 11| Condannano le leggi lo sventurato a morte.~Giunsero a piè
1813 3, 9| petto~Salda, verace stima, e sviscerato affetto.~FATIMA: Signor,
1814 5, 3| ingrato, ma son più reo, se taccio.~Allor che un de' due mali
1815 5, 3| in segno di riverenza, e tacciono, nel mentre che Machmut
1816 4, 13| per esso.~IRCANA: Sì, più tacer non lice.~Co' benefizi suoi
1817 2, 7| funesto, parmi viltà il tacere).~IRCANA: (Non vuo' mostrar
1818 5, 7| son tutte, e solo sposa al talamo eletta~Può comandare all'
1819 1, 8| giova e piace,~Deesi punir talora chi meditolla audace?~Tu
1820 | tanti
1821 1, 2| soffrire ancor mi aspetto.~Tarda Alì il suo ritorno, di lui
1822 3, 12| Ircana».~E se un momento solo tardava il venir mio,~«Sposo» le
1823 1, 9| ruine e morte.~MACHMUT: Tardi ver lui mi volsi colla vendetta
1824 3, 6| perduto,~E neghittoso il padre tardo ti reca aiuto.~Ma chi restar
1825 3, 1| Divano,~Ch’io dei Calmucchi e Tartari tengo il comando in mano,~
1826 2, 2| BULGANZAR: Se sei di Persia o Tartaria. (forte)~VAJASSA: Oh son
1827 2, 9| plachi il sangue mio del Tartaro lo sdegno.~TAMAS: No, cara,
1828 5, 3| risponda, Tamas o mi ami, o tema,~Fatima non mi sdegni, veggala
1829 4, 2| È troppo fiero il suo temperamento). (entra in una porta laterale)~ ~
1830 5, 7| Tutte vorrian le donne tener le briglie in mano.~E se
1831 1, 6| forza di destino!~IRCANA: Oh tenerezza, oh amore!~Mira chi a noi
1832 3, 12| il padre tuo più non la tenga appresso,~O lascia di vedere
1833 3, 1| dei Calmucchi e Tartari tengo il comando in mano,~E pria
1834 5, 8| sen scacciarlo, ma l'ho tentato invano.~Se di partire intimo
1835 4, 13| io deggio... ah che lo tento invano. (confuso parte)~
1836 0, ded| adulazione la lode, spendendo il termine di dottrina per quello che
1837 2, 2| mormorar vorranno... l'occhio terrò attentissimo,~E se parleran
1838 3 | ATTO TERZO~ ~
1839 3, 12| Se non veniva io stessa, testimon di tua fede~D'Osman la tua
1840 5, 9| perdono.~Vidi nel carcer tetro l'orror non della morte,~
1841 3, 12| di me ti fida.~IRCANA: Tieni.(gli vuol dare uno stilo)~
1842 5, 2| onor nostro insulta, che di timori è invasa.~Grato a' tuoi
1843 4, 7| VAJASSA: Non parlo più. (timorosa)~IRCANA: Tamas, o vieni
1844 3, 2| veder la Persia rinascere i tiranni?~Vuoi rinnovar tu adesso
1845 5, 2| Parli colui che onori col titolo di figlio.~Sparsa per la
1846 3, 7| affetto.~In faccia mia ti toglie della natura il dritto,~
1847 5, 8| fuor di queste porte,~O tolgami di pene la mia, non la sua
1848 3, 10| Prega di cuor lo sposo che tollerar s'impegni~Donna che i benefizi
1849 0, ded| non si può senza sdegno tollerare un altero; e siccome l'immagine
1850 3, 12| da' miei rimproveri (che tollerasti a stento)~Fingesti, anima
1851 0, aut| ed ora sono ammassati più Tomi che, a Dio piacendo, usciranno
1852 4, 4| Son io; da me che vuoi, si torbida in aspetto?~VAJASSA: Sei
1853 0, aut| opere mie ad uscire dai Torchi.~Nulla dirò, Lettore carissimo,
1854 1, 5| sembiante;~Ed ha che la tormentano, senza ascoltar ragione,~
1855 4, 14| Voi gli uomini infelici a tormentar nasceste.~Eccoci al primo
1856 1, 6| pietà, crudele, cessa di tormentarmi.~IRCANA: Va, Machmut si
1857 3, 7| rossore, cagion de' tuoi tormenti.~FATIMA: No, genitor, inganni.
1858 1, 7| che talor, lo veggo, son tormentosa a torto;~Ma l'inquieto costume
1859 3, 2| da questa reggia ancora;~Tornai senza fatica; farò brieve
1860 4, 9| precipitar d'un salto.~Ecco, tornasti ancora, senza acquistarti
1861 4, 1| a lavorare un poco;~Poi tornerete unite al passatempo, al
1862 1, 9| qui non si attenda Osmano.~Tornisi in Ispaan nelle paterne
1863 2, 1| Nell'amor tuo primiero, torno al fatale esiglio.~Non so
1864 2, 8| sparge per leggerezza il tosco.~E sempre, a te vicino,
1865 4, 6| palpita almeno, e tace.~Tu, tracotante, ardisci, senza smarrirti
1866 3, 10| chiedo a te dinante.~So che tradii me stesso nel non curar
1867 4, 9| verso Fatima)~Sposa per te tradita, da sposo abbandonata.~Ella
1868 4, 6| perfido! ah mendace! ah traditore ingrato,~Vai di nascosto,
1869 2, 9| meco Tamas da queste porte~Tragga veloce il piede, o mi condanni
1870 0, pre| Sposa Persiana la presente Tragicomedia~fu rappresentata per la
1871 4, 7| perfida, celasti colà con trame ordite~La mia rival per
1872 3, 4| sospirar lei senta.~Gode tranquillo stato se tu la lasci in
1873 3, 12| soddisfarti, Ircana, vo' trapassarmi il petto.(in atto di ferirsi)~
1874 3, 1| scorno e muora.~O Ircana trar io voglio fra lacci a suo
1875 5, 8| Viver con lei non posso, trarla da te non bramo;~Per evitare
1876 3, 1| Potrà se non mi vendico, trarmi di pugno il brando.~SOLDATO:
1877 1, 6| non vorrai spiacermi, e mi trarrai dal petto~Ogni ombra di
1878 3, 1| lacci a suo dispetto,~O le trarrò col brando il cuor fuori
1879 4, 9| Osmano; lui dalle regie porte~Trasporterà il delitto nella gran piazza
1880 4, 9| la vita,~Calmati avrà i trasporti di un'anima sì ardita.~Si
1881 3, 9| soggiorno.~Perdonasi il trasporto che uscir da quelle mura~
1882 2, 1| più franco e ardito l'armi trattar si vede,~Più generosa aspetti
1883 0, ded| l’onor di conoscerla e di trattarla; ed io, che di un piccolo
1884 3, 4| armato nel fodero la spada.~E trattenendo il passo al stuol che armato
1885 2, 7| non comprendo~Come Alì ti trattenga. (a Fatima)~VAJASSA: Forte,
1886 4, 9| FATIMA: Il pianto finor mi ha trattenuto~All'amor tuo, signore, di
1887 4, 13| Scena Tredicesima. Machmut, Tamas, e Ircana~ ~
1888 1, 7| lo vidi.~Ma se ti mira e trema, col suo timor l'uccidi.~
1889 3, 1| Far posso, se m0’impegno, tremar la regal sede.~ ~
1890 1, 7| alzando la destra), ecco il tremendo effetto...~MACHMUT: Ah tu,
1891 4, 4| lei diviso~Nol vegga, i' tremerò). (da sé)~VAJASSA: (Né anche
1892 2, 7| Ircana qui? mi assale un tremore improvviso). (vedendo Fatima)~
1893 2, 2| MACHMUT: Il tuo nome?~VAJASSA: Trent'anni saran ch'io sono qui.~
1894 4, 11| Con pietà calcolato, a trenta borse d'oro.~Queste al Casnà
1895 2, 9| che gli amici armati, a trepidar non usi,~Restar fra queste
1896 4, 9| signore, di rendere un tributo.~Alla bontà che nutri, alla
1897 3, 12| anima vil non sono:~Ma per troncare i nodi di un infelice amore,~
1898 4, 11| appresta,~O del Bazar a vista troncasi a Osman la testa.~MACHMUT:
1899 1, 7| miglior loco.~Giace colà fra i tronchi il figlio tuo ferito,~E
1900 2, 9| Qual scampo al rio perielio~Trovar, se ci esponiamo primi di
1901 1, 6| pensi?~TAMAS: Ah penso dove trovare onesto~Luogo per ricovrarci.~
1902 4, 4| quando ti cerca, vorrà trovarti sola.~IRCANA: A che cercarmi
1903 2, 2| Signor, per le tue donne trovata ho una custode~Che merita
1904 1, 3| perduto, un altro ne ha trovato;~Ed or vivrà contenta, se
1905 2, 2| felici.~MACHMUT: Fin che troviam di meglio, costei resti
1906 3, 10| zelo.~ALÌ: Fatima perché trovo qui a Machmut unita?~MACHMUT:
1907 3, 2| Che della Persia nostra turba i confini audace:~Ciascuno
1908 5, 1| dispetto in questo.~Vidi il suo turbamento al genitore in faccia:~Cuore
1909 2, 1| mezzo a' miei contenti mi turbano i rimorsi.~Scordati, per
1910 | tuttavia
1911 3, 3| sicura.~Chi si oppone, si uccida; sia dalle spade oppressa,~
1912 1, 7| cadendo, e il genitor mi uccide.~Sì, il padre mio, soggiunse,
1913 1, 7| ucciso?~IRCANA: Crudel! tu l'uccidesti.~MACHMUT: Io l'uccisor del
1914 1, 7| e trema, col suo timor l'uccidi.~Rustica man con l'erbe
1915 1, 7| dicesti?~Il figlio mio chi ha ucciso?~IRCANA: Crudel! tu l'uccidesti.~
1916 1, 7| uccidesti.~MACHMUT: Io l'uccisor del figlio? No, perfida,
1917 5, 2| Sparsa per la famiglia udii testé la voce~Che Ircana
1918 3, 2| confida, spesso pentir s'udìo.~Non rovinar te stesso.
1919 3, 12| Meco tu pur deh vieni.~Udirai come parlo, di me ti fida.~
1920 2, 4| disgrazia è questa, aver perso l'udito!~Meglio per me sarebbe un
1921 3, 10| cor restio,~I più sinceri uffizi porgo alla bella anch'io. (
1922 2, 3| sei tu.~Oibò che baronate! uh che cose da foco!~Non voglio
1923 0, pre| Terza Rappresentazione ed ultima sull’argomento della Sposa
1924 2, 3| Eccola qui!~Nelle giornate umide certa flussion mi viene...~
1925 3, 10| arrenda e ceda;~A chi la prega umìle il suo perdon conceda.~Le
1926 0, ded| ossequiosamente soscrivere~ ~Di V.E.~ ~Umiliss. Devotiss. Obbligatiss.
1927 0, ded| mi concedete di potermi umilmente ed ossequiosamente soscrivere~ ~
1928 2, 8| FATIMA: Qual stravagante umore nella custode io veggio!~
1929 0, ded| tutti sanno egualmente, che unendo un sì gran sangue a quello
1930 3, 10| Machmut rispetto in lui l'unico figlio;~D'Alì, sposo ed
1931 2, 3| di sì.~BULGANZAR: Vado ad unir le donne, che son fra queste
1932 3, 12| nodo che a te mi lega e unisce,~Mi cimentai fra l'armi.~
1933 0, aut| altrettanto fu compianta universalmente la di lui morte. Vive tuttavia
1934 3, 10| tue usa ad uopo migliore,~Usale per te stessa, del tuo diletto
1935 3, 7| il più efficace impegno,~Usandomi lo sposo per debolezza inganno,~
1936 4, 9| un mio figlio,~Prima di usarne il dritto, chiedo da te
1937 2, 2| MACHMUT: Miseri genitori! usasi ogni arte, ogni opra,~Che
1938 3, 10| salvi il padre.~I benefizi usati in mio favor rammento;~So
1939 5, 3| carcere converto.~Vivo non uscirai, crudel, da queste mura:~
1940 0, aut| Tomi che, a Dio piacendo, usciranno metodicamente un dopo l'
1941 0, aut| questa anche le opere mie ad uscire dai Torchi.~Nulla dirò,
1942 3, 5| TAMAS: Da quelle soglie uscite.(verso la porta)~ (Alì e
1943 5, 3| doppio benefizio~Ch'ella ci usò pietosa, deesi un tal sagrifizio.~
1944 | V
1945 3, 12| argomento indegno d'anima vacillante~Prendi tu, che mi festi
1946 1, 2| principio del mio sdegno.~Vadan raminghi in Persia, vadano
1947 1, 2| Vadan raminghi in Persia, vadano erranti al mondo;~Provin
1948 1, 6| che piacer tu prendi nel vagheggiar miei lumi,~So che il rigor
1949 4, 11| sangue sì caro,~Concedesi che vaglia pagar con il denaro.~Per
1950 4, 6| mendace! ah traditore ingrato,~Vai di nascosto, indegno, della
1951 2, 3| nella canna all’orecchio di Vaiassa)~VAJASSA: Non è vero, un
1952 0, ded| i progressi, e già sento validamente animarmi, dacché vi degnate
1953 1, 7| forzato;~Pianger, pregar non valse del genitore al piede,~Seco
1954 5, 8| lusinghe resa superba e vana,~Qual è il delitto alfine,
1955 2, 7| Vajassa) ~VAJASSA: Ardite vanarelle, parlar non mi volete?~Meco
1956 0, ded| cognizioni acquistate abusa con vanità ed orgoglio. De' due caratteri,
1957 1, 7| genitore al piede,~Seco vantar fu vano l'amor mio, la mia
1958 2, 8| sposo mio.~FATIMA: Non mel vantare in faccia, che la cagion
1959 4, 11| ardisci...~MACHMUT: Ciò non vantarmi in faccia.~Il nome del sovrano
1960 0, ded| Bentivogli, e sovrana, e privata, vantò in tutti i Secoli Gloria,
1961 4, 1| Vajassa~ ~Sala di Machmut con varie porte e con vari guanciali
1962 4, 11| taccia.~Non vende i suoi vassalli chi di tesori abbonda;~Si
1963 | ve
1964 2, 4| si prova~A dir: peccati vecchi, e penitenza nuova.~ ~
1965 1, 2| in viso al mio tornar ti veda.~Resta padrona in casa,
1966 2, 7| un tremore improvviso). (vedendo Fatima)~ IRCANA: (Sento
1967 4, 5| cerchi la tua sposa, e vuoi vederla, è lì.(gli addita le stanze
1968 2, 5| per voi sarò amorosa.~(Vedersi rispettare è pur la bella
1969 3, 3| verso la casa di Machmut, e vedesi aprir la porta)~UN SOLDATO:
1970 4, 5| il figlio.~TAMAS: Donna, vedesti Ircana?~VAJASSA: Cerchi
1971 4, 9| l'amoroso incanto.~Ed or vedila come soffre l'insulto in
1972 1, 5| cosa brutta sarebbe affé,~Vedova andar due volte in men di
1973 4, 5| stanze di Fatima)~TAMAS: Vedrà quella inumana se soddisfarla
1974 3, 8| fors'anche unito;~Né mi vedrei costretto, pien di rossori
1975 5, 3| poco a te lungi ancora.~Ti vedrò, mi vedrai; basta l'istesso
1976 5, 3| tema,~Fatima non mi sdegni, veggala Ircana, e frema. (Tamas
1977 2, 9| Restar fra queste soglie non veggansi rinchiusi.~Esci di loro
1978 5, 3| allontani,~Male ch'io resti, e veggasi scoppio di sdegni insani.~
1979 5, 3| unite in pari grado,~Mai si veggono in pace, o veggonsi di rado.~
1980 5, 3| Mai si veggono in pace, o veggonsi di rado.~Fatima andar non
1981 2, 1| Di me, di queste soglie vegliate alla difesa.~Armi non mancheranno,
1982 4, 9| involargli un figlio?~Ferri, veleni e stragi, tutto volgesti
1983 2, 9| Tamas da queste porte~Tragga veloce il piede, o mi condanni
1984 4, 11| ai trionfi avvezzo ~Che vendasi per esso la grazia a un
1985 4, 9| prezzo:~Ché il Persian Divano vender le grazie è avvezzo.~Osmano
1986 2, 8| seno ogni livor rimosso;~Venderti a minor prezzo le mie ragion
1987 4, 6| condusse il cielo di mie vendette al segno;~Ambi quei rei
1988 1, 2| Chiamali del tuo sdegno, a vendicarsi intento,~Oggetti perigliosi,
1989 3, 2| Giudici, il so, ha la Persia, vendicatori eletti~All'onte, all'ingiustizie
1990 3, 1| comando~Potrà se non mi vendico, trarmi di pugno il brando.~
1991 3, 3| mio.~Se il sangue dalle vene sparsi pel mio sovrano,~
1992 5, 7| Fatima a te lontana ti venera e ti onora.~In te ravviso
1993 4, 11| Il nome del sovrano si veneri, e si taccia.~Non vende
1994 0, ded| Marcantonio Erizzo, Patri-~zio Veneto, dicendo fra me medesimo:
1995 5, 4| Vengano i servi tutti, vengan gli amici nostri:~Ciascun
1996 | Vengano
1997 5, 9| passi al tetto natio.~Alì vengavi seco, genero e figlio mio.~
1998 | vengo
1999 | vengono
2000 3, 4| Che ti raggiunsi al campo, vengoti innanzi adesso.~Se la pietà