Atto, Scena

 1  1,   3|         sapete, Zelinda, che la signora donna Eleonora ama pochissimo
 2  1,   3|   sicuro.~ZEL. E chi è?~FAB. La signora Barbara.~ZEL. La Virtuosa
 3  1,   3|          ZEL. E non potrebbe la signora Barbara avere qualch'altro
 4  1,   3|        mia lettera inclusa alla signora Barbara, e consegnarla in
 5  1,   5|  sospetto.~LIN. Ditemi un poco, signora mia, qual è quell'affare
 6  1,   8|    nessuno.)~FIL. Scusatemi. La signora donna Eleonora è in casa?~
 7  1,   8|   Vorrei solamente sapere se la signora donna Eleonora sia ritornata.
 8  2,   2|         dalla padrona.)~FIL. La signora non è in casa; io non ho
 9  2,   2|        di questo; e direte alla signora donna Eleonora che la vedova
10  2,   8|  Zelinda con sdegno) Favorisca, signora mia...~ROB. Tacete, lasciate
11  2,  10|     quell'indegna...~ZEL. Come, signora?~LIN. (agitato) Ah! pur
12  2,  10|        placidamente) Scusatemi, signora mia. Con qual fondamento
13  2,  10|    parla per bocca mia.~FAB. Sì signora, ei non sa che la lettera
14  2,  11| domandatelo al vostro cuore. Ah signora mia, meno astio, e un poco
15  2,  17|         di peri, e detti~ ~MIN. Signora Zelinda.~ZEL. (arrabbiata)
16  2,  17|       detto di consegnarli alla signora Zelinda.~LIN. Regali di
17  3,   6|     scritto coll'inclusa per la signora Barbara, non sarebbe venuto.~
18  3,   9|        comanda?~FIL. Sta qui la signora Barbara?~TOG. Sì signore.~
19  3,   9|     Quello ch'io devo dire alla signora Barbara, non è forse meno
20  3,  11|         ripassare da me...~FIL. Signora, l'offerta che faccio è
21  3,  12|           ironico e con sdegno) Signora, mi consolo con lei.~BAR.
22  3,  13|          Tognina e detti~ ~TOG. Signora, è una giovane che vi domanda.~
23  3,  13|       BAR. Fatela entrare.~TOG. Signora, se mai fosse una cameriera,
24  3,  14|        di Don Flaminio?~ZEL. Sì signora, vengo in traccia di lui,
25  3,  14|           a Barbara) Scusatemi, signora, s'io parlo con libertà. (
26  3,  15|         il disegno vostro colla signora Barbara?~FLA. È tanto amabile,
27  3,  22|    buona grazia di lor signori. Signora donna Eleonora, datemi la
28  3,  22|  perdutamente Zelinda.~FIL. No, signora mia, v'ingannate. Scusatemi,
29  3,  ul|         FLA. (a Donna Eleonora) Signora, io dipenderò da mio padre.~