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| Carlo Goldoni Pamela nubile IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 1, 20| così vilmente.~BON. (senza abbadare alla sorella, parte)~MIL.
2 1, 2| assicurarli che la fortuna non m'abbandona; che resto in casa, non
3 1, 6| Crudele, avresti cuore di abbandonarmi?~PAM. Voi parlate in una
4 3, 11| appartamento.~PAM. Padre, non mi abbandonate. (parte)~AND. Eccomi, cara
5 1, 6| dica il mondo di voi, se vi abbassate cotanto con una serva? Sostenete
6 3, 17| si affanna; ma finalmente abbatte e vince, e gloriosamente
7 0, aut| Pamela, benché vile ed abbietta, merita di essere da un
8 2, 14| saggie, delle oneste che abbondano in ogni luogo. Come volete
9 1, 16| trattamenti, le splendide corti, l'abbondanza delle merci, la quantità
10 3, 4| differirmi due ore il piacer d'abbracciarvi?~AND. Per reggere con più
11 3, 11| dovea farmi avvertito che abietto il di lei sangue non fosse!~ ~ ~
12 3, 6| voi colla vostra moglie ad abitare in città.~AND. L'entrate
13 1, 19| ti manderà poscia i tuoi abiti e la tua biancheria.~PAM.
14 3, 3| compassione.~JEV. Com'è accaduto il suo svenimento? Dalla
15 | accanto
16 3, 3| non ho potuto ricavare un accento.~ART. Egli non faceva che
17 2, 12| mi desse motivo di essere accesa di collera.~ERN. Che cosa
18 2, 5| BON. E con tanta prontezza accetti l'offerta che io ti fo di
19 1, 6| Jevre?~BON. Chetati.~PAM. M'accheterò, se partite.~BON. Impertinente! (
20 1, 6| sia. Il sangue nobile è un accidente della fortuna; le azioni
21 0, aut| sul mal costume, su gli accidenti dell'uman vivere. Codesti
22 3, 4| chi son io, chi tu sei: acciò nella vita misera ch'io
23 1, 16| Cavaliere Ernold ed Isacco, che accomoda un'altra sedia, e detti~ ~
24 2, 11| Compatite, siete padrona d'accomodarvi; ma il signor cavaliere...~
25 3, 11| morire.~BON. Via, cara, accomodate l'animo vostro ad una fortuna
26 2, 2| Pamela.~ART. Ecco l'affare accomodato; ecco quasi assicurata la
27 2, 5| Ma come? Con chi?~BON. Accompagnatela voi.~JEV. Io?~BON. Sì, voi,
28 0, aut| da essi non si condanna; accordar voglio ancora, che coi principi
29 2, 2| della ragione. Tutto voglio accordarvi, per iscemare l'inganno
30 3, 14| generoso titolo che voi mi accordate, a me non ancora si aspetta.~
31 3, 3| me.~JEV. Voi non l'avete accordato?~BON. Dove trovasi questo
32 2, 11| volentieri, se il padrone lo accorderà.~MIL. Egli me l'ha promesso.~
33 1, 4| Pamela.~JEV. Me ne sono accorta.~BON. Vi pare che Pamela
34 3, 6| vi dispiace?~BON. Anzi le accresce il merito dell'umiltà.~AND. (
35 3, 6| vostra casa?~BON. Sì, per accrescere a mio dispetto il trionfo
36 2, 2| giungono fuor di tempo, accrescono il dolore e la confusione.
37 1, 7| smania alquanto, poi s'acquieta) Ma Jevre non dice male.
38 3, 2| morire.~ART. Ah! Milord, acquietatevi.~BON. Son fuor di me stesso.~ ~ ~
39 1, 5| mi sarebbe sì caro. Egli acquista prezzo più dalla mano che
40 1, 16| Perché temerei anch'io d'acquistare dei pregiudizj.~ERN. Pregiudizio
41 1, 14| viaggiatore.~BON. Se non avrà acquistata prudenza, avrà approfittato
42 3, 6| offendono l'onestà sono adattabili alle persone onorate.~BON.
43 1, 13| quali poi variamente si adattano alle circostanze de' casi.
44 3, 9| abito così succinto?~PAM. Adattato al luogo dove io vado.~BON.
45 3, 9| stanze siano magnificamente addobbate. Unite tutte le gioje che
46 2, 2| Datele una discreta dote, e adempirete agli ordini di vostra madre.~
47 3, 9| Non sarebbe meglio partir adesso?~PAM. (piano a Jevre) (Non
48 3, 7| occhi suoi?~PAM. Quando si adira, mi fa tremare.~JEV. Dunque
49 1, 20| andiamo; non lo facciamo adirar d'avvantaggio.~PAM. (a Jevre)
50 1, 3| PAM. Oimè!~BON. Non mi far adirare.~PAM. Tremo tutta. (si guarda
51 3, 3| Pamela?~JEV. Poverino! L'adora.~ART. Pamela è savia?~JEV.
52 3, 12| Scozia.~ART. Non vi lasciate adulare dalla passione.~BON. Non
53 1, 19| è pieno di brio; egli è affabile con chicchessia, ha condotto
54 3, 17| ch'ella combatte, e si affanna; ma finalmente abbatte e
55 2, 2| contentar Pamela.~ART. Ecco l'affare accomodato; ecco quasi assicurata
56 0, aut| di Miledi, sorella dell'affascinato Milord, sul dubbio ch'egli
57 3, 6| voi mi abbandono, a voi mi affido. Andreuve non è il nome
58 1, 2| è già scritto; non ho d'aggiungere, se non che mando loro alcune
59 2, 12| intenderanno, e la cosa sarà aggiustata.~PAM. Vi dico, signore...~
60 3, 4| più. Son venuto a mio bell'agio, e certo il desio di rivederti
61 | agli
62 | ahi
63 1, 20| maledetta.~PAM. Madama Jevre, aiutatemi.~JEV. Signore, per carità.~
64 3, 6| pezzo di terra da cui coll'aiuto delle mie braccia raccolgo
65 2, 14| madama Jevre, andatelo ad ajutare.~JEV. Eh! Pamela, egli avrebbe
66 2, 13| grida?~PAM. Ah, Madama, ajutatemi. Difendetemi voi dagl'insulti
67 3, 4| ricondurti al mio rustico albergo, voglio, prima di farlo,
68 | alcuno
69 1, 16| caffè squisito. Caffè d'Alessandria vero, e lo fanno a maraviglia.
70 1, 16| Italia almeno si godono allegre e spiritose commedie. Oh
71 2, 2| non può che spiacere nell'allegria della villa.~ART. Voi avete
72 1, 16| sempre giardini, sempre allegrie, passatempi, tripudi. Oh
73 1, 16| andate per piangere, e vi alletta solo il canto patetico,
74 3, 6| ma il rimorso di dover allevare una figlia nobile, villanamente
75 1, 1| fatto istruire, mi ha seco allevata, mi amava, mi voleva sempre
76 | allo
77 2, 4| Ora la faccio venire. (si allontana un poco, poi torna indietro)
78 2, 2| degna interamente di voi; allontanatevi da questo incanto, scioglietevi
79 1, 6| io non voglio che tu ti allontani dalla mia casa.~PAM. Ma
80 2, 5| BON. (Mi sento staccar l'alma dal seno.) (resta pensieroso)~
81 | Almen
82 2, 2| Tre giorni di assenza non alterano le vostre commissioni.~BON.
83 3, 3| considera tutti eguali, e l'alterigia dei grandi non si degna
84 3, 6| persecuzioni, calai dall'altezza de' monti, e scesi al colle
85 | altresì
86 | altrettanto
87 3, 6| Andiamola a ritrovare. (si alzano)~AND. Signore, vi raccomando
88 0, aut| avvantaggiosa per li due Amanti, e cambiando la condizion
89 1, 16| senza sospetti! Che bell'amarsi senza larve di gelosia!
90 1, 1| dirla, meritate di essere amata. Siete una giovane savia,
91 1, 9| Pamela.) Ditemi, fratello amatissimo, vi siete ancora determinato
92 1, 4| l'amo, che voglio essere amato. Fra un'ora al più v'attendo
93 1, 13| giudicate per me?~ART. Sono ambe ricchissime.~BON. La ricchezza
94 3, 4| desiderato lasciarvi; non aver io ambito di cambiare la selva in
95 1, 16| uomo deve essere sociabile, ameno. Il mondo è fatto per chi
96 0, aut| vero è non meno, che niuno amerà per questo che il figliuolo,
97 1, 12| regno, e se fossi un re, amerei Pamela più della mia corona.
98 3, 16| la mia padrona.~PAM. Vi amerò sempre come mia madre.~JEV.
99 3, 14| Vi chiamo col vero nome d'amica, vi stringo al seno col
100 2, 14| dimostrare la propria onestà, ammirate in me la franchezza con
101 3, 14| oblio per cagione di Pamela. Ammiratela, imitatela, se potete.~MIL.
102 1, 9| disinvolto e brillante.~BON. Ammirerò i suoi profitti.~MIL. (Parmi
103 2, 5| conosco la tua onestà; ammiro la tua virtù; meriti ch'
104 1, 9| Piuttosto quando sarete ammogliato, se vi premerà, ve la darò
105 1, 13| unicamente per voi.~BON. (si ammutolisce)~ART. Deh, apritemi il vostro
106 1, 2| mi fa tutto questo per le amorose parole della sua cara madre.
107 1, 2| vedrei volentieri i miei amorosissimi genitori! Almen mio padre
108 1, 18| Siete pur buono; siete pur amoroso!~LON. Cara Pamela, siete
109 | ancorché
110 1, 9| con voi.~MIL. Posso dunque andarla a sollecitare, perché si
111 1, 20| venite voi, non ricuso d'andarvi.~JEV. (a Bonfil) Signore,
112 1, 6| sorella vorrebbe che tu andassi al suo servizio. V'anderesti
113 2, 14| PAM. Presto, madama Jevre, andatelo ad ajutare.~JEV. Eh! Pamela,
114 2, 5| Signore.~BON. Sarai contenta. Anderai a vivere con i tuoi genitori.~
115 2, 10| cavaliere suo nipote.~PAM. Andiamoci a serrar nella nostra camera.~
116 3, 6| Dio! quanto tarda Pamela! Andiamola a ritrovare. (si alzano)~
117 2, 5| Domani... Sì... Domani te n'andrai.~JEV. Così presto?~BON.
118 2, 11| pranzare.)~PAM. (da sé) (Me n'andrei pur volentieri).~MIL. Ebbene,
119 3, 6| vecchierella mi aspetta.~BON. Andrete, quando ve lo dirò.~AND.
120 2, 7| dite di no.~BON. Voi mi angustiate.~ART. Io non mi posso trattenere
121 1, 14| il tè, bestia! Il rak, animalaccio, il rak.~ISAC. Ma signore...~
122 1, 4| in favor di Milord; o per animarla ad esser savia e dabbene?
123 0, aut| tenterà di correggerli, o di animarli, secondo ch'essi o al vizio,
124 1, 6| vi lusingava esser da me anteposto all'onore. (pone la borsa
125 3, 16| È permesso che una serva antica di casa sia a parte anch'
126 2, 7| premura vi rende difficile l'anticipazione di un'ora?~BON. Lasciatemi
127 3, 6| consolazione di questo misero antico padre! Deh! signore, levatevi
128 | anziché
129 2, 5| saranno più care!~BON. (appassionato) Domani... Sì... Domani
130 | appena
131 1, 7| farò? (siede pensoso, e si appoggia al tavolino)~ ~ ~
132 3, 17| vedervi per me avvilito. Apprenda il mondo, che la Virtù non
133 1, 1| spirito così pronto, che tutto apprende con facilità.~PAM. Tutto
134 2, 14| Avete viaggiato, e avete apprese delle massime così cattive?
135 1, 14| acquistata prudenza, avrà approfittato poco.~ ~ ~
136 0, aut| dalla pratica più comune approvata, perdoneranno a me la necessità,
137 0, aut| consenso degli ascoltatori approvato, e certamente fra noi sconvenevole
138 3, 14| Sì, Miledi, compatisco, approvo e do lode alla vostra delicatezza.
139 2, 1| mi convien pensare. Orsù, aprasi quella porta; escano di
140 1, 6| posso uscire, felice me.) (apre ed esce)~BON. (resta ancora
141 2, 3| per l'ultima volta. (va ad aprir colla chiave)~ ~ ~
142 2, 1| povere sventurate. (va per aprire)~ISAC. Signore.~BON. Cosa
143 2, 2| passione che vi lusinga, e apritelo ad un amico che vi consiglia.
144 1, 13| si ammutolisce)~ART. Deh, apritemi il vostro cuore; svelatemi
145 2, 5| PAM. Se mi concedeste l'arbitrio di poter dispor di me stessa,
146 2, 2| altra grazia.~BON. Siete arbitro della mia vita.~ART. Vorrei
147 3, 11| passa al fuoco! Io mi sento ardere, io mi sento morire.~BON.
148 1, 6| avrete più certamente.~BON. Ardirai contradirmi?~PAM. Ardirò
149 0, aut| come diceva, io trassi, non ardirei consigliare alcuno di farlo,
150 1, 6| Ardirai contradirmi?~PAM. Ardirò tutto, pel mio decoro.~BON.
151 3, 14| femmina sconosciuta, che avete ardito insultare. Ecco l'onesta
152 1, 16| vezzo delle parole, dai sali arguti, dalle facezie spiritose
153 0, aut| Il Romanziere medesimo arma gli sdegni di Miledi, sorella
154 1, 9| alquanto rasserenato. Voglio arrischiarmi a parlar di Pamela.) Ditemi,
155 2, 1| BON. Venga. A tempo egli arriva. La sua buona amicizia mi
156 3, 3| Che ho da sentire?~JEV. È arrivato in questo punto il padre
157 1, 6| di voi; e forse forse vi arrossirete di aver sì malamente pensato
158 2, 5| PAM. (col suo grembiale asciuga la mano a Milord)~BON. Ah
159 2, 5| caduta senz'avvedermene.~BON. Asciugami questa mano.~PAM. Signore...~
160 2, 5| Pamela) Via, vi vuol tanto? Asciugatelo.~PAM. (col suo grembiale
161 3, 12| me.~BON. Ah, caro amico, ascoltatemi. Io son l'uomo più felice
162 0, aut| dall'unanime consenso degli ascoltatori approvato, e certamente
163 3, 10| sposa?~PAM. Per obbedirvi, l'ascolterò.~BON. Ella ha nome... Pamela.~
164 1, 19| verrai volentieri?~PAM. Ascriverò a mia fortuna l'onor di
165 3, 9| Partite, vi dico.~PAM. Madama, aspettatemi.~BON. Ella parta, e voi
166 2, 14| inglese, un giovine di ottima aspettativa. Avete viaggiato, e avete
167 0, aut| risentesi più facilmente all'aspetto di quelli avvenimenti, a'
168 2, 2| congiunti si lagneranno aspramente di voi, si crederanno a
169 3, 6| monti, e scesi al colle men aspro e men disastroso, ove, cogli
170 3, 11| questo nuovo tremore, che mi assale le membra? Ah, che vuol
171 3, 11| ritirare per un momento. Non mi assalite tutt'ad un tratto con tante
172 2, 14| qual causa?~ISAC. È stato assalito da un orribile svenimento. (
173 2, 2| regolata. Tre giorni di assenza non alterano le vostre commissioni.~
174 1, 13| cavaliere?~ART. Ciò non potrei asserire.~BON. Dunque qual è quel
175 1, 1| ch'io parli di uno che m'assicura della mia fortuna?~JEV.
176 1, 2| delle mie contentezze: assicurarli che la fortuna non m'abbandona;
177 1, 20| la chiave in tasca)~MIL. Assicurate la vostra bella, perché
178 1, 19| l'onor di servirvi.~MIL. Assicùrati, che ti vorrò bene.~PAM.
179 3, 14| vostro caro fratello me ne assicuri.~BON. Adorata Pamela, eccovi
180 3, 6| fare presso di voi?~AND. Assistere alla vecchierella sua madre;
181 3, 14| rovinarmi, se il cielo non mi assisteva. Datemi il cuore di sposo
182 2, 2| mia confusione, ella mi assomiglia assaissimo ne' difetti.
183 1, 13| Molte ragioni si dicono in astratto sopra le massime generali,
184 1, 16| rappresenta un servo goffo ed astuto nel medesimo tempo. Ha una
185 2, 2| provo, io solo provo le atroci pene della passione nemica.~
186 2, 2| commissione. Fra un'ora attendetemi.~BON. Accomodatevi come
187 1, 4| amato. Fra un'ora al più v'attendo colla risposta. (parte)~
188 1, 19| servirò con tutta la mia attenzione.~MIL. Via dunque, Pamela,
189 3, 12| si scoprì, ed eccone gli attestati autenticati da due lettere
190 3, 17| permettetemi, Madama, che in attestato del mio rispetto vi baci
191 2, 15| incantato.~MIL. Io rimango attonita, non per cagione di lei,
192 3, 13| contentissima, purché vi leviate d'attorno quella svenevole di Pamela.~
193 3, 2| lasciatemi castigar quell'audace.~ART. Non lo permetterò
194 3, 12| ed eccone gli attestati autenticati da due lettere di vostro
195 1, 6| intendere d'aver alcuna autorità sopra l'onor mio; poiché
196 | avanti
197 2, 9| Sì, è partito.~PAM. (s'avanza) Dov'è egli andato, madama
198 1, 13| non vede sì facilmente l'avanzamento de' suoi figliuoli.~BON.
199 3, 6| men disastroso, ove, cogli avanzi di alcune poche monete,
200 | avean
201 | avendo
202 | averci
203 | avere
204 | averlo
205 3, 14| hanno fatto arrossire di avervelo una fiata offerto. Miledi,
206 3, 12| lui.~ART. Egli è pentito d'avervi pazzamente irritato.~BON.
207 | aveva
208 | avrai
209 | avresti
210 | avuto
211 0, aut| immaginare una peripezia avvantaggiosa per li due Amanti, e cambiando
212 2, 5| qualche lagrima caduta senz'avvedermene.~BON. Asciugami questa mano.~
213 0, aut| facilmente all'aspetto di quelli avvenimenti, a' quali o fu soggetto,
214 2, 5| per felicitare un qualche avventurato mortale. (rimane pensoso)~
215 2, 2| prenderà per la dote.~BON. Avvertite a non procurarle un marito
216 3, 6| vivere sempre rinchiuso? Son avvezzo a godere l'aria spaziosa
217 3, 14| chiedo forse una cosa che vi avvilisca? Il perdonare è atto magnanimo
218 3, 17| rossore di vedervi per me avvilito. Apprenda il mondo, che
219 3, 12| terminata, ma non potei avvisar il Conte, essendomi ignoto
220 1, 1| torno.~PAM. S'egli venisse, avvisatemi.~JEV. Sì, lo farò. (M'entra
221 1, 17| potrò. Renderò di tutto avvisato mio padre, e ad ogni evento
222 1, 6| cavaliere e non può darsi azion più nera, più indegna oltre
223 2, 5| qualche volta di me. (gli bacia la mano piangendo, e la
224 3, 17| è sempre ben fatto.~ERN. Baciar la mano è un atto di rispetto.~
225 1, 19| così villanamente senza baciargli la mano?~MIL. Vieni meco,
226 3, 16| PAM. No, cara; tenete un bacio.~JEV. Siete la mia padrona.~
227 2, 5| piano a Pamela) (Pamela, badate bene.)~PAM. Signore, volete
228 2, 3| LON. Ho da preparare il bagaglio per la contea di Lincoln?~
229 2, 5| la mano piangendo, e la bagna colle lagrime)~BON. (mostra
230 3, 6| vostro?~AND. Questa canuta barba dovrebbe meritar qualche
231 3, 6| gran fortuna, sarò io così barbaro per impedirla?)~BON. (Combatte
232 2, 13| si ride, si dicono delle barzellette, e tuttoché abbia qualcuna
233 2, 2| madre vile potrebbe renderli bassamente inclinati.~BON. Non è il
234 2, 5| Pamela.~PAM. (con gli occhi bassi non risponde)~BON. Pamela,
235 3, 6| AND. L'entrate mie non mi basterebbero per quattro giorni.~BON.
236 3, 13| nulla di questo?~BON. Vi basti saperlo, prima ch'io le
237 1, 16| impertinente con tutte le donne. Bastona terribilmente il padrone...~
238 1, 16| regalava il buon vecchio di bastonate.~COU. (si alza) Amico, permettetemi. (
239 3, 1| Isacco. Isacco colla spada e bastone di Milord, cui ripone sul
240 1, 1| Madama Jevre filando della bavella sul mulinello~ ~JEV. Pamela,
241 2, 5| PAM. Ci penserei.~BON. (Ah beato colui che avrà una sposa
242 1, 13| cavaliere fosse acceso delle bellezze d'una giovine onesta...~
243 1, 16| Ora me ne sovviene una bellissima per la quale è impossibile
244 | benché
245 2, 5| e fare ch'io v'abbia a benedire per sempre?~BON. Che non
246 1, 1| sorte che il cielo mi ha benignamente concessa.~JEV. È vero; la
247 1, 16| cuore.~BON. Amico, siate il benvenuto. Accomodatevi.~ART. Mi rallegro
248 1, 6| giuro al cielo, mi sentirai bestemmiare.~PAM. Le prenderò con un
249 1, 13| il rak. (Isacco via) Lo beveremo col rak.~ART. Ottima bevanda
250 1, 15| BON. (a Coubrech) Favorite, bevete con noi.~COU. Il tè non
251 1, 14| una ne prende per sé, e bevono)~ISAC. (a Bonfil) Signore.~
252 1, 16| tè?~ERN. Vi ringrazio, ho bevuto la cioccolata. In Ispagna
253 1, 1| cucendo qualche cosa di bianco. Madama Jevre filando della
254 1, 16| Signore.~BON. Porta un bicchiere d'acqua al cavaliere.~ERN.
255 3, 3| suo svenimento? Dalla sua bocca non ho potuto ricavare un
256 3, 14| vuole che io la serva di braccio.~BON. Cara Pamela, ciò disconvenire
257 2, 2| Pamela?~BON. Il mio cuore lo brama, Pamela lo merita, ma non
258 1, 13| amico. In questo punto bramava anzi una distrazione.~ART.
259 1, 13| vostri amici, che vi amano, bramerebbono di vedervi assicurata la
260 2, 2| figli non son sicuri.~ART. Bramereste voi morir senza prole?~BON. (
261 2, 12| fanciulla onorata.~ERN. Brava! Me ne rallegro. E viva
262 3, 6| nulla?~BON. Vi risponderò brevemente. Il vostro ragionamento
263 1, 6| il mio discorso eccede la brevità, ma non eccede la mia ragione.
264 1, 16| no, risparmiatevi questa briga. Dacché son partito da Londra,
265 1, 16| dalle facezie spiritose e brillanti. Vi è il riso vile, che
266 1, 19| cinque anni. Egli è pieno di brio; egli è affabile con chicchessia,
267 3, 6| un ribelle della corona Britanna; sono il conte d'Auspingh,
268 1, 17| cuore; è divenuto un uomo brutale, ed io lo devo fuggire.
269 2, 12| o ti volesse sposare, ti caccerei uno stiletto nel cuore.~
270 2, 12| lasciatela stare. Ella è caccia riservata di Milord mio
271 2, 14| il figliuolo non mi dovea cacciar sulla strada. Se Miledi
272 3, 3| appena usciti di Londra, mi cadde fra le braccia svenuto.~
273 3, 11| AND. Credilo all'età mia cadente, credilo a queste lagrime
274 1, 5| bramo in me la grandezza, cado nel peccato dell'ambizione.
275 2, 5| sarà stata qualche lagrima caduta senz'avvedermene.~BON. Asciugami
276 3, 6| cessate le persecuzioni, calai dall'altezza de' monti,
277 1, 2| cassettino del tavolino il calamaio, e si pone a scrivere) Quanto
278 3, 4| poteva io venire altrimenti? Calessi lassù non si usano: montar
279 3, 2| farlo, prima che non abbiate calmata la vostra ira.~BON. Chi
280 3, 12| vicino ad esser contento, calmerete lo sdegno vostro contro
281 0, aut| avvantaggiosa per li due Amanti, e cambiando la condizion di Pamela,
282 3, 4| lasciarvi; non aver io ambito di cambiare la selva in una gran città;
283 3, 6| in abbandono.~BON. Quanto cambierei volentieri questo gran palazzo
284 2, 3| volubile a questo segno? Mi cambierò ogni momento? Orsù, cedasi
285 1, 20| che fate voi in queste camere?~MIL. Son venuta a sollecitare
286 1, 16| dolore. Al cappello dirà campanello. A una lettera, una lettiera.
287 1, 15| sempre buona per navigare il canale di Londra.~ ~ ~
288 3, 6| esser vostro?~AND. Questa canuta barba dovrebbe meritar qualche
289 2, 13| delle cameriere di spirito, capaci di trattenere una brillante
290 3, 6| palazzo con una delle vostre capanne!~AND. Per qual ragione?~
291 1, 11| Ah, se non avessi questi capelli canuti!)~BON. Pamela se
292 1, 1| quante cameriere sono qui capitate, non ho veduta la più discreta
293 1, 11| BON. Ah buon vecchio, vi ho capito. Pamela non vi dispiace.~
294 1, 16| dottore, dirà dolore. Al cappello dirà campanello. A una lettera,
295 2, 12| solito di trattare.~ERN. Oh capperi! Sei una qualche principessa?
296 1, 6| fortuna; le azioni nobili caratterizzano il grande. Che volete, signore,
297 2, 4| ancor tempo di liberarmi di carcere?~BON. Dov'è Pamela?~JEV.
298 2, 13| ERN. Le voleva far due carezze, e non altro.~JEV. E non
299 3, 4| in una gran città; e che carissimo mi saria stato il vivere
300 2, 5| JEV. Io?~BON. Sì, voi, nel carrozzin da campagna.~JEV. Ma così
301 1, 2| un foglio piegato e dal cassettino del tavolino il calamaio,
302 3, 2| sdegno.~BON. Eh, lasciatemi castigar quell'audace.~ART. Non lo
303 0, aut| favola il buono, raggirar la catastrofe con un pensier nuovo, e
304 2, 2| scioglietevi da questa ingiuriosa catena.~BON. Ma come, amico, come
305 2, 10| Miledi mi ha fatta una cattiva relazione di suo nipote.~
306 3, 4| lassù non si usano: montar a cavallo non posso più. Son venuto
307 2, 3| cambierò ogni momento? Orsù, cedasi alla ragione, trionfi l'
308 3, 3| ART. Ecco come una passione cede il luogo ad un'altra. L'
309 1, 16| maraviglia. A Napoli poi conviene cedere la mano per i sorbetti.
310 1, 12| preziosa di questa terra? La cederò a mia sorella? Partirò per
311 0, aut| come sembra abbia fatto il celebre Monsieur Voltaire colla
312 | cento
313 2, 14| dell'uomo, tenero come la cera, facilmente riceve le buone
314 1, 7| cosa vi ho da far io?~BON. Cercatela: voglio sapere dov'è.~JEV.
315 1, 7| voglio sapere dov'è.~JEV. La cercherò, ma è qui Miledi vostra
316 3, 6| dieci anni i tumulti, e cessate le persecuzioni, calai dall'
317 | ché
318 1, 6| forte) Madama Jevre?~BON. Chetati.~PAM. M'accheterò, se partite.~
319 1, 16| ingannare un vecchio che chiamasi Pantalone, si è trasformato
320 2, 13| Ehi, dove siete?~JEV. Chi chiamate, signora?~MIL. Chiamo i
321 1, 6| Signore, permettetemi che io chiami madama Jevre.~BON. Non c'
322 1, 15| vi servo. (gli empie la chicchera, e gliela dà) Dov'è il cavaliere?~
323 1, 14| col tè e il rak, varie chicchere, entra e pone tutto sul
324 1, 19| brio; egli è affabile con chicchessia, ha condotto seco dei servitori
325 3, 14| non è lontano, disposto a chiedervi scusa.~ART. Caro amico,
326 2, 14| domestici di questa casa; chiedete di me a quanti hanno qui
327 3, 4| AND. Ingrata! Tu me lo chiedi? Segno che poca pena ti
328 3, 6| poco lungi da noi, me la chiese in età di dieci anni. Figuratevi
329 2, 5| mano, che viene col capo chino, tremando, e detto~ ~JEV. (
330 1, 6| cielo, egli parte.~BON. (chiude la porta, e torna da Pamela)~
331 2, 2| ART. Deh, non lo fate; chiudete per un momento l'orecchio
332 2, 12| signore...~ERN. Via, via, meno ciarle; datemi la mano, e andiamo.~
333 | ciascheduno
334 | ciascun
335 3, 6| debole, è delicata.~AND. Coi cibi innocenti farà miglior digestione.~
336 3, 6| sua madre; preparare il cibo alla piccola famigliuola;
337 | circa
338 2, 2| pregiudicato decoro. Ne' circoli, nelle veglie, alle mense,
339 3, 11| dir questo gelo, che mi circonda le vene? Oimè, come dal
340 1, 13| Suggeritemi in qual caso, in qual circostanza, sia permesso all'uomo nobile
341 1, 13| variamente si adattano alle circostanze de' casi. La nobiltà ha
342 3, 6| comprometter mi possa della clemenza del Re e dell'amore de'
343 0, aut| accidenti dell'uman vivere. Codesti tali vorrebbono la Commedia
344 | cogli
345 3, 14| seno col dolce titolo di cognata.~PAM. Questo generoso titolo
346 0, aut| nozze, e legge non vi è colà che le vieti; ma vero è
347 | collo
348 3, 13| conoscere al di lei padre, e colmatelo di contentezza.~ART. Vi
349 1, 16| ridicola, veste un abito di più colori, e fa smascellar dalle risa.
350 3, 9| Perdonatemi questa nuova colpa.~BON. Perché quell'abito
351 1, 17| questa casa, sono oramai colpevoli e ingiuriosi alla mia onestà.
352 1, 5| sciocca che sono! Mi perdo a coltivare immagini più stravaganti
353 1, 1| allo stato comodo; dalla coltura d'un orticello all'onor
354 2, 9| volubile?~PAM. È padrone, può comandare.~JEV. Ci restate poi volentieri?~
355 0, aut| lodevole impresa, se colle Comiche rappresentazioni, movendo
356 2, 11| con me.~PAM. Non mi farete commettere una mala azione.~MIL. Parli
357 1, 5| grandezza? Se lui desidero vile, commetto un'ingiustizia al suo merito;
358 2, 2| deggio dare una piccola commissione. Fra un'ora attendetemi.~
359 3, 6| del regno. Altri de' miei compagni furono presi e decapitati;
360 2, 14| vostri viaggi delle pessime compagnie, delle pessime direzioni.
361 3, 6| Isacco, il quale subito comparisce) Da sedere. (Isacco porta
362 3, 3| in uno stato che merita compassione.~JEV. Com'è accaduto il
363 1, 1| vostra bontà, madama, che sa compatire i miei difetti.~JEV. Voi
364 3, 14| onore, spero saprete ben compatirlo voi, che dell'onore avete
365 2, 2| Caro amico, non sapete voi compatirmi?~ART. Sì, vi compatisco,
366 2, 11| voi di scacciarmi?~JEV. Compatite, siete padrona d'accomodarvi;
367 1, 6| cosa le potete voi dare in compenso del suo decoro? Denaro?
368 1, 13| la successione.~BON. Per compiacerli mi converrà prender moglie?~
369 2, 2| vita.~ART. Vorrei che vi compiaceste di venir meco per otto giorni
370 1, 16| passeggiare, per lo più vi compiacete d'essere soli; se fate all'
371 2, 11| Fraschetta! Lo vedo, lo vedo, ti compiaci in obbedirlo.~PAM. Fo il
372 0, aut| stessissimo di Pamela; ma troppo compiaciuto mi sono de' bei caratteri
373 2, 2| Sì, vi compatisco, ma vi compiango.~BON. Trovate voi che il
374 2, 2| mio caso meriti d'esser compianto?~ART. Moltissimo. Vi par
375 2, 7| Caro amico, fate che sia compita la finezza che siete disposto
376 3, 17| mano.~PAM. Signore, questo complimento secondo me non si usa.~ERN.
377 3, 4| quanti sono i minuti che compongono un sì gran tempo, sapresti
378 3, 6| di alcune poche monete, comprai un pezzo di terra da cui
379 1, 6| vostra passione, avete poi a comprendere ch'io penso più giustamente
380 3, 6| Sua Maestà?~BON. So quanto comprometter mi possa della clemenza
381 1, 16| preziosa. Anche in Italia quasi comunemente si usa, ma senza vainiglia,
382 1, 9| siete ancora determinato a concedermi per cameriera Pamela? Che
383 2, 5| cuor prevenuto?~PAM. Se mi concedeste l'arbitrio di poter dispor
384 2, 2| io ad abbandonarla?~ART. Concedetela a vostra sorella.~BON. No,
385 2, 2| bella, è amabile, io lo concedo; ma tutto ciò è troppo poco
386 2, 14| per disingannarvi del mal concetto che avete voi delle donne,
387 3, 13| consolate. Quando avete concluso?~BON. Oggi.~MIL. Quando
388 0, aut| disapprovare ciò che da essi non si condanna; accordar voglio ancora,
389 0, aut| due Amanti, e cambiando la condizion di Pamela, premiar la di
390 1, 19| affabile con chicchessia, ha condotto seco dei servitori di varie
391 2, 5| Scena Quinta. Jevre conducendo Pamela per la mano, che
392 3, 3| Pamela? Che vuole?~JEV. Vuole condur seco sua figlia.~BON. Dove?~
393 1, 19| Preparati, che or ora ti condurrò meco colla carrozza.~PAM. (
394 2, 5| mi dite questo?~BON. Tu confessi che ti ho fatto del bene.~
395 2, 2| ragione?~BON. Il cuore vi confesso averlo perduto. Ma se voi
396 3, 4| non eri ancor in età da confidarti un arcano.~PAM. Oh cieli!
397 3, 6| morì. Ora in voi unicamente confido; in voi, Milord, che siete
398 3, 6| nell'obblio seppellirle? Per confinarsi in un bosco?~AND. Signore,
399 3, 11| mie disavventure mi hanno confinato in un bosco, ma non hanno
400 3, 2| di gelosia. Non avete a confondere l'amor di Pamela coll'onor
401 3, 4| io vecchio? Siamo d'età conformi, se non che prevale in me
402 2, 5| piano a Jevre) (Vedete com'è confuso?)~JEV. (piano a Pamela) (
403 1, 7| il diavolo credo che si conoscano.~BON. Ah Jevre, Jevre, trovatemi
404 3, 14| delle ingiurie, che, non conoscendovi, ho contro di voi proferite.
405 1, 16| mondo è fatto per chi sa conoscerlo, per chi sa prevalersi de'
406 2, 14| passioni? Ebbi l'onor di conoscervi prima che partiste da Londra,
407 1, 3| questo, signore?~BON. Non lo conosci? Quest'anello era di mia
408 2, 2| maritaggio: udite le infallibili conseguenze ch'evitare non si possono,
409 0, aut| Italia stato sia dall'unanime consenso degli ascoltatori approvato,
410 1, 13| No, certamente. L'onestà conservasi in tutti i gradi.~BON. Favoritemi:
411 3, 6| impostore. Ma grazie al cielo ho conservato meco un tesoro, la cui vista
412 1, 18| figliuola.~PAM. Il cielo vi conservi sano.~LON. Il cielo vi benedica. (
413 3, 3| Questa madre comune ci considera tutti eguali, e l'alterigia
414 2, 2| vi consiglia. Fermatevi a considerare per un momento questo principio
415 0, aut| figurar le virtù, e queste considerarsi in quella iperbolica vista,
416 2, 2| apritelo ad un amico che vi consiglia. Fermatevi a considerare
417 0, aut| io trassi, non ardirei consigliare alcuno di farlo, né io medesimo
418 1, 7| da far pietà.~JEV. Io vi consiglierei a fare una cosa buona.~BON.
419 1, 7| cara mia, ditemi, a che mi consigliereste?~JEV. A far che Pamela andasse
420 3, 5| AND. E meco ricondurla a consolar sua madre.~BON. Questo non
421 3, 6| lavorare, e vivere in pace, e consolarci negli ultimi periodi di
422 3, 17| BON. Cara sposa, andiamo a consolare del tutto il vostro buon
423 2, 3| disporre di lei, vi supplico consolarmi.~BON. (Come? Soffirirò che
424 2, 5| Che non farei per vederti consolata?~PAM. Mandatemi ai miei
425 3, 13| d'Auspingh.~MIL. Voi mi consolate. Quando avete concluso?~
426 3, 11| permettetemi…~BON. Sì, consolatela, disponetela a non mirarmi
427 1, 1| come una madre.~JEV. Sono consolatissima che voi, non ostante la
428 3, 6| vostro ragionamento mi ha consolato. Prendo l'impegno di rimettervi
429 3, 6| tesoro, la cui vista mi consolava sovente nella mia povertà.
430 2, 15| passione.~ERN. Se l'ama, che si consoli.~MIL. Ah, temo ch'egli la
431 2, 2| Niuno meglio di lei saprà contentar Pamela.~ART. Ecco l'affare
432 2, 2| or più che mai.~ART. Vi contentate che io parli con libertà?~
433 1, 6| la tua volontà.~PAM. Si contenterà ella della poca mia abilità?
434 3, 13| lei padre, e colmatelo di contentezza.~ART. Vi servo con straordinario
435 0, aut| ingegni dell'Inghilterra di me contenti. Io non intendo disapprovare
436 3, 13| qual famiglia?~BON. De' Conti d'Auspingh.~MIL. Voi mi
437 1, 17| pure lo fuggirò. Se Miledi continua a volermi, io starò seco
438 2, 12| potrebbe fare un piccolo contrabbando?~PAM. (Che parlare scorretto!)~
439 1, 6| certamente.~BON. Ardirai contradirmi?~PAM. Ardirò tutto, pel
440 2, 2| un maritaggio per via di contratto.~BON. Dispensatemi, ve ne
441 3, 6| meco con tutta la possibile convenienza.~BON. Trattenetevi qualche
442 1, 16| galanteria, per l'amore! Bel conversare senza sospetti! Che bell'
443 1, 3| benissimo.~PAM. (parte, coprendosi il volto col grembiale)~
444 0, aut| gli affetti, si tenterà di correggerli, o di animarli, secondo
445 3, 6| incontrarla.~AND. Io non posso correre.~BON. Datemi la mano.~AND.
446 3, 6| BON. Ma tarda molto Pamela. Corriamo ad incontrarla.~AND. Io
447 2, 2| Voi non meritate che io vi corrisponda villanamente. Per compiacervi
448 1, 13| vorrei aver troncato il corso dei vostri pensieri.~BON.
449 1, 16| trattamenti, le splendide corti, l'abbondanza delle merci,
450 1, 3| presenta un anello) Tieni.~PAM. Cos'è questo, signore?~BON. Non
451 3, 4| AND. Soffre con ammirabile costanza i disagi della povertà e
452 3, 6| svelarvi un arcano, ma può costarmi la vita.~BON. Fidatevi della
453 3, 4| Segno che poca pena ti è costata la lontananza de' tuoi genitori.
454 3, 6| dal partito del Re, non mi costerebbe nulla men della vita. Un
455 2, 2| ART. No, certamente, a costo di perdere la vostra preziosa
456 1, 6| e sentite ciò che sono costretta a dirvi.~BON. (Dica ciò
457 0, aut| scrupolo si fanno alcuni di cotai nozze, e legge non vi è
458 0, aut| farlo, né io medesimo da cotal fonte penso volerne trarre
459 1, 6| di voi, se vi abbassate cotanto con una serva? Sostenete
460 2, 6| credo che tutti due sieno cotti spolpati.) (parte)~BON. (
461 2, 5| La tua bellezza è stata creata dal cielo per felicitare
462 1, 7| che Pamela è la più bella creatura di questo mondo.~JEV. Lasciatela
463 0, aut| ad isposare una serva, e crede alla famiglia ingiuriosissime
464 1, 14| ordinato il tè?~ISAC. Il credenziere non l'ha preparato.~BON.
465 2, 2| lagneranno aspramente di voi, si crederanno a parte dell'ingiuria che
466 3, 11| vita.~PAM. Oimè! Lo posso credere?~AND. Credilo all'età mia
467 1, 13| darvi quei consigli che crederò opportuni, per porre in
468 3, 14| faccia fede.~ART. Miledi, credetelo sull'onor mio. Il conte
469 2, 13| di milord Bonfil.~ERN. Io credeva che foste la governatrice
470 1, 14| BON. Vi sono di quelli che credono non vi sia altro mondo che
471 0, aut| ridicola sempre o sempre critica e mai di nobili sentimenti
472 1, 16| Le commedie inglesi sono critiche, instruttive, ripiene di
473 1, 16| migliori studj. L'istoria, la cronologia, il disegno, le matematiche,
474 1, 1| a un picciolo tavolino, cucendo qualche cosa di bianco.
475 3, 6| il vile esercizio della cucina.~AND. Tutti quegli esercizi
476 2, 2| dolci lusinghe del vostro Cupido, mirate dall'altro i vostri
477 2, 12| padrone si prenderà una gran cura.~PAM. Lasciatemi andare.~
478 3, 4| virtuosa fanciulla, ma circa la curiosità, sei donna come le altre.~
479 3, 6| sinora con tanta gelosia custodito, e che se penetrato fosse
480 1, 4| animarla ad esser savia e dabbene? Se disgusto il padrone,
481 | Dacché
482 2, 13| ajutatemi. Difendetemi voi dagl'insulti di un dissoluto.~
483 2, 13| bel costume?~ERN. Dove? Dappertutto. Voi non sapete niente.
484 2, 6| BON. (Quanto volentieri mi darei la morte!)~ ~ ~
485 2, 15| sofferenza di udirla, senza darle una mano nel viso.~ERN.
486 1, 6| disonorano un cavaliere e non può darsi azion più nera, più indegna
487 3, 13| contessa mia sposa; indi datevi a conoscere al di lei padre,
488 3, 17| che anzi dei dispiaceri dativi senza pensare, vi chieggo
489 1, 13| necessariamente ciascun debba farlo; ma tutte le buone
490 2, 2| sangue, e vi dichiareranno debitore in perpetuo del loro pregiudicato
491 3, 6| sol di campagna.~BON. È debole, è delicata.~AND. Coi cibi
492 3, 6| compagni furono presi e decapitati; altri fuggirono in paesi
493 3, 12| manca che farne spedire il decreto dal segretario di Stato.
494 3, 6| ciò due lettere del mio defunto amico Guglielmo Artur, le
495 2, 2| le ignobili non saranno degne di voi. Vi vedrete quanto
496 2, 2| Le donne nobili non si degneranno di lei; le ignobili non
497 3, 3| questi sentimenti non sono degni di voi. Se amate il vostro
498 3, 2| ucciso.~ART. Riflettete qual delitto sia in Londra il metter
499 0, aut| caratteri Inglesi, ed è mia delizia internarmi, per quant'io
500 3, 1| furioso a prendere la spada, e denudandola corre verso la porta, Jevre