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Carlo Goldoni La sposa persiana IntraText CT - Lettura del testo |
CURCUMA Sì? Saprò vendicarmi. A me? Non son chi sono,
Se tu non me la paghi; mai più te la perdono.
IRCANA Dimmi: è colei la sposa?
CURCUMA Sì.
CURCUMA Con voi sembra un vapore in faccia di una stella.
CURCUMA Niente.
CURCUMA Nemmeno.
Altro non ha di bello, che delle gioie al seno.
IRCANA Delle gemme non parlo; il viso?
Altro non ha di bello, che delle gemme in dito.
IRCANA Posso io dunque sperare, che Tamas la disprezzi?
CURCUMA Sì, quando egli le gemme non preferisca ai vezzi.
CURCUMA Parlommi, e m’irritai.
CURCUMA Ch’ella è la sposa, e voi
Dovete obbedïente servire a’ cenni suoi.
IRCANA Cercalo, o cielo! io fremo.
Obbedirla? servirla? Curcuma, io sudo, io tremo.
CURCUMA Voi siete la padrona...
IRCANA Va’ via, lasciami sola.
CURCUMA Affé, se avrà il coraggio d’alzar la testa un poco...
Vo’ a porre in questo punto le pentoline al foco (parte).