Atto, Scena

 1  1,   2|       il padrone ch'io non sono capace...~ZEL. (con del calore)
 2  1,   3|         voi.~ZEL. Lindoro non è capace...~FAB. Lo so benissimo,
 3  1,   4| incontro, ma non ne sono troppo capace.) (a Fabrizio seriamente)
 4  1,   6|     pensate.~ROB. Zelinda non è capace...~LIN. Di che non è ella
 5  1,   6|          LIN. Di che non è ella capace? Signore, voi non la conoscete.~
 6  1,   6|     parola? Non vi credo di ciò capace, ma quando mai la curiosità
 7  1,   6|       son persuaso che ella sia capace di pensar male.~LIN. Io
 8  1,   8|       son galantuomo, e non son capace di compromettervi in cosa
 9  1,   8|       Che importa questo? Chi è capace di amare una femmina maritata...~
10  2,   7|     proprio e civile, che non è capace di far male grazie; so ch'
11  2,   7|       troppo serio. Io non sono capace di usarvi né violenze, né
12  2,   7|       mai vero?... Se foss'egli capace d'una simile iniquità!)
13  2,  15|      comando, lo voglio, e sarò capace di farmi rispettare e obbedire.~
14  3,   1|    limiti dell'onestà. Se siete capace di pensar sì male degli
15  3,   9|         ottimo.~TOG. Lo credete capace d'ingannare la mia padrona?~
16  3,  14|        non vi ha tradito; non è capace d'offendervi, di tradirvi.
17  3,  14|        mi cale del mio. Non son capace di tentare la mia fortuna
18  3,  21|    donna onorata, ed io non son capace di fiamme indegne.~ROB. (