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| Carlo Goldoni Pamela nubile IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 3, 6| Io mi rifugiai nelle più deserte montagne, ove, con quell'
502 1, 5| mai mi converrebbe meglio desiderare? In lui la viltà, o in me
503 2, 2| quello che ragionevolmente desiderate.~BON. Ah che bei figli,
504 3, 4| ch'io vi dica non aver io desiderato lasciarvi; non aver io ambito
505 2, 2| da voi.~BON. Non volete desinar meco?~ART. Sì, ma deggio
506 2, 7| partirci da Londra per andare a desinare in campagna.~ART. Due leghe
507 | desse
508 2, 12| Sarei ben pazzo, se te la dèssi. Fraschetta!~PAM. Come parlate?
509 0, aut| le virtuose passioni, si destan gli affetti, si moralizza
510 3, 6| e sia di Pamela ciò che destinano i numi.) (si alza da sedere,
511 1, 9| amatissimo, vi siete ancora determinato a concedermi per cameriera
512 0, aut| alla ricchezza, ma siccome devesi sul Teatro far valere quella
513 3, 4| tua padrona; che qui non devi restare con un padrone che
514 3, 6| chiama) Ehi! (viene Isacco) Di' a Pamela, che venga subito.
515 2, 2| leggi non l'impediscano; e diasi ancora, che i figli poco
516 2, 15| I parenti strillano; ma dicesi per proverbio: una maraviglia
517 1, 6| Ed io mi lusingava che mi dicessi di no.~PAM. Per qual ragione,
518 0, aut| che da un Romanzo, come diceva, io trassi, non ardirei
519 2, 2| vostro medesimo sangue, e vi dichiareranno debitore in perpetuo del
520 2, 2| crudelmente la piaga.~ART. Orsù, diciamolo a madama Jevre. Ella è donna
521 1, 19| Scena Diciannovesima. Miledi, Madama Jevre e
522 1, 18| Scena Diciottesima. Monsieur Longman e detta~ ~
523 3, 14| gran tempo, che a voi lo diedi.~PAM. Voi mi avete donato
524 2, 13| Ah, Madama, ajutatemi. Difendetemi voi dagl'insulti di un dissoluto.~
525 2, 12| Bonfil?~MIL. Chi sei tu, che difendi la ragion di Milord? Sei
526 3, 2| difesa del mio nemico?~ART. Difendo il vostro decoro.~BON. Giuro
527 1, 18| il padrone mi ama. Ah che differenza di amare! Monsieur Longman
528 3, 4| entrare in Londra.~PAM. Perché differirmi due ore il piacer d'abbracciarvi?~
529 2, 7| ART. Qual premura vi rende difficile l'anticipazione di un'ora?~
530 1, 9| Pamela? Che dite? Avete delle difficoltà? Pamela è una buona fanciulla;
531 3, 6| cibi innocenti farà miglior digestione.~BON. Buon vecchio, venite
532 2, 6| fermati. (pensa un poco) Digli che venga.~JEV. Noi, signore,
533 0, aut| rendere lo scioglimento più dilettevole.~Questa è una Commedia,
534 3, 6| poscia da miledi Daure, e dille che, se può, mi favorisca
535 3, 12| essendomi ignoto il luogo di sua dimora.~BON. Ah! questo solo mancava
536 2, 14| che non teme irritarvi per dimostrare la propria onestà, ammirate
537 2, 1| giudico unicamente da lei dipendere la mia vita, e non ho cuor
538 2, 12| bella di quello me l'avete dipinta. Ha due occhi che incantano.~
539 2, 5| dispor di me stessa, vi direi quali sono le inclinazioni
540 1, 6| degli uomini scapestrati? Direste coi discoli: l'uomo non
541 2, 14| compagnie, delle pessime direzioni. Il cuore dell'uomo, tenero
542 2, 11| Con qual fondamento potete dirlo?~MIL. Tu vuoi restar col
543 3, 4| con ammirabile costanza i disagi della povertà e quelli della
544 0, aut| contenti. Io non intendo disapprovare ciò che da essi non si condanna;
545 3, 6| al colle men aspro e men disastroso, ove, cogli avanzi di alcune
546 3, 11| tu sei mia figlia. Le mie disavventure mi hanno confinato in un
547 0, aut| Milord, sul dubbio ch'egli discenda ad isposare una serva, e
548 2, 14| servitori?~ISAC. Sono tutti discesi. È ritornato il padrone.~
549 1, 6| principalmente della dolcissima disciplina della vostra genitrice defunta;
550 1, 6| scapestrati? Direste coi discoli: l'uomo non disonora se
551 3, 14| braccio.~BON. Cara Pamela, ciò disconvenire non sembra ad una onestissima
552 2, 7| Milord, credetemi, non disconviene in villa un abito da città,
553 1, 13| ART. Sopra ciò si potrebbe discorrere.~BON. Manca alla legge della
554 2, 2| senza di me.~ART. Eccomi più discreto; mi contento che restiate
555 1, 16| istoria, la cronologia, il disegno, le matematiche, la buona
556 2, 14| mondo, che avete avuta la disgrazia di praticare, vi hanno guastato
557 1, 4| esser savia e dabbene? Se disgusto il padrone, io perdo la
558 2, 14| stimoli a farlo. E se per disingannarvi del mal concetto che avete
559 1, 9| giro d'Europa l'ha reso disinvolto e brillante.~BON. Ammirerò
560 1, 6| coi discoli: l'uomo non disonora se stesso disonorando una
561 1, 6| uomo non disonora se stesso disonorando una povera donna? Tutte
562 1, 6| donna? Tutte le male azioni disonorano un cavaliere e non può darsi
563 3, 6| in tempo per riparare ai disordini della vostra passione.~BON.
564 2, 8| BON. Sentite. (la tira in disparte) Io parto: da qui a tre
565 2, 2| solo.~BON. E non volete dispensarmi?~ART. No, certamente, a
566 2, 2| per via di contratto.~BON. Dispensatemi, ve ne prego.~ART. Milord,
567 3, 17| spiacervi, che anzi dei dispiaceri dativi senza pensare, vi
568 2, 5| PAM. Son vostra serva; disponete di me.~BON. (Ah crudele!
569 3, 11| permettetemi…~BON. Sì, consolatela, disponetela a non mirarmi più con timore.~
570 1, 9| a sollecitare, perché si disponga a venir meco?~BON. Sì, andate.~
571 2, 5| concedeste l'arbitrio di poter dispor di me stessa, vi direi quali
572 1, 16| viaggiatore prudente non disprezza mai il suo paese. Cavaliere,
573 1, 13| quali forse non sarebbero da disprezzarsi. Mi lusingo che a nozze
574 2, 3| saggia.~LON. Se è saggia, non disprezzerà un uomo avanzato.~BON. Inclinereste
575 1, 20| mi tratta con un indegno disprezzo, mi scorderò ch'egli mi
576 0, aut| Autore Inglese, secondo me, disputare su tale articolo, o lo doveva
577 1, 16| il parlar troppo v'abbia disseccata la gola.~ERN. No, no, risparmiatevi
578 2, 13| Difendetemi voi dagl'insulti di un dissoluto.~JEV. Come, signor cavaliere?
579 1, 13| probabilmente sarà molto distante dal pensiero che vi occupava.~
580 3, 2| il cuore non occupato, so distinguere il valor dell'offesa.~BON.
581 1, 13| questo punto bramava anzi una distrazione.~ART. Vi farò un discorso,
582 2, 5| JEV. (piano a Pamela) (Ditegli di sì.)~BON. Rispondimi
583 1, 4| BON. Orsù, trovate Pamela. Ditele che l'amo, che voglio essere
584 0, aut| a' quali o fu soggetto, o divenir potrebbe, e sarà sempre
585 2, 5| Io spero che abbiate a divenire la mia padrona.)~PAM. (piano
586 1, 14| Col viaggiare i superbi diventano docili.~BON. Ma qualche
587 1, 7| JEV. Da poco in qua siete diventato un diavolo ancora voi.~BON.
588 1, 17| ha cambiato il cuore; è divenuto un uomo brutale, ed io lo
589 1, 13| uomini per lo più pensano diversamente. Per uniformarsi all'opinione
590 2, 12| tiene in casa per un piccolo divertimento.~PAM. Mi maraviglio di voi.
591 3, 3| necessario che da lui si divida.~JEV. Ma non potrebbe...~
592 3, 14| Miledi, compatisco, approvo e do lode alla vostra delicatezza.
593 1, 14| viaggiare i superbi diventano docili.~BON. Ma qualche volta i
594 3, 9| Signore...~BON. Buon vecchio. (dolcemente) Pamela vi sta sul cuore?...~
595 2, 2| labbra. Mirate da un canto le dolci lusinghe del vostro Cupido,
596 3, 7| Pamela, che il padrone vi domanda.~PAM. Sarà meglio ch'io
597 3, 6| ragione, che vi sprona a domandarmi Pamela?~AND. Signore, ve
598 3, 6| voi?~AND. Mi prostro per domandarvi soccorso.~BON. Sedete.~AND. (
599 1, 19| vostro nipote non avrà a domesticarsi con me.~MIL. Orsù andiamo,
600 0, aut| sposata; ma un Cavaliere dona troppo al merito di Pamela,
601 2, 3| è rivale.)~LON. Le farò donazione di quanto possiedo.~BON. (
602 1, 17| principiato a gustare i primi doni della fortuna? Dovrò lasciare
603 1, 16| che in Italia, gli uomini dotti, gli uomini di spirito,
604 1, 16| poltrone. In luogo di dir dottore, dirà dolore. Al cappello
605 2, 2| vostri impegni, i vostri doveri, i pericoli a' quali vi
606 3, 6| un marito povero a' suoi doviziosi parenti ed è venuta a farmi
607 3, 14| dono singolare e prezioso, dovuto da un cavalier generoso
608 2, 12| cavaliere te ne dono mezza dozzina.~PAM. Datele a chi sarete
609 0, aut| dell'affascinato Milord, sul dubbio ch'egli discenda ad isposare
610 3, 6| la vita, non dovrebbe far dubitare ch'io volessi morir da impostore.
611 2, 9| Eh! Pamela, Pamela, io dubito che questo vostro padrone
612 | ebbe
613 | Ebbi
614 3, 12| sì, che giustamente sono eccitato a rallegrarmi con voi.~BON.
615 2, 16| il ludibrio del mondo; si ecciterebbe contro l'ira, la maledizione
616 | Eccola
617 3, 12| padre suo a me si scoprì, ed eccone gli attestati autenticati
618 | eccoti
619 1, 9| amava, ed io ne terrò conto egualmente. Voi non ne avete bisogno.
620 3, 4| misera ch'io ti propongo di eleggere per sicurezza della tua
621 2, 2| avete smarrito il senno, eleggete da vostro pari, preferite
622 1, 15| BON. Ora vi servo. (gli empie la chicchera, e gliela dà)
623 | entrambi
624 3, 4| riposato due ore prima d'entrare in Londra.~PAM. Perché differirmi
625 | Eppure
626 | eravate
627 | eri
628 2, 5| vostro amore. Pamela fa un'eroica risoluzione. Ella provvede
629 3, 14| strappato dal seno, dopo che l'eroiche vostre ripulse mi hanno
630 1, 6| ringrazio che mi abbiate sì esattamente mantenuta la vostra parola.
631 2, 1| Orsù, aprasi quella porta; escano di timore quelle povere
632 3, 14| vostro nipote ha proferite esecrabili ingiurie. Voi da questo
633 1, 13| può fare, ed abbiam varj esempi di chi l'ha fatto, ma non
634 2, 14| delle donne, può valere l'esempio di una che non teme irritarvi
635 2, 14| cattive impressioni. Se i mali esempj di quel cattivo mondo, che
636 3, 6| cucina.~AND. Tutti quegli esercizi che non offendono l'onestà
637 3, 6| non è nata per il vile esercizio della cucina.~AND. Tutti
638 1, 6| Meritate voi quel rispetto che esige la vostra nascita? Parlereste
639 3, 4| consolazione informato, esigono ch'io te lo sveli.~PAM.
640 3, 6| fosse nobile Pamela non esitereste a sposarla?~BON. Lo farei
641 0, aut| richiederebbesi. Malgrado l'esito fortunato di questa, e d'
642 3, 14| dote porta il tesoro d'una esperimentata onestà.~BON. Sì, adorata
643 2, 2| i pericoli a' quali vi esponete; e se non avete smarrito
644 3, 6| Signore, vi raccomando a non espor la mia vita. Son vecchio,
645 | esse
646 3, 12| potei avvisar il Conte, essendomi ignoto il luogo di sua dimora.~
647 0, aut| data dal primo Autore una estensione di mesi ed anni. Oltre a
648 3, 6| prenderò.~AND. Lascerete estinguer la vostra casa?~BON. Sì,
649 2, 2| invisibile pregio?~BON. In una estraordinaria virtù, in una illibata onestà,
650 1, 13| sposa una figlia di bassa estrazione, ma di costumi nobili, savj
651 1, 5| a cose che mi farebbero estremamente arrossire, se si sapessero
652 1, 17| avvisato mio padre, e ad ogni evento andrò a vivere con esso
653 2, 2| infallibili conseguenze ch'evitare non si possono, e preparatevi
654 | eziandio
655 1, 16| popolo, la sontuosità delle fabbriche. Che volete che io faccia
656 | facciano
657 2, 7| mi ha spedito un lacchè, facendomi avvertito ch'ella non vuol
658 | facesse
659 | faceste
660 1, 16| dai sali arguti, dalle facezie spiritose e brillanti. Vi
661 1, 1| che tutto apprende con facilità.~PAM. Tutto quel poco ch'
662 1, 13| un cavaliere privato può facilitarsi la sua fortuna, sposando
663 | Fai
664 3, 4| povera vecchierella, il famiglio, la mandra, il gregge avean
665 3, 6| preparare il cibo alla piccola famigliuola; tessere, lavorare, e vivere
666 1, 6| eccoti cinquanta ghinee, fanne quello che vuoi.~PAM. La
667 3, 4| due giorni, ella non le farebbe in un mese.~PAM. Oh Dio!
668 1, 5| sogni. Penso a cose che mi farebbero estremamente arrossire,
669 2, 12| scorretto!)~MIL. Voi mi fareste ridere, se costei non mi
670 | farle
671 | farne
672 | farvi
673 2, 13| non sono co' forestieri fastidiose come costei.~JEV. In verità,
674 3, 4| dieci giorni e tre ore dal fatal punto che da noi ti partisti.
675 1, 18| Quando uscirò da questa casa fatale?~ ~ ~
676 1, 4| Parlatele.~JEV. Come?~BON. Fatele sapere ch'io le voglio bene.~
677 3, 12| Tutto mi è noto. Mio padre faticò tre anni per ottenergli
678 | fatte
679 2, 13| Saprà Milord gl'insulti che fatti avete alla di lui casa.~
680 3, 6| giovanile; bramerei con esso lui favellare. Chi sa che il di lui padre
681 1, 6| me, e godrete ch'io abbia favellato sì francamente con voi.
682 1, 4| a Pamela? Le parlerò in favor di Milord; o per animarla
683 3, 12| sua morte uscir doveva il favorevol rescritto.~BON. Oh cieli!
684 3, 6| e dille che, se può, mi favorisca di venir qui. (Isacco parte)~
685 1, 15| Amico.~BON. (a Coubrech) Favorite, bevete con noi.~COU. Il
686 1, 13| conservasi in tutti i gradi.~BON. Favoritemi: con tal matrimonio manca
687 0, aut| Quantunque riescita siami felicemente questa Commedia, che da
688 2, 5| stata creata dal cielo per felicitare un qualche avventurato mortale. (
689 3, 12| rallegrarmi con voi.~BON. Ecco felicitato il mio cuore.~ART. Ecco
690 2, 13| forza.~ERN. Io non ho vedute femmine più impertinenti di voi.~
691 1, 13| Ah, mi avete mortalmente ferito.~ART. Milord, parlatemi
692 2, 6| Artur.~BON. Vada... No, fermati. (pensa un poco) Digli che
693 1, 16| uscir di Londra non avreste fermato il vostro spirito nei trattamenti
694 2, 14| il vostro mal costume si fermava unicamente con queste, senza
695 2, 2| villa?~ART. Deggio dare una festa ad una mia cugina, ritornata
696 1, 16| larve di gelosia! Sempre feste, sempre giardini, sempre
697 3, 6| veri titoli, i miei perduti feudi, le parentele della mia
698 1, 6| Prendile, dico.~PAM. Non fia mai vero.~BON. Prendile,
699 1, 13| colla viltà delle impure sue fiamme la purezza del vostro sangue...~
700 3, 17| credetemi che non mi sento a' fianchi né la superbia, né l'ambizione.
701 2, 4| E non altro.~JEV. Posso fidarmi?~BON. L'onestà di Pamela
702 0, aut| solamente si avessero a figurar le virtù, e queste considerarsi
703 1, 1| di bianco. Madama Jevre filando della bavella sul mulinello~ ~
704 1, 16| le matematiche, la buona filosofia, sono le scienze più necessarie
705 | finché
706 2, 7| fate che sia compita la finezza che siete disposto usarmi.
707 2, 12| mano)~PAM. (vuol fuggire) Finitela d'importunarmi.~ERN. Senti
708 1, 13| de' suoi figliuoli.~BON. Finora sono stato nemico del matrimonio.~
709 | fintanto
710 1, 16| Lisbona, Vienna, Roma, Firenze, Milano, Venezia. Credetemi,
711 2, 9| vostro padrone vi stia troppo fitto nel cuore.~PAM. Oh Dio!
712 1, 2| bisogni. (cava di tasca un foglio piegato e dal cassettino
713 0, aut| né io medesimo da cotal fonte penso volerne trarre alcun'
714 2, 13| il padrone, non sono co' forestieri fastidiose come costei.~
715 1, 13| non è l'uomo quello che forma la nobiltà?~ART. Amico,
716 3, 14| voi, che dell'onore avete formato il maggior idolo del vostro
717 1, 13| Manca forse alle leggi del Foro?~ART. Molto meno. Non v'
718 1, 13| Amico, vi riscaldate sì fortemente, che mi fate sospettare
719 3, 14| cui a pro di una femmina fortunata siete liberale di grazie,
720 3, 9| PAM. (da sé, sospirando) (Fortunatissima dama!)~BON. Che avete, Pamela,
721 1, 13| sia nobile, ma di poche fortune, e la donna ignobile sia
722 | foste
723 1, 15| Vedetelo, come ha l'aria francese.~BON. L'aria di Parigi non
724 2, 14| onestà, ammirate in me la franchezza con cui ho il coraggio di
725 2, 12| poco.~PAM. Signore, queste frasi non fanno per me.~MIL. Eh,
726 1, 17| famiglia, che mi amano come fratelli? Oh Dio! Lascerò un sì gentile
727 3, 2| questo punto un amante, che freme di gelosia. Non avete a
728 1, 17| padrone ha rilasciato il freno alla sua passione. Egli
729 2, 15| questi matrimonj ne ho veduti frequentemente. Il mondo ride. I parenti
730 0, aut| Romanzo Inglese che porta in fronte lo stesso nome, e chi le
731 1, 6| quali mi reggo e vivo, sono frutti principalmente della dolcissima
732 1, 7| uccido.~JEV. (Corda, corda.) (fugge via)~BON. Maledetta! maledetta!
733 3, 6| presi e decapitati; altri fuggirono in paesi stranieri. Io mi
734 1, 6| BON. Dite che siete da me fuggita. Mi scordai di dirvi una
735 3, 1| Jevre ed Isacco intimoriti fuggono, e Milord va per uscire
736 2, 5| mai ho pensato a ciò, mi fulmini il cielo.~JEV. Pamela è
737 3, 6| una mano di neve.~AND. Il fumo della città può renderla
738 3, 14| scusa.~ART. Caro amico, non funestate sì lieto giorno con immagini
739 3, 11| come dal gelo si passa al fuoco! Io mi sento ardere, io
740 3, 14| potrei imitarla in tutto, fuorché nel tollerare con tanta
741 | fuori
742 1, 16| e alla fine d'ogni sua furberia regalava il buon vecchio
743 | furono
744 3, 2| ditemi se in questo vostro furore vi ha alcuna parte la gelosia.~
745 1, 1| di voi.~JEV. Vedete: il fuso è pieno. Ne prendo un altro,
746 1, 19| Tremo tutta, il sangue mi si gela nelle vene.)~ ~ ~
747 2, 1| quando poi la rivedo mi sento gelar il sangue nelle vene; giudico
748 1, 13| astratto sopra le massime generali, le quali poi variamente
749 3, 14| pregherò di scordarvene.~BON. Generosa Pamela, in grazia vostra
750 1, 18| difficilmente?~PAM. Perché il mio genio non s'accorda colla mia
751 3, 5| Signore...~BON. Siete voi il genitor di Pamela?~AND. Sì, signore,
752 2, 2| detta l'onore.~BON. (si getta colle braccia al collo d'
753 1, 16| lavorati con la neve, e non col ghiaccio. Ogni città ha la sua prerogativa,
754 1, 16| gelosia! Sempre feste, sempre giardini, sempre allegrie, passatempi,
755 3, 4| lena alla forza di quella gioia, che prevedeva dover provare
756 2, 3| Soffirirò che un mio servitore gioisca di quella bellezza che m'
757 1, 11| comandate.~BON. Verranno Gionata e Isacco.~LON. Sì, signore.~
758 3, 6| Guglielmo?~AND. Lo vidi in età giovanile; bramerei con esso lui favellare.
759 3, 9| Pamela) (Il padrone mi sembra gioviale.)~PAM. (piano a Jevre) (
760 2, 5| I miei poveri genitori giubileranno di contento.~BON. (a Jevre)
761 3, 2| rispetto.~ART. Voi non potete giudicar dell'offesa.~BON. Perché?~
762 2, 1| gelar il sangue nelle vene; giudico unicamente da lei dipendere
763 2, 2| riflessi; ma questi, quando giungono fuor di tempo, accrescono
764 1, 9| volevate voi dirmi?~MIL. È giunto in Londra il cavalier mio
765 2, 5| giurato.)~PAM. (Oh, quando giura, non manca.)~JEV. (a Milord)
766 1, 6| BON. Te lo prometto.~PAM. Giuratelo.~BON. Da cavaliere.~PAM.
767 | gliela
768 | glielo
769 3, 17| finalmente abbatte e vince, e gloriosamente trionfa.~ ~ ~Fine della
770 3, 6| rinchiuso? Son avvezzo a godere l'aria spaziosa della campagna.~
771 1, 16| ridere. In Italia almeno si godono allegre e spiritose commedie.
772 1, 6| malamente pensato di me, e godrete ch'io abbia favellato sì
773 1, 16| Costui rappresenta un servo goffo ed astuto nel medesimo tempo.
774 1, 16| troppo v'abbia disseccata la gola.~ERN. No, no, risparmiatevi
775 0, per| di Pamela.~MADAMA JEVRE, governante.~MONSIEUR LONGMAN, maggiordomo.~
776 2, 2| consigli, li apprezzo e li gradisco.~ART. Se così fosse, non
777 2, 2| onore.~ART. Pregi grandi, grandissimi pregi, che meritano tutta
778 0, aut| argomento della Pamela da un graziosissimo Romanzo Inglese che porta
779 3, 9| Perché quel cappellino così grazioso?~PAM. Per ripararmi dal
780 3, 4| famiglio, la mandra, il gregge avean bisogno di me. Ora
781 2, 13| stato? Che ha Pamela, che grida?~PAM. Ah, Madama, ajutatemi.
782 2, 14| nutrisco del pane altrui, ma lo guadagno con onestà. Venni in questa
783 3, 4| ella assai vecchia?~AND. Guardami. Son io vecchio? Siamo d'
784 3, 8| Longman e dette~ ~LON. (esce guardando se vi è Milord) Pamela.~
785 1, 6| Sostenete voi in questa guisa il decoro della nobiltà?
786 1, 17| casa, dove ho principiato a gustare i primi doni della fortuna?
787 1, 13| poche fortune, e la donna ignobile sia molto ricca.~BON. Cambiar
788 3, 12| avvisar il Conte, essendomi ignoto il luogo di sua dimora.~
789 2, 2| estraordinaria virtù, in una illibata onestà, in un'ammirabile
790 2, 8| infinitamente. (Spero più facilmente illuminarlo, lontano dalla causa del
791 0, aut| massime, nei costumi di quella illustre Nazione.~Quantunque riescita
792 3, 14| MIL. Caro fratello, potrei imitarla in tutto, fuorché nel tollerare
793 3, 14| cagione di Pamela. Ammiratela, imitatela, se potete.~MIL. Caro fratello,
794 2, 12| suo? Giuro al cielo, se immaginar mi potessi ch'egli ti avesse
795 0, aut| sua Nazione.~Piacque a me immaginare una peripezia avvantaggiosa
796 2, 2| Muore per metà chi lascia un'immagine di se stesso ne' figli.~
797 2, 2| miei cavalli e ce n'andremo immediatamente.~BON. Oimè! Così presto?~
798 1, 1| troppo ingrata, e troppo immeritevole di quella sorte che il cielo
799 2, 4| terribil punto, in cui ho da imparare la gran virtù di superare
800 1, 6| il padrone.)~BON. (Sono impaziente.) Pamela, avete veduto madama
801 1, 14| Ma qualche volta i pazzi impazziscono più che mai.~ART. Certamente;
802 3, 6| sarò io così barbaro per impedirla?)~BON. (Combatte in lui
803 2, 2| verissimo, che le leggi non l'impediscano; e diasi ancora, che i figli
804 2, 2| mirate dall'altro i vostri impegni, i vostri doveri, i pericoli
805 2, 2| sottomettere il senso all'impero della ragione. Tutto voglio
806 2, 13| non ho vedute femmine più impertinenti di voi.~JEV. Signore, non
807 3, 2| madama Jevre; ha fatte delle impertinenze a Pamela; ha perduto il
808 2, 11| andate.~JEV. (Vi mancava l'impiccio di costei). (parte)~MIL. (
809 1, 6| scordai di dirvi una cosa importante.~PAM. Signore, permettetemi
810 2, 12| vuol fuggire) Finitela d'importunarmi.~ERN. Senti una parola sola.~
811 1, 16| bellissima per la quale è impossibile trattenere il riso. Arlecchino
812 3, 6| dubitare ch'io volessi morir da impostore. Ma grazie al cielo ho conservato
813 0, aut| e sarà sempre lodevole impresa, se colle Comiche rappresentazioni,
814 1, 6| parole facciano qualche impressione sul vostro bellissimo cuore.
815 2, 14| riceve le buone e le cattive impressioni. Se i mali esempj di quel
816 2, 1| povera Jevre sono ancora imprigionate. Andiamo a dar loro la libertà.
817 1, 13| macchiare colla viltà delle impure sue fiamme la purezza del
818 2, 2| averlo perduto. Ma se voi m'imputate aver io operato senza ragione,
819 2, 2| andasse lontana?~BON. Non m'inasprite più crudelmente la piaga.~
820 2, 2| intorno un suocero colle mani incallite ed una serie di villani
821 1, 18| Deh, fatemi questa grazia. Incamminatemi questa lettera al paese
822 2, 12| dipinta. Ha due occhi che incantano.~PAM. Miledi, con vostra
823 2, 15| Costei mi ha fatto rimanere incantato.~MIL. Io rimango attonita,
824 2, 2| allontanatevi da questo incanto, scioglietevi da questa
825 1, 13| sagrificare la nobiltà ad una incerta fortuna.~ART. Quando il
826 2, 5| vi direi quali sono le inclinazioni del mio cuore.~BON. Parla,
827 2, 5| essi il mio prossimo.~BON. Inclineresti al legame del matrimonio?~
828 3, 14| padre ha vissuto trent'anni incognito, in uno stato povero ma
829 1, 2| labbro ridente. Quando m'incontra con l'occhio, non lo ritira
830 3, 6| molto Pamela. Corriamo ad incontrarla.~AND. Io non posso correre.~
831 1, 13| proverrebbe la volubilità, l'incostanza, l'infedeltà, cose peggiori
832 2, 13| foste la governatrice dell'Indie.~JEV. Saprà Milord gl'insulti
833 1, 6| insegna esser questo un tesoro indipendente da chi che sia. Il sangue
834 3, 6| dispetto il trionfo degl'indiscreti congiunti.~AND. E se fosse
835 1, 6| avvezza a servire una padrona indulgente.~BON. Per quel ch'io sento,
836 3, 6| villanamente nel bosco, m'indusse a farlo; ed ora lo stesso
837 1, 6| vilissimo prezzo per un inestimabil tesoro! Che massime indegne
838 2, 2| tal maritaggio: udite le infallibili conseguenze ch'evitare non
839 1, 6| il vostro denaro, denaro infame, denaro indegno, che vi
840 1, 13| volubilità, l'incostanza, l'infedeltà, cose peggiori molto all'
841 1, 20| in lui predomina, non è inferior nel mio seno; e s'egli mi
842 2, 3| mio rimedio; ed io sono un infermo che odia la medicina, e
843 2, 8| BON. Sì.~ART. Mi obbligate infinitamente. (Spero più facilmente illuminarlo,
844 3, 6| stelle minacciano tristi influssi alla di lei onestà, sono
845 2, 14| avrà ragione di farlo. Informatevi con tutti i domestici di
846 1, 16| in una sola commedia, per ingannare un vecchio che chiamasi
847 2, 2| accordarvi, per iscemare l'inganno della vostra passione. Sia
848 0, aut| saranno i perspicacissimi ingegni dell'Inghilterra di me contenti.
849 3, 6| sedere, e con istento s'inginocchia) Signore, eccomi a' vostri
850 2, 2| scioglietevi da questa ingiuriosa catena.~BON. Ma come, amico,
851 1, 17| sono oramai colpevoli e ingiuriosi alla mia onestà. Il mio
852 0, aut| serva, e crede alla famiglia ingiuriosissime tali nozze, come le credo
853 1, 5| desidero vile, commetto un'ingiustizia al suo merito; se bramo
854 2, 13| qualcuna di esse l'abilità d'innamorare il padrone, non sono co'
855 2, 11| tuo padrone, perché ne sei innamorata.~PAM. Ah! signora, voi giudicate
856 2, 11| contro giustizia.~MIL. Sei innocente?~PAM. Lo sono, per grazia
857 3, 6| delicata.~AND. Coi cibi innocenti farà miglior digestione.~
858 3, 11| lagrime di tenerezza, che m'inondano il petto.~BON. Pamela, rivolgetevi
859 3, 17| delle cose che m'hanno inondato il cuore di giubilo. Viva
860 1, 6| mio; poiché la ragione m'insegna esser questo un tesoro indipendente
861 1, 13| ma tutte le buone regole insegnano, che così deve farsi.~BON.
862 1, 1| quel poco ch'io so, me l'ha insegnato la mia padrona.~JEV. E poi,
863 2, 11| così.~MIL. Prosuntuosa! M'insegnerai tu a parlare?~PAM. Vi domando
864 2, 16| la viltà di soffrire, io insegnerò alle più timide come si
865 2, 12| mani, e non fuggirai. (la insegue)~PAM. Ajuto, gente, ajuto.~ ~ ~ ~
866 3, 11| cagione?~PAM. Il padrone m'insidia.~AND. Milord?~PAM. Sì, egli
867 1, 6| indegna oltre quella di insidiare l'onore di una fanciulla.
868 1, 6| assai di un demonio, se m'insidiate l'onore.~BON. Via, Pamela,
869 1, 16| commedie inglesi sono critiche, instruttive, ripiene di bei caratteri
870 3, 14| sconosciuta, che avete ardito insultare. Ecco l'onesta giovine,
871 3, 6| lusingavano del perdono, se morte intempestiva non troncava con la sua
872 2, 12| della padrona; fra loro s'intenderanno, e la cosa sarà aggiustata.~
873 1, 13| comune opinione.~BON. Che intendete voi per questa comune opinione?~
874 3, 6| dare a me quello che avete intenzione di dare a lei.~BON. Sì,
875 2, 2| magnanima azione, degna interamente di voi; allontanatevi da
876 1, 13| giacché avete la bontà d'interessarvi per me, non vi stancate
877 0, aut| Inglesi, ed è mia delizia internarmi, per quant'io posso, nelle
878 3, 12| saputo superare le vostre interne passioni; ma ora che siete
879 1, 6| dire alcune parole senza interrompermi.~BON. Sì, parla.~PAM. Mi
880 3, 15| prima.~LON. Gran cose ho intese, signore!~BON. Pamela è
881 1, 16| all'amore, volete essere intesi senza parlare; se andate
882 3, 1| la porta, Jevre ed Isacco intimoriti fuggono, e Milord va per
883 1, 16| sul teatro. Se si potesse introdurre nelle nostre commedie l'
884 3, 6| Spiegatevi.~AND. Che voi siate invaghito della mia povera figlia.~
885 2, 3| davvero?~BON. Io non parlo invano.~LON. Pamela vorrà soddisfarsi.~
886 | Invece
887 2, 2| che consiste questo suo invisibile pregio?~BON. In una estraordinaria
888 3, 13| fatto per insultarmi.~BON. V'invitai per darvi un segno d'affetto.~
889 3, 13| BON. Viene, perché io l'ho invitata a venire.~MIL. Milord, so
890 1, 20| bella, perché non vi venga involata! Milord, pensate a voi stesso,
891 0, aut| queste considerarsi in quella iperbolica vista, in cui si pongono
892 1, 16| patetico, che dà solletico all'ipocondria. Le commedie inglesi sono
893 1, 4| l'onore dell'una, senza irritare la passione dell'altro. (
894 2, 14| esempio di una che non teme irritarvi per dimostrare la propria
895 3, 12| pentito d'avervi pazzamente irritato.~BON. Ha insultato me, ha
896 2, 2| Tutto voglio accordarvi, per iscemare l'inganno della vostra passione.
897 0, aut| Poteva io, egli è vero, per ischivare tale scoglio, valermi d'
898 3, 6| famiglia. Mandai sino in Iscozia ad offerire alla mia cara
899 1, 16| bevuto la cioccolata. In Ispagna si beve della cioccolata
900 0, aut| de' natali, la prende in isposa. Vero è che in Londra poco
901 1, 9| Una giovine come lei non istà bene in casa con un padrone
902 3, 14| MIL. E che vi resta per istabilirlo?~PAM. Oh Dio! Che il vostro
903 1, 10| Non v'è altro rimedio. Per istaccarmi costei dal cuore, me n'anderò.~ ~ ~
904 2, 5| BON. (a Pamela) Tu non istai bene per cameriera con un
905 2, 13| che la padrona si mette in istato di ricevere la conversazione.
906 3, 6| si alza da sedere, e con istento s'inginocchia) Signore,
907 1, 6| PAM. In casa vostra non istò bene.~BON. Perché?~PAM.
908 1, 16| precedere i migliori studj. L'istoria, la cronologia, il disegno,
909 1, 1| sua cameriera. Mi ha fatto istruire, mi ha seco allevata, mi
910 1, 16| nazione! Oggi qua, domani là. Vedere i magnifici trattamenti,
911 2, 2| vero amico col cuor sulle labbra. Mirate da un canto le dolci
912 3, 17| chi abbia negata a' miei labbri la mano.~PAM. Tutto quello
913 2, 7| prevenuto, e mi ha spedito un lacchè, facendomi avvertito ch'
914 2, 2| farlo. I vostri congiunti si lagneranno aspramente di voi, si crederanno
915 2, 5| perdono; sarà stata qualche lagrima caduta senz'avvedermene.~
916 1, 16| sospetti! Che bell'amarsi senza larve di gelosia! Sempre feste,
917 3, 6| qualche cosa, il cielo non la lascerà in abbandono.~BON. Quanto
918 1, 17| amano come fratelli? Oh Dio! Lascerò un sì gentile padrone, un
919 2, 9| comandato a me ch'io non vi lasci partire, s'egli non torna.~
920 1, 18| oh Dio! E avete cuore di lasciarci?~PAM. Credetemi, che mi
921 3, 4| dica non aver io desiderato lasciarvi; non aver io ambito di cambiare
922 1, 6| causa?~BON. Mia madre ti ha lasciata in custodia mia.~PAM. Se
923 1, 3| BON. Mia madre a te l'ha lasciato.~PAM. Non mi pare, signore,
924 3, 4| venire altrimenti? Calessi lassù non si usano: montar a cavallo
925 1, 13| nobili?~ART. Lo sarebbero dal lato del padre.~BON. Ma non è
926 0, aut| del Romanziere, e dove ho lavorata con invenzione la favola.~
927 1, 16| rimarcabile per la salute, sono lavorati con la neve, e non col ghiaccio.
928 3, 2| da uomo d'onore, da vero leale inglese, ditemi se in questo
929 2, 5| prossimo.~BON. Inclineresti al legame del matrimonio?~PAM. Ci
930 1, 18| condizione.~LON. Se vi aveste a legare col matrimonio, a chi inclinereste
931 2, 3| prima che ella non sia legata ad altrui. E allora potrò
932 1, 3| pensarlo.)~BON. (guarda Pamela leggendo, e ride)~PAM. (da sé) (Ride?
933 1, 14| poco serve a chi non sa leggere. ~(Isacco, col tè e il rak,
934 2, 7| desinare in campagna.~ART. Due leghe si fanno presto. Caro amico,
935 2, 10| ISAC. Sì, è montato in un legno a quattro cavalli, ed ora
936 3, 4| AND. Per reggere con più lena alla forza di quella gioia,
937 0, aut| nome, e chi le carte ha lette di tal Romanzo, vedrà sin
938 1, 16| campanello. A una lettera, una lettiera. Parla sempre di mangiare,
939 1, 7| È qui, signore...~BON. Levatemivi dagli occhi. (come sopra)~
940 3, 6| antico padre! Deh! signore, levatevi dagli occhi un pericolo;
941 3, 13| contentissima, purché vi leviate d'attorno quella svenevole
942 2, 3| dispetto.~LON. Signore?~BON. Vi levo ogni ordine. Non vado alla
943 3, 14| femmina fortunata siete liberale di grazie, una ve ne chieda
944 2, 12| la borsa?~PAM. (Oh cielo! Liberami da questo importuno.)~ERN.
945 2, 4| vi sembra ancor tempo di liberarmi di carcere?~BON. Dov'è Pamela?~
946 3, 1| ragione?~JEV. Perché si è liberata dalle persecuzioni del cavaliere.~
947 1, 13| perché anzi deve essere libero il matrimonio, e non si
948 1, 14| Certamente; il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non
949 3, 6| passione.~BON. Ma se non mi lice sposar Pamela, giuro al
950 1, 3| Signore, con vostra buona licenza. (s'inchina per partire)~
951 1, 6| che da voi, signore, mi licenziai.~BON. Dite che siete da
952 2, 5| lasciarmi?~PAM. Siete voi che mi licenziate.~BON. (con dolcezza) Vuoi
953 1, 6| Parlereste voi forse col linguaggio degli uomini scapestrati?
954 1, 16| avete veduto Parigi, Madrid, Lisbona, Vienna, Roma, Firenze,
955 1, 3| padrone ti perdona e ti loda.~PAM. Siete la stessa bontà.~
956 0, aut| di non offendere il più lodato costume.~Poteva io, egli
957 0, aut| potrebbe, e sarà sempre lodevole impresa, se colle Comiche
958 1, 1| povera mia padrona.~JEV. Vi lodo, ma sono tre mesi che è
959 3, 6| Scena Sesta. Lord Bonfil, Andreuve, poi Isacco~ ~
960 3, 6| dopo due anni diede alla luce una figlia, e questa è la
961 2, 16| pensasse così, sarebbe il ludibrio del mondo; si ecciterebbe
962 1, 7| Vado. (va per partire) (La luna è torbida.)~BON. (chiama)
963 1, 1| torno.~PAM. Non mi lasciate lungamente senza di voi.~JEV. Vedete:
964 | lungo
965 1, 2| defunta padrona? Io mi vorrei lusingare di sì, ma il cuore tristarello
966 1, 2| somma bontà. E che vogl'io lusingarmi perciò? Egli mi fa tutto
967 3, 14| migliorato di condizione, può lusingarsi della vostra bontà.~MIL.
968 3, 10| PAM. V'ingannate, se vi lusingate sedurmi.~BON. Voi siete
969 3, 6| Guglielmo Artur, le quali mi lusingavano del perdono, se morte intempestiva
970 2, 2| Mirate da un canto le dolci lusinghe del vostro Cupido, mirate
971 1, 16| Non avete veduto Parigi, Madrid, Lisbona, Vienna, Roma,
972 3, 6| tanta forza presso di Sua Maestà?~BON. So quanto comprometter
973 0, aut| mai di nobili sentimenti maestra; quasiché fra gli Eroi solamente
974 2, 2| Milord, risolvete, fate una magnanima azione, degna interamente
975 3, 14| avvilisca? Il perdonare è atto magnanimo e generoso, che rende gli
976 3, 9| fate che le stanze siano magnificamente addobbate. Unite tutte le
977 1, 16| qua, domani là. Vedere i magnifici trattamenti, le splendide
978 2, 11| mi farete commettere una mala azione.~MIL. Parli da temeraria.~
979 0, aut| trarre alcun'altra. È troppo malagevole impegno restringere in poche
980 2, 16| ecciterebbe contro l'ira, la maledizione e la vendetta. Misere donne!
981 2, 14| cattive impressioni. Se i mali esempj di quel cattivo mondo,
982 1, 16| volete fare di questa vostra malinconia? Se vi trovate in conversazione,
983 2, 2| Portogallo.~BON. Il mio malinconico umore non può che spiacere
984 3, 1| Il cavaliere Ernold ha maltrattata Pamela?~JEV. Ha perduto
985 0, aut| somigliante passione, non mancan taluni, che dicono non esser
986 2, 14| Povero padrone! Non vo' mancare di prestargli soccorso.~
987 1, 20| casa mia.~MIL. Come! Mi mancate voi di parola?~BON. Io non
988 3, 6| AND. Son due giorni, ch'io manco; se due ne impiego al ritorno,
989 3, 6| vitto per la mia famiglia. Mandai sino in Iscozia ad offerire
990 1, 2| scrivere la lettera, che mandar destino a mio padre. Voglio
991 3, 13| contro di me, ma se voi mi mandaste a chiamare, non credo che
992 3, 9| BON. Pamela, io vi ho mandata a chiamare, e voi non siete
993 2, 5| vederti consolata?~PAM. Mandatemi ai miei genitori.~BON. A
994 3, 6| lei.~AND. Il cielo mi ha mandato in tempo per riparare ai
995 1, 19| andiamo. Madama Jevre ti manderà poscia i tuoi abiti e la
996 3, 9| Pamela mia, il cielo te la mandi buona.) (parte)~ ~ ~
997 1, 2| d'aggiungere, se non che mando loro alcune ghinee lasciatemi
998 3, 4| vecchierella, il famiglio, la mandra, il gregge avean bisogno
999 1, 16| lettiera. Parla sempre di mangiare, fa l'impertinente con tutte
1000 1, 6| PAM. Voi parlate in una maniera che mi fa arrossire e tremare.~