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Carlo Goldoni
La sposa persiana

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Scena Settima. Tamas, e detto

 

TAMAS Quell'indegna dov'è? Perfida! spera invano

Sottrarsi dalla morte, fuggir dalla mia mano.

ALÌ Perché cotanto sdegno contro una vecchia insana?

TAMAS Ella con tradimento pose fra' lacci Ircana.

ALÌ La liberaste alfine.

TAMAS È ver, con mano ardita

Ricuperai la donna, ed arrischiai la vita.

ALÌ Di chi è il sangue, che nero, vi lorda e vesti, e mano?

TAMAS Di due schiavi svenati del mio suocero Osmano.

ALÌ Egli lo sa?

TAMAS Non vi era; ma avuti avrà gli avvisi

D'Ircana sprigionata, de' suoi custodi uccisi.

ALÌ La fierezza d'Osmano?...

TAMAS Non la temo.

ALÌ Vedete: (guardando alla porta del serraglio)

Vuol femmina velata venir, se il concedete.

TAMAS È Fatima colei?

ALÌ Fatima vostra sposa?

TAMAS Quella, che agli occhi miei è più di morte odiosa.

ALÌ Par, che per me s'arresti (in atto di partire).

TAMAS Fermate.

ALÌ No, sì ardito

Non son di dispiacere, o alla moglie, o al marito.

Permettete signore... (in atto di partire).

TAMAS Peggio per lei se viene.

ALÌ A voi serbar prudenza, partire a me conviene (parte).

 




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