Atto, Scena

 1  0,  aut|    vile ed abbietta, merita di essere da un Cavaliere sposata;
 2  1,    1|       un orticello all'onor di essere sua cameriera. Mi ha fatto
 3  1,    1|         per dirla, meritate di essere amata. Siete una giovane
 4  1,    1|   vent'anni, che ho l'onore di essere al servizio di questa casa,
 5  1,    4|   Ditele che l'amo, che voglio essere amato. Fra un'ora al più
 6  1,   13|      ART. No, perché anzi deve essere libero il matrimonio, e
 7  1,   16|  serietà rigorosa. L'uomo deve essere sociabile, ameno. Il mondo
 8  1,   16|     per lo più vi compiacete d'essere soli; se fate all'amore,
 9  1,   16|      se fate all'amore, volete essere intesi senza parlare; se
10  1,   18|       con più comodo.~PAM. Può essere che non ci resti più tempo
11  1,   20|    moglie d'un cavaliere, deve essere rispettata come una dama.~
12  2,    2|    onor suo, voi non lo dovete essere meno nel vostro.~BON. Vi
13  2,   11| onorata.~PAM. Tale mi vanto di essere.~MIL. Non lo sei. Sei una
14  2,   12|  costei non mi desse motivo di essere accesa di collera.~ERN.
15  3,    3|        Signore, che cosa ha da essere di questo mio povero padrone?~
16  3,    4|        ora ch'io sia in età di essere a parte di sì grande arcano?~
17  3,    5|  questo io sospirava l'onore d'essere a' vostri piedi.~BON. Qual